L’opportunità di poter osservare da vicino le dinamiche dei comportamenti reali dei
consumatori in più punti vendita ha contribuito a tracciare un quadro generale del
mercato proiettando il lavoro verso le novità che il mondo della mobile technology è
in procinto lanciare.
La passione di chi scrive, infatti, legata alla tecnologia e in particolare alle innovazioni
sui dispositivi mobili ha aiutato a delineare aspetti e possibili scenari futuri.
Questo lavoro è stato strutturato in sei capitoli:
Il primo capitolo ha affrontato il tema della configurazione di prodotto rilevando in
particolare la tendenza all’aumento della varietà e al tentativo di offrire prodotti
personalizzati.
Il secondo capitolo ha individuato con gli obiettivi prefissati di far luce sul ruolo dei
selettori e configuratori come strumenti per operare una scelta consapevole e mirata
sia dei dispositivi mobili, che delle loro funzionalità. Sono state altresì indicate le
metodologie applicate per giungere ai risultati ottenuti.
Il terzo capitolo ha richiesto un lavoro paziente di analisi dei dati di vendita dell’intero
mondo della mobile technology, sottolineando sia la tendenza all’aumento della
varietà dei prodotti, sia la sua evoluzione nelle diverse fasi che hanno caratterizzato
l’andamento del mercato. In tale capitolo sono state analizzate le diverse strategie di
personalizzazione attuate da produttori di telefonia mobile, operatori telefonici e nuovi
attori quali i fornitori di contenuti. È stato preso in esame un importante studio
condotto sulla segmentazione della clientela suggerendo un’evoluzione del ruolo della
personalizzazione da strumento di marketing a ruolo strategico nella collocazione dei
modelli sul mercato.
Nel quarto capitolo come già accennato si è esaminata la figura consulenza umana
nella scelta e configurazione del prodotto, in particolare sono stati analizzati i diversi
canali distributivi e sono state indicate le opportune considerazioni.
Il quinto capitolo è stato completamente rivolto ai configuratori come strumenti che
possono consentire di operare la scelta di acquisto di un prodotto attraverso l’analisi
puntuale delle richieste dei clienti. Il confronto delle diverse tipologie esistente ha
consentito di individuarne i singoli benefici e ha posto la configurazione in un ambito
diverso diventando un aspetto misurabile e tracciabile, un indice delle reali necessità
del consumatore.
Il sesto capitolo è si propone di valutare l’evoluzione del mercato grazie al diffondersi
di nuovi dispositivi sempre più “intelligenti” dalle molteplici funzionalità. Si è dato
evidenza del fatto che questo assetto favorisce la nascita di nuove strategie di
Introduzione
6
personalizzazione e nuovi approcci al ruolo della configurazione. Si è valutato la
tendenza ad una customizzazione più profonda dei dispositivi attraverso
l’implementazione di applicazioni che sono autonomamente installabili sul proprio
terminale collegato direttamente al web.
Per comprendere meglio quanto esposto in questo ultimo lavoro sono state inserite
alla fine delle appendici che consentono al lettore di avere una panoramica più ampia
delle diverse realtà software che si possono incontrare oggi in un “banale” telefono
cellulare.
Introduzione
7
1Personalizzazione e configurazione
del prodotto
Il tema della configurazione di prodotto assume oggi una particolare rilevanza se
considerato alla luce di tendenze di lungo termine in atto, quali la proliferazione di
prodotto e la tendenza a offrire prodotti personalizzati.
1.1 Il trend all’incremento della varietà di prodotto
La proliferazione delle varianti di prodotto offerte dalle imprese è senza dubbio una
delle grandi tendenze che caratterizzano i moderni sistemi economici.
