4
dalle più recenti tendenze della politica agricola comunitaria.
L'obiettivo principale dell'analisi è infatti quello di valutare per le
aziende agricole associate alla Strada del Vino Costa degli Etruschi le
implicazioni connesse all'adesione all'iniziativa, sia in termini di
costi/benefici che in termini di riorganizzazione del settore lavoro,
indagando sulla crescita globale delle singole aziende e più in generale
sullo sviluppo socio-economico dell'area Costa degli Etruschi.
Nel primo capitolo dopo aver brevemente descritto le principali
dinamiche dello sviluppo rurale in Europa, viene evidenziata
l'importanza del turismo rurale, quale attività agricola multifunzionale
in grado di fornire importanti servizi culturali, ricreativi ed ambientali
oltre alla semplice attività di produzione. Inoltre vengono evidenziate
le più importanti funzioni e le caratteristiche dello "strumento" Strada
del Vino - anche attraverso l'esame del quadro normativo - ed
individuato il ruolo che esso assolve nell'ambito del processo di
evoluzione dello sviluppo rurale.
Nel secondo capitolo viene concentrata l'attenzione sull'area
interessata alla Strada del Vino Costa degli Etruschi, evidenziandone
prima le caratteristiche socio-economiche ed ambientali, poi
l'ambiente operativo ed infine gli obiettivi ed i relativi punti di forza e
di debolezza.
Nel terzo capitolo, invece, la ricerca viene focalizzata sulle aziende
agricole aderenti alla Strada del Vino Costa degli Etruschi. Dopo aver
individuato gli obiettivi dell'analisi ne viene spiegata la metodologia
utilizzata. Il percorso metodologico adottato è consistito, inizialmente,
nel ridurre il campo di studio a nove aziende agricole associate alla
Strada del Vino scelte razionalmente nell'universo e costituente un
campione empirico rappresentativo della realtà in esame; in seguito
5
sono stare raccolte le informazioni quali-quantitative sul campione di
aziende selezionato, anche attraverso la realizzazione di interviste
aperte ai singoli imprenditori; poi l'analisi è proceduta con
l'elaborazione delle informazioni raccolte attraverso uno strumento di
codifica qualitativa dei testi delle interviste e con la costruzione di
bilanci economici sintetici.
Successivamente, dopo aver descritto il contesto di riferimento
all'interno del quale le aziende agricole esaminate operano, sono stati
tracciati i percorsi storico-evolutivi aziendali, che evidenziano gli
eventi chiave della vita dell'impresa nonché gli obiettivi futuri
dell'imprenditore; sono stati studiati i parametri economico-
organizzativi più importanti ai fini dell'analisi, quali valore aggiunto,
ricavi totali, investimenti e riorganizzazione del lavoro; sono state
costruite delle tabelle riassuntive con lo scopo principale di
confrontare prontamente i dati qualitativi relativi alle aziende
costituenti il campione di analisi; infine, in sintesi, alla luce dei dati e
dei risultati ottenuti, sono state effettuate alcune riflessioni
sull'impatto dell'adesione delle aziende alla Strada del Vino.
Nel capitolo conclusivo, infine, si riportano le osservazioni maturate
sul territorio Costa degli Etruschi, evidenziando i benefici socio-
economici apportati nell'area a seguito dell'istituzione della Strada del
Vino ed indicando alcune azioni da intraprendere al fine di rendere il
turismo enogastronomico della zona più competitivo ed efficiente.
Si ringraziano i titolari delle aziende agricole e l'Ing. Paolo Valdastri
(Direttore del Consorzio Strada del Vino Costa degli Etruschi) per la
disponibilità manifestata, grazia alla quale è stato dato un importante
contributo alla stesura della tesi.
6
Si precisa che ai sensi della Legge 675/96 è stato ritenuto opportuno
non indicare esplicitamente i nomi delle aziende agricole intervistate.
