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rappresentazione di feste e tradizioni come quelle che si ritrovano nelle
Little Italy delle grosse città americane, ma si è posto l’accento sulla
quotidianità della vita familiare italiana, dove il ritrovarsi tutti insieme
per i pasti è fondamentale. La concezione di famiglia e della parentela
mostrato in questa serie è molto simile a quello delle nostre famiglie e
non stupisce lo spettatore italiano.
Guardando gli episodi in lingua originale con i sottotitoli mi sono
posta il problema della traduzione, ma soprattutto della comprensione
del linguaggio usato da parte dello spettatore parlante inglese, che non
solo si trova di fronte a parole sconosciute, ma anche a una lingua
piena di termini crudi e volgari che lo scioccano e lo disturbano. Mi
interessava, quindi, esaminare anche la reazione degli spettatori a
questo linguaggio.
Struttura della tesi
La presente analisi è suddivisa in tre capitoli che studiano
ognuno un diverso aspetto della lingua dei Soprano.
La prima parte, che funge da introduzione per coloro che non
hanno mai visto il telefilm, racconta brevemente l’origine della serie, la
trama e fa una presentazione dei personaggi principali, fornendo
un’idea generale dell’ambientazione e accennando anche alle reazioni
suscitate dal telefilm negli Stati Uniti.
Il secondo capitolo è l’analisi linguistica vera e propria, in cui si
studia la lingua dai suoi diversi punti di vista: lessicale, grammaticale,
fonologico e psicologico. In questa sezione si analizzano le forme non
standard riscontrate nei sottotitoli degli episodi selezionati, descrivendo
le origini e la diffusione di tali forme. Inoltre si esaminano i fatti
extralinguistici, molto importanti nel mezzo televisivo, e l’uso della
lingua proprio della criminalità, per la quale il silenzio assume un
significato centrale.
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Nell’ultimo capitolo, infine, si analizza lo stereotipo dell’Italiano
presentato dai Soprano, che si qualifica anche attraverso la lingua
usata. Le reazioni negative delle associazioni di Americani di origine
italiana vengono messe a confronto con i risultati dell’intervista a un
campione di spettatori scelti casualmente in tutti gli Stati Uniti, i quali
hanno espresso in modo anonimo il loro giudizio sulla lingua e sulla
rappresentazione stereotipata degli Italiani nel telefilm.
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1 I Soprano
1.1 La serie
“I Soprano” è una delle serie televisive statunitensi che ha
suscitato maggior scalpore negli ultimi anni, a causa dei suoi contenuti
e del suo linguaggio. Prodotta dal canale HBO, è iniziata nel 1999 e
consiste di sei stagioni e ottantasei episodi, l’ultimo dei quali andato in
onda nel giugno 2007.
I protagonisti sono i membri di una “famiglia” mafiosa del New
Jersey il cui capo attraversa una crisi personale e inizia una
psicoterapia che dura per tutta la serie. La famiglia Soprano ha una
doppia moralità: i genitori insegnano ai propri figli a rispettare le piccole
regole della vita quotidiana, pur violandole apertamente nello
svolgimento dei loro “affari”. La religione è vissuta in maniera molto
tradizionale ed è considerato doveroso fare beneficenza alla chiesa
cattolica locale, pur commettendo peccati senza dubbio considerati
mortali nella penombra del confessionale. I protagonisti ci vengono
mostrati nella loro strana umanità, con le loro debolezze da persone
comuni e la loro crudeltà da mafiosi.
L’utilizzo di attori di origine italiana ha contribuito a dare maggior
credibilità ai personaggi. Gli ambienti e lo stile di vita mafioso sono
rappresentati con molto realismo, senza il filtro del politically correct
come vuole la norma delle serie televisive statunitensi. Qui i conflitti
etnici, di genere, personali e familiari sono mostrati nella loro realtà,
suscitando nello spettatore diversi spunti di discussione.
L’autore del programma, David Chase, il cui vero nome è David
De Cesare, ha scritto la serie mescolando una storia di mafia a episodi
autobiografici quali il rapporto conflittuale con la madre, le origini
italiane, gli ambienti del New Jersey e la psicoterapia. I Soprano ha
vinto cinque Golden Globe, ventuno Emmy e numerosi altri premi
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televisivi. Non sono mancate le polemiche sollevate dalle associazioni di
Italoamericani che deploravano l’ennesima rappresentazione
dell’italiano come mafioso, oltre a proteste relative alla crudezza del
linguaggio e delle immagini, tanto è vero che negli USA è stata
riproposta una versione “purificata” (sanitized) della serie sul canale
televisivo A&E, con un linguaggio meno crudo e senza scene di violenza
e di sesso.
Dal canto loro i fan dei Soprano hanno creato una rete internet
che comprende forum, fan-club, siti per la vendita di merchandising e
altri che addirittura propongono gite nei luoghi dei Soprano, con tanto
di mappa per i turisti.
Il telefilm è divenuto oggetto di numerose analisi critiche che si
concentrano sulla rappresentazione stereotipata degli Italoamericani,
sul razzismo, misoginia e omofobia dei personaggi, sull’analisi della
serie dal punto di vista televisivo, sulla ricezione sociale da parte degli
spettatori statunitensi. I temi affrontati sono stati sviscerati da diversi
studi e per il mese di Maggio 2008 è prevista anche una conferenza alla
Fordham University di New York1, organizzata dal professor David
Lavery del Dipartimento di Cinema e Televisione della Brunel University
di Londra. Pochissimo, tuttavia, è stato scritto sul linguaggio usato nel
telefilm.
1.2 Personaggi principali
Tony Soprano (James Gandolfini)2 è il personaggio principale.
Figlio di mafiosi, diventa capo della “famiglia” subentrando a suo zio
Corrado. Attraversa una crisi che lo porta a frequentare una psichiatra
per diversi anni, nascondendo dapprima la cosa ai suoi sottoposti per
paura di essere considerato debole e, quindi, non adeguato ad assumere
1
Per maggiori informazioni si veda: http://davidlavery.net/Sopranos_Conference/.
2
Tra parentesi: il nome dell’attore.
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il comando degli affari. Durante le sedute psichiatriche non è mai
completamente sincero, ma tende ad assumere il ruolo della vittima e
parla molto del rapporto conflittuale con la madre, che arriva
addirittura a volerlo morto. Si colloca sempre dalla parte della ragione e
trova continuamente delle giustificazioni alla sua misoginia, al razzismo
e all’omofobia. Dopo che suo zio Corrado tenta di assassinarlo resta
diverso tempo in coma all’ospedale e, quando ne esce, ha perso
autorità. Diventa più riflessivo e, in qualche modo, sensibile. Inizia a
riflettere sulla sua vita e, nonostante lo spettatore non abbia modo di
assistere alla sua redenzione, diventa anche meno violento.
Carmela Soprano (Edie Falco) è la moglie di Tony. Rappresenta il
tipo di donna che accetta tutti i soprusi del marito in nome della
famiglia e del benessere economico. Il suo matrimonio con Tony è
fondato sul tradimento (da parte di lui) e sulle continue menzogne, ma
nonostante arrivino all’orlo del divorzio, Carmela riaccoglie Tony ed è
sempre pronta a perdonare. Lo spettatore non sa se questo avvenga per
una vocazione al sacrificio o per calcolo economico. Carmela, come tutte
le altre donne della “famiglia” finge di non sapere (o non sa veramente?)
che suo marito e gli altri sono dei feroci assassini. Quando qualche
affiliato scompare, il marito le racconta che è entrato nel programma
protezione dell’FBI riservato ai pentiti, e lei mostra di crederci. Di fronte
alla polizia e agli agenti federali supporta sempre Tony, come se fosse
un onesto cittadino perseguitato per delle inezie.
Corrado Junior Soprano (Dominic Chianese) è lo zio di Tony.
Personaggio importante nella prima serie, perde progressivamente
potere perché, invecchiando, si ammala. A un certo punto cerca
addirittura di uccidere Tony e viene perciò internato in un ospedale
perché riconosciuto incapace di intendere e volere. Esce così di scena.
Paulie Gualtieri (Tony Sirico), Christopher Moltisanti (Michael
Imperioli) e Silvio Dante (Steven Van Zandt) sono gli scagnozzi di Tony.
Si occupano degli affari più sporchi esponendosi in prima persona. In
particolare, Christopher cerca di far colpo su Tony, che è suo parente,
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per salire di grado. I tre non esitano a far prevalere il proprio tornaconto
quando possono farlo impunemente senza farsi scoprire dal capo.
Meadow Soprano (Jamie-Lynn Sigler) e Antony Junior Soprano
(Robert Iler) sono i figli di Tony. Entrambi vengono incoraggiati a
comportarsi onestamente e studiare per ottenere un posto nella società,
come anche i figli degli altri membri della “famiglia”. I genitori cercano
di proteggerli dalla verità, nascondendo loro tutto ciò che riguarda
l’attività del padre. Durante l’adolescenza entrambi si rendono conto di
non appartenere a una famiglia normale e reagiscono ognuno a suo
modo: Meadow diventando una paladina dei diritti sociali e lavorando
gratuitamente in centri di assistenza per non abbienti; Anthony
diventando violento e iniziando a tralasciare la scuola per frequentare
persone poco affidabili che lo sfruttano per il suo denaro e il suo potere.
Nessuno dei due, però, rinnega la propria famiglia d’origine.
La dottoressa Jennifer Melfi (Lorraine Bracco) è la psichiatra di
Tony che entra a sua volta in crisi dopo averlo accettato come paziente.
Si pone continuamente il dilemma sul fatto se sia giusto o meno avere
un paziente così pericoloso e mantenere il segreto professionale. E’
oggetto di avance da parte di Tony, ma riesce a rifiutarlo e farsi
rispettare. Quando subisce uno stupro, accarezza l’idea di ottenere
vendetta tramite Tony, dopo che la legge lascia in libertà il colpevole, ma
l’etica ha la meglio. La dottoressa si decide a congedare Tony
definitivamente solo quando viene a sapere, tramite amici e colleghi, che
le personalità criminali acquistano maggior sicurezza durante le terapie
psicanalitiche, aumentando così il loro potenziale criminoso. Queste
affermazioni sono basate sulle teorie di S. Yochelson e S. Samenow, due
criminologi statunitensi citati nell’episodio s06e20 (stagione 6, episodio
20).
Livia Soprano (Nancy Marchand) e Janice Soprano (Aida Turturro)
sono la madre e una delle sorelle di Tony. La prima tiranneggia i figli
fino all’ultimo e addirittura disconosce Tony tramando per farlo
assassinare, ma muore senza raggiungere il suo scopo. La seconda è