L’e-commerce e i Micropayments
L’obiettivo di questa tesi è quello di analizzare i nuovi sistemi di pagamenti elettronici,
con particolare riguardo ai micropayments.
La tesi è strutturata in tre capitoli. Nel primo capitolo sono illustrati i vari sistemi
di pagamento, tradizionali e moderni, e l’evoluzione del commercio elettronico con
l’avvento dei micropayments. Inoltre sono esposti le proprietà e gli obiettivi dei
micropayments e la loro classificazione in base alle aggregazioni.
Nel secondo capitolo sono analizzati il sistema PayWord, il suo predecessore, il
sistema MilliCent, e la sua evoluzione, il sistema MicroMint.
Infine, nel terzo capitolo sono confrontati e valutati i vari metodi di
micropayment visti nel capitolo precedente.
Nell’appendice A è presente un breve ex cursus sulla crittografia, argomento che
non poteva essere tralasciato visto l’enorme utilizzo che ne viene fatto all’interno dei
micropayments.
Nell’appendice B invece sono illustrate le funzioni hash e il loro utilizzo, perché
svolgono un ruolo fondamentale all’interno di questi metodi di pagamento.
1.2 Il commercio elettronico
Il fenomeno Internet ha portato ad una rivoluzione nel mondo del business. La piena
realizzazione del commercio elettronico, il cosiddetto e-commerce, ha richiesto una
infrastruttura di protocolli, politiche e procedure che devono a tutt’oggi essere definiti e
costruiti.
L’e-commerce [1, 2] si sta rivelando uno dei successi di Internet, sebbene le sue
linee di sviluppo non stiano seguendo completamente i percorsi attesi. Molte delle ipotesi
fatte circa il futuro dell’e-commerce sono già state riviste. L’attenzione si è spostata da
negozi on line come Amazon.com (transazioni di tipo business-to-consumer), alle
transazioni tra aziende (business-to-business) [4].
In modo analogo la tendenza iniziale a considerare l’e-commerce come
l’equivalente su Web di metodi tradizionali di fare shopping, sta velocemente perdendo
consensi. Nonostante il Web pulluli di cataloghi elettronici, identici alle loro versioni
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L’e-commerce e i Micropayments
cartacee, e di negozi che assomigliano a quelli presenti nella realtà, difficilmente la
situazione potrà rimanere tale.
Generalmente, al giorno d’oggi, tra potenziali venditori e acquirenti esiste una
lunga catena di intermediari, che trova la sua ragione nelle inefficienze del flusso
informativo. Internet sta conducendo ad un’era in cui il corretto flusso dell’informazione
sta facilitando una personalizzazione dei prodotti spinta ai suoi massimi livelli. Gli ordini
di acquisto vengono inoltrati direttamente dall’acquirente alla linea di produzione; i
fabbricanti possono così rispondere in maniera più efficiente e completa alle richieste dei
consumatori [3].
I cambiamenti più evidenti interesseranno principalmente i prodotti relativi
all’informazione digitale: software, articoli di riviste e giornali, fotografie, musica e
intrattenimenti. I consumatori potranno personalizzare i propri acquisti senza alcuna sorta
di restrizione, pagarli e riceverli dal proprio computer o con il telefonino.
Il commercio su Internet può essere diviso in tre categorie: la vendita di spazi
pubblicitari, di beni materiali e di beni non materiali. La prima non verrà discussa in
questa sede. Per quanto riguarda la seconda categoria di commercio elettronico, va
innanzitutto osservato che essa sarà possibile solo qualora il valore del bene superi un
determinato ammontare, affinché i prezzi di spedizione non incidano sul prezzo finale in
modo inaccettabile. Al contrario, la compravendita di beni non materiali potrà avvenire
nella totalità delle sue fasi direttamente su Internet, compresa la ricezione della merce [5].
1.3 Sistemi di pagamento
Nella sua forma più semplice un sistema di pagamento è l’insieme di operazioni e
procedure, mediante il quale un operatore economico si libera di un debito o di un obbligo
conseguente all’acquisto di un bene o di un servizio. I fini di un sistema di pagamento
efficiente sono quelli di consentire la conferma immediata di una transazione, di creare un
ambiente sicuro in cui operare e di offrire a fornitori e clienti sufficienti conoscenze e
garanzie, affinché non ci sia la necessità di coinvolgere terzi. Al di là delle ovvie
differenze tecniche tra sistemi di pagamenti elettronici e sistemi di pagamento
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L’e-commerce e i Micropayments
tradizionali, il fine ultimo di un sistema di pagamento è quello di effettuare un accredito
sul conto del fornitore ed un addebito su quello del cliente.
