6
1.2 LE TELECOMUNICAZIONI
La parola telecomunicazione fu adattata dalla parola francese
télécommunication. È un composto del prefisso greco tele-, che significa
"lontano da" e del latino communicare, che significa 'condividere'. Le
telecomunicazioni sono quell'insieme di strumenti utili alla trasmissione di
segnali a distanza, allo scopo di comunicare. Nell'epoca moderna, questo
processo quasi sempre riguarda la spedizione di un segnale
elettromagnetico per mezzo di un trasmettitore elettrico. Oggi le
telecomunicazioni sono molto diffuse e strumenti che consentono la
comunicazioni a lunga distanza come la radio o la televisione sono
comuni in tutto il mondo. Esiste poi anche un vasto insieme di reti che
collegano questi dispositivi, come le reti di computer, la rete telefonica, le
reti televisive e radiofoniche. La comunicazioni attraverso Internet, come
la posta elettronica o la messaggistica istantanea è solo un esempio di
telecomunicazione. Gli elementi di base di un sistema di
telecomunicazione sono:
un trasmettitore che prende l'informazione e la converte in un
segnale da trasmettere
un mezzo di trasmissione su cui il segnale è trasmesso
un ricevitore che riceve e converte il segnale in informazione utile
Ad esempio, consideriamo un sistema di trasmissione radio. In questo
caso l'antenna della stazione è il trasmettitore, la radio è il ricevitore ed il
mezzo trasmissivo è lo spazio libero. I segnali possono essere sia
analogici che digitali. Un segnale analogico può assumere con continuità
qualunque valore e l'informazione viene direttamente impressa su una
qualche grandezza caratteristica del segnale; al contrario in un segnale
digitale l'informazione è codificata mediante un insieme di valori discreti
7
che il segnale può assumere. I dispositivi per le telecomunicazioni
convertono diversi tipi di informazione, come il suono e le immagini, in
segnali elettrici o ottici. I segnali elettrici tipicamente vengono trasportati
attraverso un mezzo come il rame o direttamente in aria mediante onde
radio. I segnali ottici invece di solito sono veicolati mediante fibre ottiche o
guide d'onda opportunamente progettate. Quando un segnale raggiunge
la destinazione, il dispositivo al terminale di arrivo converte il segnale in
un messaggio comprensibile, come il suono in un telefono, immagini su
una televisione o parole sullo schermo di un computer. Un insieme di
trasmettitori, ricevitori o ricetrasmettitori che comunicano tra loro prende il
nome di rete. Le reti digitali consistono in uno o più router necessari per
convogliare l'informazione verso il giusto utente. Una rete analogica
consiste invece di uno o più switch che stabiliscono una connessione tra
due o più utenti. Per entrambe le tipologie di rete pùò essere necessario
l'utilizzo di un ripetitore per amplificare o rigenerare un segnale quando
questo viene trasmesso su lunghe distanze.
Telecomunicazioni e società
Le telecomunicazioni sono una parte importante di numerose società
moderne. L'esistenza di una buona infrastruttura di telecomunicazioni è
largamente riconosciuta come un successo importante di un paese, sia a
livello microeconomico che macroeconomico .Nella moderna società
occidentale, l'utilizzo delle telecomunicazioni è fondamentale anche nelle
attività di tutti i giorni, come ad esempio prenotare una pizza per telefono
o chiamare l'idraulico.
Le prime telecomunicazioni
Le prime forme di telecomunicazioni includevano i segnali di fumo e i
tamburi. I tamburi erano utilizzati dai nativi in Africa, Guinea e Sud
America, mentre i segnali di fumo sono stati introdotti dagli indigeni di
8
Nord America e Cina. Contrariamente a quanto si pensa questi sistemi
spesso non erano usati solo per segnalare la presenza di un campo, ma
anche per scopi diversi.
