Su l l ’ ana l i s i i n reg ime permanente de i s i s temi e l e t t r i c i d iss immet r ic i
I .1 – MO DOR A L IT C
1
La determinazione del le condizioni di funzionamento in
regime permanente dei sistemi elettrici è di fondamentale
importanza sia in fase di pianificazione e progettazione di
nuovi sistemi sia nel determinare, per sistemi già esistenti,
le migl iori condizioni di funzionamento.
Tale anal isi viene sol i tamente condotta nel le ipotesi di rete
simmetrica e di carichi equi l ibrati , trascurando, pertanto,
gl i squil ibri dei carichi e le dissimmetrie del le l inee e
ricorrendo ad una rappresentazione monofase equivalente
del l ’ intero sistema. Un tale model lo, però, non è più
accettabi le nel le situazioni in cui l ’entità degl i squi l ibri di
carico e del le dissimmetrie di rete è tale da non poter
essere trascurata. Situazioni di tal genere si verificano ad
esempio quando sono presenti carichi monofase di trazione,
forni ad arco, lunghe l inee elettriche non trasposte e così
via. Ben note, poi, sono le dissimmetrie del le l inee e gl i
squi l ibri dei carichi che possono caratterizzare i sistemi
elettrici di distribuzione in media e bassa tensione.
In tal i casi si rende necessaria una model lazione del
sistema più accurata, ottenuta tramite la rappresentazione
tri fase dei vari componenti del sistema stesso. Ciò impl ica
che i l model lo matematico che consente di descrivere le
condizioni di funzionamento in regime permanente del
sistema si presenta alquanto più complesso di quel lo
I.2 T ENE MLITÀ
Su l l ’ ana l i s i i n reg ime permanente de i s i s temi e l e t t r i c i d iss immet r ic i
I .1 – MO DOR A L IT C
2
normalmente impiegato quando per la rappresentazione dei
componenti sono sufficienti i circuiti monofase equivalenti.
Nel presente capitolo viene anzitutto i l lustrato, nel
paragrafo I.2, i l model lo matematico di un sistema elettrico
tri fase in cui sono presenti dissimmetrie di l inea e squi l ibri
dei carichi Pl )aEq fl)zq trnfase1. Nel paragrafo I.“, poi, viene
i l lustrata la versione in tri fase del gastq Dec)upleEq k)aEq
gl)z ” analogamente a quanto accade per i l caso di sistemi
simmetrici j6x, tale model lo sempli ficato sfrutta il fatto che,
come noto, le potenze attive presentano una scarsa
dipendenza dai modul i del le tensioni mentre le potenze
reattive sono approssimativamente indipendenti dal le fasi
del le tensioni.
Nel paragrafo I.4, infine, viene proposto un nuovo metodo
euristico per i l dimensionamento e l ’al locazione ottimal i dei
condensatori in una rete di distribuzione dissimmetrica” tale
metodo sfrutta opportunamente, per descrivere i l
funzionamento in regime permanente del sistema, sia le
equazioni di load floF tri fase che una loro version e
sempli ficata.
Su l l ’ ana l i s i i n reg ime permanente de i s i s temi e l e t t r i c i d iss immet r ic i
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FLOW TR I FASR
3
La final i tà del l ’anal isi in regime permanente di un sistema
tri fase dissimmetrico è quel la di determinare le tensioni, in
modulo e fase, in tutti i nodi monofase del sistema stesso.
Ciò può essere ottenuto per mezzo di un opportuno model lo
matematico, costituito da un sistema non l ineare di
equazioni che, per un’assegnata struttura del la rete,
rappresenta i l legame esistente tra le grandezze elettriche
di stato ’tensioni nei nodi monofaseU, le potenze attive e
reattive richieste dai carichi e le potenze attive tri fase nei
nodi di generazione tranne quel lo di saldo.
Nel la scrittura del model lo matematico in questione si
possono uti l izzare, nel la rappresentazione dei fasori e degl i
operatori complessi, le coordinate cartesiane o quel le polari
e, analogamente, sono possibi l i diverse rappresentazioni per
i generatori sincroni ì ciò corrisponde a diverse st rutture
possibi l i per tale model lo.
Tra le numerose strutture del model lo matematico di un
sistema tri fase presenti nel la letteratura scienti fica
internazionale, nel seguito si farà ri ferimento al model lo
proposto in I6N, la cui estensione nel campo probabi l istico
verrà i l lustrata nel capitolo II del presente lavoro di tesi.
