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Questo elaborato Ł formato da tre capitoli; nel primo capitolo si spiega qual Ł
il ruolo del magazzino, si evidenziano le maggiori criticit e gli obiettivi di una
proficua gestione. Inoltre si danno dei cenni riguardanti la determinazione del
valore del magazzino fondamentale per ottenere un ottimale gestione delle
scorte. Nel quarto paragrafo si parler dell import anza di una veloce ricerca
della merce, degli indici spaziali del magazzino nonchØ di due operazioni
fondamentali per una gestione ottimale del magazzino: lo stoccaggio ed il
processo di picking. Nell ultimo paragrafo del capitolo si descriveranno le piø
rilevanti strutture di stoccaggio. Queste sono fondamentali perchØ,
utilizzando quella che piø si adatta alla tipologia di prodotto trattato e alle
proprie esigenze, rendono il magazzino un ambiente razionale e facilitano
tutte quelle operazioni legate alla ricerca, alla movimentazione e alla
spedizione della merce.
Il secondo capitolo Ł composto da tre paragrafi. Nel primo si prende in
considerazione l Information Technology; si danno alcuni cenni sulla sua
evoluzione storica e si spiega perchØ ha una cos grande importanza
all interno delle aziende. Infatti grazie a software ed a hardware sempre piø
evoluti Ł possibile in tempo reale collegare tutti i settori aziendali, dal
magazzino alla contabilit piuttosto che dalla prod uzione alle vendite.
Gestendo con questi strumenti l enorme mole di dati ed informazioni a
disposizione Ł possibile costruire modelli previsionali e piani strategici molto
accurati. Nell ultima parte del primo paragrafo si evidenzieranno i benefici
che comporta l utilizzo di un software specifico per il settore logistico in
generale, e in particolare riguardante il magazzino. Infatti utilizzando questi
software Ł possibile gestire al meglio tutte le operazioni di magazzino,
riducendo sprechi e costi. Si integrer perfettamen te la gestione
ordini/vendite, si trover un livello ottimale dell e scorte, potranno essere
pianificati percorsi ottimali per lo stoccaggio/prelievo della merce, si
compiranno verifiche inventariali molto velocemente, etc. Tutto questo porta
ad un aumento sensibile della velocit delle operaz ioni di magazzino e come
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dicevo precedentemente si otterranno molti benefici riguardanti i costi e
l immagine aziendale.
Nel secondo paragrafo del capitolo secondo verr tr attato il codice a barre.
Ci si soffermer sull evoluzione storica, sulla cla ssificazione dei piø usati
codici a barre e su quei componenti indispensabili che gravitano intorno ad
esso come i lettori ottici. Inoltre si esaminer la funzione che il codice a barre
assolve in vari settori; quindi i principali campi applicativi e il ruolo svolto nel
settore industriale.
Il capitolo secondo si conclude analizzando la tecnologia RF-ID. Si spiegher
cos Ł, come funziona e da che componenti Ł composta. Inoltre verranno dati
alcuni cenni sulla legislazione al riguardo (riguardante la privacy) e che
effetto pu avere questa tecnologia sul corpo umano . Un altro aspetto
trattato sar quello riguardante il costo di applic azione di questa tecnologia
ed il relativo trend nel medio periodo. Infatti l andamento del costo di questa
tecnologia nel futuro determiner quanto, come e in che settori potr
diffondersi. La parte finale del paragrafo metter a confronto la tecnologia
RF-ID con i codici a barre. Si evidenzieranno i vantaggi e gli svantaggi legati
all adozione delle due tecnologie a seconda del settore trattato. Infine si
parler dei benefici che l RF-ID pu portare alla s upply chain e piø
specificatamente al magazzino. Il paragrafo si chiude con le prospettive
future di questa tecnologia.
Il capitolo terzo Ł riservato al caso aziendale. Grazie alla cortese disponibilit
della MBM Italia Srl, nella persona dell ing. Gambalunga Marco, direzione
commerciale, si porter un esempio di azienda che i mplementa soluzioni
informatiche applicate ai vari settori aziendali, principalmente alla logistica.
Inoltre si prender in considerazione il grado di i nformatizzazione dei
magazzini italiani ed alcune innovative soluzioni da poco sul mercato.
L intervista si apre con una presentazione dell azienda, il mercato a cui MBM
si rivolge e sui prodotti e le soluzioni offerte.
