Tesi di laurea in Architettura Relatore: Prof. D. Marino
La programmazione europea 2007-2013. Obiettivi e strumenti
CAPITOLO I
INTERVENTI EUROPEI DAL 1948 AD OGGI
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La programmazione europea 2007-2013. Obiettivi e strumenti
1.1 Anni 1948-1958
Convenzione istitutiva dell’Organizzazione Europea
per la Cooperazione economica (OECE): gestione del Piano
Marshall Trattato di Londra (1949): istituzione del
Consiglio d’Europa, rafforzamento dell’Unione tra paesi
europei. Trattato CECA (1951): istituzione
della Comunità economica del carbone e dell’acciaio. Gli
art. 54 e 55 (sicurezza del lavoro) si occupano
indirettamente d'ambiente. Trattato di
Roma (1957): istituzione della Comunità economica
europea, non ci sono riferimenti espliciti all’ambiente, ma si
parla di progresso economico e sociale, miglioramento delle
condizioni di vita e di occupazione, di espansione
equilibrata e di stabilità. Trattato Euratom (1957):
istituzione della Comunità europea per l’energia atomica. Il
terzo capitolo riguarda la protezione sanitaria dei cittadini e
dei lavoratori contro i pericoli derivanti da radiazione
ionizzati.
Conferenza di Stresa (1958): politica agricola comune.
1.2 Anni 1960-1975
1960, l’OECE diventa Organizzazione per la
cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), aderiscono
anche USA Canada e Giappone.
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(1962) creazione del fondo europeo agricolo di
orientamento e garanzia (FEAOG).
Trattato delle comunità europee (1965): sancisce
la fusione degli esecutivi delle tre comunità CECA, CEE,
EURATOM. Consiglio europeo di Parigi (1972): I
programma di azione delle comunità europee in materia di
ambiente (protezione sanitaria ed ecologica).
Conferenza di Stoccolma (1972): l’esperienza americana
della politica ambientale del National Environmental Policy
Act (NEPA) è trasferita ai paesi della Comunità europea.
Raccomandazione congiunta CECA, CEE, EURATOM n.
194 (1975): una anticipazione del principio di chi inquina
paga. (1975) il consiglio europeo istituisce il Fondo
Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).
1.3 Anni 1977-1983
II Programma di azione delle comunità in
materia di ambiente (1977): definisce, il quadro normativo
per la gestione delle risorse naturali e per la protezione
ambientale. Proposta di direttiva VIA (1980):
impostata su legislazione francese che prevedeva già una
normativa sull’impatto ambientale, individuava come campo
di azione i progetti pubblici e privati di portata significativa
ma non atti di pianificazione e programmazione territoriale.
I limiti sono legati al fatto che la direttiva interessa solo la
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fase di progetto e non quella d'esecuzione.
III programma d'azione delle comunità in materia
ambientale (1982): si passa da una politica di controllo e
riduzione dell’inquinamento ad una politica preventiva, di
gestione globale delle risorse. Si prevede un rafforzamento
delle azioni di conservazione e protezione di zone sensibili
e la gestione integrata delle regioni costiere e montane
(sistemi). Carta di Torremolinos
(1983): carta europea della gestione del territorio, adottata
dalla Conferenza europea dei Ministri competenti.
1.4 Anni 1985-1987
Direttiva VIA 85/337/CEE (1985): concernente un
sistema comune di valutazione dell’impatto ambientale di
determinati progetti pubblici e privati.
Direttiva VIA 85/384/CEE (1985): tra le altre viene fatto
riferimento al concetto di interesse pubblico per ciò che
concerne “la creazione architettonica, la qualità edilizia, il
loro inserimento armonico nell’ambiente circostante e il
rispetto per il paesaggio e dell’aspetto urbano nonché del
patrimonio collettivo e privato. Atto unico europeo
(1986); l’obiettivo principale è il completamento del mercato
unico: la “coesione sociale ed economica” viene assunta
come principio guida. Si avvia un dibattito sull’opportunità
di intraprendere politiche urbane e territoriali a scala
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continentale Rapporto Bruntland “Our Common Future”
(1987) fornisce una prima definizione di sviluppo
sostenibile. Entrata in vigore dell’Atto unico europeo
(1987).
1.5 Anni 1987-1989
IV Programma d’Azione in materia d'ambientale:
risoluzione del Consiglio delle Comunità europee.
Seconda riforma dei Fondi Strutturali (1988): diventano,
strumento comunitario della coesione economica e sociale
(importanza del territorio). Conferenza di Nantes (1989): è
avviato il dibattito sullo Schema di Sviluppo dello Spazio
Europeo (SSSE). La Commissione delle Comunità europee
promuove il programma “Europa 2000”, iniziando di fatto il
dibattito sulla pianificazione spaziale strategica.
Le tematiche/obiettivo sono:
a) un sistema di città equilibrato e policentrico e una nuova
relazionetra città e campagna
b) l’equivalenza di accesso alle infrastrutture e alle
conoscenze c) la gestione e lo sviluppo del patrimonio
naturale e culturale, lo slogan è “pensare globale, agire
locale”.
(1989-93) Primo periodo di programmazione dei Fondi
Strutturali.
