VI
indubitabili doti della signora che Eisenhower conosceva bene, grande
considerazione da parte del presidente americano del pericolo che correva la
politica filo-occidentale seguita dai nostri governi? Soprattutto si cercherà di
valutare quale sia stato il ruolo effettivo dell’ambasciatrice nell’attuare il roll back
del comunismo dall’Italia: obbediva a degli ordini oppure era il suo modo di
svolgere l’azione diplomatica, a portarla ad inserirsi, forse eccessivamente, negli
affari del nostro paese? Ed ancora, il suo interessamento si limitava alla politica
estera della giovane repubblica italiana o si insinuava in profondità, all’interno
non solo della politica del paese, ma tra i contrasti dei partiti, le lotte di potere, le
organizzazioni dei lavoratori? In questa difficile impresa, l’ambasciatrice ricevette
il pieno appoggio del dipartimento di Stato, del presidente Eisenhower e di tutta la
nazione americana? La sua azione politica era condivisa dai membri della sua
ambasciata?
Infine si cercherà di valutare fino a che punto gli Stati Uniti abbiano
influenzato le vicende del nostro paese e fino a che punto l’operato di una donna
molto influente, quale la signora Clare Boothe Luce, sia stato decisivo
nell’orientamento politico della nostra nazione.
La storiografia italiana sul periodo è piuttosto scarna, per cui ci si è dovuti
avvalere principalmente delle opere sulla politica estera dalla fine della seconda
guerra mondiale agli anni ’60, che tracciano un quadro generale degli avvenimenti
trattati, e di studi monografici, contenuti in raccolte di saggi, che si sono rivelati
molto utili in quanto ricavati da documentazione primaria
1
. Spunti di ricerca e
1
Paolo CACACE, Vent’anni di politica estera italiana (1943-1964), Roma, Bonacci Editore,
1986; Ugo D’ANDREA, Uno Stato senza bussola 1945-1965: Vent’anni di politica estera,
Milano, Edizioni Borghese, 1965; Mario FERRARA, La politica estera dell’Italia Libera, Milano,
Pan Edizioni, 1972; Luigi GRAZIANO, La politica estera italiana del dopoguerra, Padova,
Marsilio Editore, 1968; Pietro PASTORELLI, La politica estera italiana del dopoguerra,
Bologna, Il Mulino, 1986. Sono stati d’aiuto diversi articoli e saggi che riguardano la politica
estera italiana: Nicolò ACCIAIOLI, La politica estera italiana, “Rivista di Studi Politici
Internazionale”, a. 42 (1975), n.4, pp.524-538; Anna BADESCHI MAGRINI, Spunti revisionistici
nella politica estera di Giovanni Gronchi Presidente della Repubblica, in L’Italia e la politica di
potenza in Europa, vol. 3°, (1950-60), a cura di Ennio DI NOLFO, Romain H. RAINERO,
Brunello VIGEZZI, Milano, Marzorati, 1992, pp.59-74; Alfredo CANAVERO, La politica estera
VII
riflessione particolarmente interessanti sono offerti dagli articoli scritti da Mario
Toscano per la “Rivista di studi politici internazionali”
2
. Nel corso della ricerca è
però emerso che gli Stati Uniti non si limitarono a seguire la politica estera
italiana, impegnata nella questione di Trieste o nell’entrata nelle Nazioni Unite,
ma si interessarono notevolmente alla situazione interna, il che ha reso necessaria
l’analisi di testi sulla storia d’Italia
3
. Il filo conduttore della ricerca rimane
comunque l’obiettivo dell’amministrazione repubblicana, vale a dire la sconfitta
del comunismo, perciò ci si è avvalsi di scritti, che trattano questo tema
4
.
