accompagnano ogni generazione di bambini sin dal 
1908, anno in cui apparve per la prima volta. 
La mia intenzione in questa tesi è analizzare un 
classico della letteratura in lingua inglese che 
appartiene però ad un contesto socio-culturale 
particolare, quello del Canada. La sua produzione 
letteraria si distingue in due tradizioni linguistiche 
diverse, quella inglese e quella francese, a causa della 
doppia eredità culturale di questa terra, un luogo 
attraversato continuamente da diverse influenze e che 
sicuramente risente della netta separazione linguistico-
culturale che presenta il suo territorio. 
 Il centenario della pubblicazione del libro di Anne of 
Green Gables ricorre proprio nell’ anno in cui scriviamo 
ed è intrigante, a distanza di tanto tempo, fare luce 
sulla persona di Lucy Maud Montgomery come 
scrittrice canadese degna di attenzione, sebbene 
spesso dimenticata o addirittura sconosciuta. 
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Chi era realmente la scrittrice? Ella rappresenta 
una delle più grandi scrittrici canadesi di libri per 
ragazzi, di storie di luoghi e persone, ma cosa l’ha 
condotta a scrivere per i bambini? La sua narrativa per 
bambini mostra la sua originalità, specialmente se 
comparata con altra narrativa per bambini del periodo 
Vittoriano. 
I bambini della sua narrativa sono umani, imperfetti, e 
questi difetti sono parte integrante dei personaggi cui 
Montgomery dà vita e che trovano un miglioramento 
attraverso una lotta continua. E’ la volontà di 
combattere i propri difetti, e la persistenza di questi 
nonostante tutti gli sforzi compiuti per correggerli che 
rendono le storie più conosciute di Lucy Maud 
Montgomery un successo che sopravvive ancora oggi. 
Queste storie permangono e sono lette ancora oggi dai 
bambini perché i loro personaggi sono vitali, uomini e 
donne, umani quando mostrano i loro tratti ammirabili 
o meno raccomandabili. Gli elementi di maggior 
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successo di uno dei libri per bambini più apprezzati, 
sono le descrizioni di vita di personaggi in situazioni 
quotidiane, il senso dell’umorismo e il divertimento che 
i personaggi manifestano quando affrontano il mondo, 
le ricche descrizioni della vita semplice e tranquilla che 
conducono. Il grande merito di Montgomery è quello di 
essere stata in grado di accrescere l’interesse nel 
lettore creando un libro che sembra vivo, sincero, con 
una trama semplice che descrive la vita di ognuno. La 
piccola Anne è inizialmente una bambina, poi 
un’adolescente, poi donna, insegnante, moglie. La sua 
stessa vita, la lotta per diventare qualcuno, le 
incomprensioni, costituiscono la trama del libro.  
L’opera di Montgomery resiste nonostante i 
cambiamenti nel gusto letterario. La storia di Anne è la 
storia di una bambina orfana che arriva in casa dei 
Cuthbert, Marilla e Matthew, sorella e fratello, 
portando scompiglio sin da subito. I due fratelli infatti 
avevano richiesto l’adozione di un bambino maschio! 
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L’arrivo di una bambina, per altro con i capelli rossi e 
le lentiggini, appare quasi sin da subito una sconfitta 
per non dire addirittura una condanna. La storia di 
Anne si delinea dapprima con l’accettazione graduale 
della bambina da parte dei fratelli e l’inserimento della 
bambina nella loro quotidianità poi si rivolge a molte 
ragazze canadesi nel periodo adolescenziale 
immaginando un modo ricco e autonomo in un mondo 
dopotutto maschilista, un mondo in cui i desideri delle 
ragazze continuano a restare nell’ombra. 
Durante gli anni i critici non si sono soffermati 
molto sulla scrittrice Lucy Maud Montgomery e non 
hanno valutato correttamente dal punto di vista storico 
e culturale il suo contributo alla letteratura. I manuali 
letterari spesso non hanno dedicato più di qualche riga 
alla scrittrice, la critica generale ha sottovalutato 
l’impronta rivoluzionaria di Montgomery nei suoi libri 
ritenendoli delle semplici descrizioni autobiografiche, 
una riflessione che ha poco o nulla a che fare con libri 
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più interessanti che portano ventate nuove nei generi 
letterari, cambiamenti di gusto nella letteratura del 
XIX secolo. 
