risulti ostile qualora si presenti la necessit di un suo
utilizzo. Tali difficolt emergono anche dal fatto che in
Italia, come in altri paesi dell area occidentale, esistano
delle situazioni in cui i mercati sono, in taluni settori,
caratterizzati da forme di oligopolio tanto nella produzione
come nella distribuzione.
Bisogna per affermare che la globalizzazione in generale e
la crescita smodata di taluni mercati in particolare, hanno
creato un modello di difesa indotta che deriva direttamente
dalla concorrenzialit del settore e dal grado di
universalit del prodotto; tale forma di difesa risulta
tanto piø efficiente quanto piø risultino marcate le
dimensioni del consumo sia a livello locale sia a livello
globale. Il sistema della societ liberista basato su un
mercato fortemente concorrenziale ha comportato una
progressiva internazionalizzazione di alcuni prodotti con
una conseguente creazione di marchi piø forti rispetto ad
altri ritenuti piø deboli .
Dopo il 1993, l avvento della Unione Monetaria Europea e
la prospettiva della creazione di un mercato comprendente
circa 340 milioni di persone con reddito medio appena
inferiore a quello statunitense, ha fatto si che il ruolo delle
associazioni dei consumatori/utenti all interno della
comunit subisse profonde trasformazioni. La
determinazione di standard qualitativi Europei,
uniformando i processi di commercializzazione, elaborando
nuove regole concernenti la trasparenza del prodotto
servizio, ed introducendo in alcuni campi precisi obblighi di
legge (vedi la standardizzazione dei materiali elettrici e le
modalit di costruzione dei giocattoli), ha introdotto, senza
volerlo, una sorta di marchio di qualit a norma CEE che
travalica le effettive caratteristiche del prodotto, ma che
fornisce alle aziende un enorme spinta pubblicitaria
positiva in un mercato dalle dimensioni sopracitate.
Tali mutamenti strutturali nella morfologia del mercato, il
maggior peso nelle decisioni strategiche di produzione delle
indicazioni provenienti dal Marketing unite ad una
legislazione che tutela la qualit del prodotto servizio in
relazione agli standards della concorrenza, fanno si che il
potere contrattuale di produttori e distributori vada man
mano scemando a favore di altri soggetti economici come le
associazioni di consumatori- utenti. Si viene quindi a creare
una sorta di dicotomia tra produttore e consumatore
attraverso la quale se da un lato il produttore per ottenere i
favori della clientela migliora il proprio prodotto,
elaborando un preciso programma di ricerche di mercato, e
cercando di ottimizzare i propri interessi, dall altro l utente
finale pretender sempre maggiore qualit e trasparenza
premiando cos tutti quei prodotti-servizi rispondenti a tali
requisiti, spingendo in tal modo il mercato ad un grado di
concorrenzialit ancor piø elevato, sempre nel rispetto dei
vincoli legislativi, ambientali, ed etici vigenti.
La maggiore qualit di un determinato prodotto servizio,
ottenuta attraverso questo processo dicotomico costituir
per i produttori un margine di ulteriore profitto rispetto ai
concorrenti mentrŁ garantir al consumatore un maggior
grado di trasparenza spingendo cos il mercato nel suo
insieme verso nuovi orizzonti di innovazione e di crescita.
Ecco quindi spiegata la crescente importanza che le
associazioni dei consumatori utenti rivestono all interno
del processo produttivo e distributivo; importanza questa
che Ł destinata ad aumentare con la ratifica da parte dei
paesi membri delle normative gi approvate in ambito
europeo .
Nel seguente lavoro verranno analizzate le problematiche
inerenti la tutela dell utente del sistema bancario italiano
privilegiando la posizione del risparmiatore rispetto a
quella dell investitore ed approfondendo l argomento con
un esame delle normative vigenti a livello locale e generale
con una osservazione sulle posizioni e sui comportamenti
presi dalle piø importanti associazioni di consumatori-utenti
presenti sul territorio di Roma.
Il lavoro svolto Ł stato possibile grazie alla collaborazione e
allo stretto contatto con alcune importanti associazioni di
consumatori-utenti e aziende di credito della zona di Roma
che verranno man mano citate nell ambito della trattazione.