Telegrafo e Telefono
In un sistema telefonico fisso tradizionale, il chiamante è connesso con la
persona con cui vuole parlare, mediante switch posti nelle varie centrali
telefoniche. Gli switch formano una connessione tra due utenti ed il
settaggio degli switch avviene elettronicamente quando il chiamante
digita il numero, grazie agli impulsi o ai toni generati dal telefono del
chiamante. Una volta che la connessione è creata, la voce del chiamante
è convertita in un segnale elettrico mediante un piccolo microfono posto
nel apparecchio telefonico. Questo segnale elettrico viaggia quindi
attraverso i vari switch nella rete fino all'utente posto all'altro capo, dove il
segnale viene nuovamente trasformato in onde sonore da uno speaker.
Questa connessione elettrica funziona in entrambe le direzioni,
consentendo agli utenti di comunicare. I telefoni fissi in numerose case
funzionano esattamente in questo modo; la voce del parlante determina
cioè direttamente il voltaggio del segnale.
Radio e Televisione
L'industria dei media sta affrontando un importante punto di svolta nella
sua evoluzione, ossia il passaggio dalla trasmissione analogica a quella
digitale. Il vantaggio principale dell'utilizzo di trasmissioni digitali sta
ancora una volta nella intrinseca robustezza al rumore del digitale. In
altre parole il digitale consente di evitare i tipici effetti del rumore, come
ad esempio il ghosting delle immagini video o il fruscio della voce nelle
radio. Questo poiché i segnali digitali sono semplici cifre binarie e quindi
piccole variazioni dovute al rumore sono filtrate dalla decisione a soglia al
ricevitore. Per ricevere la televisione è necessario il televisore. Il
9
televisore è l'apparecchio elettronico che visualizza i contenuti visivi,
riproduce i contenuti sonori, ed eventualmente gestisce i servizi interattivi
della televisione. Molto sommariamente è composto dalle seguenti parti:
lo schermo (dispositivo di visualizzazione dei contenuti visivi), uno o più
altoparlanti (dispositivi per la riproduzione dei contenuti sonori),
l'elettronica per il funzionamento di questi due dispositivi, e il ricevitore. Il
ricevitore è l'insieme dei circuiti elettronici per la compatibilità con gli
standard televisivi. Partendo dal concetto della persistenza delle immagini
sulla retina umana, il cui principale utilizzo comunicativo era il cinema,
allora con il marcato consolidamento, e con il calcolo delle proporzioni di
definizione per le quali l'occhio umano non avrebbe potuto distinguere le
differenze di dimensione infinitesima, si pensò di rendere su uno schermo
idoneo (televisore) un'immagine elettronica scandita altrove da una
telecamera e trasmessa via radio. La telecamera, ricalcata per le ottiche
sulla cinepresa, analizzava elettronicamente brandelli infinitesimali
dell'immagine inquadrata, usando un pennello elettronico di lettura che
scandiva l'immagine per righe, da sinistra a destra, componeva un
pacchetto di dati del tipo "luce/buio" e lo trasmetteva ordinatamente via
radio. Dall'altro lato, il ricevitore decodificava questi dati attraverso un
altro pennello elettronico (di scrittura) che percorreva da dietro, sempre
per righe alterne, lo schermo: questo fascio di elettroni accendeva dei
fosfori che una volta "eccitati" emettevano luce, lasciando inerti quelli
dove occorreva buio. Il fascio di elettroni veniva "guidato" da un campo
elettromagnetico creato da delle bobine che si trovano sul collo del tubo
catodico I tempi ridottissimi di scansione (25 fotogrammi al secondo)
consentivano poi di rendere le immagini in sequenza a ritmi superiori a
quelli del cinema, consentendo un'ottimale resa del movimento.
Per la trasmissione furono scelte gamme di frequenza che consentissero
un'ampia portata di dati: le migliori risultarono infine quelle delle VHF
(Very High Frequencies, frequenze da 30 a 300 MHz) e UHF (Ultra High
Frequencies, frequenze da 300 MHz a 3.0 GHz). Per la ricezione si rese
10
necessario dotare gli apparati riceventi di antenne complesse, capaci di
raccogliere con sufficiente amplificazione le vari componenti del segnale.
Reti di computer e Internet
L'informatica è una scienza interdisciplinare che riguarda tutti gli aspetti
del trattamento dell'informazione mediante procedure automatizzabili.
