punto di vista statistico, ha permesso di trovare una conferma alle modalità con cui gli
immigrati si distribuiscono, in base al genere e alla nazionalità, tra le diverse
professioni, sia a livello provinciale sia a livello regionale.
4
1. L’Alto Milanese nella storia: da borgo agricolo a piccola Manchester
Il grande sviluppo economico dell’Alto Milanese
1
e, di conseguenza, il ruolo
accentratore di Legnano nei confronti dei piccoli comuni limitrofi, si deve alla posizione
geografica strategica: vicina a Milano ma con un’economia autonoma dal capoluogo di
provincia, è facilmente raggiungibile grazie ai numerosi assi di comunicazione quali la
strada statale del Sempione e la ferrovia Milano-Varese. Inoltre, la presenza del fiume
Olona e la coltivazione di bachi da seta
2
richiamano molti imprenditori stranieri
3
che,
attirati da un contesto territoriale, ma anche sociale e commerciale, ritenuto favorevole
all’innesto di industrie tessili, importano in questa zona spirito di intraprendenza e nuovi
capitali da investire
4
.
Figura 1 - L'Alto Milanese all'interno della provincia di Milano
Milano
Legnano
Rescaldina
Cerro
Maggiore
Nerviano
Parabiago
San
Vittore
Ol on a
Canegrate
San Giorgio
su Legnano
Vi ll a
Cortese
Casorezzo
Bust o Garolf o
Dairago
Arconate
Inveruno
Cuggiono
Be rnate Ti cino
Robecchet to
con Induno
Turbigo
Castano Primo
Busca te
Magnago
Vanzaghello
Nosate
S
N
EW
024Kilometrs
Provincia di Milano
Alto Milanese
Fonte: nostra elaborazione con ArcView
1
L’Alto Milanese è composto da 23 comuni: Arconate, Bernate Ticino, Buscate, Busto Garolfo,
Canegrate, Casorezzo, Castano Primo, Cerro Maggiore, Cuggiono, Dairago, Inveruno, Legnano,
Magnago, Nerviano, Nosate, Parabiago, Rescaldina, Robecchetto con Induno, San Giorgio su Legnano,
San Vittore Olona, Turbigo, Vanzaghello e Villa Cortese.
2
L’allevamento del baco da seta e la coltivazione del gelso vengono introdotti alla fine degli anni ’40
dell’Ottocento, facendo raddoppiare il valore delle terre. Fonte: COLOMBO C., 1995
3
Sono un esempio Eraldo Krumm, Carlo Martini, Enrico e Giovanni Scoch ed Enrico Egli. Fonte:
ROMANO R., 1990
4
Fonte: ibidem
5
1.1. L’Alto Milanese tra agricoltura e industrializzazione
All’inizio del XVIII secolo l’economia dell’Alto Milanese è essenzialmente agricola e
la crescita della popolazione quasi impercettibile, in quanto il tasso di mortalità si
mantiene, in quel periodo, quasi pari al tasso di natalità.
Un leggero incremento si registra con l’inizio del 1800, conformemente all’avviarsi del
processo transizionale: grazie alle migliori condizioni igieniche cala la mortalità,
soprattutto infantile, si allunga la vita media e la popolazione aumenta provocando una
riduzione dei redditi offerti dalle aziende agricole che, insieme all’altissimo
frazionamento delle proprietà fondiarie, spinge molti contadini ad integrare,
progressivamente, il lavoro nei campi con altre attività svolte a domicilio nel settore
artigianale e manifatturiero: le donne di giorno e gli uomini di sera, assumono così il
ruolo di filatori, tessitori e tintori di cotone, lana e seta.
Figura 2 - A sinistra donne con bozzoli di seta. A destra carta geografica di Milano
e dintorni del 1705
Fonti: immagini tratte da www.ecoistitutoticino.org e D’ILARIO, 1984, PP. 78
Queste prime attività manifatturiere sono ben presto raggruppate in filature, dove,
sebbene il lavoro sia svolto in maniera artigianale, vengono utilizzate macchine utensili,
telai e caldaie, prodotte da industrie leggere installate, appositamente, negli stessi anni e
che rappresentano il primo nucleo di concentrazione industriale destinato a trasformarsi
in grandi fabbriche nel corso del secolo
5
. La prima filatura di cotone di una certa
5
Fonte: ibidem
6
dimensione nasce a Legnano nel 1821 per opera di Carlo Martini, mentre la seconda
sorge nel 1824 su iniziativa di Eraldo Krumm.
Ai primi anni dell’Ottocento, sotto il dominio napoleonico, risale anche la realizzazione
della strada del Sempione. Già storica via di collegamento con l’Europa centrale, è solo
nel 1805, con il termine dei lavori, che assume un ruolo strategico di collegamento tra
Milano e Parigi, con lo scopo di sviluppare le relazioni commerciali tra la pianura
padana e l’Europa centro-occidentale.
Un altro importante asse di collegamento è la linea ferroviaria che ancora oggi collega
Milano ad Arona, passando per Rho, Vanzago, Parabiago, Canegrate e Legnano. La
realizzazione, iniziata dal governo austriaco negli anni ’50 del secolo, si divide in tre
fasi: la prima si conclude nel 1861 con il collegamento a Gallarate; nel 1865 termina la
costruzione del tronco fino a Sesto Calende, a cui segue, a poca distanza, il
prolungamento sino ad Arona.
