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Nel primo capitolo, introduttivo, parlerò dapprima del Ministero committente della ricerca
oggetto della tesi, ne spiegherò le competenze e, in breve, le attività già intraprese. Nei paragrafi
successivi illustrerò nel dettaglio in cosa è consistito il sondaggio, la modalità di somministrazione,
quali fossero gli scopi prefissati, qual era il target previsto da coloro che hanno ideato l’iniziativa e
di quello che effettivamente ha compilato le cartoline. Procederò infine con la spiegazione del
lavoro svolto per l’analisi dei risultati e descriverò brevemente quanto riscontrato nella ricerca.
I cinque capitoli successivi conterranno poi lo studio vero e proprio dei risultati del
sondaggio. Non essendo possibile trattare in modo esaustivo tutto quanto rilevato e per non correre
il rischio di fare delle generalizzazioni laddove i numeri esigui non lo consentono, ho deciso di
ridurre l’analisi a quelle categorie maggiormente toccate dagli intervistati, categorie che ad ogni
modo corrispondono ai temi a mio parere fondamentali per la vita dei giovani.
Ecco quindi che nel capitolo 2 tratterò il tema del tempo libero, categoria che ha ricevuto il
maggior numero di “colpi” battuti dagli intervistati. Dopo una breve introduzione relativa a tale
tematica, parlerò delle esigenze espresse in tema di cultura, di divertimento, di spazi per
l’aggregazione, di pratica sportiva ed infine di volontariato.
Il terzo capitolo è dedicato ad un’altra tematica fondamentale per i giovani: il lavoro. In primo
luogo, per meglio comprendere le esigenze espresse, ritengo sia opportuno illustrare brevemente le
ultime leggi sulla materia e il risultato da esse prodotto: la precarietà e i bisogni che essa genera. In
seguito parlerò dell’ingresso nel mondo del lavoro, del collegamento tra quest’ultimo e la scuola,
dell’orientamento al lavoro ricevuto dai giovani e dei metodi utilizzati dai giovani nella ricerca di
un’occupazione. Infine, a causa delle numerose richieste in quest’ambito, tratterò il tema
dell’imprenditoria giovanile: le sue rappresentazioni nell’immaginario giovanile e i “colpi” dedicati
a quest’ambito.
Il quarto capitolo sarà dedicato alla scuola. Dopo una breve introduzione sulla tematica dello
studio e sulla sua importanza per i giovani, mi soffermerò sulle esigenze espresse dai giovani
riguardo alla scuola secondaria di secondo grado ed all’università. Un ultimo paragrafo sarà poi
destinato allo studio delle lingue straniere, tema trasversale a tutti i livelli d’istruzione ed a volte
esterno ad essi.
Nel quinto capitolo tratterò poi i due temi, a mio avviso strettamente collegati, della casa e
della famiglia. Partendo da una breve disamina del fenomeno tutto italiano, ultimamente tornato
sotto la luce dei riflettori, dell’uscita tardiva dalla famiglia d’origine, illustrerò i risultati relativi alla
tematica della casa. Nel paragrafo successivo parlerò poi delle esigenze espresse dai giovani in
merito alla “famiglia”.
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Infine l’ultimo capitolo riguarda i giovani “sul territorio”. Esso conterrà infatti l’analisi delle
preferenze dedicate dagli intervistati alla categoria “servizi pubblici” ed al tema “lavori pubblici”.
Prima di procedere con il lavoro di analisi dei risultati del sondaggio del Ministero, desidero
ringraziare il mio relatore, prof. Eugenio Rossi, e la dott.sa Cecilia Tombesi, i quali mi hanno
aiutato nell’analisi delle cartoline e nella stesura dell’elaborato; ringrazio inoltre il dott. Andrea
Ferrari, mio punto di riferimento all’interno del Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività
Sportive, che mi ha gentilmente illustrato la metodologia di somministrazione della ricerca.
