Introduzione
10
Il contributo di questa tesi è evidenziato nel sesto capitolo, dedicato al
caso aziendale, in cui viene esposta ed elaborata una proposta metodologica
al fine di valutare l’implementazione di un sistema ERP ed esplicitare le
principali problematiche organizzative derivanti e le variabili organizzative
sulle quali si è fatto leva per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal
management.
Questa tesi potrebbe essere un punto di partenza per una ricerca più
ampia che ha lo scopo di adattare la metodologia alla valutazione delle
problematiche di implementazione di altri moduli di SAP in Telecom Italia
Spa e presso tutte le altre aziende del Gruppo Telecom per avere una
visione complessiva del processo di implementazione di tale sistema.
11
Capitolo1
DALLE TECNOLOGIE TRADIZIONALI
ALL’INFORMATION & COMMUNICATION
TECHNOLOGY
1.1 INTRODUZIONE
A partire dagli anni ‘60 ci furono i primi impieghi delle tecnologie
informatiche all’interno del sistema produttivo aziendale. Come primo
approccio, gli Information System (IS) riguardavano attività per lo più
rivolte strettamente al controllo dei costi (automazione delle archiviazioni,
consultazione ed elaborazioni dei dati, ecc…) piuttosto che al
coordinamento aziendale, a quei tempi, tenuto in scarsa considerazione.
L’evoluzione di tali sistemi si è avuta a partire dagli anni ’70, con il
passaggio da tecnologie di pure elaborazione a tecnologie di relazione e di
organizzazione da cui Information & Communication Technology (da ora in
poi parleremo di ICT). Progressivamente negli anni è aumentato l’impatto
organizzativo esercitato sull’azienda, fino a rendere di fondamentale
importanza la fase di progettazione integrata tra ICT ed organizzazione
In seguito, con l’avvento di Internet ed Intranet, gli anni ’90 sono stati
caratterizzati da una spinta all’integrazione delle tecnologie informatiche,
utilizzate per massimizzare l’efficacia del business aziendale. Inoltre, le
ICT sono andate sempre più acquisendo, oltre al ruolo di integrazione dei
CAP 1 - Dalle tecnologie tradizionali all’Information & Communication Technology
12
vari processi aziendali, un ruolo di connessione delle imprese con
l’ambiente esterno in cui operano.
In questi ultimi anni tali tecnologie hanno assunto un ruolo sempre più
importante nello sviluppo economico dei Paesi più avanzati e nel formarsi
di nuovi comportamenti sociali. Ormai, si ritiene compiuta la transizione
dalle tecnologie informatiche tradizionali alle ICT, sebbene, in questo
percorso di cambiamento, risulti difficile individuare uno o più momenti
storici che facciano da confine netto tra le due categorie tecnologiche. Tali
tecnologie si sviluppano in modo talmente rapido e a volte imprevedibile da
rendere vano qualsiasi tentativo di schematizzazione teorica (Checkland e
Holwell, 1998).
Va sottolineato, però, che gli effetti dell’ICT non sono automatici, di
difficile verifica, né tanto meno uniformi. Inoltre, la loro crescente
diffusione non comporta necessariamente un significativo miglioramento
delle prestazioni e della competitività delle imprese. Infatti, le tecnologie
ICT offrono un’ampia gamma di usi potenzialmente vantaggiosi, come i
sistemi di customer relationship management, quelli di e-learning, di e-
government, ecc., ma per sfruttare tali potenzialità è necessario adottare
nuovi modelli organizzativi che spesso comportano la modifica delle
pratiche di lavoro, dei metodi di comunicazione e dei meccanismi di
controllo. Dunque, nella maggior parte dei casi le ICT sollecitano
cambiamenti radicali della cultura d’impresa che richiedono tempi molto
lunghi, che ritardano e a volte eliminano i benefici attesi dalla loro
adozione.
In definitiva la gradualità del passaggio dagli Information System
all’ICT evidenzia come alcune peculiarità dell’ICT hanno modificato il
rapporto tra i sistemi informatici e l’organizzazione in cui vengono
implementati.
