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sociali e meno intimi, ma pur sempre individuali perché appartenenti alle persone ‘normali’,
vittime di particolari situazioni. La TV del privato affronta storie personali, ma più intime-
quotidiane. Quindi la TV del privato comprende la tv-verità, è cioè ad essa superiore,
perché, anche se questi due generi hanno rivolto la loro attenzione ad aspetti diversi, in
comune hanno la quotidianità e il lato personale della gente comune.
La mia tesi vuole sostenere quindi lo sviluppo e il successo di un nuovo genere, di
un uso avanzato della neotelevisione, ipotizzando e dimostrando una reale esistenza di
programmi privati dai titoli rappresentativi, la subordinazione della tv-verità al nuovo
genere, le rilevanti funzioni di quest’ultimo ed, infine, una vera e propria nascita di
personaggi davanti alle telecamere.
Spero che chi leggerà questo lavoro riesca a comprendere ciò che ho voluto
sostenere e che constaterà un mio eventuale contributo allo studio semiotico della
televisione.
Ringraziamenti
Sentitamente ringrazio Wlady, il conduttore di Speciale Mondoradio Tv, il talk regionale
che ho esaminato e che gentilmente mi ha ospitato come personaggio del pubblico nella sua
trasmissione. Lo ringrazio inoltre per aver contribuito all’analisi del suo programma.
Ringrazio anche Rita, la ragazza-protagonista della puntata (del medesimo talk) da me
esaminata che gentilmente mi ha concesso di intervistarla.
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PRESENTAZIONE DEL CAMPIONE
I. IMPOSTAZIONE METODOLOGICA DELLA
RICERCA
L’analisi, impostata sul metodo semiotico, analizza nove trasmissioni che possono
essere ricondotte a questo nuovo genere avanzato della neotelevisione che è la TV del
privato.
Poiché in questo nuovo genere l’enunciazione risulta essere più significativa
dell’enunciato, ho ritenuto interessante inserire in ciascuna analisi anche alcune voci che si
riferiscono alla conduzione. Infatti, quest’ultima è un fondamentale elemento che etichetizza
un programma, il tipo di telespettatore e di fruizione.
Sarebbe stato più facile e più comprensibile guardare direttamente i programmi e
sanzionarli senza dover trascrivere il tutto. Per rendere, dunque, il lavoro il più
comprensibile possibile, soprattutto per chi deve affrontare la lettura senza aver presente i
programmi esaminati, ho adottato un particolare tipo di impostazione e di metodologia. Una
trascrizione completa della sceneggiatura avrebbe richiesto troppo spazio e tempo
considerato il mezzo con cui ho analizzato i programmi, il videoregistratore. Una
trascrizione completa della medesima avrebbe comunque richiesto un minimo di
organizzazione e quindi una griglia per arrivare poi a dedurre le osservazioni finali.
Tuttavia, le enunciazioni più significative per questo particolare studio sono state
pazientemente riportate.
I vari testi televisivi sono stati scomposti in elementi costitutivi reputati di
particolare utilità alla loro ricomposizione attraverso modelli interpretativi. Scelto il
programma ho analizzato una puntata e all’interno di questa una storia che risultasse ricca di
particolari e spunto di commenti. Le puntate scelte sono state quelle più in grado di
apportare contributi allo studio in questione, cioè caratterizzate da una significativa
enunciazione. Non sono state analizzate tutte le storie, all’interno della medesima puntata
presa in esame, non tanto per problemi di spazio e tempo, quanto per non rendere il lavoro
7
monotono, poiché ciò che differenzia le storie una dall’altra è solo il contenuto, esattamente
ciò che è stato escluso da questa ricerca, se non per essere direttamente imputato
all’enunciazione. Alcuni programmi presentavano delle storie temporalmente brevi. In
questo caso, quindi, ho analizzato più storie al punto tale di dedicare nel complesso ad esse
la stessa attenzione che ho dedicato alla singola storia di una puntata di tutte le altre
trasmissioni.
