Trattasi di una tecnica relativamente innovativa nel contesto
italiano, ma alla quale è plausibile ritenere che gli operatori economici,
e in modo particolare le banche, faranno sempre più ricorso dati i
potenziali benefici a essa associati.
Considerata la molteplicità degli obiettivi che una banca può
perseguire attraverso tale tecnica, in funzione del modo in cui viene
realizzata, della sua strutturazione e a seconda della tipologia degli
attivi che utilizza, fornisce una risposta più o meno aderente alle
diverse esigenze. Esigenze della banca quali ad esempio: liberare il
patrimonio di vigilanza, liberare il free capital, migliorare il profilo di
rischio, migliorare il rapporto sofferenze/impieghi, incrementare Roe,
Roa, Roca, realizzare utili o perdite latenti in bilancio, sviluppare forme
alternative di funding, migliorare la visibilità dell’originator sul mercato
dei capitali.
La matrice delle possibili combinazioni di differenti strutture e
diverse attività cartolarizzabili prospetta obiettivi economici e/o di stato
patrimoniale diversi e spesso contrastanti che impongono già in
partenza scelte tra strade alternative.
1.2 DEFINIZIONE DELLE OPERAZIONI DI
CARTOLARIZZAZIONE
La cartolarizzazione (securitisation) è una tecnica di
finanziamento che consente di smobilizzare poste attive illiquide
convertendole in attività negoziabili attraverso la creazione di un titolo
cedibile sul mercato (Asset- backed security, ABS). Tale tecnica può
riguardare attivi di natura diversa: mutui immobiliari, crediti al
consumo, o anche crediti di imprese verso altre imprese o consumatori
finali
1
.
Con riferimento specifico alle banche, la securitisation
consente il finanziamento della clientela senza impiegare risorse
proprie dell’intermediario, e quindi preservandone i ratios patrimoniali.
L’elemento specifico della cartolarizzazione risiede nella
pre-esistenza di un’attività sottostante, di solito non-standardizzata,
giuridicamente separabile dal patrimonio del cedente. Oltre a
determinare il profilo di rischio e di rendimento del titolo emesso,
l’attività sottostante è fonte diretta – anche se potenzialmente non
esclusiva – dei fondi destinati alla remunerazione dei titoli emessi.
Dal punto vista temporale, vi è un primo stadio in cui
l’originator finanzia i suoi clienti, vantando dei crediti nei loro
confronti. Nel secondo stadio lo stesso decide di cederli ad una società
veicolo creata ad hoc (Spv). Nel terzo stadio l’Spv finanzia l’acquisizione
dei crediti mediante l’emissione di titoli (Abs) legati al rischio dell’attivo
acquistato. Il ricavato dell’emissione di Abs fornirà le risorse finanziarie
necessarie al regolamento pecuniario dei crediti acquisiti, mentre i
pagamenti effettuati dai debitori ceduti costituiranno, a loro volta, la
base finanziaria per la remunerazione degli investitori acquirenti delle
Abs.
____________________________________________
1
Cfr. Galiani, Polimeni, Proietti (2003).
La descrizione fornita evidenzia come la cartolarizzazione degli
attivi sia una tecnica dal contenuto spiccatamente innovativo, in
quanto innesca un processo di conversione di poste attive
tradizionalmente illiquide, in titoli negoziabili e remunerati in via
esclusiva dai cash flow provenienti da asset cartolarizzati.
La centralità del ruolo svolto dalla cessione degli attivi,
consente di capire fin da subito che un’operazione di cartolarizzazione
standard consente all’originator che la pone in essere di scorporare
taluni attivi dal proprio stato patrimoniale, allo scopo di perseguire
importanti obiettivi di natura finanziaria, economica e patrimoniale
dopo aver effettuato una diagnosi, attraverso analisi statistiche, sulle
diverse caratteristiche di attività detenute in portafoglio.
Figura 1.1 Schema flussi iniziali
Fonte: Galiani, Polimeni, Proietti ( 2003).
deb
itori
Originator
Spv
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Crediti
Cessione
attivo
Liquidità
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1.3 I PARTECIPANTI
I soggetti che intervengono nelle operazioni di cartolarizzazione
possono essere suddivisi in due categorie:
1) I soggetti preposti all’attività di base;
2) i soggetti preposti alle attività complementari.
I soggetti preposti all’attività di base
• L’originator, che svolge un’attività di selezione di crediti iscritti
nel proprio bilancio e nella cessione all’Spv;
• lo Special Purpose Vehicle, cui possono essere ceduti i crediti da
cartolarizzare e che emette i titoli;
• l’investment bank, che si occupa del collocamento dei titoli sul
mercato mediante la costituzione di un apposito sindacato e che
molto spesso si occupa della definizione e dell’organizzazione
dell’intera struttura
2
;
• l’underwriter, ha il ruolo di intermediario tra l’emittente e gli
investitori nell’offerta di Abs. L’underwriter fornisce una guida
efficiente nella strutturazione dell’operazione, che comprende il
progettare una o più classi, o “tranches”, di Abs che sono
vendute agli investitori nei mercati pubblici o privati.
