Introduzione
2
Oggi, gestire con efficacia le Risorse Umane, significa
costruire nuovi modelli nei quali i dipendenti possono
conoscere e rispondere alle sfide che il mercato odierno
impone. E-HR e i sistemi Self-Service del dipendente, stanno
portando alla luce concetti in grado di migliorare
incredibilmente il livello di servizio delle strutture HR,
dando un aiuto decisivo al raggiungimento di
un’organizzazione eccellente.
In tale contesto, caratterizzato da forti dinamiche
evolutive, l’uso delle soluzioni di Information and
Communication Technology (ICT), assume un ruolo
essenziale per lo sviluppo della competitività; numerose
ricerche sugli effetti delle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione sulla produttività sottolineano la
complementarità fra ICT e cambiamento organizzativo.
L’obiettivo di questa tesi è quello di illustrare lo stretto
rapporto che intercorre tra la riorganizzazione delle risorse
umane e le tecnologie informatiche; da questo punto di vista
si vuole illustrare come la tecnologia abbia permesso
all’interno della funzione di Gestione delle Risorse Umane
tutta una serie di cambiamenti che ne hanno ridefinito
l’ambito applicativo e le responsabilità.
Risulta di particolare importanza, in quest’ottica, la
comprensione della valenza relativa dei singoli tools a
disposizione di HR per il conseguimento dei propri obiettivi;
in questo ambito la tesi, nei successivi capitoli, vuole andare
ad indagare il delivery dei servizi di HR attraverso
tecnologie web-based, evidenziandone potenzialità, costi,
Introduzione
3
(risultati effettivi dovuti ad esperienze concrete ) e
potenziali lati oscuri.
La tesi è divisa in quattro capitoli: nel primo si mira a
mettere in rilievo la centralità assunta dal capitale umano
all’interno dell’impresa partendo dalla individuazione dei
punti di rottura rispetto alla tradizione fordista, arrivando ad
individuare quali processi siano in atto nelle diverse imprese
per quanto riguarda la ridefinizione dei modelli organizzativi
e dei processi di risorse umane.
Vedremo come in un contesto caratterizzato dall’e-
business, sia essenziale la capacità di gestire sistemi e
progetti complessi, di essere flessibili e di arricchire
costantemente il proprio bagaglio culturale e la propria
preparazione professionale. Le risorse umane devono dunque
essere capaci di coprire ruoli sempre più complessi,
sviluppando le loro performance individuali. Il loro lavoro
non consiste più in una serie di compiti da eseguire, ma si è
trasformato in una sorta di missione da compiere, dove le
condizioni operative risultano talvolta difficilmente
descrivibili in procedure, e dove scelte e decisioni dipendono
sempre meno strettamente dalla gerarchia.
Nel secondo capitolo ci si è concentrati maggiormente
sul nuovo modello di gestione integrata delle risorse umane,
costruito sui percorsi di crescita delle competenze delle
figure professionali. In questo nuovo modello, tutti gli
aspetti connessi alla gestione e allo sviluppo del personale
vengono connessi al sistema delle competenze.
Introduzione
4
Essendo le competenze un fattore strettamente legato
all’individuo, ci si dovrà concentrare sulle modalità che ne
consentono l’esplicitazione e la codificazione facendo sì che
la conoscenza tacita posseduta dai singoli diventi patrimonio
dell’intera organizzazione e consentendo in tal modo il
divenire di una knowledge based organization.
Nel terzo capitolo prenderemo in considerazione i
sistemi informativi per il personale basati sull’utilizzo delle
nuove tecnologie e osserveremo come stiano evolvendosi
verso moderne architetture e nuove applicazioni software in
grado di rispondere all’aumentata complessità ambientale in
cui operano le aziende. Tali prodotti software appartenenti
alla famiglia degli Human Resource Management System
(HRMS) si stanno rapidamente diffondendo all’interno delle
imprese.
Questi sistemi stanno avviando una vera e propria
rivoluzione nella gestione delle risorse umane: la loro
architettura è fondata infatti su complessi modelli di
rappresentazione dell’organizzazione aziendale e su
innovative modalità di gestione integrata dei processi e delle
risorse presenti in azienda.Osserveremo tali sistemi dal punto
di vista degli stakeholders, cercando di evidenziare quali
siano i benefici reali ottenuti ed attesi, i vantaggi e gli
svantaggi, le applicazioni usate e le resistenze più frequenti
alla scelta di un’opzione o dell’altra; infine cercheremo di
delineare un modello che consenta di progettare, costruire e
gestire tali sistemi integrati in una maniera economica e
competitiva.
