Introduzione
accompagnata dalla repentina crescita dei consumi che hanno da un
lato aumentato la “produzione” dei rifiuti e dall’altro ridotto le zone
idonee in cui trattare o depositare i rifiuti, tanto è vero che la
regione Puglia è ormai da più di 10 anni (1994) in stato
d’emergenza per la questione rifiuti. Con il Decreto Legislativo n.
915/’82 e successivamente con il Decreto Legislativo 22/’97,
cosiddetto Decreto Ronchi, dal nome del suo estensore, si è
incominciato a recepire le prime normative europee in materia di
rifiuti. Mentre nel primo riferimento normativo la discarica veniva
assunta come riferimento di gestione dei rifiuti, con il decreto
Ronchi tale soluzione tecnologica ha perso importanza alla luce
delle più recenti politiche ambientali europee orientate sul
recupero, riuso, riutilizzo dei rifiuti. In questo ambito stati
introdotti nuove filosofie di gestione dei rifiuti: la raccolta
differenziata, il compostaggio e la termovalorizzazione.
L’obiettivo di questa tesi è illustrare due di queste modalità di
gestione dei rifiuti, la termovalorizzazione e la raccolta
differenziata, confrontarne le tecnologie e i dati economici
derivanti, in considerazione delle esperienze maturate in altri Paesi
europei all’avanguardia nel settore.
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Il problema dei rifiuti soldi urbani
Capitolo 1
1.1 La situazione europea
In Europa ogni anno si producono circa 1,3 miliardi di tonnellate di
rifiuti, escludendo quelli agricoli. Non si devono comunque confondere i
rifiuti in generale con quelli urbani. E' quindi necessario approfondire la
loro origine.
Complessivamente i rifiuti si distinguono in:
• 29% rifiuti dall'attività estrattiva
• 26% rifiuti dall'attività manifatturiera
• 22% rifiuti dall'attività di costruzione e demolizione
• 14% rifiuti urbani
• 5% rifiuti da varie fonti
• 4% rifiuti dall'attività di produzione dell'energia.
La sola produzione di rifiuti solidi urbani (RSU) in Europa ammonta a
oltre 200 milioni di tonnellate. Considerando la popolazione UE di 375
milioni di abitanti, ogni abitante in Europa produce ogni anno circa 530
kg di rifiuti.
Per smaltire queste quantità, nonostante gli sforzi nel recupero e nel
riciclaggio, la discarica resta la soluzione ancora più praticata nel 54%
dei casi. Solo il 24% degli RSU entra nella filiera del riciclaggio o del
compostaggio. Infine il 16% dei rifiuti è avviato all’incenerimento con o
senza recupero di energia (termovalorizzazione).
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Il problema dei rifiuti soldi urbani
Vediamo ora come viene affrontato il problema dello smaltimento dei
rifiuti in alcune città dei vari Paesi dell’Unione Europea.
SPAGNA
In Spagna, nella città di Barcellona, le raccolte selettive si basano
sull’apporto volontario di tre tipi di rifiuti : anzitutto il vetro, la carta e il
cartone, seguono le plastiche, gli imballaggi compositi ed i metalli.
Questi tre tipologie sono recuperati in contenitori zonali cittadini, e,
quindi, diretti verso un centro di selezione o di pre-trattamento, dove
sono selezionati e preparati al riciclo. Queste raccolte selettive sono
completate da un modo originale di raccolta dei rifiuti organici e degli
altri rifiuti non riciclabili. Gli abitanti infatti ricevono gratuitamente delle
pattumiere a due comparti, nei quali possono depositare, da un lato, i loro
rifiuti organici, e dall’altro i rifiuti non riciclabili. I cittadini hanno la
possibilità di andare a svuotare tale pattumiera in “scatole” ad apertura
circolare, ubicate lungo le strade. Da queste scatole, i rifiuti cadono in
contenitori posti nel sottosuolo dove vengono prelevati da un camion che
li ricupera mediante un processo di aspirazione. Si tratta d’un sistema
completamente automatizzato e controllabile mediante un computer
posto nel camion.
I rifiuti organici sono raccolti anche nei mercati della città e poi istradati
verso il centro di compostaggio. I rifiuti non riciclabili sono portati
nell’unità d’incenerimento o in discarica.
Ovviamente, durante i sei mesi che hanno seguito l’avvio di tale modo di
raccolta, incominciato nel maggio ’98, Barcellona ha organizzato una
campagna intensiva di comunicazione: un’equipe di più persone ha
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Il problema dei rifiuti soldi urbani
diffuso presso gli abitanti tutta l’informazione necessaria, nonché le
pattumiere a due comparti. La campagna è stata completata per altri tre
mesi da chioschi d’informazione, ubicati accanto alle “scatole”.
