5 
finanziarie di livello elevato; operare con un grado accettabile di trasparenza e di 
equit . 
L interpretazione e l analisi dei cambiamenti dell impresa costituiscono un 
obiettivo primario nell universo conoscitivo esplorato dagli studi d impresa, in 
questo ambito spesso l attenzione Ł focalizzata sui processi evolutivi in cui il 
cambiamento assume connotati innovativi e positivi che portano le imprese a 
conseguire posizioni di successo e di leadership. Con questo lavoro vogliamo 
analizzare «l altro cambiamento», quello nel quale il circolo virtuoso dei processi 
di sviluppo e consolidamento si interrompe per il progressivo prevalere di 
condizioni di anomalia che conducono l impresa verso uno stato di crisi che ne 
mette a rischio la sopravvivenza stessa.  
Il fenomeno delle crisi aziendali, nel corso dell u ltimo ventennio, ha sub to, 
in tutte le economie avanzate, una rilevante accentuazione. Il carattere distintivo 
delle crisi aziendali dell ultimo ventennio non Ł tuttavia costituito solo dalla loro 
diffusione, ma esse si rivelano anche piø complesse nei tempi, nei modi di 
manifestazione e nelle soluzioni adottate per il loro fronteggiamento.  
Data la loro diffusione, dunque, possiamo sostenere che l indagine sui 
fenomeni di crisi Ł di particolare attualit , soprattutto nel nostro Paese, visto che 
diversi gruppi industriali di notevole importanza, ne sono ancora coinvolti.  
Questo lavoro mette in evidenza il concetto, la natura e le caratteristiche della 
crisi; l evoluzione dell approccio al problema; le cause dalle quali si sviluppa lo 
 6 
stato patologico, e soprattutto gli strumenti di diagnosi dello stato di salute come 
pure quelli di prevenzione della crisi. 
L’attivit  di mechant banking riveste un ruolo di primaria importanza nella 
crescita delle imprese, per il contributo che essa pu  offrire al processo di 
ricapitalizzazione delle aziende, con l’intento di sostenere piani di sviluppo e di 
investimento o di restructuring. Ma non sempre si riescono a delineare i contorni 
degli interventi di merchant banking, in considerazione del fatto che essi possono 
essere realizzati con l’applicazione di soluzioni tecniche e contrattuali 
confezionate caso per caso, con l’obiettivo di risolvere le specifiche esigenze 
espresse dalla clientela. Per esporre l ampia casis tica in questione, si descrive con 
chiarezza e linearit  tutte le fasi che intervengon o nell’avvio e nella gestione di 
un’operazione di merchant banking. 
Partendo dagli aspetti istruttori, viene  spiegato come le merchant bank 
debbano porre particolare attenzione, da un lato, all’analisi economica, 
patrimoniale e finanziaria dell’azienda e dall’altro alla gestione del rischio 
dell’operazione. La gestione del rapporto vede una complessa attivit  di 
monitoraggio degli adempimenti amministrativi, finanziari e fiscali dell’impresa 
target, fondamentale per verificare la corretta gestione dell’azienda, la 
determinazione delle aree di rischio e la prestazione di servizi di consulenza, 
finalizzati al miglioramento di alcune funzioni. Altro tema di estrema importanza 
Ł quello della pianificazione del disinvestimento, con riferimento sia alle modalit  
tecniche sia ai tempi di realizzo. 
 7 
 
Introduzione 
 
 
Il lavoro svolto, come si evince dal titolo, ha voluto porre l attenzione sul 
ruolo ed il rapporto tra le merchant banks e le imprese affette da crisi, 
prevalentemente nell esperienza italiana nell ambit o turistico-ricettivo. Non ci si 
poteva, dunque, esimere dal tentativo di dare, in primo luogo, una definizione al 
concetto di crisi d impresa. Tentativo che Ł stato esperito nel primo capitolo del 
lavoro svolto, nell ambito del quale si Ł voluto sottolineare l etimologia del 
termine  crisi , il campo scientifico dal quale ess o Ł stato mutuato, il carattere di 
poliedricit , le varie tipologie di crisi d impresa , evidenziando tuttavia la presenza 
di alcuni caratteri comuni alle stesse. 
Inoltre, si Ł indagato il processo di formazione della crisi d impresa, le 
relative tappe, nonchŁ le vie alternative che conducono a scongiurare un pericolo 
di siffatta natura, riconosciute quali cause primigenie capaci di innescare un 
circuito vizioso difficile da interrompere in assenza di interventi riparatori. 
Il primo capitolo si chiude con l esame della strut tura finanziaria delle 
imprese sulla quale si producono, in ultima istanza, gli effetti deflagranti di 
un insana e imprudente gestione, a tal punto da dover richiedere un intervento di 
ristrutturazione finanziaria. 
Il secondo capitolo si apre con un analisi del fabbisogno finanziario delle 
imprese italiane, da cui viene svolta una sintetica disamina sulle piø ricorrenti 
tipologie di operazioni perfezionate in Italia e sulla composizione qualitativa e 
 8 
quantitativa della domanda. Si Ł, dunque, cercato di capire cosa fosse una 
merchant bank, partendo dalle origini storiche e dalla sua evoluzione nel tempo, 
fino ad arrivare ai giorni nostri. Si Ł appurato come, in primis, le banche d affari 
siano degli intermediari finanziari che si rivolgono prevalentemente alle imprese, 
offrendo loro un ampia gamma di servizi che fanno perno sulla consulenza. 
