3
2. INQUADRAMENTO GEOGRAFICO
Per l’inquadramento geografico della zona in esame ci si è rifatti alla descrizione fatta
dal Prof. Desio nel suo lavoro del 1968.
Il gruppo montuoso dell’Ortles-Cevedale fa parte delle Alpi Retiche ed è localizzato
tra 46° 15’ e 46° 40’ di latitudine N e tra 10° 22’ e 11° 09’ di longitudine E dal
meridiano di Greenwich. Successivamente le longitudini dei vari apparati glaciali
sono state riferite al meridiano di Monte Mario (Roma) al fine di una migliore
individuazione sulle carte dell’I.G.M. (Istituto Geografico Militare). Le valli che
delimitano il gruppo sono la Val d’Adige a nord, la Valle di Trafoi, il Passo dello
Stelvio, la Valle di Corteno, la Valle dell’Oglio, tra Edolo e Ponte di Legno, il Passo
del Tonale, la Valle Vermiglio e la Valle del Non tra Fucine e Malè ad ovest, la Valle
di Rabbi e la Valle d’Ultimo ad est.
Dal punto di vista orografico si possono individuare (carta pagina seguente), quattro
catene montuose principali che si riuniscono tra la Cima di Solda e il Monte Cevedale
ed alle quali si collegano catene minori.
La cima più importante e più alta del gruppo è l’Ortles (3905 m), che però non è
situata sulla linea di cresta, la quale si dirige verso ovest con la catena del Cristallo,
ma in una zona più defilata. La catena settentrionale o della Vertana, si congiunge
allo spartiacque principale presso la Cima di Solda.
Sulla vetta del M. Cevedale (3757 m) si riuniscono la catena orientale, o del
Gioveretto, e quella meridionale, o delle Tredici Cime.
Seconda cima del gruppo, come altitudine, è quella del Gran Zebrù (3851 m), presso
la quale si collega la catena secondaria del Confinale.
La catena del Gioveretto, diretta SW-NE, seppur allontanandosi dallo spartiacque
principale del gruppo ha la peculiarità di fare capo a catene secondarie di cui le più
importanti dal punto di vista glaciologico sono quella dello Sternai e del Cavaion.
La catena meridionale del gruppo, con il Pizzo San Matteo (3678 m), ha un
andamento semicircolare, direzione SE e ad essa si innesta, presso il Corno dei Tre
Signori (3360 m), la catena dell’Ercavallo.
Altre propaggini di questa catena possono considerarsi i gruppi del Sobretta, del
Vallecetta e la catena Gavia-Savoretta-Pietrarossa.
In questo lavoro sono state adottate le seguenti suddivisioni orografiche:
4
Versante meridionale
Bacino dell’Adda
1. Valle del Braulio
2. Valfurva
(a) Valle dello Zebrù
(b) Valle di Cedech
(c) Valfurva
(d) Valle di Gavia
Bacino dell’Adige
1. Alta Valle del Noce
(a) Valle della Mare
Versante settentrionale
Valle di Gomagoi
1. Valle di Solda
Val Martello
Val Trafoi
Questa suddivisione è stata successivamente utilizzata per la localizzazione
geografica degli apparati glaciali analizzati in questo lavoro
5
3. INQUADRAMENTO CLIMATICO
Quando si effettua uno studio di tipo climato-glaciologico è di fondamentale
importanza la conoscenza delle condizioni climatiche della zona di studio.
Per lo svolgimento del lavoro di tesi sono stati prese in considerazione alcuni
elementi del clima quali precipitazioni piovose e nevose, temperatura e insolazione. I
dati raccolti dalle varie stazioni meteorologiche in alcuni casi rimangono frammentari
in quanto non tutte le stazioni hanno funzionato in modo continuativo e regolare nel
corso del periodo preso in esame da questo lavoro. I parametri meteorologici che
sono stati utilizzati in questa sede per delineare le caratteristiche climatiche del
Gruppo Ortles–Cevedale sono le temperature medie mensili in gradi °C e le
precipitazioni medie mensili in mm.
