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comprendente anche il Tecnopolo di Castel Romano, con una vocazione più
produttiva, coordinato dalla società PTIR (Polo Tecnologico Industriale
Romano) S.p.a., la quale vanta fra i suoi azionisti di maggioranza la Camera
di Commercio di Roma, l’ACEA e l’Agenzia Sviluppo Lazio. Il Tecnopolo
svolge la funzione di facilitatore delle iniziative imprenditoriali e quella di
erogatore di servizi: questa struttura offre, alle imprese che decidono di
stabilirsi al suo interno, innumerevoli opportunità immobiliari e servizi ad alto
valore aggiunto. Il Tecnopolo Tiburtino è inoltre candidato ad ospitare il
nuovo sistema di navigazione satellitare europeo Galileo, anche perché
nell’area dell’insediamento sono già presenti le più grandi realtà industriali
nel campo della tecnologia elettronica ed aerospaziale quali Alenia, Alenia
Spazio, Elettronica, Telespazio, Vitrociset ed Edisontel.
La tecnologia satellitare, nel particolare, è, fra quelle utilizzate dalla SIPRO,
quella che rivoluziona maggiormente il modo di svolgere le attività tipiche di
questo settore.
Fino ad oggi esistono due reti di satelliti di radionavigazione: il sistema
americano GPS (Global Position System), nato per usi militari ma utilizzato
anche dai civili, e il sistema russo Glonass (Global Navigation Satellite
System), operativo esclusivamente per usi militari.
Già ora l’applicazione del sistema GPS, che, di fatto, ci offre un servizio
limitatamente dotato di precisione, è altamente rivoluzionaria. Con questo
9
lavoro intendo, dopo aver fotografato lo stato attuale dell’utilizzo di questa
tecnologia, mostrare le infinite potenzialità del nuovo sistema di navigazione
satellitare europeo Galileo. Si delinea con Galileo un terzo, fondamentale
protagonista: un’infrastruttura realmente europea, studiata esclusivamente per
usi civili, che permetterà all’Europa di conquistare la sua indipendenza
tecnologica.
Galileo, che è ora ad una fase iniziale di operatività al livello sperimentale e
non completo, è un sistema di cui si conoscono già le future applicazioni; a
differenza del GPS americano offrirà una precisione in termini di pochi metri
essendo così in grado, addirittura, di assicurare il mezzo che ne fa uso contro
eventuali danni provocati dall’imprecisione della localizzazione. Questo
permetterà applicazioni, fino ad ora, utopiche: ausilio ai non vedenti, e ai
portatori di handicap in generale, navigazione marittima notevolmente più
sicura, migliore gestione del traffico cittadino e innumerevoli applicazioni che
verranno individuate con l’uso. E’ stata addirittura ipotizzata la creazione di
una città intelligente che, con l’uso di radar applicati alla navigazione
satellitare, potrebbe potenzialmente fare a meno dei semafori e dei cartelli
stradali; anche se sembra futuribile più che futuristico, è una possibilità che,
con un sistema satellitare ad alta precisione, diventa realizzabile.
In seguito viene presentata l’azienda che è oggetto del mio studio come caso
pratico. La SIPRO è un’azienda di vigilanza; che preferisce definirsi di
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sicurezza, connotata da forte attenzione al progresso tecnologico e orientata
all’investimento per una collocazione specifica e prospettica sul mercato. Pur
appartenendo ad un comparto tradizionale dei servizi, a non alto valore
aggiunto tecnologico, si distingue invertendo questa tendenza e facendone il
suo punto di forza; qui si comprende anche la scelta importante della
localizzazione all’interno del Tecnopolo Tiburtino. La mia esperienza
lavorativa si è rivelata più produttiva di quello che mi sarei aspettata:
l’apprendistato non è utilizzato per avere manovalanza a basso costo, ma crea
i presupposti di conoscenza per un’utilità futura.
Esaurita questa parte descrittiva viene presentata l’esperienza empirica del
caso SIPRO. La tecnologia di radiolocalizzazione satellitare è applicata tutti i
giorni alle attività più diverse: al trasporto valori, alle pattuglie, alle
automobili private fino al controllo di generatori di elettricità di emergenza; e
per molti scopi: la localizzazione del punto geografico da cui proviene
l’allarme, la sua discriminazione, l’inseguimento, la logistica, l’ascolto silente
o con dialogo dell’equipaggio e il monitoraggio dei sensori analogici.
Infine vengono illustrati gli effetti economici dell’adozione della tecnologia
satellitare nella SIPRO, prima come investimento iniziale, poi in termini di
riduzione dei costi operativi e di ricavi originati.
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Capitolo primo
Parchi scientifici e tecnologici-il Tecnopolo Tiburtino
1.1 Parchi Scientifici ed iniziative similari
Quando si parla di Parchi Scientifici e Tecnologici (brevemente indicati come
PST) si pensa immediatamente all’esperienza californiana della “Silicon
Valley”. La Silicon Valley è da un punto di vista storico la prima area
industriale legata alla rivoluzione delle tecnologie informatiche e, inoltre, è la
prova della fondamentale relazione esistente fra scienza e sviluppo
economico, una relazione che enfatizza il ruolo delle università e dei centri di
ricerca quale forza motrice del progresso umano.
