8
mediante la ricostruzione degli itinerari formativi, presso la “Regia Scuola
d’Applicazione per gl’Ingegneri” di Torino per il Grassi, presso l’Università di
Pavia e quindi al “Regio Istituto Tecnico Superiore” di Milano per il Brebbia (si
è quindi consultato anche l’Archivio del Politecnico di Milano); si sono poi
ripercorsi i diversi incarichi professionali o pubblici dei due (il Grassi fu
sindaco di Rovellasca, suo paese natale, per questo si è consultato l’Archivio
Storico di questo comune), l’attività dello studio, tentando di fornire un quadro
il più completo possibile dell’attività professionale di ingegneri attivi tra fine
Ottocento e inizio Novecento. Per il capitolo riguardante gli ingegneri Grassi e
Brebbia si sono consultate numerosi fonti: ovviamente, la più importante è
stata l’Archivio Brebbia, mediante i riscontri forniti dai diversi fascicoli, ma
soprattutto in virtù della presenza dei libri di cassa dello studio, dal 1888 al
1903 esercito dal Grassi, dal 1903 al 1916 da quest’ultimo in società con il
Brebbia. Si sono così potuti affrontare numerosi aspetti della gestione
quotidiana di uno studio d’ingegneria, argomenti spesso sottaciuti ma che
comunque rientrano nella “storia del progetto”. Come è noto è in questo
periodo che la professione dell’ingegnere acquisisce un crescente spazio, in
cui la richiesta di maggiori competenze in settori “nuovi” (quali, ad esempio,
quello dei trasporti o quello dell’edilizia industriale) provocò un cambiamento
della figura dell’ingegnere ottocentesco, più legato all’edilizia in generale ed
all’agricoltura.
Per quanto riguarda la valutazione degli incarichi professionali svolti
per conto dell’amministrazione comunale saronnese, si è consultato
l’Archivio Storico del Comune di Saronno, altra fonte importante ai fini della
redazione di questo lavoro. Inoltre, sempre scorrendo il materiale
documentario conservato nell’Archivio Storico comunale, è stato possibile
ritrovare un progetto dell’ing. Cesare Beruto del 1874, relativo alla fognatura
cittadina. Tra gli altri apporti “significativi”, forniti in varie circostanze alla
trasformazione urbanistica di Saronno ed alla fornitura di servizi pubblici, ci
furono anche quelli del Maciachini e di Giacinto Motta.
In generale, si è preferito fare riferimento a pubblicazioni (in modo
speciale a quelle conservate nell’Archivio Brebbia) ed articoli contemporanei
al periodo considerato. Circa gli articoli, per argomenti di tipo “tecnico”, si
sono consultati “Il Politecnico”, il “Giornale dell’Ingegnere Architetto ed
Agronomo”, “Il Politecnico. Giornale dell’Ingegnere Architetto Civile ed
Industriale”, il “Monitore Tecnico”, “L’Ingegneria Civile e le Arti Industriali”,
“L’Industria. Rivista Tecnica ed Economica Illustrata”. Per inserire nel più
ampio quadro storico (locale, ma non solo) del periodo le vicende legate alle
9
trasformazioni urbanistiche saronnesi, si sono consultati “Il Corriere della
Sera”, “Cronaca Prealpina” (periodico, poi quotidiano di Varese), “La Regione
Lombarda” (edita a Milano, in precedenza “Gazzettino di Rho” e poi “Il
Circondario di Gallarate”), “Piccolo Corriere” ( settimanale di Gallarate),
“Saronno” (settimanale cittadino che ebbe solamente otto uscite alla fine del
1888), “Corriere delle Prealpi” (giornale settimanale di Tradate), i settimanali
“Cronaca Varesina” e “Indicatore Varesino”, “L’Eco del Circondario di
Gallarate” (1873), altri settimanali quali “L’Avvenire, Giornale di Gallarate e del
Circondario”, “La Voce del Popolo del Collegio Busto-Legnano-Saronno”
(1908-1912), “Il Lavoro. Settimanale delle organizzazioni operaie “ (Busto
Arsizio, 1910-1913).
Nella ricerca si sono analizzati gli apporti dati dagli ingegneri
saronnesi (oltre al Grassi ed al Brebbia, verrà più volte menzionato l’ing.
Angelo Minoretti) e dagli altri professionisti impegnati nella cittadina nel
settore agricolo (essenzialmente riguardo alla definizione dei contratti
colonici, recuperando la tradizione degli “agronomi”), nella “sistemazione
delle acque” (lavori di rettifica al torrente Lura e progetto di fognature), nella
definizione e nello sviluppo della rete viaria (analizzando l’influenza delle
autorità pubbliche, comunale e provinciale, ma anche le iniziative in tale
campo dei privati, utilizzando documenti provenienti anche dall’Archivio
Storico del Santuario di Saronno), nell’importante settore dei trasporti e dei
collegamenti, mediante ferrovie e tramvie, che fecero di Saronno un
importante nodo di smistamento della rete delle Ferrovie Nord Milano (perciò
si è deciso di accedere all’Archivio degli Impianti Fissi delle FNM di Saronno),
innescando in tale modo il processo di trasformazione del borgo
ottocentesco e favorendo la localizzazione delle prime attività industriali. Si
deduce che gli ingegneri, in questo periodo, operarono in più settori,
mantenendo comunque un alto livello di specializzazione, che, viste le
proposte “formative” delle scuole d’applicazione, non è azzardato attribuire
alla pratica professionale. A proposito delle attività industriali, queste, dal
punto di vista architettonico e della conformazione degli impianti, sono
oggetto di un capitolo specifico (dove, insieme agli esempi più significativi, in
alcuni casi veri e propri “prodotti politecnici”, si sono analizzate le tipologie più
frequenti adottate, “usufruendo” dei documenti e dei disegni conservati
nell’Archivio Storico della Società Lazzaroni). Non si è dimenticato il settore
dell’edilizia privata, collegando a questo i temi della regolamentazione edilizia
e del controllo pubblico, molto “sentiti” nel periodo a cavallo tra fine Ottocento
ed inizio Novecento. Infine si è affrontata la questione della costruzione di
10
opere pubbliche, quali cimitero, macello, mercato boario, edifici scolastici,
realizzazioni emblematiche della trasformazione di Saronno.
10
CAPITOLO I.
CENNI BIOGRAFICI SU GIULIO GRASSI E CESARE BREBBIA,
INGEGNERI LOMBARDI TRA OTTOCENTO E NOVECENTO:
L’ATTIVITA’ DELLO STUDIO TECNICO DI SARONNO DAL 1880 AL 1916.