Segnaliamo la collaborazione dell ABI per il materiale e
la cortesia messaci a totale disposizione.
CAPITOLO 1
Tentare di analizzare le problematiche riguardanti la
tutela dei consumatori-utenti senza prima fornire una
definizione di qualit , sia essa inerente al prodotto od al
servizio in questione, non costituirebbe un quadro completo
ed esaustivo per l argomentazione. Questo perchØ attraverso
uno studio sul concetto di qualit del servizio e sui suoi
molteplici aspetti Ł possibile fornire una scala di valori cui
fare continuo riferimento nella ricerca sulla soddisfazione
totale dell utenza e quindi sulla sua tutela.
1.1 Definizione di qualit .
La qualit costituisce uno degli aspetti meno compresi
nel mondo degli affari, nonostante sia fondamentale per la
sopravvivenza anche delle societ piø grandi. Essa viene
indicata dagli utenti attraverso un tentativo di
commisurazione della loro soddisfazione. Innanzi tutto si
stabiliscono le esigenze dell utenza, poi si producono
esattamente quei servizi che vengono richiesti, nel periodo
concordato ed al costo piø basso.
Oggi, nel mondo, c Ł un solo aspetto chiave su cui
devono concentrarsi le aziende: il cliente; solo quelle che
mirano a soddisfare le esigenze dei clienti riusciranno a
sopravvivere. Concentrarsi rigorosamente sul cliente pu
dimostrarsi la strategia piø efficace per rimanere competitivi
nello scenario del mercato unico europeo.
La qualit Ł quindi un concetto relativo, legato alla
necessit . Il miglior livello di qualit Ł quello che risponde
esattamente alle esigenze personali e che risulta come il
migliore investimento per il denaro speso. Come acquirenti,
se compriamo qualcosa che superi le nostre esigenze,
probabilmente non trarremmo il massimo valore dalla nostra
spesa. Come fornitori di beni o servizi, se ne distribuiamo in
quantit maggiori alle necessit dei nostri clienti, ne risulter
probabilmente uno spreco di risorse e quindi di denaro. La
chiave, dunque, come produttori di beni o di servizi Ł
nell identificare le esigenze dei clienti, per soddisfarle al
prezzo che essi sono disposti a pagare; solo in questo caso,
dunque, si potr affermare di fornire la qualit migliore.
Siamo dunque giunti ad una prima definizione di qualit .
Qualit significa adeguatezza allo scopo, giusto
rapporto spesa/valore, ma soprattutto, soddisfazione delle
esigenze del cliente.
Probabilmente la qualit rappresenta il modo migliore
per assicurarsi la fedelt del consumatore, la migliore difesa
attuabile nei confronti della concorrenza straniera ed il solo
modo per riuscire ad ottenere condizioni di crescita continue
e profitti sempre maggiori in condizioni di mercato difficili
come quelle attuali. Il concetto di qualit non risulta quindi
di difficile comprensione, ma richiede un totale
coinvolgimento verso i diversi aspetti del management da
parte di tutti coloro che operano all interno dell azienda.
Per avere successo negli attuali mercati competitivi,
un azienda deve fornire servizi secondo le esigenze dei
clienti al costo minimo. Per riuscirvi, l impresa deve
comprendere il proprio ruolo nel mercato, organizzarsi per
rivestire quel ruolo ed assicurarsi che tutti i dipendenti
capiscano, e si impegnino a soddisfare le esigenze della
clientela la prima volta ogni volta, qualunque sia il compito
svolto.
Si potrebbe quindi definire la qualit anche come il
complesso degli aspetti tesi a definire ed assicurare la
rispondenza all uso riscontrata dal consumatore-utente, in
rapporto alle motivazioni che hanno determinato l acquisto
del prodotto-servizio in questione.
1
Tentando un approccio
di tipo socio-culturale, secondo la teoria di Maslow ed il suo
ben piø noto grafico rappresentante i bisogni umani
attraverso un criterio di ordinabilit , qualora un bisogno di
grado inferiore venga soddisfatto, il soggetto considera piø
1
Cfr E. Chiacchierini Tecnologia E Produzione Roma , Kappa , 1993
rilevante, ai fini della propria soddisfazione, il bisogno posto
al livello immediatamente superiore.