1.6 Anni 1990-1992
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La Commissione pubblica il Libro verde
sull’ambiente urbano (1990): documento a carattere
scientifico – culturale che anticipa “Verso un’agenda urbana
nell’Unione Europea” (1997) e culminata con il “Quadro per
l’azione sullo sviluppo urbano sostenibile”(1998).
Istituzione dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (1990).
(1990-1993) Avvio dell’iniziativa comunitaria INTERREG :
l’obiettivo principale dell’iniziativa è quello di evitare che i
confini nazionali ostacolino lo sviluppo equilibrato e
l’integrazione del territorio europeo (concetto di territorio a
“geometria variabile”). (1991) La Commissione Europea
istituisce “Europa 2000, Prospettive per lo sviluppo del
territorio comunitario”: politiche territoriali e urbane a
scala continentale (il concetto di reti di città).
Trattato dell’Unione Europea (Maastricht) (1992): si ripete
il concetto di “sviluppo armonioso” al fine di ridurre il
divario tra livelli di sviluppo delle varie regioni, e il
principio di sussidiarietà.
1.7 Anni 1992-1993
(1992) La Commissione adotta un Libro verde
relativo all’impatto dei trasporti sull’ambiente, si
delinea una strategia comunitaria per uno sviluppo
sostenibile dei trasporti nel rispetto dell’ambiente.
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Conferenza di Rio (1992): la Comunità partecipa alla
conferenza su ambiente e sviluppo sostenibile.
V Programma d’Azione in materia ambientale (1993):
l’obiettivo è trasformare il modello di crescita della comunità
promuovendo uno sviluppo sostenibile nei seguenti settori
prioritari, gestione sostenibile delle risorse naturali, lotta
integrata contro l’inquinamento e prevenzione della
produzione di rifiuti, riduzione del consumo energetico da
fonti rinnovabili, migliore gestione della mobilità con
modalità di trasporto efficaci e non inquinanti, migliore
qualità dell’ambiente urbano, miglioramento di salute e
sicurezza.
Conferenza di Liegi (1993): documento strategico (SSSE),
Schema di Sviluppo dello Spazio Europeo.
1.8 Anni 1993-1994
Regolamento CEE n. 2081/93: introduce la VIA per
i piani Regionali di conversione economica e sociale (aree
obiettivo 1, 2, 5b).
Commissione europea (1994): “Europa 2000 e
Cooperazione per lo sviluppo del territorio europeo”:
opportunità di politiche territoriali eurbane a scala
continentale.
Programma d'iniziativa comunitaria URBAN (1994).
Iniziativa per co-finanziare progetti integrati d'intervento su
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quartieri degradati. L’obiettivo era il recupero dei quartieri in
crisi in più di cento città. Carta delle città europee per
uno sviluppo durevole e sostenibile (Carta d'Aalborg)
(1994): che incoraggia le città nel perseguire politiche per
un modello urbano sostenibile. Nuovi orientamenti
INTERREG IIA/IIB (1994): gli assi prioritari interessano la
cooperazione transfrontaliera e le reti energetiche.
1.9 Anni 1996-1998
Conferenza di Lisbona (1996): campagna europea
delle città sostenibili.
Avvio dei programmi INTERREG IIC (1996): che prevedono
la cooperazione transnazionale in materia di assetto del
territorio, affinché i programmi siano strumento applicativo
dello SSSE. Trattato di Amsterdam (1997): centralità delle
tematiche dell’ambiente urbano nell’orientamento dello
sviluppo sostenibile, ed impegno a promuovere lo sviluppo
di Agende 21 locali. La commissione pubblica
Agenda 2000 (1997): individuazione delle strategie (10
anni) per aumentare la coesione. Conferenza
di Kyoto (1997): conferenza sui mutamenti climatici,
emerge il ruolo strategico delle città.
Vertice di Cardiff (1998): si traccia un approccio
comunitario in materia di trasporti e CO2.
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1.10 Anni 1998-1999
Revisione del V Programma d’Azione a favore
dell’Ambiente (1998):intensificazione dell’impegno in
alcuni settori prioritari; integrazione dell’ambiente nelle
altre politiche, ampliamento della gamma degli strumenti
ambientali, rafforzamento dell’attuazione e dell’applicazione
di legislazione ambientale, strategie integrate,
sensibilizzazione del pubblico ai problemi ambientali,
promozione di iniziative locali e regionali.
Conferenza di Aarhus (1998): accesso all’informazione
ambientale, partecipazione dei cittadini al processo
decisionale. Commissione europea (1998)
“Quadro d’azione per uno sviluppo urbano sostenibile
nell’Unione Europea”: si riconosce la necessità di
introdurre esplicitamente la dimensione urbana quale
condizione essenziale per migliorare l’efficienza del
contributo dei Fondi Strutturali. Per la rigenerazione dei
quartieri in crisi si adotta un approccio integrato area base,
incentivando, la collaborazione tra diversi livelli di governo.
1.11 Anni 1999-2000
Consiglio informale dei Ministri responsabili dell’Assetto del
territorio (1999) “Schema di Sviluppo dello Spazio
Europeo". Per uno sviluppo territoriale equilibrato e
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