Introduzione
5
Per una maggiore completezza della ricerca, e per
fornire una visione più chiara ed obiettiva della situazione
reale, nel quarto capitolo, analizzeremo un caso aziendale
nell’intento di manifestare le problematiche di
organizzazione aziendale ed in particolare ai Sistemi
Informativi Gestionali.
La funzione Risorse Umane di Vodafone Italia ha
portato ha termine negli ultimi anni un impegnativo progetto
di reenginering dei processi e di miglioramento del proprio
modello organizzativo. Verranno brevemente illustrati e
discussi il contesto e le finalità di tale riorganizzazione le
tappe e le modalità di attuazione del progetto, i principali
cambiamenti realizzati ed alcune considerazioni derivate da
questa esperienza.
Capitolo I
6
Capitolo I
I PROCESSI DI GESTIONE DELLE
RISORSE UMANE
1.1 Il contesto di riferimento
Nell’ultimo decennio la realtà in cui oggi le imprese si
trovano ad operare risulta profondamente modificata da una
serie di tendenze verificatesi:da un lato un contesto
caratterizzato da continua evoluzione e da profonde
rivoluzioni tecnologiche ha richiesto una crescente
flessibilità e profondi mutamenti in corso nella struttura
delle professioni, dall’altro la globalizzazione, ovvero la
rapida estensione su scala planetaria del raggio operativo
dell'economia, le ha messe a confronto con nuovi mercati,
nuovi concorrenti e aspettative crescenti da parte della
clientela, ponendo nuova enfasi sul tema della produttività e
generando il declino di molte occupazioni tradizionali.
Le imprese si sono trovate così costrette, per
mantenersi competitive, a tentare di diminuire i costi
dell’intera catena del valore, a ridurre i tempi di
approvvigionamento, minimizzando le scorte e a cercare di
accrescere la qualità dei propri prodotti per assicurare un
servizio sempre migliore.
In questa situazione così mutevole e incerta, la risorsa
dell’informazione ha assunto un ruolo chiave nelle strategie
I processi di gestione delle risorse umane
7
aziendali, supportata dallo stupefacente sviluppo del settore
dell’ICT (Information & Communication Technology), che ha
dato vita ad una serie di nuove tecnologie e di nuove
categorie di servizi che se ben sfruttati possono migliorare
sensibilmente l’efficienza di molti dei processi aziendali.
Per supportare validamente l’evoluzione della aziende
verso il nuovo ruolo da ricoprire nel sistema economico, le
imprese si stanno impegnando in maniera sempre più
significativa e determinata a perseguire un processo di
profondo ammodernamento delle logiche e degli strumenti
strategici/operativi.
Sempre più evidente è dunque nelle aziende la volontà
di adottare processi di ristrutturazione complessiva che
prevedano:
ξ La semplificazione delle regole e delle procedure.
ξ Il decentramento decisionale.
ξ La razionalizzazione dei processi, al fine di
ottimizzare le attività presidiate in un’ottica di
maggiori livelli di efficacia e di contenimento dei
costi.
ξ L’integrazione di dati ed informazioni relative alle
diverse funzioni dell’azienda, al fine di favorire il
perseguimento di economie di scopo e di sinergie.
ξ L’introduzione di metodologie e strumenti gestionali
avanzati e principalmente finalizzati a diffondere
logiche di responsabilizzazione a tutti i livelli della
struttura
Capitolo I
8
ξ la progettazione e l’implementazione di sistemi
informatici che rappresentano uno degli elementi
principali per l’ammodernamento.
Il problema strategico fondamentale, per
l’organizzazione, si dimostra dunque quello della vitalità,
infatti essa deve essere in grado di sopravvivere al suo
contesto se vuole continuare ad operarvi e per fare questo
deve essere in grado di stabilire un percorso di cambiamento
sostenibile che tragga forza dalla dotazione di risorse
dell’organizzazione stessa e dalla modalità della loro
combinazione.
I processi di gestione delle risorse umane
9
1.2 Un nuovo modo di gestire le risorse umane
In un contesto come quello appena delineato alle
imprese viene richiesto di saper riprogettare e gestire
posizioni, ruoli ed unità organizzative in modo da generare
un’organizzazione viva, che sappia reagire o anche anticipare
i cambiamenti, trasformando le incognite in opportunità. Le
dinamiche del cambiamento impongono alle organizzazioni di
modificare il modo di intendere l’impresa, di organizzare la
propria attività, di relazionarsi con i propri membri e con
l’ambiente esterno.