La Silicon Valley, nata all’inizio degli anni ’70, è oggi un ambiente
innovativo autosufficiente per la produzione di alta tecnologia e servizi in
grado di generare conoscenza, capitale e lavoro.
A questo caso, molto significativo, se ne sono aggiunti molti altri. Oggi, ci
troviamo davanti a un gran numero di casi ricondotti alla dizione di Parchi
Scientifici e Tecnologici (PST) al punto che appare necessario fare
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riferimento ad una definizione generale ed opportuno articolare i PST in
gruppi omogenei e, per questo, ricorrere ad una tipologia.
Gli obiettivi dei PST
1
si possono sintetizzare in:
- creare innovazioni e nuove tecnologie, generando nel proprio intorno un
ambiente idoneo allo sviluppo delle attività ad alta tecnologia;
- promuovere la trasmissione delle conoscenze dalla ricerca alla produzione,
favorendo l’adattamento delle innovazioni provenienti dall’esterno alle
specifiche necessità del sistema produttivo locale.
Si tratta di due obiettivi distinti e apprezzabilmente diversi; si potrebbe
affermare che una struttura che persegue il primo obiettivo si qualifichi come
Parco Scientifico, una struttura che persegue il secondo obiettivo si qualifichi
come Parco Tecnologico, una struttura che persegua entrambi gli obiettivi si
qualifichi come Parco Scientifico e Tecnologico.
Per giungere ad una definizione di PST è utile fare riferimento alla più vasta
categoria degli High- tech Centre (brevemente HTC) descritta da Oh e Masser
(1995) come comprendente tutte quelle iniziative volte allo sviluppo locale e
basate sull’assunto che l’innovazione tecnologica porti ad una crescita
economica.
Ovviamente le politiche capaci di generare siffatti processi di sviluppo sono
diverse a seconda dei diversi paesi e regioni; ciò che le accomuna è uno
1
PST: Parchi Scientifici e Tecnologici
13
sviluppo locale in cui il collegamento fra la ricerca, l’industria e il commercio
è incoraggiato attraverso l’introduzione di tecnologie avanzate.
HTC
2
indica, quindi, quelle aree di sviluppo, talvolta anche interessate da
processi di riqualificazione urbana, in cui si persegue l’obiettivo di facilitare e
promuovere la crescita delle imprese ad alta tecnologia attraverso il
trasferimento tecnologico e la fertilizzazione incrociata in collaborazione con
gli istituti universitari e i centri di ricerca.
Secondo Oh e Masser due grandi categorie si evidenziano all’interno degli
HTC: i Parchi Scientifici e le Tecnopoli.
Per Parco Scientifico si intende un’area di sviluppo concentrato:
- che ha intense relazioni con università, istituti di istruzione superiore e
istituti di ricerca;
- in cui si persegue l’obiettivo di incoraggiare la formazione e la crescita
all’interno delle imprese locali;
- in cui esiste, o viene creata, una qualche struttura volta al trasferimento
dell’innovazione tecnologica alle imprese locali.
Per Tecnopoli si intende, invece, un’area di insediamento con centri di
ricerca, università, centri di tecnologia, residenze e servizi culturali; quindi,
delle aree di sviluppo di entità superiore, rispetto ai Parchi Scientifici, e
spesso legate anche allo sviluppo delle grandi infrastrutture e dei servizi
urbani.
2
HTC: High Tech Centre
14
1.1.1 Definizione dei PST
I PST sono strutture, ma si potrebbe anche dire organizzazioni, volte allo
svolgimento delle seguenti funzioni:
- favorire le relazioni tra le attività di ricerca di un’area allo scopo di creare
innovazioni e, in particolare, nuove tecnologie da immettere nelle attività
produttive di quell’area;
- favorire la trasmissione delle conoscenze da centri di ricerca, anche molto
lontani, verso le attività produttive di un’area, anche adattandole alle
specifiche necessità dei settori produttivi di quell’area;
- un insieme di queste due funzioni.
Ne consegue che una definizione di PST debba, inevitabilmente, fare perno
sui servizi offerti alle attività dell’intorno, siano essi prodotti direttamente dal
Parco oppure assunti da centri di ricerca anche lontani e trasmessi,
opportunamente adattati, alle attività dell’intorno. E’ per questo che nelle
definizioni che si danno di un PST compaiono riferimenti a componenti
come: strutture di ricerca (università centri di alta specializzazione, centri di
consulenza e di assistenza tecnica, laboratori, ma anche reti tecnologiche),
imprese, centri di assistenza amministrativa e legale, centri di consulenza e
istituti di agevolazione finanziaria, fino alle strutture logistiche.
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A questo punto si richiama la definizione dell’ISRDS (Istituto di Studi per la
Ricerca e la Documentazione scientifica del CNR
3
) secondo cui un PST e’
una struttura che, relazionata a centri universitari o di ricerca avanzata,
favorisce l’introduzione di alta tecnologia in un’area, sia attraverso la
trasformazione delle attività esistenti sia attraverso l’insediamento di nuove
attività ad alta tecnologia.
