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Nostro obbiettivo è comprendere fino in fondo le reali potenzialità
delle tecnologie mobili, quali possono essere le loro ripercussioni
nella sfera dell’organizzazione aziendale e quali problematiche si
nascondono dietro la promessa dell’ubiquità delle connessioni e
della conseguente applicabilità del concetto di lavoro mobile a
mansioni svolte tradizionalmente in assenza di connessioni a
sistemi informativi aziendali.
Nel corso della presente trattazione verrà illustrata la differenza tra
sistemi informativi aziendali basati su postazioni fisse e sistemi
incentrati sul concetto di mobility; verranno evidenziate ed
analizzate in dettaglio le diverse tipologie di tecnologie mobile e
wireless applicabili al contesto organizzativo aziendale, dalle
diverse tecnologie relative alla realizzazione di reti prive di
collegamenti cablati (Wi-Fi, Wi-MAX etc.), alle diverse tipologie
di dispositivi mobili disponibili sul mercato.
Verranno illustrati i potenziali benefici delle tecnologie mobile e
wireless in relazione alle diverse tipologie di aziende, e verrà
evidenziato come detti benefici coinvolgeranno l’azienda ad ogni
livello, da quello manageriale a quello operativo; in particolar modo
vedremo come la mobility abbia le potenzialità per divenire a breve
un fattore insostituibile nel supportare i diversi ruoli manageriali
aziendali, siano essi ruoli interpersonali, ruoli informativi o ruoli
decisionali.
La principale critica al contributo alle attività manageriali dei
tradizionali sistemi informativi aziendali è incentrata, come
vedremo, sulla insostituibilità degli incontri ad personam; i sistemi
mobili invece rappresentano un valido aiuto per i manager, in
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quanto favoriscono gli incontri interpersonali tra individui,
aumentandone la produttività.
Verranno inoltre individuate quelle che sono le principali modalità
d’utilizzo dei sistemi mobile, con particolare riguardo alle
ripercussioni delle suddette tecnologie nell’ambito
dell’organizzazione aziendale, nell’ambito dei lavoratori e
nell’ambito delle nuove possibilità di business offerte dalla
diffusione dei sistemi mobili.
Le ripercussioni relative all’organizzazione aziendale verranno
esaminate con considerando che i benefici apportati dalle tecnologie
mobili coinvolgeranno l’azienda ad ogni livello, da quello
manageriale a quello operativo, dalle forze di vendita ai gestori di
magazzino. Verranno quindi esaminate le differenti conseguenze in
merito ai ruoli operativi ed ai ruoli manageriali, con particolare
riguardo alla necessita della revisione dei processi e dei sistemi, cui
spesso si contrappone la resistenza al cambiamento, di cui verranno
analizzate le cause.
Per quanto riguarda l’impatto delle tecnologie mobili relativamente
al mondo del lavoro, verranno analizzate le diverse tipologie di
lavoratori mobili possibili (Home-based employees, eLancers, etc.),
concentrando l’attenzione in particolar modo sulla figura dei
lavoratori nomadi, ossia privi di una postazione fissa, in grado di
alternarsi da una sede lavorativa all’altra, e del largo impiego di
questa tipologia di lavoro nel contesto dell’outsourcing delle
mansioni lavorative. Verranno inoltre analizzate le implicazioni del
mobile working in relazione alla produttività dei lavoratori che
beneficiano di strumenti mobile, facendo riferimento in particolar
modo ai lavoratori mobili impiegati in quattro diversi settori
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(assicurativo, sicurezza pubblica, sanitario e farmaceutico,
finanziario). Sempre in relazione alla modalità dello svolgimento
delle mansioni lavorative, verrà analizzata la necessità di revisione
del modo di organizzare e gestire le forze lavoro; è infatti
inevitabile notare quanto le variabili delle dimensioni strutturali di
un’organizzazione (formalizzazione, centralizzazione,
specializzazione) siano influenzabili dall’adozione di forme di
lavoro mobile. In relazione al mobile working non potrà non essere
affrontato l’argomento della ‘ricchezza informativa’ delle diverse
tipologie di comunicazioni possibili; come vedremo la giusta forma
di comunicazione è funzione della complessità dell’attività da
svolgere, ed i dispositivi mobili offrono molteplici forme di
comunicazione , caratterizzate da una ‘ricchezza’ che può variare da
‘molto bassa’ a ‘molto elevata’ in base alle proprie necessità.