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Un altro importante aspetto trattato sar quello de lla soluzione software as a
service . Si descriver cos Ł e quali funzioni svol ge, i benefici riscontrati, i
principali vincoli alla sua applicazione e alcuni esempi di aziende che hanno
adottato questa soluzione.
Il capitolo termina con alcune considerazioni riguardanti lo stato dei
magazzini delle PMI e si enunceranno le differenze che questi hanno con
quelli delle grandi aziende. Infine si enuncer la visione a medio termine dei
magazzini nonchØ alcune considerazioni sulle prospettive future dei codici a
barre e della tecnologia RF-ID.
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Capitolo 1
La gestione del magazzino
1.1. Il concetto di magazzino
Da molti anni a questa parte il magazzino Ł considerato uno dei punti vitali
dell imprese sia per quelle di tipo industriale che di tipo commerciale; ed Ł
per questo che i vertici aziendali vi dedicano sempre maggior attenzione
visto anche il ruolo espletato nel processo produttivo.
La definizione che generalmente si d al magazzino Ł la seguente: locale
per il deposito o la conservazione di merci o materiali . Senza dubbio questa
definizione Ł riduttiva e superficiale perchØ in ambito economico-aziendale il
magazzino Ł considerato come una struttura logistica che Ł in grado di
ricevere le merci, custodirle, e renderle disponibili il piø rapidamente
possibile e senza errori per lo smaltimento e la consegna. Il ruolo assolto dal
magazzino va quindi ben oltre a quello di semplice deposito di merci. Esso
funge da raccordo tra gli acquisti dell impresa e i processi di trasformazione,
e tra i processi di trasformazione e quelli di vendita, garantendo cos la
continuit del processo produttivo e la tempestivit nel soddisfacimento dei
bisogni della clientela. Inoltre consente di separare due segmenti del
processo distributivo (acquisto delle materie prime o semilavorati e vendita
dei prodotti) dotati di differenti dinamiche sia per ottenere una riduzione dei
costi sia per garantire le capacit di stoccaggio e d assicurare un rapido
flusso delle merci.
Il magazzino garantisce quindi sia la continuit de l processo produttivo,
permettendo di stoccare la giusta quantit di merce e di conseguenza
slegandosi dalle tempistiche di approvvigionamento e da eventuali ritardi dei
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fornitori, sia la separazione dei processi su cui si basa l attivit aziendale.
L attivit aziendale Ł composta principalmente da t re fasi tra loro collegate
ma autonome e gestibili con specifiche dinamiche, cioŁ:
approvvigionamento, trasformazione economico/tecnica e
commercializzazione.
Figura 1: Fasi del processo produttivo
Grazie all utilizzo di un magazzino si pu provvede re agli approvvigionamenti
secondo i ritmi giudicati piø opportuni e nei tempi in cui i prezzi si ritengono
piø convenienti, indipendentemente dalle fluttuazioni delle vendite. Ci offre
all impresa la possibilit di svincolare gli acquis ti dei fattori della produzione
dalla necessit di un utilizzo immediato. Si pensi alla possibilit di acquistare
un quantitativo elevato di materie prime, anche se le necessit del processo
produttivo fossero ben inferiori, usufruendo in un dato momento di particolari
prezzi o sconti sul mercato, e depositare l eccedenza in magazzino. Un altra
ipotesi Ł che, in presenza di un elevata domanda di mercato, l impresa
decida di non sfruttare al massimo gli impianti produttivi e di soddisfare la
maggiore richiesta rispetto alla propria produzione utilizzando parte della
merce precedentemente accumulata nei magazzini.
La necessit di mantenere determinati quantitativi di beni in magazzino Ł
una caratteristica che accomuna, in misura diversa a seconda della tipologia
di impresa trattata, tutte le imprese: siano esse mercantili, industriali
produttrici di beni (imprese industriali) o industriali produttrici di servizi
(imprese di servizi).Il magazzino si deve inserire perfettamente nel ciclo
logistico aziendale e le sue dimensioni sono influenzate in una buona
percentuale dai ritmi di mercato a valle e a monte; inoltre la sua gestione si
deve essere equilibrata in base all andamento del sistema produttivo.