CAP 1 - Dalle tecnologie tradizionali all’Information & Communication Technology
13
1.2 L’USO DELLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E
DELLA COMUNICAZIONE IN ITALIA
L’Istat ha diffuso i principali risultati della rilevazione sull’uso delle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) nelle imprese
con almeno 10 addetti. I dati sono aggiornati al 2003 per quanto concerne il
commercio elettronico e al 2004 per l’uso delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione.
In Italia l’indagine è campionaria per le imprese da 10 a 249 addetti,
censuaria per quelle con almeno 250.
A gennaio 2004 le imprese che dispongono di almeno un personal
computer rappresentano il 95,8 % del totale di quelle con almeno 10
addetti, con punte massime del 97,1 % nelle regioni del Nordest e del 96,4
% nel settore dell’industria.
Sono le imprese di maggiori dimensioni a registrare un livello
tecnologico più elevato (rispettivamente 99,6 e 99,1 % delle imprese con
classi di addetti 100-249 e 250 e oltre). Gli addetti che utilizzano il
computer almeno una volta a settimana sono il 36,3 % del totale. I valori
più elevati si rilevano fra gli occupati nelle imprese dei servizi (40,6 %),
nelle imprese di maggiori dimensioni (40,3 %) e in quelle localizzate nel
Nord-ovest del Paese (40,7 %).
Le imprese che fanno uso della posta elettronica sono l’87,8 % di
quelle informatizzate con un’incidenza maggiore per le imprese del Nord-
est (89,9 %) e per quelle con più di 250 addetti (99,0 %). A livello settoriale
è l’industria a far registrare un più diffuso utilizzo della posta elettronica
con l’88,2 % delle imprese informatizzate (97,6 % nel settore della
produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua) (Figure 1.1 e
1.2).
CAP 1 - Dalle tecnologie tradizionali all’Information & Communication Technology
14
Fig. 1.1: Imprese informatizzate con almeno 10 addetti per tipologie di connessione ad
Internet e ripartizione territoriale - Anno 2004 (valori percentuali)
58,1
53,0
51,2
48,0
47,5
51,6
50,5
47,8
50,9
48,7
46,7
50,3
8,1
7,2
6,0
4,3
0 100
Nord ovest
Nord est
Centro
Sud e isole
Connessione w ireless
Modem analogico
ISDN
Banda larga
Fonte : ISTAT
Fig. 1.2: Imprese informatizzate con almeno 10 addetti per tipologie di connessione ad
Internet e classi di addetti – Anno 2004 (valori percentuali)
49,5
70,7
81,8
93,9
49,5
49,4
50,4
45,9
49,5
46,3
48,2
47,8
5,4
10,5
18,1
27,5
0 100
10 - 49
50 - 99
100 - 249
250 e oltre
Connessione w ireless
Modem analogico
ISDN
Banda larga
Fonte : ISTAT
CAP 1 - Dalle tecnologie tradizionali all’Information & Communication Technology
15
1.3 INNOVAZIONE BASATA SU TECNOLOGIE ICT
Il tema dell’adozione
1
e della diffusione delle innovazioni tecnologiche
2
è stato studiato, a partire dagli anni ’50, con crescente interesse da parte di
studiosi di differenti discipline. Dai numerosi studi effettuati si evince una
forte relazione tra adozione di tecnologie ICT e produttività. Tali studi
hanno sottolineato l’esistenza di legami tra gli investimenti in ICT e quelli
in assetti complementari volti a mutare l’assetto organizzativo.
L’innovazione basata sull’ICT presuppone che il processo di adozione, e
quindi quello di implementazione, non abbia soltanto una dimensione
tecnologica, ma anche una dimensione organizzativa (Swanson, 1994). Per
cui l’adozione di innovazioni tecnologiche comporta cambiamenti, oltre che
al sistema informativo aziendale, anche nei processi manageriali e
organizzativi. In sintesi, una volta adottata da un’impresa, una nuova
tecnologia deve essere assorbita dal suo tessuto organizzativo, diventando
parte integrante delle routine aziendali. Adottare una nuova tecnologia non
significa necessariamente saperne sfruttare le possibilità. Alla fase di
adozione, infatti, deve far seguito quella di implementazione, nel corso
della quale la nuova tecnologia viene assorbita dall’impresa che l’ha
adottata e viene incorporata nelle routine aziendali liberando tutto o parte
del suo potenziale (Capaldo et al., 2004).
