V
Nell’ultimo capitolo viene riportata la fase di sperimentazione del modello, cioè
della verifica di funzionamento su casi reali. Dopo un’introduzione alle attività di
verifica ispettiva, vengono descritti i casi seguiti in aziende del settore della produzione
industriale.
Come si può evincere dalla presentazione, lo svolgimento del lavoro di tesi
segue il classico ciclo di miglioramento continuo PLAN-DO-CHECK-ACT, attuato in
qualità e in generale nella realizzazione dei sistemi di gestione aziendale. I primi due
capitoli rappresentano la fase di pianificazione (PLAN), il terzo quella di esecuzione
(DO) e l’ultimo la fase di controllo e verifica (CHECK). La fase di attuazione delle
modifiche (ACT) rappresenta il feedback sul terzo capitolo che è un’attività eseguita in
modo dinamico contemporaneamente allo sviluppo del modello.
VI
Termini e definizioni [1, 2, 5, 7, 8]
- Organizzazione: organismo costituito da più elementi decisionali che
interagiscono tra di loro per il raggiungimento di un obiettivo comune; nel
nostro caso organizzazione è ogni gruppo, società, azienda, impresa, ente o
istituzione, ovvero loro parti o combinazioni, associata o meno, pubblica o
privata, che abbia una propria struttura funzionale e amministrativa.
- Sistema di gestione: struttura organizzativa, responsabilità, procedure e risorse
messi in atto per la conduzione dell’organizzazione verso la qualità, la tutela
dell’ambiente o della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. I requisiti
fondamentali di un sistema di gestione sono la politica, gli obiettivi e le
responsabilità; i mezzi di attuazione sono la pianificazione, l’esecuzione, il
controllo e il miglioramento.
- Processo: insieme di risorse e di attività tra loro interconnesse che trasforma
entità in ingresso in entità in uscita; sono processi (in senso più ampio) sia quelli
che consentono la realizzazione fisica del prodotto o servizio
(approvvigionamento, produzione o erogazione di servizi, consegna, ecc.) sia
quelli connessi all’Area gestionale, cioè alla gestione del sistema organizzativo
(pianificazione, gestione risorse, ecc.). In questo caso l’ingresso non è materiale,
come nel caso dei processi produttivi, ma è rappresentato da informazioni; ad
esempio la pianificazione riceve in ingresso la politica del sistema e fornisce in
uscita piani e programmi.
ξ Processo speciale: processo i cui risultati non possono essere facilmente o
economicamente verificati con controlli, ispezioni e/o prove susseguenti; ciò
include ogni prodotto e/o servizio quando le carenze nella fase di processo
VII
produttivo possono diventare apparenti solo dopo che il prodotto è in uso o il
servizio è stato erogato.
- Procedura: sequenza delle attività e della natura dei processi in relazione alla
specifica realtà aziendale considerata (modus operandi). Le procedure sono
necessarie per mettere in atto il sistema di gestione considerato. Non
necessariamente due aziende hanno la stessa procedura per un medesimo
processo, anche in presenza di eguale tipologia di sistema. Il campo e
l’estensione delle procedure del sistema devono essere dipendenti da fattori
come le dimensioni ed il tipo dell’organizzazione, la complessità e la interazione
dei suoi processi, i metodi usati, le capacità e le abilità ed il livello di
addestramento del personale che esegue il lavoro.
- Evidenza oggettiva: informazioni, documentazioni qualitative o quantitative o
constatazioni attinenti i requisiti di un sistema di gestione, ovvero l’esistenza e
l’applicazione di un elemento del sistema, basate su osservazioni, misure o prove
che possono essere verificate.
- Requisito della Norma: mezzo per attuare e dimostrare la corretta applicazione
dei processi del sistema di gestione.
- Regola di sistema: requisito di carattere generale valida per l’intero sistema di
gestione e che viene applicata a ogni singolo processo in funzione delle
specifiche caratteristiche.
