imbarcazioni e i velivoli d’uso non commerciale), dal francese
antico desport o déport (“divertimento”, “svago”).
Lo sport, e non solo quello agonistico, è connesso all’idea della
sfida o del confronto e ha come obiettivo l’ottenimento di un
risultato (coprire una distanza, migliorare un tempo, superare un
ostacolo, battere un avversario). In origine inteso prevalentemente
come attività ludica, oppure come modo per curare la forma fisica,
lo sport è diventato, soprattutto nel corso del XX secolo, una
professione e un’impresa economica di elevata importanza.
A causa della sua sempre maggiore diffusione, della sua capacità di
suscitare adesione e veicolare valori, lo sport è stato spesso
utilizzato a fini di propaganda politica o ideologica. Nel corso del
XX secolo si è spesso rivelato un vero e proprio strumento di
potere: le Olimpiadi di Berlino del 1936, promosse con grande
dispiego di mezzi di comunicazioni di massa da parte del regime
nazista di Hitler, rappresentarono la massima espressione di questa
implicita potenzialità dello sport. Nel 1980 e nel 1984, il reciproco
boicottaggio delle Olimpiadi di Mosca e Los Angeles da parte delle
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rappresentative di Stati Uniti e Unione Sovietica ha ulteriormente
dimostrato il valore politico che può assumere un evento sportivo.
Strumento di pressione, oppure di propaganda, lo sport, soprattutto
nel periodo della guerra fredda, è stato eletto a vessillo di orgoglio
nazionale sia da parte dei paesi occidentali che di quelli comunisti.
In epoca più recente, l’“esportazione” dagli Stati Uniti al resto del
mondo di sport tipicamente americani come il basket o il football
americano, e delle modalità spiccatamente consumistiche della loro
fruizione, può essere interpretato come una sorta d’imposizione di
modelli culturali e commerciali del modello ideologico americano.
Tra i valori fondamentali dello sport ci sono la lealtà (fair play,
buona condotta), l’equità, l’amicizia, la tolleranza e il rispetto di
compagni e avversari e delle regole. Nella pratica sportiva, e troppo
spesso lo si dimentica, il divertimento è un aspetto rilevante. Lo
sport è inoltre una scuola di vita, dove s’impara a convivere con gli
altri, a rispettare le regole, a prepararsi con determinazione per un
preciso obiettivo che non sempre si raggiunge, ad assaporare il
gusto amaro della sconfitta e le gioie del successo, insomma una
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palestra di vita in cui si forgia il carattere, imparando a gestire
situazioni difficili e a controllare le proprie pulsioni. La pratica
sportiva favorisce lo sviluppo fisico ed è salutare. Lo sport ha
quindi un valore educativo, formativo e sociale di grande
importanza, che va preservato e sviluppato. Questi principi devono
essere prevalenti nello sport di massa, ma mantengono il loro
valore anche nello sport competitivo, dove chiaramente gli obiettivi
tendono al conseguimento di risultati precisi.
Lo sport ha un valore sociale molto alto: come detto, la pratica
sportiva contribuisce alla salute fisica e all'educazione dei giovani
e, più in generale, di tutti i praticanti attività sportiva. Lo sport di
competizione coinvolge molte persone oltre agli sportivi d'elite, che
seguono con passione il loro sport preferito. È quindi necessario
che, soprattutto nei settori giovanili, si presti attenzione a
trasmettere valori positivi (contribuendo così a prevenire la
violenza giovanile e riducendo o rendendo sopportabile il disagio
giovanile). Valorizzare e promuovere lo sport significa stare meglio
(fisicamente e moralmente) con noi stessi e con gli altri, contribuire
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a creare un’identità equilibrata, considerare pertanto l’attività
sportiva come strumento di benessere volto a migliorare la qualità
della vita personale, collettiva e sociale.
Lo sport è un diritto per tutti i cittadini, poiché conserva, anche
nelle espressioni agonistiche più alte, il carattere di confronto leale
e gioioso, d’incontro e rapporto amichevole; la vittoria e la
sconfitta fanno parte della vita di tutti noi e quindi bisogna saper
vincere senza arroganza e perdere senza risentimento e rancori; più
che mai in questi tempi lo sport deve cooperare efficacemente ad
affermare una cultura di pace, con l’avvicinamento tra popoli e col
dialogo tra nazioni.
Intraprendendo attività sportive attraverso scelte consapevoli non
solo si migliorano le funzioni del nostro corpo, ma s’instaurano
rapporti leali con antagonisti, e si impara a riconoscere e rispettare i
valori dell’ambiente naturale. In queste pagine, dopo aver preso in
considerazione il processo evolutivo che ha portato lo sport ad
essere un fenomeno di massa della nostra società, supportato da
tutti i principali mezzi di comunicazione moderni, cercheremo di
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definirne i valori (che permangono, per fortuna) e le problematiche
che sono oggi, purtroppo, connesse con il mondo dello sport.
Per tutte queste ragioni è importante che gli enti pubblici, a tutti i
livelli, sostengano le attività sportive, mettendo a disposizione le
infrastrutture, tramite sussidi a società e federazioni o con
interventi diretti, e dotandosi, più in generale, di una politica dello
sport attiva ed efficace, sia verso lo sport di massa, che per lo sport
d'elite (evitando naturalmente di sfruttare lo sport a fini
propagandistici e partitici). In particolare lo sport giovanile va
sostenuto maggiormente. Le società (o federazioni o anche i singoli
atleti) dovrebbero essere messe in condizioni (infrastrutturali) di
poter conseguire i loro obiettivi, mentre per chi vuole praticare
sport a livello amatoriale dovrebbe esserci la possibilità di farlo. In
particolare per i giovani in formazione è importante poter disporre
di strutture scolastiche e di formazione professionali adeguate.
