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funzionamento delle tecnologie crittografiche per la
realizzazione di transazioni sicure sulla rete, ed infine delle
problematiche relative al controllo politico e commerciale
come effetto dell’uso delle reti.
L’ultima parte sarà dedicata alla rete civica di Roma,
partendo da una ricostruzione delle principali vicende che
hanno accompagnato lo sviluppo del rete nei suoi cinque anni
di vita, per concludere con la descrizione di un modello di
valutazione per le reti civiche e la sua applicazione ai siti web
ai siti promossi dal Comune di Roma.
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1 Definizioni
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1.1 Introduzione
La rete Internet offre la possibilità di comunicare con altre
persone in qualsiasi, o quasi, punto del pianeta, appartenenti a
culture e religioni diverse, diversi continenti e diverse lingue,
per scambiare opinioni, dati e informazioni. Per la prima volta
il pianeta ha a disposizione un mezzo, relativamente a basso
costo, accessibile in quasi tutti i paesi, attraverso il quale
interagire in maniera immediata con qualsiasi altro punto della
rete. Tuttavia la stessa tecnologia che viene utilizzata per
spedire messaggi a migliaia di chilometri di distanza, può
diventare strumento di crescita e sviluppo per una città o un
territorio.
Questo almeno è quanto sta avvenendo da oltre un
decennio, soprattutto negli Stati Uniti, dove il mercato
dell’informatica per uso domestico è cresciuto massicciamente
sin dall’inizio degli anni ottanta. Con il diffondersi delle bbs e
dei freenets si è assistito alla diffusione di un modello di
condivisione e diffusione delle informazioni che inverte
l’ordine dei flussi comunicativi all’interno delle metropoli. Ad
un modello prevalentemente unidirezionale, generato dalla
stampa e dalla tv si è affiancata una modalità di
comunicazione molti a molti inedito.
Negli Stati Uniti queste infrastrutture di comunicazione
sono nate spontaneamente, dall’iniziativa di associazioni
impegnate nel settore sociale, o grazie a singoli appassionati
di computer che intendevano mettere a disposizione degli altri
le potenzialità offerte dall’informatica.
L’esplosione del fenomeno negli anni ’80 era dovuto anche
alla possibilità di fornire un servizio con costi di installazione
molto bassi. Nelle fasi iniziali infatti era, ed è ancora oggi,
sufficiente avere un computer ed una linea telefonica. Il
software necessario era gratuito e la gestione non troppo
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difficoltosa per chi avesse una minima esperienza informatica.
Tutti i servizi offerti da quelle esperienze è ancora possibile
trovarli tra quelli delle reti civiche: banche dati, messaggerie e
conferenze in particolare.
Quando Internet diventa il web ipermediale di oggi,
all’inizio degli anni novanta, molti di questi sistemi vengono
trasferiti sulla rete. Altri sistemi rimangono invece legati al
loro mondo di appartenenza e perseguono gli obiettivi che
erano stati posti quando ancora non esisteva la possibilità di
una connettività globale. Tuttavia gli stessi obiettivi dei
freenets e dei community networks sono stati ridefiniti in
questi ultimi anni proprio in virtù di questo mutamento
intervenuto.
In Europa il discorso è diverso. Innanzi tutto occorre
distinguere l’Europa del Nord, la Scandinavia in particolare
ma anche la Germania e la Gran Bretagna. In questi paesi c'è
un'ampia diffusione degli strumenti informatici, anche se non
ai livelli degli Stati Uniti e del Canada, ed i servizi telematici
sono utilizzati già da vari anni, sia per impulso delle
amministrazioni che per l’iniziativa di privati.
L’Italia e l’Europa Mediterranea invece sono ancora
indietro, con un mercato dell’informatica che solamente negli
ultimi anni sta decollando e colma in parte il divario con il
resto d’Europa. Gli utenti internet sono ad un livello ancora
molto basso perché si possa prevedere un esplosione del
mercato in tempi brevi.