1
CAPITOLO 1
LISTA DI RISCONTRO INTEGRATA
2
1.1 Introduzione
Il primo capitolo del presente lavoro di tesi spiega le motivazioni che spingono
le organizzazioni a certificarsi secondo degli standard internazionali, in particolare nella
gestione della qualità.
Dopo una descrizione dei diversi sistemi di gestione certificabili (qualità,
ambiente, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro) e dei relativi standard internazionali,
vengono giustificate le ragioni dell’implementazione di un sistema di gestione integrato.
Nel paragrafo 6 viene presentata una prima esperienza di attività di verifica
ispettiva, che è servita come lavoro preliminare per la progettazione del modello
integrato di verifica.
Al sistema integrato deve corrispondere necessariamente un modello di verifica
certificativa integrata. Per poter definire tale modello è stato necessario analizzare i
collegamenti tra le norme esistenti, come illustrato nel paragrafo 7. Il paragrafo
successivo descrive i problemi relativi alla progettazione della struttura del modello
integrato di verifica in conseguenza della diversa impostazione delle norme di
riferimento. Un primo modello integrato di valutazione, attualmente diffuso, è una lista
di riscontro integrata che viene riportata in appendice al lavoro di tesi.
1.2 Scenari aziendali internazionali
A livello internazionale nelle organizzazioni, siano esse economiche che
amministrative, si sta assistendo a un processo di globalizzazione delle attività e dei
mercati che porta le aziende a ricercare nuove leve competitive. La più importante è
rappresentata dalla gestione totale in qualità del sistema aziendale (Total Quality
Management).
3
Nell’ambito della Qualità si sta osservando una sempre maggiore
deregolarizzazione a livello legislativo, un aumento delle privatizzazioni delle grosse
realtà industriali nazionali (quindi una maggiore necessità di sorveglianza sul loro
operato da parte delle Istituzioni), un aumento dei supporti governativi per la
valutazione e la certificazione delle performance aziendali da parte di organismi
indipendenti, un sempre crescente bisogno di sicurezza da parte dei cittadini, un rischio
d’impresa anch’esso sempre crescente dovuto a fattori come l’accelerazione
dell’evoluzione tecnologica, l’interdipendenza crescente fra le attività, le trasformazioni
a livello sociale, la complessità sempre maggiore dei processi.
In seguito a questi cambiamenti si sta acquisendo una sempre maggiore
responsabilità nelle modalità di gestione dei rischi aziendali. Infatti nel campo della
Qualità si è passati dal semplice controllo sul prodotto al controllo statistico di processo,
fino all’introduzione del concetto di gestione globale. Per quanto attiene le norme
ambientali si è partiti da una situazione di “Principio Precauzionale Preventivo”, in cui
l’azienda non può attendere che il danno ambientale si manifesti ma deve prendere delle
misure precauzionali per bloccarne la manifestazione, ad una situazione “Chi inquina
paga”, secondo cui l’organizzazione responsabile del danno ambientale deve assumersi i
costi legati alla risoluzione dei problemi causati, e infine si è arrivati al concetto di
“Sviluppo Sostenibile”. Nell’ambito della normativa inerente la sicurezza si è passati
dalla Registrazione degli incidenti avvenuti, ad arrivare all’individuazione di una figura
specifica, il Risk Manager; poi si è introdotto il concetto della Gestione dei rischi e di
tutte le problematiche relative alla sicurezza e salute dei luoghi di lavoro.
Di qui la sensibilità normativa europea verso l’applicazione di una serie di
standard internazionali che consentano di creare sistemi di gestione preventiva, coerente
4
e documentata, sistemi riconosciuti universalmente e applicabili a tutti i tipi di
organizzazione e settori, indipendentemente dalle dimensioni aziendali. Tali sistemi,
mediante la certificazione di terza parte di enti competenti e accreditati a livello
internazionale, assicurano i soggetti esterni e interni dell’azienda (clienti, società,
dipendenti) che la esecuzione delle attività aziendali avviene nel rispetto delle loro
esigenze, che siano di natura economica o non.
