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INTRODUZIONE
Prima di arrivare a motivare la stesura di questo lavoro di progetto cerchiamo di
rispondere in modo esaustivo alle seguenti domande:
Qual Ł la situazione del non profit in Italia?
Quante realt sportive vi sono?
L analisi del settore non profit utilizza come fonte principale il rapporto annuale sulla
situazione sociale nel paese, realizzato dal CENSIS sui dati ISTAT dell ultimo censimento
fatto nel 2001 il quale afferma che:
• attualmente sono oltre 220.000 le istituzioni non profit attive in Italia, di cui la
met Ł localizzata nell’Italia settentrionale e i due terzi circa svolgono attivit
prevalente nel settore della cultura, sport e ricreazione;
• il 55,2% delle istituzioni rilevate Ł nato nel corso dell’ultimo decennio a conferma
della relativa novit del fenomeno, e nel 91,3% dei casi si tratta di associazioni,
riconosciute (61.313) o non riconosciute (140.746);
• in questo ambito si collocano anche le 3.008 fondazioni esistenti in Italia e le 4.651
cooperative sociali, meno numerose, ma che svolgono un ruolo particolarmente
significativo per attivit svolta, quota di occupat i utilizzati e dimensione economica;
• nelle istituzioni non profit sono impiegati 630 mila lavoratori retribuiti, di cui 532 mila
dipendenti, 80 mila con contratto di collaborazione coordinata e continuativa e 18
mila distaccati o comandati da altre imprese e/o istituzioni, cui vanno ad
aggiungersi 3,2 milioni di volontari, 96 mila religiosi e 28 mila obiettori di coscienza.
FONTE: Censis
51%
21%
28% Nord
Centro
Mezzogiorno
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Da un punto di vista economico-finanziario, le istituzioni no profit italiane dichiarano circa
73 mila miliardi di lire di entrate (quasi 38 miliardi di Euro) e 69 mila miliardi di uscite (oltre
35 miliardi di Euro). I valori economici sono distribuiti, per , in modo disomogeneo tra i
settori di attivit , sia in termini assoluti sia ne gli importi medi. Il 60% delle entrate
complessive, infatti, si concentra nei settori della assistenza sociale, della sanit , della
cultura, dello sport e della ricreazione, mentre le istituzioni di dimensione economica
maggiore per entrate medie sono attive prevalentemente negli altri settori, dalla sanit (1,4
miliardi), alla filantropia e promozione del volontariato (1,2 miliardi). Circa 113.000
istituzioni no profit attive in Italia si trovano nel Nord del Paese, per una incidenza
percentuale del 51,1% del totale. Nel Centro e nel Mezzogiorno risultano presenti,
rispettivamente, 46.966 e 61.273 istituzioni no profit, pari al 21,2% ed al 27,7% del totale.
Per quanto riguarda l’attivit prevalente, il 63,1% delle istituzioni no profit opera nella
cultura, nello sport e nella ricreazione. Il secondo settore Ł quello dell’assistenza sociale,
nel quale Ł attivo in via prevalente l’8,7% delle istituzioni. Seguono i settori delle relazioni
sindacali e rappresentanza di interessi (7,1%), dell’istruzione e ricerca (5,2%) e della
sanit (4,4%) .
FONTE: Censis
Questi dati confermano la grande importanza dello sport nel terzo settore del nostro paese
sia dal punto di vista sociale che da quello economico.
Settore di attivit
63%
5%
4%
9%
1%
2%
3%
1%
1%
3%
7% 1%
Cultura, sport e ricreazione
Istruzione e ricerca
Sanit
Assistenza sociale
Ambiente
Sviluppo economico e coesione
sociale
Tutela dei diritti e attivit politica
Filantropia e promozione del
volontariato
Cooperazione e solidariet
internazionale
Religione
Relazioni sindacali e rappresentanza
di interessi
Altre attivit
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Bisogna considerare che i dati raccolti risultano del 2001, ed il 55% delle istituzioni sono
nate nel decennio 1991-2001. Quindi pensiamo di poter affermare che attualmente il
numero Ł notevolmente maggiore rispetto ai dati ISTAT.