5. AUTOREALIZZAZIONE
4. NECESSITA DELL IO (prestigio, successo)
3. NECESSITA SOCIALI (amore, affetto, appartenenza)
2. NECESSITA DI SICUREZZA (ordine, stabilit , certezza)
1. NECESSITA FISIOLOGICHE ( cibo, acqua, aria, rifugio, abiti)
Fig. 1.1 Grafico dei bisogni umani di MASLOW
Da un punto di vista sociologico, tale teoria suffraga la
continua insoddisfazione dell uomo di fronte alla
realizzazione dei propri desideri, in quanto, ogni qualvolta
venga fornito un determinato livello di qualit per un
qualsiasi bisogno, si scatena nell uomo l urgenza di un
superiore livello.
Congiuntamente a questo discorso, non dobbiamo
tralasciare l importanza che la qualit ricopre nel definire e
commisurare l eticit di una determinata impresa.
I costi sociali sostenuti da una impresa misurati in
termini di inquinamento (sia ambientale che acustico), di
qualit e di sicurezza del lavoro, di impatto ambientale e di
sfruttamento delle risorse naturali e delle materie prime,
costituiscono importanti parametri attraverso i quali
vengono stabiliti il grado di qualit del prodotto/servizio in
questione e le differenze in questi termini con i
prodotti/servizi concorrenti.
1.2 La Qualit nei servizi
L analisi della qualit e degli aspetti che la legano alla
soddisfazione del cliente non deve essere considerata come
una prerogativa delle aziende produttrici di beni materiali .
Essa deve essere presa in considerazione anche e
soprattutto da quelle aziende che operando nel settore del
terziario avanzato, forniscono, tutti i giorni, quei servizi di
qualit cui risulta impossibile privarsi in una societ come
quella attuale. Banche, assicurazioni, trasporti, energia,
telecomunicazioni, informazione, editoria sono ormai
considerati i settori trainanti dell economia moderna proprio
perchØ attraverso il loro operato ci vengono forniti tutti quei
servizi che facilitano il nostro operare all interno della
societ , incrementando quindi il tasso di crescita di un
determinato paese.
Proprio per la crescente rilevanza che tali tipologie
produttive assumono all interno del quadro economico
globale, il fornire un servizio di qualit superiore rispetto a
quello fornito dalla concorrenza, privilegiando la
soddisfazione dell utente, potrebbe assicurare all azienda in
questione notevoli vantaggi sia di natura economica che
finanziaria.
Tuttavia, in tale contesto, non deve essere mai persa di
vista l importanza che riveste il consumatore e la sua tutela,
in quanto in un quadro come quello attuale in cui si
susseguono nuove tipologie di servizio abbinate alle
innovazioni che ci vengono dalla Information Technology, il
cliente pu spesso trovarsi in una situazione di
disorientamento e di confusione.
Particolare attenzione dovr essere riservata al settore
dell intermediazione finanziaria e piø in generale all ambito
dell intero settore bancario, in quanto l avvento dell Unione
Monetaria Europea, con l introduzione dell EURO,
generer dubbi ed incertezze riguardo alle conseguenze
pratiche per tutte le componenti della societ , persone,
famiglie, imprese, Pubblica Amministrazione e cos via.
La terziarizzazione avanzata quindi, portando indubbi
benefici alla nostra esistenza quotidiana, ha generato un
quadro in cui le aziende, combattendosi a colpi di
abbassamento di prezzi e introducendo continuamente nuovi
servizi per acquisire maggiori fette di mercato e fidelizzare
la clientela, generano confusione e disagi agli stessi clienti.
Fortunatamente la adesione italiana ai trattati
comunitari ha fatto s che, anche nel nostro paese, fosse
presente un quadro normativo funzionale e di semplice
applicazione che, fornendo maggiori poteri alle associazioni
di consumatori, garantisse la tutela dei consumatori sia in
ambito locale che Europeo.
Nel capitolo seguente ci soffermeremo maggiormente
sull analisi di tale quadro legislativo e sull evoluzione
cronologica che ha portato alla formazione della situazione
attuale .
1.3 La Qualit nei servizi bancari
Il panorama bancario italiano sta attraversando una
fase di metamorfosi cui Ł possibile assistere