2
Dalla fine degli anni settanta si è assistito ad un profondo cambiamento, da parte
dei Governi di tutto il mondo, nei confronti della disciplina da utilizzare nel settore del
trasporto aereo. Inizialmente negli USA e successivamente all’interno della Comunità
Europea, in Canada e in Australia le autorità hanno annullato il regime di
regolamentazione per abbracciare la strada della completa libertà per i vettori sia nella
scelta dei network di destinazioni sia nella scelta della struttura tariffaria. L’obiettivo dei
Governi era quello di rendere il settore del trasporto aereo più efficiente in quanto ne
avrebbe beneficiato tutta l’economia del Paese
In questo lavoro si analizza la nascita, lo sviluppo e l’evoluzione del processo di
liberalizzazione del mercato del trasporto aereo avviato nel “Vecchio Continente” per
definirne il livello di concorrenza presente e futuro. Tale liberalizzazione rappresenta un
caso unico nel contesto mondiale in quanto per la prima volta in Europa, paesi diversi si
sono integrati per creare un unico grande mercato, naturalmente con implicazioni assai
diverse rispetto alla deregulation avviata in USA nel 1978.
Il lavoro è suddiviso in quattro capitoli. Nel primo vengono presi in
considerazione le caratteristiche strutturali di un mercato del trasporto aereo
deregolamentato, che verranno poi riprese nei capitoli successivi. In particolare si
utilizza l’esperienza statunitense per definire in modo preciso la struttura del mercato
del trasporto aereo.
Con il secondo capitolo si presentano due aspetti di fondamentale importanza
per il mercato del trasporto aereo in Europa. In primo luogo la particolare politica di
liberalizzazione applicata dalla Commissione Europea attraverso un’analisi di tutti i
principali provvedimenti presi dalla Commissione Europea; in secondo luogo le
caratteristiche strutturali del mercato del trasporto aereo in Europa illustrando le
differenze con gli USA.
Il terzo capitolo esamina l’evoluzione del mercato del trasporto aereo in Europa
in questi primi dieci anni di liberalizzazione. In particolare, utilizzando gli strumenti
introdotti nel primo capitolo, si analizza l’evoluzione della competizione in Europa per
verificare se la deregolamentazione ha migliorato l’efficienza del settore del trasporto
aereo.
3
Il quarto e ultimo capitolo prende in considerazione la realtà del trasporto aereo
in Italia che è stato il paese più restio all’applicazione della liberalizzazione. In
particolare si punta l’attenzione sulle strategie poste in essere dalla compagnia di
bandiera per la difesa del proprio mercato per cercare di verificare il grado di
concorrenza raggiunto.
CONCLUSIONI RAGGIUNTE
L’analisi condotta sui risultati dei primi dieci anni di liberalizzazione dimostra
che il mercato del trasporto aereo in Europa ha conosciuto un certo sviluppo della
concorrenza. Tuttavia il processo che ha portato a questi risultati è stato molto lungo per
una serie di cause. Innanzitutto la scelta delle autorità comunitarie di arrivare ad un
mercato completamente libero attraverso più tappe ha avuto come conseguenza il
mantenimento da parte dei vettori di bandiera di gran parte degli Stati dei monopoli
nelle rotte domestiche fino al 1993. Secondariamente la decisione da parte della
Commissione di consentire aiuti finanziari dei Governi alle compagnie di bandiera ha
permesso anche ai vettori inefficienti di poter rimanere nel mercato, bloccando lo
sviluppo di realtà più moderne ed efficienti; inoltre questi aiuti hanno distorto la
concorrenza in quanto all’interno del mercato europeo si sono create due categorie di
vettori: i pochi che potevano usufruire dei finanziamenti dei Governi e, i molti vettori
che invece potevano contare soltanto sui propri ricavi. In terzo luogo la presenza dei
poteri pubblici nell’operatività del mercato del trasporto aereo ha in molti Paesi
impedito attraverso il controllo degli aeroporti l’entrata di nuovi vettori.