Inoltre i dispositivi mobili, agevolando gli spostamenti del
lavoratore, non escludono a priori la comunicazione basata
sull’incontro diretto tra persone, che come vedremo rimane una
delle forme di comunicazione più complete ed efficienti.
Nuove possibilità di business sono nate grazie alle tecnologie
mobili, dal carsharing alla più generica gestione delle flotte di
automezzi, tutte attività impensabili fino a pochi anni fa; nel corso
della presente trattazione verrà illustrato con diversi esempi come la
convergenza inaspettata tra tecnologie mobile, wireless e sistemi di
rilevamento della posizione cui si è assistito negli ultimi anni abbia
infatti permesso la realizzazione di nuovi prodotti e servizi, e come
inevitabilmente questo porterà nei prossimi anni a notevoli
cambiamenti nell’ambito delle strutture organizzative aziendali.
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Infine verranno presi in esame diversi casi aziendali relativi
all’adozione di sistemi mobile e wireless, evidenziando in particolar
modo le funzionalità del software utilizzato, i benefici e le
problematiche riscontrate; i suddetti casi verranno analizzati sia dal
punto di vista tecnico, sottolineando le scelte effettuate in termini di
tipologie di implementazione, sia dal punto di vista organizzativo,
evidenziando i cambiamenti indotti dalle tecnologie mobili.
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CAPITOLO I:
Information technology ed organizzazione aziendale: la
rivoluzione delle informazioni e sistema informativo
aziendale basato su postazioni fisse.
Il passaggio da sistemi informativi tradizionali, basati
prevalentemente su strumenti cartacei, a sistemi informativi
computer based è ormai un dato di fatto; la chiave di lettura di
questo passaggio sta nella continua ricerca di tecnologie in grado di
supportare volumi sempre maggiori di dati, facilitandone allo stesso
tempo il trasporto e la conservazione.
L’information technology rappresenta una componente essenziale
per le organizzazioni dei nostri tempi. La rapidità con cui i moderni
mercati si muovono e la complessità dell’ambiente esterno
all’azienda hanno reso indispensabile per le aziende un
ripensamento delle proprie strategie, dell’organizzazione stessa e
dei processi di business.
I clienti oggi sono più esigenti, grazie proprio alla maggior
disponibilità di informazioni di cui dispongono rispetto al passato; i
collegamenti elettronici tra fornitori, partner e clienti sono molto
più veloci grazie all’informatica, e questo rende l’orizzonte
temporale di pianificazione dell’azienda più corto; nuovi
concorrenti entrano nel mercato sempre più rapidamente; il numero
di variabili ed informazioni che un’azienda deve tenere sotto
controllo aumentano di giorno in giorno, al punto da generare
quella situazione di disequilibrio nota come information overflow,
in cui la capacità di gestire il flusso informativo è inadeguata
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rispetto alle dimensioni del flusso stesso [Martinez 2004]. Tutto
questo rappresenta una nuova sfida per i manager, costretti, oggi più
che mai, a dover fare i conti con un business che si muove alla
velocità della luce. Di conseguenza le aziende che riscuotono
maggior successo sono proprio quelle che riescono a raccogliere ed
utilizzare le informazioni nel modo più efficace possibile.
L’intera organizzazione oggi deve essere progettata per fornire un
flusso di informazioni sia orizzontale che verticale che soddisfi le
esigenze informative della stessa; i manager possono scegliere se
enfatizzare i collegamenti e le comunicazioni in senso verticale
(orientamento al controllo) o in senso orizzontale (learning
organization ), ma è imprescindibile la loro realizzazione
avvalendosi dei mezzi offerti dall’information technology.
Mezzi come le reti LAN, i sistemi ERP (sistemi informativi
integrati) e i DDS (sistemi di supporto al processo decisionale) sono
diventati, come vedremo, una scelta irrinunciabile per le moderne
organizzazioni; e se un tempo tali sistemi erano appannaggio
esclusivo di realtà di medie e grandi dimensioni, oggi è innegabile
che anche per le piccole aziende dette tecnologie rappresentano una
scelta obbligata.