L'etimologia italiana della parola "informatica" proviene dal francese, il
termine informatique (informatica) voleva significare la gestione
automatica dell'informazione mediante calcolatore (naturale o artificiale).
Da notare come tale definizione implichi un distacco tra il concetto di
scienza e l'area di studio di tale disciplina quando in lingua inglese viene
utilizzato il termine computer science che presuppone l'esistenza della
figura dello scienziato e quindi dell'uomo. É importante anche notare il
differente significato di origine tra queste tre lingue nel denominare lo
strumento base dell'informatica:
elaboratore, in italiano, che sottintende un processo prossimo
all'intelligenza umana
ordinateur, in francese, a sottolineare le sue capacità di
organizzare i dati (oggi le informazioni)
computer, in inglese, letteralmente calcolatore, in diretta
discendenza delle calcolatrici, prima meccaniche, poi
elettromeccaniche, poi elettroniche.
Data l'ampiezza del trattare l'informatica è quindi necessario definire, sia
pure a grandi linee, e senza la presunzione della perfezione matematica,
un quadro generale entro il quale comprendere la materia. Teorie e
terminologia di base - Comprende quei termini (spesso stranieri) o
concetti o metodi che sono significativi in informatica.
Hardware - Nel senso generalista di mezzo / strumento.
11
Software - Nel senso generalista di istruzioni alla macchina.
Sistema informatico - Nel senso di connubio tra hardware e
software in un insieme organico, coerente e funzionante, pronto per
fornire un servizio.
Applicazione - Nel senso più generale di sistema informatico
dedicato (in tutto o in parte) ad uno specifico servizio, come
soluzione ad una necessità (spesso latente o autoalimentata).
Gestione - Nel senso di chi tratta direttamente l'informatica, con
quali metodi, con quale organizzazione con che tipo di sistemi.
L’evoluzione dell’informatica è andata nella stessa direzione delle
esigenze di tutte le altre tecnologie. L’esigenza principale è sviluppare la
comunicazione o pertanto è stato necessario mettere in comunicazione
all’inizio due personal computer e poi un singolo personal computer con
la conseguenza nascita delle prime reti. Una rete è un sistema che
permette la condivisione di informazioni e risorse (sia hardware che
software) tra diversi calcolatori. Il sistema fornisce un servizio di
trasferimento di informazioni ad una popolazione di utenti distribuiti su
un'area più o meno ampia. Le reti generano traffico di tipo fortemente
impulsivo, a differenza del telefono, e per questo hanno dato origine - e
usano tuttora - la tecnologia della commutazione di pacchetto. La
costruzione di reti può essere fatta risalire alla necessità di condividere le
risorse di calcolatori potenti e molto costosi (mainframe).
La tecnologia delle reti, e in seguito l'emergere dei computer personali a
basso costo, ha permesso rivoluzionari sviluppi nell'organizzazione delle
risorse. Si possono indicare almeno tre punti di forza di una rete rispetto
al mainframe tradizionale:
fault tolerance (resistenza ai guasti): il guasto di una macchina non
blocca tutta la rete, ed è possibile sostituire il computer guasto
12
facilmente (la componentistica costa poco e un'azienda può
permettersi di tenere i pezzi di ricambio in magazzino);
economicità: come accennato sopra, hardware e software per
computer costano meno di quelli per i mainframe;
gradualità della crescita e flessibilità: l'aggiunta di nuove
potenzialità a una rete già esistente e la sua espansione sono
semplici e poco costose.
Tuttavia una rete ha alcuni punti deboli rispetto a un mainframe:
scarsa sicurezza: un malintenzionato può avere accesso più
facilmente ad una rete di computer che ad un mainframe: al limite
gli basta poter accedere fisicamente ai cablaggi della rete.