In tale model lo, per la rappresentazione dei fasori vengono
impiegate le coordinate polari mentre per gl i operatori
complessi le coordinate cartesiane. Per quanto riguarda i
I.2 MODELLO METEMETICO DEL SISTEME ELETTSICO
TSI’ESE DISSIMMETSICO : IL LOED ’LOW TSI’ESE
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generatori sincroni, essi sono rappresentati in coordinate di
fase, con un model lo dedotto a partire dal la figura I.1.
Come evidente da tale figura, per ciascun generatore
sincrono si individua una coppia di nodi tri fase, quel lo
esterno “i” e quel lo interno “j”ì g
.
Y rappresenta la matrice
di dimensioni I6x6N del le ammettenze del generatore.
1
j
V
1
Nodo interno
’jU 1
i
V 2
j
V 3
j
V 2
i
V 3
i
V
2
6
Nodo esterno
’iU
g
.
Y
Figura I.1
Rappresentazione in coordinate di fase della macchina sincrona
Ipotizzando che i l sistema di eccitazione del l ’alternatore
agisca in maniera simmetrica sul le tre fasi, le tre tensioni di
fase nel nodo interno di generazione costituiscono una terna
simmetrica di sequenza diretta e, pertanto, valgono per tale
nodo le seguenti relazioni:
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5
.
3
4
3
2
13
12
321
piθθ
piθθ
−=
−=
==
jj
jj
jjj
VVV
’ I.1U
Ciò premesso, si consideri un sistema elettrico tri fase
dissimmetrico, costituito da N nodi tri fase e, quindi, da 6N
nodi di fase. Supponendo, per semplicità di trattazione, che
i nodi del sistema siano sempre o di sola generazione o di
solo carico, gl i N nodi tri fase che cost ituiscono i l sistema
siano classificati nel la maniera seguente:
i nodi da 1 a Nc siano di caricoì
i nodi da ’N c+1U a ’Nc+NgU siano esterni di generazioneì
i nodi da ’N c+Ng+1U a ’Nc+2NgU=N siano interni di
generazioneì
l ’ult imo nodo di generazione sia quel lo di saldo ’“ nodo
slack”U.
Il model lo matematico atto a descrivere i l comportamento
in regime permanente di un sistema elettrico tri fase
dissimmetrico è costituito dal l ’ insieme del le equazioni
riportate nel presente paragrafo. Per comodità di
esposizione e per congruenza logica, nel seguito tali
equazioni vengono raggruppate in funzione del la tipologia di
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nodo al quale sono ri ferite e vengono espl icitamente
indicate, per ciascun tipo di nodo, le grandezze note e
quel le incognite.
a)a Equaztrnta neta nreta eta generaztrnea aea ecceztrnea
eelanreraslacka
Nei nodi di generazione, fatta eccezione per i l nodo slack,
le grandezze note sono le seguenti:
la potenza attiva tri faseì
la legge di regolazione del la tensione.
Le equazioni che si possono scrivere nei nodi interni di
generazione, tranne che nel nodo interno del nodo slack
’j=NU sono le seguenti:
( ) [ ]
.,...,NNNj
BGVVP
gc
p
N
k m
pm
jk
pm
jk
pm
jk
pm
jk
m
k
p
j
spgen
j
11
sincos
3
1 1
3
1
−++=
∑ ∑ ∑ +=
= = =
θθ
’ I.2U
Per quanto riguarda i nodi esterni di generazione, poi, è
evidente dal la figura I.1 che essi sono dei nodi di transito
del la potenza attiva e del la potenza reattivaì pert anto in
tal i nodi si possono scrivere le equazioni ’I.6U:
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[ ]
[ ]
.N,...,NN ; i,,p
BGVV
BGVV
gcc
N
k m
pm
ik
pm
ik
pm
ik
pm
ik
m
k
p
i
N
k m
pm
ik
pm
ik
pm
ik
pm
ik
m
k
p
i
11321
cossin0
sincos0
1
3
1
1
3
1
−++==
−=
+=
∑∑
∑∑
= =
= =
θθ
θθ
’ I.6U
In effetti , a rigore i l dato noto nei nodi di generazione è la
potenza attiva tri fase erogata dal la macchina sincrona, cioè
quel la resa disponibi le nel nodo esterno di generazione. Di
fatto, però, i l rendimento dei generatori sincroni è tanto
elevato da consentire di trascurare le perdite del la
macchina e di supporre, pertanto, che la potenza erogata
dal la stessa si possa assegnare direttamente nel nodo
interno di generazione I6N.