1.2. 1870-1915: la nascita di una piccola Manchester
Il periodo compreso tra il 1870 e il 1915 è caratterizzato da una continua trasformazione
industriale, sociale e dei trasporti.
Nel terzo decennio dell’Ottocento cominciano a svilupparsi numerose attività
produttive, per lo più di piccole dimensioni, appartenenti al campo tessile e localizzate
lungo il corso dell’Olona, le cui acque vengono sfruttate per la produzione dell’energia
necessaria al funzionamento degli impianti industriali. Questo fiume, che assume
importanza economica già dall’anno 1000 offrendo l’energia necessaria alla messa in
moto dei mulini, nasce nelle Prealpi Varesine alle pendici del monte Legnone, sul
Campo dei fiori, vicino a Rasa di Varese. Dirigendosi verso la pianura si divide in una
serie di canali industriali utilizzati per l’irrigazione, e, solo poco prima di Castellanza,
riconfluisce in un solo letto
6
.
Nella seconda metà dell’Ottocento si diffonde l’industria meccanica. Nata come settore
complementare a quello tessile, cui fornisce pezzi di ricambio e assistenza sui
macchinari, dagli anni settanta si consolida come industria autonoma grazie ad
investimenti di capitali, soprattutto stranieri, e alla produzione di nuove tipologie di
6
Fonte: D’ILARIO G., GIANNAZZA E., MARINONI A., TURRI M., 1984
7
macchine. Imprese di piccole e medie dimensioni si localizzano prevalentemente lungo
la linea ferroviaria del Sempione, che raggiunto un disegno di rete
7
diventa l’ossatura
portante del sistema industriale: l’avvento del vapore, infatti, rompe i vincoli
localizzativi che legano la produzione ai corsi d’acqua, ma sancisce la dipendenza del
settore meccanico da un continuo e veloce approvvigionamento di carbone.
In quegli stessi anni, grazie alla tessitura meccanica, aumenta il numero di comuni con
stabilimenti cotonieri. E’ importante ricordare che il sistema di imprese di questo
territorio è caratterizzato da una compresenza di stadi di sviluppo diversi: «è
rintracciabile un ordine gerarchico e funzionale tra le tre cittadine maggiori (Legnano,
Busto Arsizio e Gallarate) e le località minori, che mancano ancora di una propria
individualità industriale; più che poli di sviluppo questi paesi, dotati ciascuno di poche
fabbriche, appaiono come appendici o satelliti dei centri a più forte
industrializzazione»
8
.
Figura 3 - Primo capannone della Cantoni-Krumm e C., la futura Franco Tosi, nel
1881
Fonte: immagine tratta da D’ILARIO, 1984, pp. 104
7
Nel 1879 viene aperto un secondo tracciato ferroviario: la linea a doppio binario Milano-Saronno-
Novara, che costituisce il primo nucleo della rete delle Ferrovie Nord Milano, nate nel 1877 con lo scopo
di costruire e gestire le linee ferroviarie in Lombardia. Fonte: FOSSA G., 1996
8
Fonte: ROMANO ROBERTO, 1990, pp. 135
8
Con il consolidamento definitivo del sistema produttivo basato sull’industria,
l’incremento della popolazione tocca livelli mai raggiunti in precedenza. Il primo boom
risale al 1871, quando i tassi di crescita salgono al 5%, ma è solo nel 1881 che si
raggiungono valori dell’11% circa. Confrontando questi dati con quelli della regione
Lombardia emerge come questi ultimi, molto elevati nel 1871 (10%), si mantengono
relativamente bassi nei decenni successivi (Tab. 1).
Tabella 1 - Andamento della popolazione residente nell'Alto Milanese e in
Lombardia (1871-1881)
Incremento 1871 1881
Assoluto 3.017 6.620
% +5,54 +10,84 Alto Milanese
Popolazione totale 54.458 61.078
Assoluto 368.251 201.195
% +10,44 +5,39Lombardia
Popolazione totale 3.528.732 3.729.927
Fonte: nostra elaborazione dati Istat
Per far fronte al continuo aumento di spostamenti di merci e persone che
quotidianamente vengono effettuati tra il capoluogo e un territorio interessato da un
veloce sviluppo industriale, nel 1878 si costituisce un comitato promotore per la
creazione di un tramway
9
tra Milano, Legnano, Busto Arsizio e Gallarate
10
. È del 1880
la concessione d’impianto ed esercizio rilasciata alla Società Anonima dei Tramways e
delle Ferrovie Economiche che permette, nello stesso anno, l’avvio dei lavori per una
tramvia la cui prima parte, che collega il piazzale esterno all’Arco della Pace a Legnano,
attraverso i comuni di Pero, Rho, Zancona (frazione di Nerviano), San Lorenzo di
Parabiago e San Vittore Olona, misura 25 km
11
.
9
I tramway, o come vengono definiti dalla popolazione “Gamba de Legn”, sono carrozze trainate da
piccole locomotive (piccoli cassoni muniti di tettoia sui quali è installata una modesta caldaia). Fonte:
D’ILARIO G., GIANNAZZA E., MARINONI A., TURRI M., 1984
10
Fino all’unità d’Italia i collegamenti tra Milano e l’Alto Milanese sono assicurati da ferrovie
ippotrainate, i cosiddetti “Velociu”: grosse vetture trainate da due cavalli lungo il tracciato del Sempione.
Fonte: www.storiadimilano.it/citta/trasporti_pubblici.htm
11
Fonte: D’ILARIO G., GIANNAZZA E., MARINONI A., TURRI M., 1984
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