Dopodiché, ogni puntata e quindi ogni storia è stata analizzata in tre fasi:
narrativa, enunciazionale e patemica. Ogni programma ha una propria descrizione, mentre
solo alcuni presentano anche interessanti notizie. Il fatto che solo alcune trasmissioni
presentino questo aspetto è dovuto al fatto che esse sono state oggetto di particolari
situazioni o particolari critiche. Ogni analisi presenta, inoltre, un paragrafo atto a riassumere
le principali caratteristiche della puntata, ma anche del programma, al fine di dimostrarne
l’originalità, sostenerne la scelta e la differenza tra le varie puntate e trasmissioni.
Nel caso dei talk show di Maria De Filippi ho preso come riferimento il suo ultimo
talk Coppie ed ho analizzato gli altri suoi talk semplicemente confrontandoli con esso e
rilevandone le fondamentali differenze. Il motivo di questa decisione è imputabile al
desiderio di ovviare a qualsiasi forma di ridondanza e di non annoiare chi leggerà questo
lavoro.
L’analisi dei programmi del campione ha costituito la prima parte. Ad essa hanno
seguito tre momenti di rilevamento delle caratteristiche fondamentali del nuovo genere e
deducibili dall’analisi delle varie trasmissioni: la seconda parte ha prestato attenzione alla
nascita dei personaggi; la terza parte ha messo in evidenza le peculiarità del nuovo genere,
mentre le osservazioni conclusive hanno voluto sostenere la mia tesi, cioè le funzioni
fondamentali dell’uso avanzato della neotelevisione: la TV del privato.
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II. IL CORPUS
II.1. LE MOTIVAZIONI
Il campione, affinché risultasse vario e differenziato, è stato determinato con l’unico
criterio di scegliere programmi dalle strutture e caratteristiche originali in cui il privato
fosse veramente il vero protagonista e gli oggetti di valore fossero differenti; ho cercato di
scegliere, quindi, anche trasmissioni appartenenti a generi diversi. Le voci costanti, dunque,
sono poche in quanto ogni programma ha caratteristiche proprie che lo differenziano da
tutti gli altri testi televisivi: a parte qualche voce comune a tutte le trasmissioni, ci saranno
voci diverse a seconda delle qualità televisive che ciascun programma presenta.
Ho deciso di inserire nel campione anche una trasmissione regionale (talk show) per
alcune caratteristiche che essa presenta, a mio avviso interessanti, quali la diretta, il privato
dei telespettatori che intervengono nel dibattito, un’accentuata affabulazione. Ho così
dedotto che il modo di trattare il privato risulta essere, a livello regionale, non solo come
quello nazionale, ma più approfondito.
Pubblicità, fiction e telefilm sono stati esclusi dal campione. Poiché oggetto della
tesi sono state anche e soprattutto le funzioni e la strumentalità di questo uso avanzato della
neotelevisione, logici erano solo quei programmi dove queste caratteristiche venissero
esercitate. La gente comune si serve della TV per risolvere i propri problemi, quindi la TV è
un mezzo risolutivo. Questa caratteristica non appartiene alla pubblicità, alla fiction e ai
telefilm.
II.2. IL TEMPO DEL CAMPIONE
I nove programmi si riferiscono all’anno televisivo 1998/99, precisamente da
giugno 1998 (Una goccia nel mare) a marzo 1999 (Speciale Mondoradio Tv). I motivi di
una tale scelta sono stati vari. Innanzitutto, la disponibilità e ricuperabilità delle puntate
oggetto d’analisi e poi per attuare una comparazione il più possibile logica e significativa tra
i vari programmi.
9
Nella fase della descrizione si trovano tutte le notizie temporali del programma.
Alcune notizie sono state ricavate dalla stampa specializzata come Tv Sorrisi e Canzoni (che
per comodità abbrevierò S. C. e riportando il numero e l’anno di edizione e la pagina di
riferimento) e si riferiscono alla data d’inizio e di fine del programma, al numero delle
puntate e alle eventuali edizioni (qualora il programma ne avesse avuta più di una), al
giorno e all’orario di programmazione, al canale di messa in onda, agli autori, alla regia e
alla conduzione della trasmissione. Tale fonte è stata utile anche per capire il successo di un
programma e della relativa conduzione.