Questo sembra richiedere una trasformazione non solo
di carattere culturale dell’organizzazione e dei suoi membri,
ma anche una trasformazione organizzativa.Ogni nuova
strategia o approccio alla gestione dell’impresa deve fare i
conti con le politiche e gli strumenti di gestione delle risorse
umane e renderle adeguate alla nuova fase.
Oggi le nuove politiche e gli strumenti sono
simultaneamente la conseguenza dell’orientamento al mercato
ed anche la condizione necessaria per la sua realizzazione.
Un numero sempre maggiore di ruoli lavorativi richiede
oltre a professionalità, imprenditorialità e interfunzionalità
altri elementi identificati come Fattori critici di successo,
ovvero autonomia, autoregolazione, iniziativa e vitalità dei
sottosistemi dell’impresa.
Capitolo I
10
Spingardi
1
indica come non più adeguate alle nuove
esigenze:
ξ un’elevata divisione del lavoro, con forti
strutturazioni di mansioni strettamente specificate e
separazione tra progettazione, esecuzione e controllo;
ξ una separazione netta tra posizione/mansione e
persone;
ξ le responsabilità definite nell’ambito di deleghe
rigide.
Al contrario, è fondamentale saper riprogettare
l’organizzazione sulla base di nuovi principi, che sono:
ξ limitata specificazione di strutture, ruoli e procedure;
ξ divisione del lavoro per professioni, cioè ruoli che
governano processi definiti e fanno riferimento ad
abilità e competenze;
ξ ruoli arricchiti dalle capacità delle persone,
considerando il loro background professionale e la
loro personalità.
Per aver successo è indispensabile concepire
un’organizzazione snella, orientata ai processi, capace di
favorire e diffondere la cultura dell’apprendimento al suo
interno. La turbolenza del mercato richiede inoltre che anche
la strategia riveda il proprio punto di riferimento: il focus
non è più la posizione ed il potere sul mercato, ma il
portafoglio di risorse cui dispone e che ritiene opportuno
rinnovare e sviluppare.
1
R. Spingardi, Prefazione all’edizione italiana di Boam e Sparrow, Milano, Franco Angeli,1996
I processi di gestione delle risorse umane
11
L’imperativo diviene così la flessibilità non solo e non
tanto del modo di lavorare ma anche e soprattutto dei sistemi
di sviluppo, valutazione e retribuzione delle persone, delle
forme strutturali di divisione del lavoro, del sistema dei
valori e delle competenze disponibili.
In questa ottica costituiranno fattore di successo e di
affermazione formule imprenditoriali originali unite alla
capacità di realizzarle attraverso la gestione coerente dei
comportamenti e delle competenze delle persone, delle
risorse tecnologiche e di strutture organizzativi modulari e
flessibili, intorno ed a supporto, dei processi "core
business".
Capitolo I
12
1.3 Le linee innovative nella gestione delle Risorse
Umane
Si afferma dunque un diverso modo di considerare il
ruolo delle risorse umane all’interno delle organizzazioni:
per migliorare la qualità delle performance si investe nelle
competenze, attitudini e valori del personale e si sviluppa un
nuovo approccio alla gestione delle risorse, definito Human
Resource Management (HRM). Tale approccio è incentrato da
un lato “sull’analisi dei bisogni delle risorse in
un’organizzazione in cambiamento, dall’altro [nello]
sviluppo delle attività necessarie a soddisfarli”
2
.
Secondo Purcell
3
, il primo riferimento esplicito al
concetto di Human Resources è contenuto in un articolo di
Miles che introduce questa espressione, in contrasto con gli
assunti delle Human Relations, per indicare un interesse nei
confronti dei valori e delle abilità dei soggetti che convoglia
l’attenzione su tutti i membri dell’organizzazione visti come
giacimenti di risorse inutilizzate.
Queste risorse includono non solo abilità fisiche ed
energia, ma anche attitudini creative e la capacità di
comportamento responsabile, auto-diretto ed auto-
controllato. Tenendo conto di questi assunti sulle persone, il
compito del manager non deve essere visto meramente come
quello di dare direttive e ottenere collaborazione. Invece, il
suo ruolo primario diviene quello organizzare il lavoro
andando oltre il vecchio modello tayloristico adottando un
2
M. Bassetti, Un sistema integrato di gestione delle risorse umane, Milano, Franco Angeli, 2000
3
J. Purcell, Mapping Management Styles in Employee Relations, Journal of Management Studies, a. 24,
n. 5, 1987
I processi di gestione delle risorse umane
13
approccio partecipativo, ovvero promovendo coinvolgimento,
adesione, integrazione, qualità e spingendo verso forme di
decentramento decisionale e di flessibilità organizzativa.