Per questo motivo l’attenzione delle aziende si sta attualmente rivolgendo verso
tre obiettivi fondamentali:
- raggiungere la certificazione del Sistema di gestione della Qualità aziendale
in accordo con i requisiti della norma internazionale ISO 9000, con il fine di
dare visibilità alla propria capacità di progettare e fornire beni e servizi che
soddisfino le esigenze e le aspettative dei clienti;
- intraprendere lo sviluppo di un Sistema di Gestione Ambientale che abbia
come obiettivo primario il miglioramento dell’efficienza ambientale delle
attività industriali ed un ritorno diretto in immagine per l’Azienda;
- sviluppare un Sistema di Gestione della Sicurezza che consenta di
minimizzare i rischi per la Sicurezza e la Salute dei lavoratori, prevenendo il
verificarsi di incidenti e tutti i possibili rischi verso i dipendenti e verso terzi.
Le motivazioni generali che spingono all’interessamento verso la gestione di
qualità, ambiente e sicurezza sono sinteticamente riferibili a fattori esterni come vincoli
legislativi, stimoli competitivi, impatto sulla opinione pubblica, o interni come la
risoluzione dei problemi produttivi e la ottimizzazione dei costi e delle risorse.
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1.3 Sistemi di gestione aziendale
1.3.1 Gestione della qualità
Le organizzazioni industriali, commerciali o statali forniscono prodotti per
soddisfare esigenze e/o requisiti posti dai clienti. La crescente competizione globale ha
costantemente spinto ad aspettative dei clienti sempre più pressanti per quanto riguarda
la qualità. Per essere competitivi e mantenere buoni risultati economici occorre che le
organizzazioni mettano in atto sistemi organizzativi e produttivi sempre più efficaci ed
efficienti. Tali sistemi dovrebbero comportare un miglioramento continuo della qualità e
della soddisfazione dei clienti dell'organizzazione e delle altre parti interessate
(dipendenti, proprietari, subfornitori, società).
I requisiti del cliente sono spesso definiti in “specifiche”, tuttavia queste non
possono garantire, da sole, che i requisiti di un cliente siano soddisfatti in modo
continuativo, se si verificano carenze del sistema organizzativo che fornisce e supporta
il prodotto. Ciò ha indotto, come conseguenza, lo sviluppo di norme e linee guida sui
sistemi qualità che completano i requisiti del prodotto riportati nelle specifiche tecniche.
Le norme della famiglia ISO 9000 intendono costituire il nucleo centrale di un insieme
di norme relative ai sistemi qualità, applicabili ad una vasta gamma di settori industriali
e di altre attività economiche.
Il sistema di gestione di un'organizzazione è influenzato dai suoi obiettivi, dai
suoi prodotti, dal suo modo di operare e pertanto i sistemi qualità variano da
un'organizzazione all'altra. Uno degli obiettivi principali della gestione per la qualità è
migliorare i sistemi ed i processi in modo da conseguire un miglioramento continuo
della qualità. Le norme della famiglia ISO 9000/94 descrivono gli elementi che i sistemi
qualità dovrebbero comprendere, ma non come una particolare organizzazione li debba
6
attuare. La progettazione e l'attuazione di un sistema qualità devono essere
necessariamente influenzate dai particolari obiettivi, prodotti, processi e prassi specifici
dell'organizzazione.
Il passo successivo all'implementazione di un sistema qualità aziendale è
rappresentato, in genere, dalla richiesta della sua certificazione da parte di un organismo
accreditato, cioè dalla richiesta della dichiarazione che l'organizzazione aziendale
finalizzata all'ottenimento della qualità (sistema qualità) sia conforme ad un determinato
modello di riferimento previsto dalle norme della famiglia ISO 9000.