Nonostante questo però nel nostro paese si è assistito ad
uno sviluppo molto forte della telematica civica. Un fenomeno
che va ricondotto, al di la’ di alcune sperimentazioni sul
modello dei freenets, all’iniziativa della Pubblica
Amministrazione. L'esigenza crescente, sentita in diverso
modo da cittadini e amministratori, ha portato in questi ultimi
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anni alla definizione di nuovi servizi e nuove modalità di
interazione degli uffici pubblici con la cittadinanza. E le
nuove tecnologie sono state assunte come canale principale
per la trasmissione del messaggio modernizzatore. Da una
parte perché la digitalizzazione e la trasmissione per via
telematica possono aumentare la produttività degli uffici ma
anche facilitare la comunicazione verso l'esterno, verso i
cittadini e gli attori locali. Dall'altra perché le nuove
tecnologie forniscono quell’immagine innovatrice di cui la
Pubblica Amministrazione ha bisogno per ottenere credibilità
dai cittadini . Per questi motivi si è assistito in Italia ad una
vera esplosione del fenomeno con tassi di crescita annui vicini
al 100% negli ultimi tre anni. La telematica, Internet ed il Web
in particolare sembrerebbero quindi aver spinto la burocrazia
lungo il cammino della modernizzazione. Tuttavia occorre
andare al di la' dei numeri e verificare quanto in realtà ci sia in
questa innovazione.
Le Reti Civiche entrano a pieno titolo in questo
movimento, ma non in maniera esclusiva. Se da una parte non
è corretto ridurre gli sforzi di modernizzazione della Pubblica
Amministrazione alla creazione di un sito web, dall'altra non si
può far coincidere un sito web creato da una amministrazione
locale con una rete civica.
La Pubblica Amministrazione ha assunto in Italia un ruolo
determinante in questo fenomeno e, di conseguenza, ha
influenzato la costruzione delle reti civiche stesse. Tuttavia,
anche le esperienze straniere e nordamericane in particolare
indicano che questo non è l'unico modello possibile.
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1.2 Storia
1.2.1 Community Memory
Concepire il computer come strumento utile alla
comunicazione tra gli individui e allo sviluppo dei singoli
cittadini all’interno di una comunità oggi può apparire una
semplice constatazione di fatto. In realtà negli anni settanta,
quando ancora l’informatica era un sapere esclusivo di una
cerchia ristretta di persone, rinchiuso nell’ambito di società
all’avanguardia nella gestione delle informazione o degli
apparati dello stato legati alla burocrazia o al settore militare,
alcuni dei sostenitori di un uso sociale dei computer venivano
considerati semplicemente dei visionari.
I computer fino ad allora erano visti come strumenti di
oppressione da gran parte della popolazione. Essendo
strumenti soprattutto a disposizione delle grandi aziende e
delle amministrazioni statali, utilizzati da una piccola elite di
programmatori, secondo un modello di gestione gerarchico e
standardizzato, venivano considerati come fattore
disumanizzante del lavoro e della società, responsabili e
complici di un sistema di catalogazione e sorveglianza dei
cittadini.
La stessa idea di un computer uso domestico non veniva
considerata come un buon punto di partenza per sviluppare un
possibile mercato da parte delle aziende che producevano
mainframes. Per questo fu necessaria l’intraprendenza degli
hacker dell’hardware, gli appassionati componenti
dell’Homebrew Computer che per primi concepirono e
realizzarono o primi prototipi di personal computer. Teatro di
questa rivoluzione fu la California Meridionale, che negli anni
settanta fu la zona più fertile nell’ambito dell’innovazione
tecnologica informatica. Non solamente l’area della Silicon
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Valley, ma anche la presenza di movimenti radicali,
costituirono l’humus dal quale si sviluppò l’idea dell’home
computer e di un uso sociale dell’informatica. In questo clima
nacquero un’avanguardia variegata di appassionati che
immaginavano un futuro nel quale i computer sarebbero
diventati uno strumento di emancipazione sociale.
