Introduzione
Introduzione
Le aziende sanitarie hanno sempre maggiore necessità di informazioni che siano accurate dal
punto di vista analitico, credibili punto di vista clinico, valide dal punto di vista statistico e
comprensibili, che portino inoltre a ricavi dal punto di vista economico (L. Degli Esposti, G.
Val Piani, G. Baio – “Valutare l’efficacia degli interventi in sanità: giuda alla raccolta ed alla
gestione dei dati clinici ed amministrativi”- ed. Il Pensiero Scientifico, 2002). Il raggiungimento
degli obiettivi proposti richiede di lavorare in modo consistente su tre dimensioni critiche:
1 estensione di popolazione: finalizzata all'ottenimento di una base di dati di corte che sia
sufficientemente rappresentativa della popolazione afferente alle singole aziende sanitarie e
che consente di mettere in relazione ai processi diagnostici terapeutici e gli esiti ottenuti con
le caratteristiche del singolo paziente;
2 profondità ed estensione alla base di dati;
3 tempo: finalizzato alla creazione di una base dati con un'estensione temporale sufficiente
per una valutazione affidabile dei percorsi e degli esiti e per una valutazione economica
reale.
Le attività preventive in campo sanitario sono svolte oggi affinché non si verifichi un evento
futuro, o tutt'al più si verifichi in epoca più remota rispetto a quanto sarebbe successo qualora
l'attività preventive non fossero state perseguite. Dal punto di vista individuale è quanto mai
complesso, se non impossibile, valutare il rendimento dell'attività preventive sanitarie. Infatti,
chi è titolare dell'allocazione delle risorse, soprattutto per quella parte che consente di erogare
terapie preventive, ha a disposizione un mandato e una responsabilità limitata nello spazio nel
tempo.
Da un lato infatti la spesa di terapie preventive comporta generalmente risparmi sul budget di
altre categorie di spesa: infatti un vecchio detto dice meglio prevenire che curare.
Inoltre, l'orizzonte temporale di valutazione dei risultati è abbastanza limitato, dal momento che
i risultati vengono posti a verifica alla fine di ciascun esercizio o, al massimo, alla fine del
triennio di programmazione. È ben noto invece che attività senza le preventive corrette
continuative generano i propri risultati nel corso della vita dei pazienti ed in sostanza nel corso
di 10/20 anni. Sotto questo punto di vista è necessario dunque ricordare l'importanza del follw-
up che ciascun paziente è in grado di garantire, è possibile infatti definire follow-up, questo
comunque sarà oggetto della trattazione alla tesi, come il numero di anni di storia che un
paziente può fornirci attraverso i suoi referti.
In altri termini è importante sottolineare che, sebbene il caso della problematica cardiovascolare
appare evidente come trattamenti preventivi rappresentino una potenziale fonte di risparmio e di
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Introduzione
benessere per la popolazione, e questo è l'obiettivo principale del progetto bav, l'analisi e la
verifica dell'efficacia dei trattamenti di prevenzione primaria e secondaria si impongono fra le
maggiori sfide del sistema sanitario al fine di creare coerenti politiche di investimento per il
miglioramento della qualità della salute dei cittadini e per il contenimento dei costi.
Il presente progetto di tesi, nonché il bav progect, nasce dalle esigenze prima espresse e
rappresenta un tentativo di costruzione di una banca dati di popolazione utile sia per la gestione
clinica del singolo paziente sia per il governo clinico di una popolazione.
L'attività di raccolta, organizzazione e conservazione dei dati costituiscono uno dei principali
compiti dei sistemi informatici. Gli elenchi di utenze telefoniche, le quotazioni delle azioni dei
mercati telematici internazionali, i saldi dei conti correnti bancari o le disponibilità di spesa
associate le carte di credito, l'elenco degli iscritti una facoltà universitarie e gli esiti dei loro
esami sono esempi di dati indispensabili a gestire alcune attività umane.