Nello specifico, nella città di Jerez si è investito, tramite l’impresa
municipalizzata Aguas de Jerez, sulle compattatrici, ubicate in zone di
grande produzione quali gli ospedali ed i centri commerciali, che
permettono di diminuire il volume dei rifiuti trasportati, di
razionalizzarne il trasporto, riducendone l’impatto visivo.
I rifiuti domestici non sono raccolti porta a porta, ma mediante una rete di
2.800 contenitori marroni o verdi, in cui gli abitanti possono gettare i loro
sacchi dei rifiuti.
La carta, il cartone ed il vetro vengono anch’essi ricuperati separatamente
tramite una rete di contenitori specifici. Le pile usate ed i farmaci sono
depositabili in recipienti collocati nei negozi o in farmacia. Le pile sono
distrutte o immagazzinate al sicuro. I farmaci non scaduti sono inviati ai
paesi in via di sviluppo.
Altre raccolte selettive esistono per gli oggetti ingombranti, prelevati su
semplice richiesta telefonica, nonché per le plastiche agricole e per i
pneumatici usati.
Infine la raccolta dei prodotti organici: i rifiuti raccolti sono incorporati
nei fanghi delle stazioni di depurazione, il che consente d’ottenere un
compost di migliore qualità.
GERMANIA
Nella città di Hannover, come ovunque in Germania, il problema della
riduzione dei rifiuti solidi urbani viene giudicato prioritario. Si svolgono
anche azioni d’informazione e di sensibilizzazione rivolte alla
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Il problema dei rifiuti soldi urbani
cittadinanza fin dalle scuole dell’obbligo. Si sono fatti esperimenti per la
riduzione del volume di rifiuti prodotti nell’attività scolastica, anche con
un incentivo economico che consiste nel rimborso delle spese risparmiate
sui rifiuti non ritirati e smaltiti.
Hannover, comunque, ha avviato i servizi di riciclaggio dei rifiuti da
molti anni: la raccolta selettiva della carta è iniziata quasi venti anni fa.
Attualmente viene raccolta sia porta a porta una volta a settimana davanti
alle abitazioni monofamiliari, sia attraverso un cassonetto blu da 1 m
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sistemato nei condomini.
Il sacchetto giallo distribuito a tutte le unità familiari destinato alla
raccolta degli imballaggi leggeri di uso domestico viene ritirato e
sostituito con uno vuoto ogni due settimane. Il sistema ad apporto
volontario è invece destinato alla raccolta del vetro, che si effettua in
apposite campane ad igloo posizionate in punti strategici della città e
distinte per il colore dei vetri che si raccolgono: verdi, marroni e
trasparenti. Dal 1996 è partita la raccolta dei rifiuti organici, che
gradualmente si è estesa a tutta la città, attraverso il contenitore marrone
per i bio-rifiuti. Il contenitore condominiale è vuotato ogni due settimane
e il suo contenuto viene conferito al centro di compostaggio comunale.
Ma il vero fiore all’occhiello di Hannover è il gigantesco centro di
selezione, vaglio e trattamento meccanizzato dei rifiuti, basato sul
sistema meccanico-biologico.
L’impianto è uno dei più grandi e moderni della Repubblica tedesca; a
pieno regime il centro è in grado di trattare 90.000 tonnellate annue di
rifiuti domestici, 15.000 di fanghi e 16.000 di rifiuti provenienti dalla
pulitura delle strade. Mentre nella sola parte biologica vengono trattate
fino a 160 tonnellate giornaliere di rifiuti organici provenienti dalla
raccolta dei bio-rifiuti con la produzione di compost di alta qualità. Con
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Il problema dei rifiuti soldi urbani
questo impianto Hannover si è portata ai primi posti nella graduatoria dei
Comuni più attenti al riciclaggio.
Per quanto riguarda la città di Monaco l’informazione e la
sensibilizzazione del cittadino al problema dei rifiuti sono ritenute i
mezzi migliori per prevenire la propria produzione alla fonte e quindi
costituiscono un asse vitale della strategia di questa città; dal 1991, la
città ha lanciato diverse campagne, sfruttando vari supporti quali
opuscoli, pubblicità al cinema, poster, audio-cassette e videoclip.