7
1. LE STRADE DEL VINO: UN NUOVO STRUMENTO PER
LA PROMOZIONE DELLO SVILUPPO RURALE
Lo scopo di questo capitolo è quello di illustrare le principali linee di
tendenza della politica agricola comunitaria - all'interno della quale lo
sviluppo rurale assume un ruolo sempre più importante - al fine di
individuare il contesto culturale, economico e sociale nel quale
l'azienda agricola si dovrà muovere nei prossimi anni.
Successivamente, dopo aver sottolineato l'importanza che le nuove
politiche agricole comunitarie danno al ruolo polifunzionale
dell'agricoltura, verrà analizzato il fenomeno del turismo rurale - ed in
particolare quello dell'enoturismo - quale importante attività in grado
di favorire lo sviluppo delle multifunzionalità dell'impresa agricola
andando ad affiancare alle tradizionali attività di produzione, quelle di
ospitalità, vendite ecc. Aspetto determinante per promuovere lo
sviluppo dell'area rurale sia in termini economici che occupazionali.
In tale ambito si sofferma l'attenzione sullo "strumento" Strade del
Vino al fine di comprendere, in modo adeguato, le caratteristiche e gli
obiettivi di questo innovativo strumento di promozione del territorio.
E' infatti soltanto attraverso una corretta conoscenza delle funzioni
della Strada del Vino che potrà essere valutato l'impatto di tale
strumento sullo sviluppo economico dell'area in esame.
1.1. Lo sviluppo rurale
Da molto tempo non si guarda più ai problemi dell'agricoltura come
alla sommatoria dei problemi degli agricoltori, ed alla politica agraria
come ad interventi ad esclusivo vantaggio del settore agricolo, ma
8
ogni questione agricola-produttiva, economica, sociale, politica, ed in
senso lato culturale - viene esaminata nell'ambito di una visione
globale. L'agricoltura ed il mondo rurale non appaiono separabili dal
contesto economico e sociale, ma inseriti in un continum produttivo
(agro-industriale) e territoriale (urbano-rurale) [Iacoponi, 1995].
E' ormai superato il periodo del boom economico degli anni '60/'70
quando le scelte politiche italiane erano principalmente rivolte allo
sviluppo industriale e la classe dirigente era poco interessata al destino
del mondo rurale.
Intorno alla metà degli anni settanta, il progetto di modernizzazione
dell'agricoltura italiana riceveva un duro contraccolpo dalla crisi
petrolifera, che metteva a nudo la fragilità di un sistema industriale
dipendente dalla politica dei paesi produttori di materie prime e di
un'agricoltura vincolata al sistema industriale per
l'approvvigionamento di mezzi chimici a basso prezzo. In questi anni
la società vedeva il mondo rurale come uno spazio marginale, vuoto,
aperto all'espansione urbana, all'industrializzazione ed alla creazione
delle grandi infrastrutture; inoltre l'agricoltura era ritenuta la
responsabile principale dell'inquinamento dei suoli e delle acque a
causa dell'uso continuo e smodato dei prodotti chimici.
A metà degli anni ottanta l'inquinamento ambientale, la crisi del
mondo rurale (abbandono, rarefazione sociale, squilibrio ambientale)
ed il crescente problema del surplus delle produzioni agricole
imposero una revisione delle politiche agricole comunitarie, al fine di
cambiare il trend evolutivo dell'agricoltura.
9
Un contributo fondamentale all'analisi del problema fu dato dal
rapporto "Il futuro del mondo rurale"
1
, che per fare uscire da questa
gravosa crisi l'agricoltura proponeva una crescita delle aree rurali
focalizzata sullo sviluppo dei fattori endogeni e sulla diversificazione
delle attività economiche sul territorio.