Questo perché lo sport richiede grandi sacrifici, ma offre anche la
possibilità di sviluppare capacità importanti (caratteriali, sociali,
decisionali -pensare in fretta-, senso dell'osservazione,
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coordinazione, ecc.). Parimenti è importante che le società sportive
siano coscienti del loro ruolo sociale e cerchino di adempiervi nel
migliore del modo, non limitandosi ad insegnare al meglio gli
aspetti tecnici, ma cercando di trasmettere quei valori educativi e
culturali alla base dello sport. Questo in particolare verso i giovani.
È quindi fondamentale prestare attenzione alla formazione degli
allenatori, che devono avere competenze tecniche, ma anche
sociali, umane, psicologiche, ecc. Anche gli sportivi di punta
devono rendersi conto di aver potuto beneficiare di importanti aiuti
da parte della collettività, quindi del loro dovere di ripagare la
società dando l'esempio per correttezza ed educazione: infatti,
spesso sono presi a modello dai giovani ed hanno quindi un ruolo
educativo importante.
Ma, in campo, la responsabilità principale della condotta corretta
nello sport a livello internazionale è affidata agli stessi giocatori e
atleti. Non esiste nessun surrogato della lealtà sportiva e
dell'autodisciplina del singolo atleta. Vi sono tre regole ferree che
tutti i partecipanti a gare internazionali devono avere ben chiare:
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1. l'atleta deve accettare senza commenti qualsiasi decisione
dell'arbitro e dei giudici di gara;
2. deve dimostrare e "sentire" per ciascuno dei suoi avversari lo
stesso rispetto che sente per i membri della sua squadra;
3. deve essere consapevole che nello sport vincere con
l'inganno, significa in realtà perdere.
L'atleta è un vero sportivo quando:
1. pratica lo sport per passione;
2. lo pratica disinteressatamente;
3. segue i consigli di coloro che hanno esperienza;
4. accetta senza obiezioni le decisioni della giuria e dell'arbitro;
5. vince senza presunzione e perde senza amarezza;
6. preferisce perdere piuttosto che vincere con mezzi sleali;
7. anche fuori dello stadio ed in qualunque azione della vita si
comporti con spirito sportivo e con lealtà.
Lo spettatore è un vero sportivo quando:
• applaude il vincitore, ma incoraggia il perdente;
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• pone da parte ogni pregiudizio sociale o nazionale;
• rispetta la decisione della giuria e dell'arbitro anche se non la
condivide;
• sa trarre utili lezioni dalla vittoria e dalla sconfitta;
• si comporta in maniera dignitosa durante una gara, anche se
sta giocando la sua squadra;
• agisce sempre ed in ogni occasione, tanto dentro quanto fuori
dello stadio, con dignità e sentimento sportivo.
Queste sono le norme contenute nel codice del CIO (Comitato
Internazionale Olimpico).
Sport e giovani
Lo sport giovanile è quindi particolarmente importante. Al di là di
quanto già detto, è pure importante prestare attenzione a che lo
sport rimanga un divertimento (senza precludere la formazione
competitiva). Questo significa anche prestare attenzione al ruolo
educativo e soprattutto prevenire l'abbandono dello sport da parte
dei giovani. Il discorso è complesso, poiché tutta l'organizzazione
socio-economica andrebbe ripensata (ad esempio gli impegni
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scolastici e professionali dei giovani), ma anche all'interno della
pratica dello sport è molto importante considerare gli aspetti
psicologici, in modo da evitare che i giovani si allontanino
scontenti dallo sport. Nello stesso tempo lo sport deve contribuire a
spingere i giovani a rispettare anche i loro impegni extrasportivi.
Sport ed economia
Molti investono nello sport: alcuni per passioni, altri con scopi
commerciali. Questo di per sé non è negativo, ma è necessario che
lo sport resti tale. In altre parole chi investe nello sport deve
accettarne le regole e i rischi e non pretendere di stravolgere lo
sport per garantirsi un guadagno. Questo dovrebbe essere valido
anche per gli sport di squadra professionistici, nei quali i criteri
sportivi dovrebbero rimanere fondamentali, ad esempio per
stabilire la categoria d’appartenenza delle singole società (e non i
criteri economici e le leghe chiuse). Lo sport dovrebbe quindi
rimanere una piramide, con una soluzione di continuità dalla base
(sport di massa), al vertice (l'elite). Inoltre andrebbero protetti i
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giovani, evitando fenomeni di sfruttamento e di sradicamento dalle
famiglie, o di creare false illusioni.
In generale, infatti, bisogna evitare che lo sport crei false illusioni
nei giovani, in modo che anche gli sportivi prestino attenzione alla
loro formazione culturale e professionale, così da avere delle
alternative in caso di fallimento o per il dopo carriera.
Cultura sportiva
Lo sport stesso ha diversi problemi, ad esempio:
1. La violenza nelle competizioni (sport di contatto).
2. La violenza attorno allo sport (pubblico, ecc.).
3. Il razzismo (lo sport può contribuire a ridurlo).
4. La problematica del doping.
5. La disonestà (imbrogli, ecc.).
6. La valutazione delle prestazioni non sempre imparziale.
7. Interferenze economiche e politiche.
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