II.3. ELENCO DEI PROGRAMMI
Tenendo conto che alcune caratteristiche dell’oggetto della ricerca potevano
dipendere dalla logica concorrenziale, l’elenco dei programmi del campione risulta essere il
seguente:
Programmi MEDIASET
Una goccia nel mare Canale 5 5 giugno 1998
Il brutto anatroccolo Italia 1 28 ottobre 1998
Eroi per caso Italia 1 31 ottobre 1998
Coppie Canale 5 24 febbraio 1999
Uomini e donne Canale 5 Confronto con Coppie
Missione impossibile Canale 5 Confronto con Coppie
Tempi moderni Italia 1 31 ottobre 1998
Programmi RAI
Per tutta la vita Raiuno 27 marzo 1999
Programma regionale
Speciale Mondoradio Tv TeleVox (Piemonte) 31 marzo 1999
Ipoteticamente ho distribuito i programmi in tre gruppi, ognuno dei quali è
preceduto da un’introduzione che mette in evidenza le caratteristiche comuni. I tre gruppi
sono:
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1) LA TV DEL DOLORE E DELLE LACRIME
Programmi:
Una goccia nel mare, Il brutto anatroccolo (Tv-
assistenziale)
Per tutta la vita (Tv-sentimentale nel piacere),
Missione impossibile (Tv-sentimentale nel dolore)
2) LA TV-VERITÀ
Programmi:
Eroi per caso
3) LA TV UTILE O CHE AIUTA
Programmi (talk show): Coppie, Uomini e donne, Tempi moderni,
Speciale Mondoradio Tv
II.4. LA GRIGLIA
La costituzione del corpus permette di ricavare dai programmi una griglia analitica
di fasi e caratteristiche secondo cui schematizzare e leggere le trasmissioni esaminate. Per
ogni programma, che segue una determinata traccia, sono stati forniti elementi di
identificazione costanti, costituiti, appunto, dalle fasi e dalle voci.
Le fasi individuate e presenti in tutte le analisi sono:
la descrizione del programma, la fase narrativa, la fase enunciazionale, la fase
patemica. La fase narrativa ha permesso di porre attenzione non tanto al racconto, che non è
tipico soltanto della fiction, quanto al modo di raccontare che è singolare e proprio di ogni
trasmissione.
In particolare, tuttavia, si sono riscontrati elementi enunciativi quali:
sigla, cioè quella “breve sequenza formata da immagini ed elaborazioni grafiche,
quasi sempre commentate da un brano musicale, che introduce (sigla di testa o di apertura)
o chiude (sigla di coda o di chiusura) un programma televisivo [...]; reca in
sovrimpressione i titoli e i crediti. Nella neotelevisione è molto frequente l’uso del
crawl, che sovrappone alle riprese televisive scritte in scorrimento orizzontale. [...] [la
11
sigla] rappresenta una simbolica punteggiatura”.
1
Significative sono alcune sigle
conclusive, come si può notare in molti programmi, anche qui esaminati, “in cui lo scorrere
dei titoli di coda non coincide necessariamente con la fine della trasmissione, a
significare la disgregazione di norme linguistiche rigorose nella scansione del palinsesto”;
2
sommario, introduzione di un programma in cui si anticipano i principali argomenti
e fatti che si tratteranno;
chiusura, ultime parole di un collegamento o di una trasmissione prima di qualsiasi
interruzione;
credit, nomi di coloro che hanno collaborato alla trasmissione con il relativo ruolo.
