4
Amendola
1
ci informa che il postmoderno è un concetto
relativamente nuovo che serve a far capire le
trasformazioni della nostra società contemporanea
prendendo come oggetto di studio le città. E’ infatti nella
città, soprattutto nell’ architettura, che si possono notare i
cambiamenti sociali e culturali della nostra epoca.
L’architettura è il campo dove il postmoderno si sviluppa.
Essa si propone come parametro lo studio della gente, dei
suoi gusti, delle sue paure, dei suoi desideri e dà origine a
edifici tipici dell’architettura dei servizi ultramoderni quali
Shopping Mall, Ipermercati.
Per Lecce, il discorso sul postmoderno sembra lontano e
accademico dal momento che la nostra città è piena di
spirito barocco non solo nelle strade, sulle facciate degli
edifici e delle chiese, ma anche nell’anima della gente. Ciò
significa che in Italia, a Lecce in particolare, si tende a
dilatare il loisir nel tempo, inventando festività e ponti,
piuttosto che nello spazio.
Per arrivare a capire le motivazioni di questo gemellaggio
faremo, nel primo capitolo, una ricostruzione della storia
di Caen sino a oggi, mettendo in evidenza la storia
medievale: l’azione di Guglielmo il Conquistatore, oltre ad
aver contribuito a creare il paesaggio urbano della città
rimasto tale fino al 1944, l’anno dei bombardamenti su
Caen, ha creato le condizioni per l’arrivo dei normanni nel
Sud Italia.
Nel secondo capitolo metteremo in evidenza l’importanza
dello Sbarco in Normandia. Questo grande e sanguinoso
1
G. Amendola. La città postmoderna. Magie e paure della città
contemporanea. Laterza editori. Roma-Bari, 1997
5
evento del 1944, commemorato durante il 60° anniversario
dello Sbarco, dove era presente il sottoscritto nel Giugno
2004, ha contribuito in due modi a creare il mito della città
di Caen, a far capire i fattori che l’ hanno resa peculiare,
diversa rispetto alle altre città della Francia e d’Europa.
In primo luogo, lo Sbarco ha fatto della città di Caen un
luogo di riflessione sulla pace e i diritti umani. Questo lo si
capisce se si presta attenzione soprattutto alla liberazione
della Francia dall’Occupazione tedesca.
In secondo luogo, lo Sbarco ha contribuito, a causa dei
bombardamenti del Giugno 1944 e della conseguente
distruzione totale della città, ad una ricostruzione tra le più
veloci e meglio riuscite di tutta la Francia del ventennio
postbellico.
Siamo tutti debitori a questa città che ha avuto la fortuna,
oppure sarebbe meglio dire la sfortuna, di essere
protagonista di questo grandissimo evento storico e
politico che ha portato alla distruzione del Nazismo negli
anni 1944, 1945.
Ciò che è avvenuto a Caen è, nel suo piccolo, ciò che, in
scala più grande, è avvenuto in tutta Europa, Italia
compresa.
Il lavoro continua seguendo sempre questo filo
cronologico che ci porta, quindi, nel terzo capitolo, a
vedere Caen dei giorni nostri, soffermandoci sugli aspetti
più salienti, quello economico, culturale, sociale e
geografico. Essi sono: la ricostruzione della città, il boom
economico degli anni ’60 e ’70, le immagini e le metafore
della Caen di oggi, la funzione dell’università che mette la
6
città al passo col resto d’Europa; la funzione del mare la
cui storia ci permette di capire la specificità della Caen di
oggi in rapporto a Lecce; infine gli aspetti postmoderni
della Caen di oggi.
Da questo ultimo punto sono emerse le differenze
architettoniche e di mentalità tra l’Italia e la Francia; sono
emerse anche le ragioni di un ritardo dell’arrivo in Italia
della “mentalità postmoderna” (sempre visibile nel campo
dell’architettura) legata, in particolare, ai gusti, alle paure e
ai desideri della gente. Si tratta di due mentalità diverse,
che differenziano oggi Caen da Lecce.
Questa è forse l’unica differenza che appare visibile oggi
tra Caen e Lecce: in realtà, basta avvicinarsi,come
abbiamo detto sopra, allo studio della città di Caen per far
emergere, attraverso una grande ricostruzione storica e
delle condizioni attuali della città, molti punti in comune
(escluso il campo dell’architettura) con la città di Lecce.
A questo processo è legato il gemellaggio che, nel quarto
ed ultimo capitolo, finiremo, pertanto, con
l’analizzare.Tuttavia ancora oggi, purtroppo, questo
gemellaggio non si è verificato
2
.
Analizzeremo le analogie culturali, storiche e attuali tra le
due città. Lecce e Caen hanno una storia comune, ma non
simile, almeno fino allo Sbarco in Normandia, quando la
storia di Caen ha imboccato una strada propria,
provocando una rottura, una cesura profonda nel rapporto
con la città di Lecce.
