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Erp in grado di supportare l integrazione e lo scambio di dati con i software aziendali
specializzati per funzioni.
I tentativi compiuti dal movimento Open sono stati significativi in questo senso ma
Ł stato necessario, da un lato, trovare le giuste tecnologie, dall altro i giusti modelli di
business e sviluppo. Il progetto Compiere Erp & Crm ha visto nel linguaggio Java e i
servizi Web (Web service) il probabile futuro dei software gestionali. Trovando il
consenso degli operatori, ha saputo creare un ambiente favorevole al suo sviluppo e
distribuzione.
Il primo capitolo offre una panoramica generale sull evoluzione dei sistemi
informativi e dei software gestionali per le aziende. Dai sistemi di tipo tradizionale
organizzati per funzioni e chiusi all interno delle aziende, si Ł oggi giunti a sistemi con
architetture basate su tecnologie Web orientate ai servizi. Ci ha reso possibile la
transizione dalla catena del valore, interna all impresa, alla rete del valore, con piø
operatori interconnessi e rivolti ad un obiettivo comune. Come vedremo in seguito,
Compiere Ł figlio di tale transizione.
Il secondo capitolo intende indagare i modelli di business legati alla produzione e
alla distribuzione del software Open Source (OS). Le organizzazioni che adottano
l approccio OS si differenziano dalle aziende che sviluppano software proprietario non
solo per il modello economico, ma anche e soprattutto per il modello organizzativo e di
sviluppo. La genesi e l evoluzione di un prodotto OS sono infatti frutto di un attivit
collaborativa in cui gli attori interagiscono a distanza e quasi esclusivamente senza
incontri formali, e dove lo scambio di e-mail Ł il principale mezzo di comunicazione della
comunit di sviluppo.
La distribuzione di software con licenze di tipo OS pu avere anche un utilit
commerciale, in quanto il diffondersi di questo tipo di distribuzione del software
favorisce le esternalit di rete di quei produttori che hanno liberalizzato le proprie
soluzioni. La distribuzione gratuita del software Ł, pertanto, una strategia attuata sia in
ambito proprietario sia in ambito OS.
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Il progetto Compiere costituisce l oggetto della terza parte della tesi. Si tratta di un
software particolarmente potente e flessibile, citato da molti analisti per le sue
caratteristiche innovative e le sue potenzialit di sviluppo, non solo in termini
propriamente tecnici, ma anche in relazione alla comunit di sviluppatori e partner.
Esso possiede tutti i requisiti fondamentali per essere valido strumento a supporto
delle attivit aziendali, secondo una strutturazion e per processi. E in grado di ottimizzare
i flussi informativi interni ed esterni all azienda grazie alle tecnologie Web in esso
implementate, tecnologie largamente condivise che consentono la totale accessibilit al
sistema.
Nella quarta e ultima parte del lavoro si cercher di delineare le caratteristiche del
mercato dell Information Technology in Italia. Si dimostrer che il software e i modelli
Open Source si adattano in maniera naturale al contesto italiano e, oltre ad avere grande
seguito tra gli sviluppatori e le aziende IT, troveranno ampio spazio nei processi di
rinnovamento tecnologico delle imprese.
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1. L EVOLUZIONE DEI SOFTWARE GESTIONALI
AZIENDALI
1.1 DAI SISTEMI INFORMATIVI AGLI ERP
Le grandi trasformazioni riguardanti il contesto tecnologico, sociale ed economico
che stanno portando allo sviluppo della societ del l informazione determinano
cambiamenti anche nella concezione dei sistemi informativi aziendali e nelle modalit
secondo le quali le imprese intendono utilizzare l ICT. Concezioni radicate e prassi
consolidate sono ormai messe in discussione e nuovi paradigmi stanno sorgendo e vanno
affermandosi.
Il sistema informativo secondo una definizione d i De Marco, 2000 - Ł un
insieme di persone, apparecchiature, software e procedure aziendali il cui compito Ł
quello di produrre informazioni, permettendo all’azienda di disporre delle informazioni
che servono a operare nell impresa e gestirla . In questa sede il sistema informativo verr
considerato, piø che altro, da un punto di vista informatico e softwaristico, quindi in molti
casi tralasceremo gli aspetti legati all organizzazione di persone e procedure, anche se
non sono di minore importanza.