I sistemi informatici garantiscono che questi dati vengano conservati in modo permanente su
dispositivi per la loro memorizzazione, aggiornati per riflettere rapidamente le loro variazioni e
rendersi accessibili all'interrogazione degli utenti, talvolta distribuiti in modo capillare sul
territorio. L'approccio convenzionale alla gestione di dati sfrutta la presenza di archivi o file per
memorizzare i dati in modo persistente sulle memorie di massa. Un file consente di
memorizzare e ricercare dati, ma fornisce solo semplici meccanismi di accesso e di
condivisione. Secondo questo approccio, le procedure scritte in un linguaggio di
programmazione sono completamente autonome; ciascuna di esse definisce e utilizza uno o più
file privati. Eventuali dati di interesse per più programmi sono replicati tante volte quanti sono i
programmi che li utilizzano, con evidente ridondanza e possibilità di incoerenza.
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Capitolo 1. Database ed analisi statistiche in ambito sanitario
CAPITOLO 1. Database ed analisi statistiche in
ambito sanitario
Lo scopo principale di questo capitolo è di illustrare il valore aggiunto che alcune
professionalità specifiche (che noi chiameremo genericamente “competenze”) hanno all’interno
del processo di raccolta – gestione – valutazione dell’informazione sanitaria.
Un ulteriore scopo è presentare i vantaggi di un sistema informativo, sia in riferimento alle
applicazioni finalizzate alla gestione del singolo individuo e sia in riferimento alle applicazioni
indirizzate alla gestione di popolazione.
In particolare, si vuole approfondire l’insieme delle operazioni necessarie allo sviluppo della
ricerca scientifica: il processo di aggregazione dei dati per il passaggio da una dimensione
individuale ad una popolazione nella definizione di un sistema di interpretazione valutazione dei
dati aggregati.
1.1 L’evoluzione dei sistemi assistenziali
L'evoluzione dei sistemi sanitari ha evidenziato profonde analogie tra i Paesi occidentali e può
essere suddivisa in tre fasi (L. Degli Esposti, G. Val Piani, G. Baio – “Valutare l’efficacia degli
interventi in sanità: giuda alla raccolta ed alla gestione dei dati clinici ed amministrativi”- ed. Il
Pensiero Scientifico, 2002).
La prima fase è stata chiamata l'era dell'espansione, caratterizzata dalla crescita dei
finanziamenti da parte del sistema pubblico al sistema della salute, dall'accrescimento del
numero di medici e degli altri operatori sanitari, dalla costruzione di nuovi ospedali,
dall'incremento delle tecnologie a disposizione della sanità, dallo sviluppo della medicina
specialistica e dall'introduzione dei programmi pubblici di assistenza sanitaria. La crescita
progressiva non controllata della spesa sanitaria ha portato alla seconda fase, l'era del
contenimento dei costi, caratterizzata da azioni finalizzate al controllo della spesa sanitaria.
I due aspetti più rilevanti sono stati l’introduzione dei sistemi di remunerazione a tariffa nella
gestione della sanità secondo logica di azienda. La difficoltà del reperimento delle risorse e
l'incapacità di verificare i risultati ottenuti con le risorse impegnate hanno condotto alla terza
fase, l'era della misurazione e della valutazione, nella quale l'obiettivo non è un cieco
contenimento dei costi, ma raggiungimento dei risultati di salute predefiniti compatibili con le
risorse disponibili. L’informazione e la gestione della sanità sulla base di un adeguato supporto
informativo all'attività decisionale sono considerate gli strumenti idonei alla risoluzione dei
problemi che hanno afflitto le precedenti fasi dell'evoluzione sanitaria.