Leo Felsenstein è stato un personaggio paradigmatico di
questo periodo. Interessato al mondo dei computer quanto
attivista politico, si prodigò per quasi un decennio nel
progetto del community memory e alla progettazione
collettiva di un home computer1. Il Community Memory è il
primo esempio di un computer posto a disposizione di una
comunità non per una dimostrazione ma per un uso effettivo.
Collocato in un luogo pubblico, di fronte ad un negozio di
dischi di Berkeley, si trattava di un modello Xds-940 concesso
in prestito dalla Transamerica Corporation al Resource One,
uno dei tanti gruppi della Bay Area che avevano quale
obiettivo la promozione dell’attivismo comunitario e dei
programmi sociali. Nelle prime fasi del progetto il computer
non era neppure dotato di monitor, per cui l’output veniva
stampato da una telescrivente adattata per l’occasione. Nella
memoria del computer erano state inserite alcune informazioni
di pubblica utilità, dalla sanità ai locali della Bay Area, ogni
utente poi poteva implementare o modificare le informazioni
contenute nel caso in cui si fossero dimostrate errate. Si dava
inoltre la possibilità di inserire messaggi in una bacheca
elettronica, suddivisa per aree tematiche. Per quanto breve,
circa un anno e mezzo, l’esperienza costituisce il modello cui
poi faranno inevitabilmente riferimento le esperienze future.
Alla fine del progetto, sospeso per mancanza di fondi sul
1
Steve Levy, Hackers gli eroi della rivoluzione informatica, Shake Edizioni,
Milano, 1996, p.460.
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volgere del 1975, una nuova strada era stata aperta nel mondo
dei computer.
Questa esperienza, peraltro breve, sicuramente presenta
tantissime differenze rispetto ad oggi. Si trattava di un unico
computer, una singola postazione sulla quale gli utenti si
alternavano ad inserire o ricercare contenuti e a lasciare o
leggere messaggi nella bacheca. Una unica comunità
comunicava con se stessa, come se il computer avesse
sostituito un elenco di cataloghi ed una bacheca di annunci.
Tuttavia l'idea fondamentale, che ancora oggi è alla base di
una rete civica, è che la costruzione del contenuto è frutto di
una partecipazione collettiva degli utenti.
1.2.2 Bbs
Anche se non hanno attirato tutto il clamore che ha
suscitato l'avvento del World Wide Web, le bbs hanno
costituito un fenomeno molto importante per lo sviluppo della
telematica.2 La maggior parte dei w bmaster si sono formati
come gestori di bbs, alcuni tra i provider principali, come
Agorà o Mclink, sono nati e si sono sviluppati come bbs. Il
mondo di Internet deve molto alle esperienze dei sysop di
bulletin board system, nella gestione dei contenuti, nella
condivisione delle informazioni e per la gestione dei gruppi di
discussione telematici. Gli stessi freenet fanno possono essere
ricondotti al modello comunicativo proprio delle bbs.
Dato il limite di avere un bacino di utenza geograficamente
ristretto, definito dal distretto telefonico della tariffa urbana, le
bbs sono importanti anche per definire alcuni ambiti specifici
delle reti civiche.
2
Secondo un censimento del 1996 solo nel distretto telefonico di Roma
esistevano oltre 100 bbs. Un elenco delle bbs italiane è disponibile all'indirizzo:
http://www.volftp.vol.it/IT/IT/COLLABORAZIONI/DIMAGGIO/listabbs.htm
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Una BBS (Bulletin Board System) è semplicemente un
computer dotato di uno o più modem e su cui viene eseguito
un apposito programma di gestione. Questo programma
permette a tutti gli utenti autorizzati, ossia dotati di un
proprio login e una propria password, di entrare nel sistema,
chiamando tramite modem un numero di telefono che è
collegato ai modem della BBS. Nel sistema sono posti archivi
di file, aree messaggi, giochi interattivi, e tutto quanto il
gestore della BBS, il cosiddetto SysOp, ha messo a
disposizione degli utenti autorizzati.3 Ciascun utente dispone
generalmente di un tempo d'accesso limitato e di un tetto
massimo alla quantità di file che si possono prelevare
dall'archivio della BBS; la quantità precisa varia a seconda del
livello di partecipazione acquisito. Un nuovo utente, che non
possiede un login autorizzato, può generalmente collegarsi,
ricevendo però un tempo d'accesso molto ridotto; mano a
mano che esso partecipa alla BBS, ad esempio copiando file
dal proprio computer all'archivio della BBS, sale di livello e
riceve privilegi maggiori. 4.