Sempre nel 1991 la città ha creato un servizio di consulenza sui rifiuti
municipali. Avvalendosi del successo di tale prima iniziativa, essa già nel
1993 insediò un’equipe di cinque persone per la «Waste Avoidance»
(«Prevenire i rifiuti»). Questa squadra deve dare un impulso ed adottare
provvedimenti in tema di prevenzione alla fonte. Essa, inoltre, sviluppa
un servizio di noleggio di piatti e di coperti riutilizzabili, nonché di
stoviglie per le feste e le piccole manifestazioni pubbliche. Per gli eventi
più rilevanti, essa instaura “l’interdizione” dei coperti, dei piatti, e dei
bicchieri non riutilizzabili. Dopo alcune reticenze da parte degli
organizzatori, le mentalità sono cambiate, e la maggior parte delle
persone approvano tale iniziativa. Nelle scuole, i servizi di ristorazione
hanno sostituito le lattine e le bottiglie usa e getta con recipienti
riutilizzabili. Nel 1997-1998 Monaco lancia una campagna per mutare le
abitudini d’acquisto e di consumo, organizza riunioni informative sulle
possibilità di riparare e restaurare beni usati, e punta anche sugli uffici e
sui commerci. Viene ad instaurarsi quindi un vero e proprio dialogo in
tema di prevenzione tra le autorità urbane e tutti gli attori coinvolti,
produttori, consumatori, associazioni di fabbricanti ed altri gruppi. La
città ha pure lanciato un programma di promozione dei tessuti ad uso
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Il problema dei rifiuti soldi urbani
multiplo, onde ridurre la quantità di pannolini da eliminare. Dal 1996,
anno del suo varo, ogni anno 650 famiglie aderiscono al programma.
Per quanto riguarda la raccolta differenziata i condomini dispongono di
diversi cassonetti per i rifiuti domestici, ognuno dei quali destinato alla
raccolta separata di carta, vetro, materiale di imballaggio (“grùner
Punkt”), rifiuti alimentari (i cosiddetti rifiuti biologici, che diventano
concime) e per ultimo i rifiuti che non fanno parte di nessuna di queste
categorie e che vengono ritirate regolarmente dall’azienda competente,
come succede anche nel caso degli altri rifiuti sopra nominati. Esistono
però delle eccezioni, come nel caso dei “materiali pregiati”
(“Wertstoffe”) o dei rifiuti speciali (“Sondermùll”), che comprendono
oggetti di grandi dimensioni e materiali contenenti sostanze nocive (ad
es. i frigoriferi e le vernici), che non vanno assolutamente mescolati ai
normali rifiuti domestici ma vanno consegnati ad appositi centri di
raccolta, gestiti dall’azienda locale addetta allo smaltimento. Anche le
batterie rientrano nei rifiuti speciali. Esse vengono anche raccolte in
appositi contenitori presso i supermercati o nei negozi di prodotti
elettronici.
Per vecchi mobili ed elettrodomestici di grandi dimensioni i cittadini
possono contattare l’imprese di smaltimento per concordare il prelievo a
domicilio. Vecchi capi di abbigliamento e scarpe invece possono essere
smaltiti in appositi contenitori di raccolta che si trovano un po’
dappertutto. Diverse volte l’anno anche organizzazioni caritative come ad
es. la Croce rossa organizzano la raccolta di vecchi capi di
abbigliamento. Monaco ha, però, anche scelto il compostaggio
individuale: le persone che desiderano produrre il proprio compost si
vedono recapitare dalla città una sovvenzione di 40€, a titolo di
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Il problema dei rifiuti soldi urbani
contributo finanziario per l’acquisto del materiale per il compostaggio
individuale.
Altro esempio di razionalità e lungimiranza per quando riguarda il
problema rifiuti in Germania è la città di Stoccarda, infatti fin dal 1975 si
è sentito come prioritario il problema del riciclaggio e quindi
dell’educazione dei cittadini ad una corretta separazione dei rifiuti. Si
sono svolte campagne di attività nelle scuole per una sensibilizzazione
verso i problemi della protezione ambientale, con la realizzazione di
analisi qualitative e quantitative dei rifiuti prodotti nell’ambito delle
attività scolastiche nell’arco della settimana ed indagini per la ricerca di
nuove strategie per la loro riduzione. In quest’ottica opera anche un
gruppo teatrale fin dal 1988.
La raccolta selettiva del vetro è iniziata nel 1975 con il sistema del
conferimento volontario e nel 1988 è stata perfezionata con
l’introduzione di contenitori distinti per la raccolta dei vetri di colore
verde, chiaro e marrone.
La raccolta della carta è iniziata nel 1981 e nel 1983 sono state introdotte
le “campagne verdi” per la raccolta ad apporto volontario di carta e
cartone.