Ma la caratterizzazione dei personaggi, 
l’accuratezza descrittiva e psicologica che ci 
permettono di seguire la crescita di Anne, la cura nel 
mostrare situazioni e sentimenti di un periodo 
particolare della vita dell’eroina e la costruzione della 
personalità di donna della stessa sono certamente 
elementi degni di nota. 
I libri di Anne mostrano Montgomery al suo 
meglio, come scrittrice di storie per bambini 
incantevoli che mostrano loro le gioie e le situazioni 
problematiche e dolorose della vita.  Montgomery 
sembra scrivere storie convenzionali, in qualche modo 
domestiche, ma in realtà introduce nella semplicità del 
libro aspetti più complicati della natura umana e della 
vita.  
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 Ogni vita è un groviglio, un intreccio di chance e 
scelte, volontà e destino in cui la protagonista femminile 
diventa soggetto indipendente.  
Lucy Maud Montgomery mette insieme tutte le sue 
esperienze per offrire al lettore delle storie memorabili, 
amorevoli con una superficie soleggiata e un fondo 
nebbioso, storie in cui non si ride sempre ma si soffre, 
si impara e si cresce. Tutto ciò che le accade, tutto ciò 
che legge o ascolta, tutto ciò che le provoca qualcosa è 
trasformato in parole per il suo pubblico. E’ per questo 
che alcuni critici hanno ravvisato nelle opere di 
Montgomery un modo per scappare da se stessa e dai 
momenti infelici. Ritirandosi in un mondo immaginario 
sarebbe potuta scappare dalla realtà in verità io credo 
che ricreare un passato fatto di ricordi, forme e 
immagini significhi riviverlo e reinterpretarlo. 
Ciò che ho trovato molto interessante nella vita e 
nella scrittura di Montgomery è il continuo intrecciarsi 
e poi dividersi tra le opere e la vita reale da cui lei 
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spesso trae ispirazione. Questa tesi vuole proprio 
esplorare i punti di incontro con la vita rappresentata 
nelle sue opere, vuole osservare se il lavoro della 
scrittrice è inteso come rappresentazione della realtà 
canadese o semplicemente frutto di un’industria 
letteraria nascente che adegua i propri lavori alle 
esigenze e alle mode del tempo secondo la sequenza 
libro-formula-fortuna. 
Certamente leggere il suo libro considerandolo 
semplicemente un affresco della vita della scrittrice 
potrebbe essere riduttivo e anche pericoloso. Leggerlo 
con l’idea di un contesto in cui essa stessa lotta 
continuamente e persino cerca di sovvertire l’ordine 
delle cose, allora potrebbe essere una sorta di 
memorandum della lunga lotta femminile per 
l’emancipazione. 
La tesi vuole dimostrare che Lucy Maud 
Montgomery usa la sua scrittura come un processo 
costante di inchiesta, creazione e miglioramento di se 
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stessa ma anche di chi legge, attraverso il processo 
dell’ identificazione. Nel libro infatti si assiste alla 
rappresentazione e all’esplorazione di differenti identità 
femminili, che vengono ammirate, rifiutate, ma che 
sicuramente nel quadro generale saranno un punto di 
riferimento costante per conoscersi, liberarsi dal 
dubbio costante del non essere adatte, come accade ad 
Anne in quasi tutto il libro. Indubbiamente questo non 
significa essere una nullità, anzi significa essere 
presenti e agire. E’ in questo senso che  Anne of Green 
Gables rappresenta lo sforzo personale della scrittrice 
di trasformare la sua storia. 