La progettazione dei sistemi informativi nelle medie e grandi aziende ha richiesto,
nel passato, la preparazione scrupolosa di progetti molto complessi con tempi di realizzo
piuttosto lunghi, nell ordine di uno o piø anni. Tempi cos estesi erano dettati dalla
necessit di preparare software ad hoc per ogni azi enda e di creare piattaforme di dialogo
per un numero considerevole di altri software specializzati.
Negli anni 90 sono stati sviluppati software in grado di gestire e integrare tutti gli
aspetti del business all interno di un unico applicativo comune a tutta l azienda. Gli ERP1
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L acronimo ERP significa Enterprise Resource Planning (lett eralmente "pianificazione delle risorse
d’impresa"). Si tratta di un sistema di gestione che integra tutti gli aspetti del business, incluse
pianificazione, manufacturing, vendite e marketing. Con l’aumento della popolarit della metodologia ERP,
si sono sviluppate applicazioni che aiutano i business manager a implementare ERP nelle attivit di
business come controllo di inventari, tracciamento degli ordini, servizi per i clienti, finanza e risorse
umane. La prima versione di ERP metteva in collegamento diretto le aree di gestione contabile con l’ area
di gestione logistica (magazzini ed approvigionamento), successivamente si Ł iniziato ad implementare
relazioni interne anche con le aree di vendita e distribuzione, produzione, manutenzione impianti, gestione
dei progetti ecc. Ad oggi i moderni sistemi di ERP (SAP, JD Edwards, Baan ecc.) coprono tutte le aree che
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sono sistemi per la pianificazione delle risorse di impresa e costituiscono un insieme di
applicazioni necessarie per la gestione integrata di tutte le risorse che partecipano alla
creazione dei prodotti o servizi di un azienda. Quindi l ERP Ł un sistema che permette di
integrare informazioni, processi e attivit interne all azienda in modo sinergico e
coordinato.
Esponiamo a seguire i principali cambiamenti che hanno portato le aziende a
convergere su soluzioni Erp.
Dai sistemi intra-aziendali a quelli inter- ed extra-aziendali
Un primo grande cambiamento riguarda lo spostamento dell attenzione dai sistemi
informativi interni all impresa (sistemi intra-aziendali), ai sistemi esterni o extra-
aziendali. La diffusione e l affermazione dei sistemi ERP ha risolto gran parte dei
problemi inerenti il sistema informativo interno nelle grandi imprese. Le diverse funzioni
aziendali, amministrazione, finanza, produzione, acquisti e vendite, sono ormai coperte
da applicazioni integrate che rispondono alle esigenze informative sia dell utenza
operativa che di quella manageriale. L esternalizzazione di fasi del processo produttivo
ha reso l azienda sempre piø interconnessa ai propri fornitori. La ricerca di efficienza
porta l impresa a ricercare nuove occasioni di fornitura, aumentando il suo bisogno di
informazioni esterne, mentre, sul fronte opposto, l e-commerce sta mettendo l impresa in
contatto diretto con i propri clienti. Si prefigura pertanto una situazione in cui l impresa Ł
fortemente dipendente dai flussi informativi di origine extra-aziendale. Gli stessi sistemi
ERP stanno rivolgendo la propria attenzione a questa problematica: si parla ormai di
eXtended ERP, cioŁ ERP di seconda generazione basati su tecnologie Web.
Dalla automazione dei processi interni alla automazione dei processi di settore.
L automazione dei processi interni non Ł piø sufficiente a garantire un livello
accettabile di efficienza per l’impresa. Si deve pensare a razionalizzare e a rendere
efficiente anche il processo produttivo allargato, quello che coinvolge fornitori,
possano essere automatizzate e/o monitorate all’ interno di un azienda. Di grande importanza Ł il sistema di
"riapprovigionamento automatico" o MRP (material requirements planning) che permette di programmare
logiche di ordini automatici ai fornitori veramente sofisticate, tanto da tener conto dei tempi di consegna e
di messa in produzione del prodotto; questo permette di ottimizzare la rotazione dei magazzini e la
minimizzazione delle giacenze che impattano a livello contabile e fiscale.
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distributori e partner nella catena di produzione. Si passa in tal modo alla
razionalizzazione della cosiddetta Supply Chain, ovvero del processo complessivo che
determina il servizio finale o la consegna del prodotto finito al cliente.
