2
Questa figura retorica oltre ad essere utilizzata in poesia ed in
letteratura, ad un’attenta analisi, svolta in particolare da George
Lakoff, rivela la sua natura di struttura profonda del pensiero umano.
Di conseguenza un linguaggio pubblicitario che riesce a sfruttare le
leve dell’emozione, utilizzando un linguaggio metaforico, otterrà dei
sicuri effetti persuasivi.
Per quanto riguarda la struttura di questo lavoro, si è scelto di iniziare
direttamente dall’esempio pratico, proponendo un’analisi semiotica,
linguistica ed in parte psicologica dello spot “Nespresso. What else?”.
Le basi teoriche su cui si fonda l’analisi pubblicitaria del primo
capitolo, sono poi ampiamente spiegate nel secondo e nel terzo.
Il secondo capitolo tratta in modo diffuso l’importanza del linguaggio,
in primo luogo viene analizzato il rapporto dell’uomo con il
linguaggio, il motivo per cui esiste tale sistema e soprattutto
l’importanza dell’unità minima di questo sistema, ovvero la parola.
La parola svolge un ruolo fondamentale all’interno della lingua,
poiché non ha solamente una forma esterna, chiamata significante, ma
all’interno della nostra mente vi è un’immagine psichica della parola,
è per questo motivo che si può parlare di immagine della parola. Dopo
aver compreso il ruolo del linguaggio all’interno della realtà umana è
stato allora possibile analizzare come questo venga utilizzato
all’interno delle strategie pubblicitarie.
È stata poi rivolta un’attenzione particolare alla marca, poiché è
questo il caso in cui in una sola parola si può identificare sia un valore
iconico, che linguistico. Inoltre, la capacità del marchio di costruire
mondi ideali, permette di comprendere in che modo si sviluppa
l’adesione del consumatore ad un universo specifico di valori.
3
Il terzo capitolo è invece incentrato sul ruolo delle emozioni e si
sviluppa attraverso un’analisi del rapporto tra emozione e razionalità.
La comprensione di questo rapporto è di fondamentale importanza per
questo lavoro, poiché è proprio sulle componenti razionale ed
emozionale del linguaggio che si gioca la persuasione pubblicitaria.
L’attenzione è stata poi rivolta in gran parte al ruolo delle emozioni,
poiché prima di tutto partecipano in maniera fondamentale al pensiero
razionale, e poi perché è su queste che le campagne pubblicitarie delle
società fanno leva per indurre all’acquisto.
Il marketing emozionale è una chiara conseguenza di questo approccio
persuasivo, il quale, facendo leva sulla formulazione metaforica del
messaggio pubblicitario, persuade il consumatore attraverso processi
inconsci.
L’ultimo capitolo, è stato infine dedicato ad una serie di esempi, che
permettono di chiarire le teorie sulla comunicazione pubblicitaria
illustrate nel due capitoli precedenti.
Le campagne pubblicitarie, analizzate nell’ultimo capitolo, sono
esemplari perché rappresentano un tipo di comunicazione particolare,
che verte su una doppia strutturazione razionale-emozionale. Inoltre,
le società scelte sono tutte molto importanti per l’economia italiana,
ma soprattutto hanno un valore affettivo forte per il loro pubblico, che
è anche molto numeroso.
Barilla, Mulino Bianco, Rai ed infine Sky Italia, sono società che
attraverso delle campagne pubblicitarie basate sull’ironia e sulla
costruzione di una forte identità di marca hanno saputo riscuotere un
ampio consenso di pubblico.
4
CAPITOLO PRIMO
Un esempio pratico: “Nespresso. What Else…?”
1.1 “Nespresso. What Else…?”
“Nespresso, What Else?” è lo slogan di una pubblicità che promuove
un nuovo stile di fare e soprattutto di gustare il caffé. Lo spot è
esemplare, perché ci permette di comprendere come il linguaggio
pubblicitario sia capace di inviare, dal punto di vista razionale, un tipo
di contenuto prettamente informativo che descriva le caratteristiche
del prodotto; mentre dal punto di vista emotivo propone al destinatario
un messaggio completamente opposto.
