5
unico mercato mondiale sotto la legge del liberalismo economico e, nello stesso
tempo, ha prodotto un reticolo di comunicazioni estremamente ramificato.
Gli sviluppi scientifici, tecnici, economici producono un divenire planetario
comune a tutti gli esseri umani. ¨ possibile immagi nare il pianeta come una nave
spaziale che viaggia grazie alla propulsione di quattro motori scatenati: scienza,
tecnica, industria, profitto. Allo stesso tempo la minaccia nucleare e la minaccia
ecologica che gravano sulla biosfera impongono all umanit un destino comune .
Edgar Morin, nella prefazione al testo di Bocchi e Ceruti dal titolo
Educazione e globalizzazione , ci mostra l urgenza , vitale, di educare all era
planetaria 1. Ci fa vedere come nella crisi generalizzata delle societ e delle
civilt tradizionali ci sia il seme dell emergenza di una societ e di una civilt
planetaria, rispetto alla quale devono essere ancora elaborate le necessarie regole
di convivenza e di governo.
Dobbiamo inserire i processi di globalizzazione in una prospettiva storica
ampia e profonda, in quanto non si tratta soltanto di un processo di omologazione
economica.
Il tentativo Ł quello di andare oltre le barriere disciplinari, in un alternanza
tra linguaggio scientifico e linguaggio umanisti co , dove tutto diventa
questione di contaminazione2.
Mariachiara Tallacchini, nella sua raccolta di scritti di filosofia
dell ambiente, intitolata Etiche della Terra, esplicita la progressiva divaricazione
tra significato scientifico e significato morale dell idea di natura.
Le modalit con cui la scienza moderna entra in con tatto con la natura sono individuati
dai caratteri del riduzionismo e del meccanicismo. [ ] Meccanicismo e riduzionismo
forniscono un quadro deterministico della realt , d ominabile perchØ se ne possiedono le
chiavi concettuali3.
1
Edgar Morin, (2004) , Prefazione in Bocchi, Ceruti (2004).
2
Pierre LØvy,(2002), L intelligenza collettiva . Feltrinelli Universale economica , Milano.
3
Mariachiara Tallacchini, (1998), Etiche della Terra. Vita e pensiero, Milano.
6
Completamente diverso Ł il punto di vista dell ecologia, scienza
sovversiva , interdisciplinare, volta allo studio della complessit ambientale,
doverosamente applicabile anche alla sfera dell umano. Gli scienziati, abituati al
ragionamento riduzionistico, si trovano a fare i conti con una disciplina giovane,
l ecologia, e con le sue problematiche legate alla complessit dei sistemi. Le
piante, gli animali e tutti gli altri organismi, non solo appartengono ad un unica
discendenza evolutiva, come aveva detto Darwin, ma la loro stessa esistenza
dipende dai loro rapporti incrociati.
Il punto di vista ecologico Ł proponibile come nuovo paradigma
conoscitivo, che consente una visione olistica dell intero nostro pianeta e dei suoi
componenti.
L ecologia ha rapidamente acquisito, accanto al carattere di disciplina naturalistica, il
carattere di paradigma, una forma di razionalit ch e rende ragione delle reciproche
interazioni all interno della totalit costituita d a sistemi naturali e sistemi antropici 4.
L ecologia ci pone il problema della relazione tra l umanit e la natura
vivente.
La presa di coscienza ecologica non Ł soltanto una presa di coscienza
locale, ma Ł la consapevolezza che la biosfera, il nostro ambiente vitale, Ł un
qualcosa che la crescita industriale incontrollata tende a distruggere e questa
distruzione tende a sua volta a distruggerci. La terra stessa Ł un sistema con la
sua autonomia, la sua organizzazione, la sua propria vita.
I nuovi mezzi di comunicazione hanno ridotto le distanze e praticamente
annullato i tempi di trasferimento di un certo tipo di informazioni, fruibili su
scala quasi mondiale.
Gli stessi esseri umani sono i soggetti attivi o passivi di continui movimenti
migratori, che li portano a contatto con culture e lingue diverse dalla propria.
4
Tallacchini, op.cit.
7
Anche il grande castello economico, costruito dalla specie umana per
regolamentare la sua sopravvivenza nello sfruttamento delle risorse del pianeta,
si Ł esteso sempre di piø dal livello locale a quello globale, fino ad avvolgere in
una fitta rete di interrelazioni, anche non volute, l intero pianeta.
