Di conseguenza, il tempo non esiste indipendentemente dall’osservatore. Invece, si può
costituire un modello matematico di spazio quadrimensionale, lo spazio-tempo, così che ad
ogni evento si possa associare un punto dello spazio-tempo. Per un determinato osservatore,
ogni punto dello spazio-tempo è visto come un punto avente una certa posizione nello spazio
rispetto al sistema di referenza dell’osservatore ed un certo momento nel tempo
dell’osservatore stesso. Nella teoria della relatività ristretta, lo spazio-tempo è modellato
come spaziotempo Minkowski2
La nozione assoluta (indipendente dall’osservatore) d’ordine cronologico si conserva soltanto
in certi limiti. Vale a dire, ad ogni evento (ad ogni punto dello spazio-tempo) si può
associare:
*un “cono di luce” futuro, costituito dai punti della lontananza (nello spazio) minore o
uguale al tempo passato dall’evento considerato in quel punto, moltiplicato per la velocità
della luce nel vuoto; in altre parole, l’insieme dei punti in cui può arrivare la luce emessa nel
punto dello spazio-tempo corrispondente all’evento successivo;
*un “cono di luce” passato, costituito dai punti che si trovano a piccola o pari distanza dal
tempo passato da esse all’evento considerato moltiplicato per la velocità della luce nel vuoto.
I coni di luce passati e futuri di un punto dallo spazio-tempo sono indipendenti
dall’osservatore.
I punti del cono di luce futuro compaiono a qualsiasi osservatore come ulteriori (in tempo)
all’evento considerato. I punti del cono di luce passato compaiono a qualsiasi osservatore
come anteriori all’evento considerato. Qualsiasi punto trovatosi al di fuori del cono futuro e
del cono passato compare rispetto ad alcuni osservatori come anteriore all’evento
considerato, ad altri come ulteriore all’evento, e ad altri come simultaneo all’evento
considerato.
Dato che la velocità della luce nel vuoto è la velocità più grande di spostamento di un’azione,
risulta che gli eventi al di fuori dei coni di luce di un evento non possono influenzare e non
possono essere influenzati da quell’ evento.
Nella teoria della relatività generalizzata, la forma dello spazio- tempo è influenzata dalla
presenza della materia; e quindi lo spazio-tempo non rappresenta un semplice “palcoscenico”
Nel quale si svolgono i fenomeni fisici, ma è influenzato dagli stessi.
Il senso del passare del tempo è un titolo.
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Hermann Minkowski (Aleksotas, 22 giugno 1864 – Göttingen, 12 gennaio 1909) è stato un matematico tedesco. Egli sviluppò la teoria
geometrica dei numeri ed utilizzò metodi geometrici per risolvere impegnativi problemi della teoria dei numeri, della fisica matematica e
della teoria della relatività.. Lo spazio-tempo di Minkowski (M4 o semplicemente M) è un oggetto matematico utile a modellizzare lo
spaziotempo della relatività ristretta. La parte iniziale del suo discorso pronunciato in occasione dell'ottantesima Assemblea degli Scienziati
della Natura e dei Medici Tedeschi (21 settembre, 1908) è divenuta famosa: “I concetti di spazio e di tempo che desidero esporvi traggono
origine dal terreno della fisica sperimentale, e in ciò risiede la loro forza. Sono radicali. D'ora in avanti lo spazio singolarmente inteso, ed il
tempo singolarmente inteso, sono destinati a svanire in nient'altro che ombre, e solo una connessione dei due potrà preservare una realtà
indipendente.”
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Ci sono fenomeni “reversibili”, i quali si svolgono nello stesso modo indifferentemente dal
senso nel tempo, per esempio il movimento dei punti materiali sotto l’effetto della
gravitazione. Se avessimo una pellicola col movimento dei pianeti intorno al Sole e la
proiettassimo in avanti e indietro, non saremmo in grado di determinare quale sia il senso in
avanti e quale indietro – lo srotolamento della pellicola all’indietro non presenterebbe
fenomeni incompatibili alle leggi della fisica.
Dall’altro canto, ci sono fenomeni “irreversibili”, in rapporto ai quali il tempo “scorre” in un
senso ben determinato, dal passato verso il futuro: per esempio: la misura spontanea di due
liquidi. Se avessimo un film che rappresenta il mescolamento di una goccia d’inchiostro in
un bicchiere d’acqua e lo proiettassimo in avanti e indietro, determineremmo facilmente il
senso coretto – lo srotolamento all’indietro presenta fenomeni contrari al principio secondo
della termodinamica.
