CAPITOLO I- Introduzione
13
Il quadro venutosi a creare, come si pu intuire, Ł estremamente complesso
e merita di essere analizzato in tutte le sue possibili sfaccettature.
Si cercher pertanto, attraverso una ricostruzione storica del fenomeno
dalle origini fino agli sviluppi piø recenti, di valutare le ragioni per cui questo Ł
andato assumendo negli ultimi anni proporzioni tanto notevoli da assumere per
molti la qualifica di evento massivo 1 e di vera e propria piaga del nuovo
millennio.
2. La nozione di pirateria.
Nella disciplina del diritto d autore il termine p irateria viene
storicamente utilizzato per indicare un insieme di illeciti consistenti
principalmente nell abusiva riproduzione e nella successiva messa in commercio
di opere tutelate dal diritto d autore.
In realt , per i motivi gi in parte sopra accennat i ma su cui poi si torner
in seguito, negli ultimi tempi si Ł assistito ad una notevole dilatazione applicativa
del termine, che vuole indicare oggi un insieme di illeciti tra loro estremamente
eterogenei, suscettibili di estrinsecarsi in tutta una serie di comportamenti diversi
a seconda dei mezzi utilizzati, ma pur sempre estremamente dannosi per il
sistema, sia quando motivati dal fine di lucro, sia in assenza di questo2.
1
Cos lo definisce Terracina, in D. TERRACINA, Tutela penale del diritto d autore e dei
diritti connessi, Giappichelli, Torino, 2006, pp. 61 ss.
2
Seminara definisce la nuova forma di pirateria come un eterogenea pluralit di fatti
tipici dell attuale era tecnologica, consistenti nell abusiva riproduzione, e nella conseguente
diffusione commerciale, di opere tutelate dal diritto d autore , in S. SEMINARA, La pirateria su
Internet e il diritto penale, in Riv. trim..dir. pen. econ., 1997, p. 73.
CAPITOLO I- Introduzione
14
La situazione attuale vede convivere due grandi forme di pirateria: da una
parte, la sempre piø diffusa e problematica categoria della pirateria altruistica o
in una piø larga accezione intellettuale 3 , nata in seguito al boom tecnologico
degli ultimi anni e comprensiva di tutti quegli illeciti caratterizzati dal carattere
strettamente personale, dall assenza di finalit lu crative e dalla consumazione,
nella stragrande maggioranza dei casi, nell ambito o per mezzo dell utilizzo di
sistemi informatici o reti. Un esempio tipico Ł rappresentato dalla c.d. Electronic
Music Piracy4, nella quale il pirata , spesso attraverso sistemi di file sharing,
scarica (download) e condivide (upload) al tempo stesso contenuti protetti dal
diritto d autore, (film, Mp35, videogiochi) all interno di un universo vastissimo e
senza alcuna finalit lucrativa.
Dall altra, la pirateria tradizionale o storica , connotata da finalit
lucrative-commerciali, che, a seconda dell autore dell illecito e della sua portata,
pu assumere due diverse forme: anzitutto, una form a di pirateria individuale ,
che si realizza quando il pirata persona agisce a llo scopo di realizzare un lucro,
in genere dalla portata lesiva non eccessivamente accentuata. Un esempio molto
3
D. TERRACINA, Internet e la tutela penale del diritto d autore , in Dir. aut., 1999, pp.
2 ss.
4
Termine coniato dalla IFPI; maggiori informazioni sono disponibili all indirizzo
www.ifpi.org.
5
Sull importanza del formato Mp3, molte informazioni sono disponibili all indirizzo
internet http://it.wikipedia.org/wiki/Mp3, o piø specificamente in D. DE ANGELIS, La tutela
giuridica delle opere musicali digitali, GiuffrŁ, Milano, 2005, pp. 11-14; T. MALAGO - M.