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Capitolo 1 “Batti tre colpi… siamo in ascolto!!!”
1.1 Il Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive
Il Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive è stato istituito per la prima volta
dal Governo Prodi nel Maggio del 2006. Il decreto legge n. 181 del 18 maggio 2006, all’art. 1,
comma 19, ha attribuito alla Presidenza del Consiglio, tra le altre funzioni, “a) le funzioni di
competenza statale in materia di sport” e “d) le funzioni di indirizzo e coordinamento in materia di
politiche giovanili”
1
.
Con successivo Decreto del Presidente del Consiglio del 15 giugno 2006 “le funzioni di
indirizzo e coordinamento di tutte le iniziative, anche normative, nelle materie concernenti le
politiche giovanili e le attività sportive” sono state delegate al Ministro per le politiche giovanili e
le attività sportive.
In particolare, in materia di politiche giovanili, il Ministro è delegato:
“a) a coordinare le azioni di Governo volte ad assicurare l’attuazione delle politiche in
favore dei giovani in ogni ambito, ivi compresi gli ambiti economico, fiscale, del lavoro,
dell’istruzione e della cultura, anche mediante il coordinamento dei programmi finanziati
dall’Unione Europea;
b) a coordinare le azioni di Governo in materia di scambi internazionali giovanili;
c) ad esercitare, congiuntamente con il Ministro della solidarietà sociale, le funzioni di
indirizzo e vigilanza dell’Agenzia nazionale italiana del programma comunitario gioventù”.
Le deleghe relative alle attività sportive riguardano invece:
“a) proposta, coordinamento ed attuazione delle iniziative normative, amministrative e
culturali relative allo sport;
b) cura dei rapporti con enti ed istituzioni intergovernative che hanno competenza in materia
di sport, in particolare con l’Unione Europea, il Consiglio d’Europa, l’UNESCO e la WADA
(Agenzia mondiale antidoping);
c) cura dei rapporti con gli organismi sportivi e con gli altri soggetti operanti nel settore
dello sport;
d) prevenzione del doping e della violenza nello sport per quanto di competenza;
e) esercizio della vigilanza sul CONI e, unitamente al Ministro per i beni e le attività culturali
in relazione alle rispettive competenze, della vigilanza e dell’indirizzo sull’Istituto per il credito
sportivo.”.
1
Cfr il decreto legge n. 181 del 18 maggio 2006
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Tale dicastero è “senza portafoglio” ed è finanziato attraverso un Fondo Nazionale per le
Politiche Giovanili, istituito con la Legge 4 agosto 2006, n. 248.
Appena insediatosi, il ministero ha stilato un “Piano nazionale giovani”, contenente delle
linee d’azione da attuare nell’arco della legislatura. La volontà perseguita con questo documento è
quella di riconoscere il giusto spazio alle giovani generazioni, in modo da renderle il principale
elemento di trasformazione del Paese. Il “Piano nazionale giovani” punta ad affermare la centralità
dei giovani, a creare le condizioni perché essi possano essere protagonisti della loro crescita e del
loro futuro.
Per raggiungere tale meta, il ministero ha ipotizzato una serie di obiettivi, che toccano diversi
ambiti della vita dei giovani: dalle politiche in materia di lavoro, all’istruzione, all’accesso
all’abitazione, alla creatività, ai consumi culturali, alla partecipazione alla vita pubblica, al disagio
giovanile, al dialogo interreligioso e interculturale, allo sport.
Per gli obiettivi previsti, il ministero ha messo in atto alcune misure, stilato dei protocolli e
promosso diversi concorsi e bandi. Più nello specifico, per quanto riguarda la tematica del lavoro e
del welfare, il ministero ha proposto il limite di 36 mesi per la rinnovabilità dei contratti a tempo
determinato, l’abolizione dello staff leasing e del lavoro a chiamata, la totalizzazione contributiva, il
riscatto della laurea ai fini pensionistici a migliori condizioni, l’introduzione dell’indennità di
malattia e maternità anche per i lavoratori atipici e i parasubordinati, la contribuzione figurativa per
periodi d’involontaria disoccupazione e l’accesso al credito agevolato per i periodi di discontinuità
lavorativa.