Tabella 1.1 Trend della varietà di prodotto (numero di modelli) per alcune classi merceologiche negli
Stati Uniti
Tipi di prodotto 1970 1998
Modelli di automobile 140 260
Periodici 339 790
Dimensioni schermi TV 5 15
Film (proiettati al cinema) 267 458
Cereali per la colazione 160 340
Tipi di latte 4 19
colluttori 15 66
calzature sportive 5 285
Marche di acque minerale 16 50
Tipi di collant 5 90
Fonte (Cox & Alm, 1998)
9
A dispetto dell’omologazione dei fabbisogni individuali e dell’abbattimento delle
barriere al commercio internazionale associati al fenomeno della globalizzazione
questa tendenza si riscontra in numerosi settori; se si considera, per esempio, il
mercato USA, durante il trentennio 1970-1998 un aumento sistematico della varietà dei
prodotti disponibili è stato riscontrato nei settori più disparati: auto, abbigliamento
sportivo, elettronica di consumo, ristorazione etc., (vedi Tabella 1.1).
All'incremento della varietà dei prodotti offerti nell'ambito delle più disparate
categorie merceologiche si accompagna l'aumento della varietà di prodotto
mediamente offerta dalle singole imprese.
Ciò si verifica non solo per le aziende che producono beni di consumo, ma anche per
quelle che producono beni durevoli e commodities, come indicato dai dati riportati
nella Figura 1.2.
Figura 1.2 Incrementi della varietà di prodotto offerta nel decennio 1980·1990 percepiti dal
management di imprese USA (Pine, Victor, Boynton, 1993)
Allargare e approfondire il portafoglio prodotti è, di fatto, una scelta obbligatoria per
molte imprese. Tale decisione può dipendere da molteplici fattori e dall'intensità con
cui essi eventualmente si manifestano. Tra i principali fattori che influiscono sulla
necessità di allargare e approfondire il portafoglio prodotti ne esistono alcuni
particolarmente importanti: la deregolamentazione dei mercati, le normative inerenti il
prodotto, le esigenze e l'esperienza del consumatore, il potere e le esigenze dei
distributori.
Commodities
Difesa
Telecomunicazioni
Information Technology
Auto
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Introduzione
10
1.1.1 La deregolamentazione dei mercati
La deregolamentazione di numerosi mercati e settori industriali, un tempo rigidamente
regolamentati da leggi nazionali, sta offrendo alle imprese l' opportunità di operare al
di fuori dei confini domestici. Un prodotto standardizzato, ossia un prodotto cosiddetto
"globale", sarebbe di certo attraente e vantaggioso per tali imprese, soprattutto perché
permetterebbe loro di evitare il surplus di costi legato alla modifica del prodotto in
funzione del mercato di destinazione. Sfortunatamente, la presenza nella realtà di
fattori specifici dei singoli contesti ambientali obbliga spesso le imprese a confezionare
su misura la propria offerta di prodotti, in base alle caratteristiche dei nuovi mercati in
cui cercano di entrare.
Al contempo, la deregolamentazione di un mercato, per sua stessa definizione, non
solo attrae nuove imprese là dove in precedenza operava un numero limitato di esse,
ma è anche un meccanismo per aumentare la pressione verso la riduzione dei prezzi,
dei tempi di consegna, etc. Di conseguenza, le aziende che un tempo operavano al
riparo di rigorose normative trovano ora conveniente impegnarsi nella differenziazione
di prodotto, per sottrarsi alla trappola della concorrenza perfetta.
Va, inoltre, ricordato che la deregolamentazione di un mercato può interessare non
solo le imprese che operano direttamente in quell'area, ma anche i loro fornitori. Per
esempio, dopo la deregolamentazione nel mercato europeo delle telecomunicazioni, i
fornitori di attrezzature per tale settore hanno dovuto dare risposta a una richiesta di
maggiore personalizzazione proveniente dai loro clienti, cioè dai fornitori di servizi di
telecomunicazione. Questi ultimi, infatti, costretti dalla maggior pressione competitiva
a tagliare i costi generali, hanno ridotto il personale tecnico interno, con il risultato di
diminuire la propria capacità di adattare parti delle attrezzature acquistate alle
caratteristiche della propria rete di comunicazione e quindi sono stati obbligati a
trasferire queste attività di personalizzazione ai fornitori delle attrezzature stesse.
