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Capitolo 1: Internet
1.1 Internet, lo strumento mediatico più potente al mondo
Internet è definita la rete delle reti, cioè una super-rete che connette
sistemi di computer tra loro collegati. Infatti, il suo nome deriva da
internetworking, dove network significa "rete" o "circuito" e inter è il
prefisso che indica il link, cioè il legame, il collegamento tra i vari elementi
del sistema, in questo caso le reti di computer che costituiscono le
articolazioni dell'Internet .
Si tratta allo stesso tempo di un medium capace di diffondere
informazioni in modo orizzontale, working both ways (ossia biunivoco,
dove il ricevente si può in ogni momento trasformare in emittente e
viceversa), e di uno strumento per far parlare computer anche lontani fra
loro, prezioso per la collaborazione e l'interazione a distanza per gli scopi
più diversi.
Si stima che allo stato attuale gli utenti della Rete siano attorno ai cento
milioni e la cifra è sicuramente destinata ad aumentare in modo
vertiginoso.
Oggi la sua influenza ha ripercussioni non solo nel campo della
telematica, ma incide profondamente su ogni aspetto delle relazioni sociali,
dal momento che si ricorre sempre più massicciamente a strumenti online,
dal marketing al commercio elettronico, all'acquisizione di informazioni,
alla pura socialità nello spazio virtuale.
Internet non è sempre stata uguale a se stessa, né per le dimensioni, né
per la tipologia di utenti, né per le finalità e le funzioni che doveva
espletare, né per il tipo di dati che venivano scambiati: oggi, dopo
ventinove anni da quando alcuni ricercatori hanno collegato in via
sperimentale dei computer per scambiarsi dati a distanza, Internet si sta
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nuovamente trasformando. Mentre le prime fasi sono state conseguenti
l'una all'altra e si possono raffigurare come tappe progressive di un iter
evolutivo omogeneamente orientato, la fase attuale sta tracciando un
discrimine netto che rischia di segnare un profondo mutamento negli
aspetti funzionali e socioculturali della Rete, ossia nella sua natura
antropologica.
1.2 La storia di internet
Le origini di internet si trovano in Arpanet, un network di computer
messo in piedi nel settembre 1969 dalla Advanced Research Agency
(Arpa). ARPA è stata creata nel 1958 dal dipartimento della Difesa degli
Stati Uniti allo scopo di mobilitare risorse di ricerca, in particolare dal
mondo universitario, verso la costruzione di una superiorità tecnologica
militare sull’Unione Sovietica subito dopo il lancio del primo razzo che
portò in orbita il primo satellite artificiale della storia. La costruzione di
Arpanet serviva a condividere online il tempo di utilizzazione del computer
tra i diversi centri di elaborazione dati e i gruppi di ricerca che lavoravano
per l’agenzia.
Per costruire un network interattivo informatico, l’IPTO(Information
Processing Techniques Office, un dipartimento dell’Arpa)si è affidato a
una rivoluzionaria tecnologia di trasmissione delle telecomunicazioni, la
commutazione a pacchetto. I primi nodi del network si sono sviluppati nei
centri di ricerca universitari e nel 1971 erano diventati quindici.
Il passo successivo è stato quello di rendere possibile la connessione di
Arpanet con gli altri network, a cominciare dai network di comunicazione
che stava gestendo Arpa. In questo modo si è introdotto un nuovo concetto:
quello di “network di network”.
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Per comunicare tra loro, le reti computer avevano bisogno di protocolli
standardizzata; l’obiettivo è stato in parte raggiunto nel 1973, con il
progetto del “protocollo di controllo trasmissione”(TCP). Nel 1978 alcuni
scienziati hanno distinto il TCP in due parti, aggiungendo un protocollo fra
rete e rete (IP) e mettendo a punto il protocollo TCP/IP, lo standard con cui
ancora oggi opera Internet.
Nel 1977 due studenti di Chicago hanno scritto un programma,
battezzato Modem, che permetteva il trasferimento di file tra i loro
pc(Castells, 2002).
Nel 1979 tre studenti dell’Università del North Carolina e della Duke
University idearono una connessione per ospitare gruppi di discussione
senza collegarsi all’ARPANET: nacque così una rete, che inizialmente
collegava computer dotati del sistema operativo Unix, denominata
USENET, una “BBS flottante”; con questa modalità di connessione un
computer chiama un altro via modem e gli trasferisce il contenuto di tutte le
news in questione. Dopo poco tempo, è stato sviluppato un programma che
facesse da ponte tra le due reti; da quel momento Usenet è rimasta collegata
ad Arpanet e dopo poco tempo queste due reti si sono unite diventando
Internet.
Nel 1983 il dipartimento della Difesa, preoccupato per possibili buchi
nella sicurezza, ha creato la rete MILNET separata per specifici impieghi
militari. ARPANET è diventata ARPA-INTERNET dedicata alla ricerca.