L idea di elaborare un project work sul fund raising nel mondo dello sport deriva, oltre che
dai dati esposti in precedenza, anche dalla principale attivit svolta durante il periodo di
stage previsto dal Master in Sociologia ed Organizzazione dello Sport ; tirocinio svolto
presso la segreteria nazionale della Compagnia delle Opere Sport. L argomento della
ricerca fondi, presentatosi da subito molto vasto, ha immediatamente suscitato in me
molto interesse sia durante l attivit lavorativa s volta per la CDO Sport sia come
prospettiva di lavoro futura nel settore sportivo non profit. Grazie alla collaborazione del
Segretario Nazionale della CDO Sport, Dott. Plaza Teudis, mi Ł stata data la possibilit di
apprendere le attivit di base del fund raising com e ad esempio:
• la ricerca di bandi/finanziamenti su tutto il territorio nazionale attraverso siti
internet ad hoc;
• l analisi dei bandi di finanziamento e la stesura dei relativi progetti per
richiederne i contributi;
• la realizzazione delle attivit per le quali Ł stato richiesto il finanziamento e la loro
conseguente rendicontazione.
Durante questo tipo di attivit si Ł concretizzata l idea di questo project work; partendo da
questi presupposti, possiamo dire che la stesura di questo progetto Ł organizzata in
quattro tematiche fondamentali:
• IL FUND RAISING;
• L ANALISI DEL PROGETTO DI FUND RAISING;
• LA FIGURA PROFESSIONALE DEL FUND RAISER;
• CASE HISTORY: LA COMPAGNIA DELLE OPERE - CDO SPORT.
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CAPITOLO 1
LE CARATTERISTICHE DEL FUND RAISING
1.1 Quale pu essere la definizione di FR?
Il fund raising Ł un attivit complessa, che racchi ude in se diversi significati:
• saper ricercare donatori potenziali ed effettivi;
• saper ottenere una donazione;
• saper costruire relazioni;
• saper coinvolgere e gestire i volontari;
• saperne gestire il management.
Infine, per fare fund raising bisogna:
• conoscere il tema dell accountability, della trasparenza, dell etica aziendale e della
responsabilit sociale;
• informare i costituenti sulle fonti, gli utilizzi e il management dei fondi donati, per
mantenere e incrementare la fiducia nell organizzazione non profit;
• garantire che lo scopo delle donazioni sia onorato, per guadagnarsi e mantenere la
fiducia pubblica;
• garantire che il fund raising sia condotto in conformit con il quadro normativo
vigente nell ambiente in cui si svolgono le attivit di raccolta fondi, sotto il profilo
fiscale e civilistico, giuridico e della normativa privacy;
• chiarire, implementare e monitorare le istruzioni impartite dai donatori, garantendo
che le allocazioni siano adeguate e documentate nei conti economici
dell organizzazione non profit;
• conoscere e saper interagire con il tema della responsabilit sociale di impresa e
dei rapporti fra mondo profit e non profit;
• aderire a tutte le leggi e norme riguardanti la rendicontazione, per dimostrare la
propria dedizione all accountability e alla trasparenza.
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Il fund raising non Ł, dunque, solo una semplice richiesta di denaro, bens un attivit
strutturata che si basa su due principi guida dell economia moderna:
1. il principio di reciprocit (si riferisce ad una serie di trasferimenti bilaterali,
indipendenti, liberi tra loro ma in qualche modo interconnessi);
2. il principio dei matrimoni d interesse (bisogna pensare che non Ł vero che
un donatore dona per niente, anzi dona perchØ ha interesse nel farlo).
IL RAPPORTO
si crea attraverso un
MATRIMONIO D INTERESSE
L individuo attraverso il dono soddisfa un proprio bisogno
BENEFICIO RECIPROCO
Il fund raising esiste laddove esiste uno scambio di reciprocit .