di un ministro degli Interni: Scelba, Piccioni, Martino e la politica estera italiana (1954-1955),
ibid. pp.31-58; Lorenzo CREMONESI, Dal rispetto del boicottaggio arabo alle ambizioni di
mediazione: Italia e Israele verso la crisi di Suez, ibid., pp.103-132; Fulvio D’AMOJA, La
“sindrome da claustrofobia atlantica” e la politica estera dell’Italia alla metà degli anni 50:
un’analisi sull’ammissione dell’Italia all’ONU nel dicembre 1955, ibid., pp.775-784; Marco
GALEAZZI, Luigi Longo e la politica internazionale negli anni della guerra fredda, “Studi
Storici”, a.31 (1990), n.1, pp.117-133; Ennio DI NOLFO, La “politica di potenza” e le formule
della politica di potenza: Il caso italiano (1952-1956), in L’Italia e la politica di potenza in
Europa, cit., pp.709-724 e dello stesso autore, I problemi della politica estera italiana (1945-
1954), “Storia e Politica”, a.14 (1975), nn.1-2, pp.295-317; Pasquale JANELLI, Situazione attuale
della politica estera dell’Italia, “Rivista di studi politici internazionali”, a.23 (1956), n.4, 505-529;
Rodolfo MOSCA, La politica estera, in Aspetti di vita italiana contemporanea, Bologna, Cappelli
Editore, 1957, pp.285-287; Alfonso STERPELLONE, Vent’anni di politica estera, in, La politica
estera della Repubblica italiana, 3° vol., a cura di Massimo BONANNI, Milano, Edizioni La
Comunità, 1967, pp.159-348; Antonio VARSORI, L’Italia fra l’Alleanza Atlantica e la CED
(1949-1954), “Storia delle relazioni internazionali”, a.4 (1988), n.1, pp.125-166; Giuseppe
VEDOVATO, La politica estera italiana (IV), “Rivista di studi politici internazionali”, a.45
(1978), n.1, pp.59-101; Brunello VIGEZZI, L’Italia e i problemi della “politica di potenza”.
Dalla crisi della CED alla crisi di Suez, “Storia Contemporanea”, a.22 (1991), n.2, pp.221-235.
2
Mario TOSCANO, Corsivi di politica estera, 1949-1968, Roma, Giuffrè Editore, 1981.
3
Il recente testo di Aurelio LEPRE Storia della Prima Repubblica. L’Italia dal 1942 al 1992,
Bologna, Il Mulino, 1993, fino all’esauriente, ma manualistico Giuseppe MAMMARELLA
L’Italia dopo il fascismo 1943-1973, Bologna, il Mulino, 1974, che narra le vicende politiche ed
istituzionali, ed il tempo della sua storia è scandito da esse. Di questo testo è stata pubblicata
l’edizione più recente a cui sono stati aggiunti dei capitoli, Giuseppe MAMMARELLA, L’Italia
Contemporanea, Bologna, Il Mulino, 1990; dello stesso autore è stato utile anche L’Europa e gli
Stati Uniti, un’alleanza difficile 1943-1973, Firenze, Vallecchi Editore, 1973; infine Pietro
SCOPPOLA, La repubblica dei partiti. Profilo storico della democrazia in Italia (1945-1990),
Bologna, Il Mulino, 1991,che sottolinea soprattutto gli aspetti ideologici e culturali.
4
Mario MARGIOCCO, Stati Uniti e PCI (1943-1980), Bari, Laterza, 1991, che analizza però
compiutamente gli anni del centrosinistra, accennando al periodo in cui la signora Luce si trovò in
Italia. Sempre sui rapporti tra Stati Uniti e PCI è interessante la ricerca di Liliana SAIU, Gli Stati
Uniti e il declino dell’era De Gasperi, contenuta in Studi e Ricerche. In onore di Girolamo Sotgiu,
vol. II, Cagliari, CUEC editrice, 1994, pp.197-230. Tra gli articoli citiamo Giangiacomo
MIGONE, Stati Uniti, Fiat e repressione antioperaia negli anni cinquanta, “Rivista di Storia
Contemporanea”, a.3 (1974), n.2, pp.232-281; Giuseppe VEDOVATO, L’Italia e gli Stati Uniti,
“Rivista di studi politici internazionali”, a.40 (1973), n.3, pp.510-511.