L’affermarsi di Internet come veicolo per la comunicazione interaziendale ha
permesso di coordinare piø facilmente, rispetto a prima, processi che si svolgono in piø
imprese. Ma ci pu avvenire se i sistemi informati vi sono concepiti a tale scopo.
I sistemi ERP hanno determinato un forte orientamento dell azienda verso
l organizzazione per processi. Ogni operatore, svolgendo la propria attivit , aggiorna in
tempo reale un database aziendale che registra lo stato di avanzamento del processo e
permette, a chi deve operare piø a valle nel flusso del processo medesimo, di essere
informato su ci che sta per interessarlo. Una situ azione analoga, ma su scala inter-
aziendale, si ripropone per le imprese a rete, o le imprese virtuali.
Questa impostazione Ł ben rappresentata dai modelli organizzativi che si ispirano
alla rete del valore ed alla Supply Chain. Tali modelli organizzativi possono funzionare
efficacemente ed efficientemente se orientati ai processi inter-aziendali e governati da un
operatore trainante, mediante un sistema informativo interconnesso a quello degli altri
operatori.
Passare dalla catena del valore (interna all impresa) alla rete del valore (con piø
operatori interconnessi e rivolti ad un obiettivo comune), richiede che negli scambi di
mercato vi sia la stessa efficienza che abitualmente si riscontra nella organizzazione
gerarchica interna di una impresa. Nella supply chain chi sta a valle, a contatto con il
mercato di sbocco, deve fare risalire le informazioni che raccoglie dal mercato verso le
parti piø a monte della catena e ci nel piø breve tempo possibile, per evitare il ricorso a
risorse cuscinetto (scorte di sicurezza) volte a fronteggiare l’incertezza che - in assenza di
informazioni tempestive ed affidabili - caratterizzerebbe lo svolgimento delle attivit .
Dagli specialisti agli utenti.
Uno dei cambiamenti piø rilevanti che si prospettano riguarda il ruolo degli utenti
dei sistemi informativi. Se in precedenza si poteva distinguere in relazione alle
Componenti di un ERP: 1)Contabilit ; 2)Controllo di g estione; 3)Gestione del personale; 4)Gestione della
produzione; 5)Gestione dei magazzini. Definizione tratta da Wik ipedia.org
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competenze informatiche tra utenti e specialisti, la diffusione delle conoscenze tecniche,
che caratterizza la societ dell informazione, ha r eso meno netta tale suddivisione.
Ormai buona parte delle applicazioni sono gestite dagli utenti che hanno maturato
competenze informatiche senza per volersi qualific are come specialisti, nØ avendo come
ambizione una carriera nell ambito della funzione sistemi informativi.
Le applicazioni di business intelligence, la realizzazione e gestione di portali
aziendali, sono tra gli esempi piø emblematici di applicazioni in cui gli i utenti hanno
assunto un ruolo da protagonisti.
Dalla pianificazione all’approccio reattivo e adattativo
Il periodo coperto dalla pianificazione Ł sceso da 5 a 3 anni e poi a 2, o anche ad un
solo anno, e ci ha portato ad una crisi della pian ificazione dei sistemi. Si preferisce
ormai un approccio meno programmatico ma piø reattivo: meglio fare subito ci che
serve, farlo in fretta, anche se non Ł perfetto , Ł questa una delle frasi che piø si trovano
tra gli interventi degli imprenditori. Alla pianificazione pluriennale dello sviluppo del
sistema si Ł preferito un approccio adattativo, che non riparte da zero per costruire ex
novo il sistema, ma parte da ci che Ł disponibile per ottenere subito qualcosa di fruibile.
Dalla software selection alla partner selection
Un altro cambiamento ha riguardato la scelta dei fornitori strategici di tecnologie
informatiche e telecomunicative. Se in precedenza per la scelta erano determinanti le
caratteristiche e le qualit dei prodotti, oggi app aiono decisive le note distintive del
fornitore. ¨ meglio scegliere un partner che condiv ida i nostri rischi e i nostri successi,
piuttosto che affidarsi ad un prodotto migliore, ma non sostenuto da un azienda disposta a
lasciarsi coinvolgere nei nostri problemi.