Esso può essere spezzato in due: una parte durante la sigla di inizio del programma e la
seconda alla fine (titoli di coda);
crawl, titolo elettronico che scorre in modo orizzontale nella parte bassa del
teleschermo, soprattutto usato per evidenziare i credit;
sovrimpressioni, cioè tutte quelle scritte (sottopancia, sottotitoli, credit, titoli di
coda, numeri di telefono) che sono inserite sopra l’immagine che appare sul teleschermo in
quel determinato momento;
sottopancia, titolo elettronico che in un intervista appare alla base del teleschermo
indicando il nome e altri dati che possono essere utili a identificare colui che sta parlando. Il
sottopancia caratterizza il programma in cui è inserito;
sottotitoli, scritta elettronica in sovrimpressione sul bordo inferiore dello schermo;
intervista, colloquio, in questo caso, tra il conduttore e l’ospite atto ad ottenere
dichiarazioni, informazioni e testimonianze attraverso precise strategie di interpellazione. In
particolare, prevale l’intervista-dichiarazione, in quanto la domanda del conduttore è solo un
pretesto per offrire la parola all’intervistato;
sottofondo, commento sonoro in secondo piano di un’immagine o di un dialogo,
atto a sottolineare a volte il momento di dolore o di felicità degli ospiti che in quel momento
stanno parlando;
jingle, breve motivo musicale che interviene soprattutto tra due filmati e prima e
dopo le fasce pubblicitarie. Per questo viene identificato anche come punteggiatura
1
A. Grasso (a cura di), Enciclopedia della televisione, Milano, Garzanti, 1996, pp. 692 e 693.
2
Ibidem.
12
musicale e viene chiamato stacco quando indica un motivo registrato che interrompe un
programma;
blocco, segmento di programma televisivo compreso tra due fasce pubblicitarie. Il
contenuto di una trasmissione, cioè, viene scandito dalle interruzioni, in questo caso,
pubblicitarie. All’inizio di ogni blocco, infatti, è necessario che vi sia qualcosa che catturi
l’attenzione dei telespettatori e prima di una nuova interruzione bisogna creare aspettative
su ciò che verrà dopo per evitare di indurre i telespettatori a fare lo zapping e il flipping;
ospitata, partecipazione di un ospite importante a una trasmissione che in cambio
della sua presenza può parlare del suo nuovo libro, del suo ultimo film, del suo disco appena
uscito.
Alcuni programmi, inoltre, presentano elementi singolari, quali:
billboard, immagine fissa o breve sequenza posta all’inizio e alla fine di un
programma segnalante gli eventuali sponsor della trasmissione. Molte volte è accompagnata
da una voce fuori campo che informa quale azienda ha sponsorizzato il programma;
filmato, sequenza filmata o inserto filmato e in particolare ogni ripresa girata con
tecnica cinematografica;
intarsio, “effetto elettronico (noto anche come split) consistente nella
sovrapposizione di due immagini, in modo tale che due soggetti ripresi da telecamere
diverse siano compresenti e affiancati nella stessa inquadratura. Usato spesso durante i
dibattiti e i talk show, presenta alcuni rischi. I soggetti, infatti, devono rimanere fissi o
compiere solo piccoli movimenti; in caso contrario, possono invadere l’uno il campo di
ripresa dell’altro, scomparendo alla vista”.
3
II.5. LE SOVRAPPOSIZIONI DEL CAMPIONE
I gruppi e i sottogruppi che costituiscono la classificazione di questo nuovo genere
possono eventualmente tra loro sovrapporsi originando ulteriori gruppi e sottogruppi. Di
queste eventuali sovrapposizioni ne ho parlato nelle analisi dei rispettivi programmi.
3
Op. cit., pp. 692 e 693.
13
PARTE PRIMA.
L’ANALISI DEI PROGRAMMI
14
I. LA TV DEL DOLORE E DELLE LACRIME
Il dolore e le lacrime sono i protagonisti assidui di questo gruppo, anche se essi non
si presentano come elementi negativi. Il dolore e le lacrime non sono quelle di una possibile
tv-verità o TV-sociale o di eventuali interviste o servizi giornalistici. Qui sono considerati
nel loro aspetto positivo e benefico. Il dolore, cioè, non è qui presente nelle vesti di una
moralità o dignità ferita, non è mai fisico; le lacrime di gioia, invece, sopraggiungono
quando il dolore si è ormai attenuato e quindi quando si è raggiunto l’oggetto valore
prefissato.
