GRAFICO I
“Utenti” numeri in milioni 1994-2000
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La linea rossa più alta rappresenta in questo grafico la stima in oggetto,
mentre quella blu indica una proiezione meno bizzarra, anche questa
molto diffusa (da parecchi accettata come “certa”).
Fra il 1996 e il 1997, si credeva che il numero delle persone connesse alla
rete avrebbe raggiunto il miliardo entro il 2000, neppure questa “profezia”
è stata confermata dai fatti.
La zona gialla indica ciò che è realmente avvenuto.
I dati sul numero di persone online sono troppo incerti e imprecisi per
poter consentire un’analisi significativa.
Anche la diffusione host
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nel mondo è stata oggetto di stima, ma in questo
caso è significativo osservare come le previsioni siano state superate.
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Fonte Netcraft
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Ogni terminale collegato ad Internet
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GRAFICO II
Host nel mondo numeri in milioni 1970-2000
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La linea rossa è la proiezione, mentre la linea verde è una semplificazione
della tendenza che si è potuta constatare fino a oggi.
L’informazione e la comunicazione sono da sempre strumenti importanti
per le imprese: esse supportano le attività operative delle imprese fino a
diventare, in molti casi, elementi fondamentali per il loro regolare
funzionamento.
L’evoluzione delle tecnologie negli ultimi tempi ha consentito di adottare
scelte strategiche innovative in grado di fornire un supporto valido alle
imprese per competere con successo all’interno dei settori di competenza.
In alcuni casi addirittura le ICT si sono spinte ben oltre consentendo la
creazione di veri e propri business addizionali e l’entrata laterale in settori
un tempo centralizzati.
Le potenzialità ICT trovano i loro sbocchi naturali non solo nelle
innovazioni di tipo tecnico, attraverso l’introduzione di nuovi prodotti o
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Fonte Netcraft
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l’adozione di nuovi processi, ma anche in quelle di tipo gestionale che
hanno un profondo impatto su costi, tempi e modalità di svolgimento delle
attività aziendali.
La pianificazione aziendale centralizzata delle imprese lascia il posto a
una gestione di impresa di natura più partecipativa ed ecco perché il flusso
di informazioni all’interno dell’azienda, che in passato era di natura
verticale, oggi avviene anche lungo linee orizzontali.
Tra le possibili applicazioni di Internet quella che ha calamitato per prima
e con maggior forza l’attenzione delle imprese è il Web Marketing, da
alcuni considerato come l’elemento più rilevante della cosiddetta “New
Economy”.
Il Web Marketing utilizza il Web come strumento principale per trovare
nuova clientela, fidelizzare gli utenti acquisiti, promuovere il proprio
nome aziendale e i propri prodotti e servizi, distribuirli e ampliarne il
mercato.
Grazie ad Internet è possibile raggiungere con costi molto contenuti un
numero di consumatori prima impensabile, veicolare loro cataloghi
elettronici molto sofisticati (multimediali) e dotati perciò di un appeal
commerciale incomparabile rispetto ai tradizionali cataloghi cartacei,
tenere aggiornati (senza dover sostenere rilevanti costi di stampa e
spedizione) i suddetti cataloghi in funzione dell’innovazione dei prodotti e
delle disponibilità degli stessi, permettere ai potenziali consumatori di
ordinare la merce direttamente tramite il computer, ricevere il pagamento
attraverso lo stesso mezzo utilizzando i sistemi di moneta elettronica già
disponibili (carte di credito).
L’azione meno articolata e più efficace è progettare e realizzare una
campagna e-mail, infatti a costi ridotti si può, attraverso il "One to one
marketing", trovare la specifica e-mail del cliente, effettuare un’intervista
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che evidenzi i suoi interessi e le sue preferenze, informarlo periodicamente
sulla base di questi.
Internet ci permette di colloquiare con la "massa" e, via e-mail, con il
singolo allo stesso tempo, offre inoltre la possibilità di effettuare un
Marketing Relazionale, ossia il marketing interattivo nei confronti del
singolo, ad un prezzo estremamente basso, senza paralleli con gli
strumenti cartacei tradizionalmente molto costosi.
L’era di Internet ha potenziato i modelli economici utili alle aziende per
interagire con i consumatori come la Collaborative Innovation, ossia il
processo attraverso il quale si giunge a mettere a punto la “value
proposition” in un ottica sempre più collaborativa, fino ad offrire un
prodotto personalizzato.
Se il mercato dell’informazione offre vantaggi alle aziende è anche vero
che questo si riflette sui consumatori: essi non hanno più un ruolo passivo,
ma esercitano un vero ruolo attivo di collaborazione con le stesse aziende;
inoltre, grazie alla facilità e alla velocità con cui si possono reperire
informazioni, i clienti risultano molto più preparati.