Si Ł preferito suddividere le principali attivit  svolte dalle merchant banks in 
due macro-classi: alla prima, Ł stato dato il nome di  originaria  perchØ 
comprensiva di quell insieme di attivit  appartenen ti al patrimonio genetico di tali 
soggetti economici; alle seconde, Ł stato assegnato l appellativo di  derivate , 
perchØ comprensive di attivit  conseguenti alle prime e frutto della necessit  delle 
banche d affari di ampliare l offerta, al fine di s oddisfare bisogni sempre piø 
eterogenei della clientela di riferimento. All interno della classe  originaria  si 
sono fatte rientrare attivit  quali: l intermediazi one finanziaria, la sollecitazione 
del risparmio, l investimento di risorse monetarie.  All interno della classe 
 derivata  si sono fatte rientrare attivit  quali: il corporate finance, l investment 
management, il market making, il corporate lending e i servizi alle piccole 
imprese.  
Segue poi un analisi delle istruttorie usualmente svolte dalle merchant bank e 
in particolare una trattazione dall esame dell appr occio con le aziende che 
potrebbero essere considerate  ideali  (cosiddetta impresa target) per dimensione 
operativa, settore merceologico, posizionamento sul mercato, ecc.  
 9 
Il secondo capitolo si chiude con i processi di turnaround, intesi come un 
insieme organico di misure riparatorie, formulate e messe in pratica dall advisor 
incaricato di redigere il piano di risanamento. Piano di risanamento indagato nei 
suoi caratteri distintivi e nelle due parti componenti: industriale e finanziaria. 
Il terzo capitolo mette in evidenza quelli che sono stati definiti gli  strumenti  
adottati dalle merchant banks nell ambito dei processi di risanamento. E  emersa 
la tendenza, da parte delle banche d affari, in qualit  di advisor, di delegare a studi 
professionali la redazione e l attivazione del piano industriale, laddove questo 
fosse necessario, per predisporre direttamente il piano di ristrutturazione 
finanziaria facendo perno sulle proprie competenze distintive.   
Si Ł sottolineato inoltre il ruolo decisivo che le banche d affari rivestono nel 
mediare e ricomporre gli interessi delle parti coinvolte nel processo risanatorio 
facendo leva, in quest ultimo caso sul network relazionale all interno del quale la 
merchant bank vive ed opera. Nell ordine si Ł parlato in particolare di: 
ristrutturazione del debito e degli interventi in cui questo si articola; ricorso a 
nuove risorse finanziarie e partecipazione al capitale di rischio dell impresa 
risananda; operazioni di asset restructuring ed infine di operazioni di finanza 
straordinaria, quali fusioni ed acquisizioni (M&A). 
Il quarto capitolo, illustra le istruttorie relative ad operazioni di merchant 
banking che hanno quale denominatore comune l impiego di risorse proprie, 
intervenendo sulla struttura proprietaria dell impresa in crisi, attraverso operazioni 
di Family buy-out, Leveraged buy-out, Management buy-out e l operazione di 
 10 
Portage, mettendo in rilievo il ruolo che le banche d affari rivestono nell ambito 
di ciascuna misura adottata.  
Infine si esaminano le modalit  di gestione del rap porto di merchant banking 
e quelle di rimborso dei prestiti obbligazionari e di disinvestimento delle 
partecipazioni, alla luce degli strumenti attualmente presenti nel nostro paese. Si Ł 
sottolineato che l usuale breve durata dei singoli investimenti effettuati dalle 
merchant banks, comporta un elevato turnover nell ambito del portafoglio 
partecipazioni, contribuendo in misura significativa al miglioramento del 
rendimento complessivo delle singole operazioni, e di conseguenza, del risultato 
economico espresso dalla gestione caratteristica della loro attivit , tenendo 
presente che tale obiettivo Ł subordinato al verificarsi di due condizioni: la 
realizzazione di capital gains e la certezza della dismissione del pacchetto 
azionario precedentemente acquisito e relativo smobilizzo delle partecipazioni. 
Nel quinto capitolo viene esaminato, il caso Jolly Hotel, in  Operazione 
Grande Jolly . In particolare si Ł dapprima fatta un analisi dimensionale,  
geografica ed economico-finanziaria della catena alberghiera Jolly Hotels. Si Ł poi 
passati ad analizzare le varie fasi che hanno portato alla nascita di Grande Jolly, 
attraverso un accordo stipulato da Joker Partecipazioni, Banca Intesa e NH 
Hoteles nel Novembre 2006, per costituire il piø grande polo alberghiero italiano. 
Alla base dell’operazione Ł stata la convinzione di tutte le parti coinvolte, che 
 dimensioni e visione globale  siano oggi le condizioni necessarie per dare vita al 
primo gruppo alberghiero di rilevanza strategica per il nostro Paese. Tutto ci  
 11 
grazie al Know how posseduto da NH Hoteles, gruppo spagnolo, a livello 
internazionale nel settore alberghiero; da Joker Partecipazioni, che ha apportato al 
progetto anche l esperienza e le competenze della famiglia Zanuso - che da 
decenni controlla e gestisce Jolly Hotels, il primo gruppo alberghiero italiano - e 
al contributo imprenditoriale di Canova Partecipazioni. Non da meno, l enorme 
contributo in quest operazione di finanza straordinaria, quello di Banca Intesa che 
ha favorito l apporto di capitale. Successivamente si Ł passati ad evidenziare la 
dimensione economico-finanziaria di Grande Jolly, attraverso l analisi del 
bilancio consolidato del primo semestre 2007, ed apportando poi un confronto 
diretto con i dati di bilancio del 2006.