8
L’attenzione prestata da un numero sempre maggiore di imprese
all’individuazione di adeguati modelli di risk management deriva dalla maggiore
consapevolezza degli organi di governo aziendale che lo sviluppo di equilibri
economici di lungo periodo, la creazione di valore e lo sviluppo del patrimonio
imprenditoriale possano essere perseguiti solo attraverso una politica coerente
e consapevole di gestione e controllo di tutti i rischi a cui è sottoposta l’impresa
nel suo operare.
La capacità di identificazione, valutazione e controllo dei potenziali eventi di
rischio (sia endogeni sia esogeni) rappresenta, infatti, un importante punto di
forza dei processi di gestione, fattore determinante per il successo nel lungo
termine3.
Un buon risk management permette la comprensione dei potenziali
aspetti positivi e negativi di tutti i fattori che possono influenzare
l’organizzazione, incrementa la probabilità di successo della strategia riducendo
l’incertezza sul raggiungimento degli obiettivi generali dell’azienda.
Il 29 Settembre 2004 il Committee of Sponsoring Organization of the
Treadway Commission (CoSO) ha presentato la versione definitiva del
framework di Enterprise Risk Management (ERM), documento che definisce le
linee guida e gli strumenti applicativi necessari alla realizzazione di un efficace
sistema di analisi, valutazione e gestione dei rischi aziendali.
L’ERM viene definito come: “un processo, posto in essere dal Consiglio di
Amministrazione, dal management e da altri operatori della struttura aziendale;
utilizzato per la formulazione delle strategie in tutta l’organizzazione; progettato
per individuare eventi potenziali che possono influire sull’attività aziendale, per
gestire il rischio entro i limiti del rischio accettabile e per fornire una ragionevole
sicurezza sul conseguimento degli obiettivi aziendali4”.
Questo lavoro si propone di descrivere un intervento di Enterprise Risk
Management effettuato presso una media impresa italiana. Si prenderanno in
esame tutte le componenti del framework, le modalità di intervento e rilevazione
utilizzate e le criticità riscontrate nell’implementazione del modello.
3
S.Fortunato, M.Livatino, P. Mantovano, N. Pecchiari; “L’Enterprise Risk Management” , pag.
58.
4
“Enterprise Risk Management – Integrated Framework”, CoSO 2004.
9
1.2 Il framework CoSO
Il framework di ERM individua otto componenti ed i loro rapporti con gli
obiettivi e l’organizzazione aziendale (vedi figura 1).
Le otto componenti identificate sono:
Tabella 1 – Le 8 componenti del framework CoSO
1. Ambiente Interno Cultura, sensibilità al rischio e valori
etici.
2. Definizione degli obiettivi Gli obiettivi vengono suddivisi in
quattro categorie: strategici, operativi,
di compliance, di reporting.
3. Identificazione degli eventi Individuazione degli accadimenti che
possono produrre effetti positivi o
negativi per il raggiungimento degli
obiettivi aziendali.
4. Valutazione dei rischi Stima della probabilità di accadimento
e dell’impatto potenziale per ciascun
evento di rischio identificato.
5. Gestione dei rischi Identificazione delle opportune azioni
necessarie a garantire l’allineamento
tra rischio residuo (eccedente rispetto
ai controlli in essere) e risk appetite
dell’azienda.
6. Attività di controllo Verifica del corretto funzionamento di
tutte le attività di gestione dei rischi
individuate dal management.
Figura 1 - Rappresentazione del framework CoSO
10
7. Informazione e comunicazione Gestione del flusso informativo al fine
di garantire una tempestiva
informazione a tutti i soggetti coinvolti
nel processo di gestione del rischio.
8. Monitoraggio Valutazione e aggiornamento del
modello di risk management
individuato.
A partire dal capitolo 2 saranno ripercorse tutte le otto componenti del
framework CoSO relativamente all’azienda esaminata; in particolare si
illustreranno le tecniche utilizzate ed i problemi riscontrati nell’applicazione sul
campo del modello di ERM.
1.3 Contenuti innovativi del framework CoSO
Una delle principali innovazioni introdotte dal framework CoSO è il
passaggio da un paradigma che interpretava le attività di controllo come
compliance a leggi e regolamenti interni all’azienda5 ad una visione strategica
del processo di gestione dei rischi.
Il controllo interno incorpora così il più ampio processo di gestione dei rischi.
A testimonianza di tale cambiamento, il recente aggiornamento del Codice di
Autodisciplina6, pubblicato nel 1999 dal Comitato per la Corporate Governance
delle società quotate, stabilisce che:
“Il sistema di controllo interno è l’insieme delle regole, delle procedure e delle
strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di
identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una
conduzione dell’impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati”.
Rispetto alla precedente concezione del controllo interno, che era spesso
visto come una funzione secondaria volta al mero adempimento di obblighi
legislativi, la funzione di risk management assume valenza strategica per
l’azienda.
Il risk manager non ha il solo compito di individuare i rischi cui l’azienda è
esposta ed i migliori presidi per mitigarne gli impatti e la probabilità di
accadimento, ma collabora con il top management nella definizione del profilo
5
Vedi “Internal Control – Integrated Framework”, CoSO 1992.