Le funzioni di compensazione (clearing) e saldo (settlement) avvengono
indipendentemente dal meccanismo utilizzato per il pagamento. Per clearing si intende un
regolamento contabile tra due parti, che siano reciprocamente sia debitrici che creditrici,
che limiti l’utilizzo dei mezzi di pagamento al regolamento del saldo al netto delle
transazioni compensate.
Quando si utilizza un numerario per effettuare una transazione, l’atto di pagamento
comprende sia lo scambio di denaro che il saldo. Questo accade perché il numero
rappresenta il pagamento finale. Ne consegue che esso deve avere la caratteristica della
liquidità, ossia l’essere universalmente accettato e il poter essere utilizzato
immediatamente per un’altra operazione.
Al contrario, se il pagamento avviene tramite un assegno bancario, le suddette
funzioni non avvengono simultaneamente. Il beneficiario deposita l’assegno sul proprio
conto bancario, e successivamente la sua banca presenta l’assegno alla banca emittente,
attraverso un procedimento di clearing, solo al termine del quale, tipicamente qualche
giorno, avviene la riscossione del denaro e quindi il saldo.
1.3.1 Sistemi di pagamento via Internet
Indubbiamente, il commercio elettronico [3] ha avuto un notevole impatto sull’industria
dei servizi finanziari. Nessuna istituzione finanziaria ne è rimasta estranea. Il commercio
elettronico offre nuove opportunità e nuove possibilità di marketing, ma pone anche nuovi
problemi, in particolare riguardo alla sicurezza delle nuove transazioni [5].
In questo scenario un ruolo fondamentale è acquistato dai sistemi di pagamento,
che devono assicurare la confidenzialità delle trasmissioni, l’autenticazione reciproca
delle parti coinvolte, in primo luogo cliente e fornitore, e l’integrità delle istruzioni di
pagamento. Infatti, a causa della natura anonima del commercio in rete, nuove procedure
si sono rese necessarie per sostituire quelle già esistenti per le transazioni faccia a faccia,
e per quelle per via telefonica e postale. D’altra parte le istituzioni finanziarie hanno un
forte interesse affinché il commercio elettronico si diffonda al di là del semplice uso delle
carte di credito.
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L’e-commerce e i Micropayments
Considereremo ora le tipologie di pagamento possibili via Internet distinguendo i sistemi
di pagamento in insiemi di macro- e micro-pagamenti [6].
Un macropagamento è una spesa superiore ai € 10; un micropagamento invece
riguarda tutta una nuova ed emergente categoria di piccole spese on-line inferiore a € 10
che può riguardare la lettura di un articolo di giornale, l’ascolto di una canzone, la
consultazione di un database o l’utilizzo di CPU. Questi servizi non possono essere
acquistati con metodi di pagamenti on-line convenzionali, perché il costo della
transazione sarebbe superiore al prezzo pagato.
È possibile ricondurre i numerosi sistemi di pagamento via Internet sviluppati in questi
anni ai seguenti modelli:
9 Ecash: è stato creato per consentire pagamenti digitali, che conservassero la
maggior parte delle caratteristiche dei pagamenti effettuati con denaro
contante, con particolare attenzione alla proprietà dell’anonimato. Esso viene
utilizzato principalmente per micropagamenti [7].
9 Assegni elettronici (ecash di tipo scritturale): consentono pagamenti in una
forma equivalente a quelli effettuati con assegni cartacei. Un assegno è uno
strumento di circolazione della moneta scritturale. In questo modello il cliente
necessità di un conto corrente presso una banca. Nella maggioranza dei
sistemi proposti, il fornitore e il cliente devono avere un conto presso la
medesima banca; qualora ciò non fosse, l’intervento di una Clearing House,
che si occupi delle operazioni di clearing, risulta necessario. L’uso degli
assegni è limitato di fatto al campo dei macropagamenti.
9 Carte di credito cifrate via Internet: alcune varianti prevedono il
coinvolgimento di una terza parte nella transazione tra il fornitore e
l’acquirente; tale parte fornisce codici di identificazione personale, o PIN
(Personal Identification Number), da utilizzare al posto del numero della carta
di credito. Questo modello è conveniente solo per macropagamenti, a causa
delle elevate commissioni richieste dalle istituzioni finanziarie che li
effettuano [8].