La certificazione di un sistema qualità costituisce anche un importante ausilio
per i committenti che intendano selezionare i propri fornitori sulla base della provata
adeguatezza dei loro sistemi qualità e pertanto tenderà a divenire sempre più un
requisito fondamentale per ogni azienda fornitrice.
Lo standard ISO 9001 è il più ampio della serie ISO 9000: contiene i requisiti
per un’organizzazione coinvolta nella progettazione originale, lo sviluppo, la
produzione, l’installazione e la manutenzione/assistenza di prodotti e/o servizi. La ISO
9002 viene utilizzata da quelle organizzazioni che non effettuano la progettazione,
mentre la ISO 9003 è riservata a quelle che effettuano solo le ispezioni finali e test,
quindi è la meno restrittiva.
Tutte le tre norme presentano dei requisiti in comune che sono i seguenti:
ξ Responsabilità della direzione: l’organizzazione deve definire la politica
della qualità dell’azienda, con gli obiettivi qualitativi e l’impegno a
soddisfare le esigenze del cliente; deve inoltre definire ruoli e responsabilità
del personale in azienda, in particolare quelle di un manager che abbia il
compito di assicurare la corretta attuazione del sistema qualità.
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ξ Sistema qualità: è necessario definire la documentazione per la gestione del
sistema; essa comprende:
o il Manuale della Qualità, che rappresenta una dichiarazione formale e
pubblicabile da parte dell’azienda di come assicuri la qualità e rinvia ad
altri documenti (procedure e istruzioni);
o le Procedure Gestionali, che definiscono dettagliatamente i metodi e i
controlli adottati in tutti i settori dell’organizzazione per assicurare la
qualità;
o le Istruzioni Operative, che definiscono le procedure per compiti o
processi specifici.
ξ Controllo dei documenti e dei dati: i documenti del sistema qualità devono
essere gestiti e controllato in modo adeguato, stabilendo le modalità di
conservazione, modifica, distribuzione e ritiro.
ξ Identificazione e rintracciabilità dei prodotti: materie prime, componenti e
prodotti finiti devono essere identificati in ogni stadio del processo
produttivo.
ξ Prove, controlli e collaudi – Controllo delle apparecchiature per prova,
misurazione e collaudo – Stato delle prove, controlli e collaudi: devono
essere definite le operazioni di monitoraggio e misurazione sul processo e
sui prodotti in modo da evitare non conformità, specificando le
apparecchiature da utilizzare e lo stato di manutenzione e di taratura di
queste; lo stato delle prove deve essere adeguatamente identificato.
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ξ Controllo dei prodotti non conformi: i prodotti risultati non conformi
devono essere identificati per evitarne l’utilizzazione o per consentirne il
trattamento idoneo.
ξ Movimentazione, immagazzinamento, imballaggio, conservazione e
consegna: tutte queste operazioni devono essere controllate per evitare che il
prodotto subisca danni o deterioramenti che ne compromettano la qualità.
ξ Controllo delle registrazioni della qualità: dato che rappresentano delle
evidenze oggettive sull’attuazione del sistema, le registrazioni devono essere
adeguatamente gestite.
ξ Addestramento: il personale dell’organizzazione deve essere addestrato per
tutte quelle attività che possono avere influenza sulla qualità.
ξ Tecniche statistiche: devono essere definite le tecniche da utilizzare per
tenere sotto controllo il prodotto e il processo.
Gli altri requisiti riguardano strettamente il processo produttivo e comprendono i
controlli e la gestione delle attività di acquisizione dell’ordine, progettazione,
approvvigionamento, fornitura del cliente, produzione, manutenzione e assistenza. Per
ogni attività bisogna definire e controllare i dati e i materiali in input al processo, gestire
e monitorare le operazioni interne e controllare dati e materiali in output.
Infine, altri due requisiti del sistema qualità sono le azioni correttive e preventive
e le verifiche ispettive interne della qualità, attività che consentono di effettuare gli
interventi in retroazione sul prodotto/processo e sul sistema rispettivamente.