1.1.2 Tipologie dei PST
Poiché i PST fanno riconoscere una varietà di processi fondamentali, di
obiettivi, di azioni, di soggetti coinvolti, di peculiarità territoriali, di
immagini, è possibile classificarli facendo riferimento ad un criterio o ad una
combinazione di criteri; in altri termini è possibile organizzarli all’interno di
una classificazione che può essere semplice o anche molto complessa a
seconda della scelta operata.
Svariati termini sono impiegati per descrivere iniziative locali volte a
stimolare gli investimenti in attività ad alta tecnologia, a favorire il
trasferimento delle tecnologie dal settore della ricerca a quello dell’industria e
a creare posti di lavoro grazie ad una concentrazione geografica di nuove
imprese a contenuto tecnologico.
3
CNR: Consiglio Nazionale delle Ricerche
16
Tali iniziative comprendono parchi scientifici, parchi di ricerca, parchi
tecnologici o “tecnopoli”, centri di innovazione, incubatori commerciali e
parchi commerciali.
La seguente classificazione indica schematicamente le caratteristiche
principali di tali iniziative.
A. Parco Scientifico (Science Park):
Un Parco Scientifico è un’iniziativa su base territoriale che:
- è situata in prossimità geografica di istituti di istruzione superiore o centri
di ricerca avanzata , e presenta collegamenti operativi con tali organismi;
- è volta ad incoraggiare la creazione e la crescita di aziende basate su nuove
conoscenze;
- promuove attivamente il trasferimento di tecnologia dalle istituzioni
accademiche e di ricerca alle aziende ed alle organizzazioni insediate
nell’ambito o nei pressi del parco stesso.
Si tratta di un complesso con un’urbanizzazione di tipo residenziale, che
presenta interesse per nuove o esistenti attività a base tecnologica, o per
dipartimenti di ricerca e sviluppo (R&S) di grandi società, in virtù delle
condizioni di lavoro offerte, come la prossimità geografica ad un centro
universitario o di ricerca o semplicemente il gradevole ambiente di lavoro. Le
funzioni principali dei Parchi Scientifici sono costituite da attività di ricerca,
sviluppo e progettazione, concezione di nuovi prodotti e sviluppo degli stessi
17
fino alla fase della commercializzazione. Il lavoro di R&S
4
effettuato dalle
imprese nell’ambito del parco è spesso limitato all’elaborazione di prototipi,
mentre la fabbricazione avviene altrove, benchè in taluni casi imprese
comprese in Parchi Scientifici provvedano eccezionalmente alla produzione di
elementi ad alta tecnologia.
B. Parco di ricerca (Research Park):
Un parco di ricerca è situato normalmente nei pressi di un’università o di
istituzioni accademiche o di ricerca. Le attività svolte sono prevalentemente
di ricerca anziché di sviluppo, mentre l’elemento caratterizzante è costituito
dal collegamento università-ricerca in attività di assoluta avanguardia
scientifica e tecnologica. Di norma sono esclusi gli impianti di produzione.
C. Parco Tecnologico (Technology Park):
Un Parco Tecnologico comprende imprese impegnate all’applicazione
commerciale di alta tecnologia, con attività comprendenti R&S, produzione,
vendita ed assistenza. Si distingue da un parco scientifico o di ricerca per una
maggiore importanza delle attività di produzione. La partecipazione di
istituzioni accademiche non riveste importanza essenziale.
Il parco soddisfa le specifiche esigenze infrastrutturali delle imprese ad alta
tecnologia, con prevalenza dello spazio dedicato ad attività non produttive
4
R&S: Ricerca e Sviluppo
18
rispetto a quello impegnato alla produzione. Il parco è caratterizzato in via
preminente dalla prossimità di analoghe imprese ad alta tecnologia.
L’importanza del collegamento accademico può essere minore rispetto ai
parchi scientifici e di ricerca. L’ammissione può essere subordinata allo
svolgimento di attività di produzione-ricerca ad alta tecnologia.
D. Centro di innovazione (Innovation centre):
Un centro di innovazione è una struttura destinata a soddisfare le esigenze di
imprese generalmente nuove impegnate nello sviluppo e nella
commercializzazione di nuovi prodotti e procedimenti tecnologici, con
relativo alto rischio di mercato, e la necessità, per un positivo sviluppo, non
soltanto di servizi di assistenza e consulenza, ma anche di una vera e propria
rete regionale di istituzioni finanziarie, di consulenza e di ricerca. Lo scopo di
un centro di innovazione è promuovere la creazione di imprese ad alta
tecnologia. I servizi forniti comprendono consulenze in materia di
finanziamenti, commercializzazione e tecnologie, ed anche servizi a carattere
tecnico. I centri di innovazione non sono particolarmente finalizzati alla
promozione di piccole e medie imprese. Essi possono talvolta essere compresi
in progetti più ampi, come i parchi scientifici, dei quali divengono allora parte
integrante.