La libera concorrenza ha comunque migliorato l’efficienza delle compagnie
aeree e ciò si è concretizzato nella diminuzione delle tariffe, nello sviluppo di una ampia
offerta di diversi tipi di servizi e nell’aumento delle frequenze e delle tratte; tutto ciò
senza intaccare il mantenimento dell’elevato livello di sicurezza che ha sempre
caratterizzato i vettori europei.
E’ interessante osservare come la liberalizzazione a più tappe abbia limitato lo
sviluppo da parte dei vettori più grandi di sistemi di rete e degli strumenti di marketing
capaci di influenzare in modo determinate la struttura di mercato a differenza di quello
4
avvenuto negli USA. Per questo motivo soprattutto tra il 1993 e il 1996 hanno potuto
svilupparsi vettori low cost, come la Ryanair, e vettori low fare, come la British
Midland, che pur offrendo soltanto servizi punto a punto sono riusciti ad ottenere
importanti quote di mercato.
Il mercato del trasporto aereo in Europa sta comunque conoscendo una
importante evoluzione soprattutto in seguito all’applicazione dei diritti di traffico di
ottava libertà (che consentono a tutti i vettori comunitari di poter operare anche nelle
rotte domestiche di qualsiasi paese della Comunità Europea) e alla revisione degli
accordi bilaterali tra alcuni stati europei e gli USA. Ciò ha innescato un processo di
consolidamento che attraverso le alleanze tra le compagnie è destinato a modificare
radicalmente il contesto competitivo in Europa.
5
CAPITOLO 1
IL MERCATO DEL TRASPORTO AEREO
Negli ultimi anni il settore del trasporto aereo è stato notevolmente analizzato in
seguito agli importanti mutamenti che si sono verificati con l’abbandono del regime di
regolamentazione che fin dalla nascita lo aveva caratterizzato. Inoltre negli anni settanta
gli studi sulla struttura del mercato hanno assunto una notevole rilevanza in quanto il
settore del trasporto aereo è stato utilizzato per provare la validità della teoria dei
mercati contendibili
1
.
In questo capitolo, dopo aver illustrato la distribuzione del traffico aereo tra i
mercati, si analizza la struttura di un mercato del trasporto aereo deregolamentato da un
punto di vista generale individuandone soprattutto gli aspetti principali. Il secondo
paragrafo è dedicato alla presentazione delle caratteristiche principali della domanda nel
settore del trasporto aereo. Nel terzo paragrafo viene analizzata la struttura dei costi
delle compagnie aeree mentre nel quarto si evidenziano le economie di scala che
caratterizzano il settore del trasporto aereo. Nei due paragrafi successivi s’introducono i
più importanti strumenti di marketing del settore esponendone le caratteristiche
generali. Il sesto paragrafo analizza le strutture di rete delle compagnie aeree
soffermandosi in particolare sui sistemi hub & spoke. Infine l’ultimo paragrafo studia le
barriere all’entrata e all’uscita che il mercato del trasporto aereo presenta.
1
La teoria dei mercati contendibili è una generalizzazione della teoria della concorrenza perfetta. Venne
elaborata negli anni settanta dagli economisti statunitensi Baumol, Panzar e Willing. La teoria dei mercati
contendibili mostra che in condizioni di entrata perfettamente libera e di assenza di costi non recuperabili,
la minaccia di entrata nel mercato determinerà un abbassamento dei prezzi e il raggiungimento di
soluzioni efficenti anche in regime di rendimenti crescenti.
6
1.1 La distribuzione del traffico del trasporto aereo
Il traffico aereo è svolto principalmente da compagnie scheduled e da compagnie
charter. Le prime operano servizi di linea, cioè tutti quei voli effettuati per il trasporto
di passeggeri, posta e merci, accessibili al pubblico secondo un orario pubblicizzato,
con una regolarità e una frequenza che diano una serie sistematica su predeterminati
itinerari a tariffe omologate. Le compagnie charter svolgono servizi non di linea, cioè
tutti quei voli effettuati per il trasporto passeggeri o merce in forza di un contratto di
noleggio stipulato da uno o più contraenti per l’intera capacità del velivolo
2
.
