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• l individuazione degli impatti sull uomo e sull amb iente;
• l individuazione dei comparti ambientali maggiormente colpiti (bersagli);
• la quantificazione degli impatti per ogni step de l ciclo produttivo;
• la variazione dell entit di un impatto durante il ciclo di vita;
• il confronto delle prestazioni ambientali o energetiche tra processi/prodotti/politiche differenti;
• la selezione della tecnologia che riduce al minimo gli effetti negativi sui comparti ambientali e
sulla salute umana;
• l individuazione di punti critici ambientali di un processo.
La formulazione di un LCA prevede una mole notevole di dati di input (per esempio quantitativi di
materie prime utilizzate, tipi di processi di lavorazione, consumi energetici, ecc.); Ł richiesto,
quindi, un dispendio di tempo e risorse finanziarie proporzionale al grado di attendibilit dei
risultati che si vogliono ottenere e dipendente anche dal tipo di applicazione effettuata. Le
informazioni conclusive ad uno studio di LCA, infatti, possono riguardare internamente l azienda
presso la quale lo studio Ł stato effettuato, piuttosto che soggetti esterni, come gli Enti pubblici,
interessati a valutare gli impatti ambientali ed economici sulla collettivit . ¨ chiaro, dunque, che a
seconda dell obiettivo perseguito dall analisi, l a ttendibilit dei risultati (e quindi la disponibili t di
tempo e risorse finanziarie dietro allo studio) debba essere appropriata.
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1.2 STRUTTURA DEL LCA ALLA LUCE DELLE NORMATIVE ISO
1.2.1 ISO 14040, 1998: Valutazione del ciclo di vita. Principi e quadri di riferimento
La normativa costituisce un quadro introduttivo della tecnica di LCA. Sono previsti quattro
elementi essenziali: la definizione dell obiettivo e del campo di applicazione dello studio; l analisi
di inventario; la fase di valutazione degli impatti ambientali generati; l interpretazione conclusiva
dei risultati ottenuti. Ciascuna fase dovr essere trattata tecnicamente nelle successive normative;
nella presente norma, sono definiti i criteri generali con cui ogni fase dovr essere sviluppata
(livello di dettaglio, requisiti di qualit dei dat i, trasparenza nelle procedure, ecc).
1.2.2 ISO 14041, 1998: Definizione dell obiettivo e del campo di applicazione e analisi
dell inventario
La presente norma specifica i requisiti e le procedure necessarie per definire degli obiettivi e il
campo di applicazione di una valutazione del ciclo di vita e per condurre un analisi di inventario
del ciclo di vita LCI.
La fase di definizione degli obiettivi e del campo di applicazione Ł fondamentale perchØ determina
la ragione per cui si effettua un LCA, descrive il sistema oggetto di studio ed elenca le categorie di
dati da sottoporre allo studio stesso. Nella successiva fase di interpretazione dei risultati, i dati
verranno valutati alla luce degli obiettivi preposti e del campo di applicazione dell analisi.
L obiettivo dello studio deve stabilire senza ambiguit il tipo di applicazione prevista, le ragioni
per le quali viene effettuato lo studio ed il destinatario previsto, inteso come colui al quale sono
comunicati i risultati.
Il campo di applicazione deve prendere in considerazione tutti gli argomenti rilevanti come
previsto dalla ISO 14040. Gli elementi delineati in questa fase sono:
• le funzioni del prodotto, l unit funzionale ed i f lussi di riferimento
La funzione del prodotto consiste nelle caratteristiche prestazionali dello stesso; queste devono
essere chiaramente indicate. L unit funzionale , invece, serve per quantificare tali funzioni allo
scopo di fornire un riferimento al quale tutti i dati in ingresso ed in uscita devono essere
normalizzati.; Ł necessario che questo parametro sia coerente con l obiettivo ed il campo di
applicazione. Una volta identificata l unit funzio nale, la quantit di prodotto necessaria a
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soddisfare i requisiti delle funzioni viene denominata flusso di riferimento. Da questo Ł
possibile calcolare successivamente i flussi in ingresso e in uscita al sistema.