VIII
Le analisi della situazione italiana compiute da storici e commentatori
stranieri soprattutto americani appaiono in genere abbastanza valide. Si segnalano
in particolare l’opera di Leo Wollemborg, un giornalista del Washington Post, che
ricostruisce gli avvenimenti di quegli anni tramite gli articoli scritti per il suo
giornale, soffermandosi sull’operato dell’ambasciatrice che spesso critica, e quella
di Stuart Hughes, che tuttavia si abbandona spesso a commenti personali sul
nostro paese e sulla nostra storia
5
. Sono inoltre da ricordare James Miller, che
traccia un quadro generalissimo della nostra politica estera, e Norman Kogan,
caustico nei suoi giudizi ma ugualmente molto apprezzato per i suoi esaurienti
lavori
6
..
Riguardo a certi aspetti particolari del periodo in considerazione, la
storiografia è invece copiosa; è il caso soprattutto, della questione di Trieste, che
ha infervorato particolarmente gli animi degli storici italiani. Questo è l’unico
argomento per il quale ci si è potuti avvalere di una ricca saggistica, nell’ambito
della quale l’opera più completa è senza dubbio quella di Diego De Castro
7
.
5
Leo WOLLEMBORG, Stelle, strisce e tricolore. Trent’anni di vicende politiche tra Roma e
Washington, Milano, Mondadori, 1983; Stuart HUGHES L’Italia e gli Stati Uniti. Un secolo di
storia italiana vista da un americano, Firenze, La Nuova Italia, 1986. Sulla storia di Italia è stato
utile anche Paul GINSBORG: Storia d’Italia dal dopoguerra ad oggi, Padova, Marsilio Editore,
1968, anche se il testo dà forte rilievo alla storia sociale, non sottovalutando gli aspetti economici
e politici.
6
James Edward MILLER, La politica estera di una media potenza: il caso italiano da De Gasperi
a Craxi, Roma, Lacaita Edizioni, 1992; Norman KOGAN, L’Italia del dopoguerra, Bari, Laterza,
1968. Frederic SPOTTS e Theodore WIESER, studiano attentamente le istituzioni politiche
italiane con Italy a Difficul Democracy. A Survey of Italian Politics. Cambridge University Press,
1986, mentre Primo VANNICELLI con Italy, Nato and European Community. The Interplay of
Foreign Policy and Domestic Policy, Center for International Affairs Harvard University, 1974,
costituisce una delle migliori analisi dei problemi di politica estera degli anni cinquanta, la NATO
e la Comunità Europea. Tra gli articoli sulla politica interna italiana citiamo Sergio CHILLE’, I
riflessi della guerra di Corea sulla situazione politica italiana negli anni 1950-53: le origini
dell’ipotesi degasperiana di “democrazia protetta”, “Storia Contemporanea”, a.18 (1987), n.5,
pp.895-926.
7
Diego DE CASTRO, La questione di Trieste. L’azione politica e diplomatica italiana dal 1943 al
1954, Trieste, Lint, 1981, 2 voll. [Questo testo aggiorna il precedente dello stesso autore Il
problema di Trieste. Genesi e sviluppi (1943-1952), Bologna, Cappelli Editore, 1952]; Mario
DASSOVICH, I molti problemi dell’Italia al confine orientale, vol.III, Udine, Del Bianco ed.,
1989-1990;il recente Massimo DE LEONARDIS, La diplomazia Atlantica e la soluzione del
problema di Trieste (1951-1954), Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1992, anticipato dal
saggio, L’Italia, la diplomazia angloamericana e la soluzione del problema di Trieste (1952-
1954), in L’Italia e la politica di potenza in Europa (1950-60), cit., pp.737-754.; Manlio UDINA,
IX
Un’altra vicenda su cui la storiografia è potuta venire in aiuto, anche se gli
studi appartengono principalmente agli anni seguenti il periodo esaminato, è il
caso di Enrico Mattei. Ci si è avvalsi, oltre che degli ampi riferimenti presenti nei
testi che trattano il dopoguerra in Italia, del lavoro di Bazzoli e Renzi che fa luce
sulla personalità di Mattei e sui suoi collaboratori e dell’opera di Paul Frankel,
che nonostante analizzi più superficialmente la questione del petrolio e la nascita
dell’ENI in Italia, è ugualmente utile per capire al meglio la vicenda
8
.