Come evidenzia la tabella 1 la maggior parte del traffico si svolge per mezzo di
vettori scheduled. E’ tuttavia necessario evidenziare come tra i vari Paesi esistano
notevoli differenze sulla ripartizione dei servizi di linea e non di linea. In particolare in
Europa le compagnie charter assorbono più del 30 per cento dei passeggeri mentre negli
USA soltanto il 2/3 per cento.
Tabella 1 – Distribuzione percentuale del traffico mondiale per tipo di
servizio (1996)
INTERNAZ. INTERNO TOTALE
MOVIMENTO AEREI
Scheduled 85,8 97,2 91,2
Charter 14,2 2,8 8,8
TRAFFICO
PASSEGGERI
Scheduled 82,1 98,2 90,1
Charter 17,9 1,8 9,9
Fonte: Civilavia Statistiche (1997), p. 135
Le zone di maggior traffico aereo sono gli USA e l’Europa. Tuttavia, date le
diverse dimensioni dei mercati, mentre le compagnie statunitensi svolgono
principalmente servizi in ambito domestico, in Europa i vettori hanno una attività
soprattutto internazionale (tabella 2). Questo situazione fa sì che le compagnie che
trasportano più passeggeri in servizi internazionali sono quelle europee (tabella 3)
sebbene complessivamente quelle statunitensi trasportino più passeggeri in assoluto.
2
Cfr. Civilavia Statistiche (1997).
7
Tabella 2 – Distribuzione regionale, in percentuale, sul totale del territorio
delle tonn/km trasportate dal traffico scheduled nel 1995.
INTERNAZ. INTERNO TOTALE
Nord America 19,9 58,0 38,5
Europa 37,5 27,0 32,7
Asia e Pacifico 26,7 8,3 17,7
America Latina e Caraibi 5,7 4,1 4,9
Medio Oriente 5,9 1,6 3,5
Africa 4,3 1,0 2,7
Totale ICAO 100,0 100,0 100,0
Fonte: Elaborazione dati Civilavia Statistiche (1996)
Tabella 3 – Graduatoria delle prime 15 compagnie aeree di linea
nel 1995 nel traffico internazionale
NUMERO COMPAGNIA AEREA AREA TKM 1995
(MILIONI)
1 British Airways EU 11.968
2 Lufthansa EU 11.587
3 Air France EU 8.819
4 JAL Asia 8.715
5 Singapore Airlines Asia 8.389
6 United America 8.302
7 KLM EU 7.982
8 Korean AirlLines Asia 7.347
9 American America 6.639
10 Cathay Pacific Asia 6.081
11 Northwest America 5.928
12 Qantas Oceania 5.175
13 Delta America 4.442
14 Alitalia EU 3.796
15 Tahi Airways Asia 3.487
Fonte: Civilavia Statistiche (1997), p. 127
8
1.2 Le caratteristiche della domanda nel mercato del trasporto aereo
La domanda del servizio di trasporto aereo si caratterizza per una marcata
differenziazione che dipende dall’andamento di due diversi tipi di attività: turistiche e
lavorative. Ciò implica che la domanda è caratterizzata dalla presenza di due segmenti,
gli uomini d’affari (che non pagano personalmente il proprio viaggio) e i leisure travel
con esigenze completamente diverse
3
. Infatti, mentre i leisure travel sono molto
sensibili al prezzo e poco alla durata del viaggio gli uomini d’affari sono molto sensibili
alla durata del viaggio e poco al prezzo del volo.