Inoltre, una volta che un virus o, peggio, un worm abbiano infettato
un sistema della rete, questo si propaga rapidamente a tutti gli altri
e l'opera di disinfezione è molto lunga, difficile e non offre certezze
di essere completa;
alti costi di manutenzione: con il passare del tempo e degli
aggiornamenti, e con l'aggiunta di nuove funzioni e servizi, la
struttura di rete tende ad espandersi e a diventare sempre più
complessa, e i computer che ne fanno parte sono sempre più
eterogenei, rendendo la manutenzione sempre più costosa in
termini di ore lavorative. Oltre un certo limite di grandezza della
rete (circa 50 computer) diventa necessario eseguire gli
aggiornamenti hardware e software su interi gruppi di computer
invece che su singole macchine, Esiste una grande varietà di
tecnologie di rete e di modelli organizzativi, che possono essere
classificati secondo diversi aspetti:
Classificazione sulla base dell'estensione geografica
A seconda dell'estensione geografica, si distinguono diversi tipi di reti:
13
si parla di rete personale o PAN (Personal area network) se la rete
si estende intorno all'utilizzatore con una estensione di alcuni metri
si parla di rete locale o LAN (Local area network) se la rete si
estende all'interno di un edificio o di un comprensorio, con una
estensione entro alcuni chilometri.
si parla di rete senza fili o WLAN (wireless local area network), se
la rete locale è basata su una tecnologia in radio frequenza (RF),
permettendo la mobilità all'interno dell'area di copertura,
solitamente intorno al centinaio di metri all'aperto.
si parla di CAN (campus area network), intendendo la rete interna
ad un campus universitario, o comunque ad un insieme di edifici
adiacenti, separati tipicamente da terreno di proprietà dello stesso
ente, che possono essere collegati con cavi propri senza far ricorso
ai servizi di operatori di TLC. Tale condizione facilita la
realizzazione di una rete di interconnessione ad alte prestazioni ed
a costi contenuti.
si parla di rete metropolitana o MAN (metropolitan area network) se
la rete si estende all'interno di una città.
si parla di rete geografica o WAN (wide area network) se la rete si
estende oltre i limiti indicati precedentemente.
Classificazione in base al canale trasmissivo
Le reti pubbliche sono gestite da operatori del settore, e offrono servizi di
telecomunicazione a privati ed aziende in una logica di mercato. Per
poter offrire servizi al pubblico, è necessario disporre di una infrastruttura
di distribuzione che raggiunga l'intera popolazione. Per ragioni storiche, la
gran parte delle reti pubbliche sono basate sul doppino telefonico (dette
anche POTS, Plain Old Telephone System). Questa tecnologia era stata
studiata per supportare il servizio di telefonia analogica, ma data la sua
14
evasività e gli alti investimenti che sarebbero necessari per sostituirla è
stata adattata al trasporto di dati mediante diverse tecnologie:
modem per codificare segnali digitali sopra le comuni linee
telefoniche analogiche. Il grande vantaggio di questa tecnologia è
che non richiede modifiche alla rete distributiva esistente. Sono
necessari due modem ai due capi di una connessione telefonica
attiva per stabilire una connessione. Molti fornitori di servizio
offrono un servizio di connettività Internet via modem mediante
batterie di modem centralizzate.
La velocità è limitata a circa 56 Kbit/s, con l'adozione di modem
client e server che supportano la versione V92 dei protocolli di
comunicazione per modem. Questo protocollo incorpora funzioni di
compressione del flusso di bit trasmesso, quindi la velocità effettiva
dipende dal fattore di compressione dei dati trasmessi.
Le reti ISDN trasmettendo dati e voce su due canali telefonici in
tecnologia digitale. Mediante appositi adatattori, è possibile inviare
direttamente dati digitali. La tecnologia ISDN è ormai molto diffusa
nei paesi sviluppati. Usandola per la trasmissione di dati, arrivano
ad una velocità massima di 128 Kbit/s, senza compressione,
sfruttando in pratica due connessioni dial-up in parallelo, possibili
solo con determinati provider. La velocità su un singolo canale è
invece limitata a 64 Kbit/s. Ci sarebbe un terzo canale utilizzato per
il segnale ma non per la comunicazione con una capacità di 16
Kbit/s (Esso non viene mai utilizzato per i dati).
