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finanziarie di livello elevato; operare con un grado accettabile di trasparenza e di
equit .
L interpretazione e l analisi dei cambiamenti dell impresa costituiscono un
obiettivo primario nell universo conoscitivo esplorato dagli studi d impresa, in
questo ambito spesso l attenzione Ł focalizzata sui processi evolutivi in cui il
cambiamento assume connotati innovativi e positivi che portano le imprese a
conseguire posizioni di successo e di leadership. Con questo lavoro vogliamo
analizzare «l altro cambiamento», quello nel quale il circolo virtuoso dei processi
di sviluppo e consolidamento si interrompe per il progressivo prevalere di
condizioni di anomalia che conducono l impresa verso uno stato di crisi che ne
mette a rischio la sopravvivenza stessa.
Il fenomeno delle crisi aziendali, nel corso dell u ltimo ventennio, ha sub to,
in tutte le economie avanzate, una rilevante accentuazione. Il carattere distintivo
delle crisi aziendali dell ultimo ventennio non Ł tuttavia costituito solo dalla loro
diffusione, ma esse si rivelano anche piø complesse nei tempi, nei modi di
manifestazione e nelle soluzioni adottate per il loro fronteggiamento.
Data la loro diffusione, dunque, possiamo sostenere che l indagine sui
fenomeni di crisi Ł di particolare attualit , soprattutto nel nostro Paese, visto che
diversi gruppi industriali di notevole importanza, ne sono ancora coinvolti.
Questo lavoro mette in evidenza il concetto, la natura e le caratteristiche della
crisi; l evoluzione dell approccio al problema; le cause dalle quali si sviluppa lo
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stato patologico, e soprattutto gli strumenti di diagnosi dello stato di salute come
pure quelli di prevenzione della crisi.
L’attivit di mechant banking riveste un ruolo di primaria importanza nella
crescita delle imprese, per il contributo che essa pu offrire al processo di
ricapitalizzazione delle aziende, con l’intento di sostenere piani di sviluppo e di
investimento o di restructuring. Ma non sempre si riescono a delineare i contorni
degli interventi di merchant banking, in considerazione del fatto che essi possono
essere realizzati con l’applicazione di soluzioni tecniche e contrattuali
confezionate caso per caso, con l’obiettivo di risolvere le specifiche esigenze
espresse dalla clientela. Per esporre l ampia casis tica in questione, si descrive con
chiarezza e linearit tutte le fasi che intervengon o nell’avvio e nella gestione di
un’operazione di merchant banking.
Partendo dagli aspetti istruttori, viene spiegato come le merchant bank
debbano porre particolare attenzione, da un lato, all’analisi economica,
patrimoniale e finanziaria dell’azienda e dall’altro alla gestione del rischio
dell’operazione. La gestione del rapporto vede una complessa attivit di
monitoraggio degli adempimenti amministrativi, finanziari e fiscali dell’impresa
target, fondamentale per verificare la corretta gestione dell’azienda, la
determinazione delle aree di rischio e la prestazione di servizi di consulenza,
finalizzati al miglioramento di alcune funzioni. Altro tema di estrema importanza
Ł quello della pianificazione del disinvestimento, con riferimento sia alle modalit
tecniche sia ai tempi di realizzo.
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Introduzione
Il lavoro svolto, come si evince dal titolo, ha voluto porre l attenzione sul
ruolo ed il rapporto tra le merchant banks e le imprese affette da crisi,
prevalentemente nell esperienza italiana nell ambit o turistico-ricettivo. Non ci si
poteva, dunque, esimere dal tentativo di dare, in primo luogo, una definizione al
concetto di crisi d impresa. Tentativo che Ł stato esperito nel primo capitolo del
lavoro svolto, nell ambito del quale si Ł voluto sottolineare l etimologia del
termine crisi , il campo scientifico dal quale ess o Ł stato mutuato, il carattere di
poliedricit , le varie tipologie di crisi d impresa , evidenziando tuttavia la presenza
di alcuni caratteri comuni alle stesse.
Inoltre, si Ł indagato il processo di formazione della crisi d impresa, le
relative tappe, nonchŁ le vie alternative che conducono a scongiurare un pericolo
di siffatta natura, riconosciute quali cause primigenie capaci di innescare un
circuito vizioso difficile da interrompere in assenza di interventi riparatori.
Il primo capitolo si chiude con l esame della strut tura finanziaria delle
imprese sulla quale si producono, in ultima istanza, gli effetti deflagranti di
un insana e imprudente gestione, a tal punto da dover richiedere un intervento di
ristrutturazione finanziaria.
Il secondo capitolo si apre con un analisi del fabbisogno finanziario delle
imprese italiane, da cui viene svolta una sintetica disamina sulle piø ricorrenti
tipologie di operazioni perfezionate in Italia e sulla composizione qualitativa e
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quantitativa della domanda. Si Ł, dunque, cercato di capire cosa fosse una
merchant bank, partendo dalle origini storiche e dalla sua evoluzione nel tempo,
fino ad arrivare ai giorni nostri. Si Ł appurato come, in primis, le banche d affari
siano degli intermediari finanziari che si rivolgono prevalentemente alle imprese,
offrendo loro un ampia gamma di servizi che fanno perno sulla consulenza.