L’idea principale di ogni pubblicità è quella di emozionare, poiché
attraverso l’emozione il consumatore mantiene la memoria di quel
prodotto particolare rispetto a tanti altri simili ed infine gli accorda
fiducia acquistandolo. Questo spot ha come obiettivo quello di stupire,
di trasmettere un messaggio a livello emozionale, opposto rispetto
all’informazione esplicita, quindi un’emozione diversa. Per questo
motivo l’analisi della pubblicità investe differenti campi di indagine
semantica: il piano del contenuto e della forma si fondono e danno
vita ad un processo di significazione che travalica la semplice
comprensione lessicale. Qui sono in gioco sia fattori linguistici quali il
messaggio pubblicitario espresso linguisticamente, sia fattori visivi
che sono rappresentati dalle differenti inquadrature e dal colore
dell’ambiente in cui si svolge l’azione, tutti questi elementi
5
concorrono alla costruzione di un’emozione, di qualcosa che possa
rimanere nella memoria del telespettatore.
Dal punto di vista narrativo, lo spot televisivo si articola attraverso un
breve racconto, che vede George Clooney protagonista della
pubblicità, ma allo stesso tempo vittima della notorietà del caffé
“Nespresso”.
L’attore cammina per le strade di una città ed entra in un grande
negozio “Nespresso”. Una volta dentro si avvicina ad una macchina
per il caffé ed inizia a preparare il suo “Nespresso” attraverso un
meccanismo semplice e veloce. Sullo sfondo due ragazze conversano
facendo complimenti e apprezzamenti, che il divo Clooney pensa
siano rivolti proprio a lui; avvicinandosi alle due ragazze l’attore
comprende invece che le lodi non erano dirette alla sua persona, ma
alla marca di caffé che stanno sorseggiando. Una volta compreso
l’equivoco Clooney, si allontana e poi si mette dietro la colonna
cercando di capire se le ragazze stiano ancora parlando del caffé
oppure se lo abbiano riconosciuto.
Dal punto di vista della trama narrativa, come nella maggioranza degli
spot, la storia è molto semplice ed anche di facile comprensione, però
presenta un uso strategico del testimonial che è l’arma vincente di
questa pubblicità, la quale fornisce la chiave di lettura per la sua
comprensione.
Il nucleo narrativo è incentrato sulla descrizione delle caratteristiche
del caffé che le due ragazze sedute al tavolo compiono, mentre stanno
sorseggiando l’espresso. Infatti, le parole utilizzate evidenziano una
ricerca lessicale finalizzata a far risaltare le particolarità del caffé:
dark (scuro), very intense (molto intenso), balanced (equilibrato),
unique (unico), mysterious (misterioso), an intense body (con un
6
corpo inteso), delicate (delicato) and smooth (liscio/cremoso), with a
strong character (con un carattere forte), rich…very rich
(ricco…molto ricco), I would say latin american temperament (direi
con un temperamento latino), deep (profondo), and sensual (e
sensuale), and a delicious after taste (con un retrogusto delizioso).
L’intenzione di costruire un malinteso è chiara, anche se sono
utilizzate alcune parole associabili solamente al caffé, come ad
esempio: una struttura “equilibrata”, “un corpo intenso”, “cremoso”,
“con un retrogusto delizioso”, che quindi indicano un tipo di sfera
semantica, di significato, assimilabile solo alle caratteristiche peculiari
del “Nespresso”. Contemporaneamente, per permettere la costruzione
dell’equivoco, nella conversazione vengono inserite anche parole che
non hanno nulla a che vedere con le qualità specifiche del
“Nespresso”: “sensual”, “mysterious”, “with a strong character”,
“deep”; richiamano una sfera semantica umana, completamente
differente da quella del prodotto sponsorizzato.
La struttura dell’equivoco si articola quindi utilizzando un lessico con
una valenza semantica mista, che può essere associato sia al prodotto
che al testimonial, ne sono un esempio parole quali:“dark”,
“balanced”, “unique”, “rich…very rich”, “I would say latin american
temperament”. Queste hanno tutte un doppio valore lessicale, un
doppio significato, che dipende dalla sfera semantica di riferimento:
umana o oggettuale. In particolare mettendo a confronto il piano
dell’espressione, ovvero il lessema in sé ed il piano del contenuto,
quindi la sostanza semantica della parola, avremo il seguente schema:
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Piano dell’espressione Piano del contenuto
Caffé-------------------------George Clooney
Dark scuro misterioso
Balanced gusto equilibrato uomo equilibrato, maturo
Rich gusto ricco, intenso ricco, è un attore famoso
Latin-american un prodotto Sud americano un uomo passionale
Il significato della parola cambia secondo la sfera semantica di
riferimento: il caffé oppure l’attore; la costruzione del malinteso
avviene attraverso l’utilizzo di una sola parola che permette di
esprimere più concetti contemporaneamente riferiti a due soggetti
diversi.
