Analisi e progettazione di un sistema informativo a supporto del Sistema Qualità
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miglioramento dei processi, alla maggiore capacità di innovazione, al
miglioramento dei rapporti aziendali interni (tra dipendenti, reparti, funzioni) ed
esterni (con una maggiore attenzione a quelle che sono le esigenze del cliente), ed
ad un più efficiente coordinamento dei diversi compiti. Si parla cioè di Qualità
intesa nel suo significato più ampio di miglioramento di tutti i processi coinvolti e
dei rapporti tra i vari soggetti interessati, come nucleo attorno al quale ruota il
Sistema Qualità aziendale costituito da organizzazione, controllo della qualità,
assicurazione della qualità, politica per la qualità, processi, risorse, etc. Percepita
in questo senso la Qualità rappresenta un’arma fondamentale per affrontare in
modo vincente la globalizzazione dei mercati e la concorrenza sempre più
spietata, soddisfacendo le necessità dei clienti, sempre più esigenti. La Qualità è la
risposta forte ai bisogni del mercato nell’era della globalizzazione e può essere
proficuamente ed efficacemente considerata partendo dalla normativa ISO 9001,
la quale non deve però essere vista come un traguardo definitivo, ma come un
possibile punto di partenza.
Secondo Ishikawa2, uno dei fondatori di tale visione, la Qualità: “è lo sforzo di
tutta l’azienda nel progettare, sviluppare, produrre, ispezionare, vendere e
consegnare prodotti che soddisfino i clienti nel momento dell’acquisto e per lungo
tempo dopo l’acquisto”.
La qualità è il prodotto del coinvolgimento di tutti, dal vertice alla base, ed è
questa la sola via per l’eccellenza. La sfida su cui, già da tempo, si concentrano i
maggiori sforzi imprenditoriali, riguarda l’evoluzione delle imprese verso sistemi
organizzativi che favoriscano la competitività. La progressiva spinta verso mercati
globalizzati, fortemente concorrenziali ed in continuo mutamento, ha reso del
tutto inefficace una gestione aziendale fondata sulla staticità delle organizzazioni.
Le repentine inversioni di rotta dell’andamento economico mondiale richiedono al
management una sempre maggiore attenzione nel difficile compito di conduzione
di un’azienda, in quanto gli è ormai necessariamente imposto di riferirsi ad un
quadro gestionale basato sul dinamismo, sulla capacità di reazione ed adattamento
dell’impresa. Il cambiamento, pertanto, diviene l’unica costante in un ambiente
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Ishikawa K., Guida al controllo di qualità, Milano, FrancoAngeli, 1991.
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fortemente competitivo, caratterizzato da una elevata instabilità di tutti i mercati.
Solo attraverso una radicale rivisitazione delle logiche manageriali finora adottate
sarà possibile far fronte alla sfida della globalizzazione.
Il presente lavoro ha per oggetto la definizione di cosa si intende per Sistema
Qualità e l’illustrazione di un’applicazione per il suo sviluppo, cioè cercare di
implementare un sistema informativo dedicato proprio alla Gestione di Qualità.
Nel primo capitolo ci si concentrerà sull’introduzione alle norme Vision 2000,
definendo che cosa è la gestione per la qualità e chiarendo quali vantaggi possono
apportare all’impresa se utilizzate con un giusto metodo. Verrà inoltre
approfondita la storia che ha portato alle normative presenti oggi e la struttura
organizzativa che si è venuta a creare nel mondo, per ottenere una certificazione
internazionale, la standard ISO 9001, specificando quali enti sono autorizzati ad
emetterla e quale documentazione è necessaria per ottenerla.
Nel secondo capitolo invece si approfondiranno i singoli punti della norma ISO
9001:2000, identificando quali sono obbligatori, quali possono essere esclusi e per
quali motivazioni. Inoltre si cercherà di spiegare come trasportare i contenuti dei
requisiti nelle organizzazioni per ottenere un Sistema di Gestione per la Qualità
efficace (ed anche efficiente) valido per ottenere la certificazione ISO.