1. Giulio Grassi e l’attività dello studio tecnico fino al 1898
Giulio Grassi nacque a Rovellasca, in provincia di Como, il 2 ottobre
del 1852, da Luigi, milanese, proprietario di immobili in via Durini, e da
Costanza Mazzucchelli, di Como.
“Grassi Luigi, milanese, [...], si decise, verso i 40 anni, a farsi una famiglia,
sposando una cugina di terzo grado, la Costanza Mazzucchelli di vecchia famiglia
comasca. Visto da un articolo di giornale che veniva messa in vendita una proprietà a
Rovellasca, tra Milano e Como, il Grassi decise di comperarla e di andare là con la sposa.
A Rovellasca però gli dava noia non avere una occupazione definitiva; e prese
allora la esattoria che tenne per un certo numero di anni.
Nacquero 4 figli: Giulio, Battista, Giuseppe, Isabella “
1
.
Primo di quattro figli, fratello maggiore di Giovanni Battista, che
diventò biologo di fama mondiale, Giulio Grassi frequentò con quest’ultimo
(di due anni minore) un collegio privato saronnese, il Bolchi-Stucchi. In
seguito, Giulio e Battista Grassi conseguirono la licenza liceale presso il “R.
Liceo Volta“ di Como
2
.
La “carriera scolastica“ del Grassi proseguì presso la “Regia Scuola
d’Applicazione per gl’Ingegneri“ di Torino
3
(attuale politecnico torinese), nella
1
Cfr. Centro di genetica del Consiglio Nazionale delle Ricerche presso l’Università di
Pavia-Symposia Genetica et Biologica Italica, Vol. IV, In onore di Battista Grassi nel
centenario della sua nascita, Tipografia del Libro, Pavia, 1956, p. 37. Vedi, nella stessa
pagina: “Purtroppo non abbiamo notizie dettagliate sulla vita della famiglia nella
modesta casa di Rovellasca“.
2
Cfr. Centro di genetica del Consiglio Nazionale delle Ricerche presso l’Università di
Pavia-Symposia Genetica et Biologica Italica, Vol. IV, In onore di Battista Grassi nel
centenario della sua nascita, op. cit., p. 40. Nella stessa pagina: “[Giulio e Battista Grassi]
Tornavano a Rovellasca il sabato per passarvi il fine settimana. [...].[A proposito di Luigi
Grassi], [...] il fatto che assicurò a tutti i suoi figli le migliori possibilità di educazione
dimostra in lui un uomo di larghe vedute“.
3
Fondata nel 1860. Nel 1906 la “Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri“ ed il “Regio
Museo Industriale“ confluirono nel “Regio Politecnico“. Vedi La formazione dell’ingegnere
11
quale si laureò, in “ingegneria civile“
4
, nel 1876, a 24 anni
5
, risultando, nella
graduatoria finale dei laureati di quell’anno, novantaquattresimo su centouno
nella Torino di Alberto Castigliano. Le scuole di Ingegneria nella seconda metà
dell’Ottocento, Sagep Editrice, Torino, 1984, p. 9: “[...] ad esse [alle due scuole sopra
citate] per un quarantennio era stato affidato il compito di realizzare, in collaborazione, la
fase applicativa della formazione degli ingegneri, mentre l’insegnamento teorico
propedeutico era demandato all’Università“. Nella stessa pubblicazione, vedi a p. 16:
“Mentre presso la Scuola di Applicazione venivano impartiti gli insegnamenti tradizionali
legati essenzialmente alla ingegneria civile, al Museo Industriale si tenevano i Corsi delle
discipline più nuove, rese indispensabili alla preparazione dei moderni ingegneri dalla
intensità crescente della vita economico-industriale e dallo sviluppo incalzante delle
applicazioni delle scienze fisiche e naturali all’industria“.
4
”Indirizzo“ creato nella scuola torinese con la promulgazione del “nuovo“ regolamento del
14 novembre 1867, cfr. La formazione dell’ingegnere nella Torino di Alberto Castigliano.
Le scuole di Ingegneria nella seconda metà dell’Ottocento, op. cit., p. 28. Circa gli
insegnamenti dei corsi ed i nomi dei docenti del Grassi, studente a Torino, vedi Giovanni
Curioni, Cenni storici e statistici sulla scuola d’applicazione per gl’ingegneri fondata in
Torino nell’anno 1860, Tipografia Editrice G. Candeletti, Torino, 1884, p. 32: “4°.
Insegnamenti e professori. Gli insegnamenti che complessivamente s’impartiscono nei tre
corsi e per le tre categorie di aspiranti all’ingegneria sono in numero di venticinque: 1. La
meccanica razionale; 2. La geodesia teoretica; 3. La chimica docimastica; 4. La statica
grafica; 5. La geometria descrittiva applicata; 6. L’architettura; 7. La geometria pratica; 8.
La meccanica applicata, e l’idraulica pratica; 9. La scienza delle costruzioni; 10. Le
materie legali; 11. Le macchine a vapore e le ferrovie; 12. La mineralogia e la geologia;
13. L’economia e l’estimo rurale; 14. La cinematica applicata; 15. Il disegno
d’ornamentazione; 16. Il disegno di macchine; 17. La chimica tecnologica; 18. La
chimica applicata ai prodotti minerali; 19. La fisica tecnica; 20. La tecnologia meccanica;
21. La composizione di macchine e le nozioni di statica grafica; 22. Le macchine
termiche e le ferrovie; 23. La metallurgia e l’arte delle miniere; 24. L’economia
industriale; 25. Il disegno d’ornato. I due primi insegnamenti si danno alla R. Università.
Si danno al Valentino (sede della Scuola d’applicazione per gli ingegneri) gli undici
successivi, ai quali bisogna ancora aggiungere i tre insegnamenti molto importanti di
disegno di macchine e di disegno di macchine a vapore per gli ingegneri civili, di disegno
di costruzioni per gli ingegneri civili e per gli architetti [...] “. A p. 36: “Le esercitazioni, che
complessivamente si fanno nel secondo periodo dell’anno scolastico pei tre corsi e per le
tre categorie di aspiranti all’ingegneria, hanno generalmente rapporto ai dieci
insegnamenti: 1. Di chimica docimastica; 2. Di meccanica applicata; 3. Di costruzioni; 4.