Due sono i sottogeneri appartenenti a questo gruppo:
a) la tv-assistenziale. Questa è rappresentata dai programmi, qui esaminati (ma ce
ne sono ben altri), Una goccia nel mare e Il brutto anatroccolo. Si tratta di due assistenze
differenti. Nel primo caso, ci si trova di fronte ad una assistenza materiale: i protagonisti si
trovano in condizioni molto precarie e preoccupanti. C’è chi non ha un lavoro, chi non ha
una casa, eccetera e il programma si presta dare loro un concreto aiuto. Nel secondo, invece,
l’assistenza è fisica-estetica, in quanto i protagonisti da brutti anatroccoli vogliono
diventare, grazie all’aiuto magico della trasmissione, cigni bellissimi. Considerando questi
due programmi, si possono constatare la presenza, tra loro, di un forte abisso e come
rappresentino due situazioni tipiche italiane. Da un lato, cioè, ci sono i valori profondi,
dall’altro i valori superficiali. Da un lato c’è chi ha problemi concreti di sopravvivenza,
dall’altro chi ha problemi psicologici (ed irrisori) che non permettono una buona
socievolezza con gli altri ma soprattutto con se stessi. Da un lato, cioè, l’aspetto povero
dell’Italia, dall’altro lato l’aspetto superficiale ed egoistico della stessa.
Nella prima trasmissione il dolore per una carenza materiale è sostituito dalle
lacrime di gioia che hanno eliminato tale carenza; nella seconda, il dolore psicologico è
sostituito dalle lacrime di gioia dovute ad un miglioramento estetico;
b) la tv-sentimentale. Essa è rappresentata dai programmi, qui esaminati (ma ce ne
sono ben altri), Per tutta la vita e Missione impossibile. Quest’ultima trasmissione, pur
appartenendo a questo sottogenere, apparirà nel gruppo della tv che aiuta, in quanto, per una
maggiore semplificazione, ho ritenuto necessario parlarne semplicemente confrontandolo
15
con Coppie dell’omonima conduttrice. Il primo, invece, è l’unico programma Rai presente
nel campione. Sul motivo di una tale scelta ne discuterò nella terza parte, anticipando qui
solo che il privato della cosiddetta televisione di Stato non supera spudoratamente le soglie
si sensibilità come fanno invece molti programmi Mediaset,
1
in particolare i talk show di
Maria De Filippi, inauguratori per primi dell’uso avanzato della neotelevisione sulle reti
private.
E’ tv-sentimentale perché protagonisti sono i sentimenti, in particolare quelli
d’amore che in Per tutta la vita culminano nel fatidico ‘sì’. “La vita è l’arte dell’incontro”
dice il conduttore. A differenza di Missione impossibile, nel programma di Frizzi non c’è
nessuna necessità di recuperare un rapporto finito o dubbioso, anzi, il rapporto d’amore
degli ospiti che partecipano è talmente forte che l’unica necessità risulta quella di metterlo
definitivamente per iscritto.
Nella prima trasmissione ci sono solo le lacrime di gioia per commozione e felicità;
nella seconda, invece, ci sono sia il dolore per un amore perduto o che si sta perdendo, sia le
lacrime di gioia. Queste però non è detto che ci siano: ci saranno solo se l’oggetto valore
che vede come aiutante la conduttrice sarà raggiunto.
1
Sicuramente per motivi di immagine che la tv di Stato si è creata in tutti questi anni.
16
Riassumendo:
Tv-assistenziale: dolore materiale
(Una goccia nel mare)
! lacrime di gioia
dolore psicologico
(Il brutto anatroccolo)
! commozione e/o lacrime di
gioia
Tv-sentimentale: a) commozione e/o lacrime di gioia
(Per tutta la vita)
b) dolore d’amore
(Missione impossibile)
"
#
lacrime di gioia
non lacrime di gioia
Il quadrato semiotico che questi programmi originano risulta essere il seguente:
SENTIMENTALISMO
DOLORE COMMOZIONE E/O
LACRIME DI GIOIA
Una goccia nel mare
Il brutto anatroccolo
Missione impossibile
Missione impossibile
Per tutta la vita
Una goccia nel mare
Il brutto anatroccolo
!
NON-COMMOZIONE
E/O LACRIME DI
GIOIA
NON-DOLORE
Missione impossibile Per tutta la vita
NON-
SENTIMENTALISMO
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I.1. La TV-assistenziale
UNA GOCCIA NEL MARE
NOTIZIE SUL PROGRAMMA
Un anno e mezzo fa Stranamore sembrava aver concluso il suo ciclo. Occorreva
ideare un nuovo programma per Alberto Castagna, ugualmente ispirato ai buoni sentimenti.
