Introduzione
IV
Quali sono le caratteristiche di un prodotto ecologico di successo? Conviene
essere “verdi”? Oggi come stanno applicando concretamente il green
marketing le imprese?
Queste sono le principali domande a cui la tesi si prefigge di dare risposta
sul piano teorico grazie ai primi tre capitoli.
In particolare, nel primo capitolo, “Aspetti del cambiamento nel contesto
competitivo internazionale”, viene illustrato il cambiamento in corso nella
società civile verso le problematiche ambientali. Tale cambiamento, come
vedremo, deriva dall’accresciuta consapevolezza che le risorse per
definizione sono finite e che per assicurare la sopravvivenza stessa
dell’umanità bisogna necessariamente trovare alternative alle fonti di energia
tradizionali. Oggi lo sfruttamento delle cosiddette energie rinnovabili è un
obiettivo assolutamente alla portata delle avanzate tecnologie di cui dispone
l’umanità, e questo non fa che aumentare le perplessità riguardo alcuni
atteggiamenti poco trasparenti da parte di chi detiene il potere di usarle.
Una volta definito il contesto generale e definito l’ambientale fisico,
vedremo come queste minacce possano essere convertite in un’opportunità di
business dalle imprese, riuscendo a sfruttare non solo le nuove richieste dei
cittadini-consumatori provenienti dalle loro fondate paure, ma anche
sviluppando prodotti tecnologicamente avanzati in grado di arrivare a quei
segmenti di mercato che non siano il tradizionale segmento di nicchia
rappresentato dai consumatori ecologisti.
Nell’economia tradizionale, l’ambiente fisico è sempre stato considerato
una risorsa produttiva inesauribile e mai ci si è posti il problema della sua
rinnovabilità
Al contrario, le risorse naturali sono sempre state considerate rinnovabili e
di conseguenza inesauribili. Solo ora si è capito che oltre certe soglie di
sopportazione il “Giano bifronte” della distruzione creatrice (come viene
Introduzione
V
definito da Panati, 1991)
1
nella sua opera di sfruttamento delle risorse
dell’ambiente, detta inquinamento, può sfociare in depauperamento
ecologico-ambientale.
Tra l’altro non bisogna dimenticare che lo sfruttamento irrazionale
dell’ambiente fisico è stato pienamente appoggiato da una politica miope che,
nell’intento di conservare il proprio potere, ha sempre preferito la
pianificazione di uno sviluppo economico nel breve termine piuttosto che un
oculato piano di sfruttamento delle risorse nel lungo periodo.
Il secondo capitolo, “Il Green Marketing per il nuovo consumatore
verde”, fornisce innanzitutto una definizione di green marketing. Nella prima
parte del capitolo vengono raccolte le principali definizioni di marketing
“verde” mettendo in risalto l’incompletezza di tali definizioni, come tra
l’altro avviene sempre nei casi in cui si cerca di ridurre a una formula
fenomeni complessi come appunto è l’environmental marketing .
Saranno poi analizzate la moltitudine di sfide che l’impresa si prefigge di
affrontare, con tutte le problematiche che ne derivano, attraverso
l’applicazione del marketing “verde” allo scopo di raggiungere l’obiettivo
finale: il successo ecologico.
Tale obiettivo può essere raggiunto soltanto conoscendo chi può decretare
il fallimento o la riuscita delle politiche aziendali: il consumatore, che sarà
oggetto di studio nella seconda parte del capitolo.
Il terzo capitolo si intitola “Le leve strategiche del Green Marketing”.
Vengono illustrate le caratteristiche di un prodotto ecologico di successo,
ossia un prodotto rispettoso dell’ambiente, ma al tempo stesso in grado di
assicurare delle performance che possano soddisfare o meglio superare le
attese del consumatore.
Ma il successo di un prodotto ecologico passa obbligatoriamente anche
attraverso la conformità di tutti quegli standard qualitativi che vengono
(
1
) Cfr. Panati G., Golinelli G.M. (1991), “Tecnica economica industriale e commerciale”, La Nuova
Italia Scientifica, Roma, p. 122 e seg.
Introduzione
VI
imposti dai vari enti, sia nazionali che internazionali, di cui si parlerà in uno
specifico paragrafo.
Chiude il capitolo un’analisi sulla comunicazione del prodotto “verde” in
tutti i suoi aspetti problematici. Verranno trattate diffuse convinzioni errate
secondo le quali basta mettere in risalto le caratteristiche ecologiche del
prodotto, cavalcando la “moda”
2
per il rispetto dell’ambiente per ottenere il
successo del prodotto stesso, senza metterne in risalto le caratteristiche
tecniche.
La ricerca del materiale bibliografico di questi primi tre capitoli è stata
effettuata prevalentemente attraverso l’archivio informatico “Business Source
Complete”, un database che comprende i più importanti periodici in ambito
economico, che coprono argomenti come marketing, management, economia,
finanza, affari e tematiche correlate. Anche la consultazione di libri di testo è
stata una parte importante della ricerca bibliografica.
A questo punto il lettore disporrà di tutti gli strumenti per affrontare
l’ultimo capitolo della tesi, “Il caso Toyota Motor Corporation”.
Qui vengono raccolti i risultati di una ricerca riguardante l’applicazione
del green marketing su un caso concreto come il lancio della Toyota Prius,
primo modello al mondo di veicolo dotato di tecnologia ibrida costruito in
serie, in grado di garantire alte prestazioni ad un prezzo accessibile.
Lo studio del caso Toyota parte da due casi pubblicati dalla Harvard
Business School: “Toyota Motor Corp.:Launching Prius” (January 13, 2006)
e “Toyota: Driving the Mainstream Market to Purchase Hybrid Electric
Vehicles” (February 03, 2004), per poi approfondire l’argomento attraverso
una ricerca sul campo basata sull’intervista diretta ai manager della casa
automobilistica giapponese e l’analisi-elaborazione di report prodotti sia da
fonti primarie sia da fonti secondarie riguardo al tema.
(
2
) Così viene definita da alcune imprese l’aumento di sensibilità verso i temi ambientalisti da parte
dei consumatori.
Capitolo Primo
1
Capitolo Primo
Aspetti del cambiamento nel
contesto competitivo internazionale
Sommario: 1.1. Sistema impresa e ambiente fisico - 1.2. Verso una società sempre più sensibile ai
problemi ambientali - 1.3. Le opportunità del green marketing nel contesto attuale.
1.1. Sistema impresa e ambiente fisico
Nell’ambito del concetto di impresa intesa come sistema vitale
3
, questa
instaura rapporti con l’ambiente inteso come:
“Insieme di tutti quegli elementi che, per sé e nei loro rapporti,
costituiscono la cornice, l’ambito appunto della vita dell’uomo,
determinandone alcune delle condizioni essenziali”
4
.
In primo luogo, da questa definizione, appare chiaro come il termine
ambiente necessita di ulteriori qualificazioni, tenendo presente che non esiste
un ambiente in sé, ma bisogna fare riferimento all’osservatore che lo
percepisce e rappresenta.
(
3
) Per approfondimenti sull’argomento si veda Golinelli G.M. (2000) “L’approccio sistemico al
governo dell’impresa”, Cedam, Padova.
(
4
) Panati G., Golinelli G.M. (1991), “Tecnica economica industriale e commerciale”, La Nuova
Italia Scientifica, Roma, p. 114.
Capitolo Primo
2
In secondo luogo bisogna fare un distinguo tra ambiente di tutti i possibili
soggetti e ambiente dell’impresa.
Il primo appare composto da categorie nettamente distinte soltanto nella
mente dell’osservatore più che nella realtà. Una delle possibili percezioni è
quella proposta da Penati (1991) che definisce l’ambiente come sistema
sociale composto da tre sfere distinte: 1) quella socio-politico-istituzionale;
2) quella tecnico-tecnologica e 3) quella economica.
Il secondo, l’ambiente dell’impresa, è inteso come tutto quello che può
direttamente influire sulla sua sopravvivenza o crescita, senza poter essere
modificato dall’impresa.
Se invece, consideriamo il termine ambiente nella sua accezione
ecologica allora:
“[l’ambiente ecologico]...ha il preciso significato di ambiente
fisico, comprendente non soltanto le condizioni geoclimatiche, ma
anche strade, città, complessi urbanistici e architettonici e ogni
sorta di manufatti. Direbbesi dunque meglio “ambiente
geoantropolo-gico”.”