2
Le informazioni sul gemellaggio le ho avute grazie all’Ufficio Europa del
Comune di Lecce, in particolare grazie alla disponibilità della Prof.ssa
Cristina Franco, responsabile dell’Ufficio Europa.
7
Tale rapporto era nato con l’arrivo dei normanni nell’Italia
del Sud. Metteremo,pertanto, in evidenza come si è
insediata la dinastia normanna degli Altavilla nel
mediterraneo, quale influsso essa abbia esercitato sulla
città di Lecce, il tutto attraverso l’analisi dell’opera di due
scrittori normanni dell’epoca rinascimentale, Oderic Vital
e l’abate Gabriele Demoulin: essi narrano la storia della
conquista discontinua e difficile dell’Italia del Sud da parte
dei primi Altavilla nell’anno mille, fino all’estinzione della
loro dinastia, dovuta alla morte di Tancredi nel 1194.
Il conte Tancredi di Lecce era stato il signore della città
per lungo tempo. Egli era un lontano parente di Guglielmo
il Conquistatore, apparteneva alla famiglia degli Altavilla
provenienti dalla Normandia, in particolare da Caen.
Questo processo di identificazione tra le due città va sotto
il nome di “Grande Normandia”: si tratta di un concetto
che serve a spiegare i rapporti esistenti, ossia ci permette
di capire le numerose analogie che tendevano, e tendono
ancora oggi, ad avvicinare la città di Caen alla città di
Lecce.
Si tratta di un gemellaggio che non contraddice, ma porta a
compimento, in questo lavoro, la ricostruzione storica fatta
in precedenza, in cui la tendenza palese di tutta la storia
contemporanea caennese verso la pace e i diritti
dell’uomo, si è fatta impegno etico e morale e non più si
manifesta per la costruzione di qualche singolare
monumento storico o Museo per la Pace, ma al contatto
con popoli vicini alla città di Caen nella concezione di
civiltà e di vivere comune: tutto ciò per parlare con loro e
8
scambiarsi esperienze, sviluppare progetti comuni su temi
come l’integrazione locale, l’ambiente, lo sviluppo
economico e le differenze culturali.
Dato che, in linea generale, il gemellaggio tra città è
caratterizzato dal coinvolgimento di popoli, esso può
fornire un importante contributo allo sviluppo della
cittadinanza europea.
La città di Caen oggi ha raggiunto la sua maturità politica
e sociale in Europa, stabilendo criteri e parametri per una
comune convivenza civile che si esprime ora in un Museo,
ora in un gemellaggio, senza dimenticare di essere stata la
protagonista di uno dei più grandi eventi del XX secolo.
9
Capitolo I
Caen e la sua storia
10
Il territorio e le origini
Sull’estremo Nord della Francia, tra le lande del fiume Orne
e la pianura normanno sorge la città di Caen, il cui abitato si
estende dove confluiscono i fiumi Orne, che va a sfociare
sull’Oceano Atlantico dello Stretto della Manica, ed Odon.
La città è posta a circa 20 m. sul livello del mare, ha
longitudine orientale di 0° 21’ e latitudine 49° 11’ N. Dista
circa quindici chilometri dall’Oceano.Come vedremo in
seguito, la storia della Bassa- Normandia,composta dai
dipartimenti del Calvados, della Manica e dell’ Orne (di cui
Caen è la capitale), è la stessa della Normandia intera, dalle
origini ai giorni nostri: regione romana, parte del regno
francese, ducato indipendente, provincia reale, formazione
dei dipartimenti.
Il dipartimento del Calvados è formato da sei regioni di
origine naturale: la pianura di Caen, la campagna di Falaise,
il Bocage di Virois; a Est, i Paesi d’Auge e il Lieuvin; a
Nord-Ovest il Bessin.
Il Calvados, che si affaccia sulla Manica, ha un clima
marittimo, umido e dolce; i venti dominanti vengono da
Ovest e portano delle piogge molto frequenti.
Un importante aspetto della regione riguarda il
potenziamento e la modernizzazione del litorale costiero che
è annoverato tra i progetti più importanti della Municipalità
di Caen e di Parigi: Caen dovrebbe diventare lo sbocco al
mare di Parigi. La loro distanza non è un problema visto che
le due città sono collegate da un’autostrada e dalla linea
11
ferroviaria nel tempo massimo di due ore. Caen potrebbe
divenire un importante porto turistico.
Caen nasce ufficialmente nel 1047 quando Guglielmo
diventa duca di Normandia in seguito alla battaglia di Val-es-
Dunes e in segno di vittoria, decide di erigere una cappella
chiamata Sainte-Paix-de-Tous-Saints, a nord-est dell’attuale
città. La città vera e propria ha “soltanto”, circa, mille anni.
