Le strategie di sviluppo della Coca-Cola Company
7
In particolare sono state individuate quattro distinte fasi storiche nella vita
aziendale: la nascita e la prima espansione dell’azienda, sotto la guida del
fondatore Asa G. Candler (1892-1922); il rinnovamento e il passaggio ad
azienda leader con il suo presidente storico Robert W. Woodruff (1923-1950);
l’espansione mondiale del dopoguerra (1950-1970); la trasformazione in
azienda globale e la competizione con la rivale Pepsi (1970-2000).
La parte finale della trattazione si focalizza invece sulla Coca Cola odierna,
descrivendo, secondo il modello della catena del valore di Porter
4
su quali
funzioni aziendali è stato costruito e continua ad essere mantenuto, il
vantaggio competitivo dell’azienda. Queste due aree sono in particolare il
marketing, nelle sue varie attività, e la logistica esterna rappresentata
dall’articolata struttura di imbottigliatori che si occupano
dell’imbottigliamento e della distribuzione del prodotto finito. In queste due
aree di attività l’azienda ha investito miliardi di dollari durante tutta la sua
storia, con i risultati che oggi conosciamo. Nello studio saranno analizzate in
dettaglio queste funzioni valutando il loro apporto alla creazione del vantaggio
competitivo.
Numerosi sono i risultati rilevanti che emergono da questo tipo di analisi;
prima di tutto risulta evidente la forte connessione che vi è tra leadership
manageriale, capacità di innovazione e posizione competitiva; la storia di
Coca Cola dimostra che in assenza di un grande leader capace di imporre la
propria visione e il proprio pensiero all’azienda, la capacità innovatrice e
anticipatrice di questa si riduce e, di conseguenza, la sua posizione
competitiva si indebolisce, a causa dell’incapacità del management di prendere
decisioni necessarie anche se caratterizzate da alti rischi operativi. Anche in un
4
Per la cui trattazione si rimanda a Porter, 1985.
Le strategie di sviluppo della Coca-Cola Company
8
mercato a intensità tecnologica relativamente bassa dunque la capacità di
innovare rimane requisito fondamentale per ottenere e mantenere la leadership
di mercato
5
.
Un altro risultato rilevante è la conferma dell’importanza del marketing
nell’orientare le decisioni di acquisto dei consumatori. Questo è ancora più
vero in mercati caratterizzati da un sistema competitivo di concorrenza
monopolistica, come quello del beverage
6
. Posto che non è possibile
competere con successo senza un prodotto la cui qualità sia riconosciuta dal
consumatore, al tempo stesso lo studio del caso Coca Cola, mostra che non è
possibile riuscire a conquistare quote di mercato rilevanti senza adeguati
investimenti nella valorizzazione del marchio; sempre di più, ciò che il
consumatore acquista è soprattutto un marchio più che un prodotto, con tutte
le caratteristiche immateriali che esso porta con sé.
5
Sul tema si consiglia il testo di Dringoli, 2007.
6
Una chiara e completa esposizione degli effetti economici delle strutture di mercato si può trovare in
Varian, 1998.
Le strategie di sviluppo della Coca-Cola Company
9
CAPITOLO I
DALLE ORIGINI AI GIORNI NOSTRI: LA STORIA
DELLA COCA- COLA
7
In questo primo capitolo sarà descritta
in breve la storia dell’azienda e della
bevanda, dalle origini ai giorni nostri.
Gli aspetti saranno affrontati in
maggiore dettaglio nei capitoli
seguenti di questo studio, ma è utile,
prima di cominciare una descrizione
critica delle strategie dell’azienda,
delinearne l’evoluzione storica, per
facilitare la comprensione dei capitoli
successivi.
Paragrafo 1.1 :Le origini:
La storia della bevanda Coca-Cola
8
comincia l' 8 maggio 1886, nel giardino
dietro la casa al n.107 di Marietta Street, centrale strada di Atlanta dove il
“dottor” Pemberton (che era in realtà un farmacista) preparò lo sciroppo per un
nuovo tonico rinvigorente, che chiamò “French Wine Coca”, in una caldaia di
ottone. Con l’intenzione di commercializzare la sua invenzione come
medicinale, ne portò un campione alla farmacia Jacob, uno dei più grandi
7
Il discorso nella didascalia è un estratto dal libro di Pendergrast 2000.
8
Tutte le informazioni presenti in questa sezione sono prese dal sito ufficiale di Coca Cola Italia
(www.coca-colahbc.it/storia_coca-cola.htm) e dal sito di storia della Coca Cola non ufficiale
(www.cokeworld.it/coke2.htm).
“So you say you found the secret receipt of Coca-
Cola , huh? Well this is your lucky day, Mark. I have
a copy of it right here in my desk” and he handed my
the piece of paper ”What will you do with that?” “I
will put it in my book and somebody may start to
compete with Coca-Cola” “And which name will
they choose for their product?” “Dunno, not Coca-
Cola, because of the trademark. Maybe Yum-Yum
Cola and claim that their formula is the original
one?” “Ok. And so? It took us 100 years of
investments to create our Brand, our Marketing
System, our Distibution Network. Without our
economies of scale, why should somebody buy
another product that is exactly the same of ours but
more expensive and less renown?”
I could not reply anything.
Le strategie di sviluppo della Coca-Cola Company
10
drugstore di Atlanta, come aveva già fatto in precedenza per altri suoi
composti.
Il nuovo sciroppo, doveva essere venduto, nelle idee dei due soci iniziali,
come rimedio efficace e immediato contro il mal di testa e come bevanda
rinvigorente. Successivamente lo sciroppo fu allungato per errore con acqua
gassata, creando così una bevanda gradevole e rinfrescante che fu subito molto
apprezzata dai frequentatori del drugstore
9
.
Fu così che nel maggio del 1886 nella farmacia di Atlanta nacque e fu messa
in vendita per la prima volta la Coca-Cola (o perlomeno una bevanda molto
simile a quella che tutti oggi conoscono) al prezzo di 5 centesimi.
Il nome fu inventato dal contabile della neonata “Compagnia Pemberton”,
Frank M. Robinson, che propose “Coca-Cola Syrup and Extract”, dal nome
dei suoi due ingredienti principali, foglie di coca peruviana ed estratto di noci
di cola (che contiene molta caffeina). Egli suggerì anche di scrivere il nome in
caratteri "Spencer", la forma di scrittura allora più diffusa. Il 29 maggio 1886
il quotidiano "Atlanta Daily Journal" pubblicò la prima inserzione
pubblicitaria per la Coca-Cola.
Il marchio (pressoché identico a quello che conosciamo oggi) nacque il 16
giugno 1887 e fu registrato nel 1893 dopo la fondazione della Coca Cola
Company.
9
Appare importante a questo punto una precisazione di carattere storico-sociale; all’epoca le
cosiddette “pharmacies” offrivano anche una serie di prodotti non strettamente medicinali e spesso
avevano delle aree adibite a bar o gelateria. Fu proprio in questi locali adiacenti che nacque la Coca
Cola moderna.
Le strategie di sviluppo della Coca-Cola Company
11
Figura 1.1: La prima pubblicità della Coca-Cola
10
Paragrafo 1.2 :Da prodotto artigianale a business commerciale
Fino al 1888 la bevanda veniva venduta solamente alla spina e nonostante gli
sforzi pubblicitari piuttosto ingenti per le finanze del suo creatore i ricavi
erano inferiori ai costi sostenuti. A causa di ciò Pemberton si trovò a dover
cercare il sostegno di soci dotati di liquidità che potessero sostenere il
prodotto, sulla cui bontà non nutriva alcun dubbio, fino a dover vendere la
formula e il diritto esclusivo di usare il nome a uno di tali soci, Asa Candler,
per 2300 dollari. Nel 1892 questi fondò la Coca-Cola Company. Non c'è
dubbio che la Coca-Cola non esisterebbe oggi se Asa Candler non vi fosse
stato coinvolto; anche se, probabilmente, l’acquisto da parte sua fu quasi
casuale (secondo alcuni autori
11
egli acquistò la formula poiché inizialmente
Pemberton l’aveva presentata come una medicina contro il mal di testa alla
farmacia dove l’aveva messa in vendita e Candler soffriva di frequenti e
intense emicranie) Candler dimostrò di aver idee chiare e grande abilità
commerciali, capacità che hanno trasformato questa medicina artigianale nella
bevanda che tutti conosciamo.
10
Fonte: Biasio e Ladini, 1992
11
In merito si vedano Pendergrast, 2000 e Oliver, 1986.
Le strategie di sviluppo della Coca-Cola Company
12
Egli favorì attivamente la diffusione della bibita nei bar annessi alle farmacie
in tutta la Georgia e negli stati confinanti tramite innovative strategie
commerciali, impostò la pubblicità in modo più aggressivo con calendari e
cartelloni pubblicitari per incrementare l’appeal della bibita, e registrò il
marchio nel 1893 (registrazione che però fu ostacolata da una battaglia legale
con un altro marchio coca cola già registrato nove anni prima, per un’altra
bibita a base di estratto di noce di cola, la cui formula però prevedeva tra gli
ingredienti alcool, cocaina purificata e caffeina), comprendendo l’importanza
di possedere un marchio riconoscibile per favorire la diffusione del prodotto
(Garrett, 1966). E’ quindi con il secondo proprietario che si delinea
l’impostazione strategica e la cultura aziendale che caratterizzeranno
successivamente l’azienda.
Paragrafo 1.3 : La nascita della struttura distributiva di Coca Cola
Nel 1899 fu compiuto un altro passo fondamentale per il successo odierno
della Coca-Cola: la bevanda cominciò a venire imbottigliata. Due avvocati,
Benjamin Thomas e Joseph Whitehead, presentarono questa idea al presidente
Candler il quale, non volendosi impegnare in un investimento rilevante come
la costruzione di impianti di imbottigliamento, concesse loro il diritto
esclusivo di imbottigliamento e vendita della bevanda negli Stati Uniti.
A seguito di tale accordo, nel 1900 i due stabilirono un piano con il quale si
dividevano le rispettive aree territoriali: Thomas con la sua The Coca-Cola
Bottling Company Inc. avrebbe servito gli stati dell’est; Whitehead con The
Dixie Coca-Cola Bottling Company avrebbe imbottigliato la bevanda per gli
stati del sud e dell’ovest
12
.
12
fonte: fondazione Joseph B. Whitehead www.jbwhitehead.org/biography.html
Le strategie di sviluppo della Coca-Cola Company
13
A loro volta, agli inizi del secolo, i due rivendettero i diritti regionali di
imbottigliamento a imprenditori locali, cominciando a costituire l’embrione
dell’enorme rete odierna di imbottigliatori in franchising, una delle chiavi del
vantaggio competitivo della moderna Coca Cola; questi imbottigliatori nel
1920 erano già circa un migliaio. Essi avevano il diritto esclusivo di
imbottigliare la Coca-Cola nella propria zona ed erano addirittura titolari locali
del marchio. Nei decenni seguenti la Coca-Cola Company, con un
investimento di milioni di dollari, riassorbì una ad una le varie società
formatesi tramite tali accordi, internalizzando così l’intero valore aggiunto
della produzione della bevanda, ma continuando a beneficiare della capillare
rete distiributiva costituita nel tempo dagli imbottigliatori regionali.
Paragrafo 1.4 : La differenziazione del prodotto
13
Intorno agli anni ’10, preoccupati dalla facilità di imitare il packaging del
prodotto, le due società principali di imbottigliamento (divenute tre dopo
pochi anni a causa di una scissione di una di esse in due compagni minori) e la
casa madre detentrice del marchio e della formula, decisero di introdurre un
elemento che differenziasse il prodotto dagli altri presenti sul mercato; per fare
ciò venne indetta nel 1913 una gara tra produttori di contenitori in vetro, vinta
nel 1915 dalla Root Glass Company con l’ormai mitica “Contour Bottle”
disegnata da Alexander Samuelson e Earl Dean, a immagine di un seme da
cacao
14
. In seguito quella bottiglia (“riconoscibile anche al buio” secondo i
suoi creatori) sarà uno dei pochi packaging negli Stati Uniti ad essere
registrata come marchio depositato (Garrett 1966).
13
In questa sezione vengono usati dati dal sito ufficiale della Coca Cola
www.thecoca-colacompany.com/ourcompany/historybottling.html
14
In merito fonti interne della Coca Cola e della Root Glass Company non coincidono poiché queste
ultime sostengono che il design si ispirerebbe alla forma delle noci di Cola, uno degli ingredienti base
della bevanda.
Le strategie di sviluppo della Coca-Cola Company
14
Figura 1.2: bottiglie in cui veniva imbottigliata la coca cola prima e dopo il
1915
15
Quella che secondo alcuni autori (Biasio e Ladini 1992) è “la più famosa
bottiglia e forse il più famoso recipiente d’ogni genere mai apparso sulla
Terra
”
ha subito dalla sua creazione rarissimi mutamenti stilistici (leggere
modifiche della capienza, dello spessore del vetro e alcune variazioni nel
colore); grazie alla sua unicità non ha avuto bisogno di adeguarsi al tempo
come la maggior parte dei prodotti di largo consumo ed ha sempre contribuito
a caratterizzare la bibita per cui è stata pensata, formando, grazie anche a
campagne pubblicitarie che hanno posto la bottiglietta di vetro al centro
dell’attenzione, un binomio indissolubile venuto meno solo con l’avvento
delle lattine negli anni ’60
16
.