Nella figura 2 sono localizzate in carta le stazioni meteorologiche utilizzate nel
presente lavoro.
Figura 2: Localizzazione delle stazione meteorologiche utilizzate
6
I dati a disposizione sono relativi a stazioni situate in aree limitrofe ai ghiacciai in
esame o nelle immediate vicinanze ma mai in alta quota, quindi ciò ha impedito
un’analisi di dettaglio delle condizioni di “clima locale” che si sono avvicendate
nell’ultimo trentennio preso in esame, come già era accaduto nel precedente lavoro
svolto nella zona dal Prof. Desio (1968). Come è stato infatti evidenziato dalla figura
sottostante, (Patterson, 1981 ridisegnato), vi è una serie di relazioni che intercorrono
tra il clima e le variazioni glaciali; tra i fattori che determinano le variazioni delle fronti
glaciali non vi sono solo le modificazioni globali del clima a grande scala, ma anche i
cambiamenti climatici locali che possono, in misura diversa, influenzare tempi e
modalità di risposta dei ghiacciai.
La zona studiata, secondo Belloni (1969), si trova in un settore delle Alpi
caratterizzato dal fatto che lo spartiacque orografico principale non rappresenta uno
spartiacque climatico, a causa della presenza di più gruppi montuosi aventi un
orientazione grossomodo parallela al displuvio orografico. Questa situazione
determina lo spostamento del regime continentale verso il versante meridionale della
catena alpina (Belloni & Cojazzi, 1984).
Nell’esame delle relazioni che intercorrono tra precipitazioni e altitudine le stazioni
sono state suddivise in sette gruppi seguendo l’esempio di Desio nel suo testo del
1968:
• Val Viola
• Valli di Fraele e di Braulio
• Valfurva
• Valtellina
• Valle di Trafoi e di Solda
• Val Venosta
• Valle d’Ultimo
Clima
globale
Clima
locale del
ghiacciaio
Scambi di
massa e
di materia
Bilancio
netto di
massa
Risposta
del
ghiacciaio
Avanzata
o ritiro
della fronte
7
• Valle della Mare
Nelle tabelle successive sono state riportate, per ognuna delle valli sopra elencate:
• Stazione
• Osservatore
• Periodo d’osservazione
• Altitudine
• Precipitazioni medie mensili o Temperature medie mensili
• Precipitazioni medie annue o Temperature medie annue
3.1 PRECIPITAZIONI
Il primo parametro meteorologico analizzato è stato l’andamento delle precipitazioni
nel trentennio ‘63-’93 presso le stazioni di Livigno S. Rocco, Cancano, Arnoga,
Bormio, Santa Caterina Valfurva, Sondrio, Premadio, Careser, Cogolo, Peio,
Silandro, Lago Verde, Fontana Bianca, Solda. (vedi Tab. 1)
I dati pluviometrici sono stati inseriti nelle tabelle delle pagine seguenti. Per ogni
stazione si è calcolata la media trentennale, riportando nei grafici in ascissa i mesi
dell’anno e in ordinata l’importo corrispondente delle medie mensili. Questi dati sono
stati riportati nei diagrammi che seguono le rispettive tabelle ed hanno permesso di
stimare per le stazioni prese in considerazione, il regime pluviometrico negli anni di
monitoraggio, gli scarti trentennali rispetto al mese più piovoso, e l’andamento delle
precipitazioni nell’ultimo trentennio. In tutte le osservazioni esiste una lacuna in
quanto manca la distinzione tra precipitazioni solide e liquide. I dati disponibili si
riferiscono solo al valore in mm di acqua per m
2
, e la riduzione della neve in acqua di
pioggia è stata ottenuta assumendo 1 cm di neve uguale a 1 mm di pioggia.