Dal 1990, invece, si opera la raccolta porta a porta degli imballaggi
leggeri, tramite un “sacco giallo” che viene distribuito gratuitamente
presso tutte le unità familiari e quindi ritirato ogni tre settimane. Tramite
questo sistema vengono riciclati tutti i piccoli contenitori di uso
domestico quotidiano: lattine, bottiglie di plastica, contenitori dello
yogurt, tetrapak, vassoi di plastica e alluminio, ecc. La raccolta iniziò
nell’ambito del sistema nazionale di riciclaggio promosso dal marchio
«Punto verde» dell’associazione Sistema Duale Tedesco (DSD).
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Il problema dei rifiuti soldi urbani
Attualmente si stanno sperimentando nuove strategie sperimentali per la
riduzione dei rifiuti, come il compostaggio domestico dei rifiuti organici
e di giardinaggio, con la sistemazione di ben 874 contenitori specifici fin
dal 1995.
A questo si può aggiungere la raccolta primaverile ed autunnale dei
residui verdi di giardinaggio provenienti dalle unità domestiche e quella
post-natalizia degli alberi di natale che vanno sommate ai residui prodotti
dai parchi pubblici e di cimitero ed avviata al compostaggio per una
capacità di produzione di circa 10.000 m
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di compost annui. Per
concludere vanno citate anche le raccolte di rottami di ferro e di
elettrodomestici.
GRAN BRETAGNA
Il consiglio municipale di Leeds è da tempo all’avanguardia per
l’erogazione di servizi ai residenti per il riciclaggio della raccolta per
strada e dei centri di raccolta.
Negli anni ’80 fu lodato per la sua ampia rete di centri di raccolta, e nei
primi anni ’90 insediò uno dei primi programmi britannici di raccolta
multi-materiale per strada col supporto di un Centro di Ricupero
Materiali (Materials Recovery Facility). Negli ultimi cinque anni si è
assistito ad una costante espansione di ambo i sistemi, insieme a nuove
iniziative per sostenere il compostaggio a domicilio e tracciati di raccolte
di sola carta in zone non servite dal programma di raccolta multi-
materiale kerbside (“situati sull’orlo del marciapiede”). Tutti i rifiuti
solidi urbani non riciclati sono attualmente diretti, tramite due stazioni di
trasferimento per strada, verso discariche pubbliche ubicate fuori dai
confini della città, nelle zone delle autorità limitrofe.
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Il problema dei rifiuti soldi urbani
Per quanto concerne i tassi di riciclo, meno di un terzo della popolazione
cittadina (86,000 nuclei famigliari) è servito da un programma di raccolta
multi-materiale per strada (SORT). La carta è di gran lunga il maggiore
componente ricuperato (70 % del materiale riciclabile raccolto) ed i tassi
d’efficienza della raccolta raggiungono il 70%. Gli imballaggi metallici o
di plastica sono gli altri materiali presi di mira (il vetro è raccolto
solamente presso i centri di raccolta), ma l’efficienza del ricupero di
questi prodotti è assai inferiore (dal 35 al 50%). Il programma di raccolta
solo-carta introdotto nella primavera del 1999 per servire 20.000 famiglie
sfrutta la raccolta mediante sacchi, per cercare di raggiungere analoghi
tassi di deviazione (dal 10 al 15%) a basso costo per le famiglie
partecipanti. Tra i centri di raccolta ve ne sono 11 grandi d’infrastruttura
pubblica multi-materiale (Civil Amenity Sites). Molti offrono benne per i
rifiuti da giardinaggio, detriti inerti, vetro, carta, schede, metalli, vernice,
tessili, libri, nonché benne per lo smaltimento di voluminosi rifiuti
ordinari.
300 (1 ogni 1.000 famiglie) mini-siti di riciclaggio senza personale
(soprattutto per vetro e carta) sono ubicati nei supermercati, sui cigli delle
strade, in parcheggi. Altri 50 mini-siti sono previsti nei prossimi anni,
potenziando gradualmente i siti d’infrastruttura pubblica per aumentare la
disponibilità dei centri di riciclo. I centri di separazione e compostaggio
dei rifiuti da giardinaggio saranno ampliati attraverso questi siti specifici.
La promozione costante del compostaggio a domicilio per ridurre al
minimo i rifiuti da smaltire esige il sovvenzionamento dell’acquisto di
pattumiere da compostaggio. Si stimano a 45.000 circa le unità famigliari
a Leeds che oggi compostano i propri rifiuti da giardino e da cucina. Il
consiglio è conscio della necessità di programmi di riciclo ed aiuta a
migliorare la sensibilità della gente attraverso iniziative educative.
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