Il primo lo rivolgo al professor Fulvio Venturino che, oltre ad aver messo a mia
disposizione le sue conoscenze, ha sempre mostrato grande disponibilità e pazienza nei
miei confronti.
Un ringraziamento speciale va a Stefano e Marianna, perché mi hanno aiutato a
“sbloccarmi”.
Vorrei inoltre ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine nel corso di
questo lavoro, quindi, in ordine rigorosamente alfabetico, Alessandro, Andrea A.,
Andrea F., Dona, Giuseppe e Maria Luisa.
Il ringraziamento più grande va a Lella, per i suoi preziosi consigli e
suggerimenti, per essermi stata sempre vicino (cosa che non deve essere stata facile, in
particolare negli ultimi mesi…) e per avermi appoggiato e supportato in ogni momento.
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CAPITOLO 1
POLITICA IN SARDEGNA 1999-2004
1.1 Le regole elettorali
In Sardegna, alla data delle elezioni del 1999 per il rinnovo del Consiglio
Regionale, vigeva un sistema elettorale per il quale gli 80 seggi consiliari venivano
attribuiti per mezzo di due distinte competizioni. L'assegnazione di 64 seggi era
effettuata proporzionalmente sulla base di circoscrizioni elettorali corrispondenti alle
quattro province; i rimanenti 16 seggi venivano assegnati sulla base di una
circoscrizione elettorale regionale. Se al primo turno una lista otteneva, nella
circoscrizione regionale, più della metà dei voti validi, i seggi venivano ripartiti
proporzionalmente tra le due liste più votate; nel caso in cui nessuna lista conseguisse
più del 50% dei voti (così come in effetti accadrà) i 16 posti sarebbero stati assegnati, al
secondo turno, alle due liste regionali più votate tramite una ripartizione proporzionale a
seconda dell'esito del ballottaggio (nel 1994 si andò invece al cosiddetto trilottaggio,
poiché erano tre le liste ammesse alla ripartizione dei 16 seggi). Inoltre, era previsto che
all'atto della presentazione delle liste per la circoscrizione regionale le forze politiche
dovessero allegare il programma di governo, l'indicazione della coalizione politica con
la quale si intendeva attuarlo e il candidato proposto per la carica di Presidente della
Giunta (il capolista).
Questo sistema elettorale era il risultato di una serie di riforme compiute negli
anni Novanta e manifestava la volontà di superare i limiti del proporzionalismo, al quale
l'elezione dell'Assemblea Regionale sarda era vincolata per disposizione statutaria, ma
che, di contro, ne evidenziava tutti i limiti e i condizionamenti. La persistenza del
sistema proporzionale aveva infatti vanificato questo tentativo di elezione semi-diretta
dell'esecutivo ( è importante rilevare che i candidati Presidenti erano solamente indicati
dagli schieramenti, ma poi il Presidente della Giunta doveva essere eletto dal Consiglio
Regionale). Oltretutto l'istituzione del doppio turno favoriva sì il costituirsi di una logica
bipolare, ma paradossalmente lasciava inalterati i problemi di formazione della
maggioranza a causa del peso esercitato delle forze politiche che si collocavano al di
fuori dei due principali schieramenti.
1.2 Il voto del 13 giugno 1999
Con queste regole il 13 giugno 1999 si va alle elezioni per il rinnovo del
Consiglio Regionale, elezioni che si svolgono in concomitanza con le elezioni europee.
Gli elettori devono eleggere 64 candidati nelle circoscrizioni provinciali di Cagliari,
Nuoro, Oristano e Sassari e 16 candidati nel collegio unico regionale. I 64 seggi delle
circoscrizioni provinciali vengono assegnati, in proporzione alla popolazione residente
nella provincia, nel modo seguente: Cagliari 30 seggi, Sassari 18 seggi, Nuoro 10 seggi
e Oristano 6 seggi.