1.1.2 Le normative inerenti al prodotto
Agenzie internazionali e organismi di regolamentazione che promuovono la
standardizzazione, come per esempio l'International Standards Organization, la
Commissione Europea, etc., stanno incoraggiando le imprese a vendere lo stesso
prodotto sui vari mercati nazionali. La realtà, tuttavia, è che prodotti venduti in Paesi
diversi devono ancora rispettare normative e vincoli differenti. A peggiorare la
situazione, per giunta, contribuisce il proliferare di nuove normative specifiche del
singolo Paese, della singola regione o, talvolta, della singola città, che impongono
Introduzione
11
requisiti di conformità in riferimento a problemi che variano da zona a zona, come
quelli dell'impatto ambientale e della sicurezza.
1.1.3 Le esigenze e l'esperienza del consumatore
La richiesta da parte degli stessi consumatori finali di una maggior possibilità di scelta
sulle caratteristiche del prodotto è notevolmente cresciuta negli ultimi anni: ciò è
dovuto in parte all'abbondanza di informazioni sul prodotto reperibili in modo facile e
veloce (fenomeno intensificato dall'avvento di Internet), che ha dato ai clienti
l'opportunità di valutare meglio l'aderenza di un prodotto alle proprie esigenze. AI
contempo, i consumatori, divenuti più consapevoli della molteplicità di alternative
disponibili, sono meno propensi ad acquistare un prodotto che non si confaccia
perfettamente alle loro esigenze. L'esperienza acquisita dal consumatore attraverso
l'uso del prodotto, è un ulteriore fattore che spinge verso la proliferazione di prodotto.
Nel prendere decisioni circa la sostituzione di un articolo, infatti, ogni consumatore può
usare le conoscenze accumulate su di esso, sulle sue funzioni e sul suo uso, per
commisurare le caratteristiche dei vari prodotti disponibili all'utilizzo che egli fa o
intende farne.
1.1.4 Il potere e le esigenze dei distributori
I canali distributivi, possono rappresentare un ulteriore fattore capace di influire sulla
varietà di prodotto richiesta alle aziende. La tendenza, infatti, verso la concentrazione
dei distributori in società più grandi, capaci di raggiungere un'ampia base di
consumatori finali, ha spostato il baricentro del potere contrattuale verso i distributori,
aumentando la capacità di questi ultimi non solo di spuntare condizioni di prezzo più
vantaggiose, ma anche di pretendere la fornitura di prodotti differenziati, in esclusiva
per i propri punti vendita. Gli stessi operatori di telefonia mobile come Vodafone, Tim,
Wind, H3G, sono in grado, ad esempio, di richiedere ai principali produttori di telefoni
cellulari, la fornitura di varianti degli stessi apparecchi, differenziate per alcune
caratteristiche quali confezione, software, decalcomanie, colori, etc. Anche piccoli
distributori e dettaglianti, caratterizzati da un basso potere contrattuale, possono
essere motivati a ricercare la differenziazione dei prodotti da loro venduti rispetto a
quelli offerti dai concorrenti: vendendo un articolo che è unico per certe
caratteristiche, rispetto a ciò che si può trovare presso i competitori, infatti, essi sono in
grado di ridurre la capacità dei consumatori di operare un confronto diretto tra
prodotti concorrenti. Nel frammentato settore italiano della vendita al dettaglio di
Introduzione
12
telefoni cellulari, la disponibilità di varianti, che permettano al negozio di offrire
prodotti leggermente differenziati rispetto a quelli venduti dai concorrenti situati nelle
vicinanze, è un elemento chiave per le decisioni del dettagliante in merito
all'assortimento delle marche da tenere.
1.2 Il processo di configurazione
L'input fondamentale da cui prendono avvio le attività di configurazione è dato dalle
informazioni fornite dal cliente riguardo alle caratteristiche del prodotto che meglio si
adattano alle sue esigenze. Tale input informativo viene raccolto mediante
un'interazione, finalizzata all'acquisizione dell'ordine, che s’instaura tra azienda e cliente
e che riveste una grande importanza per due motivi fondamentali.