L’ultima importante caratteristica della domanda del mercato del trasporto aereo
è quella di presentare rilevanti picchi giornalieri, settimanali e stagionali. Quando si
verificano questi picchi le compagnie devono offrire un numero di posti che nei periodi
off-peak non possono venire utilizzati. La presenza di questa ciclicità nella domanda
crea particolari problemi ai vettori charter che affrontano la situazione attraverso un
intenso uso degli aerei durante il periodo estivo e l’affitto dell’aereo alle compagnie
regolari nei periodi non di picco.
1.3 I costi delle compagnie aeree
I costi delle compagnie aeree possono essere divisi in tre categorie principali
(tabella 4)
4
:
1. i costi generali. Sono considerati costi generali quelli che in tempi brevi non sono
soggetti a mutamenti. Essi includono il costo degli aerei, le spese generali e infine la
pubblicità;
2. i costi di volo. I costi di volo variano con il numero di viaggi fatti e includono i
salari degli equipaggi degli aerei, il carburante, la manutenzione ordinaria, i costi di
atterraggio e i servizi effettuati agli aerei mentre si trovano a terra (come il lavaggio e il
rifornimento del carburante). Questi costi per le compagnie aeree rappresentano la
quota più importante;
3
Cfr. Doganis R. (1991).
9
3. i costi per i passeggeri. Essi dipendono dal numero dei passeggeri trasportati e dai
servizi offerti (come le informazioni sugli orari e le prenotazioni). Fanno parte di
questa categoria di costo la riscossione del prezzo dei biglietti, il servizio ristoro di
bordo e il servizio dei bagagli.
Tabella 4 – Struttura di costo delle compagnie operanti
nel mercato europeo nel 1996 (in percentuale)
COSTI GENERALI
Amministrazione dei servizi e altro 5,6
Velivoli 11,6
Tot. costi generali 17,2
COSTI PER I PASSEGGERI
Prenotazione e vendite 16,9
Servizi passeggeri 7,4
Tot. costi per passeggero 24,3
COSTI SPECIFICI DI VOLO
Carburante 7,5
Manutenzione equipaggiamento di volo 8,9
Assistenza in rotta 5,9
Equipaggio in cabina 13,4
Handling 16,9
Costi aeronautici (ATC) 5,9
Tot. costi specifici 58,5
Fonte: Yearbook of AEA (1996), p. 37
1.4 Economie di scala nel mercato del trasporto aereo
Gli studi effettuati negli anni sessanta evidenziarono come non sembravano
esistere nel mercato del trasporto aereo vantaggi o svantaggi direttamente legati alla
dimensione delle imprese. Le principali differenze a livello di costi medi unitari tra
vettori di dimensioni diverse si spiegavano in base alle caratteristiche delle rotte, alle
capacità organizzative, alla densità di traffico sul sistema di rete e alle lunghezze delle
4
Cfr. Yearbook of AEA (1996)
10
tratte
5
. Economie di scala si rilevavano al massimo in riferimento alla dimensione degli
aerei (tabella 5)
6
.
Tabella 5 – Comparazione dei costi tra modelli di aerei in base ai posti disponibili
(dati riferiti alla metà degli anni 80)
TIPO DI
AEREO
DC-9 DC-737 B. 727-100 B. 727-200 DC-10 B. 747-500
POSTI 115 121 125 164 371 500
MIGLIA
200 12 11,7 14 12,1 12,5 15,4
400 8,3 8,1 9,5 8,1 7,8 9,0
800 7,1 6,9 8,0 6,8 6,2 6,9
1000 6,5 6,3 7,2 6,2 5,5 5,9
1250 6,1 6,0 6,8 5,8 5,0 5,2
1500 6,4 5,2 4,6 4,7
1750 6,2 5,2 4,4 4,4
2000 4,2 4,1
2250 3,9 3,8
2500 3,9 3,7
Fonte: Bailey E. e Williams J. (1988), p. 123
Recenti studi
7
hanno però individuato l’esistenza di economie di scala a livello
sia nei costi che un’aerolinea deve sostenere per informare i viaggiatori sull’esistenza e
sulle caratteristiche dei propri servizi sia per produrre informazioni. Per quanto riguarda
il primo punto un vettore di grandi dimensioni è in grado di ottenere consistenti risparmi
ad informare su una vasta aerea geografica un solo prodotto; questo è un fatto molto
importante in quanto nel settore del trasporto aereo gli utenti pagano generalmente il
servizio prima di averne usufruito e quindi è determinante per le compagnie avere un
brand molto conosciuto. Per quanto riguarda invece la produzione di informazioni le
compagnie di grandi dimensioni sono in grado di sostenere grossi investimenti per
costituire i sistemi di prenotazione computerizzata che permettono di godere di notevoli
vantaggi informativi; inoltre è necessario specificare che per una aerolinea con un
sistema di rotte limitato non vi sarebbe convenienza di creare un sistema di
5
Cfr. Caves D., Christensen L. e Tretheway M. (1984).