L'era della misurazione e della valutazione si identifica metodologicamente negli studi di esito
(outcome research).Gli studi di esito hanno subito, negli ultimi anni, una rapida evoluzione e
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Capitolo 1. Database ed analisi statistiche in ambito sanitario
diffusione per effetto sia del crescente interesse, espresso da numerosi operatori sanitari
(amministratori ricercatori epidemiologici economisti statistici) verso il progressivo incremento
della spesa sanitaria, sia dell'aumentata partecipazione dei cittadini ai problemi della salute
pubblica e del rapido progresso tecnologico tenuto dagli strumenti informativi. Questa
metodologia si concretizza nella valutazione e nella correzione delle prestazioni assistenziali
sulla base degli esiti raggiunti.
Un processo di sistematica applicazione nelle valutazioni di esito rappresenta lo strumento
necessario per un'appropriata ed economica gestione della pratica clinica (outcome
manegement). Un sistema di gestione così configurato è utile per consentire alle diverse figure
del panorama sanitario (medici, amministratori, pazienti) di operare scelte che trasferiscano le
migliori evidenze scientifiche nella pratica clinica. Gli elementi considerati essenziali per il suo
sviluppo sono rappresentati da un processo di sistematica misurazione degli interventi effettuati
sul paziente, da un regolare utilizzo di linee guida e di standard di appropriatezza, da una
valutazione su base rappresentativa dei risultati delle ricerche di esito e dalla diffusione delle
evidenze scientifiche per un efficiente pratica clinica.
Il panorama prospettato per il prossimo futuro dei sistemi assistenziali sembra caratterizzarsi per
la ricerca di un modello di gestione della pratica clinica, orientato al paziente ed al valore
dell'informazione, basato sulla sistematica misurazione e valutazione degli esiti e finalizzato ad
un appropriato utilizzo delle risorse a disposizione (disease management). Nel nostro paese la
fase di espansione del servizio assistenziale e di crescita della spesa sanitaria databile agli anni
Sessanta/Settanta. Questo periodo, conclusi alla fine degli anni Settanta con la nascita del nostro
servizio sanitario nazionale (SSN), precede una fase di contrazione del servizio assistenziale
frammentata in più periodi. Oltre allo spostamento della domanda di prestazioni del settore
pubblico verso il settore privato (liste di attesa, esclusione dei servizi sanitari marginali della
copertura pubblica), il contenimento della spesa è stato raggiunto grazie ad una progressiva
riduzione delle strutture sanitarie (la riduzione del numero di posti letto per abitante e il blocco
delle assunzioni) ed all’introduzione di meccanismi e politiche per il controllo della spesa (la
fissazione dei tetti di spesa, i controlli sui prezzi dei farmaci, le verifiche sul comportamento
prescrittivo dei medici). Tuttavia, l'assenza di una visione integrata del sistema assistenziale nel
complesso ha contribuito ad un differimento o ad uno spostamento della spesa sanitaria,
piuttosto che ad suo reale ed efficiente contenimento. Di fatto, quindi, il nostro Paese, pur
essendo entrato nella seconda fase già da alcuni anni, non è ancora riuscito a raggiungere la
cosiddetta era della misurazione e della valutazione.
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Capitolo 1. Database ed analisi statistiche in ambito sanitario
1.2 Assetto organizzativo
L'assetto amministrativo del Servizio Sanitario, ha visto, nell'introduzione di principi di
regionalizzazione ed aziendalizzazione, i principali strumenti di attuazione della organizzazione
dell'intero sistema (L. Degli Esposti, G. Val Piani, G. Baio – “Valutare l’efficacia degli
interventi in sanità: giuda alla raccolta ed alla gestione dei dati clinici ed amministrativi”- ed. Il
Pensiero Scientifico, 2002).
Il mutamento della natura giuridica delle strutture sanitarie, a seguito degli interventi normativi,
ha determinato il riconoscimento dell'autonomia organizzativa, gestionale e finanziaria, nonché
di tutti i risultati gestionali necessari per affrontarla e realizzarla. In tale contesto di rivoluzione
caratterizzato ovviamente da forti vincoli, quali il tempo e prima di tutto naturalmente il denaro,
la definizione del modello tradizionale di gestione del personale si è trasformata in un'esigenza
importantissima, considerando anche la necessità di riuscire a trovare degli strumenti flessibili
in grado di adattarsi alle differenze strutturali ed economiche, che i diversi territori sanitari
presentano.