In primo luogo, questa interazione comunica le caratteristiche dell'offerta di prodotto
dell'azienda, consentendo al cliente di "navigare" nella varietà disponibile e dunque
aiutandolo a trovare la variante di prodotto le cui caratteristiche più si confanno alle
sue necessità: quanto più efficace sarà tale comunicazione, tanto maggiore sarà la
probabilità che scatti la decisione di acquisto.
In secondo luogo, la descrizione della variante di prodotto che emerge in tale
interazione induce nel cliente una serie di aspettative riguardo all'utilizzo e alle
prestazioni della variante stessa di prodotto: quanto più corretta sarà la comunicazione
delle caratteristiche del prodotto, tanto maggiore sarà, a parità di altri fattori, la
soddisfazione del cliente nell'uso dell'articolo.
Comunicare in modo efficace e corretto le caratteristiche di una famiglia di prodotti
che sono oggetto di scelta da parte del cliente non è un compito facile dal momento
che molto spesso il linguaggio che il cliente utilizza per descrivere il prodotto e le sue
funzionalità differisce, seppur in misura diversa da persona a persona dal linguaggio
con cui l'azienda descrive il prodotto stesso. Si tratta, dunque, di interpretare le
esigenze del cliente nella forma di caratteristiche commerciali del prodotti codificate
dall'azienda. Per esempio, a seconda che un potenziale acquirente di un telefono
cellulare esprima una preferenza per un utilizzo professionale o per condividere eventi
con gli amici, un venditore specializzato probabilmente suggerirebbe nel primo caso
un prodotto per poter interagire con la propria azienda e leggere la mail in mobilità,
dotato di un’ampia gamma di frequenze per poter essere utilizzato in ogni angolo del
mondo, mentre nel secondo proporrebbe un dispositivo con elevata risoluzione della
fotocamera, la tecnologia bluetooth e una tastiera che consenta di scrivere
velocemente sms/mms.
Introduzione
13
Ovviamente, la distanza tra il linguaggio con cui il prodotto è descritto dal cliente e
quello utilizzato dal commerciale, che si rapporta con il consumatore in modo diretto o
indiretto, non sempre è la stessa. Vi sono molte situazioni in cui il cliente ha una
notevole dimestichezza con le caratteristiche del prodotto ed è in grado di descriverlo
“parlando lo stesso linguaggio dell'azienda”. È più facile sentire un compratore, specie
se giovane, richiedere il “NOKIA N96” piuttosto che ”un telefono completo di tutte le
tecnologie oggi disponibili”. Tuttavia, anche nel caso in cui il cliente possieda una forte
competenza tecnica, spesso esistono delle differenze tra il modo in cui egli descrive
alcune caratteristiche del prodotto e il modo in cui esse vengono definite dall'azienda
fornitrice, inoltre il cliente, pur utilizzando un linguaggio tecnico, spesso comunica in
termini di funzionalità piuttosto che di caratteristiche commerciali di prodotto.
Soprattutto quando le caratteristiche commerciali da definire sono nell'ordine delle
decine o, addirittura, delle centinaia, come nel caso della telefonia mobile, può rendersi
necessario un supporto di personale esperto nelle attività di configurazione
commerciale.
In sintesi, dunque, il primo passo fondamentale per effettuare una configurazione di
prodotto è rappresentato dalla traduzione delle informazioni che il cliente fornisce
riguardo all'articolo desiderato, informazioni che possono contenere in misura diversa
funzionalità, parametri tecnici, ma anche aspettative in una descrizione di tutte le
caratteristiche commerciali con cui l'azienda individua una specifica variante di
prodotto. Si effettua, in altri termini, una configurazione commerciale (vedi Figura 1.3).
Figura 1.3 Dai requisiti del cliente alla descrizione commerciale del prodotto.