Ci sono almeno tre cose che definiscono il senso dello scorrimento del tempo
*”il senso termodinamico”, il senso in cui cresce l’entropia
*”il senso psicologico”, determinato dal fatto che ci ricordiamo del passato e non ci
ricordiamo del futuro
*’il senso cosmologico”, quello in cui l’Universo è in espansione
1.4 Il tempo astronomico
Nell’astronomia ci sono alcune nozioni di “tempo”, chiamate collettivamente “tempo
astronomico”. Questi “tempi” sono definiti come angoli tra i punti di riferimento sulla Terra
e tra i punti di riferimento legati da un altro corpo celeste |altri corpi celesti. Essi sono
equivalenti al tempo (fisico) solo nella misura in cui la velocità di rotazione della Terra può
essere considerata costante.
Ci sono:
*il tempo siderale, definito come l’angolo orario del punto vernale. Dipende dalla longitudine
dell’osservatore considerato
*il tempo solare reale, definito come angolo orario del Sole. Dipende dall’osservatore
considerato e scorre non uniformemente durante l’anno (equazione del tempo).
1.5 L’equazione del tempo
La vera metà del giorno, quando il Sole si trova a zenit, dipende dalla longitudine del posto
in cui si svolge l’osservazione, sempre tenendo conto della differenza dell’equazione del
tempo il 15 di aprile, il 14 giugno, il 1 settembre ed il 24 dicembre. Questa differenza varia
da meno di 16 minuti e 23 secondi il 4 novembre a più di 14 minuti e 22 secondi l’11
febbraio.
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*il tempo solare medio, definito in base al tempo solare vero però mediando le variazioni del
corso dell’anno
*il tempo civile, definito come tempo medio meno 12 ore (se il giorno comincia a
mezzanotte e non a mezzogiorno)
*il tempo universale, definito come il tempo civile dell’Osservatorio di Greenwitch.
Il senso termodinamico ed il senso psicologico sono probabilmente diretti nello stesso senso,
in quanto lo stoccaggio di un’informazione nella memoria di un computer, e probabilmente
anche nella memoria umana, è un processo nel corso del quale l’entropia cresce.
1.6 Tempo nella storia
Da sempre il tempo è stato un argomento importante della filosofia, dell’arte e della scienza.
Ci sono tante divergenze sul suo significato, per questo motivo e’ difficile dare una
definizione del tempo che non comporti controversie. Tanti domini usano una definizione
operativa in cui le unità del tempo sono definite. Gli Accademici hanno un’opinione diversa
in quanto riguarda la possibilità del tempo di essere misurato od inquadrato dentro un sistema
di misura.
Il dizionario di Oxford definisce il tempo come : “il processo indefinito e continuo
dell’esistenza degli eventi nel passato, presente e futuro, guardato come un’unità”. Un’altra
definizione da dizionario standard è “Un continuum non spaziale lineare in cui gli eventi
compaiono in un ordine apparentemente irreversibile”.
La misurazione del tempo ha impegnato tra l’altro scienziati e tecnici, ed ha rappresentato la
prima motivazione nell’astronomia. Il tempo è inoltre un problema di grande importanza
sociale, avendo valore economico (“il tempo è denaro”), ma anche un valore personale
dovuto al tempo limitato d’ogni giorno e delle nostre vite. Le unità del tempo sono state fatte
tra l’accordo di quantificare la durata degli eventi e gli intervalli tra essi. Gli eventi si
producono in modo regolato e gli oggetti aventi un movimento apparentemente periodico
sono serviti da sempre come un elemento standard per le unità del tempo. Come migliori
esempi ci sono l’apparente movimento del sole sul cielo e le fasi della luna.
QUESTI SONO I DATI SCIENTIFICI SUL TEMPO.
NON È QUESTO PERÒ QUELLO CHE M’ INTERESSA NEL PROCESSO DI
GUARIGIONE
2.1 La Vita come un granello di sabbia
Che ore sono? Che giorno è oggi? In quale anno ci troviamo? Farò in tempo ad arrivarci?
Dovrei trovare il tempo per.... Quanto dura? Se avessi avuto ancora un po’ di tempo...
Tutti parlano di tempo... ma sappiamo noi veramente che cos’è il tempo?
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Il tempo corre come il vento quando sei felice, però scivola tremendamente lento quando sei
depresso. Il tempo è relativo? Che cos’è che misura il tempo esattamente?