Negl i stessi nodi di generazione, poi, si possono scrivere le
equazioni relative al la regolazione della tensione, cioè le
’I.4U:
( ) ( )
11
,,,,,
321321
−++=
=
gcc
iiiiii
spreg
i
N,...,NNi
VVVfV θθθ
’ I.4U
Se, ad esempio, la regolazione del la tensione viene
effettuata in modo tale che la media dei modul i del le tre
tensioni di fase sia mantenuta costantemente pari a ( )spreg
i
V ,
le equazioni ’ I.4U sono espresse dal la relazione:
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8
( ) .
3
321
iii
spreg
i
VVV
V
++
= ’ I.5U
Nei nodi di generazione le grandezze incognite sono le
seguenti:
i l modulo e la fase di ciascuna del le tre tensioni di fase
nei nodi di generazione esterni ì
i l modulo e l ’argomento di una del le tre tensioni di fase,
di sol i to la prima, nei nodi di generazione interni ’ciò in
virtù del fatto che, come evidenziato dal le relazioni
’ I.1U, si ipotizza che nei nodi interni di generazione le
tre tensioni di fase costituiscano una terna simmetrica
di sequenza direttaU.
In definit iva, pertanto, in ciascun nodo di generazione,
escluso i l nodo slack, si possono scrivere la ’I.2U, la ’I.4U e
le sei ’ I.6U, che costituiscono un sistema di otto equazioni a
fronte del le ulteriori otto incognite introdotte.
b)a Equaztrntanelanreraslacka
Nel nodo di saldo le grandezze assegnate sono le seguenti:
la legge di regolazione del la tensione nel nodo esternoì
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la fase del la tensione nel nodo interno ’sol i tament e
posta pari a zeroU, che viene assunta come ri ferimento
per le fasi del le tensioni.
In considerazione del fatto che i l nodo esterno del nodo di
saldo è di transito, per esso valgono, poi, le sol ite equazioni
di bi lancio.
Nel nodo slack, pertanto, si ha:
( ) ( )
gc
iiiiii
spreg
i
NNi
VVVfV
+=
= ,,,,, 321321 θθθ
’ I.6U
[ ]
[ ]
.NN ; i,,p
BGVV
BGVV
gc
N
k m
pm
ik
pm
ik
pm
ik
pm
ik
m
k
p
i
N
k m
pm
ik
pm
ik
pm
ik
pm
ik
m
k
p
i
+==
−=
+=
∑∑
∑∑
= =
= =
321
cossin0
sincos0
1
3
1
1
3
1
θθ
θθ
’ I.7U
Quanto detto per le equazioni ’I.4U è val ido anche per le
equazioni ’ I.6U.
Nel nodo slack le grandezze incognite sono le seguenti:
i l modulo e l ’argomento di ciascuna del le tre tensioni di
fase nel nodo di generazione esternoì
i l modulo del la tensione di una del le tre fasi, di sol i to la
prima, nel nodo interno di generazione.
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In definit iva, pertanto, nel nodo slack si possono scrivere
la ’I.6U e le sei ’ I.7U, che costituiscono un sistema di sette
equazioni a fronte del le ulteriori sette incognite introdotte.
c)a Equaztrntanetanretaetacartcra
Nei nodi di carico le grandezze note sono:
la potenza attiva in ciascuna del le tre fasi ì
la potenza reattiva in ciascuna del le tre fasi.
Trattandosi, appunto, di nodi di carico, le equazioni che
valgono per essi sono le seguenti:
( ) [ ]
( ) [ ]
.,...,N ; i,,p
BGVVQ
BGVVP
c
N
k m
pm
ik
pm
ik
pm
ik
pm
ik
m
k
p
i
spp
i
N
k m
pm
ik
pm
ik
pm
ik
pm
ik
m
k
p
i
spp
i
1321
cossin
sincos
1
3
1
1
3
1
==
−=
+=
∑∑
∑∑
= =
= =
θθ
θθ
’ I.8U
Nei nodi di carico, le grandezze incognite sono:
i modul i del le tre tensioni di faseì
gl i argomenti del le tre tensioni di fase.
In definit iva, pertanto, in ciascun nodo di carico si possono
scrivere le sei ’ I.8U, che costituiscono un sistema di sei
equazioni a fronte del le ulteriori sei incognite introdotte.
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e)a Mreellramatemattcracrmplesstvraeelaststemaa
Da quanto esposto segue che i l model lo matematico
del l ’ intero sistema elettrico tri fase dissimmetrico è
costituito da un sistema non l ineare di I6’N c+NgU+2Ng-1N
equazioni in altrettante incognite.