MIGNONE, Crimini e musica online: gli sviluppi della pirateria musicale attraverso le nuove
tecnologie: analisi e rimedi, F. Angeli, 2001, pp. 35 ss.; C. PARODI- A. CALICE, Responsabilit
penali e Internet: le ipotesi di responsabilit pen ale nell uso dell informatica e della telematica , Il
sole 24-ore, Milano, 2001, pp. 246 ss.
CAPITOLO I- Introduzione
15
semplice ed oggi molto diffuso Ł rappresentato dal c.d. mail order attraverso il
quale il pirata stila la lista del materiale a su a disposizione (spesso ottenuto
tramite abusivo download o altri canali illeciti) e la pubblica in rete s u vari siti o
su forum specializzati allo scopo di catturare l attenzione di potenziali clienti;
l affare si perfeziona nel momento in cui l interes sato contatta il venditore,
ordinando i prodotti a lui graditi e completando la transazione con il pagamento
(che in genere avviene tramite posta). In secondo luogo una forma di pirateria
organizzata 6 , dalla portata lesiva piø o meno accentuata a sec onda che il
fenomeno riguardi piccoli gruppi criminali, che, pur realizzando spesso ingenti
profitti, operano pur sempre a livello amatoriale , oppure grosse organizzazioni7,
che operano a livello imprenditoriale anche all estero e per le quali la vendita di
materiali contraffatti non costituisce l unico ambito di occupazione, ma solo una
tessera di un mosaico di attivit criminali molto p iø ampio.
Se nell ormai lontano 1994 il mercato clandestino delle opere dell ingegno
era stimato all incirca nel 40% della produzione nazionale con danno ai produttori
di circa 850 miliardi di lire, la situazione di oggi Ł assai piø preoccupante: si stima
infatti che circa 870 milioni di brani musicali siano illegalmente disponibili su
Internet con perdite per l industria discografica pari ad almeno 2,1 miliardi di
dollari. In Italia le perdite vengono stimate in 150 milioni di euro, nel 2005
addirittura punte di 10 milioni di utenti attivi nello stesso momento, un miliardo e
mezzo di brani disponibili per il download illegale, circa 20 miliardi di brani
6
Per un approfondimento, cfr. T. MALAGO - M. MIGNONE, op. cit., pp. 54 ss.
7
Sulle attivit di questi gruppi e piø in generale sul ruolo della criminalit organizzata
tradizionale nella pirateria, cfr. T. MALAGO - M. MIGNONE, op. cit., pp. 71 ss.
CAPITOLO I- Introduzione
16
scaricati, circa due milioni di cd sequestrati, circa 1200 denunce e 600 arresti; nel
2006 punte di circa quattro milioni e mezzo di supporti ottici sequestrati, 700
denunce e 250 arresti8.
3. Le origini e il primo boom (1980-1995).
L idea di riconoscere all autore di un opera dell i ngegno un diritto
esclusivo per il suo sfruttamento economico nasce in tempi lontani, piø
precisamente con il consolidamento dei procedimenti di riproduzione a stampa,
collocabile intorno al XVI-XVII secolo.
Questa vera e propria rivoluzione, consentendo una piø semplice e meno
dispendiosa fabbricazione e diffusione di un numero cospicuo di copie, aveva
permesso gi all epoca la nascita di prime forme di riproduzioni abusive e di
ristampe non autorizzate dell opera. Comportamenti di questo tipo,
originariamente lesivi del solo sistema dei privilegi accordati a livello statale allo
stampatore-editore come copertura dei rischi di stampa, successivamente
andavano a ledere veri e propri diritti soggettivi d autore , riconosciuti in via
sempre maggiore dalle varie legislazioni nazionali a partire dagli inizi del XVIII
secolo9.
Il progressivo e costante sviluppo delle tecnologie aveva permesso un
incremento seppur limitato e controllabile del fenomeno: intorno alla met del XX
8
Numeri resi disponibili dall indirizzo http://www.fimi.it/profilo_fpm.asp.
