dell’ARMONIZZAZIONE CONTABILE
2
che nasce dall’esigenza di avere
bilanci unitari tra i vari paesi. A tal fenomeno ha aderito l’Unione Europea
3
. Già
nel 2001, il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione Europea hanno creato
una commissione a cui è stata delegata la modifica della quarta e settima direttiva
comunitaria alla luce dei principi internazionali. Questo procedimento si chiama
“MECCANISMO DI ENDORSMENT”
4
che prevede, nei paesi dell’UE,
l’introduzione a partire dallo 01/01/2005 di un complesso di principi contabili e
d’interpretazioni. Si tratta di 32 IAS (International Accounting Standards), 5 IFRS
(Intenational Financial Reporting Standard), 11 interpretazioni SIC/IFRIC
(Standing Interpretation Committee sostituito dall’Intenational Financial
Reporting Interpretation Committee che hanno il compito di preparare le
interpretazioni per lo IASB). Quando si parla di Endorsment si deve tenere
presente che alcuni principi contabili sono ancora in via di sviluppo. Lo IASB
(International Accounting Standards Board) organo della Fondazione IASC
5
2
M. Casò, Le operazioni straordinarie di gestione, Giuffrè, Milano, 2002. Continua l’autore in
proposito: «Un primo passo riguardo l’armonizzazione contabile si è avuto con l’approvazione
della IV e VII Direttiva».
3
F. Roscini Vitali, M. Antonio Vinzia, Fair Value-Rappresentazione contabile e valutazione
finanziarie secondo gli IAS , Il sole 24 ore, 2002, p. 3. Gli autori osservano che: «L’Unione
Europea ha deciso di non emanare distinti principi contabili, ma di recepire i principi già
internazionalmente riconosciuti, quali sono i documenti emanati dallo IASC (Organismo che
recentemente ha assunto la denominazione di IASB). Questi principi sono stati scelti in alternativa
ai principi contabili statunitensi, gli US GAAP, giudicati, per certi aspetti, meno “internazionali”
degli IAS. »
4
Cfr. M. Casò, Le operazioni straordinarie di gestione, Giuffrè, Milano, 2002. «Il meccanismo di
endorsment garantisce un controllo politico ed un controllo tecnico delle regole per la
predisposizione dei bilanci delle società europee».
5
E. Laghi, “L’Ammortamento dell’avviamento”, Giappichelli Editore, Torino, 1994, p. 5. Lo
IASC è un organismo internazionale creato il 19 Giugno del 1973 dalle organizzazioni contabili di
Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Messico, Paesi Bassi, Regno Unito, Irlanda e
Stati Uniti. Lo statuto modificato insieme all’atto costitutivo nel 1977, prevede come duplice
finalità il Committee, da un lato, quella di «formulare e pubblicare nel pubblico interesse, principi
6
(International Accounting Standards Committee) preposto alla definizione ed
emanazione di standard contabili, sta lavorando affinché questi IFRS siano in
linea con i principi contabili americani. Questo perché le più forti potenze
economiche sono USA ed Europa e ciò esige che i principi contabili a cui si
informano i loro bilanci siano “Uniformi” ed “Unitari”.
A partire dallo 01/01/2005 gli IFRS in Italia si applicano ai:
• Bilanci delle società quotate;
• Bilanci delle banche e delle assicurazioni anche non quotate in borsa;
• Bilanci di società con strumenti finanziari diffusi presso il pubblico.
L’IFRS 1 prevede che i bilanci, che si chiudono al 31/12/2004, ai quali si
applicano «i principi contabili internazionali e le interpretazioni, devono essere
applicati retrospettivamente nell’esercizio di prima applicazione, ad eccezione dei
casi in cui:
• principi ed interpretazioni specifiche richiedano o permettano un
differente trattamento transitorio; oppure,
• l’importo della rettifica relativa agli esercizi precedenti non può essere
ragionevolmente determinato, in quanto troppo oneroso.
da osservarsi nella predisposizione di bilanci revisionati e promuovere la loro accettazione e
applicazione a livello mondiale», dall’altro, quella di impegnarsi a promuovere lo sviluppo e
l’armonizzazione delle regolamentazioni, dei principi contabili e delle procedure relative alla
formulazione del bilancio d’esercizio. (Cfr. AICPA, Professional Standards as of June 1, 1991,
vol. 2, Section AC 9000.27, 9000.28, p.11,036). L’Italia ha aderito allo IASC nel 1980 per il
tramite del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti.
