2
da effettuare in relazione alla natura, alle tempistiche e all‟estensione delle procedure di
validità. Inoltre, si valuta il presupposto della continuità aziendale nel futuro e si dedica
particolare attenzione anche al fair value che costituisce l‟elemento innovativo dei
nuovi bilanci redatti in applicazione dei principi contabili internazionali.
Nel terzo capitolo, l‟attenzione si incentra sul verbale conclusivo e il giudizio
sull‟attendibilità del bilancio, esaminando le varie tipologie di giudizi, il contenuto della
relazione finale ed infine l‟organizzazione dell‟attività di verifica.
Nel quarto ed ultimo capitolo, ad appendice del discorso sin qui intrapreso, si
operano delle considerazioni conclusive concernenti il lavoro prodotto. Questo, con
l‟intento di rendere meno accademica e fumosa la nostra trattazione.
La conclusione a cui si aspira di arrivare, è quella di far emergere degli spunti
critici nell‟analisi di una componente sottoposta ad una forte e pressante spinta
evolutiva.
CAPITOLO 1. – IL BILANCIO BANCARIO
3
1.1 Introduzione del bilancio IAS
A partire dal 2005 tutte le Società dell‟Unione Europea quotate o appartenenti a
Gruppi quotati (comprese le banche e le assicurazioni), sono obbligate a redigere il
bilancio d‟esercizio e il bilancio consolidato applicando i principi contabili
internazionali, i cosiddetti “International Accounting Standards” (IAS), elaborati ed
emanati dallo IASB (International Accounting Standard Board)1 e tradotti (nonché
adattati alla realtà nazionale) dalla suddetta Commissione paritetica.
Le ragioni alla base della necessità di applicazione a livello internazionale di un
corpo univoco di principi contabili, sono da ricercarsi nello strumento stesso che il
documento di bilancio rappresenta. Il bilancio può essere descritto come un insieme di
informazioni, raccolte ed elaborate, al fine di rappresentare in maniera veritiera e
corretta, la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società. Il documento
di bilancio dovrebbe, in via primaria, esprimere non soltanto lo status attuale
dell‟azienda, ma anche rispecchiare ciò che è stato l‟andamento passato, oltre ad
indicare l‟orientamento futuro dei flussi finanziari e dei cicli economici che
caratterizzano l‟attività stessa ed esporre i risultati ottenuti dall‟amministrazione.
Per comprendere le finalità del documento in esame, occorre tener presente i
soggetti a cui si rivolge, ma soprattutto le necessità dei suoi utilizzatori: il bilancio è
allora uno strumento interpretativo non sostituibile nel processo decisionale di tipo
economico.
Inoltre la crescente globalizzazione ed evoluzione dei mercati finanziari ha
evidenziato le problematiche legate alla non confrontabilità dei bilanci redatti in base a
principi molto diversi; basti pensare alle difficoltà legate al consolidamento in presenza
di gruppi con società sparse in diversi Paesi.
L‟obiettivo di tale strategia è quindi la promozione della crescita e
dell‟occupazione nell‟Unione Europea attraverso il miglioramento della comparabilità
dei bilanci e della trasparenza delle informazioni finanziarie prodotte dalle imprese. Le
società interessate sono favorevoli all‟adozione degli IAS poiché ciò facilità le fusioni e
le acquisizioni e agevola la commercializzazione dei valori mobiliari nonché le
operazioni di finanziamento.
1
Organismo di diritto privato al quale partecipano le professioni contabili dei principali paesi nonché, in
qualità di osservatori, l‟Unione Europea, lo IOSCO e il Comitato di Basilea.
4
Allo scopo di fornire una guida per la comprensione e l‟applicazione dei principi
contabili internazionali, è stato predisposto il Framework2, ossia una raccolta di regole
generali per la corretta interpretazione dei principi. Il Framework riprende come assunti,
posti alle fondamenta della redazione del bilancio, la competenza economica delle poste
rilevate e la prospettiva di funzionamento dell‟azienda (continuità aziendale); inoltre
specifica le caratteristiche qualitative che l‟informazione resa in bilancio dovrebbe
presentare ossia:
- competenza;
- continuità aziendale;
- comprensibilità;
- significatività (relevance);
- affidabilità (reliability);
- comparabilità;
- prevalenza della sostanza sulla forma.
In base allo IAS 1 vige l‟obbligo, per le imprese che pubblicano un bilancio
IFRS, di dichiarare in modo esplicito e senza riserve la “piena conformità a tutti i
principi contabili internazionali”. Tale previsione determina la massima attenzione da
parte del management, soprattutto nel caso in cui si sia ricorso a una deroga.
Infatti, qualora l‟applicazione dei principi internazionali generasse
un‟informazione non coerente con le finalità del bilancio, così come espresse nel
framework, è data la possibilità di derogare a quel principio salvo il caso in cui si
dimostri la non conflittualità della disposizione rispetto agli obiettivi del bilancio. In
generale quindi si ha una possibilità di deroga limitata a casi rari, specifici per settore o
evento particolare, che richiede un‟ampia informativa nelle note di bilancio3.