La configurazione commerciale rappresenta la descrizione del prodotto che il cliente
desidera comprare e che l'azienda si impegna a fornire. Va inoltre notato che in questa
descrizione possono rientrare dei parametri non strettamente legati al prodotto in
quanto oggetto fisico, quali prezzo, termini di consegna, imballo, etc. Le caratteristiche
Descrizione commerciale
del prodotto
Requisiti del cliente
• Cellulare semplice
• Telefono che fa buone foto
• Riceva bene il segnale
• Menù “user friendly”, identi-
ficato con NOKIA
• Tastiera con caratteri gran-
di e ben leggibili
• Display ampio e luminoso
• Alta risoluzione fotocamera
• Più bande di frequenza
(dualband, UMTS)
Introduzione
14
che determinano la correttezza di una configurazione commerciale sono:
completezza: tutte le caratteristiche commerciali del prodotto sono definite. Per
esempio, nel caso di un trasformatore di tensione con tre secondari, tensioni e correnti
massime sono specificate per tutti e tre gli avvolgimenti secondari;
congruenza: non sono state definite caratteristiche incompatibili. Per esempio, nel
caso di un trasformatore di tensione, la somma delle tre potenze erogabili dai
secondari non supera la potenza massima assorbita dal primario.
Una volta che si è giunti a una descrizione commerciale completa e congruente su cui
il cliente formalizza un ordine di acquisto e una volta che le attività di order entry sono
state completate, si pone il problema di realizzare la variante di prodotto richiesta. In
genere, le informazioni raccolte nella descrizione commerciale del prodotto sono
insufficienti alla realizzazione della variante: esse, infatti, fotografano con precisione ciò
che il cliente vuole, ma non necessariamente forniscono tutte le indicazioni che
servono alla produzione per realizzare la variante di prodotto.
1.3 La complessità cognitiva e i prodotti configurabili
Offrire molte varianti di prodotto, oltre a causare diverse difficoltà di natura
progettuale, produttiva e logistica, presenta anche problematiche commerciali. Per
comprendere ciò occorre ricordare che la decisione di differenziare o personalizzare il
prodotto si basa sul presupposto che offrendo articoli più vicini alle esigenze di
ciascun cliente sia possibile incrementare il prezzo di vendita e/o aumentare la quota
di mercato dell'impresa. Perché questi obiettivi si realizzino, tuttavia, è necessario che il
cliente riesca effettivamente a individuare, tra le molteplici varianti offerte dall'impresa,
quella che maggiormente soddisfa le sue esigenze. A tal proposito. basti pensare alla
difficoltà che un cliente incontra quando deve selezionare un capo di abbigliamento in
un grande magazzino: la proliferazione di modelli, colori, marche, etc. può essere
percepita come un ostacolo al suo processo di acquisto. Questo tipo di difficoltà non è
appannaggio esclusivo del settore dell'abbigliamento; al contrario, è un problema che
si pone ogni volta che il cliente si trova a dover individuare la variante di prodotto che
meglio si adatta alle sue preferenze tra n versioni possibili. In questa situazione egli
affronta quella che viene definita complessità cognitiva, vale a dire incontra delle
difficoltà nel comprendere cosa è offerto e, in particolare, come ciò che è proposto può
contribuire alla sua utilità. Anche solo ordinare 3 alternative (A, B e C) in base alla loro
utilità può rivelarsi difficile per il cliente: "In che cosa A soddisfa meglio le mie necessità
di B e di C? E se per certi versi A mi sembra migliore di B, ma per altri vale il contrario,
Introduzione
15
quale delle due alternative è preferibile?". Questo tipo di ostacoli cognitivi possono
"spuntare le ali" alla strategia di varietà dell'impresa, dal momento che quest'ultima
può finire per confondere il cliente anziché convincerlo che l'azienda ha una soluzione
anche per il suo problema.