Di geometria pratica; 5. Di macchine a vapore e ferrovie; 6. Di architettura; 7. Di
tecnologia meccanica; 8. Di composizione di macchine; 9. Di metallurgia; 10. Di
macchine termiche“. Vedi a p. 40: dalla fondazione dell’istituto all 1880-81 fu professore
della Cattedra di chimica docimastica il prof. Ascanio Sobrero. Fino al 1876
l’insegnamento della statica grafica veniva riassunto in poche lezioni del corso di
costruzioni (cfr. p. 42). Vedi a p. 44: cattedra di architettura, “[...] fu alla cattedra stessa
destinato, in qualità di professore straordinario il comm. Giovanni Castellazzi, colonnello
nel Genio militare e poscia generale, direttore degli studi della Regia Accademia militare
di Torino. Il Castellazzi insegnò nella Scuola d’applicazione dall’anno scolastico 1870-71
fino al termine dell’anno scolastico 1875-76. [...]. Uomo di molta pratica per le numerose
costruzioni che ebbe a progettare ed a dirigere come ufficiale del Genio militare, seppe
mantenere nel suo insegnamento quell’indirizzo che si conviene all’istruzione di allievi
ingegneri; e, mentre insegnava nella Scuola d’Applicazione, pubblicò un interessante
12
ingegneri civili
6
. Non è certo che Giulio Grassi abbia frequentato a Torino
anche il biennio propedeutico (i cui insegnamenti, in quella città , erano tenuti
presso il Castello del Valentino), dopo il quale gli aspiranti ingegneri
potevano iscriversi alla scuola d’applicazione.
Dal 1876, anno in cui si laureò, al 1879, non si hanno notizie
sull’attività professionale dell’ingegner Giulio Grassi.
Nel 1879 il Grassi, allora ventisettenne, venne nominato
rappresentante di Rovellasca nel Comitato Forestale della Provincia di Como,
quasi sicuramente su intervento del padre Luigi, all’epoca assessore del
comune comasco
7
.
Il primo incarico professionale “documentato“ del Grassi risale al
1880: si trattava della nomina ad “ingegnere collaudatore“ delle strade del
comune di Rovellasca (dove, per un breve periodo, rivestì la carica di
consigliere comunale), collaudo svolto anche nei due anni seguenti e,
sicuramente, nel 1886
8
e nel 1889
9
.
collezione, dei principali progetti architettonici stati studiati dal professor Promis, [...]“. La
cattedra di meccanica applicata e d’idraulica pratica era affidata a Prospero Richelmy (cfr.
p. 46), dal 1868 Giovanni Curioni fu titolare della cattedra di Scienza delle costruzioni
(cfr. pp. 48-49), il corso di materie legali, fino al 1877, fu tenuto dall’ing. Giovanni Pezzia
(p. 49), quello di macchine a vapore e ferrovie all’ing. Agostino Cavallero (p. 50), quello
di Economia ed estimo rurale da Giuseppe Borio (pp. 50-51), quello di Mineralogia e
geologia da Bartolomeo Gastaldi (pp. 51-52).
5
Vedi Giovanni Curioni, Cenni storici e statistici sulla scuola d’applicazione per
gl’ingegneri fondata in Torino nell’anno 1860, op. cit., p. 238: “Allegato XIII. Elenco dei
Laureati dalla fondazione della Scuola a tutto l’anno 1883. 1876. Ingegneri civili. Grassi
Giulio-Rovellasca“.
6
Vedi R. Scuola d’applicazione per gli ingegneri in Torino, Classificazione a termini
dell’art. 23 del Regolamento della Scuola, 14 Novembre 1867, degli Allievi che nell’anno
scolastico 1875-76 conseguirono il diploma di INGEGNERE CIVILE, INGEGNERE PER LE
INDUSTRIE MECCAN. e di ARCHITETTO, in “L’Ingegneria civile e le arti industriali“, a. III,
n. 1, 1 gennaio 1877, p. 16: “[...] Giulio Grassi di Rovelasco [sic] (Como)“, somma dei voti
ottenuti negli esami speciali o nei gruppi ridotta a centesimi=669 (max. 1100), voto sulla
dissertazione=66 (max. 100), totale dei voti=735 (max. 1200).
7
Per la nomina di Giulio Grassi al Comitato Forestale della Provincia di Como, cfr. ASCR,
categoria I (Amministrazione), cartella 6, anni 1874-1900: “Estratto del verbale di
convocazione del Consiglio Comunale di Rovellasca“, 30 settembre 1879. Luigi Grassi è
consigliere comunale (presente in consiglio fin dal 1874), lo sarà fino al 1885, cfr. ASCR,
categoria I (Amministrazione), cartella 6, anni 1874-1900: “Verbale di deliberazione del
consiglio comunale di Rovellasca“, 17 maggio 1875; “Verbale di deliberazione del
consiglio comunale di Rovellasca“, 9 maggio 1875, Luigi Grassi è assessore e presidente
del Consiglio Comunale.
8
Riguardo alla nomina per il 1880, cfr. ASCR, categoria I (Amministrazione), cartella 6,
anni 1874-1900: “Estratto del verbale di convocazione del Consiglio Comunale di
13
Per gli ingegneri lombardi del periodo, l’attività di collaudo delle
strade comunali (mansione da svolgere con cadenza semestrale, in
primavera ed in autunno
10
) rivestiva notevole importanza nell’esercizio della
professione
11
: così fu anche per l’ing. Giulio Grassi, e poi per l’ing. Cesare
Rovellasca“, 27 ottobre 1879. Circa la carica di consigliere comunale a Rovellasca, cfr.
ASCR, categoria I (Amministrazione), cartella 6, anni 1874-1900: “Estratto del verbale di
convocazione del Consiglio Comunale di Rovellasca“, 18 ottobre 1885. Cfr. ASCR,
categoria I (Amministrazione), cartella 6, anni 1874-1900: “Estratto del verbale di
convocazione del Consiglio Comunale di Rovellasca“, 21 settembre 1880, conferma
dell’ing. Grassi come collaudatore per l’anno 1881; “Estratto del verbale di convocazione
del Consiglio Comunale di Rovellasca“, 11 settembre 1881, conferma per l’anno 1882.
Circa l’incarico come collaudatore per l’anno 1886, cfr. ASCR, categoria I
(Amministrazione), cartella 6, anni 1874-1900: “Estratto del verbale di convocazione del
Consiglio Comunale di Rovellasca“, 18 ottobre 1885.