Si Ł preferito suddividere le principali attivit svolte dalle merchant banks in
due macro-classi: alla prima, Ł stato dato il nome di originaria perchØ
comprensiva di quell insieme di attivit appartenen ti al patrimonio genetico di tali
soggetti economici; alle seconde, Ł stato assegnato l appellativo di derivate ,
perchØ comprensive di attivit conseguenti alle prime e frutto della necessit delle
banche d affari di ampliare l offerta, al fine di s oddisfare bisogni sempre piø
eterogenei della clientela di riferimento. All interno della classe originaria si
sono fatte rientrare attivit quali: l intermediazi one finanziaria, la sollecitazione
del risparmio, l investimento di risorse monetarie. All interno della classe
derivata si sono fatte rientrare attivit quali: il corporate finance, l investment
management, il market making, il corporate lending e i servizi alle piccole
imprese.
Segue poi un analisi delle istruttorie usualmente svolte dalle merchant bank e
in particolare una trattazione dall esame dell appr occio con le aziende che
potrebbero essere considerate ideali (cosiddetta impresa target) per dimensione
operativa, settore merceologico, posizionamento sul mercato, ecc.
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Il secondo capitolo si chiude con i processi di turnaround, intesi come un
insieme organico di misure riparatorie, formulate e messe in pratica dall advisor
incaricato di redigere il piano di risanamento. Piano di risanamento indagato nei
suoi caratteri distintivi e nelle due parti componenti: industriale e finanziaria.
Il terzo capitolo mette in evidenza quelli che sono stati definiti gli strumenti
adottati dalle merchant banks nell ambito dei processi di risanamento. E emersa
la tendenza, da parte delle banche d affari, in qualit di advisor, di delegare a studi
professionali la redazione e l attivazione del piano industriale, laddove questo
fosse necessario, per predisporre direttamente il piano di ristrutturazione
finanziaria facendo perno sulle proprie competenze distintive.
Si Ł sottolineato inoltre il ruolo decisivo che le banche d affari rivestono nel
mediare e ricomporre gli interessi delle parti coinvolte nel processo risanatorio
facendo leva, in quest ultimo caso sul network relazionale all interno del quale la
merchant bank vive ed opera. Nell ordine si Ł parlato in particolare di:
ristrutturazione del debito e degli interventi in cui questo si articola; ricorso a
nuove risorse finanziarie e partecipazione al capitale di rischio dell impresa
risananda; operazioni di asset restructuring ed infine di operazioni di finanza
straordinaria, quali fusioni ed acquisizioni (M&A).
Il quarto capitolo, illustra le istruttorie relative ad operazioni di merchant
banking che hanno quale denominatore comune l impiego di risorse proprie,
intervenendo sulla struttura proprietaria dell impresa in crisi, attraverso operazioni
di Family buy-out, Leveraged buy-out, Management buy-out e l operazione di
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Portage, mettendo in rilievo il ruolo che le banche d affari rivestono nell ambito
di ciascuna misura adottata.
Infine si esaminano le modalit di gestione del rap porto di merchant banking
e quelle di rimborso dei prestiti obbligazionari e di disinvestimento delle
partecipazioni, alla luce degli strumenti attualmente presenti nel nostro paese. Si Ł
sottolineato che l usuale breve durata dei singoli investimenti effettuati dalle
merchant banks, comporta un elevato turnover nell ambito del portafoglio
partecipazioni, contribuendo in misura significativa al miglioramento del
rendimento complessivo delle singole operazioni, e di conseguenza, del risultato
economico espresso dalla gestione caratteristica della loro attivit , tenendo
presente che tale obiettivo Ł subordinato al verificarsi di due condizioni: la
realizzazione di capital gains e la certezza della dismissione del pacchetto
azionario precedentemente acquisito e relativo smobilizzo delle partecipazioni.
Nel quinto capitolo viene esaminato, il caso Jolly Hotel, in Operazione
Grande Jolly . In particolare si Ł dapprima fatta un analisi dimensionale,
geografica ed economico-finanziaria della catena alberghiera Jolly Hotels. Si Ł poi
passati ad analizzare le varie fasi che hanno portato alla nascita di Grande Jolly,
attraverso un accordo stipulato da Joker Partecipazioni, Banca Intesa e NH
Hoteles nel Novembre 2006, per costituire il piø grande polo alberghiero italiano.
Alla base dell’operazione Ł stata la convinzione di tutte le parti coinvolte, che
dimensioni e visione globale siano oggi le condizioni necessarie per dare vita al
primo gruppo alberghiero di rilevanza strategica per il nostro Paese. Tutto ci
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grazie al Know how posseduto da NH Hoteles, gruppo spagnolo, a livello
internazionale nel settore alberghiero; da Joker Partecipazioni, che ha apportato al
progetto anche l esperienza e le competenze della famiglia Zanuso - che da
decenni controlla e gestisce Jolly Hotels, il primo gruppo alberghiero italiano - e
al contributo imprenditoriale di Canova Partecipazioni. Non da meno, l enorme
contributo in quest operazione di finanza straordinaria, quello di Banca Intesa che
ha favorito l apporto di capitale. Successivamente si Ł passati ad evidenziare la
dimensione economico-finanziaria di Grande Jolly, attraverso l analisi del
bilancio consolidato del primo semestre 2007, ed apportando poi un confronto
diretto con i dati di bilancio del 2006.