Il Web offre a qualsiasi imprenditore la chance di promuovere la propria
attività su un mercato globale a costi contenuti, la possibilità di
rintracciare un target mirato, di confrontarsi con i concorrenti avendo
grandi opportunità di conquistare fette di mercato.
Il Web Marketing si compone di diverse aree di specializzazione, quella
più importante è paradossalmente quella più “nascosta” quest’area è
definita infocommerce: la vera anima del marketing in rete.
L’infocommerce ha origine dalla digitalizzazione delle informazioni che
separa la funzione logistica e quella informativa rendendo indipendenti i
flussi fisici e informativi del canale.
L’informazione può quindi viaggiare attraverso il canale senza l’obbligo
di legarsi al flusso fisico: questo porta alla nascita di un nuovo business,
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l’infomediazione in cui operano players specializzati chiamati
infomediari ossia siti specializzati che offrono servizi ai clienti potenziali.
L’infocommerce o information gathering è un fenomeno sociologico,
oltreché economico, perché riguarda un numero insospettabilmente alto di
persone che usano direttamente o indirettamente Internet per acquisire
informazioni utili per compiere un acquisto online o sui canali di acquisto
tradizionali.
Il Web offre agli utenti della rete notevoli opportunità di risparmio
economico e anche di tempo dovuto al confronto tra diverse offerte che
sono distanti ad “un solo click” del mouse.
Per queste ragioni sono molti ormai i concorrenti che operano nella rete.
Possiamo trovare due tipi di attori nel Web: coloro che operano
esclusivamente nel Web nominati “pure players” o “dot.com” e gli
operatori “clicks and mortar” o “bricks and clicks”, che cercano invece di
unire il mercato fisico tradizionale a quello virtuale.
Nei primi anni dello sviluppo del Web Marketing si sosteneva con forza la
tesi che la rete diventasse la “nuova madre degli acquisti”; in realtà ancora
oggi i Web users preferiscono effettuare le transazioni off line.
Questa tesi che risentiva dell’enfasi del periodo, ha dipinto quadri
ottimistici su un altro comparto del Web Marketing destinato a far parlare
e soprattutto a far scrivere per diversi anni: l’e-commerce.
Numerose sono le possibili definizioni di commercio elettronico, in
funzione sia dell’accezione più o meno ampia che si dà al termine sia del
maggior orientamento verso gli aspetti tecnologici o commerciali.
Il significato del termine "commercio elettronico" è mutato con il passare
del tempo: all'inizio indicava il supporto alle transazioni commerciali in
forma elettronica, generalmente era la tecnologia denominata EDI
(Electronic Data Interchange) introdotta alla fine degli anni settanta,
impiegata per inviare documenti commerciali come ordini d'acquisto o
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fatture in formato elettronico nell’ambito delle relazioni Business To
Business ed in modo particolare di quelli inquadrabili nel “trade
marketing” riguardanti i rapporti tra le imprese produttrici ed i distributori
commerciali.
In seguito vennero aggiunte delle funzioni che originarono l’e-commerce
con cui era possibile acquistare beni e servizi nel World Wide Web
ricorrendo a server sicuri (caratterizzati dall'indirizzo HTTPS: un apposito
protocollo che crittografa i dati sensibili dei clienti contenuti nell'ordine di
acquisto allo scopo di tutelare il consumatore), ed a servizi di pagamento
online.
Una definizione tra le più semplici è quella adottata dall’Unione Europea
ovvero “commercio basato sulle ICT”.
I consumatori hanno reagito alla nuova opportunità economica,
offerta dalle ICT, meno prontamente di quello che molti si aspettavano;
questo è avvenuto anche in categorie di prodotti appropriati alla rete.
Diversi sono i motivi che potrebbero giustificarne la lenta diffusione:
insicurezza, molte persone non usavano la carta di credito in Internet per
timore di furti e frodi, con il tempo si è cercato di attenuare questo timore
introducendo nuovi sistemi di pagamento come la carta prepagata delle
poste e nuovi agenti come paypal;
non immediatezza del prodotto acquistato, molta dell'attrattiva
nell'acquistare un prodotto è insita nella gratificazione immediata di usare
e mostrare l'acquisto.
Tale attrattiva viene meno in quanto in alcuni settori dell’e-commerce la
logistica non è ancora funzionale, ciò comporta tempi di attesa più lunghi;
velocità delle linee basse e tariffe troppo elevate, la connessione alla
rete comportava una spesa non indifferente e spesso risultava
eccessivamente lenta.
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