6
Cfr. Straszheim M (1969, p. 96).
11
prenotazione computerizzata in quanto questo richiede investimenti che sono
convenienti solo per quei vettori che hanno un numero molto elevato di destinazioni
1.5 Gli strumenti di marketing nel mercato del trasporto aereo
Il mercato del trasporto aereo è caratterizzato dalla presenza di due strumenti di
marketing molto importanti: i sistemi di prenotazione computerizzata (CRS) e i frequent
flyer program (FFP). I primi sono stati sviluppati dalle compagnie aeree per rispondere
alla doppia esigenza di una efficiente informazione e di una efficace distribuzione dei
propri servizi. I FFP sono nati invece per migliorare il grado di fidelizzazione con la
propria clientela.
1.5.1 I sistemi di prenotazione computerizza
8
Alla fine degli anni settanta negli USA le grandi compagnie nazionali hanno
iniziato ad utilizzare la tecnologia dei computer per sviluppare un modo nuovo di
distribuzione del prodotto creando così i sistemi di prenotazione computerizzata
comunemente chiamati CRS. In pochi anni i CRS hanno raggiunto un ruolo centrale nel
settore del trasporto aereo e sono diventati per le compagnie proprietarie sia un
fondamentale mezzo per la massimizzazione dei profitti grazie, all’efficienza nella
produzione dei dati, sia uno strumento in grado di adottare tattiche altamente
anticoncorrenziali.
Cos’è un CRS
I sistemi di prenotazione computerizzata consistono nella distribuzione del
servizio del trasporto aereo attraverso il canale delle agenzie di viaggio. In sostanza la
proposta dei CRS si concretizza nelle possibilità per le agenzie di viaggio di accedere
attraverso un terminale ad un enorme banca dati, periodicamente aggiornata, e di offrire
all’agente informazioni riguardanti non solo voli e tariffe delle aerolinee presenti nel
7
Cfr. Levine M. (1987).
12
CRS, ma anche dati relativi alla disponibilità di hotel e di compagnie per il noleggio di
autovetture.
Vantaggi derivanti dalla proprietà dei CRS
La proprietà da parte di una aerolinea di un CRS consente di poter contare su
due importanti vantaggi concorrenziali rispetto ad una compagnia non proprietaria che:
1. vantaggio informativo;
2. effetto halo.
1. I CRS, oltre ad essere un importante strumento di supporto informativo
per gli agenti di viaggio sono anche una fondamentale fonte di dati per le compagnie.
Infatti, grazie alle informazioni transitanti nei CRS le compagnie proprietarie possono
visualizzare, virtualmente, in tempo reale, l’andamento del mercato e il trend della
domanda. La compagnie proprietarie dei CRS avendo a disposizione dati così aggiornati
possono in ogni momento conseguire una efficiente politica di massimizazzione del
profitto operando attraverso le due variabili tariffe e disponibilità dei posti disaggregati
in termini di offerta per singola classe. Inoltre le compagnie proprietarie dei CRS
riescono a conoscere in anticipo le mosse strategiche delle compagnie non proprietarie
che devono utilizzare le reti di vendita dei vettori proprietari di CRS.