9
Per un approfondimento sulla storia piø antica del diritto d autore, molte informazioni
sono disponibili all indirizzo http://it.wikipedia.org/wiki/Copyright; si veda anche A. COLUCCI -
S. FIORE, La tutela penale nel diritto d autore , Giappichelli, Torino, 1996, pp. 3 ss.
Piø in particolare, per la storia della pirateria musicale, D. DE ANGELIS, op. cit., pp. 82
ss.
CAPITOLO I- Introduzione
17
secolo, la nascita e l evoluzione del fonografo come strumento che consentiva la
registrazione e la successiva riproduzione di musica, aveva determinato la nascita
di un mercato discografico, permettendo l estensione progressiva del fenomeno
delle riproduzioni abusive alle opere musicali e videografiche.
La pirateria in realt resta fenomeno di nicchia e dall ambito
particolarmente circoscritto fino alla fine del XX secolo.
Le cause di una mancata precoce massizzazione del fenomeno e di una
mancata creazione gi negli anni settanta-ottanta d i un mercato del falso
alternativo a quello ordinario vanno ricercate in tutta una serie di motivi di
carattere squisitamente tecnico : anzitutto nei co sti allora estremamente elevati
dei sistemi di riproduzione, non solo molto sofisticati ma anche difficilmente
reperibili sul mercato (i masterizzatori erano allora estremamente costosi, il cd-
rom non aveva ancora raggiunto il livello di diffusione attuale), e nella
complessit , in assenza di programmi che come oggi permettano con un semplice
click di mouse di avviare la copia, del procedimento di riproduzione. Altro fattore
assolutamente rilevante va ricercato nel fatto che il processo di digitalizzazione10
delle opere dell ingegno fosse appena iniziato.
La situazione cambia notevolmente coi primi anni novanta: la nascita di
Internet, da taluni addirittura paragonato al Leviatano11 in quanto mostro
divoratore (tra le tante cose) di opere dell inge gno, e il completamento della
rivoluzione digitale delle opere dell ingegno, sono i principali fattori a cui
10
Sul significato da attribuire al termine, vedi piø sotto.
11
M. MENOZZI, Il nuovissimo Leviatano: divagazioni su Internet e il diritto d autore , in
Dir. aut., 1999, pp. 464 ss.
CAPITOLO I- Introduzione
18
imputare l accrescimento delle proporzioni assunte dal fenomeno della pirateria.
Ma non bisogna trascurare altri fattori estremamente importanti: da una parte la
vertiginosa diminuzione dei costi dei supporti vergini ha permesso al cd-rom di
raggiungere il primato nella classifica (nel 2004 una vendita pari ad un ammontare
di 12 milioni di euro) dei supporti ideali , in qu anto difficilmente alterabile nel
tempo. La sempre maggiore diffusione di masterizzatori a prezzi contenuti ha poi
assicurato la possibilit di riprodurre copie perfe tte dell’originale in poco tempo e
a costi vantaggiosi, sostenibili da una sempre piø larga fascia di utenti. Fattori
assai significativi vanno ricercati anche nella progressiva riduzione dei costi degli
abbonamenti di accesso ad Internet veloce, nello sviluppo sempre maggiore delle
capacit di memorizzazione dei PC e dei lettori por tatili e nella progressiva
semplificazione dei procedimenti di copia che oggi consentono la riproduzione del
prodotto con un semplice click di mouse12.
Intorno alla met degli anni novanta un gigantesco e massiccio commercio
clandestino di copie abusive inizia ad invadere il mercato devastando l economia
e impoverendo centinaia di industrie discografiche e cinematografiche. E il primo
boom della pirateria digitale.
12
Per una ricostruzione piø adeguata delle cause che hanno scatenato il boom, cfr. T.
MALAGO - M. MIGNONE, op. cit., pp. 27 ss.; D. TERRACINA La tutela penale del diritto
d autore e dei diritti connessi, cit. pp. 1 ss.