La tesi più accreditata sull’origine è quella secondo la quale
il luogo scelto da Guglielmo il Conquistatore durante l’anno
mille, per costruire la cappella, doveva necessariamente
essere testimone di tracce di popolazioni precedenti,le tracce
dei primi abitanti della città.
Queste tracce fanno pensare che Guglielmo il Conquistatore
avesse scelto uno spazio abitato prima del suo stesso
insediamento, quindi possiamo dire, pur non essendoci
prove di tracce concrete, che prima di Guglielmo il sito a Est
di Caen avesse degli abitanti.
Se prendiamo come riferimento l’anno mille,l’arrivo di
Guglielmo il Conquistatore, ci rendiamo conto che nel
periodo precedente il popolamento del sito diventa difficile
da determinare con precisione, a causa del fatto che in quel
periodo gli scrittori non dicono nulla e che le numerose
invasioni hanno distrutto i documenti di vita quotidiana a
Caen.
La Bassa Normandia è stata scoperta circa 3600 anni fa.
“Une découverte récente a montré la présence de l’être
humain dans notre site, à la fin de l’âge du bronze, entre le
12
néolithique et l’époque gallo-romaine :en 1976 on a trouvé
une squelette de femme, de la population danubienne”
3
.
Tuttavia l’importanza socio-economica dell’abitato non è
ancora stata determinata con certezza. I ritrovamenti sono
ancora insufficienti.
Fino all’arrivo dei Romani che avviene intorno all’anno
cento a.C., non succede nulla, c’è calma, non un’invasione,
né una guerra. Per i Romani il sito non è per niente
importante perché è vicino al mare e questo è causa di
variazioni della marea, che può comportare allagamenti; sono
state trovate infatti delle navi gallo- romane a cinque metri
sotto il suolo.
Come abbiamo visto, le prove certe di insediamenti umani a
Caen, di utilizzo dello spazio in senso razionale, della nascita
delle prime attività commerciali si devono all’influenza dei
popoli stranieri, orientali prima e Romani in un secondo
momento.
L’anno 405 è la data della prima grande invasione barbarica,
che ha fermato lo sviluppo economico di Caen. Il 933 è la
data della fine di queste invasioni.Nel mezzo non si contano i
soprusi e le violenze subite dal popolo di Caen che non è mai
stato indipendente fino all’arrivo di Guglielmo il
Conquistatore,come vedremo in seguito.
Ma da dove viene il nome della città? Henry ci fornisce
un’ipotesi solo probabile:
“Parmi deux bonnes douzaines d’étymologies, le nom vient
peut-être de Cadomun, forme latine du Gaulois Catumagos,
3
Gilles Henry. “Caen au fils des ans” Ed. Charles Corlet. Caen, 1980
13
signifiant « le champ d’un combat », par analogie avec le
processus de formation du nom de Rouen. On ne comprend
pas où est exactement ce lieu, donc Caen reste, sur ce plan,
une belle mystérieuse »
4
.
Sempre sul piano dell’etimologia del nome esiste una
simpatica interpretazione secondo la quale due anatre,
avendo seguito l’uscita dal pozzo del castello di Falaise
attraverso una via sotterranea, arrivarono a Caen al momento
della fondazione della città e, contente di aver finalmente
raggiunto la luce, fecero sentire il proprio canto di gioia:
Can! Can!. Pur fantasioso che sia, questo aneddoto è stato
per molto tempo preso in considerazione. Ecco perché il
blasone di Caen ha per simbolo le famose anatre ed è
costituito da un insieme di foglie di alloro che sorregge la
corona ducale, con al centro le famose anatre, appunto.
Nell’antica simbologia le foglie di alloro avevano il
significato di pace e prosperità e le anatre di animali
“parlanti”, intelligenti.
Un evento curioso del periodo in questione riguarda
l’etimologia del nome Calvados. Una nave spagnola, la
Salvador, si arenò sulla costa francese. Da un’errata
pronuncia di questo nome,ossia per deformazione, nacque il
nome di Calvados. Ecco perché la parte costiera della regione
normanna si chiama così.
4
Gilles Henry, op. cit. alla pagina 9.
14
Il Medioevo
Col periodo medievale entriamo in epoca gloriosa per quanto
riguarda le vicende di Caen, che nel 1066 Guillaume le
Conquérant, duca di Normandia, annette al Regno
d’Inghilterra.
Il luogo era abitato principalmente da contadini e pastori, ma
anche da un’importante comunità di religiosi, che avevano
contatti col Papa a Roma. Fu infatti il Papa del primo periodo
normanno,Leon IX (1048-1054), che decise di combattere la
crisi dei costumi e delle istituzioni infliggendo delle sanzioni
a tutti i nobili che avevano infranto la legge canonica del
matrimonio.
