~ 3 ~
genio della medicina. Così tanto che il suo ospedale gli ha riservato un'unità per studiare
casi clinici disperati, quelli che i medici "normali" non riescono più a curare. Ecco chi è
House: un dottore dalle doti professionali straordinarie.
E ad uno straordinario protagonista non poteva che toccare una straordinaria
impostazione narrativa, basata su fantasiosi casi (ma non di fantasia) resi ancor più
coinvolgenti dall’utilizzo di un nuovo tipo di rappresentazione visiva della corporeità
umana, intesa come quell’enigma di cui si desidera conoscere tutte le sue più piccole
parti. Questo desiderio è soddisfatto da una novità che sta prendendo piede anche in
altre serie: la penetrazione invasiva
1
, tecnica utilizzata in Dr. House per mostrare da
vicino ciò che accade all’interno dei corpi dei pazienti.
L’intento, oltre all’analisi approfondita di ciascuna serie e alla messa in evidenza
degli elementi di peculiarità, sarà anche quello di mostrare come il pubblico reagisce e
si rapporta a tale genere televisivo.
Sebbene la maggior parte degli spettatori affermino che la fiction televisiva non
è altro che pura finzione, è altrettanto vero che agli stessi risulterebbe difficile negare il
fatto che, per molti aspetti, le rappresentazioni televisive riflettono abbastanza
fedelmente la vita reale. È una conseguenza inevitabile, quindi, che lo spettatore non
possa sottrarsi dall'interiorizzare ciò che viene trasmesso attraverso lo schermo
televisivo.
Quindi, il pubblico, oltre a leggere e usare la Tv alla luce delle proprie
esperienze quotidiane e a piegarla alle proprie necessità, recepisce dal mezzo televisivo
i significati che esso offre, che si prestano come chiavi di lettura da applicare alla vita
reale.
1
Rumor, 2009a
~ 4 ~
Capitolo uno
Esaminando il Medical drama: un’introduzione
“Uno degli esempi più vividi delle qualità tattili dell’immagine televisiva lo si ha con
l’esperimento medico. Durante una lezione di chirurgia a circuito chiuso, gli studenti
constatarono uno strano effetto: non avevano avuto la sensazione di assistere ad un’operazione
ma di eseguirla, come se avessero avuto in mano lo scalpello. Così l’immagine televisiva,
suscitando un appassionato desiderio di coinvolgimento profondo in ogni aspetto dell’esperienza,
crea l’ossessione per il benessere fisico. L’improvvisa apparizione alla TV dei drammi sui medici
e sugli ospedali, che reggono la concorrenza dei western, è ben naturale. Si potrebbe elencare
una dozzina di possibili temi non ancora toccati che conquisterebbero per le stesse ragioni
un’immediata popolarità.”
2
Prima di imbarcarci in un'investigazione analitica di Grey's Anatomy e Dr. House è
necessario prima esaminare le ricerche già condotte su numerosi temi significativi: in
cosa consiste la televisione “professionale” e in che modo il Medical drama ne è un
esempio; quanto, e in che modo, il realismo percepito dalla televisione incide sui
telespettatori e sul loro modo di rapportarsi alla medicina; quali sono le declinazioni
interne al genere medico e a quale di queste appartengono i “campioni” presi qui in
esame.
2
Mc Luhan, 1964.
~ 5 ~
1.1 Medical drama come esempio di televisione professionale
Fin dalla sua creazione agli inizi del 20° secolo, la televisione è stata una
tecnologia che non ha smesso mai di stupire e affascinare i suoi utenti. Per la sua diffusa
popolarità, è facile capire come i molteplici tipi di programmazione siano stati
sviluppati per adattarsi alla varietà di pubblici. Oggi giorno, la quantità di programmi
televisivi è sbalorditiva: notiziari, rubriche di intrattenimento, talk show, sit-com, soap
opera, programmi educativi, giochi, e reality show, solo per citarne alcuni.
Con tutti i tipi di programmazione esistenti, e la costante necessità di mantenere il
pubblico interessato, era praticamente inevitabile che i produttori televisivi,
cominciassero a combinare e modificare i generi.
Un genere, risultato particolarmente popolare, è il dramma. Esso rappresenta i
suoi personaggi nel momento in cui vivono delle esperienze, o affrontano delle sfide,
che risultano familiari al suo pubblico, che infatti si identifica in questi personaggi e
nelle situazioni in cui essi si trovano. Per quanto realistici i personaggi del dramma
possano sembrare, tuttavia essi presentano un elemento di distacco dal proprio pubblico.