9
Vedi ABS, Vol. I, “Movimento Cassa dell’Azienda Ing. Grassi-Ing. Pagani, Saronno, 1888-
1889“: “Esatta dall’Ing. Grassi la specifica collaudi Rovellasca £ 69“. Vedi anche ASCR,
categoria X (Lavori Pubblici), cartella 82, anni 1907-1917: “Riappalto Strade dal 1
Maggio 1889 al 30 Aprile 1908“, ing. Giulio Grassi.
10
Vedi ABS, fascicolo Uboldo, riappalto strade, 1890: “Copia autentica dell’Istromento del
giorno 8 giugno 1881 portante l’Appalto per la manutenzione delle strade ed annessi
manufatti del Comune di Uboldo concesso dalla Giunta Municipale di Uboldo al S.
Giuseppe Tognoni pel novennio dal 1° Aprile 1881 al 31 Marzo 1890 e per l’annuo
canone di £ 2451“, notaio Giulio Zerbi di Saronno, “[...] 26. Collaudazione e pagamenti.
Le visite pel collaudo delle strade ed opere in manutenzione hanno luogo due volte
all’anno a mezzo dell’Ingegnere di Riparto: la 1
a
in ottobre per verificazione dello stato
lodevole d’ogni strada ed opera, delle forniture e dell’adempimento per parte
dell’appaltatore in ogni suo obbligo, esclusa qualsiasi restrizione o proroga; la 2
a
in Aprile
destinata specialmente a verificare il primaverile rassetto [sic] stradale, gli spurghi, lo
spandimento della ghiaia residuata e la recisione dei rami sporgenti; in questa visita non
si farà carico all’appaltatore delle occorribili più estese riparazioni a compito, [...]“.
11
Vedi ing. Emilio Beretta, La manutenzione e la sorveglianza delle strade comunali nella
provincia di Milano, in “PGIA“, a. XLIV, 1896, p. 569: “Ho dovuto occuparmi nell’esercizio
della mia professione di atti di collaudo inerenti alla Manutenzione delle nostre Strade
Comunali, e spinto dal desiderio di approfondire lo studio di questo ramo importante fra i
pubblici servizi, ho voluto esaminare quanto si è fatto in passato e quali criteri si erano
seguiti per arrivare all’attuale ordinamento: [...] “. Nello stesso articolo, a p. 570, si tratta
della situazione lombarda: “Data poco più di un secolo la costruzione in Lombardia delle
Strade Ordinarie quale attualmente si pratica; in questa regione affatto pianeggiante il
commercio già esteso fece più che altrove sentire il bisogno di tale sviluppo, [...]“. Per
quanto riguarda il contesto saronnese, si conservano documenti relativi a collaudi delle
strade comunali nell’Archivio Storico del Comune di Saronno: cfr. ASCS, parte I, titolo I
(Acque e strade), cartella 1, fascicolo 2, Progetto deviazione acque provenienti dalla
Favia nel Torrente Lura, 1846-1867, nel 1869 l’ing. Filippo Ramazzotti rivestiva la carica
di “ingegnere collaudatore“, incarico confermato anche per l’anno 1870, cfr. ASCS, parte
I, titolo I (Acque e strade), cartella 2, fascicolo 4, Manutenzione strade comunali appalto
ditta Banfi, 1861-1869. In precedenza, l’ing. Luigi Maggioni aveva svolto la mansione di
“ingegnere collaudatore“ per il comune di Saronno, cfr. ASCS, parte I, titolo I (Acque e
strade), cartella 1, fascicolo 5, Strade comunali in genere, 1854-1869, e ASCS, parte I,
14
Brebbia
12
, impegnati in tempi diversi (e con modalità diverse) nel collaudo
delle strade comunali di Uboldo (dal 1881 al 1919)
13
, di Mozzate (dal 1888 al
1924)
14
e di Caslino (1889-1920)
15
e di altri comuni del saronnese
16
.
L’operazione prevedeva la verifica della corretta manutenzione delle strade (e
di altri manufatti
17
) da parte delle ditte e degli imprenditori edili che si erano
aggiudicati l’appalto
18
.
titolo I (Acque e strade), cartella 2, fascicolo 4, Manutenzione strade comunali appalto
ditta Banfi, 1861-1869. L’appalto della manutenzione delle strade comunali fu assegnato,
dal 1852 al 1869, alla ditta “Banfi Giovanni“, cfr. ASCS, parte I, titolo I (Acque e strade),
cartella 1, fascicolo 3, Manutenzione delle strade appalto alla ditta Banfi Giovanni, 1852-
1860 e ASCS, parte I, titolo I (Acque e strade), cartella 2, fascicolo 4, Manutenzione
strade comunali appalto ditta Banfi, 1861-1869, con il breve “intermezzo“ della ditta
“Ballaratti“, cfr. ASCS, parte I, titolo I (Acque e strade), cartella 2, fascicolo 4,
Manutenzione strade comunali-appalto alla ditta Ballaratti, 1861. Cfr. infine anche ASCS,
parte I, titolo I (Acque e strade), cartella 3, fascicolo 2, Appalto manutenzione strade
comunali, 1870-1878, e ASCS, parte I, titolo I (Acque e strade), cartella 7, fascicolo 12,
Appalti vari per lavori e manutenzione strade, 1886-1896.
12
Autore, nel 1905, del progetto d’appalto delle strade comunali di Mercallo, suo paese
natale (cfr. ABS, fascicolo Comune di Mozzate, collaudi), negli anni successivi “ingegnere
appaltatore“ nello stesso centro.
13
Cfr. ABS, fascicolo Comune di Uboldo.
14
Cfr. ABS, fascicolo Comune di Mozzate.
15
Cfr. ABS, fascicolo Comune di Caslino.
16
Vedi ABS, Vol. I, “Movimento Cassa dell’Azienda Ing. Grassi-Ing. Pagani, Saronno,
1888-1889“: “Febbraio 1889, 27. Esatto saldo specifica collaudo 88-89 Lomazzo £ 55“;
“Febbraio 1889, 27. Esatto saldo specifica collaudo primaverile 87-88 ed autunnale 88-89
Bregnano £ 100“; “Febbraio 1889, 27. Esatto saldo specifica collaudo primaverile 87-88
ed autunnale 88-89 Rovello £ 80“; “Aprile 1889, 11. Esatto specifica collaudi Cislago £
78“; “Giugno 1889, 26. Esatto dal C. di Caronno per collaudi 1888 £ 55“.
