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interessi che convergono sull’ANP e che possono condizionare la vita stessa della
azienda. Al soggetto economico delle ANP fanno perciò riferimento molteplici interessi
collegati sia a chi usufruisce dei beni, sia a chi opera all’interno di queste aziende, sia a
chi apporta risorse finanziarie. Il soggetto economico può essere pubblico o privato: si
tratta di individuare se il governo di queste aziende fa riferimento direttamente o
indirettamente alla collettività nazionale o locale, organizzata attraverso particolari
forme che trovano nel diritto amministrativo un esplicito punto di riferimento, oppure
ad altri soggetti. La differenza che si vuole qui proporre non fa riferimento alle finalità
pubbliche o private perseguite dall’azienda, ma più semplicemente alla natura
istituzionale del soggetto economico. Tale criterio appare importante per comprendere
le dinamiche istituzionali proprie e i vincoli a cui la singola ANP deve soggiacere.
Infatti al soggetto economico spettano tutte le decisioni fondamentali della vita
aziendale: tra queste è di grande rilevanza il perseguimento dell’equilibrio economico
della gestione, che è senza dubbio la condizione fondamentale per la sopravvivenza di
qualsiasi azienda.
Le “prerogative” del soggetto economico determinano la vita delle ANP, definendo:
• gli spazi di intervento (l’oggetto);
• le condizioni di svolgimento delle attività economiche.
Nel caso di soggetto economico pubblico sono le norme di diritto amministrativo che
tipicamente regolamentano i poteri, le modalità di svolgimento delle attività di
“governo”. In questo contesto nascono importati legami tra diversi livelli di governo che
determinano vincoli specifici all’azione dell’ANP. Nel caso di soggetto economico
privato, in genere, la libertà d’azione è maggiore e vincoli esterni sono posti solo per
garantire la correttezza dell’azione, come per esempio la tutela di alcuni interessi
ritenuti da privilegiare o la garanzia dell’azione rispetto ai fini.
Il soggetto economico, pubblico o privato, ha comunque la necessità di realizzare
condizioni di vita dell’azienda tali da consentire il raggiungimento delle finalità, che
sono appunto non collegate al reddito. In un certo senso, la variabile economica diviene
condizione e non finalità. Gli interessi propri del soggetto economico possono quindi
trovare piena realizzazione solo attraverso l’equilibrio economico-finanziario. Le forme
attraverso cui il soggetto economico realizza le finalità sono molteplici, in relazione alle
caratteristiche dell’ambiente e alle scelte proprie, riferite anche ai valori del soggetto
economico. Si tratta perciò di raggiungere l’equilibrio economico attraverso specifiche
modalità che corrispondono a un insieme di particolari condizioni da realizzare, come
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per esempio l’equilibrio fra entrate e uscite, la ricerca di autonomia nelle scelte e così
via. Il venir meno di alcune di queste condizioni, per mutazioni di finalità o per
qualsiasi altro elemento endogeno o esogeno, mette in discussione la vita dell’ANP, che
è costretta a ricercare un nuovo equilibrio tra esigenze proprie del soggetto economico e
impiego delle risorse.
Il secondo elemento che caratterizza le ANP è connesso allo scambio di mercato; infatti
le ANP possono essere caratterizzate da scambio economico tipico sia per quanto
riguarda la cessione dei beni, sia per quanto riguarda l’acquisizione dei fattori
produttivi, oppure possono sviluppare la loro azione in assenza di prezzo e finanziarsi
attraverso altre forme come per esempio tributi (nel caso di enti pubblici), donazioni,
contributi ecc. L’economia dell’ANP è ovviamente fortemente condizionata da questi
elementi. Per esempio ritroviamo aziende che estrinsecano la gestione attraverso i soli
rapporti di scambio: i fattori produttivi sono acquisiti sui vari mercati e i servizi sono
ceduti attraverso lo scambio economico dietro corrispettivo. Il prezzo può essere
variamente correlato ai costi: può permettere strutturalmente di raggiungere l’equilibrio
economico o, viceversa, strutturalmente non consentire l’equilibrio e quindi richiedere
la ricerca di ulteriori entrate a copertura del disavanzo. In altre situazioni l’ANP
acquisisce i fattori produttivi attraverso il meccanismo di mercato, ma i processi di
erogazione si realizzano senza scambio. In questo caso i proventi sono correlati alla
quantità e alla qualità del servizio solo in via indiretta e il finanziamento della gestione
avviene attraverso la contribuzione volontaria, i tributi ecc. In altri casi ancora, l’ANP
acquisisce almeno parte dei fattori produttivi attraverso forme non correlate allo
scambio. Tipico esempio sono i volontari che operano all’interno di molte ANP.
L’assenza di uno specifico costo di acquisto di un fattore produttivo incide in via diretta
e rilevante sull’economia dell’ANP, riducendo il fabbisogno di entrate per il
raggiungimento dell’equilibrio economico, condizione per la vita dell’azienda stessa.
L’assenza di prezzi per la cessione dei servizi fa sì che siano ricercate modalità
alternative di finanziamento della gestione, cioè entrate allo scopo di finanziare le uscite
per l’acquisizione di fattori produttivi.
La considerazione congiunta dei due criteri esaminati (lo scambio economico e il
soggetto economico) permettono di evidenziare quattro differenti tipologie di ANP.
Le imprese pubbliche. Le imprese pubbliche si caratterizzano per avere un soggetto
economico pubblico e lo scambio economico tipico sia per l’acquisizione di fattori
produttivi sia dei beni e servizi. L’equilibrio finanziario è perciò specificamente
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connesso allo scambio economico; eventualmente, per finalità extra economiche i prezzi
di vendita dei beni e dei servizi potrebbero non essere in grado di coprire i costi
connessi all’utilizzazione dei fattori produttivi acquisiti.
Gli enti pubblici. Gli enti pubblici si caratterizzano per il soggetto economico
pubblico e per la tipica assenza della negoziazione di prezzi relativa alla cessione dei
servizi.
Gli enti pubblici sono finanziati attraverso tributi direttamente determinati o attraverso
trasferimenti da parte di altri enti pubblici.
Gli enti privati. Gli enti privati, che assumono molteplici configurazione giuridiche
(associazioni, fondazioni, enti di fatto, cooperative ecc.), si caratterizzano per un
soggetto economico privato e per l’assenza di meccanismi di scambio nella cessione di
beni o servizi. Il finanziamento in questo caso è proprio delle donazioni, oppure
connesso a trasferimenti da parte di altri enti pubblici e non.
Le imprese non profit. Le imprese rappresentano un importante soggetto privato che
utilizza tipicamente lo scambio economico, pur non avendo finalità di reddito. Le
imprese assumono varie forme, da quelle specifiche del sistema delle imprese con
finalità di reddito a quelle proprie, come le imprese cooperative o le cooperative sociali.
Il raggiungimento dell’equilibrio economico nelle quattro tipologie di ANP è
ovviamente alquanto diverso, sia in ragione delle leve concretamente utilizzabili dal
soggetto economico, sia in ragione delle caratteristiche delle modalità di acquisizione
delle risorse finanziarie: lo scambio economico, i tributi, i trasferimenti e le donazioni.
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Capitolo 1: L’azienda non profit
1.1 La centralità dell’azienda nell’attuale contesto
sociale
Nel nostro sistema economico e sociale l’azienda si presenta come un istituto
rilevante, con caratteri propri e comuni, pur nella varietà delle tipologie di soggetti
presenti nella realtà.
L’azienda è infatti lo strumento attraverso il quale l’uomo soddisfa i propri
bisogni ed assume i caratteri di un istituto. Essa, quindi, è istituita e retta per
rispondere alle esigenze di consumo degli individui, singoli od organizzati in
gruppi o in aziende, in quanto mette loro a disposizione ciò che essi nel tempo
richiedono.
Sua caratteristica è quella di essere dotata di risorse, e cioè di beni e mezzi oltre
che di uomini organizzati per uno scopo, generalmente consistente nel
soddisfacimento di una domanda che proviene dalla società. Tali domande sono le
più varie e attengono alla sfera dei vari bisogni dell’uomo, quindi possono
riguardare gli aspetti naturali, biologici, fisici, fisiologici, psicologici, culturali,
sociali, morali, religiosi, politici ed economici.
Cosi delineato l’istituto azienda si estrinseca in vario modo in funzione della
diversa e variegata tipologia che assume in concreto.
Molte possono essere in proposito le classificazioni che si possono fare delle
aziende, anche se spesso tali classificazioni riflettono parzialmente la complessità
del fenomeno.
Possiamo però qui partire da una classica ripartizione; ci riferiamo alla distinzione
tra aziende di produzione ed aziende di erogazione e di consumo, laddove le
prime raggruppano le imprese caratterizzate dal fine di lucro e le seconde
comprendono tutte quelle entità che utilizzano le risorse a loro disposizione per
conseguire i fini istituzionali.
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L’azienda, dunque, nelle sue varie forme di produzione e di erogazione sta al
centro del sistema sociale. Essa però non costituisce di per sé il fine del sistema
stesso, ma si configura come lo strumento più importante ed attuale per garantire
il soddisfacimento dei bisogni umani, costituendo sempre l’uomo il centro e
l’obiettivo finalistico del sistema economico.
Cerchiamo ora di delineare, pur con i premessi limiti, le varie tipologie di aziende.
Si ritiene che a tal fine il metodo di approccio più utile sia quello di discriminare
le aziende in funzione delle finalità istituzionali perseguite e loro attribuite dai
soggetti promotori delle aziende stesse. Si tratta cioè di classificarle in relazione al
loro soggetto economico. In tal senso si possono delineare:
1. aziende di erogazione familiari;
2. aziende di erogazione pubblica;
3. aziende di produzione o imprese private;
4. aziende di produzione o imprese pubbliche;
5. aziende di erogazione istituzionali pure private;
6. aziende di erogazione istituzionali miste private;
7. aziende cooperative;
Le aziende di erogazione familiari sono le cellule della società e possono essere
costituite da uno o da più individui. Sono le unità base della società civile e
possono essere studiate da tante prospettive.
In questo contesto sono viste come aziende di erogazione pure, perché in esse si
attuano le forme principali di consumo, in quanto il reddito prodotto dai membri
delle famiglie è in tale sede utilizzato per la convivenza ed i risparmi sono
ottimizzati per la vita futura.
Le aziende di erogazione pubbliche sono tutti gli enti previsti dall’ordinamento
costituzionale che garantiscono un miglioramento della vita nell’interesse di tutti i
cittadini. Molta importanza assumono in questo contesto gli istituti pubblici
territoriali (Stato, Regioni, Province, Comuni) che possono essere considerati
aziende di erogazione pure in quanto traggono le proprie risorse dalle imposte che
destinano generando servizi per i cittadini secondo le disposizioni legislative.
Le aziende di produzione o imprese private sono quelle controllate da soggetti,
che, mediante la produzione di beni e servizi, si prefiggono di perseguire il fine di
lucro ottimizzando la gestione della propria attività. Svolgono una funzione