Sebbene gli spettatori siano capaci di immedesimarsi in quanto sta accadendo in TV, il
fatto che quanto accade non riguarda effettivamente loro, rende il dramma quasi una
fantasia di evasione. I Dramas televisivi conservano il loro appeal proprio grazie alla
co-presenza in essi di senso della realtà e immaginazione. Anche se un drama può essere
eseguito su una varietà di palcoscenici a seconda del pubblico a cui è diretto,
l'innegabile influenza della televisione la rende il perfetto ed universale mezzo mediante
il quale rappresentare qualunque drama.
~ 6 ~
Va notato, tuttavia, che il drama non può più essere considerato una forma pura
di arte, o di comunicazione. Infatti con lo svilupparsi di numerosi tipi di
programmazione, ormai sono pochissimi i generi “incontaminati” ancora in
circolazione.
Recentemente, una delle più popolari forme di genere misto è il “dramma
professionale”, definito così da Steve Bailey
3
, studioso americano dei media. Bailey
sostiene che, sebbene possa sembrare che il dramma professionale abbia solo
recentemente fatto parte delle scene televisive, esso è invece presente da diversi anni. In
principio, era il Dr.Kildare: ad oggi il padre di tutte le serie ospedaliere, andato in onda
per cinque stagioni dal 1961 al 1966 ed interpretato dal grande Richard Chamberlain. Il
successo di quello show fu il punto di partenza per una nuova ondata di serie televisive
in cui gli eroi erano proprio i medici. D’un tratto divenne un vero fenomeno che si
diffuse dagli Usa alla Gran Bretagna e fino all’Australia: dal General Hospital (1963) a
The Doctors (Inghilterra, 1969), fino a Marcus Welby, MD (1969). Si trattava soprattutto
di storie a sfondo drammatico. Nel 1972, però, ci pensò M*A*S*H* ad introdurre un
tipo di commedia nera: i protagonisti erano i membri dello staff medico dell’esercito
americano durante la guerra di Corea. Attraverso l’ironia riuscivano a trovare un modo
per tollerare il dramma intorno a loro. La serie andò in onda per ben undici anni.
Sempre tra i cavalli di battaglia americani degli anni ’70, ricordiamo il buon
vecchio Quincy (1976-1983), un coroner che investigava su apparenti morti accidentali
che spesso si rivelavano essere veri e propri omicidi. Negli anni ’80 uno dei più
importanti Medical è stato St.Elsewhere (1982-1988) che raccontava la vita ed il lavoro
3
Baley, 2001.
~ 7 ~
dei dottori del St. Eligius Hospital di Boston. Poi venne Chicago Hope (1994-2000),
serie che si focalizzava soprattutto su dottori alle prese con casi complessi che
sfociavano nel melodramma. Oggi sono tanti i dottori che riempiono lo schermo. La
scelta è ampia, dal geniale diagnosta Gregory House (2004) ai due esperti di chirurgia
estetica di Nip/Tuck (2003), passando per i romanticissimi chirurghi specialisti del
Seattle Grace di Grey’s Anatomy e gli spassosi medici di Scrubs.
È, quindi, approssimativamente negli anni ‘60 che nasce e consecutivamente si
afferma il Medical drama come specifico tipo di programmazione, discendente dal più
generico Dramma professionale. Inoltre, come afferma Nadia Riccio, «se dal formato
passiamo ad un’analisi dei contenuti, scopriamo che il Medical è un genere spurio, una
sorta di macro-genere che si suddivide in una gran quantità di sottogeneri […]».
Abbiamo allora:
4
ξ Western (La signora del west)
ξ Sit-com (Scrubs, Doogie Howser)
ξ Guerra (M*A*S*H, China Beach)
ξ Poliziesco (Quincy, Un detective in corsia, Medical investigations)
ξ Avventura (Emergency)
ξ Drammatico (E.R.)
ξ Romantic drama (Grey’s anatomy, Private practice)
ξ Grottesco (Nip/Tuck)
ξ Reality (Reparto maternità, Dr. 90210)
Alla classificazione della Riccio mi sento di aggiungere un’ ulteriore classe:
ξ Fanta-Scientifico (Dr. House M.D.)
4
Riccio 2008, p.36.
~ 8 ~
In relazione a tale classificazione mi pare pertinente citare Edmondo Berselli, su
"L'Espresso", che fa un paragone tra Dr. House e Grey's Anatomy, definendo: «il primo
La Divina Commedia , il secondo Il Decamerone. Il primo appartiene alla categoria dei
serial medici in cui si parla di medicina, il secondo invece è basato sulla formula "Sex
and The Medicine", dove la parte predominante è il sex. È vero che ogni tanto si vede
qualche caso clamoroso, ma si ha sempre la sensazione che le équipe mediche trattino i
casi anche più interessanti e gravi come una tremenda rottura di scatole tra un flirt, (…)
un tradimento, un minuetto erotico». In Grey's Anatomy, aggiunge Berselli, «se si
interviene a puntata già cominciata, la situazione è critica: è scoppiato un casino, tutti
sono affannati e sull'orlo di una crisi di nervi. Ecco allora che ci si aspetta un cross-over
assurdo, ma risolutivo: che arrivi il dottor House e li sistemi tutti. E invece niente.