Diverse analisi hanno evidenziato che all’interno
dell’Unione Europea, le organizzazioni (sia pubbliche che
private) mostrano livelli di interesse crescenti per lo Human
Resources Management; in particolare esistono linee di
azione e caratteristiche comuni a molte aziende, quali:
ξ Diffusione di logiche di responsabilizzazione
ξ Adozione di sistemi di Performance Related Pay
ξ Sviluppo di competenze manageriali
ξ Apprendimento continuo
ξ Strutturazione di percorsi di carriera
ξ Introduzione di strumenti di flessibilizzazione del
lavoro
Oltre a queste politiche innovative di gestione delle
risorse umane altri due aspetti, molto legati fra di loro,
stanno attirando l’attenzione delle aziende:
ξ l’utilizzo di strumenti gestionali di HRM evoluti
ξ la ridefinizione e razionalizzazione dei processi di
gestione HR
Per la loro rilevanza nell’ottica del cambiamento
organizzativo quest’ultimi due argomenti verranno
approfonditi nel corso della tesi, mentre la definizione degli
altri concetti esposti verrà fornita nel resto del paragrafo.
Capitolo I
14
1.3.1 Diffusione di logiche di responsabilizzazione
La grande maggioranza delle aziende ha introdotto
sistemi di valutazione al fine di responsabilizzare i
dipendenti sul raggiungimento di obiettivi e di allinearne il
comportamento alle strategie definite. I modelli introdotti
tuttavia differiscono principalmente rispetto alle dimensioni
prese a riferimento per la valutazione (competenze e/o
prestazioni), ai soggetti valutati (dirigenti/tutti i dipendenti)
ed alla finalizzazione dei risultati (formazione, retribuzione,
mobilità orizzontale e verticale, ecc.).La nuova cultura della
partecipazione comporta trasferimento verso il basso di
responsabilità manageriali e l’eliminazione di livelli
organizzativi.
1.3.2 Adozione di sistemi di Performance Related Pay
La ricerca di efficienza gestionale ed operativa, la
necessità di adozione di strumenti di motivazione del
personale, unitamente a considerazioni sull’opportunità di
allineamento dei comportamenti alle esigenze strategiche
delle azienda, ha indotto ad adottare sistemi di retribuzione
basati sulle performance. Le principali diversità riguardano
le tipologie di segmenti di dipendenti interessati e la quota di
retribuzione legata al raggiungimento degli obiettivi.
1.3.3 Sviluppo di competenze manageriali
Le nuove dimensioni in cui le Organizzazioni si sono
riorganizzate richiedono come presupposto essenziale la
presenza di una compagine manageriale in grado di gestire in
maniera efficiente le attività correlate all’operatività. In tale
ambito, si richiede che le risorse dirigenziali (e non solo) si
I processi di gestione delle risorse umane
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evolvano da controllori di processi perentoriamente
strutturati e articolati, a gestori capaci di ottimizzare
l’impiego delle risorse assegnate al fine del raggiungimento
di obiettivi di qualità ed efficienza.
Ai manager è richiesto di essere promotori del
cambiamento e di responsabilizzarsi in relazione
all’organizzazione del lavoro in termini di variabili
economiche, finanziarie e di gestione del personale, e di
esprimere la capacità di una visione d’insieme e strategica
1.3.4 Apprendimento continuo
Lo sviluppo di competenze nei dipendenti adeguate al
nuovo contesto di riferimento, rappresenta per le aziende una
obiettivo essenziale per il miglioramento dei servizi resi alla
clientela. In tale ottica, l’atteggiamento delle varie aziende
si è focalizzato sull’adozione di programmi che garantiscano
un supporto continuativo ed intenso nello sviluppo delle
competenze necessarie, lungo tutto l’arco della carriera
lavorativa.
1.3.5 Strutturazione di percorsi di carriera
Da numerose analisi emerge con evidenza come
l’attrattività da parte della azienda verso soggetti preparati e
capaci di apprendere è in parte attribuibile alla presenza
percorsi di carriera strutturati e orientati ad incentivare e
premiare le risorse, in coerenza con le specifiche competenze
e performance.