¨ quindi evidente come la societ umana non sia rim asta staticamente
uguale a se stessa nel corso della sua storia, sottraendosi al processo evolutivo
che ha caratterizzato il nostro pianeta sin dalla nascita delle prime forme di vita, e
come lo spazio antropologico abbia finito con l espandersi su scala planetaria.
Il naturalista Niles Eldredge, nel suo libro Ripen sare Darwin , offre il suo
contributo al dibattito sull evoluzione:
L evoluzione Ł un processo storico, una registrazione dello stato mutevole dei sistemi
viventi. La stasi e il cambiamento sono quel che va correttamente sotto il nome di
evoluzione5. Le specie sono entit storiche spaziotemporalmen te limitate. Hanno un
inizio, una storia e una fine.6
Ma l evoluzione in quanto dinamicit del cambiament o non pu essere
limitata ai soli organismi viventi, senza tener conto delle interazioni con il mondo
abiotico. La mutevolezza pu essere meglio espressa con riferimento alle unit
ecosistemiche e al flusso di energia che continuamente le attraversa, fino a
considerare l intera Terra, Gaia, il pianeta vivente.
Sempre Eldredge:
[ ] Ł il flusso di energia tra le popolazioni local i a conferire compattezza a queste entit
intergenealogiche, multispecie, che chiamiamo ecos istemi . L energia scorre tra i
confini degli ecosistemi locali; in tal modo, questi sono uniti in sistemi economici
regionali. Da ultimo, tutti i sistemi locali sono associati nella biosfera l ecosistema
unico, seppur diversificato in maniera complessa, della Terra intera, che alcuni hanno
chiamato Gaia . 7
5
Niles Eldredge,( 1999), Ripensare Darwin, Einaudi, Torino.
6
Ivi, pag. 174.
7
Niles Eldredge, op.cit.
8
Sarebbe interessante considerare anche l evoluzione delle societ e delle
culture umane. Gli evoluzionisti sostennero che Ł impossibile capire il perchØ e
il percome di una cultura a meno di non capirne la storia.
Il mondo umano, e il mondo biologico in generale, Ł estremamente
complesso. Non Ł strettamente avviluppato quanto vorrebbe
l iperdeterminismo degli ultradarwinisti, ma meglio interpretabile alla luce delle
teorie evolutive dei naturalisti, quali Niles Eldredge e Stephen Gould, che
tengono conto della complessit dei sistemi viventi .
Molto semplicemente la vita non riguarda esclusivamente la trasmissione
dell informazione genetica. Riguarda anche gli affari di ordine economico inerenti al fatto
di essere vivi.8
Oggi incontriamo difficolt nel definire il nuovo s oggetto umano, frutto
dell evoluzione in atto, che porta sempre di piø alla mescolanza delle culture e
delle etnie. Il concetto stesso di Patria, se non del tutto abbandonato, tende
necessariamente ad allargarsi fino a comprendere l intero nostro pianeta.
Scrive a proposito Morin:
Dunque abbiamo ormai tutte le ragioni per considerarci cittadini non solo del nostro paese
o non solo del nostro continente, ma cittadini della Terra-Patria. [ ] questa concezione
della Terra-Patria non deve essere una concezione omogeneizzante, quanto una
concezione che non solo rispetti ma cerchi di fortificare la diversit umana. [ ] la
diversit Ł il tesoro della biologia e della biosfera, [ ] la diversit Ł il tesoro dell umanit
culturale e [ ] la diversit di idee, di opinioni Ł il tesoro della vita democratica.9
Tallacchini evidenzia l irripetibilit di ogni ecos istema, prodotto spazio-
temporale unico:
8
Niles Eldredge, op.cit.
9
Edgar Morin, Ripensare la politica.
9
[ ] ogni ecosistema, come ogni individuo vivente, h a una propria storia diversa e
irripetibile.10
L attuale globalizzazione, che annienta le differenze culturali e accentua la
disparit sociale, contribuisce all aumento delle t ensioni e dell instabilit che
sfociano in violente reazioni.
Viene sottolineato da Mariachiara Tallacchini:
Le politiche della separazione e della trascendenza stanno alla diversit e alla ricchezza
degli atti umani come l industria pesante stava alle risorse naturali e all ambiente: le
sfruttano senza un piano preciso e distruggono piø di quanto non creino.11
Tutte le cose e gli esseri viventi, incluso l uomo, sono quello che sono
soltanto nell essere-con assieme ad altri.