Approvvigionamento Trasformazione
economica-tecnica
Commercializzazione
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1.1.1 Il magazzino delle imprese industriali
I principali magazzini che si trovano in un impianto industriale sono:
• Il magazzino delle materie prime: assicura una riserva di materiale grezzo.
Pu essere una risorsa molto importante nel caso di imprevisti che
interrompono le consegne dei fornitori o che gli stessi siano in ritardo.
• Il magazzino dei semilavorati: pu costituire una camera di compensazione
tra le successive lavorazioni aventi tempi e modalit diversi.
• Il magazzino dei prodotti finiti: accoglie i prodotti finiti. Pu sopperire ai rita rdi
della distribuzione rispetto alla produzione e compensa le frequenti diverse
entit tra i lotti di produzione e i lotti di spedi zione.
• Il magazzino accessorio: pu contenere materiali che assicurano una
corretta gestione del ciclo produttivo o delle attivit ad esso connesse: ad
esempio stampanti, materiale di consumo, utensili, materiale per
l imballaggio, etc.
• Il magazzino dei pezzi di ricambio: contiene tutti quei prodotti che non
vengono utilizzati nel processo produttivo ma che sono indispensabili per
garantire la soddisfazione del cliente in caso di richiesta di assistenza o di
sostituzione di un componente di un determinato prodotto.
Tale tipo di impresa generalmente Ł dotata di una struttura produttiva rigida,
quindi non pu essere modificata repentinamente per rispondere alla
variabilit del mercato. Non potendo adattarsi pron tamente alle oscillazioni
della domanda provenienti dal mercato si pu sopper ire mediante lo
stoccaggio della merce in magazzino. Il magazzino prodotti finiti svolge un
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ruolo fondamentale perchØ consente di mantenere regolari e costanti i
processi produttivi;
Figura 2: Fasi del processo produttivo di una impresa industriale
come detto precedentemente in periodi di calo della domanda nel mercato il
magazzino costituisce un deposito di prodotti e funge da valvola di sfogo. In
altre parole il ruolo svolto da questa tipologia di magazzini Ł quello di tenere
separati i ritmi di produzione dalle oscillazioni della domanda del mercato
finale.
1.1.2 Il magazzino delle imprese mercantili
Un impostazione ben diversa da quella industriale Ł richiesta per un impresa
mercantile. Le imprese mercantili o della grande distribuzione, infatti, non
effettuano una trasformazione tecnica e materiale delle merci bens una
trasformazione economica nel tempo e nello spazio, limitandosi al piø a
modificare l aspetto esteriore del bene per la presentazione al pubblico. Nelle
imprese mercantili il magazzino Ł composto principalmente dalle merci e dal
materiale di consumo utile all attivit di distribu zione. D la possibilit di:
• Garantire continuit nell evasione delle richieste di clienti;
• Gestire gli acquisti nei momenti piø convenienti;
Fornitori Magazzino materie prime Lavorazione tecnico-economica
Magazzino prodotti finiti Commercializzazione
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• Gestire campagne promozionali utili ad attirare la clientela e a diffondere
il nome dell impresa.
1.1.3 Il magazzino delle imprese di servizi
Per tali imprese vi Ł l impossibilit di immagazzin are in quanto i servizi
devono essere utilizzati nel momento stesso in cui sono prodotti. Al massimo
l impresa potrebbe aver bisogno di un magazzino per il materiale utile a
svolgere il proprio servizio, come un magazzino per materiale consumabile o
di ricambistica.
1.2 PerchØ gestire il magazzino
1.2.1 Gli obiettivi
Nella gestione del magazzino la relazione tra le potenzialit da sfruttare e i
problemi che si possono presentare Ł molto stretta. Basta poco per far
diventare quello che poteva essere in precedenza un punto di forza, un
elemento vitale della struttura organizzativa, produttiva e gestionale
dell impresa, un punto generatore di problemi di ordine economico,
finanziario ed organizzativo.
Dietro un magazzino efficiente e funzionale vi Ł una oculata gestione e una
proficua organizzazione. Se queste caratteristiche dovessero venire a
mancare, o presentare significative lacune, l inefficienza si estenderebbe di
conseguenza a tutta l attivit aziendale.