2. Un altro vantaggio molto importante per le compagnie proprietarie è
legato alla funzione di distribuzione dei CRS ed è il cosiddetto effetto halo. Questo è un
aspetto di difficile misurazione e quantificazione che solo recentemente è stato oggetto
di studi approfonditi. L’effetto halo scaturisce dalla capacità del gestore del sistema
CRS di sviluppare solidi legami con l’agenzia di viaggio. In pratica l’aerolinea
proprietaria attraverso offerte di facilitazioni alle agenzie di viaggio, quali
l’addestramento all’uso del sistema e il supporto di avviamento, si pone come obiettivo
di creare un legame molto forte con il cliente/agente di viaggio. Questi poi dovrà
ricompensare il gestore CRS per gli aiuti concessi spingendo la propria clientela ad
acquistare i biglietti del vettore proprietario del CRS “amico”.
8
Cfr. Borestein S. (1992).
13
Recentemente uno studio condotto dall’ente federale statunitense ha
concretizzato l’effetto halo nel mercato USA giungendo ad esprimerlo in termini di
percentuale dei ricavi ottenuti dalle compagnie proprietarie
9
. I risultati sono stati
sorprendenti in quanto si è verificato per esempio che negli ultimi anni, in media, il 39,9
per cento dei ricavi della American Airlines siano conseguenza dell’effetto halo.
Tattiche anti-competitive nell’uso dei CRS da parte delle aerolinee proprietarie
La complessità del mercato del trasporto aereo ha determinato la centralità dei
sistemi di prenotazione computerizzata per qualsiasi prenotazione dei voli e per la
ricerca di informazioni. Ciò ha consentito ai proprietari dei sistemi di prenotazione
computerizzata di sviluppare alcune tattiche atte a favorire i propri voli rispetto a quelli
della concorrenza non-proprietaria. Queste tattiche sono fondamentalmente due:
1. la distorsione delle pagine video (screen biais);
2. le alte tariffe che il gestore commina ad ogni aerolinea partecipante
proporzionalmente alla vendita dei suoi servizi.
Eccole in dettaglio.
1. La tattica della distorsione delle pagine video consiste nell’inserire i voli
da parte delle compagnie proprietarie nelle prime righe e pagine della banca dati dei
CRS. Questa tattica nasce per due motivi fondamentali; in primo luogo perché alcune
località hanno un numero di collegamenti molto elevato da richiedere diverse pagine
video nel terminale delle agenzie di viaggio per contenere tutte le offerte; in secondo
luogo se l’agente di viaggio dovesse visionare tutte le opzioni del sistema prima
d’identificare l’offerta più consona per il proprio cliente, rischierebbe d’incorrere in una
grave perdita di tempo scontrandosi con la necessità di ridurre il tempo medio di
processo di ogni transazione legata alla prenotazione ed emissione di un biglietto aereo.
Gli agenti di viaggio si trovano quindi a considerare soltanto l’offerta che appare nella
prima schermata video del terminale. Infatti, uno studio effettuato a metà degli anni
ottanta negli USA ha messo in evidenza come il 50 per cento delle vendite tramite CRS
abbia per soggetti aerolinee presenti nella prima linea della prima pagina del video;
9
Cfr. Valdani E. e Jarach D. (1997).
14
inoltre lo studio mette in evidenza come il 70/90 per cento delle vendite concernano voli
quotati nella prima pagina dello schermo.