Il valore universale diventa la con-vivenza con il mondo intero, per la
sopravvivenza del tutto.
Navigare nella rete porta a scoprire siti che riportano interessanti recensioni
sull argomento:
Ci servono delle regole comuni del vivere insieme che, se si edificheranno su una morale
accettabile a livello mondiale e saranno rispettate da tutti, potranno sostituire la
cooperazione al confronto e frenare le angosce generate dall accelerazione dei
cambiamenti nel mondo e da un potenziale di violenza che cresce costantemente. ¨ cos
che si aprir la strada ad una mondializzazione piø giusta, che non sar piø orientata
primariamente verso dei fini economici, ma ad una lotta efficace alla povert del mondo,
alla prevenzione collettiva dei rischi ambientali e alla nascita di una cultura mondiale
capace di esprimersi non in un unica lingua ma in una vasta diversit di lingue. 12
Montecucco ci espone la sua visione olistica della scienza:
10
M. Tallacchini, op.cit.
11
Pierre LØvy, op.cit..
12
Dal sito http://www.swif.uniba.it/lei/recensioni/swirt/globalizzazione/contro%20la%20guerra.pdf, data
di pubblicazione su www.attac.it 01 luglio 2002.
10
Lo sviluppo della scienza negli ultimi decenni, con Internet, ha creato un cervello
planetario estremamente piø espanso e informato de l singolo cervello umano, che
implica la parallela evoluzione di una coscienza p lanetaria . 13
Anche LØvy insiste sull origine interattiva della conoscenza e del sapere:
Il segreto dello spazio del sapere Ł precisamente la possibilit tecnica, effettiva, di mettere
insieme le temporalit personali per creare una sog gettivit collettiva e far ripercuotere il
tempo collettivo, emergente, sulle soggettivit ind ividuali. Seguendo il ritmo che Ł loro
proprio, gli individui non sono dunque condannati all isolamento.14
¨ indubbio che l apertura verso una visione planeta ria della societ umana
presenti, allo stato attuale, una fortissima valenza utopica, non priva di grosse
contraddizioni, vista la suddivisione ineguale delle risorse fra le popolazioni
umane che occupano l odierno spazio antropico.
In un articolo del giornalista Roberto Esposito Ł riassunto il grande
pericolo della globalizzazione: l esclusione dal mercato globale dei paesi
sottosviluppati.
Il processo di globalizzazione Ł appunto qualche cosa di estremamente complesso e
contraddittorio. Si pu dire che includa escludendo , che unisca dividendo. Il mondo Ł
sempre piø unito sotto il profilo tecnologico, sotto il profilo economico, sotto il profilo
finanziario e culturale, ma Ł anche sempre piø diviso sotto il profilo sociale, sotto il
profilo delle effettive opportunit . La tecnica ste ssa, in ogni sua forma, in ogni sua
manifestazione e in ogni settore, ha unificato il mondo. Ha consentito che si parli tutti la
stessa lingua, che Ł l inglese, con lo stesso lessico, gli stessi concetti, le stesse parole.
Questa unificazione linguistica Ł certamente rafforzata dai grandi mezzi di
comunicazione, dalla televisione, cos come da Internet; ma non possiamo dimenticare
che i flussi mediatici, economici, finanziari sono concentrati dentro certi circuiti,
13
N. F. Montecucco, (2001), La visione olistica. Edizioni Mediterranee.
14
Pierre LØvy, op.cit.
11
escludendone altri. Anzi tale concentrazione Ł basata proprio sul fatto che in altri
circuiti c Ł povert . 15
Occorre ripensare in maniera globale il nostro abi tare la terra , e le
questioni sociali, ambientali ed economiche sono assolutamente inscindibili,
nella convinzione che il futuro del pianeta sia strettamente legato ad uno sviluppo
giusto, democratico e sostenibile per tutte le persone e per tutti i popoli.
L arretratezza non si combatte con la carit , bens con la valorizzazione
delle risorse ambientali ed umane. Ogni paese dovrebbe avere la possibilit di
decidere autonomamente una propria strada allo sviluppo e collaborare con
l Occidente per costruire un progetto di sviluppo sostenibile per il pianeta.
Molti sono i progetti, le esperienze e gli esempi concreti che spaziano dalla
tutela dell ambiente alle energie alternative rinnovabili, dall impegno per la pace
alla cooperazione internazionale, dal rispetto dei diritti umani alla finanza
etica nati per garantire un futuro alla terra e per costruire un modello di
sviluppo diverso, piø equo e sostenibile.
Il problema non Ł di facile definizione, nØ risolvibile semplicisticamente,
ma tutto ci non esclude la possibilit che il migl ioramento dell agire
comunicativo fra gli umani, in ogni caso rappresentato dalle reti delle reti,
inneschi anche un processo di pacificazione del globo. Se potremo utilizzare
computer e Internet in modo estremamente ecologico ed avere cos un incredibile
porta aperta sul pianeta, si assister ad un enorme aumento di consapevolezza
planetaria.
La diversit deve coesistere all interno di un unic a cultura planetaria. La
nascita di una cultura globale non significa la morte, il livellamento o
l amalgamarsi delle vecchie culture, che si spera continueranno ad esistere, ma la
morte di un modo di pensare profondamente radicato nella nostra stessa mente, la
fine della logica della divisione.
15
Roberto Esposito, Che cos Ł l Uguaglianza, Il Grillo, 8/1/2002, dal sito
http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=878.
12
CAPITOLO I
LA GLOBALIZZAZIONE
La condizione umana Ł oggi caratterizzata da processi temporali, da
dimensioni spaziali e da forme di relazione qualitativamente nuove.
Accelerazione, globalizzazione e imprevedibilit ca ratterizzano aspetti importanti
di queste novit : i ritmi temporali dell esistenza umana appaiono sempre piø
veloci; lo spazio di pertinenza di ogni esperienza individuale si Ł allargato ai
confini dell intero pianeta; gli eventi si intrecciano in maniera tale che una
piccola causa locale pu avere effetti globali enor mi e imprevedibili.
¨ necessario elaborare una mappa complessiva dei pr ocessi che interessano
l oggetto pianeta Terra , capace di mettere al cen tro delle proprie narrazioni i
modi in cui oggi nel mondo interagiscono locale e globale, citt e nazioni, culture
ed economie, natura e specie umana. Oggi, infatti, un ricchissimo filone di
ricerche vede le discipline geologiche, biologiche, ecologiche, economiche,
sociali convergere verso un idea unitaria e integrata del pianeta Terra, quale
totalit intessuta delle interazioni, delle retroaz ioni e dei conflitti dei tanti sistemi
che la compongono, viventi e non viventi.
13
Su scala immensamente piø ampia, gli sviluppi scientifici degli ultimi anni
fanno emergere una visione altrettanto unitaria e integrata di un altro sistema, che
potrebbe essere definito a buon diritto la nostra dimora: l universo stesso.
Molteplici ed eterogenee discipline oggi stanno delineando una vera e
propria storia planetaria della specie umana, dalla quale emerge che la
globalizzazione affonda le sue radici in una serie di processi, di svolte e di
innovazioni che hanno avuto luogo in molteplici tempi e in molteplici spazi.
L evoluzionismo, la paleontologia, la genetica, l e cologia, la geologia, la
biochimica hanno scoperto ed approfondito il caratt ere storico ed evolutivo
degli organismi viventi, degli ecosistemi, della Terra, dello stesso cosmo.
Bocchi e Ceruti descrivono i molteplici percorsi del sapere contemporaneo:
Altri itinerari di ricerca interdisciplinare hanno esplorato le radici e le articolazioni che
connettono la storia umana a questo nuovo quadro di storia naturale: da un lato, hanno
indagato la complessit del processo evolutivo che ha condotto dai Primati nostri remoti
antenati sino alla specie Homo Sapiens; dall altro lato, hanno elaborato le linee di una
storia planetaria della nostra specie che ricostruisce tempi, modi e svolte del popolamento
umano del pianeta e fornisce un approccio unitario per rendere conto delle diversit e
delle interazioni tra le varie culture dell uomo.16
Nella cultura degli ultimi decenni Ł stata individuata un importante
relazione circolare tra la storia e le scienze: le scienze indagano le precondizioni
per cui la storia ha potuto avere luogo, nonchØ le molteplici svolte e i molteplici
imprevisti con cui l evoluzione del cosmo, della Terra, della vita, degli ominidi e
dell umanit hanno prodotto la condizione umana dei nostri giorni, planetaria e
globalizzata.
Pensare e agire in modo globale significa cercare di dare un nuovo volto
alla globalizzazione, tentare di trovare un nuovo equilibrio per garantire il
benessere sia dei paesi sviluppati, sia di quelli in via di sviluppo.
16
Bocchi, Ceruti, op.cit.