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definizione di cos'era lo svago e il divertimento, di come occupare il tempo libero contribuendo in tal
modo alla nascita di un nuovo scenario. La ricerca del piacere diviene così un obiettivo condiviso e le
necessità produttive divengono complementari alle necessità di consumo. L'occupazione del tempo
libero si trasforma in uno dei principali spazi di consumo, accrescendo per tanto l'importanza
dell'industria responsabile dell'organizzazione del tempo libero.
La festa, permettendo un distacco dagli obblighi, dalla routine e dal duro lavoro, assume le sembianze
di una necessità per la maggior parte della popolazione e, in particolare, per molti giovani. I motivi del
perché gli spazi dedicati alle feste siano in incremento e in espansione è insito alla struttura stessa della
società moderna caratterizzata da ampie aree urbane e industrializzate organizzate in termini di
efficienza produttiva. La società post-moderna ha scoperto che la festa può supplire alle mancanze
generate dall'industrializzazione stessa creando allo stesso tempo eccezionali spazi di consumo. Il
consumo si presenta, infatti, ora come una delle caratteristiche fondamentali dell'ozio, l'abito sociale
più diffuso, diventando frequentemente consumo compulsivo e consumismo. La cultura del consumo è
conseguenza dei nuovi modelli sociali, del potere delle multinazionali e di quello che Rizter (1996) ha
denominato "la mcdonalizzazione della società". La strutturazione del tempo libero intorno all'industria
del divertimento, costituisce un fenomeno che affetta la società nel suo insieme. La globalizzazione ha
generato individualismo, sentimenti di fragilità e incertezza nei cittadini delle società occidentali.
Questa situazione fa si che i giovani attuali tendano ad adottare un'attitudine vicina al " presentismo "
(vivere alla giornata vista la difficoltà nel proiettarsi nel futuro), al pragmatismo e all'edonismo.
Quest'attitudine si concretizza spesso nella ricerca del piacere immediato che le droghe con facilità
offrono (Rodriguez; Agullò,2006).
Le feste sono da sempre state un momento di eccezionalità, attese con entusiasmo e quasi sempre
collegate con eventi straordinari,vittorie militari e riti religiosi. Anche il sole e la luna sono all'origine
di molti importanti festival che testimoniano l'ammirazione e la dipendenza dell'uomo dalla natura. Vi è
sicuramente una relazione di continuità tra le feste pagane di una volta e gli attuali festival del
Mediterraneo che nelle ultime decadi hanno continuato a prosperare. Fattori quali il senso di
appartenenza a un'unica grande tribù, quindi il rituale, l'esaltazione dei sensi, il ballo, l'esternazione dei
conflitti personali e collettivi sembrano essere le molle che innescano i pellegrinaggi e l'adesione agli
eventi internazionali come la Love Parade di Berlino o di Zurigo, la Street Rave Parade di Bologna e
altre feste popolari Europee. La festa diventa veicolo delle manifestazioni emozionali che erano prima
affidate ai rituali collettivi che sono andati via via scemandosi con l'affermazione delle società laiche e
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della vita nelle città, è inoltre uno strumento di ricerca di un'identità collettiva (Moreno, 1999).
Le modalità di utilizzo delle droghe e le attività ricreative dei giovani d'oggi risultano comunque
strettamente collegate con il concetto di cultura giovanile emerso negli anni '60. Gli anni sessanta
vedono la diffusione di movimenti di rivolta soprattutto come reazione alla guerra del Vietnam e
propongono, oltre alla musica e a un nuovo modo di vestire e di intendere la vita, anche una cultura
delle droghe intesa come forma di liberazione: ecco quindi che l’LSD, come pure la marijuana,
diventano una vera e propria pratica di vita, spesso ritualizzata collettivamente (Calafat, M et al.,2003).