Altro aspetto particolare legato alla dichiarazione di conformità, attiene alla
prima applicazione dei principi contabili internazionali: poiché i bilanci IAS/IFRS
devono presentare a fini comparativi i dati di due esercizi, anche nel primo esercizio di
applicazione si richiede che siano presentati i dati relativi agli esercizi precedenti come
risultanti secondo i nuovi principi; si verifica perciò un‟applicazione retrospettiva.
2
Richiamato nello IAS 1.13.
3
Guida ai principi contabili internazionali – 1 La redazione del bilancio IAS a cura di . Portalupi, ed. Il
Sole 24 Ore.
5
1.2 Contenuto e schemi di bilancio
Il bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal
prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota
integrativa. Inoltre, sono corredati di una relazione degli amministratori sull‟andamento
della gestione e sulla situazione della banca o della società finanziaria e dell‟insieme
delle imprese incluse nel consolidamento.
Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la
situazione patrimoniale, la situazione finanziaria e il risultato economico dell‟esercizio.
Viene redatto in unità di euro4 ad eccezione della nota integrativa che deve
essere redatta in migliaia di euro oppure, a discrezione della banca quando ricorrono
determinate condizioni, in milioni di euro.
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono costituiti da voci
(contrassegnate da numeri), da sottovoci (contrassegnate da lettere) e da ulteriori
dettagli informativi (i “di cui” delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i
relativi dettagli informativi costituiscono i conti del bilancio.
È consentita l‟aggiunta di nuove voci, purché il loro contenuto non sia
riconducibile ad alcuna delle voci già previste dagli schemi e solo se si tratti di importi
di rilievo.
Le sottovoci previste dagli schemi possono essere raggruppate quando ricorra
una delle due seguenti condizioni:
a) l‟importo delle sottovoci sia irrilevante;
b) il raggruppamento favorisca la chiarezza del bilancio; in questo caso la nota
integrativa deve contenere distintamente le sottovoci oggetto di raggruppamento.
Per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico occorre indicare
anche l‟importo dell‟esercizio precedente. Se i conti non sono comparabili, quelli
relativi all‟esercizio precedente devono essere adattati; la non comparabilità e
l‟adattamento o l‟impossibilità di questo sono segnalati nella nota integrativa.
4
A tal fine occorre procedere agli opportuni arrotondamenti delle voci, delle sottovoci e dei “di cui”, trascurando le
frazioni degli importi pari o inferiori a 50 centesimi elevando all'unità superiore i decimi maggiori di 50 centesimi.
L'importo arrotondato delle voci va ottenuto per somma degli importi arrotondati delle sottovoci. La somma algebrica
delle differenze derivanti dagli arrotondamenti operati sulle voci deve essere ricondotta tra le “altre attività/passività”
per lo stato patrimoniale, tra gli "altri proventi/oneri di gestione" per il conto economico, nella voce “patrimonio
netto” per il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e nella voce “liquidità totale netta generata/assorbita
nell‟esercizio” del rendiconto finanziario. Gli arrotondamenti dei dati contenuti nella nota integrativa vanno effettuati
in modo da assicurare coerenza con gli importi figuranti negli schemi di stato patrimoniale e di conto economico.
6
Le attività e le passività, i costi e i ricavi non possono essere fra loro compensati,
salvo che ciò sia ammesso o richiesto dai principi contabili internazionali o dalle
presenti disposizioni.
Nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non
presentano importi né per l‟esercizio al quale si riferisce il bilancio né per quello
precedente.
Se un elemento dell‟attivo o del passivo ricade sotto più voci dello stato
patrimoniale, nella nota integrativa deve annotarsi, qualora ciò sia necessario ai fini
della comprensione del bilancio, la sua riferibilità anche a voci diverse da quella nella
quale è iscritto.
Nel conto economico (schemi e nota integrativa) i ricavi vanno indicati senza
segno, mentre i costi vanno indicati fra parentesi.
Nel prospetto delle variazioni del patrimonio netto è riportata la composizione e
la movimentazione dei conti di patrimonio netto intervenuta nell‟esercizio di riferimento
del bilancio ed in quello precedente5, suddivisi tra capitale sociale, riserve di capitale,
utili da valutazione di attività o passività di bilancio e risultato economico6.
Lo IAS 7 stabilisce che il rendiconto finanziario può essere redatto seguendo,
alternativamente, il “metodo diretto” o “metodo indiretto”7. Con il metodo diretto si
indicano le principali categorie di incassi e pagamenti lordi, cioè senza compensazioni,
(fatte salve le eccezioni facoltative previste dallo IAS 7), mentre con il metodo indiretto
l‟utile o la perdita d‟esercizio sono rettificati dagli effetti delle operazioni di natura non
monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o
pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari
derivanti dall‟attività di investimento o finanziaria.