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L’e-commerce e i Micropayments
Una caratteristica comune a tutti i modelli di pagamento elettronici è l’utilizzo della
crittografia (Appendice A).
1.4 La moneta
La moneta è uno strumento di scambio che si è propensi ad accettare quando si offre un
bene o un servizio. Il suo valore nominale è quello segnato sulla moneta stessa.
È indispensabile nelle economie moderne disporre di mezzi di pagamento nella
quantità necessaria a regolare flussi di scambi sempre maggiori [9]. Questo implica per le
autorità monetarie la libertà di emettere moneta nella quantità che esse ritengono adeguata
ad un buon funzionamento del sistema dei pagamenti.
La circolazione della moneta e il riconoscimento del suo valore nominale,
dipendono solo, ed esclusivamente dalla fiducia che chi riceve in pagamento una certa
quantità di denaro, sa di poter a sua volta cederla ad altri, in cambio di beni e/o servizi.
Questo meccanismo fiduciario garantisce che il valore nominale sia anche il valore reale
della moneta.
La moneta, al fine di realizzare le sue funzioni di strumento di scambio e di misura
del valore, deve possedere alcune caratteristiche:
¾ la durevolezza: la conservazione del proprio valore nel tempo, senza obblighi di
scadenza. Nel caso sia distrutta, rubata o persa, il suo valore non è più
recuperabile;
¾ la difficoltà di essere forgiata o contraffatta da privati cittadini;
¾ l’universalità: la moneta deve essere largamente accettata come mezzo di
pagamento e, quindi, più ampia è la sua comunità economica che la utilizza,
tanto più è elevato il suo valore di scambio.
La moneta è semplicemente una rappresentazione di valore basata sulla fiducia
nell’istituzione che la gestisce, sebbene siamo portati a ritenere che essa valga ciò che
essa in realtà solo rappresenta. Ad esempio, quando si acquistano dei traveller’s cheque, si
ha fiducia nell’istituzione che li ha emessi. Un fornitore che accetti traveller’s cheque sa
che precedentemente qualcuno ha versato dei contanti, un assegno, o ha usufruito di un
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L’e-commerce e i Micropayments
credito per ottenerli. Tutta la struttura che soggiace all’uso della moneta è basata sulla
fiducia [9].
Le forme che tradizionalmente la moneta assume sono due. La prima è quella di moneta
metallica o cartacea, detta comunemente contante, che viene emessa dalle varie Nazioni.
Il termine tecnico usato nel mondo della finanza è numerario, un mezzo di pagamento
costituito da monete metalliche o banconote. Sebbene questa sia la forma più usata per le
piccole spese, essa è inappropriata per acquisti di alto valore, a causa delle difficoltà
inerenti la sicurezza del suo trasporto. Originariamente essa aveva un valore intrinseco
(un noto esempio sono le monete d’oro), ma ora il suo valore si basa sulla legittimazione e
sulla fiducia nei confronti di chi la emette.
La seconda forma di moneta è quella scritturale, ossia una scrittura contabile
depositata presso una istituzione finanziaria, tipicamente una banca. La maggior parte del
denaro oggi esiste in maniera scritturale, così che è più comune che una transazione
finanziaria richiede la manipolazione numerica di una scrittura contabile piuttosto che il
trasferimento fisico del contante.
L’utilizzo dei pagamenti elettronici iniziò nel 1972, quando la US Federal Reserve
fondò l’ACH (Automated Clearing House) fornendo alle banche ed al Tesoro
un’alternativa elettronica al processo di trattamento degli assegni. Sistemi del tutto simili
vennero fondati in Europa negli anni seguenti, tant’è che si può parlare di esistenza di
pagamenti elettronici da quasi trent’anni.
Una delle più grosse reti interbancarie esistenti è CHIPS (Clearing House
Interbank Payment System), sulla quale nel 1994, sono state effettuati 117,5 milioni di
transazioni per un ammontare di 506,6 mila miliardi di dollari americani.
Solo di recente però il cliente privato ha avuto la possibilità di effettuare
trasferimenti di denaro in maniera digitale direttamente e non tramite un’istituzione
finanziaria. Questa possibilità sta realizzando lo sviluppo di quella che è stata chiamata
economia digitale [6].
La moneta elettronica, in seguito chiamata e-cash [4], è essenzialmente uno strumento di
pagamento o di trasferimento di fondi che opera elettronicamente all’interno del sistema
di pagamento interbancario. L’ecash è una rappresentazione digitale della moneta, o più
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