17
Vedi ABS, fascicolo Collaudi, Comune di Uboldo: minuta del “Processo verbale della
visita di collaudo autunnale dell’ordinaria manutenzione riferibilmente al 1° Semestre
dell’annata dal 1° Aprile 1903 al 31 Marzo 1904 delle strade ed opere Comunali in
appalto al Sig. Masini Gaetano di Saronno“, 9 dicembre 1903, “Prospetto indicativo delle
strade ed opere in manutenzione. Strade interne. [...]. Strade esterne primarie. [...]. id
secondarie. [...]. Altre opere=Cimitero-Pozzo Comunale-Piscina [sic]-Tomba sepolcrale ed
Ossario-Cappelletta mortuaria“.
18
Vedi ing. Emilio Beretta, La manutenzione e la sorveglianza delle strade comunali nella
provincia di Milano, op. cit., p. 602: “Per dare un’idea dei lavori che vengono in tal modo
accollati all’appaltatore vediamo quanto viene esposto nel Riassunto dei lavori e forniture
a compito. a) Spurgo del detrito (fango e polvere), costante regolarizzazione della carriera
stradale; mantenimento delle banchine, dei cigli e delle scarpe; sradicamento continuo
delle erbe da ciglio a ciglio, spurgo dei fossi colatori, dei ponti, ecc., sgombro delle frane
e delle materie trascinate sulla strada dalle acque, rotta della neve e ghiaccio,
temporaneo insabbiamento, rimozione della neve collo spartineve, ecc. b) Conservazione
15
Nel 1882, una commissione del comune di Rovellasca concesse
all’ing. Giulio Grassi l’incarico di progettare un nuovo locale scolastico,
avendo apprezzato le precedenti prestazioni professionali, sempre per conto
di questo comune
19
.
Se è presumibile che nei primi anni Ottanta del secolo scorso il
Grassi svolgesse la propria professione a Rovellasca, avendo
(probabilmente) aperto uno studio nella casa paterna, dal 1882 è
documentata la presenza dell’ingegner Grassi anche a Saronno
20
(senza
peraltro che, anche negli anni successivi, venisse chiuso lo studio di
Rovellasca
21
). Si può ipotizzare che fin dall’inizio dell’attività dello studio
tecnico saronnese del Grassi, questo fosse ubicato nella casa di vicolo Santa
Marta
22
(mappale n. 361), dove rimase fino alla Seconda Guerra Mondiale,
di tutte le selciature delle strade, compresa, sia per la fattura, sia per la sabbia, la
rinnovazione occorribile fra l’anno del superiore insabbiamento. c) Conservazione nel loro
complesso ed in ogni e singolo loro dettaglio ed occorrenza di tutte le opere d’arte, edifici
ecc. soggetti a complessiva manutenzione a compito. d) Conservazione di manufatti ed
oggetti accessori qualificati di limitata manutenzione a compito. I lavori e forniture
comprese in tale manutenzione a compito sono, rappezzi di muratura sino ad 1/5 di metro
cubo, intonachi, ecc.“. Vedi, ad esempio, ABS, fascicolo Collaudi, Comune di Uboldo:
minuta del “Processo verbale della visita di collaudo primaverile dell’ordinaria
manutenzione riferibilmente al 2° semestre dell’annata dal 1° Aprile 1902 al 31 Marzo
1903 delle Strade ed altre opere Comunali in Appalto al Sig. Masini Gaetano di
Saronno“, 2 maggio 1903, “Emergenze della visita. Visitate le Strade ed altre opere
Comunali in manutenzione si riconobbe avere l’appaltatore corrisposto perfettamente alle
prescrizioni contrattuali e precisamente: a) La ghiaia fornita nel passato autunno venne in
totalità sparsa e consunta. [...]. b) La pavimentazione in selciato si riscontrò in buono stato
di manutenzione. c) I manufatti si trovano in stato di conservazione discreta; [...]. d) Gli
espurghi e lavori in genere di regolarizzazione delle strade e loro accessori furono
praticati a norma di buona pratica. e) I rami protendenti dai laterali fondi risultano tagliati,
come le leggende [sic] degli indicatori stradali si riconobbero perfettamente nitide ed
intelleggibili. f) I diritti stradali sono rispettati. [...]“.
19
Cfr. ASCR, categoria I (Amministrazione), cartella 6, anni 1874-1900: 15 gennaio 1882,
nomina dell’ing. Giulio Grassi per costruire un locale scolastico, “[...] dopo varie discussioni
ed apprezzati i meriti e tenuto conto delle capacità e attitudine già dimostrate
dall’Ingegnere Collaudatore delle Strade Com. [...]“.
20
Cfr. ABS, fascicolo Mutuo Soccorso, Società Operai, Agricoltori e Industriali, Saronno:
perizia su carta intestata “Ing. Giulio Grassi-Saronno“, 6 dicembre 1882.
21
Cfr. ABS, fascicolo Borella fu Luigi, Rovellasca-divisioni: lettera su carta intestata “Giulio
Grassi-Ingegnere-Rovellasca“, 3 novembre 1894. Cfr. anche ABS, fascicolo Banfi Roberto,
foglio con timbro “Giulio Grassi, Ingegnere, Rovellasca“, 1897.
22
Notizie raccolte durante una conversazione con l’ing. Ugo Brebbia, figlio di Cesare
Brebbia, Saronno, 4 maggio 1996 [d’ora in poi Conversazione, cit.]: la casa di vicolo
Santa Marta era interamente di proprietà dell’ing. Giulio Grassi. Era composta di due
piani fuori terra e comprendeva un piccolo giardino interno, oltre ad un cortiletto. Al piano
16
dopo che lo studio fu rilevato dall’ing. Cesare Brebbia. Si può inoltre
presumere, con buona approssimazione, che l’esordio dell’attività
dell’ingegner Grassi sulla “piazza“ saronnese avvenne contemporaneamente
al matrimonio con Luigia Cattaneo, che permise al professionista di
Rovellasca di imparentarsi con Giacinto Lazzaroni, rappresentante della
famiglia proprietaria, dal 1888 in poi, dell’omonima fabbrica di biscotti.
Se fino ad allora l’esercizio professionale del Grassi si era svolto
quasi esclusivamente nel paese natale di Rovellasca
23
(e nei centri agricoli
limitrofi), l’apertura dello studio saronnese coincise con l’espansione
dell’attività nella nostra cittadina, testimoniata dai primi incarichi assunti per
conto dell’autorità municipale locale
24
e di committenti privati
25
, elencati nella
tabella allegata al presente capitolo
26
.