15
Fonte: www.referenceforbusiness.com/businesses/A-F/Coca-Cola-Company.html.
16
Anche dopo l’introduzione delle lattine, sicuramente più pratiche del contenitore in vetro, la
bottiglia non è mai andata completamente in pensione. Il vetro è molto spesso usato nei ristoranti
americani, soprattutto negli stati uniti del sud-est.
Le strategie di sviluppo della Coca-Cola Company
15
Paragrafo 1.5 : L’era Woodruff
17
Nel 1919 la società fu rilevata per 25 milioni di dollari da un gruppo di
investitori e quotata in borsa. Fu la più grande operazione finanziaria compiuta
fino ad allora negli Stati Uniti, in un momento in cui secondo molti osservatori
finanziari, la Coca Cola aveva già raggiunto l’apice della popolarità; 4 anni
dopo, nel 1923 viene chiamato alla presidenza Robert W. Woodruff, colui che
la storia ricorderà sempre come l’uomo della svolta per la Coca Cola. Egli
imporrà una serie di principi ferrei all’azienda, promuoverà attivamente
campagne pubblicitarie innovative e fonderà le basi per rendere l’azienda
prima internazionale e poi veramente “globale”.
Nel momento in cui Woodruff salì alla presidenza dell’azienda la situazione
era difficile: le vendite e il valore delle azioni erano in crollo a causa delle
violenti fluttuazioni del prezzo dello zucchero dovute alla prima guerra
mondiale. Inoltre molti analisti finanziari ritenevano ristretti i margini di
crescita della compagnia, il cui prodotto era già all’epoca in vendita in tutti gli
Stati Uniti.
Come primo atto della sua presidenza Woodruff mise a punto un piano per
standardizzare la qualità del prodotto; subito dopo, sempre diede vita alla
Coca-Cola Export Corporation, un vero e proprio reparto creato per seguire il
business fuori dagli Stati Uniti che vide l’apertura di impianti produttivi negli
anni seguenti in Francia, Guatemala, Honduras, Messico, Belgio, Italia e Sud
Africa, fino ad una presenza della Coca Cola in ben 44 paesi esteri alla fine
degli anni 30
18
; nel 1929 (anno in cui per la prima volta le vendite della bibita
imbottigliata superarono quelle delle cosiddette “soda fountains” nei
17
Tutte le informazioni presenti in questo paragrafo sono prese dalla Nuova Enciclopedia della
Georgia : www.newgeorgiaencyclopedia.org.
18
Fonte: www.thecoca-colacompany.com/ourcompany/historybottling.html.
Le strategie di sviluppo della Coca-Cola Company
16
drugstore) furono messi a punto specifici programmi di merchandising per 1a
vendita della bibita refrigerata nei famosi frigoriferi rossi. Al 1932 risalgono i
primi distributori automatici che permetterono la presenza del prodotto in
modo sempre più capillare sul territorio (Hoenc Hoy 1986) e sempre nei primi
anni ’30 fu introdotto il cartone da sei per rendere più facile l’acquisto della
bibita, le cui vendite, nonostante la grande depressione di quegli anni,
continuano a salire aiutate dal prezzo sempre inalterato.
Lo scoppio della seconda guerra mondiale creò di nuovo preoccupazione: lo
zucchero, una delle materie prime indispensabili per il prodotto fu nuovamente
razionato negli Stati Uniti. Per evitare una misura il cui impatto poteva essere
ancora più grave della crisi attraversata nel 1919, Woodruff adottò una tattica
coraggiosa, promettendo che la Coca Cola sarebbe stata a disposizione di
qualunque uomo in divisa, al prezzo di cinque centesimi, indipendentemente
dal costo che questo avrebbe comportato per l’azienda. Così facendo la Coca
Cola fu dichiarata “war related production” e quindi esente dal razionamento.
Inoltre, anche grazie al supporto del generale Eisenhower che la richiese
espressamente per mantenere alto il morale delle sue truppe e firmò una
petizione presso il congresso (Pendergrast 2000), dei 64 impianti che la Coca
Cola realizzò per rifornire le truppe americane durante la guerra ben 59 furono
assemblati e trasportati al fronte a spese del governo.
Paragrafo 1.6 : Il successo del dopoguerra
19
Il fatto di essere diventata una sorta di bevanda ufficiale dell’esercito degli
Stati Uniti ovvero della maggiore potenza vincitrice e liberatrice, giocò un
ruolo importantissimo sul piano psicologico, nel conquistarle i favori del
19
Tutte le informazioni presenti in questo paragrafo sono prese dalla Nuova Enciclopedia della
Georgia : www.newgeorgiaencyclopedia.org