Nelle circoscrizioni provinciali di Cagliari, Nuoro e Sassari sono presenti 12
partiti, Alleanza Nazionale (An), Centro Cristiano Democratico (Ccd), Comunisti
Italiani, Democratici di Sinistra (Ds), Federazione Democratica (Fd), Forza Italia (FI), I
Democratici, Mesa Sardos Liberos, Nuovo Movimento (Nm), Partito Popolare Italiano
(Ppi), Partito Sardo d'Azione (Psdaz), Partito di Rifondazione Comunista (Prc),
Riformatori, Socialisti Uniti, Unione Democratici per la Repubblica (Udr), Verdi
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Upiesse. In quella di Oristano oltre ai 12 citati è presente un tredicesimo partito, di
estrema destra, Fronte Nazionale (Fn).
Delle 5 liste che figurano nella circoscrizione regionale, la Coalizione
Autonomista (centrosinistra) che fa riferimento al capolista Gian Mario Selis, raccoglie
al suo interno i Comunisti Italiani, i Democratici di Sinistra, Federazione Democratica, i
Democratici, il Partito Popolare Italiano, il Partito di Rifondazione Comunista, i
Socialisti Uniti e i Verdi Upiesse, mentre il Polo per la Sardegna (centrodestra) ha come
capolista Mauro Pili che è sostenuto da Alleanza Nazionale, Centro Cristiano
Democratico, Forza Italia e Riformatori; l'Unione Democratici per la Repubblica, con
capolista Mario Floris, il Partito Sardo d'Azione, con capolista Franco Meloni e Mesa
Sardos Liberos, con capolista Sebastiano Cumpostu, sono costituite dal solo partito
omonimo. Come si può notare, mancano fra i partiti della circoscrizione regionale il
Nuovo Movimento e il Fronte Nazionale, che si presentano solo nelle circoscrizioni
provinciali.
Gli elettori votano su due schede distinte, una per la circoscrizione provinciale,
l'altra per il collegio unico regionale. L'affluenza alle urne non è alta. Su un totale di
1.425.425 elettori, la percentuale dei votanti è infatti del 66,3%, inferiore al 74,3% del
1994, che già era stata bassa rispetto a tutte le precedenti regionali a partire dal 1949,
anno in cui si sono svolte le prime elezioni regionali, fino al 1989. La causa è anche da
attribuire al taglio del 30% delle sezioni, deciso dal Parlamento per diminuire i costi
elettorali, che ha fatto aumentare all'eccesso il rapporto elettori-sezioni col conseguente
caos nei seggi elettorali. Basti dire che due ore dopo la chiusura ufficiale delle urne
nelle sezioni ci sono ancora lunghe file di elettori in attesa di votare, ma moltissimi
hanno già rinunciato a esercitare il loro diritto. La percentuale dei votanti nelle quattro
circoscrizioni è abbastanza uniforme, mentre è pressochè identica la percentuale dei voti
non validi e delle schede bianche (che sono comprese nei voti non validi).
Passiamo ora ad esaminare con l'aiuto della tabella 1.1 i risultati ottenuti dalle liste
nelle circoscrizioni provinciali.
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Tab. 1.1 Risultati Consiglio Regionale. Circoscrizioni provinciali
Lista Voti validi
% Voti
validi
Seggi
Ds 123.014 14,2 10
Ppi 87.748 10,2 7
Democratici 46.988 5,4 4
Federazione Democratica 49.668 5,8 4
Socialisti Uniti 43.367 5,0 3
Rifondazione Comunista 31.835 3,7 2
Comunisti Italiani 18.292 2,1 -
Verdi Upiesse 15.870 1,8 -
Totale Coalizione Autonomista 416.782 48,2 30
Forza Italia 170.037 19,7 13
Alleanza Nazionale 85.454 9,9 7
Ccd 34.907 4,0 3
Riformatori 38.305 4,4 3
Totale Polo Sardegna 328.703 38,0 26
Psdaz 38.570 4,5 3
Udr 35.163 4,1 3
Mesa Sardos Liberos 15.307 1,8 -
Nuovo Movimento 28.876 3,3 2
Fronte Nazionale 807 0,1 -
Totale 1.609.693 100,0 64
Fonte: nostro adattamento sito web della Regione Autonoma della Sardegna.