Risulta evidente dai grafici che i mesi in cui si hanno le maggiori precipitazioni sono
quelli compresi tra Maggio e Novembre, mentre nei rimanenti cinque le precipitazioni
sono assai modeste. I mesi in cui si è avuto il massimo annuale delle precipitazioni
sono stati : Agosto per la stazione di Cancano, con il 12 % delle precipitazioni annue
concentrate in questo mese; Maggio e Settembre per Arnoga con l’11 %; il periodo
da Aprile ad Agosto per Livigno S. Rocco con l’11 %; il mese di Agosto con il 12 %
del totale delle precipitazioni per Bormio; il mese di luglio per Premadio con il 13 % ; i
mesi di Maggio, Settembre e Ottobre con l’11 % per Sondrio; nel settore trentino del
gruppo nella stazione di Cogolo il massimo annuale è stato nel mese di Maggio con il
8
12 % delle precipitazioni annue; ancora il mese di Maggio con il 13 % per il Careser,
per la stazione di Peio ancora Maggio con il 12 % ed infine il mese di Ottobre con il
15 % per la stazione di Silandro.
Si può concludere che il mese che più ha inciso sul totale delle precipitazioni annue è
stato per tutte le stazioni prese in considerazione nel trentennio ‘63-’93 Maggio,
seguito per importanza da Agosto e Luglio.
Le stazioni prese in considerazione per i dati pluviometrici hanno raggiunto per lo più
il massimo annuo trentennale nel 1977: Arnoga con 1655 mm, Sondrio con 1420.2
mm, S. Caterina con 1212 mm, Bormio 1140 mm; hanno fatto eccezione Premadio
con 1106 mm, nel 1992, Livigno S. Rocco che lo ha raggiunto nel 1979 con 990 mm
e Cancano con 1593 mm nel 1990. Per quello che riguarda il settore trentino il
massimo trentennale delle precipitazioni si è avuto nel 1977 con 1027 mm a Cogolo,
1416 mm a Peio, 1214 mm al Careser e 750.9 mm a Silandro nel 1979.
II minimo annuo trentennale è invece stato abbastanza variabile con Arnoga che lo
ha toccato nel 1971 con 788 mm, Cancano nel 1984 con 553 mm, Premadio nel
1984 con 546 mm, Livigno S. Rocco nel 1975 con 406 mm., Bormio nel 1972 con
553 mm, Sondrio nel 1990 con 621 mm; nel settore trentino del gruppo il minimo
annuo trentennale lo si è raggiunto nel 1989 con 719 mm al Careser, nel 1980 a
Cogolo con 433 mm, nel 1971 a Peio con 637.9 mm e nel 1969 a Silandro con 315.9
mm.
Successivamente è stato fatto per ogni valle un diagramma utilizzando le
precipitazioni totali del trentennio al fine di individuare il regime climatico della zona
in studio. Il diagramma della stazione di Bormio, valido per la Val Viola è
caratterizzato da un massimo estivo (Agosto) e un minimo invernale (Febbraio). I
diagrammi delle stazioni che caratterizzano la Valle di Fraele e di Braulio sono simili
e presentano un due massimi uno estivo (Agosto) e uno primaverile (Maggio)
oltreché un minimo invernale (Febbraio). In Valtellina si può osservare un massimo
primaverile (Maggio) e un minimo invernale (Febbraio).Nel settore lombardo del
gruppo si nota un regime pluviometrico molto simile per le diverse zone con
presenza di due massimi, uno estivo ed uno primaverile, e di un minimo invernale.