Tra le prestazioni professionali svolte da Giulio Grassi per conto della
municipalità saronnese, va annoverata la qualifica di “ingegnere municipale“,
assunta tra il 1886 ed il 1887, per difendere gli interessi dell’amministrazione
comunale nelle vertenze con la Società delle Ferrovie Nord Milano
27
e con la
Società per la Ferrovia Novara-Seregno
28
. All’epoca, a Saronno, ma anche nei
piccoli comuni circostanti, in mancanza di un ufficio tecnico comunale (istituito
terreno, con ingresso da vicolo Santa Marta, c’era lo studio. Al piano superiore si trovava
l’appartamento dell’ing. Grassi, mentre all’inizio del secolo parte della casa era affittata
all’ex capitano dei RR. Carabinieri Domenico Busnelli, già consigliere comunale di
Saronno.
23
Tra il 1881 ed il 1883 aveva progettato, sempre per il comune di Rovellasca, la
sistemazione della strada al Ponte Lura, cfr. ASCR, categoria X (Lavori Pubblici), cartella
81, anni 1877-1905, fascicolo Riattamento del tronco stradale al Ponte Lura, 1883.
24
Si ricordano, tra gli altri : il progetto per la sistemazione, nel 1885, della strada
Sant’Antonio, cfr. ASCS, parte I, titolo I (Acque e strade), cartella 7, fascicolo 6,
Sistemazione della strada S. Antonio, 1885; il collaudo dell’ampliamento, sempre nel
1885, del cimitero comunale di Saronno, cfr. ASCS, parte I, titolo IX (Culto e cimiteri),
cartella 31, fascicolo 5, Cimitero comunale, 1880-1885; il progetto, nel 1887, per la
sistemazione della strada San Dalmazio, cfr. ASCS, parte I, titolo I (Acque e strade),
cartella 8, fascicolo 2, Sistemazione strada S. Dalmazio, 1887.
25
Tra i primi progetti “saronnesi“ del Grassi figura quello per la costruzione della casa dei
signori Gritti, in via Molino, nel 1887, cfr. ABS, fascicolo Gritti sorelle fu Giuseppe,
Saronno.
26
Cfr. Tabella opere ed incarichi ing. Grassi-ing. Brebbia, ALLEGATO 1.
27
Cfr. ASCS, parte I, titolo I (Acque e strade), cartella 5, fascicolo 13, Convenzioni varie
con la Soc. Ferr. Nord Milano, 1886-1898.
28
Cfr. ASCS, parte I, titolo I (Acque e strade), cartella 8, fascicolo 1, Ferrovia Saronno-
Busto-Novara, 1883-1887.
17
nella nostra città tra il 1906 ed il 1907), si affidava la cura degli interessi della
collettività, in materia di edilizia, di realizzazione e manutenzione di opere
pubbliche, di costruzione e collaudo di infrastrutture, ad un professionista, il
quale temporaneamente assumeva tale incarico.
Qualche tempo prima, esattamente nel 1885, l’ingegner Giulio Grassi
aveva fatto parte dei “dipendenti“ della Società per la Ferrovia Novara-
Seregno, incaricati di effettuare rilievi e misurazioni dei fondi dei proprietari
saronnesi, ai fini della posa dei binari della nuova linea ferroviaria. L’impiego,
a tempo pieno o temporaneo, alle dipendenze di società concessionarie di
strade ferrate o di imprenditori di lavori pubblici impegnati nello stesso
settore, rappresentava un altro degli sbocchi lavorativi e delle tante possibilità
professionali a disposizione della categoria degli ingegneri. In
quell’occasione il Grassi fece la conoscenza dell’ingegner Giuseppe
Pagani
29
, col quale, nel 1888, costituì una società per l’esercizio dello studio
saronnese
30
, nella casa di vicolo Santa Marta, di proprietà dello stesso
Grassi
31
.
Anche se, all’interno dei libri di cassa dello studio, le prime
registrazioni della nuova società risalgono al 24 novembre 1888
32
, è
presumibile che la collaborazione tra i due professionisti ebbe inizio qualche
mese prima
33
.
29
Vedi Bollettino della Associazione fra gli Ingegneri ed Architetti ex-allievi del
Politecnico milanese, Vol. VI (1922-1927), Officine Grafiche Saita e Bertola, Milano,
1928, p. 249: “Laureati del 1884. Pagani Giuseppe, Ing. civile, nato a Torno (Como). Già
addetto a costruzioni ferroviarie presso imprenditori di lavori pubblici, poi addetto alla
Società lombarda per la distribuzione d’energia elettrica quale dirigente i lavori idraulici,
ed ora Direttore della Società Elettrica Comense A. Volta e della Società Tram Elettrici
Comensi, [...]“.
30
Cfr. ABS, Vol. I, “Movimento Cassa dell’Azienda Ing. Grassi-Ing. Pagani, Saronno, 1888-
1889“.
31
Vedi ABS, Vol. I, “Movimento Cassa dell’Azienda Ing. Grassi-Ing. Pagani, Saronno,
1888-1889“: “Ottobre [1889], 22. Pagato all’Ing. Grassi per fitto, fuoco ed illuminazione a
tutto il 1889 in ragione di £ 350 all’anno £ 400“.
32
Cfr. ABS, Vol. I, “Movimento Cassa dell’Azienda Ing. Grassi-Ing. Pagani, Saronno, 1888-
1889“.
33
Cfr. ASCR, categoria IX (Istruzione pubblica), cartella 73, anni 1889-1900: “Processo
verbale di liquidazione e collaudo delle opere occorse per la sistemazione ed Abitazione
del Personale Insegnante di due locali rustici in 2° piano del fabbricato Com.
le
ad uso
Scuole, di compendio della proprietà di questo Comune“, luglio 1889, progetto dell’ing.
Giulio Grassi del 19 maggio 1888, l’ing. Giulio Grassi viene definito “ingegnere
comunale“, l’ing. Giuseppe Pagani “collaudatore“.
18
I movimenti di cassa della nuova società “fotografano“ bene la
situazione di questa: nei primi mesi di attività, le uscite superarono di gran
lunga le entrate (rispettivamente, alla fine di dicembre, constarono di lire
475,05 e di lire 95,50)
34
. Nei registri dei movimenti di cassa esistevano conti
separati per l’ing. Giulio Grassi e per l’ing. Giuseppe Pagani per l’incasso
delle varie parcelle (o “specifiche“
35
, alcune di queste, invece di essere
conteggiate a favore di uno dei due professionisti, andando poi a sommarsi
al conto sociale, venivano descritte con “quote speciali“ per uno dei due
ingegneri, inducendo a pensare che ciascuno avesse propri clienti e che li
seguisse personalmente) e per le spese, tra cui il pagamento di tasse
36
,
quelle per il pagamento dei salari mensili ai collaboratori e dipendenti dello
studio
37
, oppure per l’acquisto di materiale “di consumo“ e “tecnico“ (e per la
34
Cfr. ABS, Vol. I, “Movimento Cassa dell’Azienda Ing. Grassi-Ing. Pagani, Saronno, 1888-
1889“. Volendo stabilire il valore attuale di queste somme, calcolato in base agli indici
del costo della vita (dati ISTAT), si può consultare Istituto Centrale di Statistica, Il valore
della Lira dal 1861 al 1982, Roma, 1983, ricorrendo poi a “Consulente immobiliare“, a.