Nel capitolo terzo si definirà e progetterà un sistema informativo utile allo
sviluppo ed al continuo miglioramento di un Sistema di Gestione per la Qualità
specificando via via i passi per la sua costruzione: dalla creazione del database
all’implementazione di un’applicazione Web mediante l’utilizzo di appositi
strumenti software di supporto.
Nel capitolo quarto si evidenzieranno le modifiche alla norma che sono state
effettuate verso la fine del 2008, descrivendo le differenze createsi con la
precedente ISO 9001 ed i miglioramenti proposti.
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Capitolo Primo
Introduzione alle Vision 2000
Nel primo capitolo si cercherà di comprendere cosa sono le norme Vision
2000, introducendo la gestione per la qualità e chiarendo come possano essere
utili all’impresa, spiegando quali tipi di vantaggi esse possano apportare se
utilizzate con un giusto metodo.
Si approfondirà inoltre, anche la storia che ha portato alle normative presenti
oggi ed il sistema che permette di ottenere la certificazione ISO 9001,
specificando quali enti sono autorizzati ad emetterla e quale documentazione è
necessaria per ottenerla.
1.1 Che cosa sono le Vision 2000
I Sistemi di Gestione per la Qualità Vision 2000 rappresentano l’evoluzione dei
precedenti modelli normativi basati sull’assicurazione qualità del 1994,
introducendo le organizzazioni verso la gestione totale della qualità (TQM). Il fine
di queste norme internazionali non intende perseguire l’uniformità delle strutture
di gestione, né della relativa documentazione, ma condurre e far funzionare con
successo un qualsiasi ente che richiede una gestione sistematica e trasparente. Il
successo dipende dall’attuazione e dal mantenimento di un sistema di gestione
concepito per migliorare con continuità l’efficacia e l’efficienza delle prestazioni
dell’organizzazione, tenendo conto delle esigenze di tutte le parti interessate
(clienti, utenti, personale coinvolto, etc.), (Di Biase, 2004).
ISO 9000 (le Vision 2000) quindi è un termine generico che identifica una
serie di norme e linee guida sviluppate dall’ISO, riconosciute a livello
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internazionale, che propongono un modello di gestione per la qualità utile per
organizzare e tenere sotto controllo i processi aziendali indirizzandoli, come già
citato, alla soddisfazione di tutte le parti interessate.
Le norme ISO 9000 si distinguono per avere le seguenti caratteristiche:
sono generali, univoche ed universali: la loro applicabilità prescinde dalla
dimensione dell’azienda e dallo specifico settore industriale o economico;
definiscono cosa l’azienda deve fare e non il modo in cui deve essere fatto;
sono complementari e non alternative alle norme tecniche di uno specifico
prodotto/servizio.
Esse sono usate come modello di riferimento:
nei contratti tra clienti e fornitori;
per la qualificazione e selezione dei fornitori da parte di grosse
committenze pubbliche e private;
per la certificazione da parte di un organismo indipendente.
L’adozione di tali direttive è volontaria, la certificazione è rilasciata da enti di
certificazione super partes coordinati da associazioni internazionali che
garantiscono l’equivalenza delle certificazioni rilasciate nei diversi Paesi,
riconosciute e adottate in più di 93 nazioni nel mondo.
La gestione per la qualità, così come intesa dalla normativa Vision 2000, si
basa su otto principi cardine, di seguito elencati:
a) Orientamento al cliente: le organizzazioni dipendono dai propri clienti e
dovrebbero pertanto capire le loro esigenze presenti e future, anche al di là di
quanto richiesto espressamente, cercando di soddisfare i loro requisiti e
mirando a superare le loro stesse aspettative (Di Biase, 2004);
b) Leadership: i dirigenti stabiliscono unità di intenti e di indirizzo
dell’organizzazione, costituendo un’unità di direzione in tutta l’impresa.