Un confronto tra sistemi Ł possibile solamente analizzando le medesime funzioni quantificate
attraverso identiche unit funzionali e flussi di r iferimento.
Un esempio per comprendere meglio la terminologia pu essere quello del prodotto lavatrice ,
il quale deve soddisfare la funzione di lavare i v estiti . L unit funzionale potrebbe essere il
numero di camicie lavate . Ogni flusso di riferime nto analizzato, come ad esempio il
consumo di acqua , dovrebbe essere riferito, quind i, alla singola camicia sottoposta al bucato.
• confini iniziali del sistema
Stabiliscono quali unit di processo includere nel sistema di prodotto e il livello di dettaglio con
cui analizzare tali unit (per unit di processo si intende la piø piccola parte del sistema di
prodotto da analizzare). I criteri utilizzati nella scelta dei flussi in ingresso e in uscita devono
essere esplicitati; lo scopo principale Ł quello di non includere le unit di processo per le quali
il contributo a livello ambientale Ł ritenuto a priori trascurabile. La norma elenca chiaramente
anche quali fasi del ciclo di vita devono essere prese in considerazione.
• descrizione delle categorie di dati
Si identificano in maniera dettagliata i tipi di dati da considerare (diretti, indiretti, calcolati,
stimati)e le categorie cui essi appartengono (massa, energia, emissioni nell aria, suolo, acqua,
rumori vibrazioni o altro).
• criteri per la scelta iniziale dei flussi in ingresso e in uscita
l obiettivo Ł quello di identificare i flussi in ingresso significativi da associare ad ogni unit di
processo. Nella pratica i tre criteri principali per la scelta dei flussi sono la massa, l energia e la
rilevanza ambientale. I flussi trascurati dall analisi non devono apportare contributi elevati al
bilancio complessivo ambientale, di massa e di energia.
• Requisiti di qualit dei dati
i parametri con i quali valutare la qualit dei dat i sono il fattore temporale (devono essere
acquisiti entro un range prestabilito di tempo), la geografia (devono essere coerenti con
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l obiettivo dello studio e quindi con la scala spaziale degli effetti che si vogliono valutare), la
tecnologia (ad esempio le Best Available Technologies).
I dati devono richiedere anche un livello di dettaglio che dipende dalla definizione
dell obiettivo e del campo di applicazione in termini di precisione, completezza,
rappresentativit , coerenza e riproducibilit .
Sia per la definizione dell obiettivo che del campo di applicazione Ł consentito che l iterativit del
processo possa permettere la modifica del loro contenuto anche durante il corso dell analisi.
Nella fase di inventario (LCI, Life Cycle Inventory) vengono individuati e quantificati i flussi in
ingresso ed in uscita al sistema di prodotto. Sono previsti tre momenti: la raccolta dei dati, il
processo di calcolo e l interpretazione dei risultati.
La raccolta dei dati prevede la spiegazione in dettaglio delle modalit di acquisizione (diretti,
indiretti, elaborati) e delle categorie a cui i dati appartengono (materia, energia, ambiente). Il
procedimento di calcolo elabora i dati in ingresso tramite algoritmi che simulano i processi
industriali in esame. Questa fase prevede anche il trattamento di eventuali dati mancanti con la
relativa motivazione della loro assenza. I risultati ottenuti dal procedimento di calcolo sono: le
emissioni gassose, solide, liquide; le quantit di prodotto finito e/o di semiprodotti lavorati; i
consumi energetici.
La fase di interpretazione dei risultati dell analisi di inventario prevede la verifica della qualit dei
dati e dei risultati (bilanci di massa ed energia); viene anche valutata la correttezza e l adeguatezza
delle scelte metodologiche assunte nel procedimento di calcolo.