Fu così che partì il progetto di Una goccia nel mare, viaggio nell’Italia della gente comune
alla ricerca di piccole e grandi storie di ordinaria quotidianità. Perché le caratteristiche della
TV del privato sono proprio queste: gente comune e spesso sfortunata, storie di ordinaria
quotidianità, storie spesso drammatiche dei cittadini italiani. Stranamore venne riaffidato al
suo conduttore storico mentre Una goccia nel mare sembrò ideale per il rilancio di Mara
Venier dopo il flop di Ciao Mara e il difficile assestamento nelle reti Mediaset.
La prima puntata è andata in onda venerdì 24 aprile su Canale 5 in prima serata.
L’insuccesso del programma (nemmeno 4 milioni di ascolto, un record negativo per la rete)
non va tanto imputato alla conduttrice quanto al fatto che il programma stesso era già
vecchio durante i mesi della sua preparazione. E’ evidente che autori e redattori hanno
voluto andare sul sicuro allineandosi al filone della TV del privato e quindi della sorpresa
spettacolare e a volte della realizzazione di un sogno. Il vero problema della moderna
televisione non consiste nelle famose guerre tra le reti. Nei suoi primi cinquant’anni la
televisione aveva inventato e proposto tutto quanto era fattibile; ora il terreno da battere è
ormai saturo ed è quindi impossibile che dopo il quiz, il varietà, il talk show, il dibattito, la
satira, lo spettacolo del dolore, eccetera si trovino nuovi generi e nuove strade da battere.
La TV del privato è il nuovo uso avanzato della neotelevisione intesa come dispensatrice di
risoluzioni e di miracoli, come l’unico mezzo attraverso il quale si può cambiare la propria
vita, come mezzo terapeutico dove si può parlare. Ma bisogna fare attenzione a non cadere
nella ripetitività. Nell’illusione di migliorare le trame originarie, si enfatizza, si cade nel
patetico, nel romanzesco, anche se poi i gradimenti non mancano e gli ascolti sono positivi.
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Non altrettanto avviene per il varietà e per l’intrattenimento dove si paga il minimo errore e
il conduttore è più esposto a critiche e penalizzazioni (è il caso di Ciao Mara).
DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA
Canale 5; ogni venerdì in prima serata.
Un programma di Fatma Ruffini e Dario Cassini. Regia di Stefano Vicario.
Condotto da Mara Venier, recentemente passata a Mediaset.
In onda dal 24 aprile al 5 giugno 1998 per un totale di sette puntate.
Genere: attualità.
Parafrasando il titolo stesso si tratta di un programma riguardante la TV del privato
di tipo assistenziale. Una goccia di aiuto che dovrebbe cambiare la vita di tutti coloro che
utilizzano la televisione come mezzo per raggiungere i propri fini. Una goccia di felicità in
un mare di tristezza, com’è la vita di molti telespettatori di determinate trasmissioni: “Noi
crediamo veramente di aver regalato un po’ di serenità a tante persone e tante sono state le
storie che noi abbiamo affrontato”. Da questa enunciazione enunciata
4
di Mara Venier si
può notare l’effetto terapeutico e patogeno dell’attuale televisione, ormai divenuta modello
di comunicazione interpersonale e confermato dalla seguente frase di un protagonista:
“Avete regalato serenità” .
La sigla di apertura è commovente ed è significativa per un programma altrettanto
commovente.
In alcune storie è presente anche una musica molto dolce che funge da sottofondo,
così come è presente il jingle prima e dopo ogni stacco pubblicitario.
E’ presente anche uno sponsor che è Cielo Alto.
Una goccia nel mare è un programma, come si vedrà, che ha molte somiglianze e
parentele con un altro programma della TV del privato di tipo però sentimentale, ma non
preso in esame in questo lavoro, che è Stranamore.
4
Una spiegazione di questo termine è esposta da S. Cavicchioli e I. Pezzini in La tv-verità, Torino, Eri
VQPT, 1993, p. 26.