XL, n. 535, 31 marzo 1996, p. 573, per ottenere il valore al mese di febbraio del 1996
(d’ora in poi, queste due pubblicazioni per l’effettuazione dei calcoli di conversione nel
valore attuale della lira saranno abbreviate in “ISTAT“). Segue che, per le somme sopra
citate, si ricavano rispettivamente i valori di circa lire 2850000 per le uscite, e di lire
570000 per le entrate, con un conseguente disavanzo di lire 2280000 per il solo mese di
dicembre. Nonostante l’apparente “esiguità“ delle somme e dei valori attuali in lire che
verranno riportati in seguito, non va dimenticato che, ad esempio, i prezzi dei generi
alimentari erano proporzionalmente più bassi rispetto a quelli attuali, cfr. Istituto Centrale
di Statistica, Sommario di Statistiche Storiche Italiane, 1861-1955, Roma, 1958, pp. 196-
198.
35
Incassi che, in alcuni casi, erano alquanto ridotti, vedi ABS, Vol. I, “Movimento Cassa
dell’Azienda Ing. Grassi-Ing. Pagani, Saronno, 1888-1889“: “Novembre 1888, 28. Esatte
per un parere di ¼ d’ora £ 0,50“, pari a circa (ISTAT) lire 3000.
36
Sono poche le registrazioni, in materia, anche per gli anni seguenti. Vedi ABS, Vol. I,
“Movimento Cassa dell’Azienda Ing. Grassi-Ing. Pagani, Saronno, 1888-1889“: “Giugno
1889, 19. Pagato p. tassa pesi e misure £ 0.40“. Vedi inoltre ABS, Vol. V, “Movimento
Cassa, dal 1 Maggio 96 al 31 Dicembre 1898“: “Febbraio 1897, 25. Pagato al Com. di
Rovellasca per ricchezza mobile all’esattore Introzzi £ 151,35“. Vedi infine ABS, Vol. VII,
“Cassa, dal 1 maggio 1903 al 30 Giugno 1908“: “Agosto 1903, 18. Tassa esercizio e
professione £ 40.20 (ing. Grassi)“.
37
Vedi ABS, Vol. I, “Movimento Cassa dell’Azienda Ing. Grassi-Ing. Pagani, Saronno,
1888-1889“: “Dicembre 1888, 6. Pagate a Guarneri a conto mese Novemb. £ 50“;
“Dicembre 1888, 8. Pagate a Guarneri a saldo mese Novemb. £ 70“; “Dicembre 1888, 8.
Pagate a Primino saldo Novembre £ 60“; “Aprile 1889, 3. Pagate a Bellotti saldo mesata
Marzo £ 80“. Il secondo collaboratore citato, “Primino“, dovrebbe essere Primo Greco, più
volte citato nei libri di cassa dello studio tecnico (compare anche, con una certa assiduità,
tra i “testimoni“ degli atti compilati dall’ing. Giulio Grassi, cfr., ad esempio, ABS, fascicolo
Rovellasca, F.lli Campi fu G.B., atto del 1894), presente in qualità di dipendente fino ai
primi anni del nostro secolo. Vedi anche ABS, Vol. II, “Cassa, dal 21 Giugno 1890 al 4
19
manutenzione di quest’ultimo)
38
, o per l’acquisto di pubblicazioni e manuali
39
,
o per viaggi e spostamenti effettuati per motivi di lavoro, nei paesi attorno a
Saronno
40
, oppure a Como od a Milano
41
.
Proseguendo nella consultazione dei libri di cassa, si evidenzia
l’impegno “saltuario“ dell’ing. Pagani, nel senso che questi “seguiva“ meno
clienti rispetto al Grassi, di conseguenza i ricavi delle specifiche risultavano
nettamente inferiori. Ad esempio, alla fine del 1889 (che può essere
considerato il primo anno di attività dello studio “associato“), gli incassi totali
ammontarono a lire 11131,03 (delle quali, lire 8124,17 riportate sotto il conto
Gennaio 1892, Giulio Grassi e Gius. Pagani, Ingegneri, Saronno“: “Aprile 1891, 30.
Pagato mensile a Bellotti a saldo aprile £ 85“.
38
Vedi ABS, Vol. I, “Movimento Cassa dell’Azienda Ing. Grassi-Ing. Pagani, Saronno,
1888-1889“: “Dicembre 1888, 11. Per acquisto francobolli (marche) £ 6“; “Dicembre 1888,
28. Per N. 2 fogli carta bollata £ 3,60“; “Gennaio 1889, 11. Acquisto N° 30 matite £ 5,40“;
“Marzo 1889, 7. Per acquisto doppio decimetro £ 1,20“; “Aprile 1889, 8. Per acquisto di un
metro per studio £ 2“; “Agosto 1889, 11. Inchiostro acquarello e carta da lettera £ 110“;
“Settembre 1889, 16. Pagato per rottolo [sic] tela acquistata £ 24.50“; “Luglio 1889, 5. Per
timbro sociale £ 6,50“; “Novembre 1889, 14. Pagato p. acquisto un flaccone [sic]
acquerello £ 1.25“; “Gennaio 1890, 18. Acquisto copialettere £ 2,75“; “Gennaio 1890, 18.
Acquisto legge catastale £ 0,80“; “Febbraio 1890, 12. Pagato a Meda Luigi per i seguenti:
un doppio decimetro, un triplo decimetro, una fettuccia, una rotella, un metro doppio, un
metro semplice £ 45“; “Aprile 1890, 3. Pagato a Maestroni C. meccanico p. aggiustatura
tiralinee £ 4,50“ ; “Aprile 1890, 30. Spese per acquisto gomme £ 1,30“. Fornitore dello
studio, per quanto riguardava materiale di cancelleria e da disegno, era Giacomo
Volontè, “cartolaio in Saronno“, anche se non era raro che alcuni acquisti venissero
effettuati da venditori ambulanti ( “Maggio 1889, 18. Pagato ad un girovago per acquisto
buste, carta ceruglia [sic] e p. lettera e matite nere £ 9.50“; “Febbraio 1890, 5. Pagato p.
acquisto carta da Girovago £ 6,80“).