1
Esiste una sostanziale differenza tra diffusione e adozione delle ICT (P.Previtali,2003): La
diffusione è definita dal processo di propagazione dell’innovazione in un determinato contesto
organizzativo, mentre l’adozione identifica la fase di effettivo utilizzo delle ICT nel lavoro
d’azienda, per soddisfare i vari bisogni di informazione e di comunicazione delle persone e dei
gruppi che vi lavorano a vario titolo.
2
Innovazione tecnologica: si intende (E.Corti, 2002): “la variazione delle quantità o dell’uso di
una data tecnologia finalizzata al raggiungimento di un obiettivo concreto”. Di definizioni di
innovazione tecnologica se ne trovano diverse nella letteratura tecnica e possono essere riassunte
attraverso la seguente espressione: innovazione tecnologica è l’uso di tecnologia per un
cambiamento profittevole.
CAP 1 - Dalle tecnologie tradizionali all’Information & Communication Technology
16
1.3.1 BARRIERE ALL’ADOZIONE
Una categoria di variabili, che sono negativamente collegate
all’adozione, sono riferite alle possibili barriere che si possono presentare
antecedentemente l’adozione dell’ICT. Dalla letteratura identifichiamo
cinque tipi generici di questi ostacoli :
1. Prima di tutto i costi dell’investimento e le condizioni
finanziarie sfavorevoli (un alto prezzo della tecnologia, grandi
investimenti richiesti, etc.) sono potenziali barriere per
l’investimento in generale. Ad ogni modo, ci aspettiamo la
stessa situazione per gli investimenti relativi all’adozione della
tecnologia.
2. In secondo luogo, l’adozione dell’ICT può essere ostacolata
dalle restrizioni del capitale umano (la carenza generale di
personale altamente specializzato, la mancanza di specialisti in
ICT, l’insufficiente addestramento (ICT oriented), etc.).
3. Terzo ostacolo, spesso l’adozione è impedita dal manifestarsi
di barriere relative all’informazione, per esempio, le incertezze
relative alle performance dell’ICT oppure il futuro sviluppo di
queste tecnologie.
4. Quarto punto, l’adozione dell’ICT è influenza negativamente
da barriere manageriali (una insufficiente consapevolezza del
potenziale posseduto dalle ICT da parte dei manager, un
carente orientamento strategico del management dell’ICT,
etc.); l’importanza del coinvolgimento del management e le
idee strategiche a questo livello di decision making (fase
decisionale) è enfatizzato da Eder and Igbaria (2001) e da
Chang et al. (2003).
CAP 1 - Dalle tecnologie tradizionali all’Information & Communication Technology
17
5. Quinto ed ultimo punto, ammortizzare i costi delle barriere può
implicare un’alta sostituzione dei costi cui vanno incontro le
aziende per intensificare l’uso delle ICT (un’insufficiente
compatibilità con i sistemi ICT già esistenti o le organizzazioni
delle aziende).
1.3.2 ADOZIONE DI UNA NUOVA TECNOLOGIA
In Fig. 1.3 è illustrato ciò che accade quando viene adottata una nuova
tecnologia. Il processo si divide in 5 fasi.
Fig. 1.3 : Ciò che accade quando viene adottata una nuova tecnologia
Fonte: (Effy OZ, 2004)
CAP 1 - Dalle tecnologie tradizionali all’Information & Communication Technology
18
Fase 1: Adozione di una nuova IT.
Un’azienda o un ristretto numero di aziende adotta una nuova IT (un
componente hardware innovativo, una nuova applicazione software, etc.) In
alcuni casi chi adotta è anche lo sviluppatore dell’ IT ed in questi casi il
beneficio potenziale a lungo termine che ne deriva è molto grande. La
nuova tecnologia soppianta quelle esistenti producendo gli stessi
prodotti/servizi in maniera più efficiente o permettendo, a chi la adotta, di
produrre nuovi prodotti o servizi. Con tale adozione si può ottenere un
significativo incremento della produttività.
Fase 2: Incremento del profitto.