Tra le diverse valli del settore trentino si può notare nella Valle di Trafoi e di Solda un
massimo estivo (Agosto) e un minimo invernale (Dicembre-Gennaio), nella Valle
d’Ultimo ,con le stazioni di Lago Verde e Fontana Bianca, si osservano due massimi,
uno primaverile (Maggio) e uno estivo (Agosto), e un minimo invernale (Gennaio),
9
infine nella Valle della Mare si nota un andamento piuttosto uniforme per le tre
stazioni prese in considerazione con un massimo primaverile (Maggio) e un minimo
invernale (Gennaio-Dicembre). Quindi, osservando il regime pluviometrico del settore
trentino del gruppo, si può chiaramente notare la presenza di due massimi; uno
primaverile (Maggio) e uno estivo (Agosto) e di un minimo invernale (Dicembre–
Gennaio). In conclusione si potrebbe definire il clima dell’Ortles–Cevedale come un
clima di tipo continentale.
Dal confronto dei valori medi trentennali di tutte le stazioni prese in considerazione
risulta che le precipitazioni maggiori si sono avute tra gli anni 1977 e 1980, che sono
stati caratterizzati anche un avanzamento di vari apparati glaciali.
10
Tab.1: Tabella riassuntiva stazioni pluviometriche
Val Vi ol a
St az i one Osservatore Peri odo osserv. Quot a Gen Feb Mar Apr Mag Gi u Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Bormi o Uf f . I drogr . del Po 1963/93 1225 34, 3 29,8 34,4 51,3 84,9 81,1 83,2 92, 6 79,4 69,9 64,3 42,1 747,2
Pr emadi o AEM 1965/93 1275 31, 2 29,9 33,6 55,3 88,2 83,6 97,1 88, 4 90,2 74,6 60,1 40,0 772,3
Arnoga AEM 1963/93 1700 56, 7 55,7 65,6 99,0 127, 0 104,6 113,5 113,7 119, 5 113, 0 89,3 59,5 1117, 2
Val l i di Frael e e di Braul i o
St az i one Osservatore Peri odo osserv. Quot a Gen Feb Mar Apr Mag Gi u Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Cancano A. E. M. 1963/93 1857 37, 9 37,6 42,8 58,0 95,3 86,3 95,9 102,0 91,3 79,1 73,5 42,5 842,2
Bormi o Uf f . I drogr . del Po 1963/93 1225 34, 3 29,8 34,4 51,3 84,9 81,1 83,2 92, 6 79,4 69,9 64,3 42,1 747,2
Val furva
St az i one Osservatore Peri odo osserv. Quot a Gen Feb Mar Apr Mag Gi u Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
S.Cat er i na Val f urva Uf f . I drogr . del Po 1968/93 1740 27, 1 27,6 36,1 55,2 100, 2 109,1 114,5 114,6 96,4 85,3 60,1 35,1 861,4
Bormi o Uf f . I drogr . del Po 1963/93 1225 34, 3 29,8 34,4 51,3 84,9 81,1 83,2 92, 6 79,4 69,9 64,3 42,1 747,2
Valtellina
St az i one Osservatore Peri odo osserv. Quot a Gen Feb Mar Apr Mag Gi u Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Sondr i o Uf f . I drogr . del Po 1963/93 298 42, 1 39,8 59,4 73,9 100, 1 88,8 82,6 93, 7 99,5 95,6 79,2 50,9 905,5
Bormi o Uf f . I drogr . del Po 1963/93 1225 34, 3 29,8 34,4 51,3 84,9 81,1 83,2 92, 6 79,4 69,9 64,3 42,1 747,2
Valle di Trafoi e di Solda
St az i one Osservatore Peri odo osserv. Quot a Gen Feb Mar Apr Mag Gi u Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Sol da Uf f . I drogr . del Po 1963/93 1910 22, 9 32,8 42,5 62,6 77,7 100,0 115,9 119,9 99,6 81,3 56,2 28,7 840,0