I risultati dell analisi di inventario costituiscono il punto di partenza della fase successiva: la
valutazione degli impatti ambientali.
1.2.3 ISO 14042, 1998: Valutazione dell impatto del ciclo di vita
In questa fase, i risultati provenienti dall analisi di inventario vengono elaborati al fine di ottenere
informazioni sugli impatti ambientali. La valutazione degli impatti ambientali deve contemplare i
danni potenziali alla salute umana, il consumo delle risorse minerali e fossili e le possibili
conseguenze ecologiche. Sono previsti tre elementi obbligatori:
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• Scelta delle categorie di impatto ambientale, degli indicatori di categoria e dei modelli di
caratterizzazione
La scelta e la definizione di queste categorie deve essere stabilita rispettando i requisiti di
completezza (nella descrizione di tutti i possibili effetti ambientali), indipendenza (le varie
categorie non devono essere ridondanti) e praticit (facile comprensione dei risultati). Gli
indicatori di categoria servono per fornire un risultato unico per tutte le emissioni di inventario
appartenenti ad una certa categoria di impatto. I modelli di caratterizzazione sono algoritmi
matematici che permettono la simulazione dei meccanismi ambientali di tipo causa-effetto e che
consentono di arrivare a quantificare l impatto ambientale prodotto. A questo punto della norma
vengono stabiliti i criteri per la scelta degli indicatori di categoria ed i requisiti ai quali devono
essere sottoposti.
• Assegnazione dei risultati della LCI (classificazione)
I risultati dell inventario devono essere esclusivi per una sola categoria di impatto; qualora si
riferiscano a piø di una categoria (esempio: NOx per la formazione di ozono e l acidificazione
del suolo), Ł necessario chiarire se i due o piø fenomeni possibili sono mutuamente esclusivi
oppure se si possono verificare contemporaneamente. Nel secondo caso, invece, si deve
procedere all allocazione degli impatti (per esempio NOx sar assegnato alle categorie
Acidificazione e Formazione di ozono troposferic o ).
• Calcolo dei risultati degli indicatori di categoria (caratterizzazione)
L operazione implica la conversione dei risultati di LCI in unit di misura comuni e
l aggregazione dei risultati convertiti di LCI all interno delle categorie secondo opportuni fattori
di caratterizzazione. L utilit dei risultati di in dicatore ottenuti dipende dall accuratezza, dalla
validit e dalle caratteristiche dei modelli e dei fattori di caratterizzazione. Spesso, si deve
trovare un compromesso tra la semplicit e l accura tezza del modello di caratterizzazione. La
qualit degli indicatori di categoria pu influenza re l accuratezza globale dello studio di LCA. Il
calcolo comprende due fasi: la scelta e l utilizzo degli opportuni fattori di caratterizzazione;
l aggregazione dei risultati dell LCI convertiti ne l risultato di indicatore.
I tre elementi devono essere necessariamente inclusi nelle metodologie di valutazione degli
impatti (LCIA, Life Cycle Impact Assessment); tuttavia, la normativa consente un ulteriore
elaborazione dei risultati ottenuti al fine di arrivare a quantificare il potenziale danno ambientale
prodotto. Le operazioni facoltative previste sono:
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• Calcolo dell entit dei risultati di indicatore di categoria in rapporto all informazione di
riferimento (normalizzazione).
Ciascun risultato di indicatore viene riferito ad un termine di normalizzazione che consenta la
comprensione dell entit relativa dal punto di vist a ambientale. Esempi di valore di riferimento
possono essere il totale delle emissioni o l utilizzo delle risorse, calcolati in una data area per
abitante. La raccolta dei risultati di indicatore normalizzati costituisce il profilo normalizzato
della LCIA.