Utilizzando modem analogici o ISDN, è possibile stabilire una
connessione dati diretta tra due qualsiasi utenze della rete telefonica o
ISDN rispettivamente. La tecnologia ADSL (Asymmetric Digital
Subscriber Line) utilizza una porzione della banda trasmissiva disponibile
sul doppino telefonico dalla sede dell'utente alla centrale telefonica più
vicina per inviare dati digitali. È necessaria l'installazione di nuovi apparati
15
di commutazione nelle centrali telefoniche, chiamati DSLAM, e l'utilizzo di
filtri negli impianti telefonici domestici per separare le frequenze utilizzate
per la trasmissione dati da quelle per la comunicazione vocale. La loro
diffusione sul territorio è limitata dai costi, che la rendono conveniente
solo nelle aree maggiormente sviluppate. Durante la connessione tramite
ADSL è possibile continuare a utilizzare il telefono in quanto le frequenze
della voce e dei dati non si sovrappongono. Questa tecnologia è inoltre
chiamata Asimmetric in quanto le velocità di download e di upload non
sono uguali: in Italia sono tipicamente pari a 4 Mbit/s in download e 512
Kbit/s in upload, ma per certi abbonamenti la velocità di download può
arrivare anche a 12 Mbit/s, o anche 24 Mbit/s, usando tecnologie di punta
come ADSL2+ e reti di distribuzione in fibra ottica di ottima qualità. Il
doppino di rame presenta l'inconveniente di attenuare i segnali, e non
permette il funzionamento di questa tecnologia per distanze superiori ai 5
Km circa. In alcuni casi è anche possibile un'ulteriore riduzione della
distanza massima dovuta a interferenze esterne che aumentano la
probabilità d'errore. Un'altra limitazione importante è data dall'interferenza
"interna", che si verifica quando molte utenze telefoniche sullo stesso
cavo di distribuzione utilizzano il servizio ADSL. Questo fa si che non si
possa attivare il servizio ADSL su più di circa il 50% delle linee di un cavo
di distribuzione. ADSL è l'ultimo sviluppo sull'infrastruttura esistente di
doppino telefonico. Per superare queste velocità, l'infrastruttura di
distribuzione basata sul doppino dovrà essere sostituita da supporti fisici
più performanti. Tra i candidati a sostituire il doppino per la distribuzione
domestica dei servizi di telecomunicazioni, si possono citare:
le fibre ottiche:
le infrastrutture della TV via cavo
le reti wireless
16
le reti satellitari (che però sono tipicamente unidirezionali, dal satellite alla
casa dell'utente, mentre il canale di ritorno deve essere realizzato con
altre tecnologie, spesso su doppino telefonico.
Reti di trasporto
Capacità ancora superiori sono necessarie per trasportare il traffico
aggregato tra le centrali di un operatore di telecomunicazioni. Con
tecnologie più costose, tipicamente utilizzate dai provider, si raggiungono
velocità di 40 Gbit/s per il singolo link su fibra ottica. Su una singola fibra
è poi possibile inviare molteplici segnali attraverso una tecnica di
multiplazione chiamata (Dense) Wave Division Multiplexing ((D)WDM), o
Multiplazione di Lunghezza d'Onda, che invia segnali ottici differenti a
diverse lunghezze d'onda (in gergo, colori). Il numero di segnali
indipendenti trasportabile va dai 4 o 16 dei relativamente economici
impianti (Coarse)WDM alle centinaia degli impianti DWDM più avanzati.
Classificazione in base alla topologia
Due sono le topologie principali, in base alla tecnologia assunta come
modalità per il trasferimento dei dati: reti punto a punto e reti broadcast.
Le reti punto a punto (point-to-point) consistono in un insieme di
collegamenti tra coppie di elaboratori, che formano grafi di vario
tipo (stella, anello, albero, grafo completo, anelli secanti ecc.). Per
passare da una sorgente ad una destinazione, l'informazione deve
attraversare diversi elaboratori intermedi. La strada che i dati
devono seguire per arrivare correttamente a destinazione, è data
dai protocolli di routing. Il routing è l'insieme delle problematiche
relative al corretto ed efficace.