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Per ottenere il riconoscimento si pu concorrere in cinque diverse categorie
(Acqua, Biodiversit , Paesaggio, Energia, Rifiuti): ho cercato cos di dare al mio lavoro
una rilevante impronta paesaggistica (scegliendo quindi la categoria Paesaggio)
prendendo spunto dalle linee guida della Federazione Italiana Golf (FIG) per il
Riconoscimento ambientale per i percorsi di golf : Il concetto di paesaggio, da alcuni
anni molto discusso, inevitabilmente legato anche ai campi da golf. La percezione del
paesaggio, elemento antropocentrico, un fattore che supera i vincoli delle singole
propriet e avviene comunemente, tutte le volte che lo sguardo si rivolge verso una
direzione o un singolo obiettivo. ( ) In tutto questo il campo da golf inevitabilmente
costituisce un tassello tutt altro che marginale. L utilizzo, la forma e le dimensioni del
campo dovrebbero ricondurre la progettazione dell impianto a verde ad un sistema
integrato con l intorno, pur avendo valenza intrinseca positiva. In pratica la percezione
del campo dall esterno non deve dare adito a scostamenti dell architettura rurale o
naturale, a seconda dell ubicazione del campo. Dal campo verso l esterno dovrebbe
esistere una fascia di collegamento che renda graduale il processo di integrazione,
qualora per necessit tecniche la composizione vegetazionale dell interno sia composta
da elementi che si discostano, in parte o totalmente, dal paesaggio vegetazionale
esterno. Naturalmente si intende come campo da golf anche la serie di manufatti che
fungono da corollario al campo stesso, quali la club house, il parcheggio, il magazzino
attrezzi ecc.
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Il suddetto lavoro di tesi diviso in tre capitoli; il primo capitolo ha un impronta
pi generalista, mentre il secondo e il terzo sono dedicati rispettivamente alla fase di
analisi (del paesaggio e del Golf Club) e al progetto.
Nella prima parte del primo capitolo, verr approfondito il gioco del golf sotto
ogni suo aspetto, dalle origini storiche, all etichetta alle regole di gioco. Una parte sar
dedicata all impatto che un campo da golf pu avere sul paesaggio e sull ambiente
naturale in cui verr progettato e poi realizzato. L ultimo sottocapitolo invece analizzer
in modo esaustivo tutte le parti del percorso di gara: dalle differenti tipologie di campo
(links e parchi), alle caratteristiche intrinseche di un campo da golf tipo, fino alla parte
finale del capitolo in cui verranno descritti in maniera sintetica i campi da golf pi
caratteristici e quelli che hanno un valore storico-paesaggistico significativo.
Nel secondo capitolo verranno analizzati il Golf Club MareDiRoma e il
territorio su cui insiste (che riguarderanno anche lo svolgimento di tavole grafiche di
analisi): la prima parte sar dedicata al comune di Ardea e al paesaggio dell Agro
Romano e dell Agro Pontino (il campo ricade a confine fra queste due realt rurali di
rilevante valenza ambientale, ecologica e paesaggistica). La seconda parte riguarder in
primis il club vero e proprio (la club house con le sue attivit , il parco macchine ecc.) e
poi analizzer le caratteristiche del percorso di gara, le specie vegetali e animali
presenti, il sistema dei percorsi e degli arredi e il sistema di laghi, fossi e canali (dato
che il percorso ha acqua in gioco sul 90% delle buche); una sezione sar dedicata al
programma di manutenzione del campo comprendente i tagli dei tappeti erbosi, le
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fertilizzazioni, le coltivazioni e tutte le operazioni tecnico-agronomiche atte alla
gestione del percorso di gara.