1
Com’è possibile costruire un tipo di struttura simile e allo stesso
tempo permettere una chiara comprensione al lettore del testo? Il
telespettatore è sin dall’inizio consapevole del fraintendimento, e non
ha alcuna difficoltà nell’individuare la chiave di lettura esatta del
dialogo, questo perché all’inizio dello spot viene inquadrata e ben
evidenziata la marca da promuovere. Per questo motivo
l’interpretazione avviene in modo spontaneo ed istintivo; infatti, il
destinatario del messaggio pubblicitario conosce inconsciamente tutti i
meccanismi alla base dell’uniformità semantica del testo. Il processo
che ogni destinatario compie in modo inconscio è la disambiguazione
degli equivoci, la quale ha una classificazione specifica all’interno
1
Pozzato Maria Pia, Semiotica del testo, Carrocci, Roma 2001, p. 110.
8
della linguistica. Questa disciplina definisce il fraintendimento
semantico come: “Scambio isotopico.”
2
L’isotopia
3
è un elemento fondamentale attraverso il quale si
conferisce coerenza a testi sia scritti che parlati.
“Le varie componenti semantiche si organizzano tra loro sia a livello
frastico, cioè inerente alla singola frase, che a livello transfrastico,
ovvero su dimensioni più ampie della frase. La permanenza, o meglio
la ridondanza di determinati semi astratti e concreti lungo tutto il testo
è chiamata isotopia, ovvero il “filo rosso” semantico che percorre un
testo garantendone la coerenza.”
4
Sul concetto portante di isotopia si fonda anche la teoria di Umberto
Eco: “L’Enciclopedia.”
5
Ogni volta che noi interpretiamo qualcosa, anche una semplice parola
come “balanced” (equilibrato): “Attiviamo virtualmente tutto quello
che nella nostra cultura ha una qualche attinenza con quella parola.
L’idea di Eco, è quella di una sorta di summa di tutto ciò che il
soggetto umano, in un dato periodo storico e in una data cultura, sa e
condivide con i suoi simili.”
6
La teoria di Eco spiega in che modo il destinatario sia in grado di
leggere e comprendere agilmente i messaggi inviati dal destinante.
Capire che questo spot pubblicitario è basato sull’ironia e
sull’equivoco richiede una comprensione sia linguistica che
concettuale della trama semantica del testo e quindi: “Perché il lettore
possa cogliere esattamente il significato, deve possedere una serie di
competenze:
2
Ibidem.
3
Ibidem.
4
Ibidem.
5
Ibidem.
6
Ivi, p. 119.
9
a) Una competenza grammaticale;
b) Una competenza semantico enciclopedica;
c) La capacità di disambiguare gli impliciti;
d) La capacità di fare inferenze. ”
7
Eco continuando nell’analisi afferma: “Il testo è dunque intessuto di
spazi bianchi, di interstizi da riempire, e chi lo ha emesso prevedeva
che essi fossero riempiti e li ha lasciati bianchi per due ragioni.
Anzitutto perché il testo è un meccanismo pigro, che vive sul
plusvalore di senso introdottivi dal destinatario. In secondo luogo
perché, via via che si passa dalla funzione didascalica a quella
estetica, un testo vuole lasciare al lettore l’iniziativa interpretativa. Un
testo vuole che qualcuno lo aiuti a funzionare.”
8
In questo spot l’ironia è stata scelta come trama narrativa di base e
permette lo svolgersi del gioco di equivoci: “In questo caso l’ironia è
rovesciamento e delegazione, poiché fa intendere pur dicendolo, il
contrario di ciò che dice. In ciò risiede il suo carattere anti-frastico.
Essa presuppone, di conseguenza un target contro il quale dirigersi:
individuale o collettivo, questo target rappresenta quanti condividono
l’universo assiologico di riferimento.”
9
Il concetto di isotopia ritorna quindi fondamentale, perché in base alle
ridondanze semantiche, il lettore giunge ad interpretare il testo come è
stato pensato dallo scrittore. In questo caso per scrittore è da intendersi
la società produttrice del “Nespresso” ed il testo in questione è
appunto la pubblicità, non solo per quanto riguarda lo spot televisivo,
ma anche la pubblicità a stampa.
7
Ivi, p. 120.
8
Ibidem.
9
Ivi, p. 250.