 
 
 
 
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Prima Parte 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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LUCY MAUD MONTGOMERY: 
il dono della narrazione. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Prince Edward Island si trova esattamente sulla 
costa nord-est del Canada. Sulla costa  a Nord si trova 
Clifton, un piccolo villaggio che il 30 Novembre 1874 
vede Clara Woolner Macneill Montgomery, la moglie 
devota di Hugh John Montgomery, dare  alla luce Lucy 
Maud Montgomery. 
Meno di due anni dopo, la giovane mamma muore a 
causa del “male del secolo”, la tubercolosi,  e la piccola 
Maud, come fu sempre chiamata da tutti, viene subito 
accolta in casa dei nonni materni, i coniugi Macneill. Il 
papà di Montgomery acconsente sul momento e 
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immediatamente lascia la sua attività ormai in 
bancarotta per dedicarsi ad una vita fatta di continui 
viaggi verso ovest. Montgomery viene dunque allevata 
dai nonni in una famiglia, di origini scozzesi,  molto 
numerosa che si era stabilita a Cavendish. La dimora 
principale dell’infanzia di Montgomery, la fattoria 
Alexander Macneill, è anche 
l’ufficio postale del distretto, 
un luogo appropriato e 
importante  per una 
famiglia che ama la gente, 
che ama ascoltare e 
dispensare notizie, il luogo 
in cui quotidiani e giornali 
arrivano e vengono 
distribuiti, permettendo di 
aggiungere un supplemento provinciale, nazionale e 
internazionale agli affari locali, ai gossip e gli aneddoti. 
Montgomery è solita rannicchiarsi sotto il tavolo 
dell’ufficio postale e ascoltare il nonno che racconta di 
episodi accaduti con tanta enfasi e in modo 
memorabile da farle sussultare il cuore. 
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Dunque Montgomery apprende le sue attitudini 
narrative dai grandi e abili narratori della propria 
tradizione familiare. Anche la chiesa, quella 
Presbiteriana, che svolge un ruolo di primaria 
importanza nella famiglia Macneill, contribuisce ad 
accrescere le capacità narrative e ritmiche della piccola 
Montgomery che ne mostrerà l’influenza nelle prime 
composizioni. Gli altri “trucchi del mestiere” 
Montgomery li apprende dai suoi romanzieri e poeti 
preferiti i cui libri  fanno bella mostra di sé nella libreria 
della famiglia Macneill: Walter Scott, Charles Dickens, 
W. M. Thackeray, le sorelle Brontë, Tennyson, 
Longfellow etc.  Questi esercizi di lettura le permettono 
di essere molto capace nella memorizzazione, nella 
recitazione, nell’ortografia e nella grammatica, oltre che 
incoraggiarla nella scrittura di poemi, storie e saggi. Il 
suo pubblico iniziale è costituito dalla sua famiglia 
numerosa, da cugine e conoscenti che si dilettano 
nell’ascolto delle sue opere oltre che nella 
rappresentazione coinvolgente personalmente eseguita 
dall’autrice. 
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Anche a scuola Montgomery ha la possibilità di 
usufruire di scaffali di libri colmi delle letture più 
interessanti per il periodo sebbene la scuola è tenuta da 
ragazze provenienti dalle comunità vicine di poco più 
grandi degli alunni stessi che non necessariamente 
manifestano un certo gusto letterario; d’altronde 
l’insegnamento rappresenta la professione più logica e 
naturale per una ragazza brillante e capace in un 
Canada che non lascia ancora molto spazio alla libertà 
di scelta femminile. 
Ben presto nella vita di Montgomery quindicenne giunge 
una novità: il nonno paterno che nel frattempo è 
diventato membro del Senato Canadese, promuovendo 
un progetto di costruzione e ampliamento della linea 
ferroviaria, programma un viaggio verso Ovest per 
incontrare suo figlio, Hugh John, il padre di 
Montgomery, che intanto si è risposato; l’occasione 
sarebbe stata ottima affinché la ragazza potesse 
conoscere la matrigna ed eventualmente si stabilisse a 
Saskatchewan.  
Questa esperienza permetterà a Montgomery di 
arricchire le sue conoscenze, sormontare i confini 
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