Sulla spinta di questo rapporto e del libro verde di Andriessen
2
, la
politica europea, in occasione della riforma Mac Sharry del 1992,
adotta una serie di interventi che hanno il compito principale di
favorire la contro-urbanizzazione e di combattere la decadenza del
mondo rurale. Questi interventi, dei quali un esempio è dato dalle così
dette misure di accompagnamento
3
, sono rivolti al conseguimento di
una moderna ruralità che persegue il raggiungimento di uno sviluppo
sostenibile (fig. 1.1.), endogeno ed integrato
4
[Iacoponi, 1996].
La figura 1.1. evidenzia come l'insieme degli elementi -
reciprocamente influenzabili ed interagenti tra loro - costituiscano un
"circuito" all'interno del quale l'azienda agricola di piccole-medie
1
1988: Consiglio d'Europa
2
1985: Pubblicazione del libro verde 'Prospettive della PAC'.
3
I Regolamenti comunitari relativi a queste misure di accompagnamento sono il 2078/92, il
2079/92 ed il 2080/92. Gli obiettivi perseguiti con l'adozione di questi regolamenti sono di
eliminare le eccedenze produttive comunitarie e di salvaguardare l'ambiente e le risorse naturali,
favorendo quelle aziende che svolgono le attività di tutela del territorio e riducono l'abbandono
delle aree marginali [Mesina, 2000].
4
Lo sviluppo sostenibile è un processo di cambiamento delle strutture economiche e sociali, che
migliora la condizione di vita della generazione presente, conservando un potenziale di risorse
ambientali tale da consentire alle future generazioni una condizione di vita non inferiore a quella
attuale [Iacoponi, 1995].L'agricoltura per essere sostenibile deve esserlo sia dal punto di vista
tecnico che economico e, sotto questo profilo, deve esserlo sia nell'ottica degli interessi
privati che in quella degli interessi pubblici. Dal punto di vista tecnico l'agricoltura è sostenibile
quando non provoca inquinamento ambientale e conserva le risorse che sono alla base del suo
esercizio; dal punto di vista economico quando garantisce adeguato reddito, possibilità di
occupazione, realizzazione professionale, conservazione del patrimonio e delle tradizioni familiari;
dal punto di vista pubblico quando massimizza la funzione di benessere sociale che comprende
salubrità degli alimenti, fruizione degli spazi naturali, conservazione del paesaggio agrario,
protezione delle specie in estinzione, conservazione del patrimonio culturale e delle tradizioni del
luogo ecc. Lo sviluppo è endogeno quando si origina grazie all'utilizzazione delle risorse locali del
territorio, ed infine è integrato quando tende alla diversificazione dell'agricoltura attraverso la
crescita di settori non agricoli come per esempio quello turistico [Iacoponi e Romiti, 1994].
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dimensioni assume un ruolo centrale. Infatti il turismo rurale - come
verrà specificato nel seguito dello studio - rappresenta un innovativo
strumento di integrazione del sistema rurale che favorisce il
raggiungimento di un'agricoltura sostenibile grazie al sostegno
dell'artigianato rurale, della produzione dei prodotti tipici,
dell'evoluzione nelle abilità rurali ed infine della vendita diretta in
azienda. Queste attività rappresentano per le aziende agricole medio-
piccole l'opportunità per incrementare il reddito agricolo tradizionale
affiancandolo a redditi agricoli alternativi.
Fig. 1.1. Interazione delle attività rurali
Brunori G., L’innovazione nell’agricoltura toscana, Quaderno Arsia 7/98, Regione Toscana]
Simili concetti sono ripresi ed approfonditi nel documento la “Carta
Rurale Europea” [Hudault, 1995] nella quale si individuano quali
caratteri specifici dello spazio rurale:
- la prevalenza dell'attività agricola nell'uso del territorio,
Artigianato rurale
Agroturismo
Turismo Rurale
Abilità rurali
Vendita diretta
Agricoltura
sostenibile
Prodotti tipici
Az. Agricole di
piccole/medie
dimensioni con alto
Val. Agg./ha