I soggetti preposti alle attività complementari
• Servicer
3
, svolge attività di collocamento degli Abs alla
conclusione del contratto. L’investitore finale desidera un
____________________________________________
2
Cfr. Zanelli (1995).
3
Le mansioni svolte dal servicer sono delineate con precisione all’interno del contratto di servicing,
cfr. Galiani, Polimeni, Proietti (2003).
servicer adeguato per l’operazione al fine di non incorrere in
rischi di regolamento. La figura del servicer rappresenta l’entità
soggettiva che cura l’amministrazione dei rapporti di tipo
finanziario con i debitori stessi e che si occupa di svolgere, in
qualità di mandatario all’incasso con obbligo di rendiconto per
conto del veicolo, quei compiti amministrativi e gestionali relativi
al portafoglio ceduto;
• le banche e le compagnie d’assicurazione, che intervengono per
garantire economicamente la struttura mediante tecniche di
“credit enhancement”;
• le agenzie di rating*, che effettuano l’analisi economica
dell’operazione e rendono pubblica la loro valutazione attraverso
il livello di rating
4
che viene attribuito ai titoli emessi;
• l’arranger, che si occupa di definire e organizzare la struttura. In
molti casi svolge anche il ruolo dell’underwriter;
• trust o la Société de gestion, la presenza di un Garante a tutela
degli investitori consente una maggiore fiducia da parte di chi
acquista i titoli, considerando come tali strutture includono
spesso un’asimmetria informativa, tra chi li genera e chi li
acquista, che può aumentare con il trascorrere del tempo;
• gli studi legali, che effettuano un analisi dei punti giuridicamente
rilevanti dell’operazione e che confermano la validità della
struttura attraverso una serie di pareri legali;
• le autorità di vigilanza, che autorizzano la costituzione dell’Spv,
definiscono le ponderazioni relative all’assorbimento patrimoniale
e autorizzano il collocamento dei titoli presso il pubblico.
* Il rating è, in sostanza, un giudizio indipendente sulla
____________________________________________
4
Le valutazioni delle agenzie di rating vengono espresse con una serie di lettere e numeri ( ad esempio
AAA per i titoli migliori) che indicano la probabilità che i titoli rimborsino puntualmente la quota
capitale e la quota interessi.
probabilità di default di un’emittente, nel senso che indica la capacità
e la volontà di quest’ultimo di pagare interessi e rimborsare il capitale
in maniera puntuale.
Da tale definizione è possibile dunque, comprendere la
rilevante importanza che il rating assume per entrambe le controparti
dell’operazione di cartolarizzazione in quanto:
• gli investitori sono aiutati nelle decisioni circa l’allocazione delle
proprie risorse finanziarie; il rating fornisce loro un benchmark
per la corretta valutazione del rischio di credito, ed è facile
intuire quanto questo sia importante per la funzionalità delle
contrattazioni dei titoli Abs. Il rating, inoltre, per la caratteristica
di imparzialità dell’agenzia che lo fornisce, dà all’investimento
quel connotato di trasparenza che tanto piace ai risparmiatori;
• per gli emittenti, invece, il rating può contribuire alla riduzione
dei costi legati all’emissione. Attraverso il rating il mercato è in
grado di percepire con esattezza il rischio connesso a ogni
singola emissione e pertanto gli investitori saranno propensi a
richiedere tassi di interesse minori rispetto a quelli che
avrebbero chiesto in uno scenario più incerto e caratterizzato
dall’assenza di una valutazione specifica.
Le agenzie di rating deputate a tale valutazione incentrano la
loro analisi su due aspetti fondamentali dell’emissione:
credit standing, che viene considerato tenendo conto dell’analisi
storica delle performance degli attivi titolarizzati e del merito di
credito dei prenditori di fondo originari;
la liquidity, che tiene conto dell’esigenza di evitare una
correlazione positiva tra le posizioni costituenti il pool da
dismettere attraverso la cartolarizzazione. Se tale aggregato,
infatti, è soggetto alla stessa variabile economica, è probabile che
si verifichino contemporaneamente più casi di default, con la
conseguenza di rendere illiquido l’intero portafoglio.
E’ ovvio che tanto maggiore sarà il rating ottenuto e tanto più
agevole sarà il collocamento dei titoli nei portafogli degli investitori.
Le agenzie di rating maggiormente attive nel campo delle
cartolarizzazioni sono:
Moody’s;
Standard & Poor’s
5
;
Fitch Ibca.
Figura 1.2 Attori coinvolti nella cartolarizzazione
Fonte: Galiani, Polimeni, Proietti ( 2003).
__________________________________________
5
In Usa, S&P rappresenta l’agenzia di rating per eccellenza, quindi è possibile trovare degli
investitori americani interessati all’acquisto delle sole Abs dotate di un rating S&P.
Originator
D
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Spv
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Arranger
Studi legali
Servicer
Credit enhancer
Hedge provider
Crediti
Cessione attivo
Liquidità
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Autorità di
vigilanza
Agenzie di
rating
Asset
manager
Trust-o-société de
gestion
D
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Il ruolo dell’agenzia di rating, comunque, non si esaurisce nella mera
assegnazione del giudizio alla specifica emissione, ma continua con un
attento monitoraggio dell’andamento dell’intera operazione fino al
momento del rimborso dei titoli emessi.