Nel 1984, la National Science Foundation (NSF) ha messo a punto una
propria rete di comunicazione via computer (NSFNET) e nel 1988 ha
iniziato ad utilizzare Internet come sua dorsale
Nel 1990 ARPANET, ormai tecnologicamente obsoleta è stata
smantellata. In seguito, avendo liberato Internet dal suo ambiente militare,
il governo statunitense ne ha affidato il controllo alla NSF e al suo
management.
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Ormai la tecnologia informatica del networking era di dominio
pubblico e le telecomunicazioni in piena deregolamentazione. Cosi, la Nsf
ha rapidamente avviato la privatizzazione di Internet. Il dipartimento della
difesa aveva deciso in precedenza di commercializzare la tecnologia di
Internet, finanziando i produttori di computer statunitensi affinché
introducessero il TCP/IP nei loro protocolli.
Già nel 1990 la maggior parte dei computer negli Stati Uniti aveva
capacità di networking, il terreno ideale per la diffusione
dell’internetworking.
Nel 1995 NSFNET è stata chiusa, spalancando le porte alla
privatizzazione di Internet.
Tuttavia Arpanet non è stata l’unica fonte di internet. L’attuale forma
di Internet è anche il prodotto di una tradizione di base di comunicazione
tra computer. Una componente di questa tradizione sono i sistemi di
bacheca elettronica noti come Bullets Board System (BBS), un movimento
sorto dalla comunicazione fra pc alla fine degli anni settanta.
Nel 1991 uno studente di Helsinki, ha sviluppato un nuovo sistema
operativo basato su Unix, chiamato LINUX e distribuito gratuitamente su
internet, dove è stato sviluppato grazie all’opera di migliaia di hacker ed
utenti, al punto che oggi Linux è riconosciuto come uno dei sistemi
operativi più avanzati del mondo.
Ciò che ha permesso a Internet di abbracciare l’intero mondo è stato lo
sviluppo del World Wide Web, un’applicazione per la condivisione delle
informazioni sviluppata nel 1990, che ha consentito di recuperare e
distribuire informazioni da/a qualunque computer collegato via internet:
HTTP, HTML e URL. Nel 1990 è stato rilasciato in rete il primo software
browser WWW. Il primo browser in commercio è stato pubblicato nel
1994, Netscape Navigator, distribuito gratuitamente un anno dopo.
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Dopo il successo di Navigator, Microsoft scopre finalmente Internet e
nel 1995, insieme al proprio software Windows 95, introduce il suo primo
browser, Internet Explorer; poco dopo viene progettato un linguaggio di
progettazione che permette agli applets di viaggiare tra computer su
internet, consentendo cosi ai computer di far girare programmi scaricati in
sicurezza da internet.
Cosi, entro la metà degli anni novanta, Internet è privatizzata,
consentendo alla sua architettura aperta l’interfacciamento di tutte le reti di
computer in ogni parte del mondo, il World Wide Web può funzionare su
un software adeguato e il pubblico si trova a disposizione numerosi
browser di facile utilizzo(Castells, 2002).
Host internet 1991-2002 nel mondo(numeri in milioni
1
).
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Grafico elaborato dall’Internet Software Consortium (Network Wizards)
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1.3 La diffusione della rete in Italia
“In Italia Internet non è ancora entrata nella vita di tutti, ma non è più
una cosa per pochi”(Liviraghi, 2000).
Dalla seconda del 1998 c’è un cambiamento, con una marcata
accelerazione nel 1999-2000. Il numero di persone che frequentano internet
è in forte aumento; l’esperienza della rete si sta allargando a categorie
economiche, sociali e culturali molto estese.
E’ possibile individuare quattro periodi che caratterizzano la diffusione
della rete in Italia:
· 1996 - 1999: la nascita
In questo periodo in Italia si inizia a parlare di internet, se pur in
maniera molto approssimativa. Le voci sono quelle d’oltreoceano e nessun
vocabolario della lingua italiana definisce i termini internet, sito o provider.
Le aziende italiane non se ne occupano e quasi nessuna è online. La rete e
le nuove tecnologie sono un affascinante argomento per pochi tecnici o
curiosi, e sono solo in pochi ad usufruirne, con un collegamento o un
modem.
· 1999 - I semestre 2000: il periodo dell’entusiasmo
Con il 1999 lo scenario cambia completamente. Nascono i primi
portali, i siti si moltiplicano in modo esponenziale ed internet diventa una
moda travolgente.
Le connessioni telefoniche, i modem, le tipologie di abbonamento e le
relative offerte aumentano incredibilmente e gli utenti crescono di
conseguenza. Il motto che meglio di qualunque altro sintetizza questo
periodo è “to be or net to be”, realizzato da Seven, una delle maggiori web
agency italiane. Tutti vogliono essere presenti sulla rete a tutti i costi,