Il terzo e ultimo capitolo riguarder la parte progettuale del lavoro di tesi: il
primo sottocapitolo riguarder la descrizione approfondita del programma di gestione
ecocompatibile Impegnati nel Verde . Le successive sezioni (che riguarderanno anche
lo svolgimento di tavole grafiche di progetto) saranno: analisi delle
necessit /potenzialit e delle criticit /vincoli dell area presa in oggetto per poter poi
sviluppare gli obiettivi di lavoro; descrizione dei singoli interventi; prospettive di
manutenzione; analisi del budget economico; esame della progressione temporale degli
interventi. Nell ultima parte verranno descritti i materiali (vegetali e non) utilizzati e i
relativi costi.
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IL GIOCO DEL GOLF
1.1 ORIGINI
Alcuni storici ritengono che uno sport assai simile al golf fosse praticato in Cina
in un tempo imprecisato, molti secoli fa. Altri lo fanno derivare dal gioco fiammingo
del chole, che consisteva nel dirigere contro un albero una pallina di legno di faggio,
colpendola con una mazza dall impugnatura di ferro. C poi chi sostiene che possa
avere un legame con il gioco del kolven (Fig. 1), che si praticava nell Olanda medievale
spingendo sui canali ghiacciati una pallina delle dimensioni di quella del cricket. Altri
sostengono sia una variante del jeu de mail, noto anche come pallamaglio, praticato nel
XI sec. in Francia. Pare comunque certo che il golf fosse praticato in Scozia fin
dall inizio del XV sec. (Aa.Vv., 2006).
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Fig.1: Ilgioc delkolven in Olanda (Fonte: http://webspace.webring.com).
La prima testimonianza scritta dell esistenza del golf, per , un decreto emanato
nel 1457 dal re di Scozia Giacomo II, secondo cui il football e il golf sono da aborrire
altamente e da non praticare (era intenzione del re mettere al bando i giochi che
distoglievano i sudditi dall esercizio del tiro con l arco, utile in tempi di guerra quali
erano).
Non trascorse per molto tempo prima che gli stessi monarchi diventassero dei
fanatici di quello sport che aveva destato in loro tanta preoccupazione. Quando
Giacomo IV spos la figlia di Enrico VII d Inghilterra nel 1513, ottenne in dono un set
di mazze da golf realizzate da un artigiano di Perth; all improvviso il golf era diventato
un gioco reale e antico.
Quando, nel 1603, Elisabetta I mor senza lasciare eredi e il trono pass nelle
mani della dinastia scozzese degli Stuart, il golf si diffuse in tutte le isole britanniche.
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Fino al XVIII sec. il golf rest una pratica occasionale; per giocare non occorreva
pagare, anche perch non c era nessuno a riscuotere. La maggior parte dei campi da golf
sorgeva sul suolo pubblico e apparteneva all intera comunit , non esistevano custodi
che vigilavano sul campo e non esistevano regole ufficiali, cos i giocatori decidevano
sul momento quale forma dare alla partita.
Tutte le gare erano disputate con la formula del matchplay (ogni buca vinta da
chi imbuca la pallina nel minor numero di colpi; chi vince il maggior numero di buche
vince l incontro), il sistema di punteggio veniva concordato fra le squadre e gli score, i
fogli dove oggi vengono segnati i punti, ancora non esistevano.
Per ragioni pratiche la gentry che praticava il golf si organizz in Societies che
divennero in seguito i Clubs cosi come li conosciamo ai tempi attuali.
Il primo golf club fu l Honourable Company of Edinburgh Golfers, fondato nel
1744 a Leith (il tracciato si estendeva per oltre 365 metri), sulla costa orientale della
Scozia; nel 1836 la sua sede fu trasferita a Musselburgh (www.golfeurope.com) e nel
1891 fu portata nella definitiva e pi prestigiosa residenza di Muirfield.