Per alcune aziende che adottano la nuova IT, l’ investimento non frutta
alcun guadagno di produttività e profitti a causa delle difficoltà di
adattamento della tecnologia. Invece, altre compagnie aumentano il profitto,
specialmente se sono proprietarie della tecnologia, e questa non è di facile
imitazione. Queste aziende, che utilizzano l’esperienza tecnologica, hanno
incrementato la produttività e possono produrre di più con la tecnologia
piuttosto che senza di essa.
Fase 3: La nuova IT diventa Standard..
Per essere competitive tutte le aziende di un’industria devono adottare
la tecnologia ed usarla con successo anche se l’implementazione dei primi
che la adottano spesso fallisce. La IT gradualmente, o spesso anche
velocemente, diventa lo standard: la tecnologia è maturata, i dipendenti
aziendali hanno un addestramento sufficiente per usarla ed è ampiamente
disponibile attraverso emulazione o vendita da parte degli sviluppatori. La
tecnologia diventa onnipresente: le aziende non possono sopravvivere senza
di essa.
CAP 1 - Dalle tecnologie tradizionali all’Information & Communication Technology
19
Fase 4: Diminuzione dei prezzi.
Offrono i propri prodotti e servizi a prezzi più bassi perché il costo
unitario di produzione è più basso. Una volta che la tecnologia è matura e
diventa lo standard, l’investimento potrebbe non risultare un guadagno
economico. Infatti, alcune aziende possono perdere denaro nonostante
l’adozione delle IT. Le compagnie che non adottano la tecnologia partono
svantaggiate.
Fase 5: “Scomparsa” della produttività.
Se le aziende misurano il proprio guadagno di produttività in denaro,
arrivano alla conclusione che le IT non hanno contribuito ad alcuna crescita
di produttività. Le vendite (in termini monetari) possono effettivamente
essere più basse che prima dell’adozione delle IT, semplicemente perché il
prezzo unitario è diminuito tanto. Comunque, la produttività è diminuita:
l’azienda ora produce una quantità maggiore (significativamente più a
buon mercato) di prodotti e servizi.
1.3.3 PROBLEMATICHE D’IMPLEMENTAZIONE
I processi di implementazione delle tecnologie ICT hanno inizio a
valle della fase di adozione. Per quanto riguarda l’ICT, l’ubiquità e la
pervasività di queste tecnologie rende la loro implementazione complessa e
fortemente legata ai contesti ambientali e organizzativi in cui si sviluppa. Il
processo di implementazione delle tecnologie ICT è complesso e
difficilmente generalizzabile. Le sue caratteristiche dipendono dalle
tecnologie, dalle imprese che le adottano (settore di appartenenza,
dimensioni e struttura organizzativa) e dall’idea di innovazione che le ha
CAP 1 - Dalle tecnologie tradizionali all’Information & Communication Technology
20
spinte a puntare sull’ICT. Inoltre, tale processo è influenzato dall’ambiente
esterno e, in particolare, dai soggetti che, direttamente e indirettamente,
vengono coinvolti nell’implementazione di soluzioni che fanno leva sulle
ICT.
L’euforia iniziale per Internet ed affini, ha spinto le imprese ad
adottare soluzioni ICT, senza valutare i problemi legati al processo di
implementazione. In particolare, la scarsa integrazione tra vecchi e nuovi
sistemi, accompagnata dall’inadeguatezza degli interventi sul fronte
organizzativo, hanno impedito alle imprese di sfruttare le potenzialità delle
nuove tecnologie.
E’ possibile individuare due elementi di essenziale importanza che
influenzano i processi di implementazione:
à Tecnologia
à Organizzazione.
Il loro maggiore o minore coinvolgimento dipende dalle caratteristiche
proprie di ciascun processo, dalla tipologia d’impresa e dai soggetti
coinvolti nel processo di implementazione.
La tecnologia può essere definita in funzione della complessità
3
che
contraddistingue i processi di implementazione dei sistemi ICT. In
particolare, gli ostacoli, che frenano il cammino di tale processo sono
(Assintel/FED, 2002):
- inadeguatezza delle tecnologie ICT ai prodotti/processi delle imprese;
- limitata scalabilità transazionale e funzionale delle applicazioni;
3
Per “complessità” si intende il numero, la novità e la sofisticazione tecnologica delle
caratteristiche e dei concetti che contraddistinguono una nuova tecnologia (Tyre, 1991). Maggiore
è la complessità, più ostici sono i problemi a cui un processo di implementazione va incontro
(Rogers, 1995; Tyre, 1991).