Riguardo alla questione dell’integrazione europea, alla caduta della CED e
alla nascita dell’UEO, soprattutto nell’ottica dell’atteggiamento adottato dagli
Stati Uniti, sono stati impiegati principalmente articoli di riviste
9
. Per inquadrare
Gli accordi di Osimo. Lineamenti introduttivi e testi annotati. Trieste, Edizioni Lint, 1979 e G.
VALDEVIT, La questione di Trieste 1941- 1954, politica internazionale e contesto locale,
Milano, Franco Angeli, 1987, il quale tra l’altro è stato utile con Gli Stati Uniti ed il
Mediterraneo, da Truman a Regan, Milano, Franco Angeli, 1987, per ricostruire la politica degli
Stati Uniti in tutta l’area mediterranea, nella quale furono impegnati soprattutto riguardo alla
questione di Suez. Tra gli articoli ed i saggi pubblicati segnaliamo: Giulio BETTASA, L’ultima
fase della questione di Trieste (1951-1954), “Rivista di studi politici internazionali, a.22(1955),
n.1, pp.9-30, Bruno COCEANI, Rapporti di un generale inglese sul T.L.T.; “Rivista di studi
politici internazionali” a.20 (1953), n.4, pp.599-606; Osvaldo CROCI, Stati Uniti Italia e
Jugoslavia, la decisione di restituire all’Italia la zona A del territorio di Trieste, “Storia
Contemporanea” a.22 (1981), n.5, pp.763-806; Gianni FINOCCHIARO, L’Italia, la Jugoslavia e
la questione di Trieste, in La politica estera della Repubblica Italiana, a cura di M. BONANNI,
cit., p.602-611; Gastone GUIDOTTI, Trieste, “Rivista di Studi politici internazionali” a.49 (1982),
n.2, pp.207-216. Domenico MALTESE, Accordi di Osimo e Memorandum di Londra, “Rivista di
studi politici internazionali” a.42(1975), n.2, pp.524-538; Egidio ORTONA, La conclusione del
problema di Trieste vista dall’ambasciatore di Washington. Pagine di diario, “Storia
Contemporanea”, a.16 (1985), n.2, pp.343-349; Mario TOSCANO, Una soluzione
impazientemente attesa “Rivista di studi politici internazionali” a.20 (1953), n.4, pp.355-357,
Trieste, paravento della politica jugoslava, “Rivista di studi politici internazionali” a.21 (1954),
n.3, pp.507-513, ed altre contenute nella summenzionata raccolta.
8
L. BAZZOLI, R. RENZI, Il Miracolo Mattei. Sfida e Utopia del petrolio italiano nel dibattito di
un incorruttibile corruttore, Milano, Rizzoli Editore, 1984, Paul H. FRANKEL in Petrolio e
Potere. Enrico Mattei..., Firenze, La Nuova Italia, 1970, Su Mattei è utile consultare Paolo Emilio
TAVIANI, Enrico Mattei: a 10 anni dalla morte, “Civitas”, a,23(1972), nn.11-12, pp.3-12.
9
Antonella CANNATA, Dalla CED all’UEO, in L’Italia e la politica di potenza in Europa (1950-
60), cit, pp.755-774; Gesidio GUAZZARONI, Comunità Europea e Stati Uniti, “Affari Esteri”,
a.3 (1971), n.10, pp.3-22 ; Pietro PASTORELLI, La politica europeistica dell’Italia negli anni
cinquanta, “Storia Contemporanea”, a.15 (1984), a.4, pp.723-743; Bruno POZZI, Gli Stati Uniti e
la costituzione dell’Europa, “Rivista di studi politici internazionali”, a.30 (1963), n.1, pp.7-13;
Antonio VARSORI, Le speranze europee: Come nacque l’UEO, “Nuova Antologia”, a.122
(1987), n.2164, pp.133-163; Giuseppe VEDOVATO, Gaetano Martino: l’Italia e l’Europa,
“Rivista di studi politici internazionali”, a.45 (1978), n.1, pp.97-101.