Valle d' Ultimo
St az i one Osservatore Peri odo osserv. Quot a Gen Feb Mar Apr Mag Gi u Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Lago Verde ENEL 1982/93 2488 20, 4 36,2 38,4 84,4 125, 7 121,0 93,5 113,1 96,7 100, 2 47,1 35,6 912,3
Fontana Bi anca ENEL 1984/93 1900 29, 9 34,1 45,4 62,6 87,6 89,9 93,9 102,0 92,9 82,3 66,6 40,6 827,8
Valle della Mare
St az i one Osservatore Peri odo osserv. Quot a Gen Feb Mar Apr Mag Gi u Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Cogol o ENEL 1963/93 1201 41, 4 40,1 58,5 75,5 99,8 83,6 78,0 88, 1 66,0 81,1 77,6 41,2 830,9
Pei o ENEL 1963/93 1547 42, 3 44,3 62,4 76,2 101, 9 90,5 86,1 92, 9 70,3 89,3 80,9 47,1 884,2
Car eser ENEL 1963/ 93 2600 40,8 44,9 62,6 87,3 118, 5 96,6 91,0 101,0 79,3 82,8 70,8 43,1 918,7
Val Venosta
St az i one Osservatore Peri odo osserv. Quot a Gen Feb Mar Apr Mag Gi u Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Si l andr o Uff.Idrogr.del Po 1963/ 93 718 16,3 20, 5 25, 2 26, 7 56, 4 60,7 59,8 72,5 45,4 48,0 35,4 22,8 489,8
Val l e del l o Spol
St az i one Osservatore Peri odo osserv. Quot a Gen Feb Mar Apr Mag Gi u Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Li vi gno Uf f . I drogr . del Po 1963/ 93 1816 40,8 33, 7 45, 2 51, 5 74, 86 75,8 79,9 78,51 68,77 64,5 56,69 42,9 713,1
11
Fig. 3: Precipitazioni medie mensili nelle stazioni delle valli del gruppo dell’Ortles-
Cevedale
Precipitazioni medie mensili Val Viola
20
40
60
80
100
120
140
mese
p
r
e
c
i
p
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t
a
z
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m
m
Bormio
34,3 29,8 34,4 51,3 84,9 81,1 83,2 92,6 79,4 69,9 64,3 42,1
Arnoga
56,7 55,7 65,6 99,0 127,0 104,6 113,5 113,7 119,5 113,0 89,3 59,5
Premadio
31,2 29,9 33,6 55,3 88,2 83,6 97,1 88,4 90,2 74,6 60,1 40,0
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Precipitazioni medie mensili Valli di Fraele e di Braulio
20
40
60
80
100
120
mese
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c
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p
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i
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m
m
Cancano
37,9 37,6 42,8 58,0 95,3 86,3 95,9 102,0 91,3 79,1 73,5 42,5
Bormio
34,3 29,8 34,4 51,3 84,9 81,1 83,2 92,6 79,4 69,9 64,3 42,1
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
12
Fig. 4: Precipitazioni medie mensili nelle stazioni delle valli del gruppo dell’Ortles-
Cevedale
Precipitazioni medie mensili Valtellina
20
40
60
80
100
120
mese
p
r
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c
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p
i
t
a
z
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o
n
i
i
n
m
m
Sondrio
42,1 39,8 59,4 73,9 100,1 88,8 82,6 93,7 99,5 95,6 79,2 50,9
Bormio
34,3 29,8 34,4 51,3 84,9 81,1 83,2 92,6 79,4 69,9 64,3 42,1
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Precipitazioni medie mensili Valfurva