6
Marzo 2006.
11
di rischio accettato dall’azienda. In sostanza la funzione di risk management è
chiamata a partecipare alla definizione della strategia, per valutare che i rischi
che l’impresa sta assumendo siano coerenti con la sua risk tolerance, cioè con
la sua capacità di gestirli.
Un ulteriore elemento innovativo del framework ERM è rappresentato dal
passaggio da una gestione frammentata dei singoli rischi, svolta a livello di
singola funzione, ad una gestione integrata a livello di azienda.
Spesso in azienda esiste un sistema di gestione dei rischi per ogni divisione,
ma nessun sistema centralizzato di risk management.
Questo modello organizzativo, oltre a produrre inevitabili inefficienze, si rivela
altresì inefficace in quanto non è in grado di apprezzare l’esposizione al rischio
dell’intera azienda e le interrelazioni tra i rischi esistenti a livello di singola
funzione.
L’aggregazione dei rischi, ai fini della definizione strategica degli obiettivi,
e la loro suddivisione per area di responsabilità ai fini di gestione
(accountability), rappresentano il core process dell’ERM7.
A differenza dei tradizionali approcci di risk management, l’ERM rappresenta
un’evoluzione verso la visione integrata dei rischi di impresa come fonte di
vantaggio competitivo per l’azienda che lo implementa.
7
S.Fortunato, M.Livatino, P. Mantovano, N. Pecchiari; “L’Enterprise Risk Management” , pag.
121.
12
Amministratore
Delegato
Responsabile B.U.
Industriale
Responsabile B.U.
Marine
Responsabile B.U.
After Market
Direttore Operativo
Responsabile dei
Sistemi Informativi
Responsabile Qualità
Dir. Amm.ne, Finanza,
Controllo
Responsabile B.U.
Automotive
1.4 Presentazione del caso aziendale
Il presente lavoro analizza la realizzazione di un progetto di Enterprise
Risk Management presso la RG srl8.
La RG srl è la filiale commerciale italiana di un’azienda multinazionale
tedesca9, produttrice di trasmissioni e componenti meccaniche per i settori
Automotive, Marine e Industriale.
Tabella 2 – Principali dati economici della RG Srl
2004 2005
Fatturato 53 ml. di Euro 56 ml. di Euro
Reddito Operativo 4 ml. di Euro 4,5 ml. di Euro
Dipendenti 128 128
La branch commercializza sul territorio nazionale i prodotti forniti dagli
stabilimenti produttivi della casa madre, offre assistenza tecnica ai clienti e
servizi di manutenzione sui prodotti venduti.
8
In questo lavoro si utilizza un nome di fantasia per tutelare la riservatezza delle informazioni
aziendali.
9
Si evidenzia che la casamadre non è quotata sul mercato tedesco e non è quindi soggetta alla
normativa KonTraG.
Figura 2 - Organigramma aziendale
13
La RG srl è attiva su quattro segmenti di business:
− Automotive, in questo business la filiale italiana svolge il compito di
intermediario tra il cliente e la casa madre nella fase di progettazione di
nuovi prodotti;
− After Market, riguarda l’attività di vendita di ricambi, l’offerta di assistenza
tecnica e la gestione dei rapporti con le officine autorizzate localizzate in
Italia;
− Marine, comprende le attività di vendita di prodotti destinati sia alle
imbarcazioni da diporto sia al segmento commercial;
− Industriale, riguarda la vendita di prodotti meccanici ed elettronici per
applicazioni industriali.
Nella tabella 3 si riportano i principali processi gestiti dalla branch
italiana, suddivisi in tre tipologie, core, di management e di supporto:
Tabella 3 – Principali processi della RG srl
PROCESSI CORE
1. Vendita di prodotti di primo impianto e di ricambi
2. Riparazioni effettuate presso l’officina aziendale
3. Riparazioni effettuate presso il cliente
PROCESSI DI MANAGEMENT
1. Pianificazione operativa e strategica
2. Finanza e Controllo
3. Marketing
4. Risorse Umane
5. Gestione Clienti e Partner
6. Gestione Qualità
7. Comunicazione
PROCESSI DI SUPPORTO
1. ICT
2. Logistica
3. Contabilità e Amministrazione
4. Ambiente, Sicurezza e Salute
5. Servizi generali
Nell’Aprile 2006 il top management ha deciso di avviare un progetto di
ERM per acquisire maggiore consapevolezza della propria esposizione al
14
rischio, complessiva e per singolo business, e per diffondere all’interno
dell’azienda una cultura maggiormente sensibile alle problematiche di risk
management.
Data l’inesperienza su tali tematiche la società ha deciso di avvalersi
della collaborazione di consulenti esterni per la progettazione e
l’implementazione del progetto.
Il presente lavoro descrive l’intervento effettuato relativamente alla sola
Direzione Operativa, che costituisce il core business dell’azienda. Tale scelta è
dettata dalla volontà di mantenere un livello di dettaglio abbastanza ampio da
consentire una corretta comprensione delle tecniche di intervento utilizzate e
delle criticità riscontrate nell’applicazione del framework CoSO ad una realtà
aziendale.