Il grosso problema di fondo che si pone per una buona gestione delle risorse umane in ambiente
sanitario consiste nella realizzazione del migliore equilibrio tra gli obiettivi di programma di
aziende sanitarie, la valutazione delle modalità di impegno delle risorse professionali disponibili
e il reperimento delle nuove risorse eventualmente necessarie per realizzarli.
Soltanto con una corretta attività di pianificazione è possibile andare a determinare quali sono i
fabbisogni in termini di personale, che possano assicurare la disponibilità sia quantitativa che
qualitativa delle professionalità ritenute necessarie al raggiungimento degli obiettivi strategici.
1.3 Le competenze necessarie nel processo di riorganizzazione delle aziende
sanitarie pubbliche.
Nei precedenti paragrafi abbiamo già sottolineato come la riorganizzazione dei servizi sanitari
ha presupposto una nuova programmazione dell’attività di gestione e di controllo necessari al
raggiungimento degli obiettivi (guarigione del paziente e la tutela della salute). Ciò porta la
necessità di estendere processi di pianificazione sanitaria non soltanto nello spazio
(pianificazione tra i diversi livelli aziendali) e nel tempo ( pianificazione di lungo periodo), ma
anche in funzione delle competenze coinvolte in fase di definizione degli obiettivi, sviluppo del
programma e valutazione dei risultati (L. Degli Esposti, G. Val Piani, G. Baio – “Valutare
l’efficacia degli interventi in sanità: giuda alla raccolta ed alla gestione dei dati clinici ed
amministrativi”- ed. Il Pensiero Scientifico, 2002).
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Capitolo 1. Database ed analisi statistiche in ambito sanitario
L'applicabilità di un sistema di governo completo nelle sue competenze presuppone lo sviluppo
di un linguaggio comune a tutti gli interlocutori grazie al quale rendere le informazioni
divulgabili e fruibili dai diversi operatori. In quest'ottica la condivisione degli obiettivi, la
capacità di integrazione delle conoscenze, la valorizzazione delle attitudini individuali,
l'aggiornamento costante reciproco fra singoli o gruppi di soggetti rappresentano strumenti
efficaci per sviluppare un processo integrato applicabile sia alle funzioni svolte sia agli
strumenti conoscitivi utilizzati. Il grado di collaborazione necessario tra i diversi settori
dell'organizzazione sanitaria si realizza nella condivisione dell'informazione utilizzabile dalle
componenti dell’organizzazione sanitaria.
1.3.1 Tipi di competenza
Un completo sistema di governo della salute presuppone oltre ad un’efficiente programmazione
delle attività di gestione e di controllo anche un'efficace pianificazione delle competenze
(professionali e/o strumentali), che rappresentano sempre più un elemento necessario per le
esigenze di razionalizzazione e di recupero di efficienza e produttività dei processi sanitari. Un
sistema di gestione della sanità che si propone una programmazione per obiettivi necessita di un
impiego finalizzato delle competenze necessarie .
In questo quadro il tema dell'organizzazione, ossia delle modalità secondo cui persone dotate
delle necessarie conoscenze, competenze e abilità, operano insieme per dare risposta ai problemi
di salute dei singoli pazienti o dell'intera comunità, appare particolarmente rilevante. Si
potrebbe parlare di gestione delle competenze, dei ruoli,e delle responsabilità in sanità.
La caratterizzazione della tipologia delle competenze può essere realizzata sia in funzione del
settore produttivo in cui vengono impiegate, sia in funzione del livello di responsabilità
attribuito loro, sia in funzione dei risultati ottenuti.
Una possibile classificazione è la seguente:
ξ competenze primarie: le competenze primarie comprendono i ruoli di tutti i professionisti
della sanità che hanno un rapporto diretto di maggiore responsabilità nei riguardi del
paziente cliente o dell'intera collettività (un semplice esempio è quella del medico che
ricopre un ruolo di forte responsabilità nei confronti del paziente; oppure altro esempio
potrebbe essere quello della figura del manager che all'interno dell'azienda sanitaria si
occupa di programmazione e controllo di gestione, di analisi dei costi)
ξ competenze di supporto: le competenze di supporto sono tutte quelle conoscenze
prevalentemente di carattere tecnico e scientifico che contribuiscono in modo sostanziale
allo sviluppo ed alla gestione delle competenze primarie per il miglioramento della qualità
delle cure e dei servizi erogati. Le caratteristiche principali delle competenze di supporto
sono la strumentalità e la funzionalità nei confronti delle competenze primarie (esempi di
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Capitolo 1. Database ed analisi statistiche in ambito sanitario
competenza di supporto sono quelli dell'informatica e delle tecnologie informatiche in
generale).
1.3.2 La competenze di supporto
Le competenze di supporto sono tutte quelle conoscenze prevalentemente di carattere tecnico/
scientifico che contribuiscono in modo sostanziale allo sviluppo ed alla gestione delle
competenze primarie per il miglioramento della qualità delle cure e dei servizi erogati. Le
caratteristiche principali delle competenze di supporto sono la strumentalità e la funzionalità nei
confronti delle competenze primarie. Esempi di competenza di supporto sono quelli
dell'informatica e delle tecnologie informatiche in generale, quelle che nel corso del tempo,
hanno avuto lo sviluppo esponenziale nel mondo della sanità.
Queste discipline hanno consentito alla diffusione rapida ed economica delle informazioni
disponibili, ma non solo, hanno anche permesso di gestire in maniera integrata e computerizzata
le informazioni disponibili; ne è un esempio l'informatizzazione della cartella clinica e di tutti
gli archivi cartacei depositati presso gli istituti ospedalieri.
La diffusione dell'informatica nel mondo sanitario è stata sostenuta da una pluralità di bisogni
conoscitivi. Si pensi alla necessità dei medici di una più diffusa informazione su dati
epidemiologici ed evidenze cliniche per la cura dei propri assistiti; alla necessità di un'azienda
sanitaria di conoscere i bisogni di salute e di assistenza nella popolazione di assistiti per
l'erogazione dei servizi indispensabili a soddisfare questi bisogni; alla necessità di informazioni
più dettagliate sull'efficacia e sugli esiti di specifici trattamenti e sulla qualità degli interventi
diagnostico terapeutici disponibili. Altre competenze di supporto sono individuabili in tutte
quelle discipline che possono contribuire ad una gestione migliore ( sia in termini di cura che di
tutela della salute) del paziente-cliente e quindi la collettività: l’epidemiologia, la statistica, la
biologia, la psicologia e la stessa informatica rappresentano degli strumenti necessari e
sufficienti per una gestione efficiente della nostra sanità. I professionisti che ricoprono i ruoli
suddetti, non hanno una funzione diretta nella cura del paziente, ma si inseriscono in modo
trasversale in tutte le attività che intervengono nel processo di gestione del paziente. In una
realtà come quella di un’azienda sanitaria pubblica sono disponibili tutte queste competenze;
esistono infatti dipartimenti preposti allo sviluppo di attività che comportano l’investimento e lo
sviluppo di figure professionali con competenze e ruoli specifici: si pensi all'ufficio d'igiene,
l'ufficio di epidemologia e statistica, l'ufficio di controllo gestione, ed altri. All'interno di queste
strutture dovrebbero operare e collaborare tutti quei soggetti che direttamente o indirettamente
contribuiscono alla gestione del sistema Sanità.
Riprendiamo l'esempio delle aziende sanitarie pubbliche. L'obiettivo di tali aziende è quello di
cercare di realizzare un'allocazione delle risorse in grado di garantire ai propri assistiti la
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