39
Vedi ABS, Vol. I, “Movimento Cassa dell’Azienda Ing. Grassi-Ing. Pagani, Saronno,
1888-1889“: “Aprile 1890, 2. Pagato acconto enciclopedia £ 13“; “Maggio 1890, 20.
Pagato all’Editrice Torinese per Enciclopedia abbonamento di Aprile e Maggio £ 23“. Ci
si riferisce, molto probabilmente, all’opera di Giovanni Curioni, L’arte di fabbricare ossia
corso completo di istituzioni teorico-pratiche per gl’ingegneri, per gli architetti, pei periti in
costruzione e pei periti misuratori, Augusto Federico Negro Editore, Torino, 1872, 6 voll. +
6 voll. d’appendice.
40
Vedi ABS, Vol. I, “Movimento Cassa dell’Azienda Ing. Grassi-Ing. Pagani, Saronno,
1888-1889“: “Aprile 1889, 8. Biglietto a Gerenzano tram 2
a
classe, £ 0.35“; “Aprile 1890,
3. Pagato a Zerbi Fedele per vetture come da quitanza £ 14“; “Aprile 1890, 5. Pagato a
saldo nolo vetture sociali ai Sigg. Zerbi Fedele a tutto il 1889 £ 189,25“. Nei libri di cassa
sono registrati spostamenti a Cislago, Origgio, Mozzate, Lomazzo, Rovello, Rovellasca,
Cairate, Turate, Carbonate, Lazzate, Caronno, Gerenzano, Caslino, Appiano, Rescaldina,
Rescalda, Castano, Locate, Cirimido, Fenegrò, Veniano, Arcisate, Cadorago, Novate,
Limido, Bregnano, Carate, Uboldo, Cogliate, Tradate.
41
Cfr. ABS, Vol. I, “Movimento Cassa dell’Azienda Ing. Grassi-Ing. Pagani, Saronno, 1888-
1889“: venivano registrate anche le mance lasciate ai vetturali.
20
Grassi, lire 3006,86 sotto il conto Pagani), mentre le spese furono di lire
7186,61 (rispettivamente, di lire 5941,57 per l’ing. Grassi, di lire 1245,04 per
l’ing. Pagani): di conseguenza, l’utile netto risultò pari a lire 3944,42
42
, uguale
ad un valore attuale approssimabile a lire 23.300.000
43
.
Una spiegazione a questo coinvolgimento “ridotto“ dell’ing. Giuseppe
Pagani, nella gestione e nella conduzione dello studio, potrebbe risiedere
nella sua attività di professionista alle dipendenze di imprenditori di lavori
pubblici, impegnati nella costruzione di strade ferrate: basti ricordare
l’esempio della ferrovia Novara-Seregno, progettata e costruita dall’ing. Marco
Visconti, per il quale il Pagani (e per un certo periodo anche il Grassi
44
)
effettuò operazioni di rilievo e misurazione di fondi. Con ogni probabilità
questa collaborazione continuò anche successivamente
45
, e, come appena
detto, potrebbe essere stata una delle cause della limitata partecipazione
dell’ing. Giuseppe Pagani all’attività dello studio tecnico saronnese
46
.
Il periodo compreso tra il 1888 ed il 1892 rappresentò una svolta per
l’attività professionale del Grassi: oltre ai consueti incarichi concessi dal
comune di Rovellasca
47
e da altri comuni circostanti il territorio saronnese
48
,
42
Cfr. ABS, Vol. I, “Movimento Cassa dell’Azienda Ing. Grassi-Ing. Pagani, Saronno, 1888-
1889“.
43
Cfr. ISTAT.
44
Vedi ABS, Vol. I, “Movimento Cassa dell’Azienda Ing. Grassi-Ing. Pagani, Saronno,
1888-1889“: “Esatto dal Sig. Ing. M. Visconti a saldo specifica 17 giugno 89 perché per
conto proprio £ 768,30“ (corrisponderebbero a circa lire 4.500.000, cfr. ISTAT).
45
Vedi ABS, Vol. I, “Movimento Cassa dell’Azienda Ing. Grassi-Ing. Pagani, Saronno,
1888-1889“: “Maggio 1889, 8. Pagato a Varese per Ing. Visconti £ 3,35“; “Agosto 1889,
30. Esatto dall’Ing. Marco Visconti a saldo specifica 20 Giugno 1889 £ 260“. Vedi inoltre
Vol. II, “Cassa, dal 21 Giugno 1890 al 4 Gennaio 1892, Giulio Grassi e Gius. Pagani,
Ingegneri, Saronno“: “Febbraio 1891, 16. Esatte dalla Società Ferrovia Novara Seregno a
saldo specifica N 450 £ 310,65“. L’ing. Giuseppe Pagani lavorò anche alla progettazione
ed all’impianto della tramvia Monza-Bergamo ( o Milano-Bergamo ), vedi ABS, Vol. I,
“Movimento Cassa dell’Azienda Ing. Grassi-Ing. Pagani, Saronno, 1888-1889“: “Marzo
1889, 29. Per ferrovia Milano-Saronno e tramvia Monza-Bergamo £ 2,05“; “Aprile 1889, 8.
Spese fatte per conto Tramvia Milano-Bergamo come da diario £ 42,60“; “Aprile 1889, 11.
Spesa vitto Società Tram Monza Bergamo e ferrovia ad Asnago e Cantù £ 6,45“. Per tale
motivo compaiono nei libri di cassa anche spese per spostamenti e viaggi ad Asnago,
Cantù, Motta Visconti, Monza, Vimercate, Brembate, Verdello, Seregno.
46
Tra le “trasferte“ dell’ing. Pagani, figurano anche viaggi in Veneto, in particolare a
Susegana, in provincia di Treviso, cfr. ABS, Vol. I, “Movimento Cassa dell’Azienda Ing.
Grassi-Ing. Pagani, Saronno, 1888-1889“: “Maggio 1889, 26. Sul Veneto Vitto e Ferrovia £
67,20“; Luglio 1889, 5-6. Spese a Susegana £ 62,15“.
47
Oltre alla già citata sistemazione del fabbricato scolastico di Rovellasca, attuata tra il
1888 ed il 1889, con la collaborazione dell’ing. Pagani, bisogna ricordare il “Progetto di