Dovrebbero creare e mantenere un ambiente interno aperto e cooperativo che
coinvolga pienamente il personale nel perseguimento degli obiettivi
dell’organizzazione, guidando e proponendo più che dando ordini;
c) Coinvolgimento del personale: permette di porre le loro capacità al servizio
dell’organizzazione. Occorre proporre obiettivi ed attività coerenti con le
capacità e le aspettative dei collaboratori, sviluppare a fondo le loro capacità
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potenziali e incoraggiare nuove soluzioni, anche innovative, per lo sviluppo ed
il miglioramento;
d) Approccio per processi: un risultato desiderato si ottiene con maggiore
efficienza quando le relative attività e risorse sono gestite come dei processi,
identificando ed analizzando i più importanti perché diano i risultati voluti,
gestendo le risorse in funzione delle esigenze relative agli obiettivi dei
processi;
e) Approccio sistemico alla gestione: identificare, capire e gestire processi tra
loro correlati; contribuisce all’efficacia e all’efficienza dell’organizzazione nel
conseguire gli obiettivi, verificando la coerenza, la stessa efficacia ed
efficienza di tutti gli elementi dei vari sottoinsiemi aziendali (personale,
norme e procedure, ambiente e processi);
f) Miglioramento continuo: il perfezionamento delle prestazioni complessive
dovrebbe essere un obiettivo permanente dell’organizzazione, confrontandosi
sempre con i migliori nel proprio campo (Benchmarking) e confrontando i
risultati dei processi con gli obiettivi del cliente;
g) Decisioni basate su dati di fatto: scelte effettuate sull’analisi di dati e di
informazioni, verificando che esse siano sempre corrette, sufficienti e
tempestive, analizzandole coerentemente con gli obiettivi del miglioramento
continuo (Chiarini, 2003);
h) Rapporti di reciproco beneficio con i fornitori: sono relazioni che migliorano
la capacità di creare valore, mettendo in comune le rispettive competenze e
capacità. Questo rapporto deve essere proposto anche ai propri clienti e
riportare questi concetti all’interno dell’azienda nei rapporti fra processi.
In concreto le Vision 2000 (la serie ISO 9000:2000) sono una famiglia di
norme, con funzione di riferimento per tutti gli enti che vogliono sviluppare i
Sistemi Qualità, suddivisibile in quattro grandi raccolte normative:
1) UNI EN ISO 9000:2000 “Sistemi di Gestione per la Qualità –
Fondamenti e terminologia”: descrive i fondamenti di Sistemi di Gestione
per la Qualità e ne definisce i relativi termini. Essa può essere utilizzata
per scopi interni oppure come modello per arrivare alla certificazione.
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2) UNI EN ISO 9001:2000 “Sistemi di Gestione per la Qualità – Requisiti”:
specifica i requisiti che deve avere un Sistema di Gestione per la Qualità di
un’organizzazione che intende dimostrare la sua capacità di fornire
prodotti che ottemperino ai requisiti previsti e che desidera accrescere la
soddisfazione dei propri clienti.
3) UNI EN ISO 9004:2000 “Sistemi di Gestione per la Qualità – Linee di
guida per il miglioramento delle prestazioni”: fornisce le linee guida per
le organizzazioni che desiderano andare oltre la semplice soddisfazione
dei requisiti indicati nella ISO 9001 e puntano al miglioramento continuo
delle prestazioni, fornendo orientamenti per obiettivi a più ampio raggio.
4) UNI EN ISO 19011:2003 “Sistemi di Gestione per la Qualità – Linee
guida per gli audit dei Sistemi di Gestione per la Qualità e/o l’ambiente”:
norma per la conduzione degli audit (di parte prima, seconda, terza) sui
Sistemi di Gestione per la Qualità e l’ambiente, da eseguire sia
separatamente che congiuntamente (Ughetto, 2005).