Se anche si ammette che il potenziale cliente non abbia grandi difficoltà nel
determinare se la variante A è migliore della variante B o C, comunque il problema
della complessità cognitiva non è ancora risolto del tutto. Infatti, una volta stabilito
che, per esempio, la variante B è sicuramente migliore di A e C, resta il dubbio se, tra
tutte le altre versioni offerte, non ve ne sia una migliore, a sua volta, di B. Quando
cominciano a essere molte, confrontare le varianti offerte, come si è fatto per A, B e C,
diviene impossibile o antieconomico. Il rischio è che il cliente, stando così le cose,
ritardi la sua decisione di acquisto, non perché è complicato scegliere tra le varianti, ma
perché non ha una conoscenza completa dell'insieme delle alternative possibili.
In sintesi, emerge una situazione paradossale: da un lato, infatti, l'impresa incrementa la
varietà di prodotto offerta per accaparrarsi un numero maggiore di clienti o per
spuntare prezzi superiori, dall'altro, la decisione di offrire varietà può confondere il
cliente o rendere difficile a tal punto il suo processo di scelta da farlo allontanare. Il
problema della complessità cognitiva del processo di vendita è ben noto alle imprese
che offrono varietà e personalizzazione; generalmente la soluzione si basa sul ricorso
alla forza di vendita per facilitare il processo di acquisto da parte del cliente. Prendendo
ad esempio un negozio di telefonia con un ampia gamma di prodotti disponibili, il
ruolo del commesso consiste proprio nell'aiutare il cliente a trovare, nella moltitudine
di dispositivi offerti, quello che meglio si adatta alle sue esigenze. Ma perché il
commesso risulta utile nell'individuazione di ciò che il cliente cerca? Per rispondere a
questa domanda, apparentemente banale, bisogna confrontare il comportamento di
un cliente in due situazioni differenti, quella in cui cerca da solo ciò che gli serve e
quella in cui si appoggia al commesso. Nel primo caso, egli passa in rassegna a grandi
linee, in modo sequenziale e sistematico, i prodotti così come sono disposti e con un
colpo d'occhio verifica, per ogni telefono, se potrebbe fare al caso suo oppure no. Nel
secondo caso, invece, il cliente indica al commesso cosa sta cercando, esplicitando una
serie di attributi: display, durata della batteria, forma, prezzo, etc.; il commesso richiama
il quadro mentale che ha dell'offerta del magazzino e gli propone una serie di
prodotti; in altri termini, egli ha abbattuto la complessità che il cliente avrebbe dovuto
affrontare per capire cosa offre l’intero punto vendita: in questo modo sa già che, salvo
dimenticanze del commesso, ciò che lo interessa è sotto i suoi occhi grazie alle
selezione fatta dal commesso. In modo più rigoroso, si può dire che la complessità del
Introduzione
16
processo di scelta del cliente è stata abbattuta presentando la varietà offerta per
attributi piuttosto che per alternative e affidandosi al commesso per una prima
scrematura dell'offerta del negozio.
1.4 Rappresentare il prodotto
Non vi è un solo modo per rappresentare un generico prodotto a un cliente: la
complessità del prodotto, la sua importanza per il cliente e la disponibilità o meno di
quest'ultimo a documentarsi sul prodotto stesso sono tutti fattori che concorrono a
determinare qual è il modo più appropriato di descrivere l'articolo ai fini della
configurazione commerciale. Per comprendere in che cosa possano differire
rappresentazioni diverse di uno stesso prodotto si può considerare il semplice caso di
un automobile (vedi Figura 1.5).
Una parte degli acquirenti di automobili sono interessati a ottenere alcune prestazioni
fondamentali, senza curarsi di quali funzionalità, tanto meno di quali sistemi, siano
necessari per ottenere tali prestazioni; per esempio, una persona anziana che deve
cambiare l'auto o semplicemente il padre di famiglia, che non ha interesse o voglia di
investire il suo tempo nella lettura dei vari Quattoruote, Gente Motori etc., potrebbero
esplicitare il generico bisogno di una "vettura sicura" e se possibile "che consumi
poco".
Figura 1.5 Rappresentazioni di prodotto con diversi gradi di astrazione.
Introduzione
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