Anche se molte di esse sono sorte per intenti commerciali,
da associazioni o da università, una parte consistente sono
state create da appassionati informatici che inizialmente hanno
messo a disposizione degli utenti il proprio computer per
consentire la distribuzione di programmi e la realizzazione di
conferenze.
Si tratta di un fenomeno sotterraneo, poco conosciuto e
poco studiato che tuttavia dimostra ancora oggi una vitalità
sorprendente. Uno dei motivi principali per cui le bbs si sono
sviluppate a partire dalla metà degli anni ottanta è legato alla
distribuzione del software. Gran parte dei programmi
3
Vittorio Bertola, Internet & Computing Italian FAQ,
http://www.inroma.it/guida
4
Oreste Dimaggio, Cigliola Cataldo, " Che cosa e' e come funziona una BBS ?",
http://www.volftp.vol.it/IT/IT/COLLABORAZIONI/DIMAGGIO/la_bbs.htm
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shareware e del software utoprodotto veniva infatti
scambiato attraverso questi computer e attraverso la rete
Fidonet la distribuzione avveniva in un tempo assai ridotto
rispetto ai normali canali distributivi. Oggi invece questa
funzione distributiva è assolta dal web o dai siti f p in maniera
più rapida e semplice.
Nel 1995, l'anno in cui internet si afferma definitivamente,
le bbs e la rete Fidonet subiscono un vero e proprio crollo. I
motivi di questa rapido calo di interesse sono legati alla
duttilità dell'interfaccia ipertestuale e dalla capacità di
connessione in tempo reale della rete intern t. Questo però
non deve far pensare che le bbs siano scomparse. L'inevitabile
concorrenza di internet ha invece stimolato una serie di
cambiamenti in positivo, prima di tutto dal punto di vista
dell'interazione. Le bbs infatti, che fino ad allora utilizzavano
un'interfaccia testuale piuttosto ostica all'utente poco esperto,
negli ultimi anni hanno cominciato ad utilizzare dei software
con interfaccia grafica a finestre.5
Oltre a questo esistono ormai molti applicativi che
assicurano una piena compatibilità con Internet. Questo
significa che un utente oggi può accedere attraverso un
software specifico direttamente ad una bbs dislocata in
qualsiasi punto del pianeta collegato alla rete intern t, ma
anche che gran parte delle informazioni contenute nelle bbs
possono essere convertite in pagine ipertestuali accessibili da
qualunque browser web.6
5
Uno dei software con interfaccia grafica considerato come il più innovativo è
Excalibur Server per Windows, prodotto nel 1995, http://www.excalbbs.com
6
Gigi Coco, "PIANETA BBS - La spada di Excalibur,
http://www.geocities.com/SiliconValley/Heights/7526/bbs7.html
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1.2.3 Fidonet
Prima che Internet si affermasse come rete delle reti
esisteva già una forma di interconnessione che non passava
attraverso le grandi backbones intercontinentali ma che
riusciva in ogni caso a collegare utenti telematici di diverse
nazioni e continenti. Si tratta della rete Fidonet, una rete di
bbs connesse attraverso un sistema gerarchico di
comunicazione7.
Fidonet è nata nel 1984. Inizialmente si trattava di un
collegamento quotidiano tra due bbs statunitensi, una di San
Francisco e l'altra di Baltimora. T m Jennings aveva messo a
punto un semplice programma per il trasferimento dei
messaggi e delle altre notizie che gli utenti di una bbs aveva
inviato quel giorno agli utenti dell'altra. Gli utenti avevano
così la possibilità di comunicare con altre persone di un altro
stato utilizzando però un numero urbano di collegamento.