Dai sistemi tradizionali ai sistemi multimediali e ipertestuali
Anche le modalit di comunicare le informazioni sta nno cambiando: si sta passando
da una modalit di tipo tradizionale (con dati stat ici, e informazioni prevalentemente
testuali) ad una forma di comunicazione multimediale e ipertestuale, che ben si sposa con
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la realizzazione del portale aziendale e con la capacit dei soggetti di reperire
informazioni in un universo ipertestuale come Ł quello a cui ci ha abituato Internet.
1.2 GLI ERP E I SOFTWARE DI BUSINESS INTELLIGENCE
Gli ERP sono molto efficienti nel gestire dati, ma si fa una certa fatica a estrarre
informazioni complesse, proprio per la loro natura operativa e non direzionale. Infatti,
essi producono come risultato indiretto la generazione di enormi masse di dati preziosi,
che, per , occorre rendere visibili e fruibili ai l ivelli manageriali superiori.
Per fare questo, bisogna sovrapporre un applicazione specializzata di Business
intelligence (BI), che organizzi, elabori e presenti i dati in modo che siano utili e fruibili
per la direzione aziendale.
La Business Intelligence designa una vasta categoria di applicazioni, programmi e
tecnologie utilizzati per raccogliere, immagazzinare, analizzare e garantire accesso ai dati
e per aiutare gli utenti aziendali a prendere decisioni di business piø efficaci. Le
applicazioni di BI includono le attivit di:
supporto alle decisioni,
interrogazione e reporting,
on-line analytical processing (OLAP)2
analisi statistica e data mining3.
Queste applicazioni sono in genere alimentate dalle basi di dati esistenti e si
avvalgono di rappresentazioni in forma grafica per essere di facile interpretazione. Esse,
ad esempio, possono fornire al responsabile delle vendite istogrammi e grafici aggiornati
in tempo reale riguardanti l andamento degli ordini, delle vendite e delle consegne in
relazione ai dati di budget. Pu essere utile dispo rre di dati organizzati per famiglia di
prodotto, per area geografica, per agente, o in base ad altre variabili, che possano aiutare
a comprendere l andamento della gestione aziendale.
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Il grande vantaggio dell operativit on-line Ł che tutte le analisi possono essere eseguite direttamente dal
manager ’cliccando’ qua e l con il mouse sullo schermo del proprio computer, senza l’intervento di
specialisti, e con tempi di risposta praticamente nulli.
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Anche nelle piccole e medie aziende italiane, dove le produzioni sono spesso
particolari ed individuare parametri di confronto con altre realt risulta piuttosto difficile,
Ł cresciuta l esigenza di svolgere analisi sui dati interni, non trovando per strumenti
standard. Le PMI possono trovare una soluzione scegliendo ERP particolarmente
flessibili che abbiano la capacit di lasciare all utente il compito di trovare report, form, o
processi personalizzati in grado di fornire informazioni ad hoc.
In questo senso Ł sempre piø richiesta la figura del responsabile dei sistemi
informativi, o del consulente esterno fornitore di software, con competenze trasversali di
tipo statistico e aziendale, in grado di supportare gli utenti nelle esigenze personalizzate
di analisi.
1.3 CRM E E-CRM
Uno degli strumenti che sempre piø entrano a far parte delle integrazioni nei
software gestionali Ł la funzionalit di CRM, al punto che, per esempio, lo stesso logo
Compiere scrive ERP & CRM .
Il Customer Relationship Management rappresenta tutti i processi di gestione delle
relazioni con i clienti. In altre parole Ł quel processo finalizzato ad approfondire
attivamente la conoscenza che un azienda acquisisce sui propri clienti, per poi utilizzare
tale conoscenza per orientare il proprio business e le proprie strategie nella direzione di
un sempre migliore soddisfacimento dei bisogni di ciascun cliente-consumatore.
L e-CRM Ł un evoluzione del CRM classico, rappresenta ci che Ł possibile
sfruttare della tecnologia digitale per arricchire e potenziare il sistema di relazioni con il
cliente. Dunque, il sistema di e-CRM prevede, oltre ai sistemi tradizionali,
un infrastruttura di strumenti di comunicazione ed interazione con il cliente; questi
possono spaziare dagli strumenti self service alle e-mail fino a strumenti che
presuppongono un dialogo piø interattivo tra cliente e azienda, come i tool di chat, voice
over IP, conferencing, computer palmari (laptop), spesso con un consistente risparmio di
risorse.
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Un lavoro di data-mining Ł la ricerca tra i dati di relazioni e di strutture nascoste che il decisore non ha