L'emergere della musica elettronica in molte parti d'Europa alla fine degli anni '80, e il suo successivo
affermarsi negli anni '90, è accompagnato da un incremento della disponibilità e del consumo delle
cosiddette "droghe da ballo", come l'ecstasy e le anfetamine. Inizialmente questo sviluppo avvenne a
spese delle vendite di alcool giacché gli eventi di musica elettronica rappresentavano un'alternativa alla
maggior parte dei pub e delle discoteche del periodo. Comunque, le industrie delle bevande alcoliche si
sono inserite nel mercato della dance music contribuendo così alla sua espansione ed aprendosi a
differenti gruppi sociali,soprattutto verso le giovani donne, creando nuove bevande alcoliche con un
design distintivo destinato ad un mercato giovane. Questo ha condotto a un eccessivo consumo di
alcool in questi ambienti, utilizzato spesso in concomitanza con altre droghe illegali (AA.VV,2006).
Nell'Unione Europea troviamo un'alta densità di avvenimenti di dance music soprattutto nelle città,
dove vi è un gran numero di giovani con entrate disponibili. Il trattato di Schengen, che ha aperto le
frontiere interne all'Unione Europea, insieme alla possibilità di viaggiare economicamente con i voli
low cost all'interno di un paese e tra i paesi membri, sembrano essere fattori che hanno stimolato lo
sviluppo dell'industria del divertimento e della dance music. (Tossman et al., 2001; Bellis et al., 2003;
Hollands e Chatterton, 2003; Measham, 2004; Sumnall et al., 2004; Dutch national report, 2005;
Salasuo, 2005; Nutt, 2006).
1.2 Chi sono i giovani?
Il concetto di gioventù costituisce un concetto in continua evoluzione; ogni epoca concreta considera
infatti giovane un settore di popolazione concreto. La giovinezza è una tappa del ciclo vitale che si
situa tra l'adolescenza e l'età adulta. L'età è sicuramente una condizione necessaria però non sufficiente
per definire i giovani. Le differenti frange d'età in cui si delimita la giovinezza variano di forma
considerevole nei differenti momenti storici posto che la giovinezza è un processo psicosociologico che
si trasforma storicamente e culturalmente (Rodriguez, Agullò, 2003). Attualmente possiamo situarla tra
i 15 e i 29 anni, anche se alcuni autori hanno evidenziato che vi è una tendenza a posporre il transito
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nell'età adulta fino ai 34 anni. (Martìn Serrano e Velarde, 2000). Questo è dovuto al fatto che per
passare all'età adulta è necessario aver raggiunto l'emancipazione (Zarraga,1985), intendendo questa
come un processo che richiede il compimento di quattro condizioni:1)indipendenza economica; 2)
autoamministrazione delle risorse disponibili; 3) autonomia personale; 4) disporre di una casa propria.
Condizioni necessarie e solo nel loro congiunto sufficienti. Considerata la natura di questa parte di
popolazione, la gioventù come categoria sociologica uniforme non esiste. Sarà quindi più pertinente
parlare di giovani, in plurale, che di gioventù, al singolare. Per tanto, e per concludere, definiremo i
giovani come una realtà complessa ed eterogenea, formata da distinti gruppi, appartenenti a status
socioeconomici differenti, con traiettorie e costruzioni dell'identità diverse (Agullò , 1997) che, avendo
superato fisiologicamente e psicologicamente l'adolescenza, e riunendo, per tanto, le condizioni
necessarie per svolgere le funzioni proprie dell'adulto, mancano delle condizioni sufficienti per rendersi
indipendenti dalla propria famiglia di origine. (Zamora, Acosta, 1993).