La gestione ottimale del magazzino consiste nel razionalizzare e nel
coordianare le risorse interne aziendali al fine di aumentare l efficienza,
requisito indispensabile se si vuole essere protagonisti e competitivi nei
mercati concorrenziali. La gestione del magazzino negli anni passati era
considerata come un elemento puramente interno all impresa. Attualmente,
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invece, le moderne tecniche gestionali, sempre piø orientate alla ricerca della
flessibilit e della rapidit , tendono a intrecciar e rapporti talmente profondi
con altri attori (fornitori, clienti, altre imprese, etc), da rendere impossibile
una distinzione interno-esterno.
La gestione del magazzino porta a notevoli costi fisici, e a dei ritorni non
immediatamente quantificabili (aumento dell efficienza). E per questo motivo
che in passato vi Ł stato dedicato poco interesse. Attualmente invece gli Ł
attribuita maggiore importanza, essenzialmente per esigenze competitive e
di costo. Infatti la competizione sempre piø dura presente nei mercati
concorrenziali non risparmia chi presenta degli standard di efficienza inferiori
agli altri.
Nell era di internet Ł quasi del tutto impensabile una gestione priva di
supporto informatico. Gli sviluppi tecnologici hanno apportato dei notevoli
vantaggi soprattutto a chi gli ha saputi utilizzare per primo. Svolta sempre piø
spesso con tecniche particolari, facendo ampio uso del supporto informatico,
anche in rete con i fornitori, la gestione del magazzino deve essere
considerata una funzione prioritaria: potrebbe comportare costi elevati ma se
attuata in modo corretto e lungimirante consente risparmi e incrementi di
efficienza. L azienda necessita di un’organizzazione interna veloce, razionale
e senza sprechi, affiancata da fattori quali:
• continuit e tempestivit di svolgimento ai process i tecnici di produzione;
• continuit e tempestivit di alimentazione dei proc essi di vendita;
• riduzione al minimo dei costi connessi al mantenimento delle scorte;
• attitudine dell’ impresa nell’ approvvigionamento delle materie prime e
delle merci;
• organizzazione logistica e commerciale per l’efficiente distribuzione del
prodotto finito sul mercato.
Naturalmente l obiettivo principale della gestione del magazzino Ł quella
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dello stoccaggio delle merci, siano esse materie prime, semilavorati o
prodotti finiti.
Figura 3: Flusso dei materiali e delle informazioni. G. Vignati, 2002, Manuale di logistica, Hoepli, pag.
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Deve creare una sorta di cuscinetto che riesca ad ammortizzare gli impatti
tra due elementi rigidi costituiti rispettivamente dalla produzione e dal
mercato. Inoltre deve essere veloce e privo di sprechi; in altre parole si deve
stoccare la giusta quantit di merce che si deve tr ovare nel posto giusto.
La gestione del magazzino comporta dei costi; possono essere controllati se
l azienda riesce a razionalizzare l attivit di mag azzino e a ridurre
notevolmente gli sprechi. I principali costi sono:
1. Costi economici: la merce stoccata comporta l immobilizzazione di
capitali che potrebbero essere impiegati in una maniera piø proficua.
Per tanto i materiali stoccati devono essere ridotti al minimo
indispensabile (senza ovviamente pregiudicare l attivit produttiva). Si
deve adottare una valida politica degli approvvigionamenti, anche
grazie alla standardizzazione dei prodotti, sia in entrata che in uscita,
sia azzerando almeno una volta l anno le scorte di sicurezza.
acquisti
fornitori
area
ricevimento
produzione
magazzino
materie prime
controllo
produzione
magazzino
prodotti finiti
cliente
vendite
controllo
distribuzione
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2. Lo spazio occupato: ogni metro cubo del magazzino incide per una
certa aliquota sulla gestione dello stesso e quindi sui costi aziendali,
senza che ci sia una valida utilit ; ad esempio cos ti per
l ammortamento, per il riscaldamento, oneri tributari, etc.
Il sottodimensionamento o il sovradimensionamento si possono
constatare mediante degli indici che in seguito vedremo.
3. Costi relativi al ricevimento, il controllo della qualit , il picking, la
selezione, l imballaggio, la spedizione.
4. Costi di obsolescenza: il valore della merce in magazzino si pu
deprezzare, nel caso di deteriorabilit della merce stoccata o a causa
della tipologia di prodotto. Per tanto Ł necessario valutare
attentamente quanta merce stoccare stando attenti per a non
inficiare l esigenza produttiva e la soddisfazione del cliente.