CAP 1 - Dalle tecnologie tradizionali all’Information & Communication Technology
21
- scarsa integrazione tra le applicazioni Internet-based ed i sistemi
informativi aziendali;
- limitata interoperabilità;
I fattori di maggiore criticità di un processo di implementazione di
tecnologie ICT sono quelli legati agli aspetti organizzativi. Dal punto di
vista tecnologico, infatti, la scalabilità e la flessibilità delle piattaforme, la
riduzione dei costi, la standardizzazione dei linguaggi e la crescente
interoperabilità tra i sistemi informatici, stanno drasticamente riducendo le
problematiche di natura squisitamente tecnica. Quindi, il fronte caldo dei
processi di implementazione è localizzato sull’aspetto organizzativo.
L’impatto delle nuove tecnologie sui tessuti organizzativi non è
omogeneo, infatti può variare a seconda dell’organizzazione, della natura
della tecnologia e del contesto ambientale in cui si sviluppano i processi di
implementazione. L’impatto delle tecnologie ICT sull’organizzazione può
essere così profondo da generare cicli di adattamento che possono
travolgere anche le strategie aziendali, con conseguente revisione dei fattori
critici di successo e dei rapporti con i fornitori da un lato e i clienti
dall’altro.
CAP 1 - Dalle tecnologie tradizionali all’Information & Communication Technology
22
Fig. 1.4: I cicli di mutuo adattamento tra tecnologia ed organizzazione
Tecnologia Organizzazione
Fonte: Odisseo – DIEG, Facoltà di Ingegneria, Napoli, 2003
Inoltre, dall’analisi della letteratura emerge che i processi di
implementazione vengono di solito accompagnati da attività di formazione.
Per quanto riguarda le attività di formazione, molti autori considerano
fondamentali le iniziative di carattere formale. Queste attività, infatti,
aiutano gli users ad acquisire le competenze necessarie ad utilizzare le
nuove tecnologie (Goldstein, 1991; Majchrzack 1988; White e Nelson,
1990). Tuttavia, in molti casi è stato riscontrato che iniziative di questo tipo
hanno avuto un impatto negativo sul processo di implementazione di nuove
tecnologie (Beatty, 1987; Galbraith, 1990). Alcuni autori, quindi,
sostengono che, parallelamente ad attività di carattere formale, è necessario
creare un ambiente in cui far nascere iniziative per favorire l’apprendimento
CAP 1 - Dalle tecnologie tradizionali all’Information & Communication Technology
23
di carattere spontaneo ed informale (Leonard-Barton, 1990; Bandura, 1977;
Kolb, 1984).
1.3.4 LEGAMI INNOVAZIONE ED IMPLEMENTAZIONE
La molla che fa scattare il processo di adozione e quindi
dell’implementazione è la necessità e/o la volontà di innovare. Per questo
motivo, lo studio dei processi di implementazione non può prescindere da
quello che è il concetto di innovazione (vedi nota 2).
Le ICT hanno reso l’innovazione un multi institutional process, in cui
un ruolo attivo viene giocato dai clienti, dai fornitori e, più in generale, dai
legami orizzontali che sempre di più caratterizzano la vita delle aziende.
Tuttavia, la buona riuscita di un processo di innovazione tecnologica è
legata all’implementazione della nuova tecnologia di cui l’azienda si vuole
dotare. Senza l’implementazione, infatti, la nuova tecnologia resterebbe un
corpo estraneo rispetto al tessuto organizzativo in cui viene introdotta. In
effetti, l’implementazione può essere intesa come un prolungamento della
fase di creazione/invenzione (Leonard-Barton, 1988). In questo stadio,
sviluppatori ed utilizzatori dei sistemi ICT sono chiamati a superare gli
ostacoli che impediscono alle tecnologie ICT di essere assorbite dalle
organizzazioni che le hanno adottate, diventando così parte integrante delle
routines aziendali. Tali ostacoli sono legati alla natura stessa delle
tecnologie e alle caratteristiche dell’organizzazione impegnata nel processo
di implementazione.