Una sponsorizzazione sociale, laddove ad una donazione corrisponda una
pubblicit e un ritorno comunicazione per l azi one che sponsorizza,
equivalente alla donazione effettuata, non Ł da considerarsi fund raising.
Il fund raising esiste laddove c Ł uno scambio economico direttamente non
equivalente.
Che cosa si cerca nello scambio tra associazione non profit e donatori?
Alcune risposte plausibili potrebbero essere:
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Quindi il fund raising Ł l insieme di attivit che generano uno scambio
sociale, ovvero uno scambio economico impari; sar compito del
fundraiser generare gli scambi migliori e piø duraturi.
E possibile individuare tre modelli di fund raising a cui si ispirano le ONP impegnate nella
raccolta di fondi:
• minimalista (individua nella raccolta fondi una funzione disgiunta dalla qualit
dell azione sociale svolta dalle organizzazioni che utilizzano tali fondi. Un atto di
donazione risponde soprattutto alla necessit del d onatore ed Ł solo casualmente
legato agli esiti che esso pu produrre grazie alla azione della organizzazione
beneficiari);
L organizzazione che assume questo modello chiede fondi facendo leva
su fattori emotivi ed emozionali dando un primato alle esigenze di
rappresentazione di sØ del donatore senza collegare direttamente la
richiesta di finanziamenti ad una puntuale informazione sugli obiettivi e
sulle mete realistiche che tramite la raccolta di fondi si intendono
conseguire.
• massimalista (i fini della organizzazione vengono messi in secondo piano rispetto
all utilizzazione di alcuni strumenti di marketing cui ci si affida anche a costo di
Associazione non profit Donatori
soldi;
tempo di volontariato gratuito;
capacit di fare networking, conoscenze;
informazioni;
esperienza (umana e professionale);
credibilit ;
beni materiali;
attenzione;
testimonianze.
sentirsi meglio, un buon feeling;
utilizzare i benefici fiscali;
avere riconoscimento pubblico;
vedere dei risultati;
migliorare la propria comunit ;
cercare conoscenze utili;
fare nuove esperienze;
creare nuove relazioni;
avere pubblicit per se
raggiungere fama e notoriet .
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modificare o di occultare l identit della organizz azione e le sue finalit per seguire il
trend di mercato);
Secondo questo modello l organizzazione d un prim ato alle tecniche di
raccolta rispetto al significato profondo delle cause sociali sostenute.
• strategico (il fund raising pu essere inteso come un attivit strategica di
reperimento di risorse finanziarie volte a garantire la sostenibilit di una
organizzazione nel tempo ed a promuovere il suo sviluppo costante, affermando
verso una molteplicit di interlocutori la verit sociale dell organizzazione stessa).
Secondo questo modello l organizzazione concentra la sua attenzione
sulla buona causa che vuole sostenere e solo a partire da un profondo
esame di se stessa, individua i donatori a cui rivolgersi ed elabora delle
specifiche politiche di fund raising.
1.2 Il ciclo del fund raising: che approccio adottare per fare FR?
Migliori risultati sono dati utilizzando l approccio del fund raising strategico ovvero
dell attivit che prima progetta, identifica la buo na causa, analizza il mercato, i potenziali
donatori e che continua ad esistere anche dopo l atto della donazione attraverso
l assistenza, il ringraziamento, la comunicazione ecc. Cos come ogni attivit complessa,
che opera in un ambiente in continua evoluzione e competitivit , anche per la raccolta
fondi Ł stato individuato un ciclo operativo che ordina per passi le azioni da seguire.
Questo strumento Ł definito il ciclo del fund raising; il suo rispetto permetter
all associazione di muoversi adeguatamente, verificando e valutando i risultati.
Le fasi del ciclo di fund raising sono cos suddivise:
• Avvio al fund raising cioŁ concretizzare e rendere pubblica una vision ed una
mission; praticamente immaginare ci che si vuole d iventare definendo ambiti ed
obiettivi ben precisi;
• Identificazione degli obiettivi cioŁ definire in modo concreto gli obiettivi,
argomentati da informazioni