Alcuni direbbero che misura i miliardi di periodi di radiazione che corrispondono alla
transizione dello stato fondamentale dell’atomo di cesio tra i due livelli iperfini di sale. In
altre parole, il secondo rappresenta circa 9 miliardi di questo tipo di radiazione...
Altri direbbero che il tempo è un pennecchio di filo che scorre all’infinito.
Ricordo in quest’occasione quelle fate dalle fiabe che filavano il pennecchio della vita, e
quando arrivava il tempo di qualcuno per morire, tagliavano il filo in quel punto prestabilito.
Ricordo un uomo che diceva di vivere la sua vita come i granelli di sabbia all’interno della
clessidra... filo dopo filo, momento dopo momento.
Ci sono tante altre interpretazioni e spiegazioni matematiche, quantiche come pure
interpretazioni fantastiche o mitologiche.
Però nessuna di esse mi soddisfa pienamente, perché io ho un parere diverso sul tempo, ma di
questo parlerò più tardi.
Esiste una teoria scientifica che concorda parzialmente con la mia teoria.
Si tratta della risonanza di Schumann3
Pare che un certo fisico Schumann abbia scoperto, tra gli anni ’52 e ’57, una cavità
magnetica, sulla superficie della terra, tra la litosfera e l’ultimo strato della ionosfera,
trovatasi ad una distanza di 55 km dalla superficie della terra. Più importante della cavità in
sé vi sono le sue proprietà risonanti, tenendo conto del fatto che la Terra si manifesta come
un immenso circuito elettrico.
Più specificamente, la “Risonanza di Schumann” rappresenta, in termini non scientifici “il
battito del cuore” del pianeta.
Di seguito ad alcune ricerche dettagliate si è constatato che questa risonanza è stata costante
negli ultimi millenni si è notato avendo un valore di 7.8Hz. si è costatato anche il fatto che
all’inizio dell’anno 1980 questa frequenza è cresciuta notevolmente (più accelerata dopo il
1997), arrivando, attualmente al valore di 12 Hz.
Per coloro che non sono del settore questo fatto scientifico non ha alcuna rilevanza... però
esso si potrebbe tradurre come un’accelerazione del tempo. “Il cuore del pianeta” batte circa
1.5 volte più forte. Questo, riportato all’intervallo di tempo di 24 ore si traduce come un
“restringimento” del tempo, fino a 16 ore. Mi pare una spiegazione molto realistica per
l’evidente crisi di tempo di cui soffriamo. In altro ordine d’idee, il tempo passa più
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Winfried Otto Schumann (Tübingen, 20 maggio 1888 – 22 settembre 1974) è stato un fisico tedesco che previde la risonanza della terra
da cui prende il suo nome. Questa consiste in una serie di basse frequenze di risonanza causate, secondo alcuni scienziati, dalle scariche dei
fulmini nell’atmosfera. Secondo interpretazioni attuali (O. Laudani), tale frequenza è da imputare alle onde gravitazionali scambiate fra la
Terra e la Luna e fra la Terra e il Sole.
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rapidamente. È un esprimersi povero, perché il tempo non potrebbe passare più
rapidamente...
Ha sempre suscitato il mio interesse il concetto del tempo e la sua natura, che ha eluso ed
incitato tutte le categorie di persone di tutti i tempi.
I ricercatori mostrano che la risonanza di Schumann continua a crescere, e noi assistiamo ad
un reale restringimento del “tempo percepito”. Gli stessi ricercatori dicono che questa
risonanza sfiorerà un massimo unico nella storia della terra, nel periodo immediatamente
seguente.
Questo massimo può essere tradotto tramite un annullamento effettivo del tempo. Loro
dicono che il tempo sarà Zero. Il tempo per la guarigione non esiste più. La gente non guarirà
più. Il posto della guarigione è stato preso dai surrogati, dai farmaci chimici...
Per ora... siamo ancora in tempo. Lo siamo o no? Non lo so. Non so nemmeno che cosa sia il
tempo. Però puoi riuscire a immaginare l’inesistenza del tempo? Puoi vivere un giorno
normale senza guardare almeno una volta l’orologio, senza immaginare almeno il concetto di
tempo?
Oggi, fermati per un po’, guardati intorno. Cosa osservi adesso? Nel presente. Che cos’hai da
fare adesso? Cosa stai pensando?
Respira forte e calmati.