• Raggruppamento
L operazione prevede l assegnazione delle categorie di impatto ad una o piø serie secondo due
possibili criteri. Il primo Ł quello della classificazione su base gerarchica (per esempio, secondo
un ordine di priorit ), mentre il secondo tipo di r aggruppamento pu consistere nel riordino
delle categorie di impatto su base nominale (per esempio, per caratteristiche delle emissioni, o
per scala spaziale). Per entrambe le modalit , la c lassificazione si basa sulle scelte dei valori e,
quindi, sulla costruzione di scenari socio economici diversi.
• Ponderazione
Con la ponderazione si convertono i risultati di indicatore delle diverse categorie di impatto
mediante fattori numerici , detti fattori di ponderazione, basati sulle scelte dei valori. Questo
criterio di valutazione permette la costruzione di differenti scenari socio economici all interno
dei quali valutare i danni ambientali prodotti. La scelta dei fattori di ponderazione Ł, dunque,
soggettiva e la continua modifica di tali parametri pu caratterizzare un analisi di sensitivit sui
risultati ottenuti. L operazione non Ł consentita per le asserzioni comparative a divulgazione
pubblica mentre, in qualsiasi altro caso, devono essere presentati i risultati dello studio prima e
dopo il procedimento della ponderazione. La motivazione di queste regole Ł dovuta alla
soggettivit dell analista, necessaria per l attrib uzione dei fattori di ponderazione.
• Analisi della qualit dei dati
L operazione consiste in un trattamento dei dati volto a comprendere il significato, l incertezza
e la sensibilit dei risultati della LCIA. Vengono effettuate analisi di gravit (identificazione dei
dati che contribuiscono maggiormente al risultato di indicatore), analisi di incertezza (per
descrivere la variabilit statistica dei dati) e an alisi di sensibilit (misurazione del grado di
variabilit dei profili di LCIA in funzione della v ariazione dei risultati di LCI).
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Le analisi di LCA che hanno lo scopo di comparare due differenti processi/prodotti e divulgare
quindi i risultati ottenuti subiscono una regolamentazione piø rigida e cautelativa. La normativa
contiene alcune prescrizioni per la relativa procedura di LCIA in modo da garantire l elevata
quantit dei dati, la massima trasparenza e la vali dit dei risultati. Si stabilisce che, in caso di
asserzioni comparative comunicate al pubblico, la fase di LCIA,sia caratterizzata da ..indicatori di
categoria scientificamente e tecnicamente validi ed ambientalmente rilevanti.. . Sempre in questo
caso, Ł prevista anche una revisione critica dei risultati da parte di soggetti terzi estranei allo studio
e professionalmente preparati.
1.2.4 ISO 14043: Interpretazione del ciclo di vita
Durante questa fase, i risultati di LCI ed i profili LCIA vengono riepilogati e discussi.
L interpretazione dei risultati Ł una procedura sistematica che prevede tre momenti:
• Un identificazione iniziale dei fattori significativi
Lo scopo Ł determinare quei fattori che si sono resi significativi per il raggiungimento degli
obiettivi prefissati dall analisi LCA. In questo modo sono valutati i metodi utilizzati, le ipotesi
effettuate ecc.
• Valutazione dei dati dell analisi e dei risultati f inali
L operazione consente di effettuare analisi di completezza, sensibilit (attendibilit ) e coerenza
dei risultati stessi (in riferimento all obiettivo e al campo di applicazione).
• Conclusioni, raccomandazioni e redazione di un report finale
Lo sviluppo dell analisi di LCA prevede una formulazione di conclusioni preliminari coerenti
con l obiettivo del lavoro ed il relativo campo di applicazione. Se le conclusioni risultano
effettivamente coerenti, si procede alla redazione di un report conclusivo; altrimenti, si devono
analizzare i passi precedenti dell interpretazione dei risultati (identificazione fattori significativi
e la valutazione di dati e risultati). Il rapporto deve offrire un resoconto completo ed imparziale
dello studio, cos come previsto dalla ISO 14040.