In tema di formazione, è stato stilato un protocollo d’intesa con l’ABI (Associazione Bancaria
Italiana). Il ministero, con questo accordo, s’impegna a stanziare un fondo che permetta ai giovani
studenti meritori, senza bisogno di alcuna garanzia, di accedere al credito agevolato fino a 6.000
euro per partecipare al programma Erasmus, frequentare master post-universitari, pagare le tasse
universitarie, le spese di locazione, acquistare computer.
Per favorire l’accesso alla casa, il ministero ha proposto ed ottenuto l’inserimento, nella
Finanziaria del 2008, di una detrazione d’imposta pari a 990 euro per giovani ai 20 ai 30 anni con
reddito fino a 15.400 euro e di 500 euro per redditi tra 15.400 e 30.000 euro; ha promosso inoltre
l’inserimento nella Finanziaria di detrazioni del 19% sugli affitti per gli studenti universitari fuori
sede. Sempre in questa direzione è stato anche pubblicato un “Bando casa” per promuovere e
finanziare, grazie ad uno stanziamento di 15 milioni di euro, la pratica del co-housing, forme
innovative di intermediazione nella locazione, progetti di riqualificazione edilizia e per fornire
affitti a basso costo.
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In tema di promozione della creatività giovanile, è stato indetto il concorso “Giovani Idee
cambiano l’Italia”, che premia 64 progetti, su tematiche come l’innovazione tecnologica, l’utilità
sociale e l’impegno civile e lo sviluppo sostenibile, e li finanzia con un contributo di 35.000 euro
ciascuno, per un totale di 2 milioni di euro, per la loro effettiva realizzazione.
Per quanto riguarda la promozione della partecipazione alla vita pubblica, è stata istituita
l’“Agenzia nazionale Giovani”, con funzioni d’indirizzo e vigilanza (congiuntamente al Ministero
per le politiche giovanili ed al Ministero per la Solidarietà sociale). Quest’Agenzia, tra i vari
compiti, ha anche quello di dare maggiore forza alla posizione italiana nell’accesso alle risorse
comunitarie predisposte a favorire la partecipazione e la rappresentanza delle giovani generazioni.
Al fine di stimolare il dialogo tra le diverse religioni e culture presenti nel territorio italiano, è
stata istituita, congiuntamente al Ministero dell’Interno, la “Consulta giovanile per il dialogo
religioso e interculturale”. La Consulta è composta da 16 giovani uomini e donne tra i 20 ed i 30
anni di età appartenenti a dieci differenti culti presenti nel nostro Paese.
Altro obiettivo del Ministero è combattere il disagio giovanile, per il cui raggiungimento,
collaborando con il Ministero della salute, è stato promosso il manifesto di autoregolamentazione
della moda italiana contro l’anoressia. Sempre a questo fine è stato stilato un protocollo d’intesa con
il Ministero della salute per promuovere l’attività motoria, la prevenzione e la lotta contro i disturbi
alimentari.
Ultimo ma non meno importante obiettivo previsto nel Piano nazionale giovani è
l’agevolazione dell’accesso all’attività sportiva, perseguito prevedendo, all’interno della Finanziaria
del 2007 e del 2008, una detrazione fiscale pari al 19% (fino ad un massimo di 210 euro) delle spese
d’iscrizione a palestre per ragazzi dai 5 ai 19 anni d’età. Al fine di promuovere il diritto allo sport è
stato inoltre istituito un “Fondo per lo Sport di Cittadinanza”, al quale è stata assegnata la somma di
20 milioni di euro per l’anno 2008, 35 milioni di euro per il 2009 e 40 milioni di euro per il 2010,
per un totale di 95 milioni di euro.