In un primo momento non ci fu nessuna regolamentazione relativa alle misure del
campo, e il numero delle buche era variabile: si passava dalle 22 di St Andrews alle 12
di Prestwick, dalle 5 di Leith alle 25 di Montrose. Nel 1764 William StClair of Roslin,
presidente dei club di Leith e St Andrews, decise di ridurre le originarie 22 buche di St
Andrews, portando il totale a 18 buche; ben presto questo divenne lo standard per tutti i
campi da golf, a riprova del fatto che la Society of St Andrews Golfers esercit una
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notevole influenza nello sviluppo del gioco. Nel 1834 il club venne ribattezzato Royal
& Ancient Golf Club, diventando l autorit indiscussa del golf europeo.
Nel corso del XIX sec. per le buche si adott il diametro standard di 10,8 cm di
diametro, calcolata sulla larghezza dell attrezzo che si usava a Musselburgh per crearle;
all epoca non esistevano ancora i tagliaerba, i green erano pieni di asperit e dislivelli
che rendevano il putting un impresa veramente ardua.
Fino alla prima met del XIX sec. il golf rest uno sport praticato da una stretta
cerchia di privilegiati. Le cose cambiarono con l introduzione della pallina di guttaperca
(gutty), una sostanza vegetale resinosa molto malleabile al calore (copriva distanze
maggiori in volo, rotolava secondo traiettorie pi rettilinee ed era pi resistente), che
and a sostituire la pallina riempita di piume d oca o di anatra (feathery) che era molto
costosa e non poteva essere spedita a grandi distanze (Aa.Vv., 2006); in poco tempo
giocare a golf divenne pi facile e meno costoso. La gutty resistette fino al 1903,
quando entr in circolazione la nuova pallina americana Haskell, costituita da un nucleo
attorno al quale viene avvolto in tensione un filo di elastico, successivamente rivestito
da un involucro di gomma vulcanizzata (questo tipo di pallina tuttora usata anche se
sono cambiati i processi produttivi e i materiali) (Mancinelli, 1995).
L introduzione della ferrovia in Gran Bretagna nell ultimo ventennio
dell Ottocento favor la diffusione del gioco; la popolazione cittadina poteva lasciare i
centri urbani e raggiungere la costa, dove il terreno era ideale per la costruzione di un
campo da golf.
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Nel corso del XIX sec. il golf si era diffuso in tutto il pianeta, spingendosi fino
agli avamposti dell impero coloniale britannico, dove i funzionari di stanza nelle
colonie contribuirono alla diffusione e al successo di questo sport: nel 1829 fu istituito il
Royal Calcutta Golf Club, nel 1891 fu fondato il Royal Melbourne, e in Sudafrica fu
istituito nel 1885 il Royal Cape Golf Club; nel continente americano il primo club ad
essere fondato (1873) fu il Royal Montreal Golf Club a cui segu il Buenos Aires Golf
Club fondato nel 1878. Il primo esempio di golf in Italia lo abbiamo con il Florence
Golf Club fondato a Firenze dalla sua forte comunit inglese nel 1889.
La spinta decisiva per la consacrazione del golf a sport internazionale venne dal
suo approdo sulle coste statunitensi alla fine del XIX sec. Fautore di tale svolta fu lo
scozzese John Reid, che viveva e lavorava nello stato di New York negli anni ottanta
dell Ottocento, quando chiese all amico Robert Lockhart di approfittare di una visita
nella madrepatria per portargli mazze e palline; il 22 febbraio 1888 Reid, Lockhart e un
gruppo di amici giocarono su un percorso di 3 buche tracciato nei pressi dell abitazione
di Reid. Il 14 novembre 1888 Reid e i suoi compagni stesero l atto costitutivo del loro
club battezzato St Andrews Golf Club (Aa.Vv., 2006).
Nel 1890 il percorso improvvisato da Reid era l unico degli Stati Uniti, nel 1896
la cifra era balzata a 80, per raggiungere nel 1900 i 982 campi, mentre ai giorni nostri i
campi sono circa 30.000.