0
20
40
60
80
100
120
140
mese
p
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i
o
n
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n
m
m
S. Caterina V.
27,1 27,6 36,1 55,2 100,2 109,1 114,5 114,6 96,4 85,3 60,1 35,1
Bormio
34,3 29,8 34,4 51,3 84,9 81,1 83,2 92,6 79,4 69,9 64,3 42,1
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
13
Fig. 5: Precipitazioni medie mensili nelle stazioni delle valli del gruppo dell’Ortles-
Cevedale
Precipitazioni medie mensili Valle di Trafoi e di Solda
20
40
60
80
100
120
140
mese
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i
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m
Solda
22,9 32,8 42,5 62,6 77,7 100,0 115,9 119,9 99,6 81,3 56,2 28,7
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Precipitazioni medie mensili Valle d'Ultimo
20
40
60
80
100
120
140
mese
p
r
e
c
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p
i
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i
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n
i
i
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m
m
Lago Verde
20,4 36,2 38,4 84,4 125,7 121,0 93,5 113,1 96,7 100,2 47,1 35,6
Fontana Bianca
29,9 34,1 45,4 62,6 87,6 89,9 93,9 102,0 92,9 82,3 66,6 40,6
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
14
Fig. 6: Precipitazioni medie mensili nelle stazioni delle valli del gruppo dell’Ortles-
Cevedale
Precipitazioni medie mensili Valle della Mare
20
40
60
80
100
120
140
mese
p
r
e
c
i
p
i
t
a
z
i
o
n
i
i
n
m
m
Cogolo
41,4 40,1 58,5 75,5 99,8 83,6 78,0 88,1 66,0 81,1 77,6 41,2
Peio
42,3 44,3 62,4 76,2 101,9 90,5 86,1 92,9 70,3 89,3 80,9 47,1
Careser
40,8 44,9 62,6 87,3 118,5 96,6 91,0 101,0 79,3 82,8 70,8 43,1
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
15
Tab. 2: Precipitazioni medie mensili stazione di Arnoga
anno gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic anno scarto anno mag diff.media
1963 52,0 14,0 68,0 98,0 69,0 143,0 88,0 219,0 129,0 40,0 389,0 27,0 1336 218,8 1963 69,0 -58,0
1964 17,0 21,0 100,0 95,0 22,0 126,0 70,0 131,0 33,0 162,0 40,0 86,0 903 -214,2 1964 22,0 -105,0
1965 61,0 2,0 62,0 37,0 121,0 63,0 152,0 162,0 427,0 33,0 113,0 92,0 1325 207,8 1965 121,0 -6, 0
1966 17,0 102,0 6,0 77,0 112,0 69,0 200,0 172,0 57,0 141,0 92,0 65,0 1110 -7,2 1966 112,0 -15,0
1967 7,0 71,0 87,0 144,0 153,0 37,0 91,0 125,0 135,0 53,0 145,0 7,0 1055 -62,2 1967 153,0 26,0
1968 114,0 214,0 46,0 103,0 185,0 117,0 73,0 125,0 198,0 51,0 234,0 36,0 1496 378,8 1968 185,0 58,0
1969 68,0 62,0 18,0 37,0 190,0 135,0 73,0 110,0 37,0 0,0 157,0 4,0 891 -226,2 1969 190,0 63,0
1970 135,0 77,0 75,0 136,0 66,0 80,0 72,0 191,0 66,0 48,0 92,0 16,0 1054 -63,2 1970 66,0 -61,0
1971 105,0 31,0 60,0 49,0 113,0 110,0 69,0 100,0 31,0 12,0 78,0 30,0 788 -329,2 1971 113,0 -14,0