Andremo ora ad analizzare i principali mezzi messi a disposizione
dall’information technology tradizionale, basata sul concetto di
postazione fissa, illustrandone i principali vantaggi, ma non
mancando di sottolineare gli eventuali limiti, risolvibili grazie alle
nuove tecnologie ed al concetto di mobility, che sarà oggetto del
secondo capitolo.
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1.1 Le reti LAN
I network di computer possono essere distinti in base alle loro
dimensioni; di particolare interesse ai fini della nostra trattazione
sono le piccole reti locali che non attraversano il suolo pubblico e
che solitamente collegano computer situati all’interno dello stesso
edificio. Si tratta delle LAN, probabilmente uno degli strumenti
dell’information technology più diffusi, dopo il personal computer.
Qualsiasi organizzazione, anche la più piccola, che sia dotata di più
di un personal computer, avrà già optato per l’adozione di questa
tipologia di reti, indispensabili per lo scambio di dati tra i diversi
terminali e per l’eventuale condivisione di risorse, sia che si tratti di
una connessione internet che di una stampante. E’ evidente che il
limite delle LAN è dato dalla loro ridotta estensione geografica;
inoltre l’accesso a questo tipo di network è limitato alle sole
postazioni fisse, essendo necessario un collegamento fisico ai cavi
di cui la LAN è costituita.
1.2 Le reti VPN
L’esigenza di collegare tra loro diverse reti LAN, geograficamente
distanti, ha portato alla diffusione delle reti private virtuali, o VPN,
realizzate connettendo tra loro le diverse LAN, utilizzando la rete
pubblica per effettuare il suddetto collegamento. Il fatto che lo
scambio dei dati tra le diverse LAN avviene in tunneling ed è
solitamente crittografato rende impossibile l’accesso non
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autorizzato alla ‘rete virtuale ’ così creata; in pratica, per ovviare ai
problemi derivanti dall’utilizzo di protocolli di trasmissione dati
‘insicuri’, viene prima effettuata una connessione con un protocollo
che supporti funzionalità di sicurezza (ad esempio SSL o TSL) ed
in seguito, all’interno di questa connessione (tunnel), vengono
convogliati i dati utilizzando il protocollo ‘insicuro’(ad esempio
HTTP, FTP).
Talvolta i protocolli di tunneling sono utilizzati solo al fine di
‘incapsulare’ protocolli che non sono supportati dal network
utilizzato; ad esempio il PPPoE (point to point protocol over
ethernet) consente di trasferire traffico PPP (point to point protocol)
all’interno di una rete ethernet.
Di fatto è come se i terminali delle diverse LAN, geograficamente
distanti tra loro, si trovassero tutti all’interno di un'unica LAN
virtuale, indipendentemente dai protocolli utilizzati all’interno delle
diverse reti coinvolte. Detta tecnologia è utilizzata per connettere
singoli utenti remoti alla LAN aziendale, e questo permette ad
esempio a dipendenti distanti dalla sede centrale di lavorare da
remoto, allo stesso modo di un lavoratore direttamente connesso
alla LAN aziendale.
Le VPN evidentemente permettono di superare il limite dato dalla
ridotta estensione geografica delle LAN, ed aprono la strada a
diverse nuove possibilità, come il telelavoro, o la mobility in
generale, come vedremo nel secondo capitolo.
Spesso l’adozione di una tipologia di rete piuttosto che di un’altra
viene influenzata dal timore che certe tipologie di reti, ad esempio
per via della loro estensione o del medium su cui il dato viaggia,
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sono più rischiose di altre, in termini di riservatezza dei dati
scambiati.
In merito alla sicurezza delle informazioni che circolano su queste
due tipologie di reti, non si deve credere che i dati scambiati tramite
VPN siano più a rischio dei dati scambiati tra due computer in rete
locale. Ad esempio è sicuramente più a rischio l’informazione che
passa su di una LAN privata ma al cui interno si trova un computer
compromesso, rispetto all’informazione scambiata tra terminali
distanti centinaia di kilometri, tramite rete pubblica, ma all’interno
di una VPN correttamente configurata. La distanza percorsa
dall’informazione o la tipologia del supporto su cui essa scorre (via
etere piuttosto che via cavo, su rete privata piuttosto che pubblica)
non sono indicativi della sicurezza del sistema informativo.