7
In ogni caso, qualsiasi rettifica derivante dal passaggio agli IAS deve essere
trattata come rettifica degli utili portati a nuovo nel bilancio d’apertura del primo
periodo presentato in conformità agli IAS»
6
.
L’oggetto della mia discussione sarà incentrato sul principio contabile n. 36 (IAS
36) ed in particolare sull’avviamento. Nel corso degli anni, alle risorse intangibili,
e quindi anche all’avviamento, è stato riconosciuto, dalla dottrina economico-
aziendale, un ruolo sempre più preminente all’interno del processo di gestione e
di posizionamento strategico indipendentemente dal settore di appartenenza delle
stesse. L’aumento d’importanza assunta dagli intangible assets è testimoniato
anche dai sempre più numerosi casi d’imprese che fondano il loro stesso business
system sul possesso e sull’utilizzo di questi beni: nel contempo, anche per le
imprese meramente “industriali”, il peso delle attività immateriali a bilancio è in
continuo aumento. Si pensi, ancora, al divario esistente tra prezzo pagato e valore
contabile nel caso d’operazioni di gestione straordinaria, quali fusioni o
aggregazioni: questo plusvalore dipende in parte dalle prospettive future di
redditività dell’azienda in via di acquisizione. Proprio perché gli intangible assets
hanno un vasto campo d’azione, lo IASB, per ovviare a questo problema, ha
emanato il principio contabile di riferimento, lo IAS 36; scopo di tale principio è
quello di «definire i principi che l’entità applica per assicurarsi che le proprie
attività siano iscritte ad un valore non superiore a quello recuperabile. Un’ attività
è iscritta in bilancio ad un valore superiore a quello recuperabile se il suo valore
6
Cfr. F. Roscini Vitali, M. Antonio Vinzia, Fair Value-Rappresentazione contabile e valutazione
finanziarie secondo gli IAS , Il sole 24 ore, 2002, p. 6.
8
contabile eccede l’importo che può essere ottenuto dall’utilizzo o dalla vendita
dell’attività. Quando si è in una circostanza simile, si afferma che l’attività ha
subito una riduzione durevole di valore e il presente Principio richiede che l’entità
la rilevi»
7
. Inoltre, tale perdita durevole di valore, è rilevata tramite l’utilizzo
dell’Impairment test
8
. Prima di analizzare l’avviamento è utile fare una
specificazione sulle immobilizzazioni immateriali. Queste sono una classe di
valori di capitali incluse nel lato dell’attivo del prospetto dello Stato Patrimoniale
ed in questa classe si trovano tutti quei fattori produttivi identificabili e
quantificabili che dal punto di vista qualitativo, fanno parte integrante della
struttura aziendale, mentre, dal punto di vista quantitativo, possono vantare un
valore più o meno attendibile che rispecchia o il loro costo di produzione/acquisto
o i prevedibili flussi futuri potenzialmente conseguenti la loro presenza ed il loro
utilizzo.
7
Regolamento CE 2236/2004 della commissione del 29 Dicembre 2004, p. 84.
8
Cfr. F. Roscini Vitali, M. Antonio Vinzia, Fair Value-Rappresentazione contabile e valutazione
finanziarie secondo gli IAS , Il sole 24 ore, 2002, p. XIV. A tal proposito, osservano gli autori che:
«tali innovazione si riflette direttamente sulla lettura del bilancio, destinato sempre più a
soddisfare un’informazione “dinamica” dell’andamento dell’impresa, piuttosto che
un’informazione “statica” della stessa ».