1972 26,0 89,0 100,0 85,0 103,0 133,0 133,0 47,0 80,0 42,0 41,0 63,0 942 -175,2 1972 103,0 -24,0
1973 46,0 23,0 8,0 99,0 128,0 104,0 196,0 86,0 108,0 59,0 43,0 54,0 954 -163,2 1973 128,0 1,0
1974 22,0 101,0 64,0 71,0 64,0 123,0 111,0 98,0 117,0 51,0 84,0 12,0 918 -199,2 1974 64,0 -63,0
1975 65,0 20,0 60,0 103,0 97,0 100,0 80,0 121,0 125,0 51,0 82,0 44,0 948 -169,2 1975 97,0 -30,0
1976 14,0 10,0 7,0 54,0 49,0 21,0 100,0 51,0 176,0 221,0 128,0 53,0 884 -233,2 1976 49,0 -78,0
1977 194,0 165,0 136,0 184,0 235,0 61,0 151,0 228,0 25,0 192,0 35,0 49,0 1655 537,8 1977 235,0 108,0
1978 95,0 123,0 78,0 79,0 165,0 115,0 147,0 116,0 10,0 65,0 20,0 59,0 1072 -45,2 1978 165,0 38,0
1979 110,0 58,0 123,0 65,0 91,0 97,0 129,0 92,0 130,0 329,0 78,0 101,0 1403 285,8 1979 91,0 -36,0
1980 53,0 17,0 45,0 5,0 81,0 127,0 158,0 40,0 22,0 312,0 45,0 14,0 919 -198,2 1980 81,0 -46,0
1981 30,0 7,0 177,0 63,0 316,0 102,0 221,0 39,0 251,0 113,0 5,0 133,0 1457 339,8 1981 316,0 189,0
1982 63,0 9,0 47,0 17,0 138,0 109,0 117,0 141,0 168,0 108,0 139,0 116,0 1172 54,8 1982 138,0 11,0
1983 48,0 15,0 62,0 201,0 462,0 24,0 30,0 71,0 124,0 23,0 31,0 160,0 1251 133,8 1983 462,0 335,0
1984 25,0 28,0 103,0 36,0 260,0 44,0 17,0 43,0 228,0 154,0 59,0 48,0 1045 -72,2 1984 260,0 133,0
1985 128,0 14,0 160,0 77,0 161,0 125,0 110,0 192,0 20,0 18,0 111,0 95,0 1211 93,8 1985 161,0 34,0
1986 59,0 39,0 28,0 402,0 101,0 41,0 83,0 224,0 46,0 17,0 36,0 23,0 1099 -18,2 1986 101,0 -26,0
1987 12,0 85,0 32,0 123,0 105,0 213,0 290,0 140,0 105,0 198,0 46,0 11,0 1360 242,8 1987 105,0 -22,0
1988 93,0 73,0 28,0 27,0 118,0 110,0 84,0 148,0 116,0 211,0 4,0 46,0 1058 -59,2 1988 118,0 -9, 0
1989 0,0 138,0 34,0 257,0 42,0 91,0 91,0 65,0 43,0 8,0 78,0 136,0 983 -134,2 1989 42,0 -85,0
1990 46,0 65,0 11,0 116,0 40,0 165,0 69,0 46,0 23,0 105,0 218,0 40,0 944 -173,2 1990 40,0 -87,0
1991 31,2 37,4 134,6 33,4 40,8 158,0 84,4 39,4 232,0 116,6 89,8 82,6 1080 -37,0 1991 40,8 -86,2
1992 14,8 11,8 65,0 168,4 46,6 195,2 121,4 80,4 160,0 165,0 33,6 101,6 1164 46,6 1992 46,6 -80,4
1993 5,6 4,8 9,2 26,2 63,8 105,2 109,2 83,0 284,0 404,6 22,6 39,2 1157 40,2 1993 63,8 -63,2
media
1963/93 56,7 55,7 65,6 99,0 127,0 104,6 113,5 113,7 119,5 113,0 89,3 59,5 1117,2 127,0
NB. Le precipi tazioni sono i n mm (dati AEM Cancano)
16
Fig. 7: Precipitazioni stazione di Arnoga
Regime pluviometrico medie mensili stazione di Arnoga
0
20
40
60
80
100
120
140
gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
mese
p
r
e
c
i
p
i
t
a
z
i
o
n
i
m
m
Scarti rispetto alla media trentennale (Arnoga)
-400
-200
0
200
400
600
1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995
anno
s
c
a
r
t
o
i
n
m
m
mag anno
Andamento precipitazioni 1963/93
stazione Arnoga
y = 1,0612x - 981,83
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995
anno
p
r
e
c
i
p
i
t
a
z
i
o
n
i
i
n
m
m