1.3 Il Transaction Processing System
Si tratta dei sistemi informativi a supporto del livello operativo;
eseguono transazioni e registrano i dati relativi al loro svolgimento.
Esempi tipici sono gli ATM, i Telepass o i sistemi di prenotazione
elettronica di alberghi e linee aeree. Le funzionalità principali dei
TPS sono: automatizzare attività standard; raccogliere ed elaborare
informazioni relative alle transazioni. I TPS infine consentono,
aggregando i dati raccolti, di costituire degli archivi, i quali
rappresentano la fonte primaria per la raccolta delle informazioni
che saranno poi messe a disposizione degli altri sistemi informativi
quali, ad esempio, i sistemi di supporto alle decisioni (DSS).
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I TPS sono ormai presenti in quasi tutte le organizzazioni (un
semplice registratore di cassa collegato ad un computer è forse il
TPS più diffuso); il loro duplice vantaggio sta nel consentire
l’automatizzazione di attività standard e ripetitive, consentendo allo
stesso tempo di tenere uno storico dettagliato delle singole attività
svolte. Un limite sta nel fatto che il concetto di TPS è solitamente
collegato a quello di postazione fissa, escludendo quindi dal
processo di automatizzazione tutte quelle operazioni che, pur
essendo ripetitive e standardizzate, vengono effettuate all’esterno
dell’azienda ed in assenza di postazioni fisse. Basti pensare al
settore della tentata vendita, o al caso degli agenti di una catena di
distribuzione al dettaglio, che si spostano di filiale in filiale per
consentire il riordino delle merci da parte dei direttori di filiale. In
entrambi i casi ( che verranno ripresi nel secondo capitolo)
avvengono delle transazioni (vendite) che per essere automatizzate
ed archiviate richiedono tecnologie che trascendano il concetto di
postazione fissa.
TPS: Il caso della catena di profumerie ErreTre
Nella prima metà degli anni ’90 l’azienda viterbese Erretre s.a.s.,
operante nel settore della vendita al dettaglio di prodotti del settore
profumeria, senti l’esigenza di introdurre il concetto di TPS
all’interno della propria azienda. Il sottoscritto individuò nei
registratori di cassa CASIO CS300, allora presenti in tutti i punti
vendita, un’ottima possibilità di introduzione di un sistema TPS a
basso costo; in pratica era sufficiente collegare uno o più dei
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suddetti misuratori fiscali ad un comune personal computer, e
sviluppare un apposito software che si limitasse ad interpretare il
codice a barre (EAN) letto dall’apposita periferica, ricercasse la
descrizione ed il prezzo del prodotto su di un archivio, utilizzando
infine il registratore di cassa come una stampante fiscale per
l’emissione dello scontrino. Tutte le transazioni venivano salvate su
di un file; a fine serata detto file veniva trasferito in automatico,
tramite semplice connessione telefonica, alla sede principale, che
allo stesso tempo provvedeva ad aggiornare l’archivio dei prezzi
dei prodotti disponibili presso il punto vendita. Il fatto poi che ad
ogni personal computer potevano essere collegati fino a quattro
misuratori fiscali portò a breve la Erretre s.a.s. a raddoppiare il
numero di POS per punto vendita, soluzione questa
precedentemente scartata proprio per la difficoltà di tener conto
dei prodotti venduti da postazioni distinte (basti tener presente che
prima presso ogni cassa veniva tenuto un piccolo quaderno in cui
venivano appuntate le vendite di particolari prodotti, così come una
lista dei prodotti in offerta su cui effettuare manualmente uno
sconto percentuale). L’implementazione del suddetto sistema risultò
vincente sia grazie all’evidente aumento dell’efficienza
(eliminazione di errori, aumento della velocità di transito dei clienti
alla cassa, maggior controllo dell’azienda sui singoli punti vendita)
sia grazie ai costi estremamente contenuti che questo sistema TPS
comportava.