Nel 1860 si gioc su tre giri di 12 buche a Prestwick il primo Open
Championship; i concorrenti furono otto e il premio era una cintura in marocchino e
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argento che sarebbe stata assegnata al giocatore che avesse vinto il campionato per tre
anni di fila.
Nei primi anni del 900 nacque l U.S. Open per merito di Walter Hagen, primo
professionista americano a discostarsi dalla severa e rigorosa etichetta del golf europeo.
Nel 1916 nasce la PGA, Professional Golfers Association.
La prima guerra mondiale caus il tramonto del predominio golfistico della
Scozia a favore degli Stati Uniti. Con la nascita della Ryder Cup nel 1927, il Grande
Slam di Bobby Jones nel 1931 e l’inaugurazione dell’Augusta National nel 1933 si entra
nell’era moderna del golf.
Nel 1946 si gioc il primo Open Championship del dopoguerra e alla fine degli
anni 50 la televisione divenne insostituibile nel complesso gioco degli sponsor e dei
manager, elementi trainanti del golf a partire da quell epoca.
Ai giorni nostri il golf diventato sport di massa con migliaia di campi sparsi in
tutto il mondo e milioni di giocatori (solo in Italia sono presenti 354 circoli con un
totale di quasi 100.000 tesserati Federgolf) (Bianchi, 2007), e soprattutto diventato
sport spettacolo altamente mediatico; il golf fattore di marketing diretto e mediato,
promuove articoli specifici golfistici e di abbigliamento; promuove insediamenti
urbanistici di alto valore aggiunto e comprensori turistici confrontabili solo con gli sport
invernali; promuove l impiego nel terziario di milioni di lavoratori (Mancinelli, 1995).
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1.2 REGOLE ED ETICHETTA
Il primo regolamento ufficiale del gioco del golf (Fig. 2) fu compilato nel 1744
dalla Royal Company of Edinburgh Golfers, uno dei pi antichi club del mondo.
Inizialmente questo documento conteneva solo 13 rudimentali regole di condotta che
ben presto si estesero a 22 norme pi complesse.
Fig. 2: Il primo regolamento del golf redatto nel 1744 dalla Royal
Company of Edinburgh Golfers (Fonte: https://forcounsel.com).
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Nel 1897 il Royal & Ancient Golf Club of St. Andrews fu ufficialmente
riconosciuto quale somma autorit nel golf, quando l’esplosiva crescita del gioco
richiese e rese necessario un codice uniforme delle regole. Prima il club aveva
pubblicato un codice per St.Andrews e queste regole furono adottate dalla maggioranza
degli altri club, anche se tutti erano liberi di seguirle o ignorarle.
L’R&A fu avvicinato da parte dei club che organizzavano l’Amateur
Championship e gli venne richiesto di formulare uno schema, il quale poi doveva essere
approvato come unico per tutta la nazione. Il 28 Settembre 1897 l’R&A nomin un
comitato di 15 dei suoi membri che sar poi conosciuto come il "Rules of Golf
Committee". Questa azione aveva come conseguenza che il club divenne l’assoluta
autorit riconosciuta in merito alla legislazione sulle regole, con poteri ben definiti
(Griesser, 2001-08).
Dopo la formazione del Rules of Golf Committee dell’R&A, il primo codice fu
pubblicato nel 1899 e conteneva molte delle variazioni applicate da altre "Golfing
Societies" e Clubs nelle isole britanniche. Era anche il primo codice che comprendeva
una sezione sull etichetta. Le regole verranno poi riviste di nuovo negli anni 1903,
1908, 1912 e 1921
Verso il 1950 le regole dell’R&A e dell’USGA (United States Golf Association )
si discostarono sempre di pi , anche se c era una connessione tra le due istituzioni, e
quindi fu tenuta una riunione nel 1951; dopo lunghe discussioni l’incontro produsse un
codice uniforme di regole che divenne operativo in tutto il mondo nel 1952.