Come detto precedentemente, la merce a magazzino non necessaria
immediatamente pu comportare degli sprechi e quind i dei costi. Alcune
teorie, tra le quali il Toyota Production System e il JIT1 sostengono che
l azienda che riesce a mantenere il proprio livello di produzione con la minor
quantit di scorte e nel contempo soddisfare il cli ente, Ł un azienda efficiente
e virtuosa.
Ovviamente ogni tipologia di azienda deve trovare la giusta quantit di stock
1
Just in time: espressione inglese significa "al tempo giusto"; Ł un insieme di metodologie tese a migliorare il
processo produttivo, cercando di ottimizzare non tanto la produzione quanto le fasi a monte, di alleggerire al
massimo le scorte di materie prime e di semilavorati necessari alla produzione. In pratica si tratta di coordinare i
tempi di effettiva necessit dei materiali sulla li nea produttiva con la loro acquisizione e disponibilit nel
segmento del ciclo produttivo e nel momento in cui debbono essere utilizzati. Il just in time abbina elementi quali
affidabilit , riduzione delle scorte e del lead time, ad un aumento della qualit e del se rvizio al cliente. In
tal modo si possono i costi di magazzino, gestione, carico e scarico di magazzino.
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di magazzino che sia in grado di rendere minimi gli sprechi e alta la
soddisfazione del cliente (qualit e tempi di conse gna della merce).
Ci sono molteplici motivi che inducono le imprese a tenere stock di merce piø
o meno grandi in magazzino:
Ammortizzare le irregolarit dei consumi (stadio lo gistico a valle).
Ammortizzare le irregolarit dell approvvigionament o (stadio logistico a
monte).
Evitare blocchi della produzione e l insoddisfazione dei clienti dovuti a
inefficienze e ritardi da parte dei fornitori. Si pu programmare in modo
piø preciso la produzione.
Fluttuazioni della domanda. Per non rischiare di ritrovarsi una rottura di
stock 2 le imprese mantengono un certo livello di magazzino per far fronte
a improvvisi picchi della domanda.
Protezione dalle fluttuazioni di prezzo. I prezzi delle materie prime nel
mercato sono soggetti a variazioni. L azienda pu t utelarsi comprando
una quantit di prodotto superiore al suo attuale f abbisogno.
Sconti sul prezzo. Alcuni fornitori praticano sconti al raggiungimento di
determinati quantitativi di merce ordinata.
Agevolare la distribuzione e i trasporti.
1.2.2 Determinare il valore del magazzino
Come detto precedentemente Ł auspicabile rendere minima la presenza di
scorte in magazzino (non danneggiando la produzione) sia in termini di
quantit sia in termini di valore. Ma come pu esse re determinato il valore
della merce posta in magazzino? Questo valore varia a seconda a seconda
del metodo di calcolo adottato. Ci sono cinque principali metodi di calcolo:
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Rottura di stock: esaurimento del prodotto in magazzino. Si potrebbero avere delle ricadute sulla
produzione e non riuscire ad evadere gli ordini a discapito del cliente.
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Il metodo FIFO (first in, first out): i primi prodotti che entrano in
magazzino sono i primi ad essere prelevati ed ad essere messi nel
mercato. Questo metodo si utilizza nei casi in cui i prodotti siano
deperibili, siano influenzabili dal mercato o che temano
l obsolescenza.
Il metodo LIFO (last in, last out): gli ultimi prodotti entrati in magazzino
sono i primi ad essere commercializzati. Con questo metodo vengono
gestiti prodotti non deperibili, fortemente standardizzati che non
temono il passare del tempo; ad esempio lamiere, tondini, profilati
metallici, viterie e bullonerie.
Il metodo a valore medio: si prendono tutti gli acquisti di un
determinato prodotto in un certo lasso di tempo e si calcola il valore
medio.
Il metodo a valore attuale: il valore del prodotto varia in funzione del
valore che il prodotto medesimo ha nel mercato. Quindi il valore
attuale Ł dato dal valore che il prodotto ha alla data della rilevazione.
1.3 Strutturazione di un magazzino
1.3.1 Le problematiche del magazzino
Le principali problematiche che si devono affrontare quando si vuole
realizzare un nuovo magazzino, o lo si vuole riconfigurare, appartengono a
tre aree: l area fisica, quella operativa e quella gestionale.