2. Una seconda tattica attuata dalle compagnie proprietarie dei CRS a danno
delle non-proprietarie consiste nell’applicazione di prezzi di accesso e di partecipazione
ai sistemi CRS molto elevati. Per le compagnie che non hanno dei propri CRS diventa
necessario e fondamentale per poter avere una visibilità nel mercato accedere ad un
sistema di prenotazione computerizzata in modo che le agenzie di viaggio possano
vendere anche i loro biglietti. Le compagnie proprietarie attraverso l’applicazione di
prezzi molto elevati per l’accesso ai propri CRS nei confronti delle compagnie non-
proprietarie riescono ad aumentare considerevolmente i costi dei rivali e ad ottenere
anche un consistente guadagno.
1.5.2 I frequent flyer program (FFP)
10
I FFP sono la più importante politica di fidelizzazione nel settore del trasporto
aereo. Essi sono nati per rispondere all’esigenza delle compagnie di creare un brand
loyalty con la propria clientela. Inoltre il FFP è un potente strumento in grado di avere
effetti concorrenziali molto importanti a vantaggio delle compagnie più grandi
soprattutto perché permette alle compagnie di fidelizzare gli uomini d’affari che
rappresentano la categoria di viaggiatori che volano con più frequenza e pagano le
tariffe più elevate.
Cos’è un FFP
Negli USA verso la fine degli anni settanta in seguito alla nascita di un ambiente
competitivo i manager delle compagnie aeree iniziarono a dedicare una particolare
attenzione alle ricerca di innovazioni nel campo del marketing per riuscire a fidalizzare
alcune categorie di clienti per incrementare i propri ricavi. Ciò deriva dal fatto che il
consumatore quando sceglie la compagnia con cui viaggiare considera diversi aspetti
quali il tempo, il prezzo (a seconda del tipo di viaggiatore) e più in generale la comodità
10
Cfr. Borestein S. (1992).
15
dei collegamenti. In contrapposizione a ciò le compagnie per riuscire a massimizzare i
profitti devono far sì che il load factor nei propri aerei sia costantemente elevato e
quindi devono riuscire ad attrarre anche i passeggeri che primariamente volerebbero con
un’altra aerolinea. Questo problema Levine nel 1987 lo ha paragonato ad una relazione
economica “principale-agente”, che può configurarsi come un rapporto di agenzia
11
.
Questo significa in primo luogo che esiste un conflitto di interessi tra P e A e in secondo
luogo che c’è una situazione d’informazione asimmetrica, ovvero l’agente possiede
informazioni che P non è in grado di controllare. Proprio per cercare di attenuare questo
conflitto le compagnie aeree hanno sviluppato i programmi frequent flyer.
Il primo FFP debuttò nel maggio del 1981 ufficialmente nel mercato
statunitense; si chiamava frequent flyer Aadvantage e proponeva di remunerare il
passeggero che mostrava fedeltà ai servizi della aerolinea attraverso l’assegnazione di
un punteggio per ogni tragitto compiuto a bordo degli aeromobili della American
Arlines. I clienti una volta raggiunto un numero prefissato di punti/miglia aeree
avrebbero potuto riscattare tale punteggio ricevendo in cambio biglietti aerei verso
qualunque destinazione del network della aerolinea. In generale quindi si può affermare
che un frequent flyer program è un piano di incentivo all’acquisto dei biglietti di una
compagnia che remunera il viaggiatore con un biglietto omaggio quando questi sceglie
di ripetere l’utilizzo di servizi di un certo vettore aereo e/o dei suoi partner. Tipicamente
in un FFP il viaggiatore/socio del programma riceve punti per ogni volo, dove tali punti
risultano correlati alla lunghezza della tratta operata.
Vantaggi derivanti dallo sviluppo dei FFP
I FFP sono molto importanti per le aerolinee in quanto consentono di
incrementare il proprio volume d’affari del 20/30 per cento all’anno
12
. Tuttavia a
beneficiare di questi effetti positivi sono soprattutto le compagnie (o pool di compagnie)
che possono offrire un numero notevole di destinazioni. Infatti, se un vettore offre molte
11
Cfr. Levine M. (1987, p. 432).
12
Cfr. Brueckener J. e Spiller P. (1994).