Tale legge vietava il matrimonio tra consanguinei, ossia tra
persone della stessa famiglia (ci riferiamo qui alla famiglia
allargata, che comprende non solo i genitori, ma anche gli
zii, le zie, i nonni, le nonne, i nipoti e i cugini).
Veniva con ciò impedito al Conte Boaudouin V delle Fiandre
di dare in sposa a Guillaume sua figlia Mathilde, nipote di
Richard II. Lei sarebbe stata la seconda cugina di Guillaume,
dal momento che Richard II era il nonno di Guillaume.Ma
egli sposò comunque Mathilde e causò le reazioni immediate
della Chiesa. Il Duca venne subito richiamato dal papa
successivo a Leone IX,papa Nicola II, non per mezzo di una
scomunica,ma con necessità di riparazione. Egli riconobbe il
matrimonio di Guillaume con Mathilde ad una sola
condizione: al fine di essere esonerato dal divieto, il Duca
Guglielmo fosse stato obbligato a costruire due abbazie, una
degli uomini e una delle donne, e quattro ospedali: nacquero
15
così l’Abbazia degli Uomini (detta anche Saint- Etienne) e
quella delle donne (la Trinité).
5
La morale cattolica in questo periodo cammina
parallelamente con il potere temporale, Guillaume era un
uomo d´affari.La politica di espansione economica e sociale
del duca aveva bisogno, per essere attuata, del consenso della
popolazione di Caen, che componeva il nucleo dei fedeli. La
Chiesa riuniva, sul piano della fede, migliaia di persone a
Caen quindi Guillaume pensò bene, da buon uomo d´affari
qual era, di allearsi con la Chiesa, manifestando la propria
adesione alla morale religiosa attraverso la costruzione delle
due Abbazie e dei quattro ospedali
6
.
Questa situazione avvalora l’immagine e l’identità di Caen
legate agli avvenimenti che riguardano in primo luogo
l’Europa e, in secondo luogo,non meno importante, la storia
della religione cattolica e protestante, con tutte le guerre che
ha comportato.
Caen e l’Europa sono collegate dal fattore storico- religioso
in quanto gli eventi che le riguardano sono gli stessi, Caen
non e` soltanto un mondo a parte, costituito da soprusi e
violenze, come si vorrebbe per tutte le citta` medievali.
Partendo dal periodo medievale fino all’ età contemporanea ,
grosso modo le vicende della città che hanno influenzato
positivamente l’Europa sul piano territoriale e politico sono
5
Sia Guglielmo che Matilde vennero sepolti,a partire dal 1959, nelle
rispettive abbazie, dove ancora oggi si possono visitare le tombe.
6
Questo processo di alleanza tra potere temporale e potere religioso non è
più attuabile ai nostri tempi, in quanto la morale religiosa non deve
assolutamente essere la base di progetti politici contemporanei. La politica
ora ha natura laica e la morale religiosa si trova nella sfera del privato, non in
quella del pubblico.
16
numerose, e viceversa, l’Europa ha influenzato Caen (come
cercheremo di spiegare in seguito) .
Nel periodo medievale,sin dall’ anno mille, la città non
doveva contare più di diecimila abitanti e per un secolo e
mezzo il numero di persone crebbe considerevolmente.
I documenti parlano in maniera dettagliata del periodo
Normanno come il più importante nella storia di Caen perché
ne ha dato l’immagine e l’identità che la città ha conservato
fino al 1944, l’anno dello sbarco in Normandia. Inoltre, dal
1066 in poi,Caen diventò la seconda capitale della
Normandia e il centro di potere del Re d’ Inghilterra,
Guillaume le Conquérant.
Guillaume, una volta diventato duca di Normandia, ebbe
grossi problemi di gestione del territorio perché la sua nascita
era stata considerata illegale. Il padre, Robert le Devil, partito
per la guerra santa ,si era assicurato che suo figlio, detto il
“bastardo”, fosse riconosciuto come erede. Ma il Re non
tornò più dalla Terra Santa, e coloro che in Normandia si
erano mostrati favorevoli, in un secondo momento
manifestarono la loro opposizione in forme violente. Furono
fomentate le rivolte del popolo contro Guillaume che
dovette, con la battaglia di Val-es –Dunes (1047), dimostrare
di meritarsi il ducato. Il territorio di Val-es-Dunes fu quello
scelto dal Duca per costruirvi la propria grande dimora, il
castello, le cui mura, alte 15 metri, sorgono oggi su una
collina nel centro della città.
Il 1066 per Caen fu la data della gloria a livello europeo, in
quanto la città vide il proprio Duca Guillaume essere
incoronato re d’Inghilterra in seguito alla battaglia di