X
le vicende del periodo ci si è avvalsi anche degli annuari di politica
internazionale, sia americani e sia italiani
10
.
* * *
La ricerca è stata condotta essenzialmente su documenti inediti relativi agli
affari italiani conservati presso i National Archives di Washington
11
. Si tratta di
una documentazione ricchissima che si sofferma principalmente sui contatti
dell’ambasciata americana a Roma con i politici di primo piano, contiene altresì
interessanti analisi sulla situazione politica italiana e i commenti sui resoconti
della stampa, con particolare riguardo per quella di sinistra. Ci si è avvalsi anche
delle pubblicazioni ufficiali del dipartimento di Stato americano, le Foreign
Relations of the United States
12
, una raccolta basata sui vari Record Groups
13
dei
National Archives di Washington e su altri archivi americani, che in verità si è
rivelata scarna per il periodo preso in considerazione, ma che comprende anche i
più importanti e significativi fra i documenti del National Security Council,
organo consultivo supremo dell’esecutivo statunitense in materia di sicurezza, via
via declassificati.
Sono state altresì utilizzate le memorie dei protagonisti delle vicende in
esame, in particolare quelle del presidente Eisenhower, e dei diplomatici italiani a
Washington, Egidio Ortona ed Alberto Tarchiani, ricchi di notizie soprattutto per
10
Per quanto riguarda gli annali italiani, sono stati utilizzati gli Annuari di Politica Internazionale
editi dall’Istituto per gli Studi Politi Internazionali (d’ora in poi ISPI), relativi agli anni presi in
considerazione: voll. X -XIII(1953-1956), Milano, 1955-1957. Da parte americana sono stati utili i
volumi della raccolta curata dal Council on Foreign Relations, The United States in World Affairs,
a cura di Richard P. Stebbins, vol. 1953-1956, , New York, Harper & Brothers, 1955-1957.
11
National Archives, Record Groups 59 (d’ora in avanti NA, RG 59), Italian Desk Files e Decimal
Files, lot file n°58 D 357.
12
Foreign Relations of the United States (d’ora in avanti FRUS), 1952-54, vol.V, Western
European Security, Washington, U.S. Government Printing Office, 1983; FRUS, 1952-54, vol.VI,
Western Europe and Canada, parte II, Washington, U.S. Government Office, 1986; FRUS, 1952-
54, vol. VIII, Eastern Europe, Soviet Union, Eastern Mediterranean, Washington, U.S.
Government Office, 1988; FRUS, 1955-57, vol. XI, United Nations and General International
Matters, Washington, U.S. Government Office, 1988; FRUS, 1955-57, vol. XXVII, Western
Europe and Canada, Washington , U. S. Government Office, 1992;
13
Il Record Group è la suddivisione per affinità di origine usata per i documenti dei National
Archives.
XI
quel che riguarda la questione di Trieste
14
. Ancora su Trieste sono state consultate
anche le testimonianze di Fausto Bacchetti, segretario d’ambasciata a Londra, che
partecipò alle trattative per Trieste e che ha raccolto le memorie dell’ambasciatore
Brosio, negoziatore italiano negli accordi di Londra
15
. Da parte britannica, le
memorie di Anthony Eden offrono un riscontro ai documenti americani
16
, mentre
per la fase conclusiva dei negoziati è utile consultare le memorie di Robert
Murphy, anche se sono state rilevate differenze con la documentazione ufficiale
statunitense
17
. Ci si è avvalsi altresì dei resoconti dei nostri politici, pubblicati in
diari ed in articoli di riviste
18
. La memorialistica è stata ampiamente impiegata
durante la ricerca ma con molta cautela, perché non sempre confermata dai
documenti.
Sull’ambasciatrice Luce è stata consultata la biografia scritta da Wilfrid
Sheed, che tuttavia si dilunga sull’attività di romanziera e commediografa di
successo, esplicata dalla diplomatica e dedica poche pagine alla sua carriera
politica ed alla sua missione in Italia
19
. Per inquadrare meglio le idee
14
Dwight D. EISENHOWER, Waging Peace, ediz. ital.: La pace incerta. Gli anni della casa
bianca, 1953-1956, Milano, Mondadori, 1964, Egidio ORTONA, Anni d’America, II, La
diplomazia 1953-1961, Bologna, Il Mulino, 1986, e la testimonianza dell’ambasciatore Alberto
TARCHIANI, Dieci anni tra Roma e Washington, Milano, Mondadori, 1955
15
Fausto BACCHETTI, Attraverso mezzo secolo. Memorie di un testimone dalla politica italiana
alla diplomazia internazionale; Fausto BACCHETTI (a cura di), La ricongiunzione di Trieste
all’Italia nel diario inedito di Manlio Brosio, “Nuova Antologia”, a.120 (1985), n.2155, pp.5-42.
16
Anthony EDEN, The Memoirs of Sir Anthony Eden - Full Circle, ediz. ital.: Le memorie di A.
Eden, Milano, Garzanti, 1960
17
Robert MURPHY, Diplomat Among Warriors, ediz. ital., Un diplomatico in prima linea,
Milano, Mondadori, 1967
18
Giulio ANDREOTTI, Gli USA visti da vicino, Roma, Rizzoli, 1990, Pietro NENNI, Tempo di
guerra fredda, Diari 1943-1956, 3 voll., a cura di G. Nenni e D. Zucàro, Milano, SugarCo ed.,
1982, oppure una cernita degli scritti del leader socialista sulla politica estera: Pietro NENNI, I
nodi della politica estera, a cura di D.Zucàro, Milano, SugarCo ed., 1974. E vari articoli dei nostri
politici: Amintore FANFANI, Italian Democracy Faces Another Test, “Foreign Affairs”, a..36
(1958), n.3, pp.449-459; Ugo LA MALFA, Touch-And-Go-In Italy, “Foreign Affairs”, a.31
(1953), n.2, pp.257-267; Pietro NENNI, Where The Italian Socialists Stand, “Foreign Affairs”,
a.40 (1962), n.2, pp-213-223; Randolfo PACCIARDI, Democracy Lives In Italy, “Foreign
Affairs”, a.32 (1954), n.3, pp.440-445.
19
Wilfrid SHEED, Clare Boothe Luce, New York, E.P. Dutton, 1982. E’ stato anche utile
l’articolo contenuto in Almanacco di Cagliari 1990, Cagliari, 1989, di Antonio DELITALA, Nel
segno dell’amicizia, che riassume la visita dell’ambasciatrice in Sardegna, grazie alla quale la
nostra isola ricevette diversi aiuti in mangimi, in quanto colpita da una disastrosa carestia.
XII
dell’ambasciatrice sono stati analizzati vari discorsi da lei tenuti sia a Roma, sia
negli Stati Uniti
20
, e alcuni suoi articoli pubblicati sulla rivista Foreign Affairs
21
.
20
Gli Stati Uniti e l’Europa, Roma, Banco di Roma, 1953; L’Italia e gli Stati Uniti, Roma Banco
di Roma, 1953; Il problema cruciale, Roma, United States Information Service, 1956; La
rivoluzione permanente, Roma, United States Information Service, 1956; L’Europa e l’America,
Roma, United States Information Service, s.d. Ancora tra i discorsi sono stati utili quelli tenuti da
due importanti uomini politici italiani, Giovanni GRONCHI, Discorsi d’America, Milano,
Garzanti, 1956, contiene gli incontri tenuti dal nostro presidente durante il viaggio negli Stati Uniti
e in Canada i primi mesi del 1956; Gaetano MARTINO, Per la libertà e per la pace. Discorsi e
scritti di politica estera, 1954-1956, Firenze, Le Monnier, 1954.
21
Clare Boothe LUCE, Ambassadorial Issue: Professional or Amateurs?, “Foreign Affairs”, a. 36
(1957), n.1, pp.105-121, ed Italy After One Hundred Years, “Foreign Affairs”, a.39 (1961), n.2,
pp.221-239.