5
Come sottolinea Vagnani (2005) l’ambiente fisico ha particolare
importanza nel contesto economico-sociale per una serie di motivi
6
:
a. crescenti rischi per la società civile connessi a modificazioni
dell’ambiente fisico da parte delle attività produttive;
b. maggiore attenzione verso le problematiche ambientali da parte della
società civile;
c. maggiore attenzione verso le problematiche ambientali da parte del
legislatore;
d. nuovo interesse dell’impresa per iniziative di sviluppo compatibili con
l’ambiente fisico.
(
5
) Panati G., Golinelli G.M. (1991), “Tecnica economica industriale e commerciale”, La Nuova
Italia Scientifica, Roma, p. 122.
(
6
) Cfr. Vagnani G. (2005), “Ambiente fisico e dinamiche d'impresa: verso la formulazione di un
modello di analisi”, Cedam, Padova, p. 5 e seg..
Capitolo Primo
3
Proprio importanza dell’ambiente fisico per le sue ripercussioni sul
contesto economico-sociale, ha accresciuto l’attenzione sugli studi che hanno
per oggetto il rapporto tra impresa e ambiente fisico.
Punto centrale nello studio di tale rapporto è la tendenza naturale
dell’impresa a generare diseconomie esterne sull’ambiente fisico. Infatti,
come osserva Vaccà (1983):
“la sopravvivenza e lo sviluppo della grande impresa industriale
sono strettamente connessi alla possibilità di un trasferimento di
parte dei costi sulla collettività, sia utilizzando un complesso
organico di risorse e di dotazioni ambientali, sia soprattutto
producendo o scaricando sull’ambiente esterno una serie rilevante
di effetti negativi e squilibranti.”
7
Bisogna poi aggiungere a questo aspetto che secondo il principio di
indeterminatezza di Heisenberg il decisore aziendale non può avere una
completa conoscenza degli effetti delle proprie azioni sull’ambiente fisico,
tanto meno delle relazioni tra gli interventi di miglioramento dell’ambiente e
la creazione di vantaggi competitivi.
Questo porta il decisore a focalizzare l’attenzione sui costi attuali
connessi alle politiche di tutela dell’ambiente piuttosto che sui loro possibili
benefici.
Infine, il governo d’impresa deve tener conto dei condizionamenti
organizzativi e tecnologici, nella forma di costi sommersi; nonché il sistema
di vincoli e regole dettate dal sovrasitema rilevante Stato, attraverso l’attività
di regolamentazione per la protezione dell’ambiente fisico.
(
7
) Vaccà S. (1983), “L’ambiente come forza produttiva”, Politica ed Economia, vol. 10, pp. 9 – 11.
Capitolo Primo
4
1.2. Verso una società sempre più sensibile ai problemi
ambientali
Se da sempre è apparso chiaro che l’ambiente fisico ha un’importanza
vitale nel contesto economico-sociale di un paese, soltanto da pochi anni la
società civile ha iniziato ad attivarsi per trovare una soluzione all’irrazionale
sfruttamento della Terra.
I motivi che hanno smosso le coscienze delle persone sono molteplici.
Sicuramente l’appello sempre più forte e drammatico degli scienziati è da
annoverare tra i fattori che più hanno richiamato l’attenzione sul problema.
Nell’aprile del 2007 l'Intergovernmental Panel on Climate Change, la più
importante commissione di studio delle Nazioni Unite sul riscaldamento
globale, si riuniva a Bruxelles per lanciare il preoccupante allarme: “al
massimo entro il 2100 la temperatura della Terra aumenterà tra gli 1,8 e i 4
gradi centigradi”. Ovviamente un aumento tanto elevato delle temperature in
un arco di tempo tanto breve avrà delle ripercussioni disastrose sull’ambiente
fisico e conseguentemente sull’economia mondiale.
L’Intergovernmental Panel on Climate Change è soltanto una dei
numerosi organismi internazionali che hanno proliferato dopo il protocollo di
Kyoto. il primo pilastro di una strategia internazionale per il raggiungimento
dell'obiettivo di una progressiva riduzione delle emissioni di gas serra in
atmosfera.