Anche i sysop non dovevano caricarsi di costi di gestione
esageratamente alti, a turno una delle due bbs si collegava
all'altra, trasmetteva in un unico pacchetto tutti i messaggi e
gli articoli inviati in quella giornata e riceveva i messaggi
provenienti dagli utenti dell'altra.8
In pochi mesi altri sysop si aggiunsero ai due nodi iniziali,
cosicchè Fidonet contava già trenta nodi ad appena tre mesi
dalla sua fortuita apparizione. A questo punto nacquero i
primi problemi di gestione: nodi che non funzionavano,
numeri sbagliati, ritardi nelle trasmissioni dei pacchetti
giornalieri ecc.
Si sentì così l'esigenza di un sistema di regole
sufficientemente rigido, atto a garantire requisiti minimali di
7
Gigi Coco, "PIANETA BBS - Fidonet, chi era costei?", Punto Informatico,
25/01/97.
8
La storia di F donet raccontata da uno dei creatori, Tom Jennings è disponibile
sul web: http://www.scms.rgu.ac.uk/students/cs_yr94/lk/fido/fhist.html
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funzionamento. Fidonet infatti, proprio per essere un sistema
principalmente fondato sulla volontarietà degli appartenenti e
su connessioni temporanee, si regge sul rispetto di rigorose
regole di funzionamento.
Ad ogni bbs è assegnato un indirizzo così composto:
ZONA:REGIONE+NET/NODE.POINT
ZONA: Il mondo è suddiviso in 6 macroaree, la Zona 1 è il
Nord America, la 2 l'Europa, la 3 l'Oceania, la 4 l'America
Latina, la 5 l'Africa e infine la 6 è l'Asia.
REGIONE: Ad ogni zona corrispondono diverse regioni
che di solito corrispondono agli stati nazionali. L'Italia è la
regione 33, la Germania la 24 ecc.
NET: si tratta di una suddivisione dell'area regionale. In
Italia vi sono 5 aree9.
NODO: Questo numero individua univocamente la bbs di
appartenenza.
PUNTO: Individua un tipo di utente preciso all'interno
della bbs. L'assegnazione dei point, non esiste in tutte le bbs
ma dipende dalla politica adottata dal sysop. In sostanza
l'utente che vede assegnarsi un point può scaricare la sua
posta in maniera più diretta e veloce10.
ESEMPIO:
L'indirizzo Fidonet della CyberSpace bbs di Roma
2:335/368
zona: 2 Europa
regione: 33 Italia
rete: 5 Italia Centromeridionale
nodo: 368 bbs cyberspace
9
Net 1 Lombardia, Net 2 Area centro-settentrionale, Net 3 Area nord-orientale,
Net 4 Area nord-occidentale, Net 5 Area centro-meridionale.
http://users.iol.it/robyfell/frame.htm .
10
Fidonet Italia, http://www.fidoitalia.net/indirizzi.html
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La rete Fidonet ha consentito all'utente di superare il
vincolo della chiamata urbana che lo legava alla bbs di
collegamento. La gestione delle comunicazioni all'interno della
rete Fidonet è stabilità da un sistema nel quale ogni bbs
trasferisce i messaggi inviati dai propri utenti alla bbs più
vicina. Un complesso sistema di scambio che funziona e viene
utilizzato nonostante la crescita di nternet abbia ridotto
enormemente l'utilità di questa rete. La caratteristica peculiare
di Fidonet è il fatto di essere costituita da singole bbs che
quotidianamente si mettono in contatto attraverso le comuni
linee telefoniche per scambiare messaggi, file, articoli di
forum. Si tratta di collegamenti parziali, pochi minuti di
connessione per trasferire dei messaggi per lo più testuali.
L'aspetto amatoriale è molto importante per capire il
fenomeno Fidonet, la crescita cioè di una rete che esiste
esclusivamente per la volontà di alcuni appassionati e che non
è costituita da connessioni fisiche ma da comunicazioni
puntuali. E' il sistema gerarchico di comunicazione che ha
fornito la chiave del successo di Fidonet.