2.2 Il principio del tempo che guarisce / il tempo fisico necessario
"Similia Simillibus Curentur " – il principio di Christian Friederich Samuel Hahnemann4,
il padre dell’omeopatia (1755-1843), in base al quale quello che è simile fa guarire. Le
sostanze (i preparati omeopatici) hanno il fine di stimolare la forza vitale e di riportare
l’equilibrio.
Ci sono quantità immense d’energia latente che si nasconde nella sostanza materiale
apparentemente solida. Le diluizioni ripetute ed i potenziamenti dei rimedi omeopatici
portano al rilascio di una energia di proprietà curative. In questo contesto non possiamo non
essere impressionati dalle affermazioni di Paracelsus, fatte centinaia di anni fa: “Da una
sostanza si estrae la quintessenza... dopo che è stata ripulita da tutte le impurità e le parti
deperibili, essendo purificata fino al più alto livello, essa arriva a ricevere poteri straordinari
e perfezione, diventa pura e per merito di questa purezza, ha la capacità di purificare
l’organismo.
Quindi, nel caso di qualsiasi malattia, è molto importante sapere la reazione personale del
paziente ai sintomi di quella specifica malattia. Per quello che riguarda i risultati ottenuti
tramite il trattamento omeopatico, essi sono spettacolari, tanto immediatamente, quanto per
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Christian Friedrich Samuel Hahnemann (Meißen, 10 o 11 aprile 1755 – Parigi, 2 luglio 1843) è stato un medico tedesco, fondatore
della medicina alternativa chiamata omeopatia.
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una durata maggiore di tempo. È ben inteso che nell’omeopatia non sia così importante il
nome della malattia, ogni caso è un nuovo caso, con sintomi particolari, fisici e mentali.
Quindi il consulto è estremamente personalizzato e quasi impossibilmente standardizzabile
secondo l’orologio. È possibile che il paziente esca dallo studio dell’ omeopata, chiedendosi
se abbia risposto correttamente e completamente alle domande, dato che ad alcune
sottigliezze legate alla propria persona non ha mai pensato. Tenendo conto delle difficoltà del
caso, della prescrizione, come della necessità di una buona conoscenza dei rimedi è molto
difficile promettere che una malattia cronica sarà curata e precisare il tempo in cui si
verificherà la guarigione. Nel caso del trattamento omeopatico, non ci possiamo aspettare la
sparizione immediata di alcuni sintomi, perché il ruolo di questa prescrizione è di curare
l’organismo interamente e non punta sul calmare momentaneamente i sintomi.
Il tempo necessario alla guarigione dipende da un’insieme di fattori. Un primo fattore è
il potere della forza vitale del paziente all’inizio del trattamento. I pazienti che hanno una
costituzione forte risponderanno rapidamente, mentre gli altri con una vitalità più debole,
hanno bisogno di un intervallo di tempo più lungo per guarire. Durante il processo di
guarigione il rafforzamento della forza vitale può avere come effetto un’intensificazione di
breve durata dei sintomi, reazione che può durare da qualche ora fino a qualche giorno e
anche di più. In queste condizioni il paziente deve essere attento all’evoluzione dei sintomi, a
riconoscere il passare dei sintomi e fidarsi delle considerazioni fatte dal medico omeopata.
Così i risultati non tarderanno ad arrivare e porteranno soltanto soddisfazioni a colui che ha
avuto la pazienza di superare tutti gli ostacoli.
2.3 La legge del tempo
La legge del tempo presuppone che la gente prenda decisioni in base alle esperienze passate.
Quando la gente cambia la prospettiva temporale, cambiano i sentimenti riferiti a certe cose e
le decisioni che si prendono su esse.
Semplice da dire, gli uomini si fanno convincere molto difficilmente quando si rapportano
alle esperienze sgradevoli passate.
Il motivo è proprio la zavorra di emozioni negative che la persona porta con se. La maggior
parte degli uomini ha vissuto esperienze negative nella relazione con la gente e per questo
sono reticenti quando qualcuno cerca di indirizzarle a qualcosa (anche se solo a un’idea).
È sufficiente che qualcosa del tuo comportamento gli ricordi questo tipo di situazioni
sgradevoli del passato per rifiutare sin dall’inizio le tue idee.
Quindi, dato che non possiamo controllare il passato emozionale dell’interlocutore, abbiamo
bisogno di un metodo per allontanarci da queste emozioni negative. Questo metodo si chiama
“cambiamento della prospettiva temporale”.
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