1.3 I setting ricreativi
Gli studi di ricerca indirizzati ai giovani che frequentano con assiduità gli eventi di dance music
riportano una più alta prevalenza di uso di droghe in questo gruppo che negli studi condotti tra la
popolazione generale (AA.VV, 2002). I livelli di utilizzo delle droghe riportati dalle ricerche condotte
nei setting di dance music inevitabilmente variano in base al tipo di ambiente, al tipo di musica
suonata, al target considerato e anche a seconda dell'anno in cui la ricerca è stata condotta. Gli ambienti
di dance music nell'Unione Europea sono sempre più eterogenei, specialmente dall'allargamento del
2004. Il setting infatti può essere caratterizzato da uno specifico stile musicale e da un gruppo
determinato di frequentatori in uno spazio e in un tempo che possono cambiare o cessare d'esistere
(AA.VV, 2006). Per esempio, molte discoteche popolari negli anni '90 e all'inizio del 2000 hanno
ormai chiuso, mentre, nello stesso periodo, molti piccoli club hanno aperto e si sono moltiplicati
un'ampia gamma di piccoli festival esoterici. In generale, è possibile affermare che la cultura della
dance music è molto più frammentata ora che in passato. I cambiamenti che avvengono negli ambienti
ricreativi oggetto di studio, combinati con l'eterogeneità di questi, causano difficoltà nel monitorare la
situazione e nello svolgimento di ricerche comparative. I rapidi mutamenti degli stili musicali e della
clientela rendono obsoleti i metodi per comparare l'uso delle droghe in questo tipo di ambienti. Per
questo, le ricerche sulla droga condotte in specifici setting non sono un campione rappresentativo di
tutti coloro che trascorrono il tempo libero in questi mutevoli ambienti ricreativi. Inoltre, le
comparazioni tra le ricerche devono essere effettuate con molta cautela, infatti la distribuzione dell'età e
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del genere di coloro che rispondono alle indagini, così come le variazioni all'interno dei setting,
potrebbero non spiegare completamente le differenze osservate (AA.VV, 2006). Molte delle ricerche
condotte in questo campo hanno avuto come obiettivo due ampie categorie di setting ricreativi. Uno
comprende i lunghi festival musicali che attirano migliaia di visitatori. L'altro ha come bersaglio i rave
e le feste dance come quelle dei piccoli club, discoteche e lounge. Differenti ricerche hanno
categorizzato la prevalenza del tipo di droga utilizzato in termini di associazioni con specifici generi di
musica elettronica (AA.VV, 2006). L'ecstasy è la sostanza più largamente associata con la musica
techno. In Grecia, l'ecstasy risulta invece associata alla musica trance, mentre in Slovacchia e in
Ungheria la techno è collegata all'uso di anfetamine. Ricerche in Germania e nei Paesi Bassi hanno
identificato la cannabis come la sostanza predominante nella scena reggae/hip-hop. Quindi, le
differenze culturali nei generi musicali e la loro definizione pongono un limite alla possibilità di
effettuare confronti importanti tra i paesi.
1.4 Prevalenza e modelli d'uso delle droghe
Dal 1998, diciotto stati membri dell'Unione Europea hanno riportato i risultati delle ricerche condotte
negli ambienti di musica dance (AA.VV, 2006). I metodi usati per condurre queste ricerche variano nel
numero di aspetti che devono essere tenuti in considerazione quando si fanno comparazione tra i paesi
e le ricerche. Le variazioni del campione variano da sette interviste in profondità con utilizzatori di
ecstasy condotte a Malta, a 2800 intervistati in 43 differenti setting in Francia (tabella 1). Anche i tipi
di setting considerati variano a seconda della ricerca. Gli studi condotti hanno, infatti, incluso grandi
festival di musica che attraggono più di 200.000 persone, così come piccole discoteche in voga. Varia
anche l'area geografica interessata: alcuni studi riguardano le città, altri invece intere regioni. Va
tuttavia detto che, per quanto il campione individuato in determinati setting non sia rappresentativo
della popolazione generale, e nonostante siano difficili le comparazioni a causa delle differenze
culturali, di età e di genere che intercorrono tra i vari campioni comparati, l'importanza di queste
ricerche sta nel mettere in luce l'esistenza di un target di persone che utilizza sostanza psicotrope che
sarebbe altrimenti difficilmente visibile. E' attraverso queste ricerche che risulta possibile identificare
quali sono i nuovi sviluppi nell'uso delle droghe e quali i fattori di prevenzione e di riduzione del
rischio.