La UNI EN ISO 9001:2000 e la UNI EN ISO 9004:2000 (d’ora in avanti
chiamate per comodità ISO 9001 e ISO 9004), hanno una struttura identica ed i
singoli punti hanno lo stesso titolo anche se il contenuto di ogni punto è relativo
agli obiettivi specifici delle due norme. In questo testo si approfondirà soprattutto
la normativa ISO 9001 perché è sufficiente per ottenere la certificazione, quindi è
di principale interesse per le organizzazioni, di qui anche per il futuro sistema
informativo che si intende sviluppare in questo lavoro.
1.2 Il sistema e gli enti per la certificazione
L’autocertificazione è una pratica in via di estinzione nei rapporti fra le parti e
con essa anche l’attestazione da parte dell’azienda cliente alla quale si deve
fornire (certificazione di parte seconda), per motivi evidenti. La vera
certificazione di conformazione è l’atto mediante il quale una terza parte
indipendente dichiara che, con ragionevole attendibilità, un determinato prodotto,
processo (in questo caso un Sistema Qualità) è conforme ad una specifica norma o
altro documento normativo (la ISO 9001). Sono stati quindi creati degli
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organismi/enti indipendenti per valutare la conformità alla norma ISO 9001 e
controllare il mantenimento di tale conformità. Questi organismi sono a loro volta
certificati (accreditati) da altri enti super partes, secondo norme che ne regolano
la loro attività e deontologia. In Italia, a seguito di una convenzione UNI-CEI, è
nato nel maggio del 1990 il SINCERT (Sistema Nazionale per l’Accreditamento
degli Organismi della Certificazione), ente che rilascia gli accreditamenti,
iscrivendo gli organismi in un apposito registro (vedere Figura 1.1). La
certificazione di conformità alla norma ISO 9001, rilasciata ad un’azienda,
dovrebbe perciò assumere lo stesso valore, internazionalmente riconosciuto ed
indipendente dall’organismo di certificazione che la rilascia, essendo questo
ultimo accreditato secondo una norma unica europea, la EN 45012. Nella pratica
le organizzazioni scelgono l’organismo per la certificazione in base al prestigio,
alla presenza o meno in determinati mercati geografici e a “suggerimenti” da parte
dei clienti.
Figura 1.1: il sistema italiano per la certificazione (fonte: Chiarini)
Sincert
Organizzazioni
Organismi di
certificazione
Accreditamento
EN 45012
Certificazione
ISO 9001
Analisi e progettazione di un sistema informativo a supporto del Sistema Qualità
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La normazione a livello internazionale viene svolta da diversi enti quali l’ISO,
il CEN, l’UNI, già stati citati precedentemente, la cui funzione è quella di
elaborare norme a diversi livelli (mondiale, europeo e italiano). Tradizionalmente
l’attività normativa e sempre stata divisa in due parti: una relativa al mondo
elettrico ed una ai restanti settori.
In cima alla piramide (vedere Figura 1.2) della normazione troviamo l’ISO
(International Standard Organization) e l’IEC (International Electrotechnical
Commission), il cui compito molto nobile è quello di promuovere norme a valore
mondiale. L’ISO è stato fondato a Londra nel 1947 ed oggi conta oltre 20.000
esperti dei vari settori industriali, che si riuniscono in più di 200 comitati tecnici.
A livello europeo troviamo il CEN (Comitè Europèen de Normalisation) ed il
CENELEC (relativo alla parte elettrica) il cui compito è quello di armonizzare le
norme dei paesi UE.
A livello nazionale italiano troviamo l’UNI-CEI (Ente italiano per
l’unificazione e Comitato elettronico italiano). Secondo la normativa sopra citata
rappresenta l’Italia e partecipa quindi sia ai tavoli del CEN/CENELEC che
dell’ISO/IEC (Chiarini, 2003).
Figura 1.2: il rapporto fra enti normatori (fonte: Chiarini)
1.3 Vantaggi dei Sistemi di Gestione per la Qualità
Le numerose organizzazioni che puntano all’adozione dei requisiti ISO 9001 si
possono suddividere, a grandi linee, in due categorie:
Mondo
Italia
Europa
ISO/IEC
UNI/CEI
CEN/CENELEC