Forza Italia si conferma il primo partito con il 19,7% dei voti e 13 seggi, seguito
dai Democratici di Sinistra che ottengono il 14,2% e 10 seggi, e via via tutti gli altri.
Osserviamo che la Coalizione Autonomista di centrosinistra ottiene 30 seggi, la
coalizione di centrodestra Polo Sardegna 26 seggi, il Psdaz 3 seggi, l'Udr 3 seggi e il
Nuovo Movimento 2 seggi.
Per quanto riguarda la circoscrizione regionale, su una percentuale di votanti del
66,3%, è notevole la quota dei voti non validi, pari al 18% e, all'interno dei voti non
validi, delle schede nulle, pari al 13,5%, dati che differiscono alquanto da quelli già visti
precedentemente per le circoscrizioni provinciali.
Nella tabella 1.2 sono riportati i risultati ottenuti dalle liste regionali.
I candidati alla presidenza della Regione ottengono i voti riportati nella tabella 1.3
Tab. 1.2 Riepilogo circoscrizione regionale
Lista Voti validi %Voti validi
Polo Sardegna 372.387 48,1
Coalizione Autonomista 244.316 31,6
Udr 47.776 6,2
Psdaz 64.451 8,3
Mesa Sardos Liberos 45.237 5,8
Totale 774.167 100,0
Fonte: sito web RAS.
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Tab. 1.3 Voti riportati dai candidati presidente
Candidato presidente Coalizione Voti
Mauro Pili Polo Sardegna 151.962
Gian Mario Selis Coalizione Autonomista 68.431
Mario Floris Udr 19.072
Franco Costantino Meloni Psdaz 17.299
Sebastiano Cumpostu Mesa Sardos Liberos 13.533
Totale 270.297
Fonte: sito web RAS.
Poiché nessuna delle liste regionali ottiene la maggioranza assoluta (percentuale
dei voti validi maggiore del 50%), le due liste che hanno ottenuto più voti, Polo
Sardegna e Coalizione Autonomista, vanno al ballottaggio. Al secondo turno gli elettori
devono solo indicare nella scheda elettorale per quale delle due liste intendono votare;
ciò al fine di determinare, in base alla percentuale di voti ottenuti dalle due coalizioni, la
ripartizione dei 16 seggi.
Nel secondo turno elettorale, che si svolge il 27 giugno, la percentuale dei votanti
è decisamente bassa, circa 17 punti percentuali in meno rispetto a quella del primo turno
che, come abbiamo già osservato, era bassa rispetto alle precedenti elezioni regionali.
Nella tabella 1.4 sono riportati i voti ottenuti dalle due coalizioni al ballottaggio.
In funzione delle percentuali di voti ottenuti, al Polo Sardegna vengono attribuiti 9
seggi ed alla Coalizione Autonomista 7 seggi.
Dall'analisi dei risultati scaturiti dai due turni, risulta che la differenza dei voti, in
termini percentuali, tra le due coalizioni passa dal 16,5% del primo turno al 7,4% del
secondo turno. I 16 seggi regionali vengono distribuiti tra i partiti nel modo seguente:
per la Coalizione Autonomista ai Democratici di Sinistra vanno 4 seggi, al Partito
Popolare 2, a Rifondazione Comunista 1, mentre per il Polo Sardegna a Forza Italia
vanno 4 seggi, ad Alleanza Nazionale 3, al Ccd e ai Riformatori 1 seggio a testa.
Alla fine dei due turni elettorali il Consiglio Regionale risulta composto, pertanto,
come riportato nella tabella 1.5.
Tab. 1.4 Ballottaggio 1999. Totale voti e percentuali
Coalizione Voti % Voti
Polo Sardegna 369.075 53,7
Coalizione Autonomista 318.057 46,3
Totale 687.132 100,0
Fonte: sito web RAS.
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