Grey's Anatomy resta un disordine voluto e totalmente, anarchico; mentre House è il
regno della perfezione, il trionfo della ragione.»
Sebbene appartenenti a categorie differenti per contenuti, quasi tutti i Medical
drama presentano un gruppo di personaggi simili, come ad esempio il “dottore esperto”,
che è il mentore saggio dell'avventato ed emotivo “giovane medico”, poi c'è “l'attraente
infermiera” ed il “Primario” sempre molto più interessato all'immagine e al prestigio
dell' ospedale che al benessere dei singoli pazienti. Anche se alcuni dettagli possono
variare da programma a programma, i personaggi di solito seguono uno schema
generale: il paziente si mostra affetto da una qualche forma di malattia, i dottori ne
cercano la giusta cura nel poco tempo che hanno a disposizione, e nel frattempo hanno a
che fare con i loro problemi personali che, spesso e volentieri, coinvolgono vari membri
~ 9 ~
del personale ospedaliero. Inoltre, il set è sempre un grande, popolato ed
impegnatissimo ospedale. Capita molto di rado che lo spettatore trovi i personaggi tra le
mura di un ufficio o nelle proprie abitazioni. Questi fattori sono importanti se si
considera l'effetto che tali programmi hanno sul proprio pubblico.
1.2 Alcune declinazioni del genere medico: E.R. , Grey’s Anatomy e Dr. House
Come detto nel paragrafo 1.1, nel corso degli anni il Medical ha assunto diverse
declinazioni; e le interazioni tra il microcosmo ospedaliero e i personaggi che sono
inseriti al suo interno hanno assunto caratteri differenti da caso a caso. A questo
proposito, prendiamo in esame tre delle serie attualmente più seguite: E.R., Grey’s
Anatomy e Dr. House.
E.R. inscritto nella categoria di Medical “drammatico” e aggiungerei socio-
politico mostra ai suoi spettatori l’ospedale come un sistema organico, dotato di una
struttura molto articolata che viene continuamente sollecitata ed influenzata
dall’ambiente in cui esso esiste ed opera. In esso, citando Frezza
5
, «si riproducono e
talvolta si esasperano le dinamiche vitali, le relazioni socio-culturali, i processi
economici, le norme gerarchiche o giuridiche che esistono fuori». Grazie ad E.R. lo
spettatore è come James Stuart, che col binocolo si ritrova ad osservare la società nel
suo inesorabile evolversi attraverso la sua personalissima “finestra sul cortile”:
l’ospedale.
5
Frezza, 2008, p.30.
~ 10 ~
Il successo di Grey's Anatomy, o come lo definisce Mario Rumor
6
“zuccherificio”, lo si deve, sicuramente, all'azzeccato accostamento di medicina e
romance, ciò che conta è il cuore, ma non dal punto di vista chirurgico, come si
potrebbe pensare, trattandosi questa di una serie con protagonisti un gruppo di chirurghi,
bensì da quello sentimentale e melenso. Ecco perché viene inscritto nel gruppo dei
Romantic drama. Le lacrimose e interminabili storie d’amore hanno iniziato a
intrecciarsi a temi che parlano di salute e problemi di rilevanza sociale. «Così tra arterie
che esplodono, ambulanze che si scontrano, operazioni che si accavallano proseguono le
avventure dei nostri specializzandi, nei quali è facile rivedere le proprie esperienze,
gioie e paure.»
7
Dr House, Medical molto più votato alla medicina e a ciò che di complicato e
fantastico vi è in essa, ci presenta l’ospedale come un luogo dove regna l’ordine,
attraversato a cadenze fisse da una serie di perturbazioni, le evoluzioni della malattia.
Qui l’ospedale perde la sua connotazione di luogo “portatore sano” di significati, non è
più la dimensione, il microcosmo contenitore attivo di personaggi e storie. È quasi uno
sfondo evanescente, che si annulla per dare spazio al difficile rapporto tra medico,
paziente e malattia.
1.3 Gli spettatori e la loro percezione del realismo
"I mass media sono ormai da tempo usciti dal loro spazio mediale per investire dall'interno la
vita reale, proprio come fa il virus con una cellula normale"
8
6
Rumor, 2009b.
7
Ali, 2007.
8
Baudrillard, 1995, p.32.