In particolare, i l sistema non l ineare è costituito dal le
equazioni seguenti:
le Ng-1 equazioni ’ I.2U, ri ferite al la potenza attiva
tri fase nei nodi di generazione, tranne i l nodo slackì
le Ng equazioni ’ I.4U e ’I.6U, ri ferite al le leggi di
regolazione del la tensione in tutti i nodi di generazione
compreso i l nodo slackì
le 6Ng equazioni ’ I.6U e ’I.7U, ri ferite a tutti i nodi di
generazione, compreso i l nodo slackì
le 6Nc equazioni ’I.8U, ri ferite al le potenze attive e
reattive monofase dei nodi di carico.
Nel le suddette equazioni, ovviamente, sono imposte le
relazioni ’ I.1U per tutti i nodi interni di generazione.
Le incognite del sistema non l ineare in oggetto, invece,
sono le seguenti:
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gl i Ng-1 argomenti del la tensione di una del le tre fasi
nei nodi interni di generazione, ad eccezione del nodo
slackì
gl i Ng modul i del la tensione di una del le tre fasi nei
nodi interni di generazioneì
i 6Ng modul i ed argomenti del le tensioni di ciascuna
del le tre fasi nei nodi esterni di generazioneì
i 6Nc modul i ed argomenti del le tensioni di ciascuna
del le tre fasi nei nodi di carico.
La soluzione di questo sistema di equazioni non l ineare può
essere ottenuta esclusivamente per via numerica, facendo
uso di tecniche di t ipo iterativo. Tra le varie tecniche
possibi l i , quel la che megl io si presta al lo scopo e che,
pertanto, risulta essere di gran lunga la più impiegata è
quel la che uti l izza un algoritmo di risoluzione di t ipo
Ne ?ton-Raphson.
A tal fine, si ponga i l sistema di equazioni non l ineari su
evidenziato nel la seguente forma più compatta:
( ) ( )θVPP ,=sp ’ I.9U
( ) ( )θVPP ,genspgen = ’ I.10U
( ) ( )θVQQ ,=sp ’ I.11U
( ) ( )θVUU ,=spreg ’ I.12U
nel la quale i simbol i uti l izzati hanno i l seguente significato:
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V è i l vettore dei modul i del le tensioni di fase incogniteì
θ è i l vettore degl i argomenti del le tensioni di fase
incogniteì
( )spgenP è i l vettore del le potenze attive tri fase specificate
nei nodi interni di generazione, ad eccezione del lo slackì
( )spP è i l vettore del le potenze attive di fase specificate
nei nodi di carico e nei nodi esterni di generazioneì
( )spQ è i l vettore del le potenze reattive di fase specificate
nei nodi di carico e nei nodi esterni di generazioneì
( )spregU è i l vettore dei valori di ri ferimento dei regolatori
di tensione dei generatori.
Svi luppando in serie di Taylor le equazioni da ’I.9 U a
’I.12U ed arrestando tale svi luppo ai termini del primo
ordine, si ottengono le seguenti equazioni l inearizzate:
V
V
P
θ
θ
P
P ∆
∂
∂
+∆
∂
∂
=∆
’ I.16U
V
V
P
θ
θ
P
P ∆
∂
∂
+∆
∂
∂
=∆
gengen
gen
’ I.14U
V
V
Q
θ
θ
QQ ∆
∂
∂
+∆
∂
∂
=∆
’ I.15U
V
V
U
θ
θ
UU ∆
∂
∂
+∆
∂
∂
=∆
’ I.16U
con ovvio significato dei simbol i .
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Le equazioni da ’I.16U a ’1.16U possono essere espresse in
una forma matriciale ancora più compatta nel la maniera
seguente:
∆
∆
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
=
∆
∆
∆
∆
V
θ
V
U
V
Q
V
P
V
P
θ
U
θ
Q
θ
P
θ
P
U
Q
P
P gengen
gen
’ I.17U
in cui la matrice contenente le derivate parzial i rispetto al le
variabi l i di stato è la nota matrice Jacobiana, che si
indicherà nel seguito con J:
.
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
∂
=
V
U
V
Q
V
P
V
P
θ
U
θ
Q
θ
P
θ
P
J
gengen
’ I.18U
Nel l ’Appendice sono riportate le espressioni degl i elementi
del lo Jacobiano.
La ’I.17U, tenendo conto del la posizione ’I.18U, può essere
sinteticamente riscritta come: