Introduzione
2
La tabella A indica la relazione tra le applicazioni in oggetto e le reti ed i servizi che vengono usati per il loro
supporto.
Servizi Bearer Service
(Servizi portanti)
Teleservice
(Teleservizio)
Applicazioni Rete
Intranet
PABX DECT/ISDN
PSTN DECT/ISDN
Altre reti pubbliche/private DECTISDN
Internet ISP
dedicato ad utenti
DECT
PSTN DECT/ISDN
Internet ISP
generico
PSTN DECT/ISDN
Tabella A
Nel terzo caso si tratta di garantire un teleservizio: questo tipo di servizio fornisce all’utente la capacita’ di
comunicare con altri utenti del servizio in accordo con i protocolli stabiliti dal CCITT.
Per ciascuna architettura sono state redatte le specifiche che ne rendono possibile la realizzazione, considerando i
vantaggi ed i problemi legati a ognuno delle soluzioni prese in esame.
Per l’implementazione delle architetture sopra esposte si sono prese in considerazione varie possibili alternative
sul tipo di hardware per la realizzazione della IWU DECT, sul sistema operativo e sulle schede per l’interfaccia
ISDN.
La scelta del sistema operativo si è rivelata di grande importanza per quanto riguarda le successive decisioni
implementative.
La soluzione adottata è stata Linux per una serie di ragioni che sono state approfondite nel capitolo 4, ma che
possiamo riassumere in quattro proprietà principali.
Linux è: aperto, flessibile, stabile e modulare.
Inoltre il codice sorgente dell’intero sistema operativo e’ accessibile e modificabile senza alcuna restrizione:
questo rende possibile apportare direttamente le modifiche ai protocolli standard per adeguarli alle esigenze della
architettura da implementare. Ciò, rende Linux la scelta più adeguata.
Si sono poi studiate le modifiche necessarie alle procedure ed ai protocolli standard attualmente utilizzate, nei tre
casi considerati, per quanto riguarda gli aspetti di
1. sicurezza dell’accesso;
2. gestione degli indirizzi a livello IP;
3. trasparenza delle applicazioni di utente;
4. efficienza ed evolvibilità nella implementazione del servizio.
Introduzione
3
Lo sforzo di studio e progettazione e` stato orientato ad ottenere la realizzazione di un prototipo di
implementazione valido per tutte le architetture considerate. La architettura studiata e` infatti stata pensata con
l’obiettivo di essere adatta a tutte e tre le applicazioni sopra esposte.
Gli sforzi maggiori sono stati rivolti verso la terza soluzione considerata, in quanto rappresenta la soluzione
maggiormente innovativa fra quelle considerate e quindi più complessa da realizzare. In questo ultimo caso è
stato necessario progettare e sviluppare procedure di gestione dei collegamenti, per l’assegnamento degli
indirizzi IP, nonché un prototipo di applicazione per la gestione delle chiamate ed il trasferimento dei dati
utente.
Si e` svolto molto lavoro sul fronte l’integrazione del sottosistema ISDN nel contesto della architettura del
sistema. In particolare sono state prese in considerazioni varie soluzioni per quanto riguarda le schede ISDN e le
relative interfacce di programmazione (API= Application Program Interface). Uno dei fattori di valutazione è
stato il tipo di interfaccia supportato e la facilità con cui questa poteva essere integrata con il sottosistema ISDN
standard del sistema operativo considerato.
Organizzazione generale:
La presente tesi è articolata in 6 capitoli:
Il primo capitolo è una “finestra” sulla società dell’informazione, sui cambiamenti che le nuove tecnologie
telematiche ed informatiche potranno portare alla nostra società e sulla sforzo per sviluppare ed integrare le
nuove tecnologie di telecomunicazione, fra le quali la tecnologia DECT.
Nei due capitoli successivi presentiamo una introduzione alle due tecnologie maggiormente coinvolte nel
progetto, cioè Internet ed il DECT.
Più precisamente nel capitolo 2 è una introduzione ad Internet ed una panoramica sui diversi protocolli che
permettono il funzionamento della rete. In particolare si analizza con maggiore attenzione il protocollo PPP
(Point to Point Protocol).
Di quest’ultimo vengono studiati in dettaglio i meccanismi offerti per quanto riguarda l’autenticazione e la
sicurezza dell’accesso.
Nel capitolo 3 viene descritto brevemente il sistema DECT, partendo da una breve carrellata dei sistemi cordless
ed illustrandone le caratteristiche generali della nuova tecnologia e le motivazioni che hanno portato al suo
sviluppo.
Il capitolo 4 descrive in dettaglio le architetture individuate in tre scenari di applicazione .
Per ciascuna di esse vengono evidenziati i problemi ed i vantaggi legati a ciascuno schema di accesso.
In particolare tratteremo di :
• Sicurezza dell’accesso e procedure di autenticazione dell’utente.
• gestione della connessione PPP (Point to Point) e assegnamento degli indirizzi IP
Il capitolo5 è dedicato alla descrizione dei prototipi di implementazioni che abbiamo realizzato per ciascuno
scenario.
In esso illustriamo in dettaglio le motivazioni che hanno portato al disegno dell’architertura del server, le scelte
di realizzazione compiute e le procedure di gestione delle connessioni dati da parte di utenti DECT.
In particolare vengono illustrate le politiche di instradamento dei pacchetti IP e le applicazioni che si occupano
di garantire l’efficiente trasferimento dei dati fra utente ed ISP nella realizzazione del server per il teleservizio di
accesso ad Internet.
Introduzione
4
In appendice A troviamo una introduzione della tecnologia ISDN, con particolare attenzione alle interfacce di
rete.
Ed infine in appendice B una breve descrizione dell’algoritmo NAT utilizzato nei prototipi di implementazione.
Capitolo 1 La società dell’informazione
6
Capitolo 1
La società dell’informazione
In questo capitolo presentiamo una breve introduzione sulle nuove tecnologie e sui
mutamenti che queste stanno portando nella società; cambiamenti tanto radicali da poter
parlare di una vera e propria rivoluzione.
1.1 La rivoluzione informatica.
In questi anni si sta assistendo al decollo della società dell’informazione. Lo
sviluppo delle nuove tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni sta trasformando
radicalmente l’economia e la società, il modo di produrre e di consumare, la struttura e
l’organizzazione delle imprese.
Abbiamo così in atto, in tutto il mondo, una nuova «rivoluzione industriale» basata
sull’informazione; che potrà portare a cambiamenti radicali nella nostra società,
equiparabili a quelli generati dall’introduzione della scrittura e della stampa, oppure
dall’utilizzo della macchina a vapore come forza motrice nell’industria (cosa che portò alla
«prima rivoluzione industriale»).
Le possibilità offerte dalle tecnologie informatiche e della telecomunicazione,
consentiranno di abitare lontano dalle grandi città senza dover rinunciare ai servizi ed alle
possibilità che esse offrono: il telelavoro consentirà di lavorare a distanza senza doversi
recare tutti i giorni sul posto di lavoro, la videoconferenza permetterà di «incontrare» e
collaborare con altre persone, pur essendo divisi da molti chilometri.
Sempre grazie alla videoconferenza ed alla teledidattica sarà possibile avere una istruzione,
anche universitaria, a distanza.
Il commercio elettronico, grazie alla possibilità di acquistare prodotti da negozi virtuali
presenti in rete e riceverli direttamente al proprio domicilio, rappresenta la nuova frontiera
del commercio.
Capitolo 1 La società dell’informazione
7
Una sostanziale differenza caratterizza la rivoluzione informatica rispetto a quelle che la
hanno preceduta: la transizione dalla società industriale alla società dell’informazione avrà
tempi estremamente più brevi ed impatti estremamente più forti.
Questa nuova società si basa sull’informazione in ogni sua forma, tipo e contenuto; in tale
contesto l’informazione non avrà solamente un valore economico, ma anche strategico,
sociale e funzionale.
Con l’insieme di tecnologie elettroniche, informatiche e di telecomunicazione si ha la
possibilità di trattare allo stesso modo qualsiasi tipo d’informazione, sia essa vocale, scritta
o visiva e la loro integrazione, indipendentemente dalla distanza, dal tempo e dal volume.
La disponibilità diffusa e a basso costo di ogni tipo d’informazione e di ogni sua
integrazione, diviene la base della nuova società. La convergenza tecnologica tra
informatica, telecomunicazioni, media ed elettronica ha portato, sta portando e continuerà a
portare alla creazione di nuovi prodotti, servizi, sistemi per l’utenza sia domestica che
professionale.
Comunque sia, tale convergenza coinvolge tutte le imprese che operano nel nascente
comparto; infatti, le alleanze strategiche tra imprese appartenenti a settori finora separati si
vanno moltiplicando, creando così un unico mercato globale.
1.2 Importanza, evoluzione e ruolo delle infrastrutture
di rete.
Il progressivo estendersi di una società, in cui la maggior parte del valore aggiunto
è legato all’uso dell’informazione, sta inducendo importanti mutamenti anche e soprattutto
nello sviluppo delle infrastrutture della rete di comunicazione1.
In questo ambito gli utenti necessitano di reti di comunicazione globale, senza limitazioni
geografiche, che consentano di accedere alle informazioni, ovunque siano situate, di
trasmettere e ricevere immagini, dati e testi in modo istantaneo in qualunque luogo e
momento. Queste reti dovrebbero inoltre permettere, lo sviluppo di servizi multimediali
interattivi dalla videoconferenza, al telelavoro, al tele-shopping, all’home-banking, ecc. Un
1
Per infrastruttura di rete si intende l’insieme di hardware e software necessario per consentire la fornitura
dei servizi di telecomunicazione.
Capitolo 1 La società dell’informazione
8
aspetto decisamente importante è dato, quindi, dall’introduzione di sistemi di reti
tecnologicamente sempre più complessi, in grado di garantire i livelli qualitativi dei servizi
richiesti.
I confini tra reti pubbliche e reti private stanno diventando sempre più sottili, così come le
distinzioni tra le reti mobili e reti fisse o tra reti locali e reti geografiche; inoltre, fatto
ancora più importante, lo sviluppo di nuove tecniche di trasmissione a pacchetto, come
l’ATM (Asynchronous Transfer Mode), la diffusione delle reti a larga banda e l’esplosione
di Internet, stanno eliminando progressivamente il confine che separa le reti di computer,
per trasmissione di dati ed immagini, dalle reti per comunicazione a voce.
La velocità ed il costo della trasmissione a distanza hanno finora fortemente condizionato
l’interconnessione tra computer e quindi le stesse architetture di sistema e le soluzioni
applicative. Ora, però, la tecnologia sta determinando il crollo dei costi di trasmissione
delle informazioni, ponendo così le basi per un salto di qualità nello sviluppo delle reti.
Si può facilmente capire quanto importante sia l’impatto del processo di digitalizzazione
sull’intero sistema delle comunicazioni. La tecnologia digitale, da una parte offre maggiori
soluzioni architetturali possibili nei relativi elementi che costituiscono la rete e ne
facilitano la costruzione; dall’altra, azzera potenzialmente le barriere esistenti tra le diverse
tipologie e architetture e tra i diversi tipi di informazione gestiti tutti allo stresso modo
(tutte le informazioni vengono, infatti, rappresentate come sequenza di bit).
Oggi, a causa della diversità degli standard, non sempre è possibile la piena integrazione
delle reti. Uno dei maggiori sforzi della ricerca è, quindi, rivolto verso una unificazione ed
integrazione dei protocolli e delle tecniche di trasmissione per consentire una completa
interconnessione delle reti su scala mondiale.
In questo modo, i concetti di localizzazione e di distanza geografica diventeranno sempre
meno rilevanti all’interno del sistema di telecomunicazione, così come, già oggi, si può
notare dagli sviluppi di Internet.
Le tradizionali infrastrutture di comunicazione si stanno così rilevando obsolete ed
inadeguate alle esigenze attuali degli utenti, rendendo così obbligatorio un intervento a
livello mondiale per una loro innovazione.
Le linee da seguire riguardano principalmente:
♦ l’accrescimento delle velocità di trasmissione e l’aumento della larghezza di banda
disponibile ottenuta grazie ai nuovi mezzi di trasmissione, come le fibre ottiche, e a
nuove tecniche di trasmissione, codifica e compressione dei dati;
Capitolo 1 La società dell’informazione
9
♦ l’incremento dell’intelligenza della rete, che consente una maggior flessibilità,
dinamicità e personalizzazione della rete stessa;
♦ l’aumento dell’ubiquità e mobilità dei sistemi terminali, utilizzatori della rete, dovuta
alla disponibilità e diffusione dei personal computer, dei portatili e della
comunicazione mobile ( sistemi cellulari e wireless).
Nei paragrafi successivi vedremo con maggiore dettaglio i punti sopra esposti .
1.2.1 Mezzi trasmissivi e alta velocità.
Nelle reti fisse, basate in passato su cavi di accesso in rame, si assiste alla
progressiva affermazione della fibra ottica; questa tecnologia offre un mezzo di trasporto
dalle enormi capacità di carico e dalla grande affidabilità per una trasmissione priva di
errori.
Nella fibra ottica il segnale viene trasportato da impulsi luminosi all’interno di una vibra di
vetro, anziché da impulsi elettrici in un conduttore; garantendo in questo modo elevate
velocità di trasmissione (prossime a c)2 ed un segnale esente dagli errori dovuti alle
interferenze elettromagnetiche ed ai disturbi presenti nei conduttori tradizionali. Le fibre
ottiche consentono inoltre di supportare un numero molto elevato di linee telefoniche (si
parla di un minimo di 69.000 linee ad un massimo di 8 milioni).
Per le caratteristiche sopra elencate la fibra ottica è molto usata per la realizzazione delle
grandi dorsali di comunicazione, mentre, a causa dei costi elevati, stenta ad affermarsi
nelle reti locali ed in particolare modo nel collegamento «dell’ultimo miglio»
(collegamento tra la centrale e sede/casa dell’utente finale); infatti cablare le città, cioè
sostituire le linee telefoniche tradizionali in rame con le fibre ottiche, comporta una
notevole spesa ed un grande investimento da parte dei gestori delle reti telefoniche e di
telecomunicazione: ricordiamo ad esempio il progetto SOCRATE di Telecom. In questo
scenario «locale» la tecnologia offre oggi varie soluzioni, alternative alla fibra ottica, che
permettono di ottenere prestazioni molto buone con costi decisamente più contenuti.
L’alta capacità dei mezzi di trasmissione, spesso indicata anche con l’espressione «a banda
larga», nasce dall’esigenza di collegare reti geografiche e reti locali (LAN), ma anche da
quella di trasferire in maniera più veloce possibile informazioni, quali immagini o filmati,
verso gli utenti finali.
2
Velocità della luce nel vuoto, pari a circa 299*10 6 m/s.
Capitolo 1 La società dell’informazione
10
Nell’evoluzione della «banda larga » ricoprono considerevole importanza le tecniche di
codifica e di compressione per i vari tipi di informazione. Queste sono in grado di fornire
sia i servizi tradizionali di telecomunicazione «a banda stretta» (telefonia, dati a bassa
velocità) attraverso l’uso di mezzi meno potenti rispetto alla fibra, come il doppino, sia i
servizi di distribuzione di canali televisivi analogici e/o digitali, sia i servizi di TV
interattiva (come Video on Demand), sia, infine, i servizi multimediali (come
videoconferenza, teledidattica, home-shopping, videogiochi, ecc.)3. Questo aspetto rende
possibile l’integrazione trasmissiva di più informazioni sullo stesso mezzo.
Le nuove tecnologie di trasmissione, utilizzabili non solo sulle fibre ottiche, ma anche
sugli altri mezzi di trasmissione, derivano da un lato dall’evoluzione delle tecniche a
commutazione di pacchetto e di circuito, già in uso da anni per le reti dati e di fonia,
dall’altro dalle tecniche per le reti locali. Esse si basano sul fatto che gli estremi del
collegamento sul mezzo trasmissivo sono sempre più «intelligenti» e ad essi può essere
lasciato il compito della rilevazione e correzione degli eventuali errori di trasmissione.
Molte sono le tecniche introdotte per arrivare alla «larga banda»; tra queste la più
promettente è l’ATM (Asynchronous Transfer Mode): essa rappresenta, architetturalmente
e tecnicamente, il passaggio dalle reti ISDN (Integrated Services Digital Network, vedi
appendice A) a «banda stretta» alle reti integrate a «banda larga», indicate con la sigla B-
ISDN o IBC (Integrated Broadband Communication).
La tecnica ATM si basa sulla trasmissione digitale e commutazione di celle di lunghezza
fissa: celle diverse possono portare informazioni numeriche di tipo diverso (voce, dati,
immagini). Con l’introduzione delle tecniche ATM si ha una trasformazione sia tecnica
che filosofica nelle reti pubbliche.
In Europa, nel periodo in cui poche società detenevano il monopolio delle
telecomunicazioni, le reti pubbliche si basavano su infrastrutture hardware oriented, dove
ogni insieme di servizi era associato ad una specifica e dedicata infrastruttura.
Con l’evoluzione delle reti, si stanno introducendo infrastrutture software oriented, che
consentono una facile moltiplicazione dei servizi offerti.
Importante è lo sforzo compiuto in Europa da parte di 15 gestori, i quali hanno deciso di
omogeneizzare le loro reti ISDN, i livelli di servizio e le interfacce nell’iniziativa chiamata
EURO-ISDN o (E-ISDN).
3
Un esempio sperimentato con successo di queste tecniche di compressione è dato dalla tecnologia ADSL.
Questa consente il trasporto su di un normale doppino telefonico di informazioni video sino ad un massimo
di 4 canali TV.
Capitolo 1 La società dell’informazione
11
E’ significativo sottolineare che le diverse tecniche che forniscono funzionalità similari
non sono, di fatto, in competizione od in alternativa tra loro, ma sono complementari per
quanto riguarda la collocazione geografica, la velocità o i tempi di attuazione.
1.2.2 Reti intelligenti.
Nel valutare l’evoluzione delle infrastrutture di comunicazione non si possono
trascurare gli sviluppi delle reti intelligenti.
L’intelligenza della rete è dovuta al progressivo, e sempre più massiccio, utilizzo di
elaboratori nelle diverse unità di rete e di opportune soluzioni software: ciò ha consentito
una maggiore flessibilità, affidabilità, gestibilità delle unità stesse e la possibilità di usare
più tecniche e mezzi trasmissivi diversi. In questo modo, infatti, si è in grado si separare
l’attività di puro trasporto/commutazione delle informazioni dai servizi di rete veri e propri
(come video conferenza, avviso di chiamata, ecc.).
La vera forza dell’intelligenza di rete risiede, però, nel fatto di poter personalizzare e
configurare i diversi servizi fornibili all’utente secondo le sue specifiche esigenze, e di
tariffare così l’effettivo utilizzo delle reti e non la tecnologia offerta. Personalizzazioni e
configurazioni devono avere la caratteristica di essere dinamiche, ovvero, devono poter
cambiare nel tempo in sintonia con le necessità dell’utente. Inoltre, devono essere «user
friendly», in modo che l’utente stesso possa essere in grado di scegliere e configurare i
servizi desiderati in piena autonomia.
Con le reti intelligenti si ha la possibilità di collegare ed integrare infrastrutture diverse,
ricostituendo quella unitarietà di rete che sembra talvolta messa in pericolo dalla presenza
di diverse e molteplici architetture tecnologiche e da soluzioni proprietarie.
Si riesce così ad offrire i servizi indipendentemente dalla infrastruttura di riferimento (rete
fissa o mobile) ed in modo trasparente rispetto alla piattaforma tecnologica usata.
L’utente non è più coinvolto direttamente in problemi quali la scelta delle strutture di rete,
l’uso di interfacce e standard, ma deve richiedere e ricevere solamente un insieme di
servizi che rispondano positivamente a criteri di qualità e costo.
Questa tendenza nello sviluppo dei servizi offerti sta portando una evoluzione del ruolo
dell’utente, che da passivo si trasforma in cliente attivo con la possibilità di richiedere e di
pagare i servizi a cui, di volta in volta, è più interessato.
Capitolo 1 La società dell’informazione
12
1.2.3 Ubiquità e mobilità dei sistemi terminali.
Negli ultimi tempi si stanno sviluppando e affermando sempre più i sistemi
terminali «portatili» e «senza filo» che, con opportuni collegamenti radio, possono
collegarsi, anche attraverso l’ausilio di reti primarie fisse, con altri dispositivi.
I sistemi mobili sono quelli più promettenti per garantire una effettiva diffusione dei
sistemi di comunicazione personali, e quindi la possibilità di collegamento alla rete in ogni
luogo.
Sono ben noti gli straordinari sviluppi della telefonia mobile cellulare, resi possibili dal
progresso tecnologico, ma anche dalla definizione di standard comuni e dall’apertura
concorrenziale dei mercati. Il GSM (Global System for Mobile Communicatios),
caratterizzato da una comunicazione digitale tra l’utente e la stazione base, sta
gradatamente sostituendo le reti analogiche. Nei prossimi anni cresceranno anche le reti
PCN (Personal Communication Network), basate su standard simili al GSM, ma
caratterizzate dall’uso di celle di più piccole dimensioni. In Europa sono già operativi
diversi sistemi cellulari che forniscono tale servizio tramite la tecnologia DCS18004.
La tecnologia wireless offre nuove soluzioni per l’accesso locale delle reti fisse: gli
standard DECT e CT2 (vedi capitolo 3) consentono, ad esempio, di fungere da ponte tra il
nodo della rete fissa e l’abitazione dell’utente che dispone così di un apparecchio cordless,
ma con un raggio d’azione un po’ più ampio.
Con questi standard tecnologici si può ampliare l’offerta dei servizi di telefonia mobile,
arrivando fino alla possibilità di trasmissione, a basso costo, di dati e fax.
Dal momento che le capacità di trasmissione dati del GSM, progettate in origine
principalmente per servizi voce, sono limitate a causa della scarsa velocità (9600 bps), la
possibilità di trasmissione dati tramite terminali cordless, quali il DECT, rappresenta una
valida alternativa per una effettiva mobilità dei sistemi di trasmissione dati e di
collegamento di PC portatili a Internet grazie ad una capacità di trasmissione di 32 kbps5.
Lo scopo della presente tesi è proprio la realizzazione del servizio appena descritto: in
particolare del servizio denominato INTERDECT per utenti DECT.
Un altro tipo di tecnologia di telecomunicazione riguarda le reti di tipo satellitare.
4
E’ prevista già dal 1999 l’introduzione della tecnologia DCS1800 sia da parte di Telecom Italia Mobile che
del nuovo operatore WIND.
5
Kilo bit. per secondo.
Capitolo 1 La società dell’informazione
13
Si tratta di tecnologie in continua crescita che si prestano a diverse nuove applicazioni;
esse infatti non sono più viste solo come integrazione delle reti fisse in aree dove il
cablaggio è troppo costoso o dove il cavo è insufficiente per supportare l’elevato numero
delle comunicazioni. Nell’immediato futuro, nonostante gli enormi investimenti richiesti e
la presenza di alcuni problemi tecnici ancora in fase di risoluzione, i satelliti potrebbero
cambiare radicalmente lo scenario tecnologico e di mercato delle comunicazioni mondiali
A tale proposito basta citare il progetto lanciato negli Stati Uniti che si pone l’obbiettivo
di creare una rete di comunicazione globale, basata su una costellazione di 860 satelliti per
fornire ogni tipo di servizio di comunicazione.
Questo nuovo sistema, detto LEO (Low Earth Orbit), costituito da una costellazione di
satelliti interconnessi tra loro, permetterà qualunque tipo di trasmissione telefonica (voce,
dati, fax, o brevi messaggi di testo) in qualunque posizione sulla terra. Il sistema
semplificherà, così, le comunicazioni per utilizzi professionali, per viaggiatori, per
residenti in aree rurali o sottosviluppate, ed, in generale, per qualsiasi caso in cui sia
necessario e conveniente disporre di un telefono mobile con portata mondiale.
Le difficoltà tecniche da superare, per realizzare tali sistemi di comunicazione mondiali a
larga banda via satellite, sono notevoli ma superabili, anche se rimangono forti dubbi sulla
convenienza economica di tale soluzione.
Queste tecnologie, come anche la miniaturizzazione dei dispositivi terminali (PC e telefoni
sempre più piccoli), consentiranno di annullare progressivamente le barriere temporali e
spaziali, raggiungendo così realmente l’obiettivo di connettività ed interoperabilità totale.
Lo scenario si presenta quindi quanto mai ricco e promettente quanto a sviluppi ed
evoluzioni.
1.3 Problematiche.
Abbiamo sino ad ora illustrato il grande cambiamento che coinvolge il modo di
comunicare e di essere della società: il fenomeno della società dell’informazione.
L’evoluzione verso questa nuova era digitale, tuttavia, non è così lineare, come a volte si
può pensare, ne priva di complicazioni. Enunciamo ora una serie di problematiche che
stanno influenzando e influenzeranno con intensità diverse questo cammino.
Capitolo 1 La società dell’informazione
14
1. Una prima problematica è di carattere temporale: il tempo necessario affinché una
tecnologia si possa definire matura non coincide con il tempo necessario per
realizzarne un’adozione di massa. Da un lato si ha uno sviluppo estremamente veloce,
mentre dall’altro si ha lentezza nei cambiamenti effettivi.
E’ necessario, quindi, che si creino le condizioni affinché la domanda si sviluppi,
attraverso una produzione adeguata di servizi che dimostrino che la tecnologia è
effettivamente utile ed usufruibile da tutti. A tal fine può essere utile, ad esempio,
rafforzare i rapporti tra le industrie che producono queste tecnologie e le università ed i
centri di ricerca.
2. Altra questione da risolvere è la discriminazione nella società dell’informazione di chi
non conosce, non riesce, non può o non vuole apprendere ed utilizzare le nuove
tecnologie. Si parla, in proposito, di una sorta di «apartheid informatico» come
differenziazione tra chi ha accesso alla conoscenza e chi, invece, ne è escluso.
L’obiettivo, allora, sarà quello di estendere a tutti i vantaggi e le opportunità delle
nuove tecnologie. A tal fine, in primo luogo, si dovrà fronteggiare il problema dei
costi: finché il costo di un computer rimane sui livelli così alti l’accesso ad esso sarà
fortemente selettivo.
L’introduzione del cosiddetto «netcomputer», computer a basso costo che si basa sulla
possibilità di scaricare e usare i programmi che sono in rete, può rappresentare una
soluzione valida. Anche agire sul settore della cultura e della didattica può servire per
superare la discriminazione informatica vista; infatti l’analfabetismo informatico è
molto forte nei ceti bassi e nelle generazioni più anziane, e rischia di dar luogo a nuove
differenze sociali. Il pericolo, dunque, è che si possa venire a creare un conflitto tra una
società fortemente «tecnologizzata», competente e giovane ed una società che non
accede alle fonti informative. Introdurre la multimedialità nelle scuole di ogni ordine e
grado rappresenta un obiettivo molto importante da raggiungere al più presto. Da
ricordare a proposito il recente accordo tra la Telecom Italia ed il Ministero della
pubblica istruzione per la diffusione di Internet nelle scuole.
La preparazione tecnica delle persone, nella società dell’informazione, necessita di un
apprendimento in senso generale; è importante assicurarsi, dunque, che imparino non
solo i bambini, ma anche gli adulti, perché la preparazione ha bisogno di essere
costantemente aggiornata.
Capitolo 1 La società dell’informazione
15
3. Consideriamo ora le cause del ritardo tecnologico dell’Europa rispetto agli Stati Uniti.
Negli Stati Uniti le telecomunicazioni sono molto più competitive: esistono almeno 15
importanti società telefoniche di telecomunicazioni.
In Europa, invece, la situazione è ben diversa: ogni mercato nazionale (Francia,
Germania, Italia, Inghilterra, ecc.), è stato caratterizzato da una società di
telecomunicazioni dominante, senza molto spazio per la concorrenza.
Altra causa del ritardato sviluppo europeo è il ritardo nella liberalizzazione dei mercati;
a tal proposito, Inghilterra e Paesi Scandinavi hanno fatto dei notevoli progressi
ritrovandosi decisamente più avanti rispetto all’Italia in questo contesto. L’esperienza
di imboccare la strada della concorrenza nelle telecomunicazioni ha dimostrato
chiaramente quanto sia stretto il legame tra competizione, riduzione dei costi,
innovazione e miglioramento della qualità delle rete e dei servizi. Da qui la necessità di
introdurre, come accordo generale, un Authority che, in questo mercato liberalizzato,
definisca le regole della concorrenza e ne verifichi l’osservanza. La prospettiva,
dunque, è quella di uno scenario più complesso di quello attuale e non facilmente
prevedibile nei suoi sviluppi. Nei paesi più avanzati la domanda interagisce fortemente
con la tecnologia, e l’intero processo evolutivo delle reti di comunicazione viene
stimolato e governato dalla politica economica. In altri paesi, invece, si nota un
disallineamento tra i tre fattori di sviluppo delle reti: mentre la tecnologia avanza in
modo inarrestabile, domanda e regolazione dei mercati sono in ritardo e rallentano la
transazione verso sistemi di comunicazione più evoluti ed economici, in un contesto
competitivo. Nel nostro paese si sta assistendo proprio in questi giorni alla nascita di
nuovi operatori che colgono l’occasione offerta dalla liberalizzazione del mercato delle
telecomunicazioni imposta dalle nuove norme europee.
4. Particolare, se non di cruciale importanza verso la completa formazione della società
dell’informazione, sono i conflitti tra le diverse industrie e soprattutto tra le diverse
culture per arrivare alla definizione di standard comuni. Storicamente, nell’industria
informatica, sono prevalsi gli standard dell’impresa leader, capace di affermare il
design del proprio sistema come lo standard dominante; i cosiddetti standard de facto.
Nelle telecomunicazioni e nel broadcasting, sono invece prevalsi, i cosiddetti standard
de jure, ovvero protocolli e specifiche tecniche creati attraverso accordi comuni tra
imprese, ciascuna delle quali partecipa allo sviluppo dello standard.
Ci troviamo, pertanto, di fronte ad una convergenza di industrie caratterizzate da
modalità di fissare degli standard assai diverse. Non è prevedibile quale delle ideologie
Capitolo 1 La società dell’informazione
16
e linee prevarranno, lasciando un campo aperto alle considerazioni ed alle diverse
vedute.
Ciò che è certo è che, già tutt’oggi, la problematica degli standard emerge in tutta la
sua importanza, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione delle cosiddette
«autostrade dell’informazione».
5. Un problema che resta comunque aperto è quello della disponibilità di larghezza di
banda (e quindi di alta velocità) sulla rete: le grandi dorsali di comunicazione, come già
detto, sono ormai disponibili quasi ovunque in fibra ottica e non costituiscono un
ostacolo alla comunicazione globale via Internet o Intranet. Assai diverso e più serio,
invece, è il problema dell’ampliamento di banda «nell’ultimo miglio», ovvero l’ultimo
tratto di cavo che arriva nelle case dell’utente residenziale. Qui gli sviluppi sono frenati
sia da problematiche tecnologiche (la scelta tra diverse soluzioni possibili presenta non
pochi margini di incertezza), che economiche (costo di investimento molto elevato)6.
L’unica possibilità finora disponibile agli utenti per avere una distribuzione di dati ad
alta velocità, è quella di acquistare costose linee dedicate T1 o Frame Relay, o
accontentarsi di soluzioni più abbordabili come ISDN, connessioni modem tradizionali,
oppure delle più recenti connessioni asincrone a 56 Kbps, che però forniscono
solamente una piccola percentuale della larghezza di banda delle linee dedicate.
Negli ultimi anni, società operanti nel settore networking hanno provato diverse
soluzioni, comprese le fibre ottiche o la distribuzione attraverso la TV via cavo. Queste
sono tutte tecniche che presentano vantaggi, ma che offrono soluzioni lente da
implementare e proibitive in termini di costi per il mercato di massa.
Ultimamente si sta affermando una nuova tecnologia, indicata con DSL (Digital
Subscriber Line) che si basa sulla rete telefonica esistente.
Dai primi tentativi di sviluppo di DSL, rappresentate da linee ISDN, che presentano
problemi di installazione e configurazione per i provider e per i clienti, si sono
sviluppate un insieme di tecnologie denominate nel loro insieme xDSL. Esse
potrebbero fornire velocità equivalenti alle linee dedicate T1 in modalità simmetrica
(1.5 Mbps7 sia in download che in upload) o velocità più elevate in comunicazioni
asimmetriche (VDSL: da 1.3 a 5.2 Mbps in download e da 1.5 a 2.3 Mbps in upload).
Le tecnologie più recenti hanno, inoltre, una maggiore facilità di installazione e
6
A queste si aggiungono in alcuni casi problemi normativi quali ad esempio gli ostacoli legislativi laddove si
voglia effettuare un cablaggio in fibra fino alla postazione di utente.
7
Mega bit. per secondo