9
Capitolo 1:
L’AVVIAMENTO ANTE RIFORMA
1. L’avviamento nel codice civile.
Oggetto della mia discussione sarà lo IAS n° 36 (Perdita durevole di valore) ma,
prima di vedere il principio contabile internazionale è necessario passare in
rassegna il modo in cui l’avviamento veniva considerato e contabilizzato nel
nostro territorio. «I principi contabili italiani non affrontano con uno specifico
documento l’argomento delle perdite durevoli di valore delle attività, ma ogni
principio contabile relativo alle diverse attività che compongono l’attivo dello
stato patrimoniale affronta la tematica delle valutazioni dell’attività stessa»
9
.
Infatti prima che i principi contabili internazionali prendessero vigore all’interno
del nostro stato, l’avviamento, contabilmente parlando, veniva considerato in
maniera diversa. A tal proposito, i principi contabili dei Dottori Commercialisti
non trattano in maniera diretta le modalità di contabilizzazione dell’avviamento.
«Nel Documento n. 8, in tema di Partecipazioni, è, comunque, delineato il
trattamento contabile del goodwill evidenziabile a seguito dell’acquisto di
partecipazioni. L’avviamento, prevede il principio contabile in esame, è
iscrivibile in bilancio se, e solo se, acquisito a titolo oneroso; non è dunque
9
Pricewaterhousecoopers, Principi contabili internazionali- Interpretazioni e confronti,terza
edizione, IPSOA, 2004, p. 555.
10
prevista l’iscrivibilità in bilancio del c.d. “self-genereted goodwill” o “avviamento
interno”»
10
. Con riferimento alle disposizioni normative è necessario ricordare
che, nell’ambito del nostro ordinamento giuridico, vige il principio fondamentale
della cogenza della norma legislativa e della sua prevalenza sui “Principi
Contabili”
11
emanati dalle organizzazioni professionali. Infatti, l’art. 2426 al
punto 6 del Cod. Civ. recita, tuttora, così: «L’avviamento può essere iscritto
nell’attivo con il consenso del collegio sindacale, se acquisito a titolo oneroso, nei
limiti del costo per esso sostenuto e deve essere ammortizzato entro un periodo di
cinque anni. E’ tuttavia consentito ammortizzare sistematicamente l’avviamento
in un periodo limitato di durata superiore purché esso non superi la durata per
l’utilizzazione di questo attivo e ne sia data adeguata motivazione nella nota
integrativa»
12
.
10
Cfr. E. Laghi, “L’ammortamento dell’avviamento”, Giappichelli Editore, Torino, 1994, p. 20.
11
Cfr. E. Laghi, “L’ammortamento dell’avviamento”, Giappichelli Editore, Torino, 1994, p. 20.
12
Art. 2426 p.to 6 Cod. Civ.
11
2. La rilevazione economica dell’avviamento e le sue
modalità di determinazione.
L’avviamento, affinché potesse essere iscritto nell’attivo dello stato patrimoniale
del bilancio della società, necessitava di caratteristiche fondamentali come:
• L’avviamento doveva essere derivativo;
• L’avviamento non doveva eccedere il costo sostenuto per l’acquisto.
Era necessario il preventivo consenso del collegio sindacale.
Esistono due modi di determinazione dell’avviamento:
determinazione autonoma o diretta;
determinazione residuale o indiretta
13
.
«La determinazione autonoma o diretta consiste nell’attualizzazione dei c.d.
sovraredditi, ossia dei maggiori redditi attesi rispetto ai redditi normalmente
ritraibili dalla gestione dell’azienda trasferita»
14
. La formula impiegata era:
A=[R-(i*PNR)]a┐
Dove:
A = Avviamento;
R = Reddito medio prospettico;
i = Tasso di remunerazione normale del capitale;
13
T . Onesti, Appunti delle lezioni di Ragioneria Due, A/A 2000/2001, p. 49.
14
Cfr. T . Onesti, Appunti delle lezioni di Ragioneria Due, A/A 2000/2001, p. 49.
12