La nota integrativa include le informazioni previste dai principi contabili
internazionali e dalla Circolare n° 262/2005 di Banca d‟Italia.
A dimostrazione di quanto detto sopra, si inseriscono i prospetti contabili
rinvenuti durante il periodo di stage svolto presso la “Cassa Rurale del Cremasco,
Banca di Credito Cooperativo” di Capralba.
5
A titolo esemplificativo verrà riportato solo il prospetto dell‟esercizio di riferimento.
6
Nell‟esemplificazione riferita alla “Cassa Rurale del Cremasco”, non sono stati emessi strumenti di
capitale diversi dalle azioni ordinarie.
7
La “Cassa Rurale del Cremasco” adotta il metodo indiretto.
7
STATO PATRIMONIALE
Voci dell'attivo 31/12/2007 31/12/2006
10 Cassa e disponibilità liquide 1.492.600 1.291.188
20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione
30 Attività finanziarie valutate al fair value
40 Attività finanziarie disponibili per la vendita 52.246.282 63.384.291
50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
60 Crediti verso banche 17.941.473 13.412.401
70 Crediti verso clientela 122.502.359 106.802.504
80 Derivati di copertura
90 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto
di copertura generica (+/-)
100 Partecipazioni
110 Attività materiali 3.084.419 3.063.597
120 Attività immateriali 1.962.769 1.899.987
di cui: avviamento 1.899.987 1.899.987
130 Attività fiscali 1.276.677 1.917.260
a) correnti 644.008 953.600
b) differite 632.670 963.660
140 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 505.750 505.750
150 Altre attività 1.822.168 1.924.198
Totale dell'attivo 202.834.497 194.201.177
Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2007 31/12/2006
10 Debiti verso banche 33.296 289.239
20 Debiti verso clientela 110.514.927 108.912.359
30 Titoli in circolazione 62.993.557 58.147.601
40 Passività finanziarie di negoziazione
50 Passività finanziarie valutate al fair value
60 Derivati di copertura
70 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto
di copertura generica
80 Passività fiscali 276.864 416.491
a) correnti 25.999 189.762
b) differite 250.866 226.729
90 Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
100 Altre passività 2.667.897 2.164.109
110 Trattamento di fine rapporto del personale 878.113 796.279
120 Fondi per rischi e oneri 169.763 135.388
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi 169.763 135.388
130 Riserve da valutazione 280.954 178.034
140 Azioni rimborsabili
150 Strumenti di capitale
160 Riserve 22.902.572 21.627.787
170 Sovrapprezzi di emissione 59.112 51.289
180 Capitale 42.850 39.525
190 Azioni proprie (-)
200 Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 2.014.592 1.443.077
Totale del passivo e del patrimonio netto 202.834.497 194.201.177
8
CONTO ECONOMICO
Voci 31/12/2007 31/12/2006
10 Interessi attivi e proventi assimilati 10.217.029 8.083.052
20 Interessi passivi e oneri assimilati (3.453.200) (2.627.172)
30 Margine di interesse 6.763.829 5.455.880
40 Commissioni attive 1.185.649 1.249.375
50 Commissioni passive (185.436) (226.582)
60 Commissioni nette 1.000.213 1.022.793
70 Dividendi e proventi simili 25.381 28.943
80 Risultato netto dell‟attività di negoziazione 2.568 3.058
90 Risultato netto dell‟attività di copertura
100 Utile/perdita da cessione o riacquisto di: (14.368) 20.271
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita (41.175) 3.338
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie 26.807 16.932
110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate
al fair value
120 Margine di intermediazione 7.777.622 6.530.945
130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: (419.807) (333.018)
a) crediti (419.807) (333.018)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre attività finanziarie
140 Risultato netto della gestione finanziaria 7.357.815 6.197.927
150 Spese amministrative: (5.302.224) (4.765.042)
a) spese per il personale (2.800.289) (2.476.403)
b) altre spese amministrative (2.501.935) (2.288.639)
160 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
170 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (171.404) (199.442)
180 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (8.638) (3.682)
190 Altri oneri/proventi di gestione 728.920 739.220
200 Costi operativi (4.753.346) (4.228.946)
210 Utili (Perdite) delle partecipazioni
220 Risultato netto della valutazione al fair value delle attività
materiali e immateriali
230 Rettifiche di valore dell'avviamento
240 Utili (Perdite) da cessione di investimenti 38.682 7.035
250 Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle 2.643.151 1.976.016
imposte
260 Imposte sul reddito dell'esercizio dell‟operatività corrente (628.558) (532.939)
270 Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle 2.014.592 1.443.077
Imposte
280 Utile (Perdita) delle attività non correnti in via di dismissione
al netto delle imposte
290 Utile (Perdita) d'esercizio 2.014.592 1.443.077
9
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto al
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Derivati
su proprie
azioni
-
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Variazione
strumenti di
capitale
-
Distribuzione
straordinaria
dividendi
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-
-
Acquisto
azioni proprie -
-
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Emissione nuove
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