Piø specificamente, in tema di pirateria musicale, cfr. D. DE ANGELIS, op. cit., pp. 4 ss.
CAPITOLO I- Introduzione
19
4. Le cause del boom: Internet e lo sviluppo sempre maggiore delle
tecnologie informatiche.
Nel paragrafo precedente si Ł sostenuta la tesi secondo cui i principali
fattori a cui imputare le dimensioni assunte dal fenomeno negli ultimi anni vanno
ricercati nel binomio Internet-nuove tecnologie a basso costo e nel completamento
della rivoluzione digitale delle opere dell ingegno iniziata nei primi anni ottanta.
In questo primo paragrafo sulle cause del boom del fenomeno si valuter
l incidenza del primo dei due fattori, ossia l avve nto di Internet13 abbinato allo
sviluppo delle tecnologie informatiche a costi relativamente bassi.
Il merito-colpa piø grande imputabile alle nuove tecnologie a bassi costi
sta in primo luogo nell aver consentito senza grandi problemi il completamento di
quella rivoluzione delle opere dell ingegno che, come si sa, era iniziato nei primi
anni ottanta e che oggi consente una piø facile distribuzione di opere protette
senza il bisogno di particolari competenze o attrezzature eccessivamente
sofisticate. In secondo luogo, nell aver concesso alla collettivit gli strumenti piø
idonei per la facile realizzazione di un vasto catalogo di nuovi illeciti a costi
pressochØ irrisori, prima assolutamente impensabili.
Internet ha completato l opera garantendo visibilit e facilit di diffusione
di ogni tipo di contenuto, con un estrema rapidit di collegamento. La Rete pu
13
Per una ricostruzione non eccessivamente complessa sulla nascita e l evoluzione del
fenomeno di Internet, cfr. l indirizzo http://it.wikipedia.org/wiki/Internet; C. PARODI - A.
CALICE, op. cit., pp. 6-10.
CAPITOLO I- Introduzione
20
essere infatti concepita come una banca dati vastissima in costante
aggiornamento, all interno della quale viene diffuso un flusso perpetuo di
informazioni e contenuti, leciti o illeciti, accessibili con un semplice click di
mouse e senza affrontare particolari costi. Qualsiasi navigatore, dunque, pu
sostanzialmente rivestire un ruolo decisivo nella scelta e nella gestione delle
informazioni a seconda della finalit che anima la sua condotta.
4.1 La rivoluzione digitale delle opere dell ingegno.
Una seconda causa del boom deve essere imputata al completamento della
rivoluzione digitale delle opere dell ingegno, iniziata come si Ł visto agli inizi
degli anni ottanta.
Per la definizione di questa, occorre partire dal presupposto che fino ai
primi anni novanta l opera e il supporto che la conteneva erano concepiti come un
tutt uno assolutamente indivisibile e non scorporabile. Si pensi ad una vecchia
videocassetta: era allora impensabile una division e del supporto materiale
dall opera in sØ (film o altro formato audiovisivo) senza riflessi sulla funzionalit
della stessa.
La rivoluzione digitale (o digitalizzazione) Ł definibile come quel processo
che, attraverso vari strumenti, ha reso possibile la divisione dell opera in sØ, il c.d.
corpus mysticum, dal suo supporto materiale fisicamente tangibile, il c.d. corpus
mechanicum (videocassetta, cd-rom, DVD14).
14
Sul DVD, come supporto che negli ultimi tempi ha sottratto al cd-rom il primato nella
classifica dei supporti ideali, cfr. C. PARODI - A. CALICE, op. cit., pp. 245 ss.
CAPITOLO I- Introduzione
21
Il risultato a cui si Ł pervenuti Ł la dematerializazione: l opera e il suo
supporto, che dunque oggi non costituisce piø il naturale strumento di
veicolazione e diffusione dell opera, non vengono piø concepite come un tutt uno
indivisibile ma come entit a sØ stanti facilmente divisibili da chiunque. Il
contenuto diviene quindi facilmente raggiungibile e distribuibile attraverso la
Rete, e allo stesso tempo facilmente riproducibile in un numero pressochØ
illimitato di copie, a costi pressochØ irrilevanti, e mantenendo uno standard
qualitativo pressochØ inalterato rispetto all originale.
L estrema facilit di accedere direttamente al corpus mysticum della
creazione intellettuale non rileva solo per la fruizione dell opera dell ingegno ma
anche e soprattutto per le possibili riutilizzazioni di questa. L opera
dematerializzata e ridotta ad un insieme di bit pu essere facilmente trasferita da
Internet da una parte all altra del pianeta con estrema facilit e in pochi secondi; i
bit possono essere a loro volta facilmente copiati e trasferiti su supporti diversi da
quello originale con risultati equivalenti all originale, modificati, usati e riusati
all infinito e con infinite possibili combinazioni diverse, spesso (ed Ł qui il
problema) in violazione dei diritti d autore sia morali sia patrimoniali15.
15
Sulla nascita e sulle principali problematiche connesse alla rivoluzione digitale delle
opere dell ingegno, cfr. su tutti D. TERRACINA, op. ult. cit., pp. 6 ss.; T. MALAGO - M.
MIGNONE, op. cit., pp. 27 ss.; G. PASCUZZI, La tutela del diritto d autore nell epoca digitale,
in L. Picotti (a cura di), Il diritto penale dell informatica nell epoca di In ternet, Padova, CEDAM,
2004, pp. 301 ss.
Piø specificamente, con riferimento alla digitalizzazione in ambito musicale, cfr. D.
DE ANGELIS, op. cit., pp. 7 ss.
CAPITOLO I- Introduzione
22
4.2. Il peer to peer .
Ma tra le cause del boom non va nemmeno trascurata la progressiva
diffusione di un altro fenomeno estremamente dannoso per l intero sistema del
diritto d autore: si fa riferimento al cosiddetto peer to peer che rappresenta solo
una delle tante forme assumibili dal piø generico fenomeno del file sharing e
rende possibile attraverso programmi particolari dall utilizzo molto semplice, la
condivisione facile, rapida e soprattutto a titolo gratuito di contenuti nella gran
parte dei casi tutelati dal diritto d autore.
L idea alla base di questa sorta di scambio Ł che chiunque, tramite un
computer e poco altro, possa accedere ad uno vero e proprio universo di
condivisione, in cui ciascun utente mette a disposizione contenuti diversi
consentendo lo scaricamento dei propri a chi ne faccia richiesta e ovviamente
potendo fare la stessa cosa a propria volta.
Peer to peer significa (scambio) da pari a pari , concetto che ribalta la
procedura tipica di distribuzione di contenuti basata sul rapporto client
(componente telematico che accede a servizi-risorse)-server(componente
telematico che fornisce servizi-risorse).
Molteplici sono le ragioni che possono concorrere a spiegare l origine, la
diffusione e il successo di tale fenomeno. Tra essi, il prezzo elevato dei supporti
originali (oggi il costo di un cd musicale Ł pari a circa 17-22 euro; costo non
indifferente visto che la fascia sociale piø coinvolta nel fenomeno Ł quella
CAPITOLO I- Introduzione
23
adolescenziale, che ovviamente non dispone di risorse economiche elevate),
l estrema facilit di utilizzo e di reperibilit de i programmi che permettono la
condivisione-scaricamento (programmi come Emule, Kazaa, BitTorrent sono
facilmente reperibili in rete e scaricabili in pochi istanti), la grande disponibilit di
contenuti scaricabili (nell universo peer to peer si pu trovare di tutto, Mp3, film,
videogiochi, software, appunti e molto altro), la mancata o comunque difficile
percezione dell illecito in Internet16. A questi si devono sicuramente aggiungere
l’anonimato, l’immediata disponibilit dei files desiderati, l’assenza di barriere
fisiche, la rapidit , ulteriori fattori che hanno c ontribuito indubbiamente a
provocare un aumento esponenziale della diffusione illegale di opere protette17.
4.2.1 Il funzionamento.
Da un punto di vista tecnico il fenomeno pu essere spiegato molto
semplicemente in questo modo: normalmente il collegamento di un qualsiasi
computer ad un sito Internet, chiamato client, determina la chiamata in causa di
un server che diffonde i dati relativi a quel sito18.
Con i software della categoria peer to peer non Ł il server a diffondere i
dati, ma gli utenti direttamente tra di loro.
16
Sul fenomeno del cosiddetto profumo di libert ch e ogni utente che naviga all interno
dell universo Internet pu respirare, si torner a parlare nel IV capitolo, par. 6.
17
In generale, sulle cause che hanno decretato lo straordinario successo dei sistemi peer
to peer negli ultimi anni, cfr. D. DE ANGELIS, op. cit., pp. 187 ss.
18
Per una piø approfondita descrizione del meccanismo che regola il funzionamento del
sistema client-server, cfr. C. PARODI - A. CALICE, op. cit., pp. 10-13; cfr. anche l indirizzo
internet http://it.wikipedia.org/wiki/Client-server.
CAPITOLO I- Introduzione
24
Quanto al problema della localizzazione dei files richiesti, nel web il
problema Ł risolto attraverso i domini: digitando il dominio si accede al sito,
grazie ad un altro server che cambia il nome a dominio nell’indirizzo internet IP
del sito web; ci Ł reso piø semplice dal fatto che su Internet vi sono standard a
cui tutti aderiscono.
Nel sistema peer to peer ogni produttore del software ha creato uno
standard uguale per tutti e uno standard diverso per ciascun utente; ad es. il
produttore di Napster, uno dei piø famosi programmi peer to peer anche per le
note vicissitudini giudiziarie19 che lo hanno caratterizzato, ha realizzato il
software in modo che questo si colleghi di default ad un server che contiene non
solo l’elenco dei files che ogni utente mette a disposizione, ma anche l’elenco degli
utenti che in quel momento stanno usando il computer; non c’Ł bisogno in questo
modo di appositi motori di ricerca, perchØ il software ha gia’ al suo interno tutte le
funzionalita’ piu’ utili. In sostanza, l esecuzione di un qualsiasi software peer to
peer determina il collegamento ad un server che mostra chi in quel momento Ł
connesso e cosa questo condivide; qualsiasi altra operazione (download del file,
chat tra utenti etc.) avviene direttamente tra gli utenti che in quel momento stanno
usando il programma, senza coinvolgere in nessun modo il server principale.
Le peculiarita‘ dei programmi peer to peer sono rappresentate dalla
mancanza di un coordinamento accentrato e di un unico database che conosce tutti
gli utenti, da una totale autonomia di ogni utente utilizzatore e dall assenza di una
19
Per un breve approfondimento sulle vicissitudini giudiziarie di Napster, cfr. C.
PARODI - A. CALICE, op. cit., pp. 248 ss.
CAPITOLO I- Introduzione
25
visione globale del sistema da parte dell utente. Tutte le attivita‘ di condivisione,
su tali sistemi, sono effettuate in maniera decentrata; i files condivisi passano solo
ed esclusivamente attraverso i computer dei vari utenti, divenendo quindi un fatto
personale tra i singoli soggetti interessati20.
20Per un approfondimento non eccessivamente complesso sul funzionamento tecnico dei
sistemi peer to peer, cfr. A. BIOCCA, Reti digitali, Milano 2002, pp. 287 ss. e l indirizzo
http://it.wikipedia.org/wiki/Peer_to_peer.